BARI E BAT, UVA DA TAVOLA A RISCHIO | Nella provincia di Bari e nella Bat le ondate di maltempo che si sono succedute nel mese di agosto e gli sbalzi di temperatura stanno mettendo a dura prova un importante segmento della produzione agricola del territorio: l’uva da tavola. Dopo un avvio di campagna promettente, nella seconda metà di agosto sono emersi problemi di tenuta. I violenti temporali, uniti a trombe d'aria e grandinate, hanno reso impraticabili i vigneti, tanto da indurre CIA Puglia a richiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità.
Dei circa 35000 ettari di superficie ad uva da tavola della Puglia oltre 15.000 ettari sono nelle province di Bari e Bat, con una produzione di circa 4,5 milioni di quintali. "Le avverse condizioni atmosferiche da un lato e il mercato dall’altro stanno ammazzando un comparto fondamentale per l’economia del nostro territorio - afferma il presidente Cia Levante (Bari – Bat) Felice Ardito - non è possibile produrre uva da tavola ad un costo di 0,60 €/kg e venderla a un prezzo che non copre neanche le spese di produzione. Siamo al fallimento. Servono interventi che aiutino a risollevare il settore. Una parte importante deve farla la GDO, che non può strozzare le imprese agricole con prezzi al ribasso, favorendo le produzioni degli altri Paesi che non garantiscono le norme di sicurezza per i consumatori, al contrario di quello che invece garantiscono i nostri agricoltori. È risaputo che nei Paesi extra-europei ed in alcuni europei vengono utilizzati prodotti fitosanitari che in Italia sono vietati. Non è possibile pagare contributi di 15 euro per ogni giornata di lavoro, mentre in altri Paesi se ne pagano la metà ed anche meno. Chiediamo l’esposizione del doppio prezzo sui prodotti in vendita. I consumatori devono sapere chi sono gli sfruttati. In questo stato di cose gli agricoltori onesti sono gli sfruttati. Anche questo è caporalato, però a danno delle imprese. Queste sono solo alcune delle rivendicazioni che come Cia poniamo all’attenzione delle istituzioni regionali, nazionali ed europee dalle quali gli agricoltori da anni attendono risposte".
LECCE, CAMPAGNA VITIVINICOLA AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE | Temporali, grandinate e allagamenti si sono abbattuti su tutto il Salento, a macchia di leopardo. Più colpita la zona jonica, da Gallipoli a Nardò e Porto Cesareo. Ad avere la peggio nel Leccese è stata la vite, nel periodo più delicato di formazione dei grappoli e nella zona più significativa per il comparto in questo momento, e dunque Leverano, Guagnano, Copertino, la zona del Doc e del Salice. Danneggiate le uve a bacca rossa, Negramaro e Primitivo.
"Sarà certamente una campagna al di sotto delle aspettative - spiega Benedetto Accogli, presidente CIA Salento - Sicuramente abbiamo perso il +15% pronosticato a inizio estate, anche se il maltempo ha accelerato le operazioni di vendemmia per evitare che umidità e muffe si insinuassero e il prodotto sano fosse a sua volta colpito da batteriosi, intervenendo a discapito della qualità del vino. La qualità si fa sempre in campagna, nelle fasi successive puoi solo conservarla, ed è importante che l'uva che viene raccolta sia sana e indenne da ogni parassita: al di là dei danni prodotti dalla grandine e dalla pioggia che hanno rotto gli acini, le muffe sono catastrofiche". Le previsioni della vigilia sono state funestate dal maltempo. Salve le produzioni estive a pieno campo, già raccolte prima delle violente perturbazioni.
DUE MARI, TARANTINO BOMBARDATO | Particolarmente critica la situazione nella provincia di Taranto, interessata da fenomeni temporaleschi violentissimi. Le distese di olive all'indomani delle piogge torrenziali certificano le perdite del settore: campi off-limits per giorni causa allagamenti non hanno consentito di effettuare regolarmente le pratiche agricole. In alcune zone si registrano perdite della produzione olivicola per almeno il 50%. Al dato, si aggiungono i danni provocati alle piante dalla grandine e gli attacchi dei patogeni, determinati da abbondante acqua e umidità, che hanno aggredito anche i vitigni. Il maltempo ha messo ko i vigneti, la grandine ha maciullato gli acini e compromesso irreparabilmente la vendemmia. Pregiudicata anche la viabilità, già complicata nelle aree rurali. Situazione analoga nella provincia di Brindisi, che seppur colpita marginalmente nella parte Sud al confine con il Salento ed il Tarantino, ha subito danni ingenti all'uva da vino.
