All’Auditorium Parco della Musica a Roma una serata evento per presentare le iniziative legate alle celebrazioni del Centenario e per lanciare il progetto benefico “Un dono dal Cielo per Airc".
Si è tenuto a Roma, il 06 dicembre 2022, presso la suggestiva cornice dell’Auditorium Parco della Musica, un evento di presentazione del programma completo delle attività e delle iniziative che lungo tutto il 2023 scandiranno le celebrazioni del Centenario dell'Aeronautica Militare, che ricorrerà ufficialmente il 28 marzo. A seguire, presso la sala Sinopoli, si è tenuto il concerto "Omaggio alla musica" della Banda dell'Aeronautica Militare diretta dal Maestro Pantaleo Leonfranco Cammarano, alla presenza di numerose autorità religiose, civili e militari, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
E' stato il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica in persona, generale di squadra aerea Luca Goretti, a scorrere cronologicamente le tappe di questo ricco percorso di eventi ed iniziative, "una grande occasione - ha detto il Generale - per raccontare la nostra storia, far conoscere i nostri ideali e le nostre preziose capacità al servizio della collettività e delle Istituzioni".
La serata evento è stata l’occasione per dare ufficialmente il via al progetto di beneficenza “Un dono dal cielo per AIRC”, un’opportunità molto importante per "fare volare la ricerca" e testimoniare, ancora una volta, con azioni concrete e tangibili, quanto la Forza Armata sia vicina alla collettività.
Tutte le iniziative, gli eventi e le principali manifestazioni della Forza Armata, nonché parte del ricavato dalle vendite del Calendario 2023 e le donazioni volontarie del personale e di privati, sosterranno l’iniziativa solidale "Un dono dal cielo per AIRC", fondazione impegnata a sostenere la ricerca sul cancro in Italia da oltre 50 anni. I fondi raccolti saranno destinati all’acquisto di strumentazioni altamente tecnologiche e di ultima generazione per IFOM, Istituto di Oncologia Molecolare di AIRC.
“Vogliamo ringraziare l’Aeronautica Militare per aver scelto di legare le celebrazioni del loro Centenario al sostegno alla ricerca oncologica – ha spiegato Niccolò Contucci, Chief Fundraising Officer di Fondazione AIRC – Siamo certi che unendo le forze sapremo dare un’accelerazione importante a numerosi progetti di ricerca e potremo contribuire a rendere il cancro sempre più curabile”.
Manifestazioni aeree, mostre itineranti, progetti editoriali, eventi sportivi e conferenze internazionali: il Gen. Goretti, muovendosi in ordine cronologico, ha presentato ad istituzioni, partner, sponsor e media, l'articolato programma di iniziative pluridisciplinari che si susseguiranno nel 2023.
Il momento più significativo ed iconico sarà ovviamente la ricorrenza del 28 marzo, data di costituzione dell’Aeronautica Militare, che sarà celebrato nella splendida cornice del centro di Roma con due eventi principali: una cerimonia militare nella terrazza del Pincio e un sorvolo aereo sulla città di Roma.
In Piazza del Popolo, dal 24 al 29 marzo 2023, sarà realizzato il villaggio aeronautico “Air Force Experience” che consentirà ai cittadini di ogni età di conoscere meglio l’Aeronautica Militare. Velivoli in mostra statica, percorsi esperienziali, incontri informativi e d’intrattenimento, stand promozionali, simulatori ludici, proiezioni, esibizioni musicali e sportive per vivere insieme il 100° compleanno dell’Arma Azzurra.
"Abbiamo il desiderio di condividere questo percorso fatto di memoria collettiva ma come è nel nostro DNA sempre rivolto al futuro, con l'opinione pubblica, con la Difesa, con l’Industria e con tutti i più importanti settori della società civile – ha concluso il Generale Goretti - a partire da quello importantissimo della ricerca scientifica, ed accademico in generale, della cultura, dell'industria aerospaziale, dell'informazione".
Calendario AM 2023
Un percorso di avvicinamento al Centenario già partito in realtà con la presentazione del Calendario AM 2023, ideato in collaborazione con due eccellenze italiane, la Italdesign e Giunti Editore, che ripercorre, attraverso dodici bellissime tavole, i 10 decenni dell'Aeronautica Militare, abbracciando passato, presente e futuro. Il Calendario 2023 è disponibile in oltre 250 punti vendita GIUNTI AL PUNTO e sullo store ufficiale Amazon dell'Aeronautica Militare.
Mostra Ali di Carta
Altra iniziativa di tipo culturale che ha di fatto già aperto il lungo percorso verso il Centenario dell'Aeronautica è la mostra "Ali di Carta", ospitata fino a metà febbraio 2023 presso le Sale Storiche di Palazzo Aeronautica (aperta con ingresso gratuito al pubblico tutti i weekend e festivi), che ripercorre attraverso i più importanti cartelloni e manifesti cinematografici italiani ed internazionali dal '900 ad oggi l'epopea di due delle più incredibili invenzioni dello scorso secolo, il cinema ed il volo.
