Il 9 settembre, alle 19:00, nel Castello di Mesagne si terrà la presentazione del codice inedito dal titolo Messapographia sive Historia Messapiae, scritto in latino da Diego Ferdinando attorno al 1655, trascritto e tradotto da Francesco Scalera e Domenico Urgesi.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Società Storica di Terra d’Otranto con il contributo del Consiglio regionale della Puglia.
Il codice rivela l’identità culturale in età barocca di una piccola città del Mezzogiorno, Mesagne-Messapia, sita nelle propaggini settentrionali del Salento, che allora si chiamava Terra d’Otranto. Domenico Urgesi intervista Diego Ferdinando (autore del codice) che risponderà con le voci di Marina Poci, Mario Cutrì e Francesco Scalera; le conclusioni sono affidate al Prof. Giancarlo Vallone, Preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento.
Riprendono ufficialmente gli scavi per riportare alla luce altre testimonianze della Villa Romana Augustea del 1° secolo d. C. Il Parco Archeologico di Somma Vesuviana, con il prezioso supporto del Comune, investe in ciò che di più prezioso ha nel suo territorio. E con gli scavi ritorneranno gli archeologi giapponesi, quelli Missione Archeologica dell’Università di Tokyo.
Forse non tutti sanno che la scoperta della Villa avvenne intorno agli anni ’30. In quel periodo il sito era terreno agricolo e durante alcuni lavori casualmente, come spesso accade, riverirono alcune strutture murarie. Poi grazie alla passione e soprattutto al sostegno del dott. farmacista Alberto Angrisani iniziò lo scavo, con il controllo dell’allora Direttore degli scavi a Pompei, Matteo Della Corte, amico di Angrisani. Nelle prime fasi dei ritrovamenti vennero alla luce prevalentemente opere murarie e loro ornamento, come capitelli, colonne, muri con affreschi in stucchi policromi. Poi fu la volta dei pavimenti con mosaici. Nel corso dei lavori vennero alla luce statue e oggetti vari. Dallo studio dei reperti e dei testi latini archeologi e storici ipotizzarono che la Villa poteva essere la “apud Nolam”, la residenza dove terminò i suoi giorni terreni l’Imperatore Ottaviano Augusto. Tuttavia, come accade in Italia per molti scavif e la carenza di fondi, tutto si bloccò, fino al 2002, quando l’Università di Tokyo iniziò un progetto di ricerca multidisciplinare, tornando a scavare e riportando alla luce altre testimonianze romane.
Oggi, agosto 2020, grazie all’unione degli intenti tra Comune, Soprintendenza, istruzioni vari, la Villa Romana Augustea potrebbe essere portata del tutto alla luce.
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“Riprendono gli scavi alla Villa Augustea di Somma Vesuviana –con soddisfazione lo ha annunciato Franco Mosca, Presidente Proloco Somma Vesuviana-. Questa volta si lavorerà su un lato mai scavato. Nei prossimi giorni sul posto archeologi giapponesi e napoletani. Questo è il sito in grado di raccontarci la vita nel dopo eruzione di Pompei. Fondamentale è stato il supporto dell’Amministrazione Di Sarno”.
“Siamo convinti che anche questa nuova fase della campagna riuscirà a regalarci importanti sorprese –ha affermato con entusiasmo il Sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarnio-. In città c’è molta attesa. Noi siamo pronti ed abbiamo iniziato un’intensa attività di valorizzazione del nostro territorio. Dobbiamo essere consapevoli della nostra storia, delle nostre capacità e del patrimonio ambientale – naturalistico e culturale che abbiamo”.
“Si inizierà a scavare un lato che non era ancora stato scavato. Nel giro di qualche settimana riprenderanno gli scavi archeologici presso la Villa Augustea nel napoletano. Arriveranno ovviamente gli archeologi dell’Università di Tokyo e la notizia è confermata. A questo punto riprenderemo con determinazione anche l’attività di visite guidate presso il sito e che assicuriamo da anni con il concorso del Comune, della Regione Campania e soprattutto con le autorizzazioni della Sovrintendenza e della Missione Archeologica dell’Università di Tokyo. Si tratta del monumento più importante forse anche dell’area vesuviana perché dimostra tantissime cose che erano state ignorate e che non si conoscevano fino a circa 15 anni fa, ad esempio che dopo il 79 d.C. la vita ricomincia in particolare da questo territorio a distanza di 20 – 30 anni dall’eruzione. Il sito archeologico di Somma Vesuviana “Villa Augustea” è in grado di raccontarci cosa fosse accaduto dopo l’eruzione che ha coperto Pompei. C’è una grande attenzione da parte del mondo archeologico e storico. Ci sarà una grande ed importante novità: allargheranno il fronte di scavo soprattutto nella parte Est del monumento che non era stata ancora scavata per cercare di capire dove conduce il muro più imponente che è stato portato alla luce”. Lo ha annunciato Francesco Mosca, Presidente della Proloco di Somma Vesuviana nel napoletano.
