nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.
«Le donne e gli uomini dello Schieramento Civico "LA RINASCITA POSSIBILE" esprimono la propria ferma condanna dell'inaccettabile invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo.
Non c'è alcuna giustificazione per chi con la forza delle armi calpesta il principio universale e inviolabile dell'autodeterminazione dei popoli.
Le donne e gli uomini di "RINASCITA POSSIBILE" manifestano la propria solidarietà verso il martoriato popolo ucraino e la Città di Kiev, il cui patrono è il nostro Arcangelo Michele.
Chi, in questo momento, ha il governo della nostra Città chiami, insieme a noi, la popolazione montanara a manifestare per una pace immediata, confermando la disponibilità della nostra Comunità ad accogliere eventuali gruppi di profughi ( donne e bambini), come avvenne generosamente anni addietro in occasione del disastro di Chernobyl».
nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.
«Soltanto dopo tre anni e mezzo dal suo insediamento l'Amministrazione d'Arienzo ha affrontato il tema del Piano delle coste.
Infatti, la Giunta Comunale il 9 ottobre del 2020 ha approvato la proposta del Piano delle coste, al fine di richiedere alle autorità competenti la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA).
Da quel giorno sono trascorsi altri 17 mesi e il Piano delle coste non è stato ancora portato all'esame del Consiglio Comunale per la sua approvazione.
In concreto sono passati invano ben cinque anni!
Questa gravissima inadempienza dell'Amministrazione d'Arienzo sta danneggiando pesantemente Monte Sant’Angelo e Macchia. Infatti, nelle ultime settimane la Regione Puglia ha assegnato ai Comuni altri 29 milioni di euro per la cura e la tutela del territorio.
Il Comune di Mattinata ha ricevuto 1.300.000 euro per la sistemazione della Costa Punta Grugno e delle Falesie di Baia delle Zagare e Baia dei Mergoli.
Il Comune di Monte Sant’Angelo, purtroppo, è rimasto a bocca asciutta per colpa dell'Amministrazione d'Arienzo!»
nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.
«Il Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza ha stanziato 121 milioni di euro per interventi sul Porto Alti Fondali di Macchia-Manfredonia.
41 milioni di euro saranno utilizzati per il potenziamento delle infrastrutture di collegamento della Zona a Economia Speciale (ZES) con le aree industriali.
Questo obiettivo, secondo noi, rende incompatibile il progetto della Seasif Holding di lavorazione delle terre rare e della bentonite. Finalmente!
Nella zona ZES e nell'area dell'ex Stabilimento EniChem bisogna favorire l'insediamento di industrie ad alta tecnologia, compatibili con l'ambiente e rispettose del diritto alla salute delle popolazioni.
Gli altri 80 milioni di euro saranno impiegati per migliorare e ampliare l'accessibilità marittima.
A tale proposito suggeriamo alla Autorità Portuale di rifunzionalizzare il Porto per consentirvi l'attracco delle navi da crociera.
Tale intervento sarebbe di grande giovamento al turismo dell'intero comprensorio di Manfredonia, Mattinata e Monte S. Angelo».
-
Perché il Sindaco D’Arienzo, ancora una volta, consente alla Publiservizi srl di agire in questo modo?
-
Perché questi due Amministratori Pubblici non intervengono?Difendono i cittadini o gli interessi dell'impresa?
nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.
“Il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto per i Borghi d’Italia due Linee di intervento finanziario.
Per la prima Linea sono stati stanziati 420 milioni di euro, cioè 20 milioni di euro per ciascuna Regione italiana.
Da questa misura Monte è stata esclusa per decisione della Giunta Regionale Pugliese.
Per la seconda Linea sono stati stanziati altri 580 milioni di euro per i Comuni e le imprese.
Con 380 milioni di euro saranno finanziati Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale presentati dai Comuni.
200 milioni di euro saranno concessi a micro, piccole e medie imprese profit e no profit, localizzate o che intendono localizzarsi nei Borghi che saranno selezionati dal Ministero della Cultura.
In base all’art. 4 dell’Avviso Pubblico emanato dal Ministero della Cultura possono candidarsi ad ottenere questi finanziamenti soltanto i Borghi che hanno una popolazione residente di massimo 5.000 abitanti.
