Conferenza stampa di presentazione della Rassegna di incontri letterari, giovedì 10 giugno 2021, alle ore 11.30, a Palazzo Dogana.
Ripartire dalle storie per incontrarsi nuovamente all’aperto, in piena sicurezza: è questo l’obiettivo di Fuori gli autori. Più Lib(e)ri insieme, la rassegna di incontri letterari organizzata dal Polo Biblio-museale di Foggia, istituito dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia e dalla Libreria Ubik della città, con il patrocinio della Regione e del Teatro Pubblico Pugliese e la collaborazione del gruppo di lettura della Biblioteca “Viaggi tra le righe” e del premio-progetto “Leggo Quindi Sono”.
Tutti i dettagli saranno illustrati in conferenza stampa, giovedì 10 giugno 2021, alle ore 11.30, nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana, in piazza XX Settembre a Foggia.
Interverranno il Presidente della Provincia Nicola Gatta, il Presidente del TPP Giuseppe D’Urso, la Direttrice del Polo Biblio-museale di Foggia Gabriella Berardi e la co-titolare di Ubik, Giovanna Draicchio.
Trae ispirazione dalle antiche atmosfere dei racconti attorno al braciere, questo innovativo cartellone di incontri, in programma dal 14 giugno al 23 luglio.
Sei incontri a Palazzo Dogana con autori contemporanei di successo e sei incontri nei comuni della provincia, presso le biblioteche comunali.
Tornare al passato per guardare al futuro: l’obiettivo, insomma, è quello di rinsaldare i vincoli di solidarietà comunitari messi a dura prova dalla pandemia, facendo leva sulle narrazioni, che da sempre hanno consentito all’uomo di creare legami e superare le avversità.
Proprio per rimarcare l’aria di festa che connoterà tutti gli incontri, ogni appuntamento serale con l’autore sarà preceduto da attività pomeridiane di promozione della lettura, animate dai bibliotecari de “la Magna Capitana” in collaborazione con i colleghi delle biblioteche comunali.
Le conversazioni con gli autori – tutte in programma alle ore 19.00 – saranno invece condotte da bibliotecari del Polo e delle civiche e dai librai, con il coinvolgimento del pubblico, in un clima colloquiale e interattivo.
Date, autori, eventi collaterali saranno illustrati agli operatori dell’informazione nel corso della conferenza di presentazione, che sarà anche l’occasione per sottolineare la virtuosa collaborazione tra Regione e Provincia, sul versante della cultura.
Un esempio di buone prassi che va oltre la riforma di riordino che qualche anno fa ha interessato gli Enti intermedi, mutando l’assetto istituzionale-amministratrivo della funzione culturale.
Al termine della conferenza, il programma completo sarà riportato anche sul portale della biblioteca www.lamagnacapitana.it e sull’App La Magna Capitana, con le indicazioni anche dei recapiti cui rivolgersi per richiedere ulteriori informazioni sui singoli eventi.
- N.B.: In considerazione dell’alto valore culturale dell’iniziativa, che assume anche il valore simbolico della ripartenza, la partecipazione di un rappresentante della Vostra Testata sarà particolarmente gradita e attesa.
- Si prega di dare conferma di partecipazione inviando un’email all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- L’ingresso in conferenza stampa, nei limiti di un giornalista per testata, è consentito solo se provvisti di mascherina.
EDIZIONE 2021
Sono due le sezioni a cui ci si può iscrivere senza limiti di età o residenza geografica, ma con un elaborato inedito. La prima è dedicata ai “Racconti brevi”, in cui il tema può essere libero, ma il genere dovrà essere scelto tra i seguenti: drammatico, comico o drama-comedy (tipo di commedia in cui ad una trama di argomento drammatico sono mescolati elementi propri del genere comico e romantico) che darà la possibilità di ambientare il proprio racconto in tre ambiti narrativi con atmosfere diverse. Non si dovranno superare le 9.000 battute.
La seconda sezione rappresenta invece una novità ed è dedicata alla “Fotografia”.
I partecipanti dovranno raccontare attraverso un solo scatto, inedito, uno dei comuni promotori. Il tema della foto proposta dovrà contenere il contrasto tra Passato e Futuro.
