Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Un evento culturale, tra letture varie, poesie e musiche, quello del "Festival delle piccole cose" in programma a Monte Sant'Angelo nello storico e pittoresco rione Junno, immortalato in tantissime foto sparse nel mondo.
In programma dal 29 luglio al 04 agosto, la Capitanata si trasformerà in un teatro a cielo aperto, e lo Junno, in particolare, il 3 e 4 agosto al Chiostro delle Clarisse.
Organizzato da Festival delle piccole cose Rhymers' Club e Raffaele Niro, con ingressi contingentati trenta minuti prima di ogni inizio di spettacolo, il festival inizierà sempre un’ora prima del tramonto negli scrigni della Daunia, dai Monti Dauni, passando per il Tavoliere e fino al Gargano.

Il Festival delle piccole cose nasce nel 2016 nel Rione Junno di Monte Sant’Angelo. Avendo la possibilità di vivere quel luogo ci siamo resi conto di quale scrigno fosse. Uno scrigno che custodisce beni immateriali ai quali nessuno dà più importanza, beni come il silenzio o la luce.

Chiuderemo la nostra programmazione martedì 4 agosto, sempre un’ora prima del tramonto, alle ore 19 e 10, sempre nel chiostro delle Clarisse, nel cuore del Rione Junno di Monte Sant’Angelo, con le parole tratte da “di politica e d’amore” di Mauro Marino, un lavoro antologico che sintetizza vent’anni di scrittura del poeta leccese, mentre affideremo alle note del violino di Annalisa Sampietro il nostro arrivederci al 2021.

Info e prenotazioni:
- www.piccolecosefest.it

Gli Appuntamenti:
- 29 Agosto / ore 19,19 / Lago di Varano,
(info su https://gat.to/ju7rn)
- 30 Agosto / ore 19,18 / Museo Valle del Celone,
(Info su https://gat.to/x6f2d)
- 31 Agosto 2020 / ore 19,17 / San Severo
(Info su https://gat.to/h9t5z)
- 1 Agosto / ore 19,13 / Mattinata
(Info su https://gat.to/i9sdz)
- 2 Agosto / Ore 12 / Biccari
(Info su https://gat.to/a0sx9)
- 3 Agosto / 19,11 / Monte Sant'angelo /
(Info su https://gat.to/-f9us)
- 4 Agosto / 19,10 / Monte Sant'angelo /
(Info su https://gat.to/cwbn3)

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e obbligatoriamente su prenotazione. Per maggiori informazioni e per le prenotazioni si può telefonare al Contact Center del Rhymers’ Club al numero 392.3591481.
Durante gli eventi saranno applicate tutte le norme di sicurezza anti-Covid previste dal Decreto della Presidenza dei Ministri (D.L. n.33 del 16 maggio 2020), allegato 9 "Spettacoli dal vivo e cinema".
GLI INGRESSI CONTINGENTATI INIZIERANNO SEMPRE 30 MINUTI PRIMA DEGLI SPETTACOLI.
Maggiori dettagli, informazioni su come raggiungere i luoghi, informazioni sugli artisti, saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito piccolecosefest.it.

L’Iniziativa è promossa dalla Regione Puglia, Assessorato all’industria turistica e culturale, in collaborazione con l’Associazione Presìdi del libro e dalla città di Monte Sant’Angelo.

Inoltre fondamentali sono state le collaborazioni con il Museo della Valle del Celone e del comune di Castelluccio Valmaggiore, della Pia Unione del SS. Crocifisso di Varano, del Centro Arte e tradizioni popolari di Mattinata, del Parco Daunia Avventura di Biccari, della Fondazione TerraMia di San Severo e del fotografo Raffaele Battista di Lucera.

Da sabato 1 agosto riaprono ai visitatori oltre al Duomo e al Museo, Porta del Cielo, il Facciatone, la Cripta, il Battistero e la Libreria Piccolomini splendente di nuova illuminazione, secondo gli orari e le condizioni di bigliettazione ordinarie.

Dopo il Duomo e il Museo tutto il complesso monumentale riapre al pubblico con un itinerario che si snoda all’interno della Cattedrale con il Pavimento e la ‘Porta del Cielo’, include il Museo dell’Opera con la salita al Facciatone e prosegue nella cosiddetta ‘Cripta’ e nel Battistero.

Perla dell’itinerario la Libreria Piccolomini che risplende di nuova luce grazie alla collaborazione dell’Opera della Metropolitana con la ERCO specialista per l’illuminazione dell’architettura. Nel contempo é stato completato il restauro ligneo dei banconi e delle teche con sostituzione dei vetri che racchiudono preziosi codici miniati, cosicché i Corali della cattedrale potranno essere apprezzati in ogni loro dettaglio. Il restauro ha interessato anche il portale lapideo interno alla Libreria, la soprastante edicola e il gruppo delle Tre Grazie.

La visita avviene in condizioni di particolare sicurezza in quanto oltre a tutti i protocolli igienico sanitario previsti dalla legge verrà rilevata la temperatura all’ingresso e anche attraverso l’app per smartphone The Right Distance ( che non richiede informazioni personali lesive della privacy) sarà possibile mantenere l’opportuno distanziamento.

Il servizio di prenotazione accessibile online o attraverso call center permetterà tra l’altro di evitare code per l’accesso.

Dopo un mese e mezzo di gratuità riprende la bigliettazione ordinaria con la possibilità dell’Opa Si Pass al prezzo di 13 euro che permette l’accesso a tutto il complesso (tranne la Porta del Cielo che ha accessi contingentati).

Di seguito si pubblicano la scheda tecnica dei restauri eseguiti all’interno della Libreria Piccolomini ed una scheda storico – artistica del Complesso Monumentale del Duomo di Siena.