“Questo sito darà grandi vantaggi al territorio. L’Amministrazione Comunale ha garantito il massimo sostegno. Gli attori in campo nella campagna di scavo sono: Università di Tokyo – ha proseguito Mosca - il Suor Orsola Benincasa di Napoli con a capo il professore Antonio De Simone la Sovrintendenza, la Regione Campania ed il Comune di Somma Vesuviana la cui Amministrazione Di Sarno è riuscita a prendere in mano alcune decisioni che sono indispensabili per lo sviluppo turistico e culturale del territorio sommese”.
Con la cultura si creano opportunità.
“Pieno sostegno agli archeologi – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana – e siamo convinti che anche questa nuova fase di scavo sarà davvero sorprendente. Una fase nuova dunque durante la quale gli archeologi lavoreranno sulla parte Est e dunque sono convinto che non mancheranno le sorprese. L’Amministrazione che presiedo è pronta ad accogliere l’intera equipe. Siamo dinanzi ad un segnale chiaro di quanto sia importante il nostro territorio. Dobbiamo credere in quello che abbiamo, nelle nostre capacità, potenzialità e nella storia. Somma Vesuviana, a pochi chilometri da Napoli ha un sito di rilevanza internazionale quale è la Villa Romana Augustea con affreschi, mosaici, statue ed edifici imponenti ma non dimentichiamo il Sito Francescano di Santa Maria del Pozzo, poco distante proprio dalla Villa Romana, con ben due chiese sotterranee, affreschi sotterranei restaurati di recente, le catacombe, un chiostro di meravigliosa bellezza con altri affreschi. Nella parte più alta del paese ci sono le Chiese, il Borgo antico con la Cinta Muraria, ed ancora nella zona a valle le Masserie, poi nel cuore della Montagna, mamma Monte Somma, nel Parco Nazionale del Vesuvio, abbiamo anche il piccolissimo Santuario della Madonna di Castello. Un’offerta turistica, quella sommese, completata da un’alta qualità nella ristorazione e nell’accoglienza. E’ già e finalmente iniziata la campagna di valorizzazione di Somma Vesuviana”.
Tutte le informazioni anche inerenti quanto sia stato portato alla luce, l’intera storia degli scavi dall’inizio e fino ai giorni nostri è su:
https://www.comune.sommavesuviana.na.it/vivi-somma-vesuviana/villa-augustea/
"La messa in rete per usi liberi ed anche commerciali dell'insieme del patrimonio delle immagini, del patrimonio culturale pubblico, farebbe si che queste verrebbero di fatto sottratte al mercato. Nel momento in cui che sono a disposizione di tutti, nessuno se ne può appropriare, tutti possono liberamente usarle. Se si entra in questa ottica si capisce che la battaglia per la liberalizzazione delle immagini diventa una battaglia di democrazia della cultura". Con questo bell'intervento del Prof. Daniele Manacorda, che il Prof. Giuliano Volpe ha segnalato a questa Testata Giornalistica, proponiamo la sua intervista a cura di Wikimedia Italia “ A tu per tu con la conoscenza libera: il libero riuso delle immagini del patrimonio culturale”.
Quali conseguenze avrebbe la messa in rete delle immagini del patrimonio culturale pubblico in relazione al mercato e al loro libero utilizzo?
In questa intervista, il prof. Daniele Manacorda, esperto di politiche del patrimonio culturale, sottolinea come la battaglia per la liberalizzazione delle immagini è una battaglia per la democrazia della cultura, che a sua volta produce cultura, creatività e ricchezza.
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Con largo anticipo, ma non è mai troppo tardi e fa bene, che il gallerista Giuseppe Benvenuto, della Contemporanea Galleria d’Arte a Foggia, annuncia un evento che ha dello straordinario nello scenario artistico e culturale di tutta la Capitanata.
Dal 03 ottobre al 29 novembre 2020 la Contemporanea Galleria d’Arte ospiterà la mostra “Mario Schifano e la Pop Art in Italia”. Quadri del grande maestro Schifano con i componenti del gruppo di Piazza del Popolo in esposizione, da ammirare, da osservare nei particolari.
Organizzata da Giuseppe Benvenuto, con il patrocinio dei Lion Club Giordano di Foggia, interverranno istituzioni, critici d’arte, accademici delle Belle Arti.
