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“L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è in grave crisi, per cui è l’ora di una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo all’eccellenze italiane e sganciarlo dagli ingranaggi arrugginiti dell’attuale organizzazione. Per questo abbiamo presentato un emendamento alla pdl Omnibus, il cui esame è già fissato per l’8 gennaio, per trasformare il Giovanni XXIII in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico - IRCCS. Più o meno come i maggiori ospedali pediatrici delle altre regioni italiane, delle quali non dobbiamo essere da meno. Se non facciamo questo o anche altro, ma di portata ampiamente riformatrice, il Giovanni XXIII è destinato a morire, mettendoci in coda nella sanità pediatrica italiana e alimentando la mobilità passiva.”

Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, dei consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo.

“La nostra proposta racchiusa nell’emendamento presentato, ha come finalità il raggiungimento di livelli d’eccellenza nazionale in ambito pediatrico e la riduzione della mobilità passiva. Per far questo si impegna la Giunta regionale ad avviare il procedimento di trasformazione del Giovanni XXIII di Bari in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico - IRCCS.

"Con la delibera di avvio del procedimento la Giunta regionale dovrà indicare le attività necessarie e il relativo cronoprogramma di tutte le fasi e in particolare: la ricognizione puntuale dell’attuale organizzazione clinica; le disposizioni idonee a modulare o incrementare l’attuale organizzazione amministrativa, clinica e scientifica per ottenere il riconoscimento in IRCCS, con indicazione di un programma scientifico, di accorpamenti di unità operative, delle risorse umane necessarie e relativi transiti da altre strutture ospedaliere; la ricognizione delle stato generale degli immobili funzionalmente dedicati e stima di massima dei costi necessari ai più opportuni adeguamenti, ovvero alla diversa localizzazione.

"Nelle more della conclusione del procedimento di riconoscimento in IRCCS e comunque entro il sessantesimo giorno successivo all’entrata in vigore della legge, la gestione amministrativa e sanitaria dell’ospedale Giovanni XXIII dovrebbe essere accorpata a quella della ASL di Bari, previa rimodulazione del vigente Piano ospedaliero, finalizzata all’unificazione delle branche pediatriche. Nell’ambito del processo di trasformazione, le risorse necessarie per gli investimenti di adeguamento strutturale degli immobili interessati assumeranno carattere di priorità all’interno di qualsiasi programmazione finanziaria dedicata all’edilizia o alla tecnologia in ambito sanitario.”

I Carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una 36enne del luogo accusata di tentato omicidio premeditato e atti persecutori.

Lo scorso 6 dicembre la donna, armata di un coltello a serramanico, si sarebbe recata presso il Centro di Igiene Mentale di Cerignola ove era in cura, tentando di colpire con dei fendenti un medico di quella struttura, ritenuto responsabile di aver causato l’emissione di un provvedimento giudiziario di allontanamento della sua figlia minore.

L’aggressione - che non ha avuto esiti drammatici grazie alla prontezza della vittima, che si sarebbe difesa facendosi scudo con l’utilizzo di una sedia - è stata interrotta dall’arrivo di una guardia giurata, a sua volta minacciata dalla donna che avrebbe tentato la fuga, venendo però bloccata all’esterno del centro dai Carabinieri, prontamente intervenuti in seguito alla chiamata al numero di emergenza 112 da parte di sanitari.

Sequestrata l’arma utilizzata, i militari hanno compiuto ulteriori accertamenti nell’ambito di investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, ricostruendo la reiterazione di atti persecutori che l’indagata, negli ultimi tre mesi, avrebbe perpetrato nei confronti di un assistente sociale del Comune di Cerignola, considerandolo parimenti responsabile dell’allontanamento di sua figlia.

La posizione dell’arrestata, tradotta presso la casa circondariale di Foggia, è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. La stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

“Nelle scorse ore è stata approvata, all’interno della legge di bilancio, la norma per aggiungere allo screening neonatale il diabete di tipo 1 e la celiachia. Si tratta di un nuovo primato italiano, portando a 63 il numero complessivo di malattie diagnosticabili nei primi giorni di vita a tutti i bambini nati in Puglia”.

Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati e i Consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo.