LIBRERIA PICCOLOMINI - Nuove luci e restauri
Nell’ultimo triennio, all’interno della Libreria Piccolomini, sul fianco sinistro del Duomo di Siena, sono state eseguite opere di pulitura, restauro, manutenzione sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo, che hanno ridonato splendore agli apparati di questo scrigno prezioso. Il restauro ligneo ha riguardato i banconi e le teche mentre quello lapideo il portale interno e la soprastante edicola. Anche grazie alla sostituzione dei vetri delle teche i corali della Cattedrale, uno dei tesori più preziosi nel campo dei codici miniati, potranno essere apprezzati in ogni loro dettaglio. Al di là delle magnifiche iniziali decorate con miniature, i margini eseguiti da Girolamo da Cremona e da Liberale da Verona sono caratterizzati infatti da un’esplosione di girali, volute, perle, motivi floreali, animali reali e fantastici.
Il gruppo delle Tre Grazie, collocato al centro della Libreria, secondo la volontà del cardinale che lo aveva acquisito a Roma dalla famiglia Colonna, è stato pulito e restaurato. L’opera è stata protagonista del convegno “La grazia è bellezza” promosso dall’Accademia Senese degli Intronati, con la collaborazione dell’Opera della Metropolitana il 27 febbraio scorso.
Il pavimento della Libreria Piccolomini, risalente al 1839, realizzato dalla manifattura Ginori di Doccia, costituito da ambrogette di forma romboidale e quadrette di maiolica dipinte, è stato protetto nelle parti soggette a maggior usura, mentre sono state rimosse le tende che oscuravano le imponenti vetrate della parete di fondo e vi è stata applicata una pellicola filtrante.
La Libreria risplende inoltre di nuova luce grazie alla collaborazione dell’Opera della Metropolitana con la ERCO specialista per l’illuminazione dell’architettura, che ha già reso “più luminose”, nel 2018, le tarsie del Pavimento del Duomo di Siena, in lucem veniet.
Per onorare la memoria dello zio materno Enea Silvio Piccolomini (Papa Pio II), e conservare il ricco patrimonio “librario” che il pontefice ed umanista aveva raccolto, il cardinale Francesco Tedeschini Piccolomini, arcivescovo di Siena (poi Papa Pio III), attorno al 1492, fece costruire una biblioteca nei locali della vecchia canonica lungo il fianco nord-occidentale del Duomo. Per quanto concerne la cronologia degli affreschi, eseguiti con ricchezza di colori smaltati e inserti in pastiglia dorata, furono realizzati dal pittore umbro Bernardino di Betto detto Pinturicchio e la sua bottega in un torno di tempo che va dal 1503 e al 1508. Le dieci scene che si susseguono nelle tre pareti celebrano la biografia e gli atti del pontificato di Pio II sullo sfondo di evocativi paesaggi, raffinate architetture e cerimoniali fastosi. Alla loro ideazione collaborò anche Raffaello, del quale ricorre, nel 2020, il cinquecentesimo anniversario della morte. Il Sanzio disegnò infatti i “cartonetti” per almeno due storie dedicate alla biografia di Enea Silvio Piccolomini, come testimoniano quello presente al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi con la Partenza di Enea Silvio per il concilio di Basilea e l’altro nella Pierpont Morgan Library di New York con l’Incontro tra Federico III e Eleonora d’Aragona, preparatorio per una delle scene più ammirate della Biblioteca.

SCHEDA STORICO ARTISTICA DEL COMPLESSO MONUMENTALE DEL DUOMO DI SIENA
Il Complesso monumentale del Duomo di Siena è un itinerario che si snoda all’interno dell’ampia mole della Cattedrale con il Pavimento e la ‘Porta del Cielo’, include il Museo dell’Opera con la salita al Facciatone e prosegue nella cosiddetta ‘Cripta’ e nel Battistero.
Il fulcro da cui inizia il percorso è la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, la casa di Maria, il Virginis templum, il tempio della Vergine come si legge nell’iscrizione d’ingresso, testimonianza del forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro ‘patrona’: Sena vetus civitas Virginis. Numerose opere d’arte evocano la madre di Cristo, sin dalla sua infanzia nei rilievi inseriti nell’architrave del portale maggiore, sulla facciata, l’elegante frontespizio della Cattedrale. Anche le statue di Giovanni Pisano, ora sostituite da copie mentre gli originali si conservano al Museo dell’Opera, raffiguranti profeti, Sibille e filosofi che parlano ora fra loro, ora al passante, divinamente ispirati, annunciano ai fedeli, come si legge nei cartigli, la venuta di Gesù e la sua incarnazione nel seno di Maria. Pinnacoli, guglie, inserti decorativi, marmi policromi contribuiscono al decoro dell’esterno del Duomo romanico-gotico, la cui ampia mole ci accompagna nei profili della città da ogni punto di vista.
All’interno, al di là di bassorilievi, fregi, capitelli scolpiti, vi si conservano numerose sculture, capolavori dell’arte medievale, del Rinascimento e dell’epoca barocca creati dal genio e dalla mano di alcuni fra i massimi artisti di ogni epoca storica e artistica. Seguendo un criterio cronologico, il primo complesso plastico è il magnifico Pulpito di Nicola Pisano, padre di Giovanni, scolpito tra il 1265 e il 1268. Nella Cappella del Battista, sul lato sinistro del presbiterio, esempio raffinato di architettura del Rinascimento, scorgiamo nella nicchia centrale la statua bronzea di Donatello, capolavoro della maturità dell’artista, realizzata nel 1457. La scultura raffigura San Giovanni con il volto scavato per le pene sofferte nel deserto, con un’espressione fortemente ascetica, la bocca socchiusa, colta nel gesto della predicazione per preparare la strada al Signore. Speculare si erge la Cappella della Madonna del Voto, sul lato destro del presbiterio che prende il nome dalla Madonna col Bambino, detta del Voto, tavola tardo-duecentesca, l’immagine mariana più significativa per l’identità religiosa senese. La Cappella costituisce uno scrigno prezioso di arte barocca, commissionata dal papa Alessandro VII, della famiglia Chigi che ne affidò la direzione artistica a Gian Lorenzo Bernini, il quale, per accogliere l’immagine della Vergine ideò una cornice in bronzo dorato sorretta da due angeli in volo. Alla sommità dell’icona tre angioletti che svolazzano sul fondo azzurro di lapislazzulo, sostengono sulla testa della Vergine una sottile corona intrecciata con stelle, che allude a uno di simboli araldici della famiglia Chigi.
Sul fianco sinistro si erge la Cappella Piccolomini, grande ‘macchina’ edificata per volontà del cardinale Francesco Tedeschini Piccolomini intorno alla tavola tardo trecentesca con la Madonna del Latte e dell’Umiltà di Paolo di Giovanni Fei. La commessa della cappella funeraria fu affidata allo scultore lombardo Andrea Bregno, ma le statue nei primi due ordini di nicchie appartengono a Michelangelo incaricato di realizzare quindici statue. Ne consegnò soltanto quattro, un san Pietro e un san Paolo collocate più in basso, un sant’Agostino e un san Gregorio Magno in alto. Accanto la Libreria Piccolomini si conferisce come l’ambiente di maggiore rappresentanza della nobile famiglia, come testimoniano le mezzelune, emblema araldico che si diffonde dal soffitto, alle pareti fino al pavimento, così come la biografia dipinta di Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II, l’esponente più prestigioso della stirpe.
Se dalla Cattedrale si esce e si percorre la piazza Jacopo della Quercia si potranno ammirare le vestigia del Duomo Nuovo e accedere così al Museo dell’Opera ricavato dal tamponamento di una delle navate laterali, salire verso il Facciatone per ammirare la vista sulla città e la campagna circostante, ma soltanto dopo la visita della Sala delle Statue in cui le statue ci conducono verso la parete di fondo dove si colloca l’occhio di Duccio di Buoninsegna, capolavoro dell’arte vetraria risalente al 1287-88. Gli episodi raffigurati dal Seppellimento della Vergine con apparizione del Cristo all’Assunzione della Vergine, episodio significativamente posto al centro, fino l’Incoronazione della Vergine ci introducono alla grande pala della Maestà conservata nella Sala di Duccio, in origine all’interno della Cattedrale. Il visitatore non resterà indifferente nella penombra quando sarà abbagliato dall’oro dello sfondo della tavola, partecipe della visione celeste insieme agli angeli pensosi che si appoggiano sul trono di Maria.
Ma il giovane Duccio ha iniziato il suo percorso in questo complesso monumentale nella cosiddetta ‘cripta’, un locale inaccessibile per secoli decorato da uno straordinario ciclo di pitture della seconda metà del XIII secolo. Al fianco di pittori meno noti al vasto pubblico quali Rinaldo da Siena, Guido di Graziano, Dietisalvi di Speme, attivi nell’ambito di Guido da Siena, caposcuola della pittura senese, è stata infatti ipotizzata anche la presenza del giovane Duccio di Buoninsegna. Il ciclo figurativo che si dispiega nelle pareti comprende episodi veterotestamentari, raffigurati nella parte alta delle pareti, cui corrispondono, in basso, le scene ispirate al Nuovo Testamento. I fedeli potevano dunque seguire le storie delle due serie sia in maniera diacronica che sincronica.
Scendendo la scenografica scalinata si giunge infine al Battistero, luogo che in realtà determina l’ingresso di un fedele nella chiesa attraverso il Battesimo, il primo dei Sacramenti. Nel Fonte al centro si inseriscono, intorno alla vasca esagonale, i sei specchi principali, in bronzo dorato, scanditi da statue raffiguranti virtù. Nel 1417, le formelle del Fonte vengono commissionate a coppie: due a Lorenzo Ghiberti, due ai Turini (Turino di Sano e il figlio Giovanni di Turino) e due a Iacopo della Quercia. Nel 1423, non procedendo i lavori secondo quanto stabilito, una scena viene tolta a Iacopo e affidata a Donatello, Il Banchetto di Erode. Al Battesimo si collega anche il ciclo del Vecchietta nelle volte a crociera. In quelle prossime all’ingresso compaiono le figure degli Apostoli, mentre nelle vele delle crociere contigue alla parete di fondo si trovano rappresentati gli Articoli del Credo, il Simbolo Apostolico, la professione di fede richiesta per l’ammissione al Battesimo, una formula più sintetica rispetto al Credo Niceno, costituita da dodici sentenze. Sopra il catino dell’abside il Vecchietta dipinge la Vergine condotta in cielo da una mandorla di cherubini dalle ali infuocate che conclude l’itinerario al Complesso dipartito proprio dalla dedicazione della cattedrale all’Assunta.