I PREMI
Per i vincitori delle tre categorie della sezione “Racconti brevi” è previsto un premio di 700 euro ciascuno più un buono libri del valore di 50 euro. Alla migliore fotografia andrà invece un buono di 150 euro da spendere in una delle strutture ricettive a scelta in uno dei comuni promotori (esempio: b&b, ristorante o simili). Inoltre, la foto vincitrice sarà inserita in una mostra fotografica allestita nell’ambito degli eventi del Premio Lupo 2021.
Nel prossimo mese di novembre saranno proclamati i vincitori con in programma una tre giorni di eventi nei comuni. Alla premiazione verrà affiancato un cartellone di spettacoli dedicati alla letteratura e di presentazioni di libri con autori. In questo la collaborazione della libreria di Ubik costituirà una solida base organizzativa capace di offrire eventi di livello.
SCADENZA DOMANDE
Il termine per presentare i racconti è il 15 agosto, mentre per la sezione fotografia è il giorno 31 dello stesso mese. Il materiale, che sarà sottoposto al vaglio di Commissioni giudicatrici, dovrà essere inviato all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. secondo le modalità stabilite dal bando scaricabile dal sito dell’iniziativa, Premiolupo.com, insieme al modulo di partecipazione. Per informazioni si possono contattare i numeri: 0881.1961158 e 329.3848435.
La cultura per leggere i cambiamenti, le motivazioni della crisi, le indicazioni per il futuro. La cultura è la protagonista assoluta del libro “Alla voce Cultura. Diario sospeso della mia esperienza di Ministro” di Massimo Bray, Assessore Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica della Regione Puglia, che verrà presentato martedì 8 giugno 2021 alle ore 18 al Centro Polivalente Parcocittà di Foggia.
Dialogheranno con l’autore:
- Raffaele Piemontese, Vice Presidente Regione Puglia;
- Alice Amatore, Associazione Ottavia;
- Samira Carità, Redazione sFoggia;
- Aldo Ligustro, Presidente Fondazione Monti Uniti Foggia;
- Simona Padalino, Referente Parcocittà;
- Marcello Salvatori, Imprenditore;
- Sebastiano Valerio, Direttore Dip. Studi Umanistici-Unifg.
È stato definito il programma del XXI workshop di Teca del Mediterraneo, che si terrà on line, venerdì 11 giugno 2021. Il tema “Lo storytelling della biblioteca” nella sessione mattutina sarà declinato come strumento di conoscenza e in quella pomeridiana come comunicazione e promozione. Il workshop, organizzato dalla Teca del Mediterraneo, biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, in collaborazione con la Sezione Puglia dell'Associazione italiana biblioteche, propone un percorso che permetta di ri-conoscere la ricchezza di strumenti per incontrare e costruire le storie di biblioteche che conquistano lettori e (non) lettori, attraverso il lavoro quotidiano dei bibliotecari che progettano e raccontano storie mentre offrono servizi ai cittadini.
Alle ore 9.30 porteranno i saluti istituzionali Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Massimo Bray assessore alla cultura e Lucia di Palo, Presidente AIB - Sezione Puglia. Aprirà i lavori Anna Vita Perrone, dirigente della Sezione consiliare biblioteca e comunicazione istituzionale.
La prima sessione del workshop, dalle 10 alle 13, sarà coordinata da Vittorio Ponzani, bibliotecario presso l’Istituto Superiore di Sanità.
Interverranno i relatori:
Chiara Faggiolani - Università Sapienza di Roma, Narrazione in atto. Identità, posizionamento, impatto (e comunicazione) delle biblioteche
Anna Galluzzi - Biblioteca del Senato della Repubblica, Gli effetti distorsivi della percezione: un percorso di consapevolezza per andare oltre lo storytelling
Maddalena Battaggia - Università Sapienza di Roma, Lo storytelling dei bibliotecari: uno strumento per comprendere e progettare la biblioteca (e la professione) di domani
Derrick de Kerckhove - Politecnico di Milano e Media Duemila, Lo storytelling dalla biblioteca al tag
I lavori riprenderanno alle 14.30, con la sessione pomeridiana introdotta e coordinata da Margherita Rubino, già bibliotecaria della Biblioteca innovativa di comunità Gilberto De Nitto di Latiano.