“Ringraziano tutti i colleghi che all’unanimità hanno votato la proposta e i colleghi sottoscrittori Filippo Caracciolo, Cristian Casili, Marco Galante, Francesco Ventola, Paride Mazzotta, Mauro Vizzino, Paolo Pagliaro e Francesco La Notte.
Una recente legge statale ha introdotto il Programma di screening nazionale per il diabete di tipo 1 e la celiachia. La finalità del programma consiste nel prevenire l'insorgenza di chetoacidosi in soggetti affetti da diabete di tipo 1 e di rallentare la progressione della malattia mediante l'impiego delle terapie disponibili, nonché di effettuare la diagnosi precoce della celiachia.
Sia pur in ambito di programma pluriennale e non già come screening continuativo, la legge statale ha inteso utilizzare lo stato attuale di conoscenza clinico-diagnostica per meglio effettuare tutte le iniziative di prevenzione, comprese quelle di genetica, in grado di poter rassegnare un quadro indiziario di malattia per il caso del diabete di tipo 1, oppure un quadro predisponente per la celiachia. Ciò significa, in buona sostanza, che il legislatore statale ha stabilito con legge livello di prevenzione, sia pur con valore temporale allo stato limitato e utilizzando risorse dedicate.
Nel dettaglio, la legge suddivide il programma di screening in fase genetica preliminare e fase ordinaria. La fase ordinaria è gestita sulla base di programmi afferenti all’età pediatrica, anche differenziati per tipologia di malattia.
Sul test genetico preliminare alla nascita va premesso che esso s’innesta su un procedimento addirittura sovrapponibile con quello ben collaudato per la SMA e ciò può rappresentare un contenimento a monte della popolazione pediatrica interessata e quindi una maggiore facilità (con minori costi) di realizzare per davvero l’ambizioso programma deciso dal legislatore statale.
In concreto, il programma consiste nell’esame dei geni DQ2 e DQ8, o altri geni ritenuti utili, al fine di verificare l’indizio di malattia per il diabete di tipo 1 e la predisposizione per la celiachia. L’esito negativo del test comporterà l’esclusione del bambino dalla fase ordinaria e periodica del programma di screening, fatta salva la decisone dei rispettivi specialisti di branca, comunicata al Dipartimento di prevenzione della Azienda sanitaria territoriale di riferimento.
Lo spot ematico per il test genetico preliminare sarà prelevato ai neonati dal Punto nascita interessato, contestualmente a quello per lo screening neonatale super-esteso e l’atrofia muscolare spinale (SMA), raccolto su un cartoncino dedicato (Dried Blood Spot, DBS) entro e non oltre l’arco temporale di 48-72 ore di vita del neonato. Al prelievo è preliminare l’informativa sulla facoltà di rinuncia al test, formulata agli esercenti la responsabilità genitoriale.
I cartoncini devono essere raccolti assieme a quelli degli screening obbligatori ed inviati presso il Centro Regionale dello Screening neonatale dove verranno raccolti ed inviati al Laboratorio di Genomica della Asl Bari, Presidio Ospedaliero Di Venere, “Dipartimento per la gestione avanzata del rischio riproduttivo e delle gravidanze a rischio”, accompagnati da un modulo sottoscritto, rispettivamente, dagli operatori addetti alla preparazione, alla consegna e alla recezione.
In caso di neonato con fattori di predisposizione alle malattie, il risultato dovrà essere comunicato al Punto nascita di riferimento e da questo alla famiglia, che verrà indirizzato presso un’unità di endocrinologia o gastroenterologia dell’età pediatrica, ovvero unità di pediatria con ambulatori dedicati e specifica competenza, attivi presso le strutture pubbliche di tipo ospedaliero o territoriali della Regione, per l’effettuazione di una completa consulenza specialistica e l’avvio delle procedure alla fase ordinaria dello screening, attraverso una comunicazione al Dipartimento di prevenzione delle Azienda sanitaria territoriale di riferimento.
Per quanto riguarda la fase ordinaria del programma di screening, invece, essa è avviata e gestita, sino al compimento del quattordicesimo anno d’età, dal Dipartimento di prevenzione della ASL competente, oppure sulla base della decisione assunta e comunicata dagli specialisti di branca”.

nota di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale.