Continuano le attività culturali della Green Cave di FestambienteSud a Monte Sant’Angelo. Nella suggestiva grotta, in via Garibaldi 27, per “Cultura in Corso” questa sera, 26 luglio 2020, alle ore 20:00, si svolgerà la presentazione del libro “Esistenza” di Domenico di Iasio, edito da Andrea Pacilli.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per incontrare l’autore e l’editore, oltre che trascorrere del tempo immersi nella cultura, nelle tradizioni, nel buon vivere montanaro.

Nasce un nuovo dottorato di ricerca nel campo del patrimonio culturale. Il titolo indica chiaramente il programma: “Patrimonio archeologici, storici, architettonici e paesaggistici mediterranei: sistemi integrati di conoscenza, progettazione, tutela e valorizzazione” (PASAP_Med).
Il Corso è promosso dall’Università di Bari, dal Politecnico di Bari e dal CNR-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, è coordinato da Giuliano Volpe, ordinario di archeologia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Bari, che svolge anche la funzione di sede amministrativa, ed è stato fortemente voluto dai rettori dell’Università Stefano Bronzini e del Politecnico Francesco Cupertino e dal presidente del CNR Massimo Inguscio, anche come forte segnale di collaborazione tra istituzioni dell’alta formazione e della ricerca in un settore considerato strategico del nostro Paese e in particolare per il Mezzogiorno.
Il Dottorato prende avvio con il XXXVI ciclo e parte con ben 11 posti, di cui 9 con borsa (messe a disposizione dai tre soggetti proponenti) e 2 senza, che però si conta di dotare di borse grazie al contributo della Regione Puglia che ha recentemente emanato un bando. 1 un posto con borsa e 1 posto senza borsa riservati a laureati in università straniere, a dimostrazione del carattere volutamente internazionale che si vuole dare al dottorato.
Il Corso punta alla formazione di esperti di elevato profilo scientifico, in grado di operare nella ricerca, tutela, valorizzazione, comunicazione e gestione del patrimonio culturale, che sarà garantita affiancando alla tradizionale formazione in ambito archeologico e architettonico una preparazione multi e interdisciplinare che consenta di acquisire una reale capacità nell’uso di diversi sistemi di fonti, approcci, metodi e tecniche con una forte interazione tra aspetti scientifici, storici, storico-artistici, culturali e ambientali, strutturali, tecnologici, economici, sociali ed etici.
L’approccio è stratigrafico, contestuale e fortemente diacronico, aperto all’integrazione tra fonti, metodi e tecnologie d’indagine e consolidati filoni di ricerca settoriale (archeologia dei paesaggi urbani, rurali e subacquei; archeologia urbana e dell’architettura; storia dell'arte, archeologia pubblica; archeologia digitale; bioarcheologie; archeometrie; storia dell’architettura e analisi dei monumenti, progettazione architettonica e paesaggistica per il patrimonio, restauro anche strutturale; open science e open data).
Il paesaggio, sistema complesso di relazioni, espressione della dialettica tra uomo e ambiente, costituirà il laboratorio nel quale favorire la convergenza multidisciplinare di specializzazioni, metodi, strumenti diversi. Il corso cerca di rispondere a un bisogno molto sentito: offrire ‘formazione archeologica’ agli architetti e una ‘educazione alla cultura della progettazione’ agli archeologi.
Ambiti di ricerca privilegiati: archeologia dei paesaggi; archeologia urbana; archeologia digitale; archeologia pubblica; archeologia dell’architettura; storia dell'arte; bioarcheologie; archeometrie; storia dell’architettura e analisi dei monumenti; progettazione architettonica e paesaggistica; restauro; open science e open data.
Il Collegio dei docenti, assai ampio e articolato, è composto non solo da docenti delle Università di Bari (G. Gadaleta, C. Laganara, G. Mastrocinque, C. Roscino, G. Volpe), del Politecnico di Bari (R. Belli, A. Fraddosio, M. Mannino, M. Montemurro, G. Rocco) e del CNR (M. Bettelli, T. Ismaelli, P. Moscati, G. Scardozzi), ma anche delle Università di Foggia (G. De Felice, D. Leone), del Salento (P. Arthur, C. Mannino, G. Semeraro) e della Basilicata (M. Mininni), perché in Dottorato ambisce a caratterizzarsi come espressione dell’intero sistema universitario regionale e interregionale. Forte è anche la dimensione internazionale, come dimostra la presenza fin dall’avvio di numerosi docenti di università straniere: Amsterdam (G. Burgers), Bordeaux (L. Cavalier), Cordoba (D. Vaquerizo), Montréal-McGill (D. Totten), Paris-Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (M.C. D’Ercole), Sevilla (R. Hidalgo), Strasbourg (D. Lefevre-Novaro).
Si prevede di tenere le attività didattiche e scientifiche, oltre che nelle strutture dell’Università e del Politecnico di Bari e del CNR, a Taranto, dove si conta di poter disporre di una sede adeguata, possibilmente anche di tipo residenziale per gli allievi e i docenti, e anche forme di sostegno per garantire un adeguato funzionamento a un progetto così complesso.