Simposio storico – 15 febbraio
Un percorso narrativo a matrice storica che, il 15 febbraio presso la Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, ripercorrerà le tappe fondamentali del volo e dell’Aeronautica Militare, richiamando la conoscenza dei principali personaggi che hanno dato prestigio e impulso ai 100 anni della Forza Armata.
Mostra itinerante – 25 marzo -24 dicembre
La storia, le capacità e le tradizioni dell’Aeronautica Militare nei suoi primi 100 anni costituiranno il filo conduttore delle mostre che si svolgeranno lungo tutta la penisola, attraverso un dedicato percorso iconografico. Si partirà dalla mostra di Roma, all’Altare della Patria, dal 25 marzo al 23 aprile 2023, e si proseguirà in diverse località, con lo scopo di avvicinare l’Aeronautica Militare, la sua storia e i suoi valori, al territorio e al cittadino. Gli appuntamenti della mostra itinerante sono interamente consultabili sul sito AM.
Inaugurazione Museo Storico AM – 18 aprile
Dopo un'opera di restyling e completa revisione dell'intero apparato espositivo, riaprirà al pubblico il Museo Storico dell’Aeronautica Militare, situato sulla sponda meridionale del Lago di Bracciano, a Vigna di Valle, dove sorgeva l’idroscalo più antico d’Italia. Il nuovo progetto di allestimento, imponente e innovativo, intende portare elementi di rinnovamento rispetto al passato, seppure nel rispetto della tradizione. L’obiettivo è quello di ottenere una struttura museale moderna, attraente, capace di incrementare il numero di visitatori annui, attraverso una maggiore fruibilità dei contenuti espositivi che esaltino il ruolo del Museo quale contenitore di memoria collettiva e di tradizione aeronautica nazionale al servizio del cittadino.
Inaugurazione DSSE – 27 aprile
La Divisione Superiore Studi ed Esperienze fu uno dei primissimi e più avanzati centri di ricerca e sviluppo scientifico per le sperimentazioni su nuovi velivoli, armamenti, equipaggiamenti e su tutto ciò che è legato al volo. Grazie al recupero e alla rivalutazione dell’intero complesso infrastrutturale, è stato realizzato un percorso storico-museale, evidenziando il ruolo dell’Aeroporto di Guidonia agli albori della Regia Aeronautica.
AeroSpace Power Conference – 12 – 13 maggio
Uno sguardo al futuro dell’Aerospazio, un’analisi delle sue possibili evoluzioni e del suo ruolo nella geopolitica degli anni a venire. Questo l’obiettivo della “Italian AeroSpace Power Conference 2023”, un evento di rilevanza internazionale che si terrà presso la suggestiva location della Nuvola di Fuksas a Roma. Accademici, ricercatori, esperti civili e militari si alterneranno per elaborare nuove idee e scambiare opinioni interdisciplinari, presentando tecnologia, innovazione e sostenibilità associate al settore aerospaziale.
Pattuglia Acrobatica Nazionale
Nell'ambito della stagione acrobatica 2023, da maggio a novembre, l’Aeronautica Militare ha previsto la presenza delle Frecce Tricolori ad almeno un evento/manifestazione aerea per ogni Regione italiana, attraverso un’esibizione completa e sorvoli su ogni capoluogo di Regione.
Simposio Tecnico – 9 -10 novembre
All’Accademia Aeronautica di Pozzuoli un evento orientato al futuro del dominio aerospaziale per sostenere il ruolo, il posizionamento e la visibilità dell’Aeronautica Militare come attore responsabile e prepositivo per l’innovazione tecnologica del Paese, con importanti ricadute abilitanti a livello civile e commerciali.
Iniziative e prodotti
Il centenario dell’Aeronautica Militare sarà arricchito da una moltitudine di iniziative e prodotti editoriali. Solo per citarne alcuni, saranno disponibili due volumi dedicati all’Aeronautica Militare di ieri e di oggi realizzato in collaborazione con Giunti Editore, uno speciale album di figurine Panini, un’avvincente collana di fumetti a carattere aeronautico, una moneta commemorativa e tanti altri.
Produzioni cinematografiche
Rai Cultura si prepara a celebrare con uno Speciale la ricorrenza del prossimo 28 marzo 2023, giorno in cui ricorreranno i 100 anni dalla costituzione dell’Aeronautica Militare come Forza Armata autonoma. Per l’occasione, Rai Cultura realizzerà un racconto storico, che dalle gesta dei pionieri arriverà ai nostri giorni, arricchito da preziose ed inedite immagini d’archivio. Lo Speciale verrà proposto in prima visione su Rai Storia in occasione dell’anniversario, il 28 marzo del 2023.
