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Legalità + giovani= sviluppo. Parte con l'apertura delle iscrizioni (https://www.unimpresaperamica.it/iscriviti/), il terzo anno di attività gratuite di “Un'impresa per A.M.I.C.A.”, il progetto vincitore del bando regionale POR Puglia 2014-2020 – OT IX – Linea di Azione 9.6. – Avviso pubblico Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano, proposto dall’ATS Daunia è Puglia (composta dal soggetto capofila Arci Travel Stornara, Comune di Manfredonia, Enac Puglia, Associazione Angeli).

Con l'arrivo della bella stagione ed il miglioramento del quadro pandemico, è pronto a riprendere il percorso formativo e laboratoriale, che nei primi due anni ha visto entusiasticamente coinvolti da protagonisti circa cinquanta giovani del territorio in laboratori educativi ed esperienziali (come la street art, musica, agricoltura sociale ed artigianato) e tirocini formativi presso Enti, aziende ed associazioni.

Nel terzo anno di “Un'impresa per A.M.I.C.A.”, i partecipanti, saranno seguiti da esperti, si occuperanno di accompagnamento e facilitazione alla realizzazione di un’impresa, promozione del territorio locale, nuovi media e produzioni innovative, crowdfunding. 

Le iscrizioni sono aperte sino al 4 giugno e sono rivolte a giovani in età indicativa dai 14 ai 18 anni per attività di inclusione sociale e valorizzazione della socializzazione nel percorso formativo e scolastico. I richiedenti devono essere residenti nei Comuni partner di progetto e dell’ambito territoriale (Comune di Manfredonia, Foggia, Stornara, Stornarella, Ordona, Ortanova, Carapelle, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Zapponeta).

Per info iscrizioni:

https://www.unimpresaperamica.it/iscriviti/

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Ricoprirà la carica di presidente onorario.

“È sufficiente la perdita del lavoro o una malattia, per trovarsi in una situazione di indebitamento. Quando tutte le porte si chiudono il ricorso all’usura è la cosa più facile, gli strozzini si presentano come persone amiche. Ci sono organizzazioni che possono aiutare a liberarsi e possono ricondurre all’inserimento nell’economia legale. In questa direzione una casa di umanità e legalità è la Fondazione Antiusura Buon Samaritano, una casa che opera silenziosamente a vantaggio di tante persone. La Fondazione è una scuola di umanità, al cui interno c’è una esperienza di prossimità instancabile, una scuola di vita umana. A voi va il grazie della città, del territorio, delle istituzioni, di tutti coloro che trovano una risposta di umanità. La Fondazione è un occhio grande sul territorio, un occhio luminoso che porta speranza e legalità”.

Con queste parole Monsignor Vincenzo Pelvi, Arcivescovo della Diocesi Foggia Bovino e presidente del Comitato Promotore della Fondazione Antiusura Buon Samaritano, ha aperto nel pomeriggio del 29 aprile l’Assemblea per il rinnovo del Consiglio direttivo e per la presidenza della Fondazione alla presenza dei volontari, dei soci fondatori.

Si è trattato di un momento partecipativo di estrema importanza.

La Fondazione si presenta alla città con quattro componenti su cinque del Consiglio Direttivo totalmente rinnovati e con una decisiva presenza di genere.

Come ha illustrato il presidente Cavaliere, già cinque anni fa, proposi un turnover, poi rientrato anche a causa della recrudescenza del fenomeno criminale in città.

“Già cinque anni fa espressi l’intenzione e la necessità di procedere ad un rinnovamento delle cariche direttive. In quella circostanza le pressioni benevole dell’Arcivescovo e di altre istituzioni della città, mi fecero desistere, in considerazione della delicatezza di alcuni questioni che in quel momento stavamo gestendo. Ora ho nuovamente rappresentato questa opportunità, in quanto ritengo che il rinnovamento sia fisiologico, scontato e sia anche una questione di trasparenza. Sono nel Consiglio da 26 anni e sono presidente da 20 anni. Per troppo tempo la Fondazione si è quasi identificata con la mia persona. È arrivato il momento di un ricambio, ci sono persone, esempi di solidarietà e altruismo, è giusto che anche ad altri volontari sia data la possibilità di ricoprire incarichi direttivi all’interno della Fondazione”, ha rimarcato Cavaliere.

Al suo pari anche altri due consiglieri storici, Nando Giuva e Gianni Valletta hanno deciso di fare un passo di lato.

I cinque nominativi proposti dall’Arcivescovo sono stati approvati all’unanimità dall’Assemblea.

Fanno parte del nuovo Consiglio: Giuseppe Chiappinelli, avvocato civilista, esperto di accoglienza dei migranti presso il Cara, attivo nel 118; l’avvocata Maria Laura Trisciuoglio, esperta in diritto civile, impegnata nelle procedure di sovraindebitamento e nelle costituzione di parte civile per i processi di usura, da 20 anni volontaria Caritas e presidente del Comitato giuridico della Fondazione Buon Samaritano.