CAPITANATA, POMODORO SOTT'ACQUA SUL GARGANO | L'impressionante grandinata e i nubifragi che hanno interessato il Gargano da Rodi a Lesina fino alla città capoluogo hanno letteralmente affogato interi campi di pomodoro, generando inevitabilmente una dolorosa contrazione delle rese nel Nord della Puglia e determinando un abbassamento della produzione media che si attesta così tra i 600 e i 1000 quintali per ettaro, a seconda delle zone. Si registrano pesanti danni anche all'olivicoltura, all'uva da vino e agli agrumi. Secondo le prime stime, il maltempo ha mandato in malora fino a quasi il 30% della produzione di uva da tavola. Come una maledizione annunciata, le fitopatologie hanno fatto il resto e probabilmente determineranno gli stessi trend dell'anno scorso.
CIA Puglia ha monitorato costantemente la situazione. Su tutto il territorio i dirigenti e i tecnici sono impegnati in continui sopralluoghi e nell’assistenza alle aziende colpite dal maltempo. "Alla luce degli ormai arcinoti limiti del decreto legislativo 102/2004 che non garantisce un adeguato ristoro dei danni considerato l'esiguo plafond del fondo di solidarietà, CIA Puglia propone da tempo di costituire un fondo assicurativo coperto dalla fiscalità generale e dalle risorse del PSR - conclude il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba - Rinnoviamo, inoltre, alla Regione Puglia la richiesta di concedere ulteriore carburante agricolo agevolato, in considerazione dell'intensificazione delle operazioni colturali e dei trattamenti successivi al maltempo".
Il Festival dei Monti Dauni presenta ufficialmente l'ultimo spettacolo di questa XVI edizione esattamente dove l'aveva inaugurata, cioè nel capoluogo dauno, con “E Bonasera, Ammore”, giovedì 30 agosto, omaggio al compositore foggiano Evemero Nardella.
A Foggia, infatti, dopo il successo del concerto di Karima, sarà ancora via Lanza la scenografia del concerto dell'Orchestra Piedigrotta, con il soprano Angela Gragnaniello e la voce pop di Beppe Delre, dedicato a uno dei figli più importanti della Capitanata, che ha reso famosa nel mondo la canzone napoletana d’autore, contribuendo a farla diventare diventare patrimonio culturale internazionale. Significative le collaborazioni di Nardella con Libero Bovio, Ernesto Murolo e Ferdinando Russo.
Il concerto, presentato da Loris Castriota Skanderbegh, in collaborazione con il Comune di Foggia – Assessorato alla Cultura e con il Teatro “Umberto Giordano”, si basa sul lavoro di ideazione, ricerca e direzione del direttore del festival Ruscillo e si avvale degli arrangiamenti originali di Mario Longo e Franco De Feo.
“Lunedì sono iniziati a Sant’Agata di Puglia i corsi musicali dedicati a un altro importante musicista della nostra terra: il clavicembalista Cesare Marotta. - spiega Ruscillo - La Capitanata è stata una terra fertile di artisti e musicisti che vanno riscoperti e divulgati. Dopo la memoria resa a Rossomandi, il 30 agosto il Festival omaggerà il foggiano Evemero Nardella e altre importanti sorprese ci saranno nella sessione autunnale”.
Ancora una volta il Festival dei Monti Dauni, grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali, ha presentare al pubblico spettacoli di assoluto rilievo artistico e culturale, tutti made in Puglia, con circa cinquanta tra artisti, musicisti e tecnici, attivi in questa edizione estiva. Tutto ciò si ripete ininterrottamente da oltre quindici anni, rendendo la musica il filo conduttore per scoprire le bellezze delnostro territorio.
L’Orchestra Piedigrotta, fondata nel 2003, grazie agli arrangiamenti inediti, presenterà al pubblico una significativa produzione del maestro Nardella, pescando in quei componimenti musicali appositamente scritti e pensati per la Festa di Piedigrotta, ovvero per il primo festival della canzone d’autore nella storia del nostro Paese.
L'evento rientra nella Rete “D.A.M.A.” sostenuta dalla Regione Puglia – Patto per la Puglia - FSC 2014-2020.
Ingresso libero, inizio concerto ore 21.