Numerose, inoltre, le produzioni cinematografiche che accompagneranno questa importante ricorrenza. Sono già iniziate ad esempio le riprese della fiction "I Cacciatori del Cielo”, docu-film sulla storia dell'asso dell'aviazione Francesco Baracca interpretato da Giuseppe Fiorello, prodotto da Anele in collaborazione con Aeronautica Militare e Rai Documentari, in coproduzione con Istituto Luce Cinecittà, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Tra le altre produzioni dedicate alle celebrazioni del Centenario AM, anche due documentari dedicati, rispettivamente, all’Internation Flight Training School e alle Frecce Tricolori.
A Foggia, come preannunciato, il 6 dicembre 2023 il è svolta all’interno dell’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia la presentazione del calendario dell’Esercito intitolato “A testa alta: da Porta San Paolo a Mignano Monte lungo i 98 giorni che portarono alla riscossa".
Quest'anno si è scelto di aprire una riflessione sul ruolo dell'Esercito Italiano a seguito dell’8 settembre 1943. Edita in occasione dell’ottantesimo anniversario di quegli eventi, l’opera editoriale vuole appunto raccontare cosa accadde nelle settimane che seguirono l’armistizio, quando i soldati italiani continuarono a combattere per contrastare l’aggressione tedesca.
L’opera editoriale è stata presentata dal Comandante Militare dell’Esercito Puglia, Colonello Arcangelo Moro e dal Professor Nicola Neri, docente di Storia Militare e Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università “Aldo moro” di Bari, con la moderazione della giornalista Rosaria D’Errico.
Ha dato inizio ai lavori il Rettore, prof. Pierpaolo Limone, che durante i saluti iniziali ha evidenziato come questo evento sia particolarmente significativo non solo per l’argomento trattato, ma anche per le sinergie istituzionali che vengono a realizzarsi in queste occasioni, da considerarsi sicuramente un valore aggiunto per i giovani studenti e per tutta la comunità universitaria.
“…L’Esercito e la comunità nazionale dimostrano, nella prova estrema, di resistere e poter consegnare un nuovo futuro a sé stessi e alle generazioni successive, lasciando in eredità una prova di valore che la Storia ricorda…” queste tra le parole del prof. Neri per descrivere che la Patria non era morta con la sconfitta militare del 1943. Capacità di resilienza, riorganizzazione e rinnovata combattività furono dimostrate dallo strumento militare italiano e dall’Esercito in particolare.
Il Colonnello Moro, nel corso del suo intervento, ha voluto illustrare i contenuti del calendario, evidenziando come la scelta del tema sia da ricondurre alla “consapevolezza che il destino della Patria non poteva essere affidato ad altri e ieri, come oggi, il giuramento imponeva fedeltà alle Istituzioni. Fedeltà che gli uomini e le donne dell’Esercito interpetrano nel senso più profondo, da sempre.
Sarà possibile acquistare una copia da collezione del CalendEsercito 2023 presso i 250 punti vendita di Giunti Editore. L’opera editoriale, giunta alla ventiseiesima edizione, realizzata grazie alla collaborazione con i partner istituzionali Leonardo spa e Idv (Iveco defence vehicles), contribuirà a sostenere l’Opera nazionale di assistenza per gli orfani ed i militari di carriera dell'esercito (Onamoce) alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite. L'Opera Nazionale assiste, attualmente, circa 500 orfani di ufficiali, sottufficiali, graduati nonché dei militari di truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.
“A testa alta - da Porta San Paolo a Mignano Monte Lungo, i 98 giorni che portarono alla riscossa” è il nome del nuovo calendario che l'Esercito Italiano presenterà alle ore 10.30 di martedì 6 dicembre, presso Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia.
Realizzato per ricordare l'ottantesimo anniversario di quegli eventi, quest'anno Calendario vuole raccontare cosa accadde nelle settimane che seguirono l’armistizio quando, i soldati italiani, continuarono a combattere per contrastare l’aggressione tedesca e, in soli 98 giorni, seppero reagire e con coraggio tornarono a combattere a testa alta, per vincere e liberare il Paese, dimostrando valore, rigore e orgoglio.
Addestramento congiunto per il personale e caccia di 5ª generazione di tre nazioni. Oltre mille i militari coinvolti, di cui 600 ad Amendola, e più di 50 i velivoli partecipanti.
È iniziata il 14 novembre e si concluderà il 25 novembre prossimo l’esercitazione internazionale interforze Falcon Strike, organizzata dall’Aeronautica Militare, il cui obiettivo è consolidare tattiche, tecniche e procedure nel campo della difesa aerea.
L’aeroporto militare di Amendola, sede del 32° Stormo, è sede di rischieramento principale dell’attività, cui prendono parte personale e velivoli di Italia, Stati Uniti e Paesi Bassi, il cacciatorpediniere “Caio Duilio” della Marina Militare, e assetti SBAD (Surface Based Air Defense), a guida del 121° Reggimento Artiglieria Controaerei “Ravenna” dell’Esercito Italiano.