Il bando è stato pubblicato sulla GURI n. 56 del 21 luglio 2020 - 4° Serie Speciale – Concorsi ed Esami, ed è disponibile, in italiano e in inglese, sul sito web di Uniba: https://www.uniba.it/ricerca/dottorati/dottorato-di-ricerca-36-ciclo-a.a.-2020-2021/bando-di-concorso-36-ciclo-a.a.-2020-2021.
Info sul dottorato: https://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/disum/post-laurea/patrimoni-archeologici-storici-e-paesaggistici-mediterranei-sistemi-integrati-di-conoscenza-progettazione-tutela-e-valorizzazione.
Le domande dovranno pervenire entro le ore 12:00 del 31 agosto 2020.

contrappuntiAncora una volta il prof. Giuseppe Piemontese, storico, ricercatore e divulgatore culturale, propone un pezzo di storia del nostro territorio. Questa volta ci parla della nascita dello Stato Meridionale, con Ruggero II, tema ripreso dal Movimento24Agosto Equità Territoriale.

"La nascita del Movimento24Agosto Equità Territoriale sta contribuendo a riscrivere, grazie anche agli studi di Pino Aprile, la storia del Sud Italia, non solo per quanto riguarda il periodo postunitario, quanto a riesaminare alcuni momenti essenziali della storia del Meridione e precisamente dal Medioevo fino ad oggi, attraverso la presenza di vari popoli, dai Bizantini ai Longobardi, dai Normanni agli Svevi, agli Angioini e gli Aragonese, e ciò che essi hanno lasciato nel campo culturale, economico e sociale. Fra questi momenti vogliamo esaminare in particolare il periodo della dominazione normanna nel Sud Italia e precisamente al tempo di Ruggero II d’Altavilla, il quale visse dal 1095 al 1154, sotto il cui Regno si ebbe per la prima volta la nascita dello Stato meridionale e quindi una entità politico-amministrativa del Sud sotto un’unica giurisdizione, che assurgerà a modello di altre entità politiche, non solo in Italia, ma anche di alcune regioni dell’Europa e dell’Africa Settentrionale.

Vediamo nei particolari come si giunge alla costituzione di uno Stato meridionale normanno e quale è stato il ruolo del ducato di Puglia in tale costituzione. Non a caso i grandi eventi storici, come quello della dominazione normanna nel Sud Italia, sono legati principalmente soprattutto ad eventi religiosi, come nel caso della presenza dei Normanni, i quali per la prima volta li troviamo, come pellegrini, proprio nel Santuario di San Michele sul Gargano e precisamente nel 1016, allorquando si ebbe l’incontro fra un gruppo di pellegrini normanni e il nobile Melo da Bari in lotta con i Bizantini, stanziati in Puglia. Un incontro che cambierà la storia d’Italia e quindi dell’Europa, in quanto da allora i Normanni giungeranno nell’Italia meridionale e creeranno le basi per un nuovo Stato, quello meridionale, espressione della dominazione normanna e una nuova civiltà multi etnica e multiculturale. In altri termini basterebbe ciò per constatare quale incidenza ebbe il pellegrinaggio garganico nella determinazione di eventi storici che cambieranno il volto di una regione come il Mezzogiorno d’Italia. In altre parole il pellegrinaggio micaelico ha contribuito a cambiare la geografia politica dell’Italia meridionale, e non solo, ma anche dell’Europa, attraverso la nascita e lo sviluppo dei grandi itinerari della fede, fra cui la Via Francigena, la Via Romea, la Strada di Gerusalemme, e non ultima la Via Micaelica o Via Sacra Langobardorum, da cui nascerà l’unità politica dell’Europa, la sua civiltà e la sua cultura.

Sul piano storico la conquista della Puglia, da parte dei Normanni, fu il risultato finale di una situazione che si era venuta a creare nella prima metà dell’XI secolo, caratterizzata dalle frequenti ribellioni fra i Bizantini da una parte e i rivoltosi “indipendentisti” locali dall’altra, capeggiati da Melo da Bari: situazione esplosiva che faciliterà la strada per la conquista della Puglia da parte dei Normanni. I motivi dl successo dei Normanni vanno ricercati in parte nelle attitudini guerriere di questi cavalieri di Normandia, ma anche nella debolezza dell’esercito bizantino, costituito da popolazioni diverse e contrastato in modo aperto dalle popolazioni locali.
L’arrivo dei Normanni, all’inizio, fu salutato come un evento liberatorio. La situazione si stabilizzò dopo la vittoria dei Normanni a Civitate (1053), grazie a Roberto il Guiscardo (1015-1085) il quale unificava così sotto il suo comando le terre di Puglia e di Calabria, subordinando ad una sola jurisdictio gli altri signori normanni. La conquista di Bari nel 1070 completava l’opera del Guiscardo, il cui fine era quello di estromettere definitivamente il dominio bizantino dalla Puglia. Questo grazie anche al formarsi in Bari di un partito filonormanno che fu determinante nella lotta contro i Bizantini. Il processo di unificazione politica avviato dal Guiscardo sarà poi condotto a termine prima da Ruggero I il Gran Conte (1031-1101) e poi da Ruggero II (1095-1154).

 

Regno Due Sicilie max espansione con Altavilla

 

Ruggero II, succeduto a Ruggero I d’Altavilla, è stato uno dei più grandi e illuminati sovrani della storia, protettore delle arti e delle scienze, ed ha avuto il merito di unire tutto il Mezzogiorno d’Italia, giungendo a programmare anche un progetto di conquista dei territori in Africa settentrionale, quelli che corrispondono pressappoco all’odierna Tunisia, fino alle coste della Libia, in modo da porre le basi per l’instaurazione di un’egemonia nel Mediterraneo al cui centro fosse la Sicilia. Questo avvenne allorquando Ruggero II riuscì a sottomettere il Ducato di Puglia e Calabria che apparteneva a Guglielmo d’Altavilla, anche se incontrò l’opposizione del papa, Onorio II, da cui fu scomunicato. Tuttavia dopo varie vicissitudini Ruggero II divenne Re di Sicilia, con capitale Palermo, tanto che anche Napoli perse la propria autonomia, ma accolse magnificamente il Re il quale, però, confermò Palermo come capitale riservando alla città di Napoli ampi privilegi. Ormai Ruggero II aveva creato un regno vasto, importante, forte, la più grande potenza del Mediterraneo, tanto da dare origine ad una vera e propria identità culturale del Sud Italia. Ruggero II morì a Palermo nel 1154.
In pochi anni, quindi, Ruggero II aveva saputo creare, per la prima volta in Italia, uno Stato unitario che comprendeva quasi tutto il Sud, da Roma fino a Palermo, mentre nell’Italia Centro–Settentrionale la realtà politica era frammentata, divisa in tante contee e piccoli stati che si riconoscevano soprattutto in alcune grandi città, come Genova, Pisa, Firenze, Roma, Venezia. Quindi città-Stato, a confronto con una regione vasta e potente come il Sud Italia. Ma la forza di tale Stato consisteva nella sua unità politica ed amministrativa, ma soprattutto nella unità culturale delle sue città e delle sue popolazioni, che si presentavano multietniche e multiculturali, per la presenza di diversi popoli, fra cui i Latini, i Bizantini, gli Arabi, i Musulmani, che pacificamente convivevano nelle grandi città meridionali, come Napoli, Benevento, Salerno, Capua, Amalfi, Bari, Potenza, Reggio Calabria, Palermo. Del resto il periodo normanno si contraddistinguerà per la nascita e la diffusione dell’arte romanico-pugliese, attraverso la costruzione di imponenti cattedrali e chiese romaniche, oltre che per i numerosi castelli e opere di fortificazioni, fra cui il Castello di Bari, Gioia del Colle, Melfi, Barletta, Lucera e il castello e le mura fortificate di Monte Sant’Angelo, sede di uno dei più rinomati santuari della cristianità. Esempio emblematico dell’arte romanico-bizantina è la Cattedrale di Palermo, con i bellissimi mosaici bizantini. Infatti la città raggiunse il massimo splendore proprio sotto il governo di Ruggero II, allorquando venne costruita la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio e la Cappella Palatina.