Interverranno:
Maria Stella Rasetti - Biblioteca San Giorgio di Pistoia, Raccontare la biblioteca ai decisori politici: sfide, difficoltà, opportunità,
Anna Lisè - Responsabile Settore Servizi e Attività culturali e Franca de Ponti - Responsabile Servizi Biblioteconomici, CSBNO (Culture Socialità Biblioteche Network Operativo), Storie di incontri possibili. Comunità, librerie e biblioteche: strategie di resistenza o nuovi amori?,
Anna Busa - Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Biblioteche e (digital) marketing culturale: strategie per organismi che crescono,
Gabriella Berardi, Biblioteca la Magna Capitana di Foggia, Mantenere il filo: nuovi spazi di dialogo e partecipazione. L’esperienza 2020/2021 della Biblioteca di Foggia la Magna Capitana.
La chiusura dei lavori è prevista alle 18.
Il workshop, gratuito, è dedicato a bibliotecari, operatori della cultura, amministratori e studenti ed è aperto alla cittadinanza.
Per partecipare occorre registrarsi all’indirizzo https://weon.consiglio.puglia.
Il workshop sarà trasmesso inoltre in diretta anche sulla pagina Facebook della biblioteca al seguente link:https://www.facebook.com/
Tutti gli aggiornamenti sono consultabili alla pagina dedicata https://biblioteca.consiglio.
Per la prima volta a Foggia sarà presentato il libro “Chi troppo vuole” di Leonardo Palmisano. L’incontro nasce dalla voglia di ri-partenza di un gruppo di amici che vuole promuovere la cultura come occasione di incontro e condivisione di idee. Giovedì 3 giugno 2021 ore 18.30 Masseria A. De Vargas - Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus, Foggia.
“Chi troppo vuole”, il romanzo di Leonardo Palmisano, sarà presentato per la prima volta a Foggia giovedì 3 giugno 2021 alle 18.00 negli spazi all’aperto (aiuta per il Covid questa precisazione) della Masseria A. De Vargas - Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus.
L’evento che nasce dal basso e dalla voglia di ri-partenza di un gruppo di amici che vuole promuovere la cultura come occasione di incontro e condivisione di idee, sorrisi e sentimenti positivi , vedrà la presenza dell’autore Leonardo Palmisano, sociologo e giornalista, presidente della cooperativa Radici Future. A dialogare con lui sarà Alessandro Galano, introdurrà Adelmo Monachese.
“Chi troppo vuole” (Fandango, 2020) è la conclusione della trilogia di romanzi, composta da “Tutto Torna” (2018) e “Nessuno uccide la morte” (2019), che vede come protagonista il bandito Mazzacani.
Nel libro, ambientato in Puglia e prevalentemente a Foggia, l’autore - che si occupa da sempre di migrazioni, criminalità organizzata e ripercussioni sul mondo del lavoro - unisce lo stile da romanzo giallo a una indagine socio-culturale che si occupa del degrado delle baraccopoli abitate da rom e immigrati, passando attraverso la corruzione di certi politici professionisti.
In una baraccopoli di immigrati vicino a Foggia viene scoperta una fossa comune con cinque corpi sepolti parecchi anni prima, una testa in decomposizione (quella di un mafioso della Sacra Corona Unita, Gianni Palano) e il cadavere ancora caldo di Paula, una prostituta rumena, a cui il killer ha intagliato una stella sulla fronte accanto al foro di entrata del proiettile, quasi volesse lasciare una firma.
Nelle ore successive, a Bari viene ucciso il candidato alla carica di governatore regionale Marcellino Danza, foggiano, erede di un impero politico insieme a sua sorella, la baronessa Danza.
Teresa Buonamica, capo della Direzione Regionale Antimafia di Puglia, apre un’indagine nel tentativo di svelare il complicato rebus che lega tutti quei morti.
Quando Mazzacani viene tirato in causa, non dirà tutto quello che sa, ovvero di aver riconosciuto nell’intaglio a stella la mano di chi ha messo fine alla Banda dei Santi, la formazione di banditi non affiliati alla Sacra Corona Unita di cui era a capo.
