“Oltre le Scale, venerdì 30 giugno 2023, alle ore 18:30, sulla Scalinata di via Torre dei Giganti, l’assemblea pubblica per il futuro della scalinata dei Montanari, dove il punto di domanda è: restauro o rifacimento?
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Il cantiere per il rifacimento delle piazze e delle strade del centro storico, buffer zone del sito UNESCO del Santuario di San Michele, sta per essere aperto e coinvolge anche alcuni siti in cui rimane ancora qualche testimonianza della pavimentazione storica in pietra di Monte, come la suggestiva scalinata di via Torre dei Giganti e il basolato e le scalinate delle aree adiacenti alla Tomba di Rotari.
A tutt’oggi non è chiaro se si tratti di un intervento conservativo, in cui le pietre saranno rimosse, ripulite e poi ricollocate, oppure di un puro e semplice rifacimento che prevede la sostituzione della pietra calcarea esistente con nuovi materiali di cui non si conosce qualità e caratteristiche. Molti cittadini hanno manifestato preoccupazione e contrarietà e non sono mancati interventi di storici, associazioni e forze politiche che manifestano più di una perplessità per un cantiere che si sa come comincia e non si sa come finisce.
É per questo che per il giorno 30 giugno, alle ore 18.30, le associazioni Legambiente, Arci nuova gestione, un Monte di Idee e Lega Consumatori gruppo di base di Monte Sant’Angelo hanno indetto una pubblica assemblea che avrà luogo proprio sulla scalinata di via Torre dei Giganti, alla quale sono stati invitati a intervenire anche l’architetto e storico dell’arte Gianfranco Piemontese, lo storico Giuseppe Piemontese e l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Vergura.
QUI IL VIDEO MESSAGGIO DELL'ASSESSORE GIOVANNI VERGURA
L’assemblea sarà introdotta dalle associazioni promotrici e cittadini, associazioni, forze politiche potranno prendere la parola per dire la propria.
FOCUS
- Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Non distruggetela anche storicamente
- Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Parte integrante delle mura antiche
- Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Non si perda un’identità. Firma la petizione
«La riqualificazione del centro storico, con la ristrutturazione, implica una conservazione dell'esistente, mantenendone intatta l''architettura e la sua storia in un paese come Monte Sant'Angelo che ricordiamo (principalmente all'architetto Michele Sgobba) ha ben oltre 1500 anni di storia».
Il riferimento è ai lavori pubblici di ristrutturazione della storica e caratteristica, unica nel genere, Scalinata di Torre dei Giganti.
«La sua tutela e conservazione -prosegue l'Arci- dovrebbe essere la stella polare per qualsiasi intervento. Tuttavia, negli anni abbiamo assistito alla sostituzione della pietra calcarea di Monte Sant'Angelo (pietra di Monte) con cui sono costruite tutte le case, le strade, i vicoli, le piazze, le scalinate del centro storico, il campanile ottagonale e la stessa facciata della basilica di San Michele Arcangelo, raffigurate entrambe in migliaia di foto sparse nel mondo, con una ben fredda e discutibile (se non orrenda nel contesto) pietra di Apricena, che ne va a deturpare e snaturare la bellezza e la sua tipica architettura urbanistica e storica.
Siamo e restiamo fermamente contrari a qualsiasi ulteriore intervento distruttivo effettuato con queste modalità. È inutile giraci intorno, basta guardare la villa comunale di come è stata stravolta e lo stesso vale per la piazza antistante la Basilica di San Michele Arcangelo ed altri lavori svolti e che stanno per iniziare a ridosso della stagione estiva, con tutti i disagi del caso che andranno ad impattare anche nei flussi turistici. Disagi anche rispetto alle strutture di accoglienza stesse.
Se questo è il "modus operandi" noi siamo totalmente contrari.
Per cui accogliamo e facciamo nostro il comunicato di Legambiente FestambienteSud - Green Cave, condividendone a pieno la sostanza».
FOCUS
- Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Non distruggetela anche storicamente
La citazione di questo articolo della nostra Costituzione parte da ciò che leggiamo nell'ultimo periodo sui profili social e dal principio che nessuno, ripetiamo nessuno (a parte i fascisti ed i loro deliri, ma questo è un nostro punto di vista in quanto antifascisti) può essere soggetto a censura e specialmente ora in tempi di social network, ovviamente ognuno si prende le responsabilità delle cose che si scrivono, poiché la libertà di poter manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non implica che si può andare a ledere gli altrui diritti.