Il maltempo non dà tregua nelle campagne pugliesi, dalla Capitanata al Salento. In particolare la provincia di Taranto, negli ultimi giorni, è stata interessata quotidianamente da violente bombe d’acqua e da grandinate che hanno praticamente distrutto intere coltivazioni di uva da tavola e oliveti, compromesso la vendemmia e messo in ginocchio centinaia di aziende in diversi comuni.
Grandinate e una violenta tromba d’aria hanno, inoltre, interessato nella giornata di ieri gli agri di Minervino Murge e Spinazzola (Bat), dove il maltempo ha letteralmente distrutto interi vigneti pronti per la vendemmia oltre che coltivazioni e fruttiferi.
Da giorni nella provincia di Taranto la CIA – Due Mari sta seguendo costantemente l’evolversi della situazione e, sin dalle ore successive ai primi temporali, ha richiesto alla Regione Puglia di attivarsi per la delimitazione delle zone colpite e per la stima dei danni, operazioni propedeutiche alla richiesta dello stato di calamità.
Anche ieri nella provincia di Barletta-Andria-Trani la CIA – Agricoltori Italiani si è attivata per fare un primo monitoraggio della situazione e una prima stima dei danni.
Su tutto il territorio i dirigenti e i tecnici della CIA – Agricoltori Italiani sono impegnati in sopralluoghi e nell’assistenza alle aziende colpite dal maltempo.
Gli uffici territoriali della CIA sono pronti a fornire la necessaria assistenza agli agricoltori per effettuare le dovute segnalazioni, che vanno inviate nel più breve tempo possibile agli enti competenti, per permettere poi agli uffici regionali di verificare tali segnalazioni, di delimitare le aree e di richiedere lo stato di calamità.
La situazione in molte zone della Puglia è davvero critica con la raccolta di uva sia da tavola che da vino ormai compromessa, con oliveti nei quali si è perso ormai l’intero raccolto e con danni alle piante arboree, alle produzioni orticole, ma anche alle strutture aziendali e alle strade.
Su tutto, poi, incombe il pericolo fitopatie che potrebbero svilupparsi a causa proprio della pioggia e delle umidità oltre che delle ferite inferte alle piante dalla grandine.
Insomma, l’ennesima calamità naturale che ha messo in ginocchio centinaia di aziende e migliaia di famiglie.
La CIA – Agricoltori Italiani di Puglia nel prendere atto della dichiarazione di ieri dell’assessore regionale Leonardo Di Gioia che ha comunicato di aver allertato gli uffici regionali perché procedano con le prime verifiche sul campo e con le ispezioni al fine di quantificare i danni provocati dal maltempo di questi giorni, proprio così come richiesto da CIA Puglia il 21 agosto scorso, chiede all’Assessore Di Gioia di porre la dovuta attenzione alle segnalazioni che pervengono da tutte le associazioni agricole e soprattutto da quelle che da giorni sono sul campo a monitorare la situazione e ad assistere gli agricoltori, relativamente anche alle procedure che saranno avviate dagli uffici regionali in ogni provincia.
Si sollecita, inoltre, la Regione Puglia, sulla base di una richiesta già inoltrata diverse settimane fa, a concedere ulteriore carburante agricolo agevolato, soprattutto alla luce dell’aumento negli ultimi giorni di operazioni colturali e trattamenti dovuti proprio al maltempo.
La CIA – Agricoltori Italiani di Puglia, infine, sollecita la modifica del decreto legislativo 102/2004, perché l'attuale normativa non consente alle imprese di ricevere un adeguato ristoro dei danni subiti. Il Governo deve prendere una volta per tutte in seria considerazione la proposta di CIA – Agricoltori Italiani di costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dalle calamità e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del PSR.
Tutti i weekend, dal 1° al 16 settembre, il Centro Commerciale mette a disposizione gratuita i suoi spazi per vendere e acquistare vecchi testi.
Agosto sta per terminare e con l’arrivo di settembre il pensiero va inevitabilmente all’inizio del nuovo anno scolastico e all’acquisto di tutto l’occorrente, soprattutto i libri. Ecco perché il Centro Commerciale GrandApulia ha pensato di mettere a disposizione i propri spazi, offrendo un nuovo servizio che possa essere utile ai suoi clienti che potranno disfarsi dei vecchi testi, dando vita ad un vero e proprio ‘Mercatino dei libri usati’ che sarà operativo tutti i weekend dal 1° al 16 settembre.