La Regione Puglia investe nella piena valorizzazione del Corso di Laurea Magistrale in “Diritto e gestione dei servizi sanitari”, attivato dall’Università di Foggia in quest'anno accademico.
Grazie ad un mio emendamento, nella legge di Bilancio per il 2024 è stata inserita l’assegnazione di un contributo di 40.000 euro a favore del Dipartimento di Giurisprudenza, nella cui offerta formativa è incluso il corso.
L’obiettivo della laurea magistrale è trasferire ai corsisti conoscenze specifiche nell’ambito della gestione dei servizi sanitari con l’obiettivo di migliorare l’organizzazione, promuovere la sostenibilità finanziaria e ambientale, garantire il corretto trattamento dei dati personali sanitari e quant’altro necessario e utile a favorire l’accesso alle cure come delineato nella nostra Costituzione.
Di simili professionalità c’è un gran bisogno, anche in Puglia, e lo verifichiamo quotidianamente quando approcciamo il complesso tema della relazione tra la crescente domanda di servizi sanitari e l’ineludibile problema dell’equlibrio finanziario.
Il contributo finanziario della Regione, dunque, è un investimento sull’acquisizione di competenze che potrebbero essere impiegate proprio nel sistema sanitario regionale.

La notizia è giunta da pochi minuti, accaduta a Bari. Si è appena concluso un trasporto sanitario urgente di una donna in gravidanza gemellare, uno dei due gemelli in imminente pericolo di vita.

La donna trasportata in ambulanza a bordo di un C130 dell’Aeronautica Militare da Bari a Ciampino, che necessitava di essere trasferita nel più breve tempo possibile dall'Ospedale "Di Venere" di Bari al Policlinico Gemelli di Roma.

QUI IL VIDEO DELL'INTERVENTO CON IL C130

A richiedere il trasporto aereo d'urgenza è stata l'Azienda Sanitaria Locale di Bari, tramite la Prefettura del capoluogo pugliese, cui ha fatto seguito - dopo un rapido coordinamento con le strutture sanitarie interessate - l'ordine di decollo da parte della Sala Operativa del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara) ad uno degli equipaggi della 46esima Brigata Aerea sempre pronti al decollo per questo tipo di interventi.

Il velivolo, partito dalla base stanziale di Pisa,  si è quindi diretto su Bari, dove ha imbarcato l'ambulanza con la donna a bordo per il trasferimento a Roma, dove come detto era attesa per il ricovero e le cure specialistiche necessarie presso il Policlinico Gemelli. Questa particolare tipologia di trasporto sanitario ha permesso di ridurre al minimo i tempi del trasferimento della paziente, assicurando al contempo costante monitaraggio e assistenza medica viste le condizioni critiche di uno dei due bimbi.

Equipaggi e velivoli da trasporto dell'Aeronautica Militare sono pronti ogni singolo giorno dell'anno, 24 ore su 24, per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, di organi o equipe mediche o come in questo caso di persone bisognose di trasferimento presso centri di cura specializzati sul territorio nazionale. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31°Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa, come accaduto in questa missione. I velivoli della Brigata Aerea di Pisa sono gli unici, in particolare, che possono garantire questa tipologia di trasporto, che prevede anche l'imbarco dell'ambulanza. Si tratta di una capacità essenziale quando le condizioni del paziente richiedono una assistenza medica costante e tempi strettissimi di trasferimento, una capacità che l'Aeronautica Militare e la Difesa ha messo a disposizione del Paese in modo esteso durante l'emergenza Covid per il trasporto aereo in bio-contenimento.

Diciassette infermieri, due tecnici di laboratorio biomedico, due operatori socio sanitari, un collaboratore amministrativo, un ingegnere e un addetto stampa. In tutto l’Istituto tumori “Giovanni Paolo II”, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, ha stabilizzato 24 dipendenti precari. La firma dei contratti è avvenuta nella sala conferenze dell’Istituto, dove il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha portato il suo saluto.