L’appuntamento è per il 03 ottobre 2020, alle ore 18:30, presso la galleria a Foggia, in viale Michelangelo n° 65, per l'inaugurazione.
Biografia (fonte Wikipedia)
Mario Schifano (Homs, 20 settembre 1934 – Roma, 26 gennaio 1998) è stato un artista, pittore e regista italiano. Insieme a Franco Angeli e Tano Festa rappresentò un punto fondamentale della Pop Art italiana ed europea. Perfettamente inserito nel panorama culturale internazionale degli anni sessanta, era reputato un artista prolifico, esuberante ed amante della mondanità. L'abitudine alle droghe che durò per tutta la sua vita, gli valse l'etichetta di artista maledetto. Appassionato studioso di nuove tecniche pittoriche, fu tra i primi ad usare il computer per creare opere e riuscì a elaborare immagini dal computer e riportarle su tele emulsionate (le "tele computerizzate"). La prolificità dell'autore e l'apparente semplicità delle sue opere hanno portato alla diffusione di un grande numero di falsi, soprattutto dopo la sua scomparsa.
La Direzione Regionale Musei Puglia comunica che, sabato 26 settembre, in coincidenza con le Giornate Europee del Patrimonio 2020, il Museo Archeologico di Egnazia sarà riaperto al pubblico.
Dopo 202 giorni di chiusura dall’8 marzo scorso, Egnazia riaprirà le porte del Museo, presentando un completo restyling degli spazi interni e dei servizi, nonché una esposizione rinnovata e ampliata. Alla visita del Parco archeologico, riaperto al pubblico già dal 2 giugno scorso, si aggiungerà, quindi, il nuovo percorso espositivo museale, parte di un intervento complesso e articolato finanziato con Fondi Strutturali Europei (PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020). L’intervento prevede altre fasi di prossima realizzazione e ultimazione: il centro di prima accoglienza, la ristrutturazione degli spazi esterni e delle aree parcheggio, il nuovo itinerario archeologico di visita “Egnazia sotterranea”, l’illuminazione rinnovata e completa del Parco, nonché una nuova sezione di tipo “immersivo” della esposizione museale.
Al termine dei lavori di restauro, entro breve, anche il Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia ed il Castello svevo di Trani apriranno le loro porte al pubblico, arricchiti di nuovi percorsi ed ambienti che daranno ai visitatori la possibilità di fruire di nuovi spazi, ampliando così l’offerta culturale proposta.
Al Castello di Trani, i lavori del PON “Cultura e Sviluppo FESR 2014/2020- Valorizzazione culturale per l’attrattività turistica del Castello di Trani”, oltre ai nuovi apparati tecnologici, permetteranno la fruizione di ambienti mai aperti prima, quali i camminamenti di ronda e le terrazze: elementi che riassegneranno all’architettura fortificata la possibilità di un nuovo sguardo all’ambiente urbano e al paesaggio, prima preclusi al pubblico.
A Manfredonia, invece, gli interventi, finanziati con il PON FESR 2014-2020 e i fondi rinvenienti POin 2007-2013 gestiti dal Segretariato regionale Mibact, consentiranno il completamento museografico, l’adeguamento impiantistico e il superamento delle barriere architettoniche.
Per entrambi i Monumenti prevediamo la riapertura entro l'autunno prossimo. Seguiranno successive comunicazioni relative alle date precise.
Un interessante incontro letterario è in programma Venerdì 28 agosto 2020, alle ore 18.00, presso Elda Hotel, dove Ena Servedio, autrice di "Quando correvamo alla Luna - La Foresta Umbra negli anni 50" edito da Di Marsico Libri, racconterà un pezzo di storia del dopoguerra del Parco Nazionale del Gargano accompagnata dal violino di Maria Villani. Attraverso i tanti documenti, ricordi e aneddoti presenti nel libro, la scrittrice pugliese - appassionata di storia e fotografia - narrerà la sua gioventù vissuta in Foresta, invitando i partecipanti a conoscere gli eventi e le vicende che hanno segnato la storia del cuore verde del Gargano a partire dagli anni '50, epoca dei lavori di rimboschimento e di avvio delle iniziative ambientali, sociali e ricreative che trasformarono questa oasi naturalistica.
Ospite d'onore della serata il Prof. Pasquale Pazienza dell' Università degli Studi di Foggia e Presidente del Parco Nazionale del Gargano, che parteciperà alla riflessione sul passato e il futuro della Foresta Umbra, che rientra nel Patrimonio Unesco e rappresenta una risorsa preziosa per lo sviluppo del territorio.