Purtroppo, Monte è esclusa anche da questa seconda misura per una disposizione di legge.
Questa limitazione normativa del PNRR ci spinge a fare due semplici considerazioni:
- Non è stata e non sarà di alcuna utilità l’ingresso di Monte nell’Associazione Pugliese dei Borghi più belli d’Italia.
- È del tutto fuori luogo l’entusiasmo del Sindaco D’Arienzo per l’incarico di Coordinatrice conferito all’Assessora Palomba.
(Basta dare un'occhiata alla legge statale n.158/2017 e al DPCM del 23 luglio 2021).
Sia chiaro, con tutto il rispetto per i Borghi, Monte è molto di più.
È una millenaria Città di cultura e di arte.
Noi siamo seriamente impegnati a ripristinare questa sua prestigiosa identità, a cui non intendiamo rinunciare per nessuna ragione”.
nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.
Al Presidente e Ai Componenti
della Giunta Regionale
Agli on. Consiglieri Regionali
della Provincia di Foggia
Onorevoli Amministratori e Consiglieri Regionali,
il Piano Ospedaliero del Presidente Fitto, nel 2002, procedeva alla riorganizzazione della rete ospedaliera nella Regione Puglia.
In Capitanata il Piano prevedeva i seguenti Presidi Ospedalieri Pubblici:
Ospedali Riuniti di Foggia;
Presidio Ospedaliero di Lucera;
Presidio Ospedaliero di Cerignola;
Complesso Ospedaliero di Manfredonia-Monte S. Angelo; Complesso Ospedaliero di San Severo-Torremaggiore-San Marco in Lamis.
Nella Città di San Giovanni Rotondo veniva confermata la struttura sanitaria accreditata “Casa Sollievo della Sofferenza”.
Nel mese di settembre del 2008 la Giunta Regionale, presieduta dall’on. Vendola, approvava il Piano Regionale della Salute.
Nel mese di ottobre dello stesso anno il Commissario Straordinario dell’ASL provinciale di Foggia, Donato Troiano, in attuazione del suddetto Piano della Salute predisponeva il Piano Attuativo Locale (PAL) per la Capitanata.
Per l’ASL provinciale in esso venivano confermati i Presidi Ospedalieri di Lucera e Cerignola e i Complessi Ospedalieri di Manfredonia- Monte S. Angelo e di San Severo-Torremaggiore-San Marco in Lamis e si prevedeva per il Gargano Nord la nascita di un Ospedale del Territorio.
Su detto Piano Attuativo Locale il Commissario Straordinario richiedeva, come per legge, il parere della Conferenza dei Sindaci, presieduta dal Sindaco di Foggia, che tardava a riunirsi.
Dopo le dimissioni del Commissario Straordinario Troiano (18 novembre 2008), veniva nominato Direttore Generale dell’ASL/FG il dott. Castrignanò, il quale sono la spinta di alcuni ambienti interni all’Azienda Sanitaria modificava il Piano Attuativo Locale predisposto dal Commissario Straordinario.
La nuova proposta del 2009 prevedeva, in contrasto con l’orientamento del Piano regionale della Salute, otto Presidi Ospedalieri:
1.Ospedale “Tatarella” di Cerignola; 2. Ospedale “San Camillo de Lellis” di Manfredonia; 3. Ospedale “Lastaria” di Lucera; 4. Ospedale “San Michele Arcangelo” di Monte S. Angelo”; 5. Ospedale di San Marco in Lamis; 6. Ospedale di San Severo; 7. Ospedale di Torremaggiore; 8. Ospedale del Territorio per il Nord Gargano.
Questa nuova proposta non fu accolta dalla Giunta Regionale Pugliese, che chiuse definitivamente le attività ospedaliere presso i Presidi di Monte S. Angelo, San Marco in Lamis e Torremaggiore, segnando un arretramento ulteriore rispetto a quanto stabilito dal Piano Ospedaliero del Presidente Fitto.
Finalmente ora, dopo questa drammatica esperienza mondiale della pandemia causata dal Covid 19, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede per gli ospedali chiusi negli anni precedenti l’attivazione di Ospedali di Comunità e Case di Comunità.