E poi il dottor Rocco Di Stasio, l’unica riconferma, direttore bancario e da 22 anni volontario della Fondazione, profondo conoscitore dei meccanismi antiusura; il dottor Giuseppe D’Amico, da 20 anni componente del collegio dei revisori della Fondazione, revisore contabile e curatore fallimentare oltre che docente di ruolo di economia aziendale. E infine Giusy De Girolamo, attuale direttrice della Caritas diocesana, con alle spalle una lunga esperienza di volontaria in Africa.

L’Arcivescovo, secondo lo statuto, ha anche l’onere di indicare il presidente, scelto tra i membri del Consiglio. La scelta è ricaduta sull’avvocato Giuseppe Chiappinelli, che sostituisce dopo un impegno lungo 20 anni e tante battaglie contro le mafie e la criminalità l’ingegner Cavaliere.

A quest’ultimo l’Arcivescovo ha riservato il ruolo di presidente onorario. Insieme a Valletta, Giuva e al dottor Pino D’Alessandro accompagnerà il nuovo Consiglio nei prossimi passi di insediamento e avviamento alle attività.

“Sono onorato dell’incarico conferitomi e coltiverò il solco dell’ingegner Cavaliere; da parte mia ci metterò tutto l’impegno affinché la Fondazione continui nel suo impegno”, ha concluso il neo presidente.

La Lettera Aperta ai cittadini di Pippo Cavaliere

Pippo Cavaliere

«Dopo aver fatto parte del Consiglio Direttivo dal lontano 1995 ed averla guidata per vent’anni, ho lasciato la carica di presidente della Fondazione Antiusura “Buon Samaritano”. Un passo che intendevo compiere già cinque anni fa, dal quale mi hanno fatto desistere solo le affettuose pressioni di chi mi chiedeva di considerare la delicatezza di alcune vicende che in quel momento stavamo gestendo. Ma oggi si può serenamente dar corso a quel rinnovamento che credo sia fisiologico e doveroso in ogni organismo dedicato alla comunità. Lascio sapendo che consegno il testimone in ottime mani, a persone che hanno sempre mostrato scrupolo, capacità e dedizione alla causa.

I numeri dicono che quella del Buon Samaritano è una storia di successo. La Fondazione ha soccorso negli anni circa 4500 famiglie, garantendo loro finanziamenti per più di quattordici milioni di euro. Ma i numeri non possono descrivere quale gioiosa fatica, quale impareggiabile crescita umana mi abbiano regalato questi anni. Perché quei numeri sono persone, affanni, angustie. Sono tragedie evitate, riscatti permessi, rinascite realizzate.

Tutte le attività di volontariato, indipendentemente dallo spirito filantropico e caritatevole, sono prove di empatia e comportano una prova di sé, una messa in discussione. Questo è tanto più vero quanto più sono estreme e lontane dalla propria esperienza quelle di cui si viene a conoscenza, di cui ti fai carico.

Nel mondo dell’usura, il dramma ha caratteristiche inimmaginabili. Non è per caso che il nome popolare dell’usura sia “strozzinaggio”. L’usuraio svuota, depreda, soffoca: famiglie dal tenore di vita decoroso diventano povere, quelle povere diventano miserrime, e tutte soffocano senza speranza, prese al laccio da un cappio che all’inizio è largo e innocuo e progressivamente si stringe.

Non c’è esempio più violento e terribile del potere e del sopruso che un uomo può esercitare su un altro uomo, né spia più efficace e significativa dell’incombenza e dell’arroganza della mafia e della società illegale nel nostro territorio. L’attività usuraria, anche quando non sia emanazione diretta dei clan e delle cosche, si svolge alla loro ombra, su loro mandato, con il loro permesso. Lo testimoniano gli atti intimidatori e le minacce che ho ricevuto, al pari di tante persone impegnate in questa battaglia.

Ma il più importante insegnamento impartitomi da questi decenni bellissimi è profondamente politico: la battaglia contro la mafia, la battaglia per la legalità non potrà essere vinta se non coniugheremo la difesa delle regole e della loro intima radice con la fraternità, con una solidarietà non parolaia, con una vicinanza al bisogno, al disagio, alla marginalità. La mafia vince tutte le volte che voltiamo le spalle a un nostro simile, in cui il nostro silenzio o la nostra distrazione lo consegnano alla sopraffazione e alla ferocia.

Un ringraziamento voglio infine rivolgerlo agli arcivescovi che si sono susseguiti in questi lunghi anni e che hanno sempre riposto nella mia persona una fiducia incondizionata e soprattutto ai miei collaboratori ed ai volontari tutti, che sono stati per me un fulgido esempio di correttezza, di solidarietà umana, di amore verso il prossimo.