L’Aeronautica Militare partecipa con numerosi assetti aerotattici – in particolare velivoli di 5ª generazione F35A e B - velivoli da ricognizione, da trasporto e rifornimento in volo ed elicotteri. È inoltre coinvolto un F35B delle Forze Aeree della Marina Militare.
L’attività è focalizzata in particolare sull’addestramento congiunto di piloti e specialisti che operano su caccia di 5ª generazione F-35 dei tre Paesi partecipanti, al fine di consolidare tattiche, tecniche e procedure operative nel campo della difesa aerea e migliorare la cooperazione e la standardizzazione a livello multinazionale.
L’esercitazione, unica nel suo genere, coinvolge nell’attività in tutto sei basi dell’Aeronautica Militare. I piloti dei velivoli , che operano su gran parte del territorio nazionale all’interno di aree addestrative dedicate, si stanno addestrando in modo realistico, anche grazie all’impiego di sofisticate tecnologie di simulazione delle minacce, a fronteggiare scenari operativi di difesa aerea complessi e altamente difesi, sfruttando anche le capacità di bassa osservabilità degli assetti di 5ª generazione.Il Comando europeo dell’Aeronautica degli Stati Uniti (USAFE - United States Air Force in Europe) partecipa con assetti F16 ed F35A, mentre l’Aeronautica dei Paesi Bassi (RNLAF - Royal Netherlands Air Force) è presente con velivoli F35A.
Durante la Falcon Strike sarà ospitato ad Amendola – per la prima volta in Italia – l’F-35 Air Chiefs Meeting, un forum a guida USAFE di confronto ed aggiornamento a livello strategico tra i capi delle forze aeree che impiegano il velivolo di 5ª generazione.
Il forum – generalmente svolto al quartier generale USAFE a Ramstein (Germania) – è nato per consolidare la collaborazione in ambito F-35 European User’s Group.
Questo evento offre l’opportunità di consolidare ulteriormente la posizione dell’Italia, della Difesa e dell’Aeronautica Militare nell’ambito della F-35 community, sfruttando anche le potenzialità peculiari delle infrastrutture nazionali deputate all’addestramento operativo.
Un C-130J atterra sull’aviopista progettata e realizzata da ENEA e Aeronautica Militare, la prima del continente antartico su una morena.
Primo atterraggio di prova questa mattina sulla nuova aviopista antartica progettata e realizzata da ENEA e Aeronautica Militare, in collaborazione con Vigili del Fuoco, grazie a un finanziamento dedicato del Ministero dell’Università e della Ricerca. Un C-130J della 46a Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare ha effettuato con successo, alle ore 4.30 italiane, il primo atterraggio sulla pista semi-preparata destinata a diventare in Antartide un hub internazionale al servizio della ricerca scientifica, non solo italiana.
Il volo ha trasportato materiali e cibo per fare fronte all’emergenza causata dal ridotto spessore di ghiaccio marino, che quest’anno non ha consentito l’atterraggio di grandi velivoli sul pack di fronte alla base costiera italiana Mario Zucchelli nella Baia di Terranova.
Larga 60 metri e completata per i primi 1.700 metri sui 2.200 previsti dal progetto, la pista è stata costruita per la prima volta su una morena, sfruttando i depositi detritici che sovrastano Boulder Clay, un ghiacciaio spesso oltre 100 metri, che si trova a 4 km dalla stazione Zucchelli. Nei prossimi mesi saranno completati i lavori che renderanno l’aviostruttura pienamente operativa già a partire dalla prossima spedizione antartica.
“Questa aviopista consentirà di aumentare affidabilità, flessibilità e sicurezza delle operazioni logistiche del PNRA – Programma Nazionale di Ricerche in Antartide”, spiega Elena Campana, responsabile dell’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA, che cura la pianificazione logistica delle spedizioni italiane. “Si tratta di una risorsa importante – aggiunge – anche per gli altri programmi antartici che si trovano a operare nel Mare di Ross. I Programmi antartici della Nuova Zelanda e della Corea del Sud ci hanno già espresso il loro forte interesse a collaborare e questa infrastruttura che potrà dare supporto anche alle attività del Programma antartico degli Stati Uniti”.