Ai Normanni si deve il sistema feudale del Mezzogiorno d’Italia, che si caratterizzerà soprattutto attraverso il baronaggio. Questo sistema si perfezionerà soprattutto al tempo di Ruggero II, il quale istituì un nuovo sistema feudale basato su una nuova categoria di feudi: i feuda quaternata o in baronia, creando così una nuova figura feudale che era quella dei baroni. Tutto ciò al fine di trasformare le strutture feudali in una forma di governo e di controllo territoriale del Regno. I feuda quaternata, detenuti dai conti o dai baroni, potevano essere in demanio o in servitio. I primi erano i feudi ricevuti direttamente dal re e facevano parte del demanio regio o del fisco regio e, quindi, suffeudi; i secondi erano quei feudi che avevano una certa autonomia fiscale.
La dominazione normanna si insediò nell’Italia meridionale nel periodo di massima crescita demografica, consentendo così la nascita di numerosi insediamenti urbani, fra cui Anversa, Ariano Irpino, Troia, Melfi, Capua, Trani, Salerno. A governare tali centri vi erano i conti e i baroni, i quali col tempo cercarono di liberarsi del dominio regio, per conquistarsi una certa autonomia politica ed amministrativa. Questi centri nacquero prima come casalia, piccoli insediamenti protetti soltanto da un fossato, senza mura di cinta, per poi diventare castrum, con mura di cinta e un castello, residenza del signore, come nel caso della città di Monte Sant’Angelo, che con il suo santuario, in età medievale, aveva raggiunto una grande notorietà e una grande importanza politica oltre che religiosa. In questo periodo spicca, per la sua personalità e la sua politica indipendentistica, la figura di Enrico, conte di Monte Sant’Angelo e di Lucera (+ 1102), il quale era convinto che solo attraverso una politica autonoma e dal basso, il suo territorio potesse svilupparsi e creare le condizioni per una repubblica autonoma e indipendente. Infatti, sotto la sua giurisdizione, egli creò un vero e proprio Comitatus, di cui egli fu il maggiore rappresentante. In questo Comitatus ogni città garganica si riconosceva autonoma nel rispetto delle leggi emanate dal conte Enrico. In esso l’elemento base era il rispetto dell’autonomia politica e amministrativa, di cui Enrico fu, forse, il primo a tenerne conto e a capire l’importanza e i vantaggi. Ed infatti Enrico, con una politica di conciliazione e di equilibrio, seppe accattivarsi le simpatie dei signori del luogo, sia essi latini, bizantini, arabi, e normanni ligi ad ogni dominio straniero. E questo connubio di popoli, civiltà e culture avveniva proprio nella città di Monte Sant’Angelo, dove Enrico risiedeva. Una città cosmopolita, in quanto ricettacolo di gente proveniente da ogni parte dell’Europa, ma soprattutto dall’Oriente, da dove nasce il culto micaelico. Per questo Monte Sant’Angelo rappresenta tutto il Sud Italia, che si riconosce, per Identità, Cultura e Civiltà, nello Stato Unitario Meridionale, sorto al tempo di Ruggero II e, oggi, fatto rivivere dal Movimento24Agosto, attraverso il suo motto EQUITÀ TERRITORIALE".

Martedì 19 febbraio, ore 19, Ubik Foggia. L’artista campano presenta “La Compagnia delle Illusioni” (Feltrinelli)

Dopo il grande successo de “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Campiello Opera Prima), ecco il nuovo libro

Una compagnia teatrale segreta che inserisce attori veri nella realtà. Proprio così. Comincia da qui la storia di Antonio Morra, detto ‘O Mollusco, il protagonista di questa commedia a tratti surreale scritta in punta di penna dall’autore de La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Feltrinelli, 2015), romanzo vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2015 e di svariati altri riconoscimenti. Martedì 19 febbraio, alle ore 19, torna nello spazio live della libreria Ubik di Foggia l’attore e drammaturgo, nonché traduttore e scrittore amatissimo dal pubblico, Enrico Ianniello, con il suo nuovo romanzo dal titolo La Compagnia delle Illusioni (Feltrinelli, 2019. Dopo il grande successo del personaggio di Isidoro Sifflotin, l’autore campano ha dato vita ad un altro straordinario interprete della realtà, giocando tra illusioni e vita reale e confondendone poeticamente i confini, fedele al verso di Paul Claudel che aleggia per tutto il romanzo: “il fiore dell’illusione produce il frutto della realtà”. A conversare con Enrico Ianniello sarà il direttore artistico della libreria, Michele Trecca.

La Compagnia delle Illusioni (Feltrinelli, gennaio 2019; pagine 282). “’La realtà è un lenzuolo bianco. Il film che vuoi vedere ce lo proietti tu”. Per lavorare nella Compagnia delle Illusioni un nome in codice è indispensabile, e quello di Antonio Morra è il più bello di tutti: ’O Mollusco. Dopo una carriera d’attore con un solo ruolo importante – il portiere impiccione della serie tv Tutti a casa Baselice –, a quasi cinquant’anni Antonio Morra vive con la madre e la sorella Maria a Napoli, dove si arrangia dirigendo uno sfizioso gruppetto teatrale amatoriale. Il ragazzo di un tempo, pieno di sogni e forza di volontà, si è trasformato a causa di un terribile evento in un uomo senza capo né coda: perfetto dunque per la misteriosa Zia Maggie, che lo ha attirato nella potente rete segreta della Compagnia delle Illusioni. Così Antonio è diventato ’O Mollusco: l’interprete di mille ruoli diversi che gli permettono di influire sulle vite altrui fino a mutare la realtà, perché “le persone non vedono ciò che è vero, ma rendono vero quello che desiderano vedere”. E solo quando l’illusione avrà sovvertito anche la sua vita, Antonio potrà ritrovarsi. In fondo, come recita una delle regole della Compagnia, “la conseguenza estrema della finzione è la verità”. Dopo lo straordinario esordio con La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Premio Campiello Opera Prima 2015), Enrico Ianniello – una delle voci più sorprendenti del panorama letterario italiano – ci rende spettatori attivi di una commedia agrodolce, ricca di svolte inaspettate.