Siamo consapevoli anche che una "dialettica" politica anche con un aspro confronto per sostenere le proprie tesi, nel rispetto reciproco, specie da parte delle amministrazioni che hanno il dovere di mantenere un certo spessore ed autorevolezza senza minacce di censura o blocchi (che puzzano di fascismo), siano fonte di ricchezza, di partecipazione, interazione e confronto, restando fedeli a quel principio di libertà, scritto con il sangue e sacrificio dei partigiani, sancito dalla costituzione, comprendiamo anche che alcune considerazioni e riflessioni possono dare fastidio visto che le verità sono sempre scomode e tocca andare nel merito delle questioni poste ed affrontarle in modo democratico.
Questa è la democrazia ed è il ruolo di garante delle libertà a cui tocca adeguarsi, altrimenti diventa autoritarismo, dittatura e non democrazia che dovrebbe coinvolgere nei processi decisionali anche tutta la cittadinanza, ma questa è una nostra onesta considerazione.
Invitiamo tutti gli amministratori a rispettare rigorosamente i principi costituzionbali su cui hanno giurato fedeltà".
Dal prossimo giovedì 16 marzo prenderà il via il ciclo di incontri “Nuovi Futuri”, progetto sviluppato da ARCI Viceversa in partenariato con il Comune di Foggia ed ARCI Comitato Provinciale Foggia.
Gli incontri verteranno sulla tematica dell’antimafia sociale contrapposta al fenomeno mafioso che da anni attanaglia la città di Manfredonia ed il resto della Capitanata.
Prendendo iniziativa dai risultati emersi dalla compilazione del questionario anonimo disponibile a questo link (https://forms.gle/RdXTeGe8dZF3SVhb6), i relatori invitati raccoglieranno le informazioni affinché vengano gettate le basi di una prima ricerca sociologica sul tema, contribuendo in questo modo a concretizzare un’esaustiva definizione dei fenomeni di mafia ed antimafia.
Ampio sarà il parterre di ospiti che relazioneranno durante i tre appuntamenti in programma presso le Ex Fabbriche San Francesco. Ad introdurre ogni singolo incontro sarà la Presidente di ARCI Viceversa Rosa Gentile. Al suo fianco interverranno autorevoli rappresentanti del terzo settore, professionisti e rappresentanti dell’amministrazione locale come il Sindaco Gianni Rotice, la Presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia Giovanna Titta ed i consiglieri comunali.
A concludere il ciclo di incontri sarà il sociologo Leonardo Palmisano, da anni impegnato in prima persona nella diffusione di buone pratiche di antimafia sociale.
L’intera cittadinanza è invitata.
Dall'1 al 4 dicembre 2022 si svolgerà a Roma il XVIII Congresso Nazionale dell’ARCI, dal titolo: “Per uscire da un incubo non basta svegliarsi. Bisogna sognare più veloce”. All’assise nazionale parteciperà anche una delegazione dell’ARCI provinciale di Foggia, che ha recentemente celebrato il suo congresso.
Trentacinque i delegati che hanno partecipato, al congresso Provinciale. Folta la platea di chi ha voluto portare il saluto ai congressisti: dal deputato Marco Pellegrini, ai segretari provinciale e cittadino del PD, Lia Azzarone e Davide Emanuele, a Fabrizio Cangelli per i Verdi, Pino Lonigro per Socialismo Dauno, Pietro Carmeno per la CGIL, Michelangelo Rubino per il Terzo Settore, Vincenzo Rizzi per il WWF, e poi i rappresentati della Comunità Valdese, di Link Foggia, Legambiente, CSV, ACLI, ANPI, Ambasciata di Pace, Smile Puglia, Impegno Donna, Caritas e Casa Sankara.
Il congresso è stato aperto dal Presidente uscente Domenico Rizzi, confermato alla guida dell’associazione per un altro mandato. Eletto anche il direttivo provinciale: Delle Vergini Ludovico, Di Leo Antonietta, Faccilongo Serena Maria Anna, Ioli Domenico, Rizzi Domenico, Signoriello Vincenzo, Soldo Leonardo Antonio, Spirito Alfonsina e Tota Michela.
I lavori congressuali hanno evidenziato una associazione in salute: ventidue i circoli sparsi sul territorio provinciale, quasi millenovecento i soci che hanno scelto l’Arci per il suo impegno sociale e di promozione culturale che spazia dai diritti all’immigrazione, dalle politiche sociali alla tutela dei minori, dall’arte alla musica e letteratura. Soci ringraziati dal presidente Rizzi, che li ha indicato quali “portatori di valori positivi, che impegnano il loro tempo libero in attività di volontariato e di promozione e divulgazione del proprio patrimonio culturale a favore di tutta la popolazione”.