“L’Aeronautica Militare ha svolto un ruolo fondamentale sia nella progettazione che nella realizzazione della pista di Boulder Clay, anche grazie al dispiegamento in loco di numerose macchine operatrici per movimento terra in dotazione al Servizio Infrastrutture del Comando Logistico A.M. Si tratta di un progetto unico al mondo nel suo genere, estremamente complesso per la severità del contesto antartico e per il sito in cui sorge, che ha richiesto un lunga attività preliminare di studio e monitoraggio della stabilità strutturale, svolta insieme all’ENEA e ai ricercatori del PNRA”, spiega il Tenente Colonnello Antonello Germinario, Ufficiale ingegnere dell’Aeronautica Militare che si è occupato della progettazione dell’opera e che quest’anno svolge in campo il ruolo di esperto geotecnico e di capo-cantiere. “Per verificare l’idoneità all’atterraggio e al decollo delle diverse categorie di velivoli – aggiunge – gli indici di resistenza strutturale della pista vengono costantemente monitorati sia da parte del Laboratorio Geotecnico del 2° Reparto Genio A.M. che dall’ENEA”.
Nello specifico, l’aviopista è composta da strati sovrapposti di materiale reperito in loco: la fondazione è costituita da materiale lapideo grossolano mentre quelli superiori sono invece realizzati con materiale a granulometria via via decrescente utilizzando l’Air Convection Embankment (ACE), il principio che favorisce la convezione di aria all’interno della struttura preservando dal surriscaldamento il sottostante sistema morena/ghiacciaio durante il periodo estivo.
“Il ghiaccio marino rappresenta una superficie adatta per le operazioni aeree, ma nel tempo è poco affidabile. Innanzitutto, può essere utilizzato solo per un periodo limitato dell'anno, non più di un mese all’inizio dell'estate australe, prima che il riscaldamento stagionale lo renda non idoneo a questo tipo di attività”, spiega Gianluca Bianchi Fasani dell’ENEA, responsabile tecnico dell'opera e capo spedizione presso la stazione Mario Zucchelli della 38a Spedizione italiana in Antartide. “Quest’anno i prolungati e intensi venti catabatici uniti alle forti tempeste marine avvenute nell’area hanno impedito al ghiaccio di raggiungere lo spessore minimo che ci consentisse di allestire una pista di atterraggio sul pack, costringendoci a deviare le operazioni aeree sulla base statunitense di McMurdo. Una pista su ghiaia, anche in ottica futura, risolve questo problema. Il volo dell’Aeronautica Militare presso Boulder Clay rappresenta la prova tecnica in vista della messa in esercizio dell’infrastruttura l’anno prossimo”, conclude Bianchi Fasani.
“L’aviopista semi-preparata in Antartide ci rende particolarmente orgogliosi”, ha sottolineato il Brigadier Generale Mario Sciandra, Capo del Servizio Infrastrutture del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare. “In questo esempio di collaborazione istituzionale sono state affrontate e risolte con successo problematiche inesplorate, consentendo agli organi tecnici del nostro Servizio Infrastrutture di acquisire una straordinaria esperienza che contribuirà ad ampliare il proprio spettro di competenze nella realizzazione di piste cosiddette semi-preparate a sostegno dell’operatività dell’Aeronautica Militare”.
Le missioni italiane in Antartide sono finanziate dal Ministero dell’Università e Ricerca nell’ambito del PNRA, con ENEA che ne gestisce l’organizzazione logistica e il Cnr nel ruolo di responsabile della programmazione scientifica. La 38a spedizione italiana in Antartide ha preso il via a ottobre e coinvolge complessivamente 240 tra tecnici e ricercatori - tra cui 23 operatori e specialisti di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri messi a disposizione dalla Difesa - impegnati in 50 progetti focalizzati principalmente su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia. L’Aeronautica Militare, in particolare, contribuisce anche con un velivolo C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa, con equipaggi addestrati ad operare in condizioni climatiche ed ambientali estreme, per i collegamenti tra la Nuova Zelanda e il continente antartico.
Il 17 novembre 2022, sono stati presentati al Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Università di Palermo, 22 motori storici aeronautici completamente restaurati in vista del Centenario dell’Aeronautica Militare del 2023, sulla base di un accordo di collaborazione tra le due istituzioni.
All’evento di presentazione hanno preso parte il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, ed il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, prof. Massimo Midiri.
“Il Centenario dell’Aeronautica Militare, che ci stiamo preparando a celebrare con numerosi eventi ed iniziative su tutto il territorio nazionale, sarà anche una straordinaria opportunità per mettere insieme tante eccellenze della cultura del nostro Paese”, ha dichiarato il Generale Goretti a margine dell’evento. “Ne è un esempio questa bellissima sinergia con il Museo dei Motori del Sistema Museale, grazie alla quale abbiamo potuto avvalerci delle loro competenze uniche nel restauro di materiale storico per riportare all’antico splendore alcuni dei motori dei velivoli che hanno fatto la storia dell’Aeronautica Militare nel corso di questo secolo. Alcuni di questi preziosi cimeli verranno esposti e valorizzati nel Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, un posto che gli appassionati di aviazione di tutto il mondo ci invidiano ed il luogo ideale dove trovano posto i velivoli e gli oggetti appartenuti a chi ha lasciato un segno indelebile in questo percorso lungo 100 anni”.