A introdurre l'incontro interverrà, invece, l'ing. Marcello Salvatori, proprietario di Elda Hotel, struttura ricettiva nata lo scorso anno dal recupero eco sostenibile dello storico Rifugio in Foresta Umbra, che dagli anni '40 ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità garganica ed oggi è ritornato ad essere il centro pulsante dell'ospitalità in questo incantevole angolo della Puglia.
"La bellezza di questo lavoro, che viene affidato alla carta dopo molti mesi di limatura, arricchimento e revisione, risiede nella particolare chiave di lettura dell'autrice. Il libro è un racconto dell'infanzia. Nato sotto la spinta emotiva del ritrovamento di vecchie carte e fotografie, si rivelato l'occasione per ridare vita a eventi che si temevano dimenticati. Un mondo in bianco e nero, come è stata la memoria di molte generazioni, torna a scorrere in queste pagine..."
Dalla Prefazione di Nicolò Giordano
Doppio appuntamento in questa seconda metà di agosto 2020 per il MAT Museo dell'Alto Tavoliere, con il suo centro di documentazione SPLASH Archivio 'Andrea Pazienza'.
Il primo sarà in trasferta, domenica 23 agosto alle ore 21.00, a Viterbo, dove, nell'ambito dell'iniziativa ' UN'AVVENTURA ESTIVA A FUMETTI', organizzata dal Vitercomix, il dott. Antonello Vigliaroli, operatore culturale del MAT di San Severo FG, terrà una narrazione dal titolo ' IN PRINCIPIO ANDREA PAZIENZA', soffermandosi sulla vita artistica (e non) di Paz, nella sua terra d'origine, fra San Severo e il Gargano.A seguire dibattito con Puca Jeronimo Rojas Beccaglia, storico dell'arte e amico dell'archivio SPLASH. Coordina Marco Cannavò, direttore artistico di Vitercomix. La serata si svolgerà in piazza san Lorenzo a Viterbo.
L'accesso è gratuito con prenotazione obbligatoria, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tramite Whatsapp al 349 5774971.
Il secondo appuntamento è previsto giovedì 27 agosto, alle ore 11.30, con un live drawing del fumettista SUDARIO BRANDO all'interno della neonata area espositiva SPAZIO FUMETTO, durante il quale realizzerà un omaggio al mondo di Paz, che si andrà ad aggiungere agli oltre 70 già conservati ed esposti al MAT. Nel rispetto delle norme anti-COVID il live painting sarà trasmesso in diretta sulla pagina facebook del MAT Museo dell'Alto Tavoliere, al link https://www.facebook.com/museoaltotavoliere.
Francesco Sudario Brando Siena è uno tra i fumettisti più particolari e talentuosi in circolazione al momento, le cui opere da qualche anno riempiono la rete e fanno innamorare (e confondono) i fan per la loro particolarità e indecifrabilità. Dotato di uno stile personalissimo, una tecnica ineffabile, e un metodo di lavoro che rinuncia spesso e volentieri alla programmazione per affidarsi solamente all’istinto, Sudario rappresenta un personaggio atipico nel mondo dei comics nostrani, in quanto – per sua natura – tenta il più possibile di distaccarsi dalla figura dell’autore modaiolo, onnipresente, popolare, impegnato, compiacente verso i fans e verso gli editori: i suoi fumetti, infatti, riprendendo un concetto che fece storia qualche decina di anni fa, non sono meditati, non sono progettati a puntino per essere pubblicati o amati, non seguono le tendenze del momento, non sono colossali progetti di grande complessità, ma sono spessissimo brevi storie quanto più possibile frutto dell’ispirazione del momento, rivelandosi tanto geniali quanto privi di mezzi termini, incisivi quanto inetichettabili, personali e surreali.
Vita professionale:
-2015 “Crom, il Segreto dell'Acciaio”, edizioni Play Seven.
-2016 “I Tarocchi di Sudario Brando”, una personale reinterpretazione degli Arcani Maggiori.
-2017 “Chi è Sudario Brando?”, saggio illustrato sulle gesta web di Sudario Brando, per l'editore “Le PiccolePagine”.
Di recente ha collaborato con Sergio Bonelli Editore su “Dragonero Adventures”e con Bugs Comics, sulla rivista horror “Mostri”. Esordisce come autore completo nel 2018, con “FGIUS!”, edizioni Vitercomix”. Nel 2019 collabora con Alias Comics (il manifesto), con il personaggio di SUPERMARX.
Vi aspettiamo numerosi ai due eventi, invitandovi a partecipare numerosi di persona e virtualmente. Passate parola!!!
Si apre il 20 agosto con una Summer School e i concerti di Luca Pugliese e Furano saxophone quartet, nei prossimi giorni Chiara Civello, Mirko Signorile e Javier Girotto, con la passeggiata finale tra i faggi patrimonio UNESCO della Foresta Umbra.
