Proseguono i controlli ed i servizi predisposti della Compagnia Carabinieri di Lucera finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. E’ toccato ai militari della Stazione di Casalnuovo Monterotaro, assestare un altro colpo a tale piaga.
A pagarne le conseguenze un 34enne di Torremaggiore fermato a seguito di un controllo stradale per le vie del comune di Casalvecchio di Puglia. L’uomo, che si trovava a bordo della propria autovettura, seppur incensurato, ha subito destato sospetto, per l’atteggiamento fin troppo guardingo ed irrequieto, ai carabinieri operanti che hanno ritenuto bene approfondire il controllo cercando di verificare, con perizia, sia indosso allo stesso che all’interno del veicolo.
E come volevasi dimostrare, l’attività dei militari si è rivelata subito fruttuosa ed ha consentito di ritrovare 12 “ciliegine” di cocaina pronte per essere vendute. Immediatamente il controllo è stato esteso anche presso la propria abitazione ed anche in questo caso gli operanti hanno colto nel segno: altre 22 ciliegine di cocaina, un ulteriore modico quantitativo di stupefacente del tipo marijuana, n. 3 bilancini elettronici di precisione e n. 51 semi di canapa indica.
La droga sequestrata è stata poi sottoposta ad analisi chimica presso il laboratorio stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri. L’arrestato è stato ristretto in regime di arresti domiciliari presso la relativa abitazione fino alla mattinata odierna, quando si è celebrato presso il Tribunale Ordinario di Foggia in composizione Monocratica il rito che ha convalidato la misura pre-cautelare adottata disponendo l’applicazione dell’obbligo di presentazione alla PG.
Brillante operazione della Squadra Mobile di Foggia che, nel corso di attività info investigativa finalizzata al contrasto dei reati inerenti il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, scopre un mini appartamento, nel centralissimo Corso Roma, adibito da un noto pluripregiudicato foggiano a base operativa per la detenzione e lo smercio di cocaina e Hashish.
Da tempo gli investigatori erano sulle tracce del pregiudicato, un 38enne foggiano scarcerato lo scorso mese di maggio. L’uomo è molto conosciuto negli ambienti delinquenziali per essersi reso responsabile di numerosi reati commessi anche in altre Regioni.
A suo carico figurano numerose condanne penali, divenute definitive, per varie fattispecie delittuose. Nel 2019 è stato condannato dalla Corte di Appello di Bologna a 5 anni di reclusione, in concorso con altri due delinquenti, in relazione a due distinte rapine in danno di alcuni avventori di una discoteca di Riccione a cui vennero asportati, sotto la minaccia di un’arma da taglio, telefonini ed altri oggetti personali.
La stessa Corte di Appello di Bologna lo aveva condannato per associazione a delinquere nel 2016 ad un anno e 6 mesi di reclusione. L’anno precedente, nel 2015, la Corte di Appello di L’Aquila gli aveva inflitto 1 anno e 4 mesi di reclusione per tentato furto. Nel 2017 è stato condannato dalla Corte di Appello di Brescia a 2 anni di reclusione per furto di 1.100 forme di Parmigiano Reggiano asportati ad una latteria sociale di Mantova.
A Foggia è conosciuto come spacciatore, tanto vero che nel 2012 e nel 2013 è stato condannato, dalla Corte di Appello di Bari, per detenzione di sostanze stupefacenti rispettivamente alla pena di anni 1 e mesi 6 nonché ad anni 2 e mesi 8 di reclusione.
Ieri mattina, gli investigatori hanno proceduto a localizzare il pregiudicato, mentre si trovava a bordo di una utilitaria condotta da un altro malavitoso lungo il viale degli Aviatori. Effettuata una perquisizione personale, nelle tasche dei pantaloni, veniva rinvenuta la somma in contanti di € 1.350,00 nonché le chiavi di un appartamento di via Roma nella sua disponibilità.