Nel concludere questa lunga e magnifica pagina della mia vita, l’invito che vorrei rivolgere ai miei concittadini è “Siate fieri della Fondazione Buon Samaritano e statele vicino”. Come continuerò a fare io».

Il progetto dei Fratelli della Stazione è rivolto a ragazzi tra i 15 ed i 18 anni di età

«Solo i miraggi hanno messo in moto le carovane». Con queste parole il sociologo francese Henri Desroche invita a guardare al di là degli ostacoli, delle difficoltà, degli itinerari apparentemente impossibili, per mettersi in cammino fino a raggiungere il proprio sogno. Per questo, il progetto “La carovana dei miraggi. Tra memoria e bellezza” promosso dall’associazione Fratelli della Stazione, fa sua questa riflessione per raggiungere il suo obiettivo: sensibilizzare i più giovani ai temi della legalità, dell’antimafia sociale, della memoria delle vittime innocenti di mafia. L’iniziativa, infatti, si rivolge principalmente ai cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), ragazzi tra i 15 ed i 18 anni che non hanno né cercano un impiego e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale.

Il progetto è finanziato nell’ambito dell'Avviso pubblico “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”, con cui la Regione Puglia ha selezionato interventi finalizzati a promuovere azioni di antimafia sociale attraverso iniziative che promuovono attività di animazione sociale e partecipazione collettiva di ricostruzione della identità dei luoghi e delle comunità. Come nel caso del progetto promosso dai Fratelli della Stazione - in qualità di ente capofila - in partenariato con Educatori Senza Frontiere di Milano, Avvocato di Strada ed edizioni fogliodivia.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat (anno 2019) nella regione Puglia il 17,90% dei giovani ha abbandonato precocemente gli studi, mentre il 30,80% dei ragazzi tra i 18 ed i 24 anni di età rientra proprio nella fascia dei NEET. La povertà educativa minorile è un fenomeno multidimensionale, frutto anche del contesto economico, sociale, familiare in cui vivono i minori, che spesso rischia di spostare i ragazzi verso terreni “occupazionali” più rapidi ed insidiosi, fatti di violenza, furti, rapine, spaccio di droga. “La carovana dei miraggi. Tra memoria e bellezza”, dunque, è un viaggio itinerante nelle storie e nelle vite di alcune vittime innocenti di mafia pugliese. Attraverso dei laboratori artistici e di riscoperta di se stessi, i beneficiari saranno avvicinati ai temi della legalità e dell’antimafia sociale. Attraverso la loro formazione ed informazione si punta a fornire ai giovani beneficiari gli strumenti culturali necessari per “difendersi”, per conoscere, per sottrarsi alla morsa della violenza o della criminalità. Al termine della prima fase del progetto, i partecipanti si reinterpreteranno come attori, portando in scena una rappresentazione teatrale itinerante che vuole far conoscere le storie delle vittime innocenti di mafia e contribuire a sensibilizzare le comunità su queste tematiche.

La presentazione ufficiale del progetto si svolgerà lunedì 26 aprile, alle ore 16.00, in diretta sulla pagina facebook dei Fratelli della Stazione.
All’incontro prenderanno parte:
Giuseppe Gagliardi, Fratelli della Stazione;
Gabriella Ballarini e Giorgia Dell'Uomo, Educatori Senza Frontiere;
Riccardo Fenuta, Fratelli della Stazione;
Annatonia Margiotta, Regione Puglia – Sezione Cittadino, Sicurezza, Politiche per le Migrazioni ed Antimafia Sociale.

Dopo le dure condanne per usura emesse dal Tribunale di Foggia nell’ambito del processo Baccus, la Corte di Appello di Bari assolveva sei imputati, tra cui alcuni noti esponenti della criminalità locale, “perché il fatto non sussiste” con sentenza n. 3435/2019 del 16.09.2019.

Avverso la suindicata sentenza, la Procura Generale di Bari proponeva ricorso per Cassazione per violazione, inosservanza ed errata applicazione della legge e per mancanza, contraddittorietà ed illogicità della motivazione, rappresentando nella propria impugnazione che l’avvalersi della facoltà di non rispondere in istruttoria dibattimentale e la parziale ritrattazione di importati testi dell’accusa (che avevano reso dichiarazioni accusatorie durante le indagini preliminari) erano sintomatici di particolari pressioni o minacce avvenute nei loro confronti.

Anche in questa circostanza la Fondazione Antiusura Buon Samaritano, rappresentata e difesa dall’avv. Enrico Rando, non ha esitato a costituirsi parte civile, come avvenuto nei precedenti gradi di giudizio, presso la Suprema Corte di Cassazione, per far valere le ragioni e tutelare chi è vittima di usura, violenza ed intimidazioni, al fine di sancire il primato di un diritto costituzionale, la dignità dell’essere umano nella sua dimensione sociale. Non è un caso che il nome popolare dell’usura sia “strozzinaggio”: l’usura svuota, depreda, soffoca, è un cappio che all’inizio sembra essere largo ed innocuo e che progressivamente si stringe.