Prende il via la FestambienteSud 2020, edizione dell'era Covid-19, ridotta nel numero degli eventi e limitata negli accessi, ma ancora più convinta a lanciare la riflessione sul futuro che ci aspetta dopo la crisi pandemica. Due giorni a Monte Sant'Angelo e una chiusura in Foresta Umbra. Tre concerti, una summer school e una passeggiata filosofico musicale tra i faggi della Foresta Umbra. Annullato per motivi di sicurezza sanitaria, invece il previsto concerto in solo di Chiara Civello su Vieste. Ecco il programma completo del festival nazionale di Legambiente per il Sud Italia.
20 agosto – Monte Sant’Angelo
Ore 9 – Inizio di SOCIAL MEDIA MARKETING PER LA CULTURA E IL SOCIALE
Corso di formazione sostenuto da CSV Foggia. La partecipazione è gratuita ma a numero limitato. Il corso prosegue nella forma di stage durante i 3 giorni del festival per un totale di 16 ore tra lezioni teoriche e pratica sul campo. Info e iscrizioni al numero 379 117 5345.
Ore 21 CONCERTO scalinata via Maraldo
LUCA PUGLIESE one man show
(evento gratuito ingresso limitato a prenotazione: 379 117 5345)
LUCA PUGLIESE (Avellino, 1973) è pittore, musicista, cantautore e architetto. Da sempre interessato alla pluralità e alla contaminazione dei linguaggi, si è laureato presso l’ateneo di Napoli eseguendo una performance musicale ispirata alla sua tesi in progettazione architettonica. Nel 2001 ha fondato in Irpinia la kermesse di musica e arti visive Terra Arte, meta di numerosi e prestigiosi artisti nazionali e internazionali, e il progetto di musica d’insieme Fluido Ligneo, nell’ambito del quale ha scritto e composto gli album Endemico (2003), Flashbacks (2005), Andante (2009) e Dejà vu (dicembre 2011). Come pittore ha tenuto mostre personali e collettive in tutta Italia. Nel 2010, con la sperimentazione audiovisiva Cosmo sonoro, confluita nell’omonimo catalogo (Skira 2010), ha tenuto mostre personali alla Triennale Design Museum di Milano e al Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna. Nel 2011 il CD audio-video Cosmo sonoro è stato distribuito in tutta Italia dalla EMI. Dopo le tappe teatrali che hanno accompagnato il lancio di Dejà vu (teatro San Babila di Milano, teatro Ambra Jovinelli di Roma, dicembre 2012), Luca Pugliese ha esportato la sua musica nelle carceri, promuovendo e organizzando a proprie spese una tournée teatrale in moltissimi istituti penitenziari italiani (febbraio-marzo 2013).
ore 22.15 – Tomba di Rotari – SPETTACOLO
LA LITURGIA DELLE PAROLE
con Pasqua Guerra e il Furano Saxophone Quartet, in prima assoluta
(evento gratuito ingresso a prenotazione 379 117 5345)
Cinque musicisti pugliesi decidono di portare la loro musica all’interno della via Francigena, che diviene la fonte d’ispirazione per questo progetto/viaggio allo stesso tempo spirituale, musicale e fisico. I suoni e le parole, che provengono da un passato ancestrale, riecheggiano nella musica del FURANO SAXOPHONE QUARTET, che, con la cantante Pasqua Guerra, propone una composizione inedita, che parla e descrive la realtà della via Francigena attraverso la metafora del viaggio. Il brano che dà il titolo al progetto, “La liturgia delle parole”, è composto da uno dei membri del quartetto, Alberto Napolitano. Il viaggio come metafora della vita viene vissuto attraverso questa composizione, ripercorrendo idealmente l’ordinarium della liturgia cattolica: Kyrie, Gloria, Credo, Santus, Agnus Dei. Il testo, nella sua struttura cerimoniale, nell’iterazione di suoni e cadenze, nell’intonazione sempre diversa di ogni parola, sembra ricondurci in un mondo lontano, dove il sacro ed il fiabesco si incontrano fino a confondersi in antichi racconti e filastrocche popolari, che la tradizione orale ha portato fino a noi come un tesoro da custodire. I suoni, pur muovendosi in una poetica moderna, sfruttano e reinventano le possibilità timbriche e tecniche degli strumenti e richiamano alla mente echi antichi, melodie e canti popolari che giungono a noi come trasfigurati.