Enrico Ianniello. Nato a Caserta nel 1970, è un attore, regista e traduttore. Ha lavorato a lungo nella compagnia di Toni Servillo. Dal catalano ha tradotto le opere di Pau Miró, Jordi Galceran, Sergi Belbel. Al cinema ha lavorato con Nanni Moretti, in televisione è il commissario Nappi della serie “Un passo dal cielo”. La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Feltrinelli, 2015), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2015 e diversi altri premi, tra cui Il premio John Fante Opera prima 2015, il Premio Cuneo 2015 e il premio Selezione Bancarella 2015. Per Feltrinelli ha pubblicato anche, nella collana digitale Zoom Flash, Appocundría (2016) e il romanzo La Compagnia delle Illusioni (2019).

 

 

Martedì 19 febbraio, ore 19, Ubik Foggia. L’artista campano presenta “La Compagnia delle Illusioni” (Feltrinelli)

Dopo il grande successo de “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Campiello Opera Prima), ecco il nuovo libro

Una compagnia teatrale segreta che inserisce attori veri nella realtà. Proprio così. Comincia da qui la storia di Antonio Morra, detto ‘O Mollusco, il protagonista di questa commedia a tratti surreale scritta in punta di penna dall’autore de La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Feltrinelli, 2015), romanzo vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2015 e di svariati altri riconoscimenti. Martedì 19 febbraio, alle ore 19, torna nello spazio live della libreria Ubik di Foggia l’attore e drammaturgo, nonché traduttore e scrittore amatissimo dal pubblico, Enrico Ianniello, con il suo nuovo romanzo dal titolo La Compagnia delle Illusioni (Feltrinelli, 2019. Dopo il grande successo del personaggio di Isidoro Sifflotin, l’autore campano ha dato vita ad un altro straordinario interprete della realtà, giocando tra illusioni e vita reale e confondendone poeticamente i confini, fedele al verso di Paul Claudel che aleggia per tutto il romanzo: “il fiore dell’illusione produce il frutto della realtà”. A conversare con Enrico Ianniello sarà il direttore artistico della libreria, Michele Trecca.

La Compagnia delle Illusioni (Feltrinelli, gennaio 2019; pagine 282). “’La realtà è un lenzuolo bianco. Il film che vuoi vedere ce lo proietti tu”. Per lavorare nella Compagnia delle Illusioni un nome in codice è indispensabile, e quello di Antonio Morra è il più bello di tutti: ’O Mollusco. Dopo una carriera d’attore con un solo ruolo importante – il portiere impiccione della serie tv Tutti a casa Baselice –, a quasi cinquant’anni Antonio Morra vive con la madre e la sorella Maria a Napoli, dove si arrangia dirigendo uno sfizioso gruppetto teatrale amatoriale. Il ragazzo di un tempo, pieno di sogni e forza di volontà, si è trasformato a causa di un terribile evento in un uomo senza capo né coda: perfetto dunque per la misteriosa Zia Maggie, che lo ha attirato nella potente rete segreta della Compagnia delle Illusioni. Così Antonio è diventato ’O Mollusco: l’interprete di mille ruoli diversi che gli permettono di influire sulle vite altrui fino a mutare la realtà, perché “le persone non vedono ciò che è vero, ma rendono vero quello che desiderano vedere”. E solo quando l’illusione avrà sovvertito anche la sua vita, Antonio potrà ritrovarsi. In fondo, come recita una delle regole della Compagnia, “la conseguenza estrema della finzione è la verità”. Dopo lo straordinario esordio con La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Premio Campiello Opera Prima 2015), Enrico Ianniello – una delle voci più sorprendenti del panorama letterario italiano – ci rende spettatori attivi di una commedia agrodolce, ricca di svolte inaspettate.

Enrico Ianniello. Nato a Caserta nel 1970, è un attore, regista e traduttore. Ha lavorato a lungo nella compagnia di Toni Servillo. Dal catalano ha tradotto le opere di Pau Miró, Jordi Galceran, Sergi Belbel. Al cinema ha lavorato con Nanni Moretti, in televisione è il commissario Nappi della serie “Un passo dal cielo”. La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Feltrinelli, 2015), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2015 e diversi altri premi, tra cui Il premio John Fante Opera prima 2015, il Premio Cuneo 2015 e il premio Selezione Bancarella 2015. Per Feltrinelli ha pubblicato anche, nella collana digitale Zoom Flash, Appocundría (2016) e il romanzo La Compagnia delle Illusioni (2019).

 

 

Venerdì 18 gennaio, ore 19, spazio live della libreria Ubik di Foggia. Ecco il primo appuntamento del 2019

Il giovane scrittore pugliese presenta il suo libro. Conversa con l’autore, Massimiliano Nardella (FoggiaToday)

Un noir sui generis, un viaggio picaresco alla ricerca della verità di una famiglia e di una storia solo apparentemente sepolta: tutto ruota attorno ad un’assenza, quella di una madre, la cui figura riemerge dal passato diventando la vera protagonista della vicenda. Riprendono gli incontri con gli autori nello spazio live della Ubik di Foggia: il primo appuntamento del 2019 è con un giovane giornalista e scrittore pugliese,Natale Cassano, in occasione del suo ultimo romanzo dal titolo Inseguire un fantasma (Eretica Edizioni, 2018). Venerdì 18 gennaio, alle ore 19, l’autore incontra il pubblico della libreria per presentare il suo libro, un thriller dal ritmo vorticoso e in grado di abbracciare più epoche storiche, muovendosi su piani narrativi distinti e tra loro interconnessi. A conversare con l'autore sarà il direttore della testata FoggiaToday, Massimiliano Nardella.

Inseguire un fantasma (Eretica Edizioni, 2018; pagine 147). Come cambierebbe la tua vita se tutto d’un tratto quello che sapevi del tuo passato si rivelasse un’enorme bugia? Giovanni Corsetti, cinico pubblicitario di successo trasferitosi a Milano fin dall’università, lo scopre dopo la morte dell’anziano padre Andrea. Per partecipare ai suoi funerali Giovanni torna a Bari, la città dove è cresciuto, e scopre che il parente gli ha lasciato in eredità una ricca collezione di quadri. Grazie a quell’eredità Giovanni e la sorella gemella Clara scopriranno una nuova verità riguardo alla loro madre tedesca, Linda, di cui non avevano più avuto notizie in seguito al suo ritorno in Germania per disintossicarsi dalla dipendenza di eroina. Una storia che si rivela falsa, visto che la sua fuga è invece legato a quelle tele. Per scoprire la verità sul suo passato e su quell’eredità Giovanni viaggerà per l’Europa insieme alla sorella gemella Clara, da Milano a Londra. E ad attenderlo alla fine del viaggio ci sarà una sorpresa che mai avrebbe immaginato di trovare. Una girandola di colpi di scena per un romanzo noir dal ritmo serrato, capace di rivelare nuove verità ad ogni pagina. Una storia sviluppata tra due epoche molto diverse, che abbraccia la storia del Gruppo Gehlen, un gruppo di controspionaggio nato durante la Seconda Guerra Mondiale su impulso del disertore tedesco Reinhard Gehlen. Il generale a capo dell'intelligence militare tedesca che operava sul fronte russo, scelse infatti di allearsi con gli americani ed effettuare operazioni di spionaggio antisovietico nel bel mezzo della Guerra Fredda. Un commando di sovversivi, che vide tra le sue fila anche diversi ex partigiani italiani; un importante tassello di quel passato che Giovanni sta ostinatamente cercando di portare alla luce e che lo porterà a mettere in pericolo la vita di tutte le persone a cui vuole bene.