“È una giornata importante – dichiara Emiliano – perché abbiamo rafforzato la capacità di fare ricerca scientifica dell’Istituto Oncologico di Bari. Il mantenimento del carattere scientifico dell'hub principale dell'oncologia pugliese è per noi molto importante, stiamo investendo molto nel capitale umano proprio per rafforzare questa caratteristica. Trovano un lavoro stabile tanti giovani pugliesi, famiglie che non si dividono e che consentono a noi tutti di rafforzare la capacità complessiva del sistema della Regione Puglia di innovare e di offrire maggiori risposte di salute. Le mie congratulazioni al Consiglio di Indirizzo presieduto dall'onorevole Grassi e soprattutto al direttore generale Delle Donne e alla Direzione Strategica dell’Istituto Oncologico: stanno combattendo una battaglia anche in un momento complicato, perché abbiamo dovuto fortemente aumentare la capacità di controllo, anche col supporto delle forze dell'ordine”.

“Con le stabilizzazioni – afferma il direttore generale Alessandro Delle Donne – conferiamo stabilità all’organizzazione, ma anche stabilità nella prospettiva di vita lavorativa, personale e familiare di ogni singolo dipendente. L’effetto che vogliamo raggiungere è quel senso di appartenenza verso la nostra istituzione. Con questi contratti evitiamo anche fughe di cervelli, di professionisti, di laureati al di fuori del nostro territorio. Il nostro Istituto, infatti, è già noto per avere effettuato un piano di reclutamento di cervelli dall’estero. Inoltre, avere un personale infermieristico stabile, che si occupi in maniera continuativa dei pazienti, significa dare garanzia di sicurezza nella continuità assistenziale. In questa maniera non andiamo a disperdere il know-how acquisito nel tempo”.

Stabilizzare 24 dipendenti – chiosa il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica Gero Grassi – vuol dire assicurare tranquillità psicologica, economica e lavorativa alle persone, in piena corrispondenza con la Costituzione quando parla di lavoro per la realizzazione della persona”.
 

Quest'oggi, in Regione Puglia durante i lavori della III Commissione sanità, approvata a maggioranza la proposta di legge alle Camere ai sensi dell’art 121 della Costituzione:  “Disposizioni in materia di accesso ai corsi universitari di area sanitaria”, promossa dal gruppo Con per stimolare in materia l’intervento del legislatore nazionale al fine di superare le gravi criticità conseguenti al sistema di accesso programmato (a “numero chiuso”) ai corsi di laurea in medicina e alle altre facoltà di area sanitaria Pdl. La proposta nasce per abolire i test di ingresso, come illustrato dal consigliere Tupputi, tuttavia la maggior parte dei commissari presenti ha palesato l’inopportunità di procedere alla totale eliminazione di un filtro all’ingresso alle professioni mediche proprio per garantire la qualità della formazione prima e, poi, dell’assistenza. Condivisa, invece, la necessità di modificare il sistema dei test attualmente utilizzati per l’accesso ai corsi.  La proposta è quindi passata ma è stata anticipata la presentazione di opportuni emendamenti per la discussione in Aula.

nota dei consiglieri di Con Emiliano, Giuseppe Tupputi (capogruppo), Stefano Lacatena, Alessandro Leoci.

"Una proposta di legge di fondamentale importanza che consentirà l'accesso libero alle facoltà di ambito sanitario.
Supera brillantemente il primo importante esame, ricevendo il bene placet della III commissione regionale, la Pdl a firma del gruppo Con, che non solo apre le porte dell'istruzione medica a un numero più ampio di studenti, ma riflette anche la nostra volontà di investire nella salute pubblica.
"La salute della nostra nazione è il bene più prezioso, e garantire la formazione di medici competenti è un passo cruciale verso un futuro prospero.
"Consentire a un maggior numero di individui di accedere a queste facoltà non solo promuove la diversità nel campo medico, ma garantisce anche una risposta più ampia e competente alle esigenze sanitarie della nostra popolazione.
Dobbiamo considerare che l'accesso alla formazione medica ha un impatto diretto sulla qualità dell'assistenza sanitaria che ricevono i nostri concittadini.
"Una forza lavoro medica diversificata e inclusiva porta con sé prospettive uniche e una migliore comprensione delle sfide mediche che variano in base alle comunità.
"È fondamentale, tuttavia, bilanciare l'accesso con standard di qualità elevati. 
"La proposta da presentare alle camere, garantirà che gli studenti accedano alle facoltà ad indirizzo sanitario, sulla base del merito e della dedizione, assicurando al contempo che le risorse siano disponibili per sostenere un programma di formazione robusto.
"In conclusione, sostenere l'accesso libero alle facoltà di medicina è un investimento nel nostro futuro sanitario.
"Dobbiamo guardare avanti, anticipare le sfide mediche e preparare una generazione di medici dedicati e competenti.
La salute della nostra nazione dipende dalla saggezza delle decisioni che prendiamo oggi".