Ebbene la Cassazione, accogliendo la richiesta della Procura Generale di Bari e della Fondazione Antiusura Buon Samaritano, in data 22.04.2021 ha annullato la sentenza impugnata limitatamente alle assoluzioni dei sig.ri Antoniello Cesare, Lanza Vito Bruno, Di Mattia Pasquale, Lanza Luigia, Carella Michele, Pafundi Teodosio, Carniola Alessandro e Cocozza Walter, disponendo che gli stessi siano sottoposti ad un nuovo giudizio dinnanzi ad altra sezione della stessa Corte di Appello.

«Ho atteso il trascorrere della Pasqua per rispondere alle dichiarazioni rese o sottoscritte dal collega consigliere capogruppo della Lega, Paolo La Torre, nei miei confronti. Capisco il gioco delle parti e il vano tentativo di distogliere l’attenzione dall’imbarazzato e imbarazzante mutismo del maggior partito del centrodestra cittadino, laddove altre forze politiche di maggioranza hanno seguito altre e più responsabili condotte, ma trasparenza e dovere civico impongono di fare per l’ennesima volta chiarezza. Mai avuto la presunzione di dare lezioni a chicchessia; è solo che l’evidenza è testarda:

a) sfido il collega La Torre e i suoi danti causa ad addebitarmi, nei due anni scarsi della mia esperienza di assessore tecnico nella Giunta Mongelli, una sola somma urgenza, un solo debito fuori bilancio, un solo appalto meno che trasparente; il goffo tentativo di alterare la verità è indice di evidente debolezza, oltre ad essere  causa di imbarbarimento della politica.

b) nella mia attività pubblica ho da sempre espresso ad alta voce i miei convincimenti sull’azione di contrasto alla criminalità, e non mi sono limitato alle parole, visto che mi sono costituito parte civile in una trentina di processi penali, alcuni dei quali vedevano come imputati noti esponenti della criminalità organizzata; la mia non è una battaglia politica, giammai, ma un impegno a difesa di chi ha dovuto sottomettersi al ricatto criminale, un impegno a difesa della Città. Ed è noto che proprio questo impegno mi ha reso bersaglio di avvertimenti, intimidazioni e minacce di ogni genere, ma neanche queste mi hanno fatto esitare.

c) l’ultima giunta di centrosinistra della città non ha certo bisogno della mia difesa d’ufficio. Mi limito a ricordare che il sindaco Mongelli, vero ed unico artefice del risanamento finanziario del Comune di Foggia, ha vissuto sotto scorta gli ultimi due anni del suo mandato, proprio per aver sfidato determinati ambienti, per non essersi mai lasciato zittire e per non avere mai chinato la testa. Tutti sappiamo quale elevato prezzo Gianni Mongelli abbia pagato per questo straordinario esempio di fermezza. Il paragone con l’attuale contesto è impietoso, e non certo per lui.

Ricordo, a me stesso e a tutti, che l’ora è grave e la città è sempre più saldamente posizionata agli ultimi posti delle classifiche italiane. Non è con polemiche politiche di basso livello che la salveremo. Caro La Torre, cara Lega, non è troppo tardi per recuperare un po’ di consapevolezza e di coraggio».

Pippo Cavaliere

Dal 1996, il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, Avviso Pubblico e Libera ricordano le vittime innocenti delle mafie, dalla fine dell’800 ad oggi, di cui si è riusciti a ricostruire la storia.

Dal 2017, quella che è stata definita la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie è stata ufficialmente riconosciuta da una legge dello Stato.

Quest’anno, come lo scorso anno, a causa delle restrizioni stabilite per evitare il diffondersi del Covid-19, non sarà purtroppo possibile celebrare la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie in una sola città italiana, come è sempre accaduto negli anni precedenti.

Si è deciso pertanto, in accordo con Libera e con le altre Associazioni, di organizzare sabato 20 marzo tanti eventi su tutto il territorio nazionale, nel rigoroso rispetto delle norme che impongono di evitare assembramenti.

La Puglia ha deciso di celebrare la ventiseiesima edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie con un incontro in streaming, organizzato dal Coordinamento regionale di Avviso Pubblico e dal Tavolo della legalità di Monte Sant’Angelo, che si svolgerà sabato 20 marzo 2021, a partire dalle ore 18,30.

L’iniziativa sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del quotidiano DOMANI, oltre che di Avviso Pubblico.