Gli agenti hanno esteso le operazioni di perquisizione anche alla suddetta unità immobiliare ove, in un contenitore di plastica per pittura, è stato rinvenuto un borsello all’interno del quale erano custoditi 10 pani di hashish ciascuno dei quali del peso di 100 grammi, per un peso complessivo di un kilogrammo. Inoltre, in un portamonete, veniva rinvenuta una “pietra” di cocaina del peso di 40 grammi. Infine, nell’appartamento sono stati rinvenuti un bilancino di precisione ed altro materiale utilizzato per il taglio ed il confezionamento delle dosi di sostanze stupefacenti.
Al termine delle operazioni, di concerto con la Procura della Repubblica di Foggia, l’uomo è stato dichiarato in arresto mentre il denaro e la sostanza stupefacente rinvenuta sono stati sottoposti a sequestro.
La posizione dell’arrestato, al momento detenuto presso la Casa Circondariale di Foggia, è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che dovrà pronunciarsi sulla convalida dell’arresto.
Si intensificano i controlli delle Forze di Polizia sul territorio e lungo le principali arterie stradali volti al rispetto delle prescrizioni del Governo imposte per il contenimento della pandemia da Covid-19.
Nel corso di uno di questi controlli, nella periferia di Cerignola, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno controllato e arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, R.F., di anni 45, pregiudicato per reati specifici.
In particolare, durante un servizio di pattugliamento serale dei Finanzieri, effettuato lungo una via cittadina di Cerignola, è stata sottoposta a controllo, con l’ausilio dell’unità cinofila delle Fiamme Gialle, un’autovettura con a bordo R.F..
Il cane, guidato dal militare conduttore, appoggiando le zampe sul cofano dell’autovettura, ha segnalato ai finanzieri la possibile presenza di sostanza stupefacente al suo interno.
Gli operanti, allertati dalla punta del cane pastore “BAGARO”, dopo un’attenta ispezione del vano motore, hanno rinvenuto, abilmente occultato in un’intercapedine dello stesso, un involucro di plastica con al suo interno circa gr. 70 di cocaina e, separata, sostanza da taglio.
Il conducente dell’auto è stato tratto in arresto ed associato alla locale Casa Circondariale a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che ha poi convalidato il provvedimento cautelare adottato in flagranza di reato.
L’attività di servizio testimonia lo sforzo operativo della Guardia di Finanza nel quotidiano presidio del territorio e nella lotta ad ogni forma di arricchimento illecito, tra cui lo spaccio ed il traffico di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati nell’esecuzione da personale del Comando Provinciale di Foggia, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e del nucleo cinofili di Modugno, all’alba, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Foggia nei confronti di 14 persone, tutte ritenute responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso.
La vasta operazione, che ha interessato i comuni di San Giovanni Rotondo e Cerignola, è il risultato di una complessa quanto articolata attività investigativa condotta da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
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L’indagine, svolta in tempi record, era iniziata nel mese di febbraio 2020 e terminata nel mese di luglio scorso, ed aveva tratto origine dal monitoraggio di uno dei soggetti arrestati nell’ambito dell’Operazione Terminal che nello scorso mese di Aprile aveva portato all’arresto di 9 persone ed altre 4 colpite da altre misure cautelari. Gli accertamenti successivi, supportati da approfondimenti informativi, pedinamenti ed appostamenti, affiancati da sofisticate attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali, installazione di telecamere nascoste in vari punti del paese e di foto trappole in aperta campagna avevano permesso di ricostruire ed accertare numerosi episodi di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Lo spaccio “al dettaglio” avveniva soprattutto nei pressi di due circoli ludici, gestiti da due fratelli – entrambi arrestati, e presso alcune abitazioni, da qui la denominazione dell’operazione “Drug express”. L’indagine consentiva di individuare il canale di rifornimento della droga che, dalla cittadina di Cerignola, attraverso corrieri, raggiungeva San Giovanni Rotondo. Qui, i vari indagati, provvedevano alle varie cessioni, che raggiungevano anche 40 in un solo giorno.