Presente all’evento anche il Generale Ispettore capo (ric) Basilio Di Martino, Presidente del Comitato per il Centenario dell'Aeronautica Militare, ed il Generale di Brigata Aerea Giovanni Francesco Adamo, Capo del 5° Reparto "Comunicazione" dello Stato Maggiore Aeronautica, accolti dal Direttore del Museo, prof. Marco Cammalleri. L’attività svolta fa parte di un vasto progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale del patrimonio storico motoristico dell’Aeronautica Militare promosso dal Museo e curato dall’ing. Giuseppe Genchi, conservatore del Museo. Dopo poco più di un anno dall’avvio del progetto, il Museo ha completato il restauro di 22 motori storici di varie epoche: sei di questi, particolarmente rari e di elevato valore storico, saranno esposti nel rinnovato allestimento espositivo del Museo Storico dell’Aeronautica Militare, gli altri amplieranno l’area espositiva aeronautica del Museo dei Motori, anch’essa rinnovata con la realizzazione di una nuova sala interamente dedicata ai motori a reazione, inaugurata nell’occasione dal Magnifico Rettore e dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.
“Siamo particolarmente orgogliosi di partecipare attivamente alle iniziative celebrative dei cento anni dell’Aeronautica Militare con la realizzazione di questo progetto - ha sottolineato il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri - Grazie a questa esemplare e virtuosa collaborazione tra Enti dello Stato viene valorizzata e restituita alla collettività una importante collezione di motori del patrimonio storico aeronautico del nostro Paese. Il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi, con la sua capacità di raccontare con straordinaria completezza l’evoluzione dei motori che si offrono oggi alla più ampia fruizione possibile, si conferma tra i principali attori della Terza Missione di Ateneo, a riprova del ruolo fondamentale di UniPa come centro culturale per lo sviluppo del territorio e della società”.
Il progetto amplia le numerose attività di collaborazione che da dieci anni intercorrono proficuamente tra il Museo dei Motori dell’Ateneo di Palermo e l’Aeronautica Militare, e in particolare con il 5° Reparto dello Stato Maggiore della Forza Armata e il suo Museo Storico. Nei rispettivi ambiti, le due istituzioni hanno trovato quale minimo comune denominatore la valorizzazione del patrimonio storico aeronautico, per la quale le attività di collaborazione proseguiranno ben oltre il 2023. Queste spaziano dalla ricerca documentale alla consulenza storico-tecnica, dal restauro dei motori finalizzato all’esposizione museale alla divulgazione e promozione culturale.
Il Direttore del Sistema Museale di Ateneo, prof. Paolo Inglese ha dichiarato: “la visita del Capo di Stato Maggiore può definirsi un evento ‘storico’ per il nostro Museo dei Motori e di questo siamo a lui profondamente grati e sono io stesso grato al Direttore, prof. Cammalleri ed al Conservatore, ing. Genchi. Che in un momento storico così intenso per le Forze Armate, impegnate in contesti internazionali anche particolarmente delicati, il Capo di Stato Maggiore abbia sentito il piacere e trovato il tempo da dedicare ai risultati più che eccezionali del lavoro svolto da tutto lo staff del Museo, ivi compresi le collaboratrici e i collaboratori, è un fatto che ci riempie di orgoglio e che dà lustro a tutta la Comunità Accademica”.
Nel primo pomeriggio è atterrato sull'aeroporto di Napoli-Capodichino un velivolo militare da trasporto Falcon 900 del 31° Stormo dell'Aeronautica Militare con a bordo un bambino di appena 10 giorni in imminente pericolo di vita.
Il volo salva-vita è stato disposto, su richiesta della Prefettura di Catanzaro, dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea dell'Aeronautica Militare che ha tra i vari compiti anche quello di coordinare questo genere di attività a favore della popolazione civile su tutto il territorio nazionale.
Il velivolo militare è decollato dall'aeroporto militare di Ciampino, sede del 31° Stormo, verso l'aeroporto di Lamezia Terme, dove ha imbarcato il piccolo paziente, la mamma e l'equipe medica che ha garantito un monitoraggio continuo durante il trasporto aereo.
Il Falcon 900 si è poi diretto verso l'aeroporto partenopeo. Qui un'ambulanza ha completato il trasporto sanitario fino a raggiungere l'Ospedale "Vincenzo Monaldi" - AOS dei Colli di Napoli.
I trasporti a favore di cittadini in imminente pericolo di vita vengono svolti con equipaggi, velivoli da trasporto ed elicotteri dell'Aeronautica Militare e consistono in un intenso lavoro di squadra che richiede professionalità, addestramento e dedizione. Sono migliaia ogni anno le ore di volo effettuate dai velivoli del 31° Stormo di Ciampino, dal 14° Stormo di Pratica di Mare, dal 15° Stormo di Cervia e dalla 46ª Brigata Aerea di Pisa, assetti sempre in prima linea in caso di emergenza.