All’incontro, dopo i saluti istituzionali di MICHELE ABBATICCHIO, Vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico e sindaco di Bitonto e di GIOVANNI VERGURA, Presidente del Consiglio comunale di Monte Sant’Angelo, interverranno:

  • PIERPAOLO d’ARIENZO, sindaco di Monte Sant’Angelo (Fg) e Coordinatore di Avviso Pubblico Puglia;
  • MARIO DABBICCO, Coordinatore Libera Puglia;
  • PADRE FRANCO MOSCONE, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.

A seguire DANIELA MARCONE, figlia di Francesco e vicepresidente nazionale di Libera e ARCANGELA PETRUCCI, moglie di Luigi Luciani, vittima della "strage di San Marco”, porteranno le loro testimonianze.

Concluderà l’incontro il Presidente della Regione Puglia, MICHELE EMILIANO.

Modera l'evento GIULIANO FOSCHINI, giornalista di Repubblica.

A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per questo 21 marzo. Uno slogan composito, che racchiude molti significati. Il titolo della Giornata vuole essere un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l’affermazione del bene collettivo, del bene comune. L'obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con tanti collegamenti internazionali in Europa, Africa, America Latina: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

“Stiamo seguendo con la massima attenzione il tema delle minacce ai giornalisti, veicolate anche attraverso la rete, perché la stampa è garanzia di circolazione delle notizie ed anche per questo è componente fondamentale della nostra democrazia: dunque non vanno sottovalutati gli atti intimidatori che devono sempre essere denunciati alle forze di polizia anche per una più efficace opera di prevenzione e contrasto di questo gravissimo fenomeno”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione della riunione del Centro di coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente  e di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti alla quale hanno partecipato il capo di gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, il vice direttore generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Vittorio Rizzi, il presidente e il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, il presidente dell’Ordine regionale della Toscana, Carlo Bartoli, il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, e per “Il Tirreno” il direttore Stefano Tamburini e il rappresentante del Comitato di redazione Giulio Corsi.

Nel 2020 gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti sono stati 163, l’87% in più rispetto al 2019 (87 casi). Nel 2021, gli episodi registrati sono 23. Lazio, Sicilia, Campania, Calabria e Lombardia sono le regioni in cui si sono verificati il maggior numero di casi. Nel 2020 è cresciuta la percentuale delle intimidazioni pervenute via web (il 44% del totale): le piattaforme più utilizzate sono Facebook e Twitter. Nel 2019 gli episodi in Rete erano stati un quarto del totale.

Il ministro Lamorgese ha impresso nuovo impulso alle attività del Centro di coordinamento presso il Viminale fin dalla prima riunione da lei presieduta il 10 gennaio 2020, cui è seguita una direttiva ai prefetti per avviare un monitoraggio strutturato che consenta di delineare in maniera dinamica un quadro complessivo conoscitivo degli scenari di rischio a livello territoriale nonché delle iniziative conseguentemente assunte.

«Stamattina una voce familiare da Foggia, con felicità, mi diceva dell'avvenuta cattura dei responsabili dell'omicidio di Francesco, un caso che ho, da subito, seguito con interesse ritrovando il giovane tabaccaio spesso nelle mie preghiere».

A scrivere è don Aniello Manganiello, presidente dell’Associazione “Ultimi”, che prosegue: «Era Pierpaolo, vicepresidente di "Ultimi", foggiano, che mi inviava notizie, video e link sulla  dinamica dell'omicidio. Il parallelo che corre sull'asse Foggia-Napoli, secondo ciò che ho osservato in questi anni, può essere simile ma non uguale. Noto, nelle azioni criminali del foggiano una certa violenza, sempre sproporzionata al tipo di reato che si sta commettendo. Una città apparentemente placida che sviluppa azioni malvagie improvvise, incontenibili. Eppure il mio terreno quotidiano si chiama Scampia! Le parole del Questore Sirna giacciono come un macigno. Qualcuno sapeva e non ha parlato. Nessuna coscienza. Uniti nel disteso silenzio di un omicidio.

Ci sarebbe da chiedersi da domani cosa vuole Foggia. Quanti silenzi ancora e quanto sangue. Quali efficaci azioni, munirsi per contrastare l'allarme criminalità che arruola sempre più giovanissimi tra le proprie fila. Ieri

 magistrati e Forze dell'Ordine hanno vinto ma, già domani, un nuovo sole sorgerà e il bene ed il male saranno ancora in guerra tra loro e su questo campo la cittadinanza quale ala coprirà, dove si schiererà, senza compromessi. Adesso, più di prima, è proprio la cittadinanza che deve opporsi ad una sregolata malavita che in questi anni ha reso Foggia una città da cui fuggire, una metamorfosi di pochi decenni che non accetto da sacerdote e mai accetterei da cittadino opponendomi con fermezza a chi ancora spara e gambizza per le strade. Foggia dovrebbe rialzarsi e dopo questa vittoria dello Stato è il momento migliore.