Dar via i libri che non sono più utili e facilitarne il reperimento per altri è un metodo che funziona da sempre e che ora avrà anche un luogo comodo, con tanto di stand gratuiti, che andrà a sostituire i classici bagagliai aperti e stracolmi di vecchi libri piazzati all’uscita dalle scuole.
Il meccanismo è facilissimo. Basta chiamare gli organizzatori al numero 371.3612774 e prenotare il proprio spazio gratuito per il weekend (fino ad esaurimento posti). Il mercatino si svolgerà nella piazza centrale (ingresso Ipercoop) ogni sabato dalle 15.30 alle 20.00) e ogni domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 20:00. Contestualmente, a partire dalle 17:00, sono previste delle letture animate per bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni e sarà allestita un’area di booksharing per i libri non scolastici (attiva dalle 16.00) per la quale è necessaria la prenotazione.
La struttura in legno della villa comunale è tornata a nuova vita grazie al lavoro di un gruppo di volontari, tra cui ragazzi immigrati ospiti di un CAS. Oggi il vecchio chioschetto ospita una piccola biblioteca e attività culturali e sociali. Una bella storia di ricostruzione e integrazione.
San Marco la Catola. Il piccolo chiosco, per anni abbandonato, diventa un Caffè Letterario. Accade a San Marco La Catola, dove un gruppo di volontari ha letteralmente recuperato la piccola struttura di legno della villa comunale. Utilizzata dalla locale squadra di calcio per qualche tempo, e poi per anni abbandonata, è oggi al centro di un progetto di riqualificazione e rivitalizzazione sociale. I volontari, giovani e anziani, armati di martelli, pennelli, vernici, olio di gomito e passione hanno ristrutturato il vecchio chiosco. Hanno inchiodato e sostituito le tavole logorate dal tempo, ridipinto le finestre, realizzato sostegni e scaffali per i libri. L’idea di recuperare quel chiosco abbandonato ma così carico di fascino e ricordi, è stata dell’amministrazione comunale. “E’ bastato poco per coinvolgere i nostri concittadini. In pochi giorni abbiamo messo su una squadra affiatata che si è subito messa al lavoro” sottolineano gli amministratori “L’idea di recuperare un seppur piccolo bene comune è stata la spinta fondamentale. Oggi abbiamo uno spazio in cui poter progettare e realizzare; uno spazio in cui incontrarsi e confrontarsi. Tutta la comunità può proporre e realizzare qualcosa”. Il chioschetto è soprattutto, oggi, il simbolo della voglia di rinascere del piccolo borgo; il simbolo di un paese, come tanti divorato da lotte tra fazioni politiche, che si attiva per ritrovare il senso della comunità. L’insegna, che campeggia bella e colorata sul chioschetto, è opera di Nicola Antonazzo, un consigliere comunale di minoranza che ha apprezzato il progetto di riqualificazione. Nella bella squadra di volontari ci sono anche i ragazzi immigrati di 24 Risorse, il CAS dell’agriturismo Avellaneta, e gli ospiti della Casa terapeutica di San Marco. Hanno condiviso con entusiasmo e passione il lavoro di riqualificazione del chioschetto. Un esempio d’integrazione a tutto tondo, perché è con la partecipazione, l’aggregazione che si scardinano i pregiudizi. Con la cultura, la solidarietà e le relazioni sociali si abbattono le barriere. E come nelle migliori tradizioni dei grandi Caffè Letterari d’Europa, anche il chioschetto di San Marco la Catola, accoglie una piccola biblioteca, con libri donati dai cittadini, e si propone di essere luogo d’incontro, condivisione, ascolto e dialogo. E’ un vero e proprio spazio culturale e sociale per grandi e piccini. Il Caffè Letterario dallo scorso 4 agosto, giornata d’inaugurazione interamente dedicata ai bambini, ha già accolto una serie d’incontri inseriti nella ricca programmazione estiva patrocinata dal Comune di San Marco La Catola: grande partecipazione alla serata con uno dei più importanti cantastorie italiani, Maurizio Picariello; ben due serate dedicate alla presentazione di opere letterarie; e ancora, la proiezione di un corto sul brigantaggio, e laboratori didattici per i più piccoli. E’ una storia di ricostruzione, di comunione, di comunità. Una storia che racconta la voglia di reagire e vivere del piccolo borgo dei Monti Dauni.