Sembra inconsueto il gesto del Generale C. A. Antonio Li Gobbi (in foto) riservato allo Stato della Francia, e al suo presidente Macron, nell’aver riconsegnata la decorazione concessa dal ministero della Difesa francese nel 1996 per la sua attività in Bosnia Erzegovina. Ma di fatto è il gesto di un uomo, un militare, che ha servito la Patria Italia con onore, dignità e rispetto, e che no accetta in nessun modo ciò che la Francia negli ultimi giorni ci ha riservato.
Stiamo parlando delle dichiarazioni offensive del Governo francese rivolte al Governo italiano e, perciò tutto il Popolo Italiano, sulle note e dolenti vicende degli immigrati fatti dirigere dal Ministro Piantedosi e poi fatti scendere al porto di Tolone, “parcheggiati” per oltre due settimane nel Mediterraneo sulla Ocean Viking della Ong Sos Méditerranée.
«Riprendetevi la medaglia, gli italiani non sono dei venduti», il commento del Generale pubblicato sui social.
Dai più “energici” il gesto è stato definito “uno schiaffo”.
Nella missiva (in foto), indirizzata dal Generale A. Li Gobbi all’Ambasciata di Francia in Italia e alla Direzione Generale del Personale Militare italiano, in data 11 novembre 2022, si legge:
“Il sottoscritto Generale di Corpo d’Armata (riserva) Antonio Li Gobbi, restituisce a Codesta Rappresentanza Diplomatica la Médaille de Bronze de la Défense Nationale, concessagli in relazione alla propria attività in Bosnia Erzegovina nell’ambito della Divisione Multinazionale Sud-Est (a guida francese) nel 1998-96.
La decorazione suddetta era stata concessa dal Ministro della Difesa Francese in data 29 ottobre 1996.
Il motivo della decisione è che in relazione ad alcune recentissime prese di posizioni politiche del governo francese nei confronti dell’Italia, prese di posizioni che ritengo ingiustificate e pretestuose, non considero dignitoso per me, come Italiano e come Soldato, continuare a fregiarmi di tale decorazione.
Allego:
- la Médaille de Bronze de la Défense Nationale,
- il relativo diploma a firma del Ministro Charles Millon,
- l’ “agrafe” con la scritta “armèe de terre”.»
1923 – 2023: 100 anni di storia raccontati in modo inedito attraverso un ambizioso progetto artistico, ideato dalla redazione della Rivista Aeronautica in collaborazione con due eccellenze italiane, la Italdesign e Giunti Editore.
Attraverso 12 tavole create da Alessandro Trombin e Massimo Borrelli, designer del team creativo di Italdesign, si ripercorrono - in una sorta di viaggio onirico - i 10 decenni dell’Aeronautica Militare caratterizzati da importanti eventi che hanno segnato la storia del Paese ed hanno visto la Forza Armata protagonista.
Dodici tavole per abbracciare passato, presente e futuro: dieci per illustrare tappe significative della storia della Forza Armata attraverso i suoi velivoli più iconici - una per ogni decennio, da quel lontano 28 marzo 1923 sino ai nostri giorni - e due dal volto più moderno e tecnologico che guardano al futuro attraversando il cielo nella sua interezza, fino a conquistare lo spazio.
La presentazione del Calendario 2023, una serata evento condotta dalla speaker radiofonica Roberta Lanfranchi, si è tenuta oggi a Roma, presso l’Aeroporto dell’Urbe, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e di numerose autorità ed ospiti.
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Nei 12 mesi del Calendario 2023 dell’Aeronautica Militare si ritrovano i principali velivoli iconici che hanno segnato i Cento anni dell’Aeronautica Militare: dagli Idrovolanti S.55 delle Crociere Atlantiche all’MC-39 della Coppa Schneider; dal primo velivolo jet DH-100 Vampire al F-104, passando per l’F.84, il Fiat G.91 ed il Tornado; dal Br.1150 Atlantic al C-130H, il gigante dell’aria che ha consentito alla Forza Armata di proiettare il potere aerospaziale dalle aree desertiche dell’Africa fino ai ghiacci dell’Antartide.
Protagonisti anche gli elicotteri, dall’HH-3F agli AB-212 che mese dopo mese si alternano sulle pagine del Calendario fino ad arrivare ai velivoli che oggi esprimono il Potere Aerospaziale dell’Aeronautica Militare: dall’Eurofighter, spina dorsale della Difesa Aerea nazionale e della NATO, all’F-35, velivolo di quinta generazione che rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia aeronautica internazionale, passando per i Predator, aeromobili a pilotaggio remoto. A chiusura della carrellata “artistica”, gli assetti che porteranno l’Aeronautica Militare in volo verso il futuro come l’FCAS (Future Combat Air System) ed il Future Vertical Lift, velivoli ad ala fissa e ad ala rotante che rappresentano le generazioni future degli assetti dell’Arma Azzurra.