L’associazione "Ultimi", si unisce alla famiglia di Francesco, in questo giorno in cui vince la vita, perché dove trionfa la giustizia non esiste morte vana!»

Cgil Cisl Uil di Capitanata aderiscono e sostengono la campagna promossa dal Presidio di Libera Foggia “Francesco Marcone” dal titolo #LiberaFoggiadallamafia, che invita associazioni e cittadini a una riflessione collettiva sui fenomeni criminali che affliggono la nostra comunità. Una campagna che si avvarrà dell’utilizzo dei social nell’impossibilità al momento di iniziative in presenza a causa delle criticità derivanti dalla situazione epidemiologica.
“Se non possiamo manifestare fisicamente possiamo e dobbiamo farlo assieme con altri canali e strumenti, contribuendo a costruire una piazza virtuale affinché non manchi mai la voce della Foggia per bene, che pretende legalità, partecipazione, democrazia”, affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil di Capitanata, Maurizio Carmeno, Carla Costatino, Gianni Ricci. “Il mondo del lavoro è da sempre in prima fila nel contrasto a ogni forma di criminalità che avvilisce le speranze di progresso economico e sociale. La legalità è precondizione di sviluppo, perché la pervasività delle organizzazioni mafiose non rende attraente il territorio per quegli investimenti imprenditoriali che generano nuova occupazione, in un territorio che ha disperato bisogno di lavoro”. Allo stesso modo, “accertato dalle inchieste della magistratura come la criminalità foggiana sia andata oltre estorsioni e abbia investito i ricavi illegali nei circuiti economici legali, quali condizioni di lavoro, quali servizi di qualità, può mai garantire un datore di lavoro, un’impresa, che si identifica con la mafia?”.
“La criminalità è un cancro da estirpare dal tessuto sano della società foggiana”, concludono Carmeno, Costantino e Ricci. “Va dato il massimo sostegno alle azioni di contrasto di forze dell’ordine e magistratura, ma assieme serve insistere su un lavoro di antimafia sociale e culturale, facendo rete, rendendo evidente a tutti che la mafia è un parassita che vive e si alimenta alle spalle della gente per bene, che alimenta e sostiene interessi speculativi, che sottrae ricchezza alla comunità e impoverisce. È allora interesse di tutti manifestare il proprio impegno, e in vista della data del 10 gennaio lanciata da Libera rispondere all’appello, farlo anche individualmente, ed è questo che chiediamo a tutti i cittadini e ad ogni nostro iscritto e iscritta. Perché #Foggialiberadallamafia non sia più uno slogan ma al più presto un’affermazione di civiltà e vittoria collettiva”.

Con un messaggio pubblicato sul sito di Libera e ripreso dalla pagina facebook di Libera Foggia, don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, ha manifestato tutta la sua energica lode all’operazione antimafia “Decimabis”. Circa un anno fa, il 10 gennaio 2020, a Foggia si svolse una manifestazione contro le mafie e in quell’occasione, come tutte le altre, don Ciotti “gridò” No alla violenza. Con lui, Daniela Marcone, foggiana e vicepresidente di Libera, ha voluto commentare la vittoria della “Squadra Stato”, lanciando per l’ennesima volta l’appello di non essere omertosi. (ndr.)

Luigi Ciotti:" La grande operazione antimafia che, tra arresti e notifiche cautelari ha colpito oltre quaranta persone è un forte segno di speranza, non solo per l'esito, ma per il metodo."

«La grande operazione antimafia svoltasi questa mattina a Foggia, operazione che, tra arresti e notifiche cautelari per chi già si trovava in carcere, ha colpito oltre quaranta persone tra cui due boss di una mafia tra le più pervasive ed efferate d’Italia, è un forte segno di speranza. Non solo per l’esito, ma per il metodo. L’operazione scaturisce infatti dalla collaborazione di un “pool” composto da Polizia, Carabinieri, Direzione Nazionale Antimafia, Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e Procura di Foggia. Esempio inedito di quel concorso di forze e competenze a cui Libera da sempre richiama e si richiama, nel segno della condivisione e della corresponsabilità.

Il “Noi” che proprio a Foggia, il 10 gennaio scorso, ha voluto gridare il suo “no!” alla violenza mafiosa e alle complicità che la alimentano con una marcia di oltre ventimila persone unite per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione. Bisogna augurarsi che il metodo dell’operazione di questa mattina faccia scuola non solo nel contrasto al crimine organizzato ma in ogni ambito della vita sociale, tanto più in un momento che ci fa capire – nel distanziamento preventivo – quanto siano importanti le relazioni e i beni comuni. Solo insieme ci possiamo salvare: non solo dalle pandemie ma anche dalle mafie, dalle ingiustizie e da tutte le divisioni che tolgono dignità, speranza e futuro».

La riflessione di Daniela Marcone, Vicepresidente di Libera.