Comincerà così, con il secondo Luigi Mascione sempre al fianco, la sua personale caccia all’uomo in cerca di vendetta.
L’ingresso alla presentazione è libero, si accede con la mascherina e nel rispetto delle norme anti-Covid.
Leonardo Palmisano (Bari, 1974).
Scrittore e imprenditore, presiede la cooperativa Radici Future Produzioni ed è vicepresidente nazionale di CulTurMedia di LegaCoop. Esperto di lavoro, migrazioni e criminalità organizzata, è consulente sul rapporto tra mafie e territorio per enti pubblici e privati. È autore di inchieste, saggi, sceneggiature e romanzi. Ha scritto per Left, NarcoMafie, Lo Straniero. Per Fandango Libri ha pubblicato con Yvan Sagnet Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento (2015), con cui ha vinto il Premio Internazionale Livatino 2016, Mafia Caporale (2017) e Ascia nera (2019). Nel 2019 è stato insignito del prestigioso Premio Colomba per la Pace. Il primo caso del bandito Mazzacani Tutto torna è uscito nel 2018, il secondo Nessuno uccide la morte nel 2019.
Colucci: “Il professore torinese riesce a spiegare la complessità del reale”
Scrittore, saggista, storico, professore dell'Università del Piemonte Orientale, grande divulgatore e comunicatore. Alessandro Barbero ha avvicinato tanti giovani e meno giovani allo studio della storia, ha spinto i suoi tanti estimatori ad approfondire e studiare argomenti del passato con la mente, ma anche con il cuore, attraverso il racconto della profonda umanità dei personaggi presentati nelle sue lezioni e nei suoi interventi pubblici, senza mai uscire dai confini imposti dalle fonti storiche. “Incontrare il professor Barbero – ha spiegato la Dirigente scolastica del Liceo Zingarelli - Sacro Cuore, Giuliana Colucci - rappresenta una grande opportunità per i nostri studenti. Avranno l'occasione di dialogare con un vero intellettuale in grado di coniugare la storia all'attualità e di spiegare, con paraole sempre chiare e precise, la complessità del reale”. L'incontro si terrà martedì 25 maggio, in modalità telematica, alle ore 9.30.
Al centro del dibattito ci sarà Dante, creatore di opere indimenticabili e indimenticate, ma anche uomo del suo tempo. Alessandro Barbero accompagnerà le studentesse e gli studenti del liceo cerignolano alla scoperta del Sommo Poeta attraverso l'analisi di testimonianze e documenti. Le vicende di Dante saranno calate, secondo lo stile narrativo del professore torinese, nel contesto storico medioevale per conoscerne tutte le dimensioni: da quella istituzionale a quella sociale, da quella economica, passando anche per la narrazione del quotidiano. Il pubblico di adolescenti e giovani, molto desiderosi di imparare, avranno la possibilità di cogliere l'uomo Dante dietro “i sublimi versi”; avranno, inoltre, l'opportunità di ripercorrere, “presi per mano” da un oratore attento e coinvolgente, le luci, le lacrime e i silenzi del più grande Poeta di tutti i tempi.
Lo stile oratorio di Barbero, ricordiamolo, fornisce al suo uditorio strumenti ed elementi per consentire a ciascuno di farsi un'idea su un argomento, ma non ha mai un approccio direttivo, perchè rispetta chi lo ascolta, perchè apre gli orizzonti e non li chiude. Da qui nasce il grande consenso di pubblico che il noto storico ha riscosso in questi anni. Basti pensare che esistono in rete siti e profili social a lui dedicati che raccolgono le sue lezioni e i suoi interventi pubblici. Una delle caratteristiche più belle di questo fenomeno è la sua spontaneità che nasce dal basso, soprattutto da parte dei giovani, ed è lontana dalle logiche commerciali del mercato dell'infomazione. E a proposito di questo affetto smisurato che viene dagli studenti, già nel 2014 è stato nominato “Professore dell'anno” dall'Università del Piemonte Orientale. Barbero, nelle sue articolate relazioni, con un approfondimento sempre notevole delle fonti, racconta le sue conoscenze in modo divulgativo e accessibile anche a chi si è da poco avvicinato al tema che di volta in volta viene trattato. Il suo eloquio nasconde le abilità del grande romanziere ed è per questo che ascoltandolo si finisce catapultati nel mondo che racconta. Non a caso, infatti, nel 1996 ha vinto il Premio Strega e nel 2011 il Premio Selezione Bancarella.