Natale Cassano. Nato a Bari nel 1989. Giornalista professionista dal 2015. Negli anni ha collaborato con diverse testate, tra cui i tg dell’emittente televisiva Mediaset. Attualmente collabora con il quotidiano La Repubblica - Bari e con il sito d’informazione BariToday. Inseguire un fantasma è il suo secondo romanzo, pubblicato dopo l’esordio letterario con La storia che non ti ho raccontato (2017).

 

CREPUSCOLO DEL SETTECENTO. Le proposte “eversive” sulla Regia Dogana di Domenico Maria Cimaglia

Coordina
Matteo FIDANZA

Intervengono
Girolamo ARCIUOLO
Michele Eugenio DI CARLO

È la storia del nostro passato e delle nostre radici abbandonate all’incuria del tempo. Un passato poco percepito perché le sue profonde e forti ramificazioni sono state tagliate da un processo unitario traumatico. Ma solo quando recupereremo le solide fondamenta del nostro passato  potremo progettare un futuro degno della nostra grande storia.

L’ultimo testo di Di Carlo descrive l’economia agricola e pastorale del Settecento nel Regno di Napoli, soggetta nel Tavoliere alla Regia Dogana di Foggia.

Domenico Maria Cimaglia, che Vito Masellis ricorda nel Dizionario Biografico degli Italiani  della Treccani, aveva acquisito i natali a Foggia nel momento stesso in cui l'intera famiglia vi si era trasferita da Vieste. Avrebbe compiuto gli studi di economia e diritto a Napoli, dove era stato introdotto dal fratello Natale Maria nei circoli culturali illuministici, formandosi nell'ambiente dei riformatori economici del tempo.

Nel 1766 succede al fratello Natale Maria nella carica di Avvocato dei poveri  presso il tribunale della Dogana  e svolge la professione a Foggia. Come avvocato dei poveri, difende i locatari più piccoli dei pascoli del Tavoliere dagli abusi e dai soprusi ai quali erano soliti soggiacere, diventando fine conoscitore e estimatore delle problematiche pastorali e agricole connesse all'antiquato regime fiscale legato all'istituto della Regia Dogana di Foggia.

Frequentando l'ambiente riformistico-intellettuale di Napoli, Domenico Cimaglia giunge alla conclusione che le carenze nello svolgimento delle attività agricole nel Tavoliere di Puglia e l'uso non appropriato  della transumanza vanno affrontate in maniera decisa e radicale.

Pertanto espone nel 1783 un chiaro progetto di riforma nel testo “Ragionamento sull'economia… ”, proponendo l'abolizione dell'istituto della Regia Dogana e la "censuazione" dei demani del Tavoliere.

Non sarà il solo Masellis ad assegnare un ruolo determinante nell'abolizione del sistema doganale di Foggia al Cimaglia, infatti, Tommaso Nardella, in una nota del saggio dedicato a Giuseppe Poerio, affermerà che Cimaglia «sostenne l'urgenza di censuare le terre del Tavoliere che gran vantaggio economico avrebbero arrecato ad agricoltori ed allevatori trasformandoli da affittuari in proprietari» e, soprattutto, ancora più chiaramente e incisivamente del Masellis, parlerà di «un lungimirante progetto  che poi avrebbero realizzato i Napoleonidi», proiettando in primo piano le tesi e le proposte di Domenico Cimaglia.

L'influenza politica, sociale, culturale del Cimaglia si può cogliere appieno ne "Il Giornale Patrio Villani", curato da Pasquale di Cicco.

Le leggi eversive del 1806 avrebbero decretato, nello stesso tempo, la fine di un  Medioevo tardivamente arroccato al di fuori dai processi storici e la scomparsa del mondo feudale.

Una nuova classe, quella borghese, si sarebbe fatta avanti, acquisendo i vizi e consolidando nel tempo i privilegi che aveva osteggiato nel passato. I borghesi, che avevano mal sopportato la prepotenza baronale, da qui in poi avrebbero cominciato a non tollerare l'insolenza di quel miserabile mondo contadino e bracciantile reclamante diritti e migliori condizioni di vita.

E, come spesso accade, «fatta la legge, trovato l'inganno».

Potevano i grandi locatari abruzzesi, i nobili baroni di antica e consolidata tradizione feudale, i cardinali, i vescovi e gli abati dalle lussuose residenze sottostare tacitamente alla soppressione di privilegi e vizi secolarizzati?

Michele Eugenio Di Carlo, in questa ricerca, dopo aver ripercorso le tappe del feudalesimo sin dalla dominazione normanno-angioina e quelle, non meno importanti, dell'istituzione della Regia dogana delle pecore con Alfonso d'Aragona, mette in primo piano il serrato dibattito che, nell'ultimo ventennio del Settecento, ha visto animatamente e straordinariamente impegnato il mondo della cultura partenopea con le  personalità a più elevato livello intellettuale del Regno: da Antonio Genovesi, Gaetano Filangieri, Giuseppe Maria Galanti, Domenico Grimaldi, Francesco Longano, Giuseppe Palmieri, ai meno noti Domenico e Natale Maria Cimaglia, Antonio Silla, Vincenzo Patini, Luigi Targioni, Nicola Vivenzio, Giuseppe Rosati, Michelangelo Manicone, intellettuali riformisti  della Napoli post-tanucciana, ispirati dalle idee più avanzate dell'Illuminismo.

locandina Monte S. Angelo 19 gennaio 2019 

LA CAPITANATA AL CREPUSCOLO DEL SETTECENTO è disponibile su Amazon:https://www.amazon.it/dp/1724167871/ref=cm_sw_r_fa_dp_U_3RBUBbG11RD78

 

E’ appena iniziato un nuovo anno, ma è già giunto il momento di pensare al prossimo anno scolastico! Infatti, come stabilito dal Ministero dell’Istruzione, tutti gli alunni che nell’A.S. 2019-2020 frequenteranno la scuola secondaria di secondo grado, dovranno effettuare la propria iscrizione on-line sul portale www.iscrizioni.istruzione.it, dal 7 al 31 gennaio 2019. Si tratta di una scelta importante, da non sottovalutare, che va fatta dopo aver vagliato le offerte didattiche che le scuole del nostro territorio propongono.

Ed è per questo motivo che l’I.S.I.S. “L. Di Maggio” di San Giovanni Rotondo, nelle giornate del 12, 19 e 26 gennaio, dalle 17 alle 19, aprirà le sue porte a quanti, alunni e genitori, vorranno conoscere le attività previste nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto, osservando di persona come sono strutturati i molteplici laboratori didattici, spazio formativo e cuore pulsante dell’Istituto stesso.