Ma a caratterizzare il congresso di quest’anno sono stati i temi politici, con la forte preoccupazione, manifestata dal presidente Rizzi e da numerosi ospiti, sul futuro prossimo della città capoluogo. Una preoccupazione doverosa, nel pieno della gestione commissariale, e con lo sguardo rivolto alle elezioni che riporteranno la politica a Palazzo di Città, con l’elezione del Consiglio Comunale del nuovo Sindaco. Il presidente Rizzi, in particolare, ha messo sul tavolo una premessa necessaria nessuna candidatura a Sindaco di Foggi potrà essere avanzata senza il contributo del terzo settore, che non sarà un comprimario o un osservatore esterno. “Il candidato sindaco va scelto dal basso – ha dichiarato con forza il presidente Rizzi – non accettiamo candidati calati dall’alto, la piramide questa volta va rovesciata”.
Il Ruolo Terapeutico - Gruppo di Foggia e l’Arci Comitato Territoriale Foggia promuovono “Uno Spazio per Te”, lo sportello di ascolto per persone LGBTQ+.
Poter vivere liberamente e armonicamente il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere è uno dei diritti fondamentali della persona, sancito dall’Art. 3 della nostra Carta Costituzionale (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali). L’appartenenza ad una minoranza sessuale e/o di genere, così come l’aver vissuto esperienze negative per il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere, sono esperienze che possono compromettere il benessere individuale e segnare lo sviluppo, di un’identità positiva, la percezione di sé e le relazioni interpersonali sia sul piano affettivo, sia in ambito lavorativo e sociale.
L’intento dello Sportello è proprio quello di aiutare, sostenere e accompagnare la persona in un percorso di comprensione e accettazione di sé e dei propri desideri soprattutto in quei momenti delicati in cui prevale la sofferenza e il disagio.
Un elemento imprescindibile è la fortissima valenza sociale del tema e in tal senso l’impegno del Ruolo Terapeutico di Foggia e dell’ARCI è a tutti i livelli: nella clinica, nella formazione e nella politica alla lotta allo stigma, alle discriminazioni, a tutte le forme di esclusione e di ostracismo nei confronti delle persone LGBTQ+.
“Uno Spazio per te” vuole essere un luogo sicuro e delicatamente attento alla sofferenza e/o disagio delle persone che vi si rivolgono; uno spazio di ascolto, accoglienza e condivisione all’interno del quale trovare professionisti che offrono sostegno alle difficoltà e al disagio; uno spazio in cui poter finalmente incontrare se stessi, la propria interiorità ferita e cominciare a dare voce alla propria storia.
“Uno Spazio per te”, si propone anche, nella massima riservatezza e rispetto, come spazio di discussione, accoglienza e ascolto dove, adolescenti, giovani adulti e famiglie, potranno condividere pensieri, emozioni ed esperienze di vita; come luogo dove organizzare eventi culturali e dibattiti inerenti tematiche di identità di genere e orientamento sessuale con esperti provenienti da altre esperienze.
Allo sportello si può accedere liberamente, previo appuntamento telefonico, e saranno garantiti tre incontri gratuiti con professionisti esperti in tematiche LGBT+; dopo i tre incontri preliminari, si può decidere di proseguire con un percorso di psicoterapia che sarà proposto a tariffe calmierate rispetto a quelle di mercato.
Responsabile dello Sportello di Ascolto è il Dott. A. Santoro Psicologo, Psicoterapeuta in formazione, esperto di tematiche LGBTQ+.
Martedì 8 novembre 2022, alle ore 11:00, presso la Sala della Ruota di Palazzo Dogana di Foggia si terrà la presentazione della mostra “Pasolini icona POP”.
Organizzata dll’ARCI comitato provinciale di Foggia, la mostra, visitabile dal 12 novembre, è la prima ed unica documentale della Capitanata dedicata al Centenario Pasoliniano 1922-2022.
All’evento interverranno oltre ai curatori, i rappresentanti delle istituzioni civili e culturali della Provincia e della Città di Foggia.
nota stampa dell'Arci Comitato Provinciale Foggia.
«Si chiamava Jusupha Joof aveva 35 anni nato in Gambia morto tra le fiamme di una baraccopoli nel civilissimo occidente (nella nostra Capitanata) nella nostra indifferenza. Le risorse per ripulire la provincia di Foggia dalla vergogna dei ghetti dove, ogni anno, contiamo le vittime dello sfruttamento, sono state ripartite con Decreto del Ministro Orlando dello scorso 29 marzo. Le risorse sono del PNRR. Dal 29 marzo ad oggi è stato realizzato davvero poco mentre l'emergenza continua senza sosta. I Comuni devono presentare i progetti per poter accedere alle risorse già ripartite ma con i tempi non ci siamo proprio. A questo si aggiunge che non si comprende bene, anzi per nulla, qual è il criterio di convocazione ai pochi tavoli attivati. Siamo pronti a co-progettare con tutti i Comuni che, se individuati è perché lì ci sono i ghetti, c'è lo sfruttamento, c'è il caporalato. Però, a quel che sembra, siamo sollecitati solo di fronte alle tragedie non certo quando possiamo e dobbiamo offrire il nostro contributo. Il fenomeno dei ghetti che costellano le nostre campagne, ai margini delle città, merita il coinvolgimento attivo di chi si occupa di immigrazione da sempre. A quanto sembra, però, pare che saremmo scomodi perché metteremmo ognuno di fronte alle sue responsabilità. Il Governo ci ha pensato per tempo, conoscendo la gravità del fenomeno, i Comuni molto meno».