Ad arricchire il progetto editoriale anche una serie di contenuti multimediali grazie ai quali sarà possibile ripercorrere in maniera interattiva i 100 anni di vita dell’Aeronautica Militare; il materiale video, al quale è possibile accedere attraverso dei QR code presenti su tutti i mesi del Calendario, è stato realizzato dal Centro Produzione Audiovisivi del 5° Reparto “Comunicazione”, attingendo a piene mani dal ricco archivio cinefotografico della Forza Armata.
“Da cento anni i velivoli della Regia Aeronautica, prima, e dell’Aeronautica Militare poi, solcano i cieli di tutto il mondo”, ha commentato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a chiusura dell’evento. “Aeroplani di ogni specialità, dalle caratteristiche e soluzioni tecnologiche sempre all’avanguardia, pilotati da strepitosi uomini e donne che hanno portato il loro contributo a tinte forti, a volte tragiche, nell’appassionante trama del progresso aeronautico e spaziale, tessuta giorno dopo giorno con grandi imprese ma anche con la silenziosa abnegazione della quotidianità dei naviganti, dei tecnici e degli specialisti, ispirata dai valori e dalla passione che ci appartengono e che portiamo, e porteremo sempre, nel nostro cuore.” […] La nostra è una Forza Armata che guarda al futuro, potremo aver cambiato organizzazione, struttura, uomini, ma la passione no, non è mai cambiata, è rimasta immutata nel corso di questi 100 anni di vita.
Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago al termine dell’evento ha voluto sottolineare come “l’Aeronautica Militare abbia sempre fatto della passione e dell’innovazione la sua forza, riuscendo a percorrere la storia di cento anni del nostro Paese, producendo eccellenza, rappresentando l’Italia nel mondo assolvendo un compito straordinario”.
Il Calendario 2023 dell’Aeronautica Militare è inserito nell’ambito del progetto “Un dono dal cielo per AIRC”, una delle iniziative legate alle celebrazioni del Centenario dell’Aeronautica Militare. Per ogni calendario acquistato, l’Aeronautica Militare devolverà €1 in favore di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, i fondi raccolti saranno destinati all’acquisto di macchinari per la ricerca oncologica molecolare di ultima generazione di IFOM, l’Istituto di Oncologia Molecolare di Fondazione AIRC.
La collaborazione con Giunti Editore renderà possibile la distribuzione del Calendario 2023 del Centenario AM attraverso la capillare rete di librerie, con oltre 250 punti vendita GIUNTI AL PUNTO, rendendo il calendario disponibile in tutta Italia agli appassionati ed al più vasto pubblico. Il nuovo progetto editoriale, promosso da Difesa Servizi, ha inaugurato un nuovo percorso di valorizzazione dei calendari delle Forze Armate per la diffusione della cultura della Difesa attraverso la distribuzione e la commercializzazione nelle librerie Giunti.
Il bimbo, in pericolo di vita per una grave disfunzione cardiaca, ha viaggiato all'interno di una culla termica a bordo di un Falcon 50 del 31° Stormo
Si è concluso nella tarda serata di ieri il trasporto sanitario d’urgenza di un bimbo di appena un giorno di vita che era ricoverato con una grave disfunzione cardiaca presso il Presidio Ospedaliero "Duilio Casula" di Monserrato, in provincia di Cagliari, e bisognoso di essere trasferito nel più breve tempo possibile all' IRCCS Policlinico San Donato a Milano.
Il volo ambulanza, richiesto dalla Prefettura di Cagliari e disposto dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare, è stato effettuato con un Falcon 50 del 31° Stormo di Ciampino, uno dei reparti di volo della Forza Armata che assicura 24 ore su 24, tutto l'anno, velivoli ed equipaggi pronti a decollare in tempi ristretti per questo genere di missioni. Il neonato, accompagnato da entrambi i genitori, è stato assistito durante il volo da un'equipe medica.
Effettuate tutte le procedure necessarie allo svolgimento della missione da parte dell’equipaggio militare, il velivolo è decollato dall’aeroporto di Ciampino nel tardo pomeriggio per dirigersi prima verso l’aeroporto di Cagliari dove ha imbarcato il piccolo e l'equipe, per poi dirigersi su Milano Linate per il successivo trasferimento via terra in serata al centro di cura specializzato lombardo che lo attendeva.
Equipaggi e velivoli da trasporto dell'Aeronautica Militare sono pronti ogni singolo giorno dell'anno, 24 ore su 24, per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, di organi o equipe mediche. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi, a supporto dei cittadini, dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa.
Ove ci siano specifiche necessità operative, l'Aeronautica Militare impiega anche gli elicotteri del 15° Stormo di Cervia.