Il PNRR ha stanziato per il raggiungimento di questi due obiettivi cospicui finanziamenti. Alla Puglia sono stati assegnati circa 200 milioni di euro.
Nella Commissione Consiliare Sanità della Regione Puglia è in atto un confronto tra i rappresentanti dei Gruppi Consiliari per la definizione del programma degli Ospedali di Comunità e delle Case di Comunità.
Le donne e gli uomini dello Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” della Città dell’Arcangelo chiedono a Voi, onorevoli Consiglieri, di prevedere nel definendo programma la istituzione dell’Ospedale di Comunità e della Casa di Comunità per Monte S. Angelo, a compensazione dell’Ospedale chiuso definitivamente nel 2010.
Sicuri del Vostro fattivo impegno istituzionale, Vi augurano un buon lavoro nell’interesse delle popolazioni di Capitanata.
nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede una misura specifica per potenziare l’attrattività turistica dei borghi.
Per ottenere l’investimento di 20 milioni di euro la Giunta Regionale Pugliese ha candidato 10 Comuni. Di cui 9 sono situati sui Monti Dauni e 1 sul Gargano. Il borgo garganico è Vico.
Il finanziamento sarà assegnato dal Ministero dei Beni Culturali ad uno dei 10 Comuni su segnalazione della Giunta Regionale.
Il Comune di Monte S. Angelo, escluso dall’elenco dei 10 borghi, è stato però ricompensato con l’incarico all’Assessora Palomba di Coordinatrice dell’Associazione Pugliese dei Borghi più belli d’Italia, che sono appena 16.
In verità, di questo incarico siamo soddisfatti anche noi de “La Rinascita Possibile”:
“Che volete che siano 20 milioni di euro!
Meglio un’altra “patacca” da appendere al petto per tre mesi, cioè fino a maggio quando a Monte ci sarà il cambio della Amministrazione comunale!”.
nota di Donato Troiano, coordinatore de "La Rinascita Possibile".
«Il Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza (PNRR) ha stanziato per la sanità della Regione Puglia 650 milioni di euro, che dovranno essere spesi entro il 2026.
Tra gli interventi previsti rilevano, in particolare, la digitalizzazione del sistema sanitario (114 milioni di euro), l’acquisto di grandi apparecchiature (94 milioni di euro), l’adeguamento sismico e strutturale (50 milioni di euro), il piano complementare nazionale (114 milioni di euro).
Assai interessante e significato è, inoltre, il programma di realizzazione delle Case di Comunità (117 milioni) e degli Ospedali di Comunità (79 milioni di euro).
Le Casa di Comunità rappresentano un’evoluzione delle Casa della Salute. In esse ci sarà una “presenza medica” 24 ore al giorno, sette giorni su sette, insieme agli infermieri (12 ore al giorno per sette giorni). Ci saranno anche specialisti come lo psicologo, il logopedista, il fisioterapista, il dietista, il tecnico della riabilitazione e l’assistente sociale.
Sulla base dei bisogni di salute della popolazione ci saranno anche il cardiologo, lo pneumologo, il diabetologo e gli altri specialisti.
Qui i pazienti usufruiranno anche dei servizi diagnostici primari, del centro prelievi e delle attività di screening.
Gli Ospedali di Comunità saranno attivati negli Ospedali chiusi con i vari piani di riordino degli ultimi venti anni.
Tra questi rientra, naturalmente, anche l’Ospedale “San Michele Arcangelo” di Monte S. Angelo, nella cui struttura potrebbero trovare sistemazione sia la Casa di Comunità sia l’Ospedale di Comunità.
In queste settimane presso la Regione Puglia è iniziato il confronto tra i Gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, teso alla definizione di un programma dettagliato per la individuazione delle strutture sanitarie presso le quali allocare le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità.
Lo Schieramento Civico “LA RINASCITA POSSIBILE” chiede a tutti i Consiglieri Regionali della Provincia di Foggia, di maggioranza e di minoranza, un impegno fattivo affinché alla popolazione di Monte S. Angelo siano garantiti l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità».