La Regione Puglia è al 90% nel completamento del percorso di implementazione del nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico ed è quindi la prima regione italiana nell’attuazione del progetto: lo confermano i dati del Dipartimento alla Transizione al Digitale, presentati questa settimana a tutte le Regioni dal Capo Dipartimento, dott. Angelo Borrelli.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è stato istituito nel 2012 ed è alimentato per tutti i cittadini italiani e i residenti stranieri che usufruiscono del Servizio sanitario nazionale.

In Puglia basta collegarsi al sito Puglia salute, sezione servizi on line https://www.sanita.puglia.it/web/pugliasalute/infofse e autenticarsi con Spid al fascicolo sanitario personale per ottenere i dati della propria “storia” sanitaria. Gli stessi dati sono a disposizione dei medici curanti o dei sanitari che dovessero intervenire in emergenza ad esempio in un Pronto soccorso.

Da novembre 2023 la Regione ha adeguato quasi tutti gli applicativi alle nuove specifiche tecniche, mentre dal 1 aprile 2023 sta già conferendo documenti al FSE con i nuovi requisiti.

Il FSE è costituito da un insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici, riguardanti l'assistito, riferiti a prestazioni erogate dal SSN e, a partire da maggio 2020, anche da strutture sanitarie private.

Il FSE consente l’accesso ai dati e alla documentazione degli assistiti in maniera rapida ed efficace. Per garantire il potenziamento, la diffusione, l’omogeneità e l’accessibilità del FSE su tutto il territorio nazionale da parte degli assistiti e degli operatori sanitari, il PNRR ha stanziato, nell’ambito dell’investimento 1.3.1 della Missione 6 Salute, circa 1,38 miliardi di euro, suddivisi in due stream progettuali: adeguamento tecnologico ed incremento delle competenze digitali.

“E’ significativo evidenziare che le migliori performance per il Fascicolo elettronico siano state ottenute dalle Regioni del Sud, Puglia e Campania in primis - sottolinea l’assessore alla sanità Rocco Palese – possiamo superare, grazie a questo innovativo progetto, la difficoltà che i cittadini segnalano nell’avere sempre a disposizione la propria storia clinica. La Regione Puglia ha messo al centro il cittadino e le sue esigenze, non è un percorso che si completa nel giro di pochi mesi, ma è un percorso che abbiamo avviato e intendiamo portare a compimento, dobbiamo migliorare sull’accoglienza e sulla comunicazione, far emergere le tante cose positive che facciamo e la qualità delle nostre strutture sanitarie e dei nostri sistemi informativi. I dati di attività, elaborati da organismi terzi, evidenziano invece il continuo miglioramento delle performance pugliesi dall’abbattimento delle liste di attesa, agli adempimenti LEA, al raggiungimento degli sfidanti target del PNRR. La Puglia è capofila per il progetto di Telemedicina, sta rispettando tutti i target di avanzamento del PNRR, ha risposto in maniera importante alla sfida del FSE tale da essere la regione a contribuire maggiormente ai risultati del progetto, continueremo con questo ritmo finchè non avremo raggiunto tutti i traguardi che potranno essere ottenuti anche con deroghe ai piani assunzionali del personale sanitario”.

“E’ stata vincente la scelta di un forte coordinamento regionale - afferma il Direttore del Dipartimento Salute della Regione, Vito Montanaro -  il FSE è aperto dal 2020 a tutti i cittadini pugliesi, la Regione Puglia ha accolto positivamente la sfida lanciata con il progetto del PNRR tesa a favorire il più possibile la portabilità dei contenuti da una regione all’altra. E’ una svolta epocale per i cittadini, ma anche per gli operatori sanitari che potranno consultare tutti i documenti clinici del cittadino in regime SSN tra cui prescrizioni specialistiche e farmacologiche, accedere ai dati clinici usufruendo di strumenti di supporto quali dashboard e data analytics, condividere informazioni e collaborare con i colleghi. Per il completamento del processo va rafforzata la sinergia con i MMG e PLS e con i farmacisti, affinchè il FSE determini un reale vantaggio per il cittadino”.