a cura di Donata dei Nobili
La Scuola “Giovanni Tancredi – Vincenzo Amicarelli" di Monte Sant’Angelo dialoga con gli studiosi di storia risorgimentale per esplorare il passato della gente del Mezzogiorno. Il 27 maggio, alle ore 9.30, tutti gli allievi, i docenti, i familiari, e ogni cittadino interessato, potranno confrontarsi, da remoto, con lo scrittore e giornalista Pino Aprile e il regista-attore Roberto D’Alessandro. L'iniziativa potrà essere seguita in diretta sul seguente indirizzo https://m.facebook.com/tancrediamicarelli/ Con loro, inizieranno un viaggio di conoscenza storica della propria terra, resa prospera dai propri antenati. Tra settembre e ottobre, invece, gli allievi delle scuole della “Montagna dell’Angelo” apprezzeranno la rappresentazione teatrale "Terroni" di Roberto D'Alessandro. La dirigente scolastica Matilde Iaccarino e la docente Donata dei Nobili coordineranno l’iniziativa e i diversi incontri.
L’idea di coinvolgere le risorse culturali del territorio rientra nel nuovo modello di scuola, sempre meno burocratizzata e aperta anche alle verità scomode, voluto dalla Dirigente e condiviso dai docenti e dalle famiglie. Per la comunità scolastica, questo modo di “fare scuola” è il giusto rimedio per uscire dall'emergenza pandemica, che ha imposto una scuola individualistica e esclusiva. Con la rivisitazione della storia risorgimentale, la Scuola di Monte Sant’Angelo vuole riaprire nuovi percorsi didattici della responsabilità e della conoscenza collettiva. Accendere gli animi della comunità, raccontando la cosiddetta storia di "liberazione" del Sud, potrebbe risvegliare la motivazione, personale e collettiva, per far nascere il “popolo-nazione”, che, altrimenti, potrebbe continuare a rimanere ancora diviso. Ebbene, cosi facendo, questa crisi sanitaria può essere un’occasione per fare dell'Italia una vera nazione unita. Per raggiungere questo scopo politico e giuridico, diventa necessario progettare una "nuova scuola", capace di parlare con gli allievi del passato, senza temere il futuro e il peso secolare dello stigma storico.
Conoscere la storia
L'Italia, purtroppo, è ancora divisa. I confini sono ancora economici e culturali. E sul suo territorio sono pochi gli editori e i docenti disposti a far conoscere la storia di un popolo invaso a mano armata, senza neanche una dichiarazione di guerra. A distanza di oltre 160 anni, il popolo del "Regno delle Due Sicilie" continua a rifiutare l’elogio dell’oblio, per salvare il passato, utile a costruire il futuro di una nazione equa e diversa. Per adesso, dal Mezzogiorno si chiede a ogni studioso di verificare le fonti dei suoi racconti, delle narrazioni di un Sud povero e un Nord ricco. Quegli storici, come ogni ricercatore, sono consapevoli che i fatti umani accaduti non sono fiabe dogmatiche, bensì vissuti di persone, singoli e collettivi, da analizzare e revisionare, quando si è in possesso di nuove fonti scritte, materiali o orali e quando le narrazioni ideologiche provocano risate collettive. In quel momento, si dovrebbe avviare il processo naturale di revisionismo storiografico, che è il riesame critico dei fatti sulla base di nuove evidenze.
Con questa visione, ispirandosi a "l'arte di mettere al mondo i pensieri" di Socrate, gli allievi hanno voluto conoscere e rivedere la storia del loro Stato, denominato dal 1815, dopo il Congresso di Vienna, Regno delle Due Sicilie.