«Ritengo che l'operazione Decimabis, letta alla luce di quanto era già emerso con le precedenti operazioni, evidenzi alcuni dettagli importanti e necessiti di una riflessione attenta e non improvvisata. Oggi, nei vari interventi anche di istituzioni nazionali la parola "batteria" che indica il clan familiare, nucleo tipico della Società foggiana, è stata più volte utilizzata, entrando nella narrazione più esterna al nostro territorio. Così come i nomi delle famiglie appaiate tra loro e contendenti con le altre, sono apparsi in numerosissime pagine di quotidiani e post su facebook. Questo racconto nazionale era già in atto ma, finalmente, il sipario si è alzato davvero. Ringrazio i magistrati e gli appartenenti alle forze dell'ordine impegnati nel quotidiano contrasto. Li ringrazio anche per aver descritto il fenomeno al meglio. Il contrasto alle mafie del foggiano è ancor di più una priorità assoluta e di livello nazionale. Ecco perché chi vive a Foggia è chiamato ancora una volta in causa. Le notizie su questa mafia fanno tremare, essa appare, come è giusto che sia, tremenda, pericolosissima, invasiva. Lo era anche prima ma noi eravamo "soli" a parlarne, a cercare di far emergere il marcio, il pericolo, il danno. Ora è tempo di uscire tutti dal silenzio, è la rete che amplifica le voci, voci nostre, che ci fanno uscire definitivamente dall'ombra. Perché le operazioni investigative colpiscono i mafiosi ma a noi tutti, insieme, spetta il compito di ricucire il tessuto sociale messo alla prova, strappato e irrigidito dalle paure. Un tessuto che può diventare la rete che sostiene chi sceglie di denunciare, chi rompe il silenzio delle "regole" imposte dalla mafia. Quella lista di chi subisce l'estorsione del pizzo è troppo lunga, in tanti accettano di pagare una "tassa" criminale. Le motivazioni per cui questo avviene sono tante e non spetta a me puntare il dito. Penso però che per molti anni la cappa che asfissiava la città non ha incoraggiato la denuncia e il cambiamento culturale necessario a sostenerla. Ora, però, è diverso e tanto altro accadrà per chiarire le trame mafiose. Chi resta indifferente, oggi, non ha più scuse, si rende complice».

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Musica per tutti i giovani e simpatizzanti del rock, quella proposta nella "Notte dei rocker viventi" il 30 dicembre 2023,…
Dicembre 27, 2023 740

Incidenti stradali 2023 in Puglia. Per la prima volta non…

in Attualità by Redazione
Il punto semestrale del Cremss-Asset: nei primi sei mesi del 2023 dati in linea con quelli del 2022. In totale 4.344 sinistri con…
Dicembre 27, 2023 617

La pace con un concerto natalizio ad Andria

in Attualità by Redazione
La consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari invita al Concerto di Natale per la Pace dell’Orchestra da Camera…
Dicembre 27, 2023 576

La lunga attesa dei minori negli hotspot del sud Italia.…

in Attualità by Redazione
Novantasei giorni, tanto è passato dal momento in cui J., minore straniero non accompagnato di 16 anni, di origini camerunensi,…
Dicembre 27, 2023 728

“Un’opera strategica per lo sviluppo del Gargano”.…

in Notizie Gargano by Redazione
Aggiudicato da Anas l’appalto denominato “S.S. 89 Garganica – Lavori di realizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e…
Dicembre 27, 2023 588

Foggia. Dopo l’era commissariale la prima seduta cittadina…

in Politica by Redazione
Erano due anni che al Comune di Foggia non si celebrava il Consiglio comunale. Il primo, del tutto dovuto per ufficializzare la…
Dicembre 27, 2023 885

Al Giordano riparte la cultura. Stagione teatrale colma di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
«Una stagione teatrale allestita in tempi strettissimi, grazie all'impegno dell'ufficio cultura, alla collaborazione del Teatro…
Dicembre 27, 2023 638

Derby Taranto- Foggia e incendio allo Iacovone. Domiciliari…

in Notizie Capitanata by Redazione
Era il 03 settembre 2023, quando il Foggia nella sua prima partita di campionato di Lega Pro, girone C, allo stadio Iacovone uscì…
Dicembre 27, 2023 598

Comune di Foggia, sede via Gramsci. Contenzioso chiuso e lo…

in Notizie Capitanata by Redazione
fonte: Comune di Foggia. De Santis ed Emanuele: “Accogliamo questa sentenza con grande soddisfazione”. Vittoria del Comune di…
Dicembre 27, 2023 539

Sanità pediatrica. Crisi al Giovanni XXIII di Bari. Azione:…

in Attualità by Redazione
“L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è in grave crisi, per cui è l’ora di una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo…
Dicembre 26, 2023 842