Il 1 dicembre il passaggio del servizio a Sanitaservice. Vurchio: «Felici per i nostri dipendenti e volontari, ma le associazioni sono una risorsa». nota della Confraternita Misericordia Andria.

«Siamo felici e soddisfatti per tutti i nostri dipendenti e volontari che da oggi sono diventati dipendenti di Sanitaservice a cui è passato il servizio di emergenza urgenza del 118, e la riprova è stata quella delle decine di messaggi arrivati di ringraziamento alle nostre sedi. Le nostre associazioni hanno creato 20 anni fa il sistema di emergenza urgenza nella Regione Puglia e ne sono portatori sani di valori e prestazioni. Nelle scelte politiche, tuttavia, sempre le stesse associazioni sono state completamente escluse dal sistema non avendo più la possibilità di mettere al servizio della comunità le proprie competenze di intervento e coordinamento». Inizia così una nota della Governatrice della Misericordia di Andria Angela Vurchio nel giorno in cui c’è il passaggio definitivo del sistema 118 nella BAT dalle associazioni di volontariato alla Sanitaservice.

«Con i nostri mezzi, sempre nuovi e aggiornati e con dipendenti autisti e volontari soccorritori – spiega Angela Vurchio – abbiamo assicurato il servizio sino all’ultimo turno dell’ultimo giorno nonostante le difficoltà enormi provocate da una gestione di questo passaggio assolutamente rivedibile da parte delle istituzioni competenti. Con i nostri mezzi e con le nostre divise giallociano nella sola città di Andria in questi 20 anni abbiamo portato a termine 114760 interventi facendo 1.237.660 di chilometri ed investendo costantemente migliaia di euro per mezzi e formazione. Siamo riusciti anche a realizzare un piccolo sogno assieme al settore formazione della ASL BT e cioè quello di creare un corso finalmente gratuito e gestito in partnership tra azienda sanitaria e associazioni per i soccorritori. La beffa, purtroppo, è che ci si è riusciti quando il servizio era già in procinto di essere modificato».

«Ora quello che però è inspiegabile – dice ancora Angela Vurchio – è che le stesse associazioni siano state fatte completamente fuori dal sistema di emergenza urgenza creando un grande vulnus operativo in caso di maxi emergenze di protezione civile. Ci sarebbe davvero da aprire un capitolo su questo argomento ma ci limitiamo a replicare a tutti coloro i quali, politici e non, hanno accusato le nostre associazioni di qualsiasi cosa, che questo servizio costava sino a ieri due volte in meno di quanto costerà da oggi. Un elemento questo che non può certo passare inosservato».

«La Misericordia di Andria – ha concluso Angela Vurchio – continuerà a fare quello che ha sempre fatto da 30 anni a questa parte. Essere al servizio della comunità con la nostra attività giornaliera e grazie ai nostri fantastici volontari. Emporio ed ambulatorio solidale, casa del noi, corsi di formazione, protezione civile e trasporti oltre a tantissimi altri interventi. Attendiamo che le istituzioni, pronte a chiamarci in caso di necessità, si ricordino che dietro le divise ci sono sempre persone che si mettono in gioco e dedicano il loro tempo per la comunità».

La Giunta regionale ha approvato in via definitiva il Regolamento sulla “Definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale ai sensi del DM 77/2022”.

Il provvedimento riguarda la programmazione dell’assistenza territoriale, in attuazione del “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”, adottato con decreto n. 77/2023 del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. Tale regolamento, in coerenza con il PNRR, persegue gli obiettivi di potenziamento dei servizi assistenziali territoriali al fine del raggiungimento della garanzia dei LEA, riducendo le disuguaglianze, e, contestualmente, costruendo un modello di erogazione dei servizi condiviso e omogeneo sul territorio nazionale, mediante la pianificazione, il rafforzamento e la valorizzazione dei servizi territoriali. Il provvedimento definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza.