21 agosto – Monte Sant’Angelo
Ore 21.30 CONCERTO scalinata via Maraldo
CHIARA CIVELLO feat. Mirko Signorile. Special Guest JAVIER GIROTTO
Chiara Civello (voce, chitarra), Mirko Signorile (pianoforte), Federico Scettri (batteria), Javier Girotto (sax)
(evento gratuito ingresso limitato a prenotazione: 379 117 5345)
CHIARA CIVELLO. In Italia, il quotidiano «La Repubblica» l’ha recentemente definita «la mosca bianca»: perfino nel suo paese d’origine, dove in tredici anni di carriera sono usciti sei album di successo, Chiara Civello rimane un’outsider. Né pop, né jazz, lontanissima dalle classificazioni asettiche della musica leggerae avidamente aperta sul mondo, questa italiana spumeggiante potrebbe essere la figlia segreta di Ennio Morricone, di Michel Legrand e di Astrud Gilberto. La sua voce soave, la sua latinità particolare e il suo percorso fuori dal coro hanno sedotto Marc Collin, l’inventore del gruppo Nouvelle Vague, che ha visto in lei la figura portante della nouvelle vague italiana. L’ha perciò inserita in Kwaidan, la sua etichetta di pop alternativo, e ha prodotto il disco Eclipse, offrendole in questo modo quel french touchche ancora mancava al suo pregevole percorso.Perché se è vero che Chiara Civello arriva in territorio vergine in Francia, è anche vero che ha già vissuto mille vite. Vanta perfino una serie di collaborazioni di prestigio dall’altra parte dell’Atlantico, da Burt Bacharach a Esperanza Spalding o Al Jarreau, da Chico Buarque a Gilberto Gil. Iperattiva, Chiara Civello è un’insaziabile raccoglitrice di suoni, sempre in partenza. È proprio lei a citare la sindrome di Wanderlust, quel virus del viaggio che l’ha spinta ad attraversare l’oceano all’età di 18 anni, dopo aver vinto una borsa di studio al Berklee College of Music di Boston. Da allora, ha costruito una carriera tra tre continenti, con un piede in Italia, uno negli Stati Uniti e il cuore in Brasile. Senza mai prendere fissa dimora, né in una città, né in uno stile.
JAVIER EDGARDO GIROTTO. Nativo di Cordoba (Argentina), comincia a studiare il sax all’età di dieci anni, percorso che lo porta a specializzarsi presso il Conservatorio Provinciale di Cordoba, diplomandosi come insegnante di musica sax e flauto traverso. All’età di 21 anni si trasferisce a Boston (USA), dove si diploma in Professional Music cum magna laude al Berklee College of Music. Fondatore e leader degli Aires Tango con cui ha registrato sette album. La sua musica è un misto di tango, jazz, etnica, caratterizzata da improvvisazione di straordinaria qualità, scrittura e arrangiamento. Parallelamente ad Aires Tango, collabora con il quintetto di Roberto Gatto, col quale suona ormai da 8 anni, ha suonato anche con Rita Marcotulli, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Bebo Ferra, Antonello Salis, Gianni Coscia, Furio Di Castri, Tony Scott, Arto Tunçboyacıyan, Carlo Rizzo, Aldo Romano, Luis Agudo, Maurizio Gianmarco, Stefano Battaglia, Michel Godard, Anouar Brahem, Gianluigi Trovesi e molti altri.
22 agosto – Foresta Umbra e Vieste
Ore 11 – Foresta Umbra – passeggiata filosofico-botanica
con Franco Salcuni, Anna Maria Rinaldi e Chiara Civello
(evento gratuito ingresso limitato a prenotazione: 379 117 5345)
Programma su www.festambientesud.it
Il programma del festival s’intreccerà con quello del primo festival di comunità del Progetto CRESCINCULTURA, sostenuto da Impresa Sociale “Con I Bambini”, rivolto a bambini, ragazzi ed educatori.
Il festival quest’anno è promosso e sostenuto da Legambiente onlus – Comune di Monte Sant’Angelo – Comune di Vieste – CSV Foggia.
Ai fini dell’osservanza delle regole restrittive anti contagio tutti gli eventi sono gratuiti ma con ingresso limitato fino a completamento dei posti. Necessaria la prenotazione presso la Green Cave o al numero 379 117 5345.
Sono obbligatori l’uso della mascherina e l’osservanza delle regole del distanziamento.
Da domani 17 agosto al 7 ottobre l’Opera della Metropolitana di Siena scopre il magnifico pavimento marmoreo della Cattedrale di Siena.
Un “cammino sicuro” anche per i visitatori che potranno ammirare il pavimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Tra i servizi offerti saranno inoltre disponibili visite guidate durante le quali professionisti del settore, in varie lingue, condurranno i visitatori alla scoperta di questo straordinario capolavoro. La scopertura che si accompagna ai numerosi servizi è stata promossa dall’Opera della Metropolitana.