Anche quest’anno il Comune di San Severo – Assessorati alla Cultura, Pari Opportunità e Politiche Sociali – e ARCIDONNA – Circolo “Elsa Morante” San Severo organizzano una serie di eventi socio-culturali ed incontri dedicati alla Giornata Internazionale della Donna che si celebra ufficialmente domani, martedì 8 marzo 2022. Con Lucia Carmela Vittozzi, in qualità di Presidente dell’Associazione Arcidonna Circolo “Elsa Morante” di San Severo, è stato concordato un ricco programma di manifestazioni.
“La GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio, gli Assessori Celeste Iacovino e Simona Venditti ed il presidente di ARCI DONNA Lucia Carmela Vittozzi – è ancora una volta un’utile occasione per riflettere sul ruolo della donna nella società moderna e sulle numerose conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile nel corso degli ultimi decenni. Grazie a questa importante collaborazione presentiamo una ricca serie di eventi – incontri con il coinvolgimento di realtà diverse, che copriranno l’intero mese di marzo. Tutti gli eventi si terranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid 19 con green pass e mascherina FFP2”.
Da questa mattina e per tutto il mese di marzo a Palazzo Celestini – Residenza Municipale – è esposta la “ARCI – COPERTA”, un grande drappo che testimonia il filo che ha unito le socie di ARCIDONNA durante la pandemia. Non è un caso che la ARCI – COPERTA è stata collocata sul balcone del Comune a lato della “PANCHINA ROSA” in Piazza Municipio.
- l’8 marzo è prevista la partecipazione all’evento organizzato dell’Istituto Tecnico Economico Statale “A. Fraccacreta” “CRONACA DI UNO STUPRO”, presso il Foyer del Teatro comunale G. Verdi, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura;
- il 10 marzo la proiezione del film “LA SIGNORA DELLE ROSE” presso il Cinema Cicolella;
- Il 20 marzo lo spettacolo musicale “COLORI DI DONNA” con Mirella Foschi Quartet presso il Foyer del Teatro Comunale G. Verdi, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Pari Opportunità e Assessorato alle Politiche Sociali;
- il 24 marzo lo spettacolo “IL CORAGGIO DI UNA DONNA: FELICIA IMPASTATO”, tratto dal libro IO FELICIA, interpretato da Paola Marino presso SPAZIO OFF – Associazione Culturale;
- Il 25 marzo “FLUIDE EMOZIONI” evento in cui la dott.ssa Carmen Antonacci relazionerà sulla professoressa e scrittrice Silvana del Carretto, presso la Galleria Schingo, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Pari Opportunità e Assessorato alle Politiche Sociali.
"Il comportamento tenuto dal sindaco di Foggia Landella, domenica scorsa, nella sala del Consiglio comunale, non può non trovare la più ferma ripulsa e la più netta condanna del mondo associativo.
Alla base della nostra valutazione c’è da una parte l’ennesimo atto di trasformismo politico, che mina ulteriormente la credibilità della politica e rappresenta un morbo che può rivelarsi letale per la democrazia, dall’altra le pesanti affermazioni della consegna di Foggia a una forza politica.
Vogliamo ribadire che in uno stato democratico nessuno è padrone di niente, che sono i cittadini gli arbitri del destino di una comunità. Le vergognose parole pronunziate dal sindaco sono un’offesa a tutti i cittadini, al di là della loro appartenenza politica e costituiscono un attacco grave alla dignità della città di Foggia.
Nessuno può pensare di privatizzare per fini personali la vita della nostra comunità e la funzione delle istituzioni democratico-rappresentative. I cittadini di Foggia vogliono vivere in piena libertà e decidere in totale autonomia e mai accetteranno di essere attaccati al carro di chicchessia.
Foggia merita di più, merita altro. Per far sentire tutto il nostro sdegno invitiamo i cittadini a partecipare alla manifestazione che si terrà giovedì 27 agosto alle ore 10 davanti alla sede del Comune per ribadire che FOGGIA NON SI VENDE NÉ SI SVENDE".