Nuovo appuntamento a Bovino per la XVI edizione del Festival dei Monti Dauni, tra i festival di eccellenza riconosciuti dalla Regione Puglia. Giovedì 23 agosto è la volta di uno spettacolo interamente dedicato alla figura di Freddie Mercury, scomparso nel 1991, a soli 45 anni.
Sul palco di Corso Vittorio Emanuele la Melos Orchestra (Vittorio Barbaro alle tastiere, Luca Liguori alla chitarra e Francesco Lattorre alla batteria) diretta dal Maestro Francesco Finizio, con il cantante e flautista Andrea Palumbo, stella nascente del musical, nei panni della star inglese Mercury. Il giovane Palumbo nella prossima stagione sarà alle prese anche con la fiction Rai 'La Porta Rossa' e con nuovi progetti musicali inediti.
Un ruolo non facile, sia dal punto di vista canoro che attoriale, dato il carisma del personaggio. Infatti, attraverso le più celebri canzoni dei Queen, si snoda una vicenda umana che non è solo quella di Freddie Mercury ma diventa il racconto di una vita di grande dedizione, vissuta all’estremo in tutte le sue espressioni. Freddie racconta la sua vita attraverso la musica, l’amore diventa universale, un amore che riesce ad entrare nel mito nel momento in cui si supera il pregiudizio, l’ignoranza, il sospetto, la morale.
Le più celebri e significative liriche dei Queen, interamente suonate dal vivo, si rimaterializzano in Bohemian Rhapsody, Somebody to love, Radio Gaga, Another one bites the dust, I want to break free, Don’t stop me now, One vision, Innuendo, I want it all, We are the champions, The show must go on e tante altre.
L'evento è promosso da Regione Puglia – Patto per la Puglia - FSC 2014-2020, attraverso la Rete DAMA, in collaborazione con il Comune di Bovino.
“Sono molto soddisfatto – commenta il direttore artistico del Festival Agostino Ruscillo – di aver portato a Bovino dei concerti di grande rilievo, dal jazz alla musica classica, fino al pop-rock. Ora ci aspetta il gran finale di questo cartellone: l'omaggio ad Evemero Nardella a Foggia e la settimana musicale Cesare Marotta a Sant'Agata di Puglia”.
Inizio concerto ore 21, ingresso libero.
La XVI edizione del Festival dei Monti Dauni celebra a Bovino il 161° anniversario della nascita del musicista Florestano Rossomandi, nato proprio nel caratteristico borgo pugliese il 22 Agosto 1857.
Il Festival, quindi, resta a Bovino anche mercoledì 22 agosto per il 'Rossomandi's Birthday': dieci giovani pianisti pugliesi under 18, selezionati tramite una “call” possono visitare Bovino, gustare ottimo cibo genuino e contestualmente svolgere un incontro seminariale.
Il borgo in pietra dei Monti Dauni, quindi, sarà animato dai tasti bianchi e neri, presso il Museo Diocesano, la Villa comunale e Piazza Duomo, dove si svolgerà il concerto finale del M° Carlo Maria Barile.
Dalle 11:30 alle 13, in Villa, concerto di apertura della pianista Cecilia Della Vista, già diplomata brillantemente presso il Conservatorio Giordano di Foggia ed esecuzione di due pianiste selezionate: Sara Pelosi e Alessia Miccolis, entrambe di Carapelle.
Presso la Sala Pio X, alle 15:30 si svolgerà invece il seminario del Maestro Carlo Maria Barile: le opere didattiche per tastiera di J. S. Bach (Suite inglesi, Suite francesi, Clavicembalo ben temperato).
Poi sarà la Corte del Castello ducale alle 18:00 ad ospitare la performance di quattro pianisti selezionati dalla call, studenti di pianoforte presso il Conservatorio di Foggia: Simone De Carlo e Luca Pagliarulo e poi Samuele Bolumetto e Carmine Padula, entrambi pianisti e compositori che, nel corso della loro esecuzione, interpreteranno brani di cui sono anche autori.
Infine in Piazza Duomo alle 21:30 concerto "Bach in Jazz" di Carlo Maria Barile, eccellenza pugliese, diplomato in organo e composizione organistica al Conservatorio di Bari, docente di pianoforte, già borsista presso il Berklee College of Music di Boston che, in qualità di organista classico e pianista jazz svolge un'intensa attività concertistica in Europa e negli Stati Uniti.
L'evento è promosso da Regione Puglia – Patto per la Puglia - FSC 2014-2020, attraverso la Rete DAMA, in collaborazione con il Comune di Bovino. Ingresso libero.