L’itinerario completo OpaSiPass consente, oltre la visita del Pavimento in Cattedrale, quella al Museo dell’Opera in cui si potranno ammirare, nella Sala delle Statue, i mosaici e le tarsie originali di Antonio Federighi con le Sette età dell’Uomo. Nella Sala dei Cartoni, il cui ingresso fiancheggia la magnifica Maestà di Duccio, è visibile la celebre pianta del Pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di avere un quadro d’insieme delle tarsie e del percorso che, dall’ingresso, conduce fino all’altar maggiore. Il biglietto integrato prevede anche l’accesso alla cosiddetta “Cripta”, sotto il Pavimento del Duomo e al Battistero.
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Ulteriori informazioni:
In occasione della scopertura sarà possibile ammirare le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso marmoreo, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, armadi che mostrano gli scaffali interni con oggetti liturgici.
Il catalogo e la guida:
Il “catalogo” relativo alla scopertura del Pavimento della Cattedrale, alla Porta del Cielo, dal titolo Virginis Templum (Siena, Cattedrale, Cripta, Battistero), pubblicato in cinque lingue, guiderà il visitatore all’interno del Complesso monumentale del Duomo.
Percorso artistico:
Un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano: come in cielo, così in terra. Il prezioso tappeto di marmi è unico, non solo per la tecnica utilizzata, ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla sapienza, a partire dalle navate con i protagonisti del mondo antico, scarmigliate sibille e filosofi, fino ai soggetti biblici sotto la cupola, nel presbiterio e nel transetto.
Il pavimento è il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento, oltre cinquanta in tutto, i cui cartoni preparatori furono disegnati da artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che dal pittore umbro Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore, “un sentiero sicuro anche fra le onde” (Sap. 14,3).
Il percorso si apre con l’iscrizione d’ingresso, davanti al portale centrale, un invito a entrare “castamente” nel Virginis templum, la casa di Maria, testimonianza del forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro ‘patrona’: Sena vetus civitas Virginis.
La Madonna si definisce anche come Sedes Sapientiae, sede di Sapienza e, subito dopo, la scritta è seguita dalla celebre tarsia con l’Ermete Trismegisto, il sapiente egiziano, il primo grande teologo dell’antichità.
Seguono filosofi come Socrate e Cratete nella tarsia del Pinturicchio, Epitteto, Aristotele, Seneca ed Euripide che corredano la Ruota della Fortuna e invitano al distacco dai beni terreni, futili, anzi ingombranti per dedicarsi al pensiero filosofico.
Si passa dunque all’itinerario biblico in cui Domenico Beccafumi, rispetto agli artisti delle precedenti generazioni, si avvale di nuovi modi stilistici rinnovando la tecnica del commesso marmoreo. L’artista invece di utilizzare pietre di vario colore accosta marmi di sfumature diverse rispetto alla tinta di base. Attraverso le gradazioni tonali del grigio-verde, Beccafumi riesce così a ottenere risultati sorprendenti di chiaro-scuro, in cui luci e ombre delineano le figure con una tale abilità artistica, da sembrare capolavori realizzati con la tecnica silografica o pitture monocrome.
Beccafumi compie tale rivoluzione nel fregio con Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia che si inserisce tra i due pilastri che sorreggono la cupola, verso il presbiterio. La fonte principale del soggetto è un passo dell’Esodo (17,1-7, ma si veda anche Numeri 20,1-13), in cui il popolo d’Israele, dopo la traversata del Mar Rosso, in marcia verso la terra promessa, è costretto a sopportare la mancanza d’acqua, fino al miracolo in cui Mosè percuoterà la roccia in Horeb, alla presenza degli anziani: «da essa sgorgherà acqua e il popolo berrà». Secondo l’interpretazione di san Paolo, nella prima lettera ai Corinti (10, 4), la pietra rappresenta il Cristo, dalla quale sgorga la salvezza per quegli uomini che attingono acqua dalla sua sorgente: «tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo».
Per prenotare la visita o per ulteriori informazioni +39 0577 286300 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Riapre sabato 15 agosto 2020 l’Antiquarium di Canne della Battaglia, il percorso museale identitario che privilegia il rapporto intrinseco con i luoghi degli eventi della seconda guerra punica divenendo luogo simbolo di conflitti tra civiltà ma anche spazio di amplificazione della memoria. Tutto in un paesaggio storico archeologico non modificato nel tempo dove la rappresentazione dell’antichità, seppur mediata dal volto urbanistico della città medievale, si è sviluppata secondo i tempi della ricerca archeologica del secolo scorso, dalla collina-acropoli del vicus cannense ai cosiddetti “sepolcreti annibalici”.