Un riscontro fondamentale dell’indagine consentiva il recupero di circa trecento grammi di cocaina pura, nascosta all’interno di un furgoncino che viaggiava “scortato” da altra autovettura, da cui si sarebbero potuti ricavare complessivamente circa milleottocento dosi, per un valore di mercato stimato, stando alle tabelle ministeriali, in circa settantamila euro.
Numerosi, inoltre, sono stati i sequestri di piccole quantità a carico dei vari assuntori, tutti segnalati alla Prefettura di Foggia.
Tali riscontri hanno quindi consentito di redigere un’informativa conclusiva che, elaborata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, è sfociata nella richiesta di misura cautelare poi emessa dal GIP del Tribunale, ed eseguita nelle prime ore di oggi.
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dello spaccio, nel fine settimana u.s., Agenti del Commissariato di P.S. ha effettuato diversi controlli finalizzati alla prevenzione e repressione dello spaccio concentrandosi soprattutto nel quartiere San Bernardino.
A seguito dell’operazione, dove sono stati impiegati in tutto una ventina di agenti del Commissariato, del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale” ed un’unità cinofila della Questura di Bari, è stato sequestrato un’ingente quantità di droga e sono stati arrestati S. G., classe 1959, e L. M. S. P., del 1988, responsabili di detenzione di droga ai fini dello spaccio
In particolare, nel corso del servizio, agenti della squadra di P.G. del Commissariato, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine di San Severo e da una unità cinofila, messa a disposizione dalla Questura di Bari, procedeva a perquisire un locale in uso a S.G, all’interno del quale si rinveniva sostanza stupefacente tipo eroina per complessivi 740 gr e cocaina per complessivi 350 grammi.
Sempre nel corso dell’operazione è stata effettuata un’altra perquisizione in un box vicino a quello di cui sopra, questa volta in uso a tale L. M., dove venivano rinvenuti 3 panetti sigillati da 500 grammi cadauno , contenenti sostanza stupefacente del tipo eroina.
Infine, in un sottotetto di un fabbricato posto nelle vicinanze è stata rinvenuta e sequestrata a carico di ignoti altra sostanza stupefacente del tipo hashish per 100 grammi ed eroina per quasi 50 grammi.
I due arrestati, dopo le formalità di rito, venivano associati alla Casa Circondariale di Melfi a disposizione della competente A.G..
Un’altra importante operazione è stata messa a segno dalle “gazzelle” del 112 del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle principali piazze del capoluogo dauno.
Domenica scorsa gli occhi attenti dei Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Foggia hanno notato un giovane foggiano - già noto alle forze di polizia - circolare in via Saverio Capezzuto con fare sospetto. Immediato è stato il controllo nei confronti del ragazzo al termine del quale sono stati rinvenuti circa 50 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish occultate nelle mutande, suddivise in bustine pronte per essere vendute ai diversi acquirenti e che avrebbero prodotto più’ di 500 dosi.
Il 22enne è stato arrestato e al termine delle formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia in attesa del rito per direttissima celebratosi in videoconferenza. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, disponendo la liberazione del giovane arrestato e la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Foggia con permanenza notturna in casa e dell’obbligo di presentazione presso la Stazione Locale Carabinieri.
Nella “Perla del Gargano”, da tempo, i Carabinieri della località marina, per proteggere i giovani dagli spacciatori e contrastare le “reti della dipendenza”, effettuano dei servizi di monitoraggio ed osservazione, nei tratti stradali del territorio percorsi dai fornitori e nei luoghi della cittadina frequentati dagli assuntori, “ostaggi” del consumo della droga.
La profonda conoscenza dell’impervio territorio della cittadina Garganica e la metodica attività info-investigativa, consentiva ai Carabinieri di Peschici di arrestare nella flagranza di reato per spaccio di droga, 3 persone, una coppia di 26enni ed un 21enne, che avevano deciso di rifornire i loro vulnerabili “clienti” tossicodipendenti.