Con la presentazione del Movimento politico “La Rinascita Possibile”, avvenuta il 5 Febbraio 2022 presso la Biblioteca Comunale di Monte Sant’Angelo, si apre un nuovo capitolo nella storia di una città che ha vissuto in questi ultimi anni un periodo di grave crisi occupazionale e sociale, con dei risvolti sul piano economico e culturale. Per questo è tempo di voltare pagina, così come hanno affermato quasi tutti gli aderenti del Movimento.
Una nuova rinascita della città, che abbia a cuore il proprio destino, la capacità di determinare, in maniera nuova e determinante, il proprio futuro. Quel futuro che, purtroppo, è stato negato a tanti nostri giovani, costretti, a volte, insieme con i propri genitori, a lasciare la loro città, per essere stranieri in altre città, in cerca di un futuro migliore.
Ed ecco, quindi, la forza e la determinazione di voltare seriamente pagina, attraverso la nascita e lo sviluppo di un nuovo organismo politico, quale è il Movimento “La Rinascita Possibile”, che nella propria dizione vuole essere un ponte verso il futuro e, quindi, la possibilità di costruire, su nuove basi e nuove fondamenta, il futuro della nostra città.
Una “Rinascita Possibile” che abbia al suo centro la dignità dell’uomo e il diritto di essere protagonista del proprio destino. Un evento che ha visto, in primo piano, giovani e meno giovani, su cui la città vuole costruire il proprio avvenire. Giovani e persone che hanno a cuore la propria città e da cui ci si aspetta molto, specie da chi ha voglia di impegnarsi e scommettere sul proprio futuro.
E di futuro hanno parlato i relatori dell’Incontro, come il sociologo Matteo Notarangelo e il Prof. ex-sindaco Donato Troiano, due figure e personalità che hanno caratterizzato, in questi ultimi anni, la scena politica e culturale della città di Monte Sant’Angelo, attraverso le loro critiche e le loro riflessioni sull’attuale situazione politico-economico della città, con denuncie e critiche sul piano istituzionale, specie per quanto riguarda la grave crisi che il paese sta attraversando, con un enorme decremento demografico, che ha visto, in questi ultimi cinque anni, lasciare la città più di 1.000 abitanti. Ma, soprattutto, una grave crisi sul piano sociale e sanitario, con un Ospedale, costruito pochi decenni fa, ma che oggi rimane privo di ogni servizio sanitario e di ogni reparto basilare per la cura delle persone. Un Ospedale diventato l’ombra di se stesso, senza vita e senza servizi. Una crisi che sta colpendo vari settori della vita cittadina, da quello agro-forestale a quello industriale della Piana di Macchia, alla crisi edilizia, così come alla crisi del turismo e del commercio, dove gli esercenti si vedono, di giorno in giorno, privare di ogni sostentamento.
Ma, al di là di tutto ciò, c’è un clima di grave crisi sociale, dove fanno da padrone atti delinquenziali e intimidatori, tanto da creare un clima di paura e di soggezione.
E a questo punto si chiede il Movimento “La Rinascita Possibile”: perché tutto questo?
Si vuole andare oltre, verso una società che abbia in sé il senso della democrazia e della giustizia sociale e dell’equità, nonché il senso della partecipazione al “bene comune”. E su questo si fonda il Movimento, che aspira a creare un nuovo modo di governare, una nuova stagione che veda al centro del potere, non l’egoismo personale e individuale di pochi, ma il senso comune della democrazia e della partecipazione della “cosa pubblica”. Partecipazione, che è responsabilità di essere cittadini di una città aperta e consapevole di costruire un nuovo modo di fare politica. Su questo, oggi, si costruisce, come hanno affermato i relatori, fra cui anche il rappresentante della Lega, Franco Biscari, il futuro della città di Monte Sant’Angelo, con la consapevolezza che senza partecipazione della gente e senza una piena consapevolezza, nulla si può costruire.
Quindi, “un patto per la città”, all’insegna della democrazia, della giustizia e dello sviluppo economico. Da tutto ciò parte il nuovo corso del Movimento “La Rinascita Possibile”, con un patto condiviso fra il Movimento e la popolazione della città, con la consapevolezza che solo nel rispetto della dignità delle persone è possibile avviare un nuovo corso di sviluppo e di crescita sociale. Dignità che è il superamento dell’egoismo personale e del potere ad ogni costo.
nota stampa del gruppo civico de La Rinascita Possibile.