Mentre il parco archeologico è stato restituito alla comunità già dal 2 luglio l’Antiquarium è rimasto chiuso dopo l’emergenza epidemiologica consentendo all’Amministrazione una riapertura all’insegna della sperimentazione, della gradualità e della sostenibilità.
Sotto l’aspetto della tutela la chiusura temporanea del museo ha consentito una ricognizione conservativa sistematica delle collezioni esposte e dei depositi, affiancando l’importante operazione progettuale di potenziamento della sicurezza antincendio dell’intero sito che ha già ottenuto il parere di conformità dai Vigili del Fuoco competenti per la Provincia di Barletta-Andria-Trani. Il gruppo di lavoro incaricato, coordinato dalla Direzione di Canne della Battaglia, consegnerà in tempi brevi le aree del museo che saranno interessate da lavori di adeguamento ai fini dell'ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi con dotazione finanziaria dedicata. I lavori, dell’ammontare complessivo di euro 45.000 e della durata di circa 2 mesi, afferiscono agli interventi finanziati dal decreto MIBACT di programmazione straordinaria dei fondi rinvenienti dal POin /FESR 2007/2013, volti ad assicurare a livello nazionale la riduzione del rischio incendio nei confronti del patrimonio culturale, sia immobiliare che mobiliare, del personale e dei visitatori presenti nei luoghi della cultura con il coordinamento della neocostituita Direzione Generale per la sicurezza del Patrimonio culturale.
Parallelamente è stato avviato con il supporto dell’Ufficio Informatico della Direzione regionale uno studio sull’ampliamento del wi-fi nell’intero parco che possa rispondere alle diverse esigenze legate alla connettività e all’utilizzo innovativo di differenti metodologie di valorizzazione e comunicazione museale nelle aree archeologiche della Cittadella, di Pezza La Forbice e di Fontanella.
• Giorni ed orari: dal giovedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.45 con ultimo ingresso consentito alle ore 18.00;
• Orari di inizio visita: 10.00 – 11.00 - 12.00 – 13.00 – 14.00 - 15.00 – 16.00 – 17.00 – 18.00;
La seconda domenica del mese è chiuso, nei giorni che la precedono aperto dal mercoledì al sabato con gli orari di inizio visita sopra indicati;
• Numero massimo di ingressi consentito per fascia oraria: 30;
• Durata della visita: 1 ora;
• Prenotazione: è consigliata la prenotazione telefonica al numero +39 0883 510993 oppure inviando una mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
• Biglietto: gratuito;
• Info: +39 0883 510993 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
ACCOGLIENZA E SERVIZI AL PUBBLICO
La sicurezza dei nostri visitatori è la cosa più importante per noi, per questo motivo la Direzione regionale Musei Puglia ha stabilito precise modalità di visita in conformità con le disposizioni dettate in materia di sicurezza sanitaria:
- All’ingresso del sito sono stati predisposti in modo visibile tutti i cartelli con le disposizioni emanate dal Ministero della Salute per informare i visitatori sulle modalità di accesso e fruizione: uso obbligatorio di mascherine, pulizia delle mani attraverso appositi distributori di gel disinfettante, distanziamento fisico, ecc.;
- Prima di accedere, il personale in servizio, munito di appositi DPI (mascherina, guanti, visiera), misurerà la temperatura corporea dei visitatori per assicurarsi che non sia superiore ai 37,5° C;
- I visitatori dovranno recarsi ai siti muniti di mascherine e guanti che dovranno essere indossati per tutta la durata della visita;
- Durante la visita si dovrà rispettare il distanziamento fisico di 1 – 2 metri (a seconda della posizione nel sito);
- Allo scopo di rispettare il distanziamento, la visita presso il luogo della cultura avverrà tramite ingressi contingentati (nella quantità e nella frequenza) anche mediante prenotazioni, esodi scaglionati, percorsi di visita obbligati e un numero massimo giornaliero di visitatori;
- Lungo i percorsi sono stati disposti dispenser dedicati per la distribuzione di gel disinfettante ed un contenitore, all’uscita, per lo smaltimento di guanti e mascherine;
- Gli ascensori verranno utilizzati una persona per volta con l’obbligo di indossare sempre mascherina e guanti (in caso di persone disabili è consentita la presenza di un accompagnatore sempre munito di mascherina);
- Il personale di turno vigilerà sul rispetto delle normative di sicurezza (contingentazione degli ingressi e degli ambienti comuni, rispetto del distanziamento, ecc.).
La Direzione regionale Musei Puglia augura a tutti i suoi visitatori una buona visita in totale sicurezza.