Monte Sant’Angelo splende con Madame Opera, regina degli…

in Notizie Gargano by Redazione
Saranno due serate all’insegna di colori e luci, musica e spettacolo, e tanto divertimento, con un evento eccezionale che a…
Dicembre 26, 2023 919

Una “prima fotografica” molto solidale. “Diversa-mente…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Quella del 06 dicembre 2023 è stata la prima serata di “Diversa-mente Insieme”, corso dedicato alla fotografia con obiettivo…
Dicembre 26, 2023 885

La Sindaca abbellisce, il cittadino sfregia. I fiori…

in Notizie Capitanata by Redazione
Due casi similari di estirpazione di fiori natalizi nel centro cittadino. E tutte e due per mano di cittadini, contravvenendo sia…
Dicembre 24, 2023 989

Da Foggia al Gargano passando per gli States. Le opere di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Lo avevamo già conosciuto su questa testata giornalistica, e continueremo a farlo perché l’arte “Made in Capitanata” va diffusa,…
Dicembre 23, 2023 945

Foggia, Natale 2023. Viabilità urbana del 24 dicembre

in Notizie Capitanata by Redazione
I provvedimenti riguardano la circolazione per il 24 dicembre 2023 dalle ore 09:00 alle ore 21:00. Nella Città di Foggia, come da…
Dicembre 23, 2023 625

Rispetta la natura. Il decalogo natalizio di Plastic Free

in Attualità by Redazione
Luci, decorazioni, riunioni di famiglia con pranzi e cene di rito ma soprattutto regali. Le festività natalizie oltre ai nobili…
Dicembre 23, 2023 757

Oltre 2000 ordinanze questorili in Capitanata. Il…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
La Polizia di Stato di Foggia nell’anno 2023, nell’ambito della pianificazione e predisposizione di specifici servizi volti alla…
Dicembre 23, 2023 563

Fuochi d’artificio illegali e merce varia sequestrati a…

in Notizie Gargano by Redazione
Sono oltre 50.000 gli articoli natalizi pericolosi sequestrati, unitamente a circa 5.500 fuochi d’artificio, dai finanzieri della…
Dicembre 23, 2023 745

Rocambolesco inseguimento a Pesaro di un corriere della…

in Attualità by Redazione
fonte: NOCPress. Si ferma all’ALT della Polizia, fugge e dopo un rocambolesco inseguimento di circa 2 km si schianta contro…
Dicembre 22, 2023 577

"Gli Amici di San Pio" a Natale all'Angelo Blu, al fianco…

in Attualità by Redazione
Un abbraccio per trasferire calore ed emozioni anche se non si saprà mai cosa provocherà in chi lo riceverà… Natale è vicino, ma…
Dic 22, 2023 628

Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

in Attualità by Redazione
Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia.…
Dic 22, 2023 536

“Spinnaker”, l’operazione contro l’attività illegale della pesca della Guardia…

in Notizie Gargano by Redazione
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero…
Dic 22, 2023 844

Vito Rubino, il triatleta che esalta il Gargano

in Attualità by a cura di Matteo Simone, Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,…
Dic 22, 2023 667

Foggia. Al Gino Lisa stanziati 10 milioni di euro a sostegno del regime SIEG

in Politica by Redazione
Sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia la Regione Puglia moltiplica i suoi impegni,…
Dic 22, 2023 724

Foggia, concittadini emigrati che rientrano. Accolti da Italia del Meridione…

in Politica by Redazione
Le segreterie cittadine e provinciali di IdM, unitamente alla rappresentanza consiliare…
Dic 22, 2023 699

A Roseto Valfortore il Centro territoriale di prima accoglienza della fauna…

in Notizie Capitanata by Redazione
Con l’approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il comune di Roseto…
Dic 22, 2023 511

Viabilità Capitanata. Traffico alternato sulla SP5 al km 1+095 per lavori

in Notizie Capitanata by Redazione
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza…
Dic 22, 2023 796

Da Caravaggio a José de Ribera. Monte urge di una Pinacoteca o un Museo d’Arte

in Cultura by a cura del prof. Giuseppe Piemontese, storico locale della “Società di Storia Patria per la Puglia
La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la…
Dic 22, 2023 619

San Severo è Capitale Italiana della Gentilezza 2024

in Notizie Capitanata by Redazione
E’ avvenuto il 17 dicembre 2023 a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio…
Dic 22, 2023 624

Di che pasta siamo fatti? Dagli spaghetti ai fusilli l’Unione Italiana Food…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella…
Dic 22, 2023 689

Donatori sangue, la Regione Puglia firma convenzione con associazioni e…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha…
Dic 22, 2023 535

Puglia, Servizio Civile. Ammessi i progetti Anci per 446 giovani volontari…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Con la pubblicazione odierna da parte del Dipartimento Politiche giovanili e SCU del…

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