Una prima operazione veniva condotta in periferia del centro abitato, presso un garage adibito a minimarket per la vendita di marijuana, dove una coppia di 26enni, veniva trovata in possesso di dieci grammi di quello stupefacente, suddiviso in dosi, mentre a breve distanza, un assuntore a bordo di un’auto, veniva sorpreso con una dose della stessa sostanza.
Immediato il sequestro dello stupefacente e l’arresto della coppia, che veniva sottoposta ai domiciliari.
Nei giorni seguenti, il capillare controllo dei Carabinieri dell’omonima Stazione, permettevano ad una pattuglia di intercettare un 21enne alla guida della propria auto, che nel tentativo di sottrarsi al controllo, innescava una repentina fuga.
Il fuggitivo vistosi raggiunto dalla pattuglia gettava dal finestrino del suo veicolo, un involucro, che immediatamente recuperato dagli operanti è risultato contenere grammi 200 circa di marijuana. Fermato e arrestato negli istanti successivi veniva sottoposto ai domiciliari. Sequestrata la droga.
Contestualmente alle operazioni di servizio, la Stazione CC di Peschici sorprendeva nel centro abitato in diverse circostanze, 6 giovani assuntori, 2 trovati in possesso di dosi personali di cocaina di circa un grammo ed i restanti 4 di circa 1,5 grammi di marijuana ciascuno.
L’Autorità Giudiziaria disponeva la sottoposizione degli arrestati ai domiciliari, la video udienza telematica e la convalidava degli arresti.
Un 36enne originario del capoluogo dauno è stato fermato nella mattinata di mercoledì scorso dalle “gazzelle” del 112 a seguito di un controllo effettuato sulla SS16, predisposto nell’ambito dei servizi organizzati periodicamente dal Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e finalizzati alla prevenzione delle rapine in danno ad autotrasportatori, nonché dei traffici illeciti in generale.
Il 36enne pensava di averla fatta franca quando, a seguito di una meticolosa e attenta perquisizione veicolare effettuata dall’equipaggio del 112, lo stesso è stato trovato in possesso di 3 Kg di cocaina pura suddivisi in 3 panetti da 1 kg ciascuno, opportunamente occultati in un vano appositamente ricavato nella Citroen C3 nera sulla quale lo stesso stava viaggiando. Il tutto era stato nascosto al meglio, proprio per eludere un eventuale controllo da parte delle Forze di Polizia.
Ma l’operato dei Carabinieri non si è fermato qui. Terminata la perquisizione, a sirene spiegate, le “gazzelle del 112”, unitamente a personale della Sezione Operativa della Compagnia di Foggia, hanno esteso il controllo in questione anche a 2 siti dove presumibilmente il soggetto poteva nascondere altra sostanza stupefacente, unitamente ad altre persone.
Nel corso dell’attività di controllo in un complesso rurale, è stata ulteriormente rinvenuto 1 kg di cocaina pura, 60 grammi di marijuana, 9 cartuccecal.7,62, circa 900 cartucce per fucile da caccia nonché 2 ordigni esplosivi costruiti artigianalmente costituiti da tre candelotti assemblati tra loro, contenenti circa 250 grammi di polvere esplosiva che, secondo i Carabinieri Artificieri Antisabotaggio nel frattempo intervenuti, era da considerarsi “micidiale”. Il 36 enne è stato arrestato e, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trani come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia.
L’Autorità Giudiziaria in sede di udienza ha convalidato l’arresto, disponendo per il 36enne la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre lo zio e il cugino del 36ennesono stati deferiti in stato di libertà per detenzione di materiale esplodente e di munizionamento da guerra.
Sono trascorsi pochi giorni dal blitz antidroga “Jolly” e nel centro dell’Alto Tavoliere ha avuto luogo un altro sequestro di stupefacenti.
Nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio, una pattuglia del Comando Stazione Carabinieri di San Severo (FG) veniva insospettita da un’autovettura che procedeva a velocità molto elevata. Dopo averla seguita per qualche chilometro, a distanza e in modo discreto, i militari operanti decidevano quindi di controllarla, prima che la stessa si portasse nel centro abitato di San Paolo di Civitate (FG). Fermata l’autovettura in questione, i militari, insospettiti dal nervosismo manifestato dal conducente, un cittadino di San Paolo di Civitate, decidevano di effettuare una perquisizione, all’esito della quale, nel vano portaoggetti della portiera lato conducente, rinvenivano due involucri in plastica, termo-sigillati, del peso di 100 grammi ciascuno, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina.
A questo punto, i Carabinieri della Stazione di San Severo, con l’ausilio dei colleghi del Comando Arma di San Paolo di Civitate, estendevano le operazioni di perquisizione all’abitazione del soggetto e qui, dopo accurato controllo, rinvenivano oltre 15 mila euro in banconote di vario taglio, occultato in diversi borselli sparsi per l’appartamento. I militari, non avendo ricevuto una valida e credibile giustificazione in merito alla disponibilità di tale somma di denaro da parte dell’interessato, nonché ritenendo che la stessa potesse costituire il provento dell’attività di spaccio la sottoponeva a sequestro penale.
L’uomo, arrestato in flagranza di reato per la violazione penale dell’art. 73 del D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 (Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti), su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia, è stato tradotto presso la Casa Circondariale del capoluogo in attesa dell’udienza di convalida, a seguito della quale il Giudice del Tribunale di Foggia disponeva la custodia cautelare in carcere, in considerazione appunto della pericolosità sociale dell’uomo e del pericolo di reiterazione del reato.
FOCUS
La sera del 7 febbraio 2020, nelle strade di San Paolo di Civitate (FG), un giovane venne attinto da un colpo d’arma da fuoco: le indagini tempestivamente avviate dalla Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di San Severo consentirono, non solo di scoprire l’autore del fatto e di deferire lo stesso all’Autorità Giudiziaria, ma anche di individuare il movente in debiti non saldati per l’acquisto di droga, svelando una fitta e proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di San Paolo di Civitate.
La notte di venerdì 27 novembre, i Carabinieri del Comando Compagnia di San Severo, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Puglia”, da 2 unità cinofile dei Nuclei Cinofili di Modugno (BA) e di Chieti, e da un elicottero del VI° Nucleo Elicotteri di Bari – Palese, in ottemperanza all’ordinanza a firma del G.I.P. del Tribunale di Foggia, hanno proceduto all’arresto di 11 persone (5 in carcere e 6 agli arresti domiciliari) nei cui confronti sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza relativamente allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti.
Dei soggetti arrestati, nove sono di San Paolo di Civitate, uno di Torremaggiore e uno di San Severo. Per ulteriori due soggetti è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte alla settimana.
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L’attività investigativa dei Carabinieri, svolta dal Febbraio all’Aprile 2020, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia e ha permesso di disvelare che i soggetti arrestati avevano posto in essere una proficua attività di spaccio, che non hanno interrotto nemmeno durante il lockdown, arrivando ad avvalersi, per incontrare gli acquirenti, della copertura fornita dal bar di proprietà di uno degli indagati.
Nel corso dell’attività di indagine – condotta con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione, pedinamenti e recuperi di sostanza stupefacente, utili al fine di riscontrare le tesi investigative – sono stati recuperati circa 150 grammi di sostanza stupefacente e si è proceduto all’arresto in flagranza di reato di uno dei pusher.
L’operazione odierna, con oltre 70 militari dell’Arma impiegati, segna un altro duro colpo alle piazze dello spaccio di San Paolo di Civitate e ai canali di rifornimento di San Severo, a poche settimane di distanza dall’operazione “Family Business” dei Carabinieri che aveva portato, lo scorso 2 novembre, all’arresto di 9 persone negli stessi comuni.
Nel corso dell'attività di perquisizione a carico di due degli odierni indagati venivano rinvenuti 45 gr di marijuana, 70 di hashish, 5 di cocaina oltre a materiale per il confezionamento ed il taglio, nonché somma contante di 140 euro provento dell'attività di spaccio.