Nel Regolamento approvato dalla Giunta Regionale, in attuazione delle indicazioni nazionali, è prevista l’attivazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle COT. Inoltre, è previsto il potenziamento di alcuni settori del sistema: distretti socio-sanitari, infermieri di famiglia, rete consultoriale, dipartimenti di prevenzione, e l’avvio del percorso finalizzato all’attivazione sul territorio regionale pugliese del numero unico europeo 116117.

“Siamo a un momento di grande svolta del Sistema Sanitario Regionale – dichiara l’assessore alla Salute della Regione Puglia Rocco Palese – che ci consente di potenziare la sanità pugliese, spingendola verso standard organizzativi e assistenziali superiori. L’atto di programmazione in questione rappresenta, inoltre, un adempimento previsto dal PNRR, il cui termine, previsto dal ministero della Salute, è stato pienamente rispettato. Anche attraverso questo adempimento, confermiamo che la Regione Puglia sta lavorando nel modo e nei tempi giusti, nell’interesse esclusivo dei cittadini e delle cittadine pugliesi. Il nostro impegno per rendere più moderna ed efficiente la sanità pugliese prosegue senza sosta”.

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Dicembre 23, 2023 729

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in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
La Polizia di Stato di Foggia nell’anno 2023, nell’ambito della pianificazione e predisposizione di specifici servizi volti alla…
Dicembre 23, 2023 531

Fuochi d’artificio illegali e merce varia sequestrati a…

in Notizie Gargano by Redazione
Sono oltre 50.000 gli articoli natalizi pericolosi sequestrati, unitamente a circa 5.500 fuochi d’artificio, dai finanzieri della…
Dicembre 23, 2023 715

Rocambolesco inseguimento a Pesaro di un corriere della…

in Attualità by Redazione
fonte: NOCPress. Si ferma all’ALT della Polizia, fugge e dopo un rocambolesco inseguimento di circa 2 km si schianta contro…
Dicembre 22, 2023 552

"Gli Amici di San Pio" a Natale all'Angelo Blu, al fianco…

in Attualità by Redazione
Un abbraccio per trasferire calore ed emozioni anche se non si saprà mai cosa provocherà in chi lo riceverà… Natale è vicino, ma…
Dic 22, 2023 592

Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

in Attualità by Redazione
Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia.…
Dic 22, 2023 508

“Spinnaker”, l’operazione contro l’attività illegale della pesca della Guardia…

in Notizie Gargano by Redazione
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero…
Dic 22, 2023 821

Vito Rubino, il triatleta che esalta il Gargano

in Attualità by a cura di Matteo Simone, Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,…
Dic 22, 2023 637

Foggia. Al Gino Lisa stanziati 10 milioni di euro a sostegno del regime SIEG

in Politica by Redazione
Sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia la Regione Puglia moltiplica i suoi impegni,…
Dic 22, 2023 696

Foggia, concittadini emigrati che rientrano. Accolti da Italia del Meridione…

in Politica by Redazione
Le segreterie cittadine e provinciali di IdM, unitamente alla rappresentanza consiliare…
Dic 22, 2023 665

A Roseto Valfortore il Centro territoriale di prima accoglienza della fauna…

in Notizie Capitanata by Redazione
Con l’approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il comune di Roseto…
Dic 22, 2023 492

Viabilità Capitanata. Traffico alternato sulla SP5 al km 1+095 per lavori

in Notizie Capitanata by Redazione
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza…
Dic 22, 2023 766

Da Caravaggio a José de Ribera. Monte urge di una Pinacoteca o un Museo d’Arte

in Cultura by a cura del prof. Giuseppe Piemontese, storico locale della “Società di Storia Patria per la Puglia
La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la…
Dic 22, 2023 593

San Severo è Capitale Italiana della Gentilezza 2024

in Notizie Capitanata by Redazione
E’ avvenuto il 17 dicembre 2023 a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio…
Dic 22, 2023 600

Di che pasta siamo fatti? Dagli spaghetti ai fusilli l’Unione Italiana Food…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella…
Dic 22, 2023 657

Donatori sangue, la Regione Puglia firma convenzione con associazioni e…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha…
Dic 22, 2023 507

Puglia, Servizio Civile. Ammessi i progetti Anci per 446 giovani volontari…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Con la pubblicazione odierna da parte del Dipartimento Politiche giovanili e SCU del…

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