 

Pagina 58 di 59
Dicembre 27, 2023 898

Una notte tutta rock a Monte Sant’Angelo

in Attualità by Redazione
Musica per tutti i giovani e simpatizzanti del rock, quella proposta nella "Notte dei rocker viventi" il 30 dicembre 2023,…
Dicembre 27, 2023 748

Incidenti stradali 2023 in Puglia. Per la prima volta non…

in Attualità by Redazione
Il punto semestrale del Cremss-Asset: nei primi sei mesi del 2023 dati in linea con quelli del 2022. In totale 4.344 sinistri con…
Dicembre 27, 2023 625

La pace con un concerto natalizio ad Andria

in Attualità by Redazione
La consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari invita al Concerto di Natale per la Pace dell’Orchestra da Camera…
Dicembre 27, 2023 583

La lunga attesa dei minori negli hotspot del sud Italia.…

in Attualità by Redazione
Novantasei giorni, tanto è passato dal momento in cui J., minore straniero non accompagnato di 16 anni, di origini camerunensi,…
Dicembre 27, 2023 736

“Un’opera strategica per lo sviluppo del Gargano”.…

in Notizie Gargano by Redazione
Aggiudicato da Anas l’appalto denominato “S.S. 89 Garganica – Lavori di realizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e…
Dicembre 27, 2023 594

Foggia. Dopo l’era commissariale la prima seduta cittadina…

in Politica by Redazione
Erano due anni che al Comune di Foggia non si celebrava il Consiglio comunale. Il primo, del tutto dovuto per ufficializzare la…
Dicembre 27, 2023 896

Al Giordano riparte la cultura. Stagione teatrale colma di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
«Una stagione teatrale allestita in tempi strettissimi, grazie all'impegno dell'ufficio cultura, alla collaborazione del Teatro…
Dicembre 27, 2023 647

Derby Taranto- Foggia e incendio allo Iacovone. Domiciliari…

in Notizie Capitanata by Redazione
Era il 03 settembre 2023, quando il Foggia nella sua prima partita di campionato di Lega Pro, girone C, allo stadio Iacovone uscì…
Dicembre 27, 2023 606

Comune di Foggia, sede via Gramsci. Contenzioso chiuso e lo…

in Notizie Capitanata by Redazione
fonte: Comune di Foggia. De Santis ed Emanuele: “Accogliamo questa sentenza con grande soddisfazione”. Vittoria del Comune di…
Dicembre 27, 2023 549

Sanità pediatrica. Crisi al Giovanni XXIII di Bari. Azione:…

in Attualità by Redazione
“L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è in grave crisi, per cui è l’ora di una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo…
Dicembre 26, 2023 849

Monte Sant’Angelo splende con Madame Opera, regina degli…

in Notizie Gargano by Redazione
Saranno due serate all’insegna di colori e luci, musica e spettacolo, e tanto divertimento, con un evento eccezionale che a…
Dicembre 26, 2023 926

Una “prima fotografica” molto solidale. “Diversa-mente…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Quella del 06 dicembre 2023 è stata la prima serata di “Diversa-mente Insieme”, corso dedicato alla fotografia con obiettivo…
Dicembre 26, 2023 895

La Sindaca abbellisce, il cittadino sfregia. I fiori…

in Notizie Capitanata by Redazione
Due casi similari di estirpazione di fiori natalizi nel centro cittadino. E tutte e due per mano di cittadini, contravvenendo sia…
Dicembre 24, 2023 997

Da Foggia al Gargano passando per gli States. Le opere di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Lo avevamo già conosciuto su questa testata giornalistica, e continueremo a farlo perché l’arte “Made in Capitanata” va diffusa,…
Dicembre 23, 2023 952

Foggia, Natale 2023. Viabilità urbana del 24 dicembre

in Notizie Capitanata by Redazione
I provvedimenti riguardano la circolazione per il 24 dicembre 2023 dalle ore 09:00 alle ore 21:00. Nella Città di Foggia, come da…
Dicembre 23, 2023 630

Rispetta la natura. Il decalogo natalizio di Plastic Free

in Attualità by Redazione
Luci, decorazioni, riunioni di famiglia con pranzi e cene di rito ma soprattutto regali. Le festività natalizie oltre ai nobili…
Dicembre 23, 2023 767

Oltre 2000 ordinanze questorili in Capitanata. Il…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
La Polizia di Stato di Foggia nell’anno 2023, nell’ambito della pianificazione e predisposizione di specifici servizi volti alla…
Dicembre 23, 2023 572

Fuochi d’artificio illegali e merce varia sequestrati a…

in Notizie Gargano by Redazione
Sono oltre 50.000 gli articoli natalizi pericolosi sequestrati, unitamente a circa 5.500 fuochi d’artificio, dai finanzieri della…
Dicembre 23, 2023 751

Rocambolesco inseguimento a Pesaro di un corriere della…

in Attualità by Redazione
fonte: NOCPress. Si ferma all’ALT della Polizia, fugge e dopo un rocambolesco inseguimento di circa 2 km si schianta contro…
Dicembre 22, 2023 583

"Gli Amici di San Pio" a Natale all'Angelo Blu, al fianco…

in Attualità by Redazione
Un abbraccio per trasferire calore ed emozioni anche se non si saprà mai cosa provocherà in chi lo riceverà… Natale è vicino, ma…
Dic 22, 2023 636

Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

in Attualità by Redazione
Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia.…
Dic 22, 2023 545

“Spinnaker”, l’operazione contro l’attività illegale della pesca della Guardia…

in Notizie Gargano by Redazione
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero…
Dic 22, 2023 850

Vito Rubino, il triatleta che esalta il Gargano

in Attualità by a cura di Matteo Simone, Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,…
Dic 22, 2023 674

Foggia. Al Gino Lisa stanziati 10 milioni di euro a sostegno del regime SIEG

in Politica by Redazione
Sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia la Regione Puglia moltiplica i suoi impegni,…
Dic 22, 2023 734

Foggia, concittadini emigrati che rientrano. Accolti da Italia del Meridione…

in Politica by Redazione
Le segreterie cittadine e provinciali di IdM, unitamente alla rappresentanza consiliare…
Dic 22, 2023 708

A Roseto Valfortore il Centro territoriale di prima accoglienza della fauna…

in Notizie Capitanata by Redazione
Con l’approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il comune di Roseto…
Dic 22, 2023 520

Viabilità Capitanata. Traffico alternato sulla SP5 al km 1+095 per lavori

in Notizie Capitanata by Redazione
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza…
Dic 22, 2023 802

Da Caravaggio a José de Ribera. Monte urge di una Pinacoteca o un Museo d’Arte

in Cultura by a cura del prof. Giuseppe Piemontese, storico locale della “Società di Storia Patria per la Puglia
La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la…
Dic 22, 2023 627

San Severo è Capitale Italiana della Gentilezza 2024

in Notizie Capitanata by Redazione
E’ avvenuto il 17 dicembre 2023 a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio…
Dic 22, 2023 633

Di che pasta siamo fatti? Dagli spaghetti ai fusilli l’Unione Italiana Food…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella…
Dic 22, 2023 700

Donatori sangue, la Regione Puglia firma convenzione con associazioni e…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha…
Dic 22, 2023 546

Puglia, Servizio Civile. Ammessi i progetti Anci per 446 giovani volontari…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Con la pubblicazione odierna da parte del Dipartimento Politiche giovanili e SCU del…

BANNER 2   News Gargano 1150x290

FABS2022 long animate

 

 

Top
Этот шаблон Joomla был скачан с сайта ДжуМикс.