In questo anno scolastico, i ragazzi della scuola “G. Tancredi – V. Amicarelli” di Monte Sant’Angelo (FG), con l’aiuto della docente Donata dei Nobili, hanno approfondito i loro studi e riletto le nuove fonti scritte storiche e alcuni recenti libri di storia del Risorgimento. Dalle diverse letture, hanno appreso che un gruppo di intellettuali e di docenti, dopo aver riscontrato inesattezze e diverse omissioni nel racconto della storia unitaria, ha cominciato a pubblicare l’altra storia, quella dei vinti, a informare e collaborare con la comunità scolastica per svelare come si è costituito lo Stato d'Italia.
La Docente, con i suoi allievi, ha accolto la nuova visione storiografica di tanti studiosi e verificato le fonti dei loro testi per far conoscere l’altro punto di vista, quello di chi ha subito l'invasione della propria Patria.
Da questo studio e ricerca storica, la comunità scolastica, con la bella esperienza educativa, ha appreso che i libri di testo scelti e adottati non sempre rispondono ai fatti accaduti.
Le verità storiche
Nel rianalizzare il senso del passato e i mutamenti della società, gli allievi hanno riscontrato tante criticità, che hanno fornito al gruppo classe uno spunto per far crescere il loro senso critico.
In questo interessante cammino, i ragazzi, anche se a distanza, hanno imparato a consultare altri libri e gli scritti di diversi ricercatori e studiosi, i quali hanno consentito di ampliare la conoscenza didattica degli studenti e mostrato la poca aderenza al vero storico di alcuni testi scolastici.
La Scuola “G. Tancredi – V. Amicarelli” è andata oltre questo percorso formativo e, nonostante i tanti limiti imposti dalla pandemia provocata dal virus Covid 19, ha voluto chiamare nell’aula scolastica virtuale Pino Aprile e Roberto d’Alessandro, per una verifica dei fatti non detti dell'altra storia e conoscere sia l’idea dell’Autore del libro “Terroni” sia quelle del regista-attore della rappresentazione teatrale “Terroni”.
Per loro, allargare la comunità educante a tutte le risorse plurali del territorio può essere un'opportunità, per costruire “la scuola equa”, aperta a esplorare il passato e, in particolare, il significato dato dalla storiografia risorgimentale alla vita quotidiana della gente del Regno delle Due Sicilie, troppo a lungo falsificata nei racconti romanzati dei testi scolastici.
È vero, le conoscenze scolastiche dei ragazzi, se distorte dai libri “ideologici”, determinano, non solo cattive interpretazioni dei fatti storici e letterari, ma, anche, iniquità territoriale tra i Sud e i Nord del Mondo. Questa ragione può essere una motivazione del cattivo uso della storia e una sua cattiva interpretazione non è offensiva, bensì pericolosa.
La storia identitaria
La storia identitaria non basta, soprattutto in un tempo epocale di profondo mutamento esistenziale. In questo tempo, c'è la necessità di una distinzione fra ciò che è vero e ciò che si crede che sia vero.
La Scuola, la Famiglia e la Comunità scolastica non possono far fronte alle sfide sociali, economiche, culturali, religiose e planetarie, trascurando la verità dei fatti storici, che hanno portato alla formazione della nazione Italia.
Gli studiosi risorgimentali, scrivevo, hanno evidenziato diverse omissioni nei testi scolastici e molte falsità storiche. E’ tempo di correggerle, per rendere l'Italia meno ingiusta. Anche perché, da 160 anni, tale narrazione dei fatti del Risorgimento ha condizionato la vita dei popoli del Mezzogiorno, che tutt’oggi viene considerato una colonia interna dell’Italia del nord.
Rivisitare i contenuti dei libri scolastici è, ormai, una necessità. Tutto quella che si sa sulla conquista del Sud si deve raccontare, altrimenti la scuola del futuro quali cittadini andrà a formare? Parafrasando lo storico Rosario Romeo, si può dire che “un paese idealmente separato dal proprio passato è un paese in crisi d'identità”. Una crisi d'identità che è già diventata economica, politica e culturale. Una crisi politica pianificata, scritta, raccontata e ripetuta da una storia di parte a danno della gente di una Patria resa "Meridione", narrata da uno Stato che fatica a essere unitario. Questa ragione formativa insegna che investire in educazione pura, senza vizi ideologici e falsità storiche, in un mondo globalizzato, è una priorità. La Scuola, pertanto, non è più chiamata a offrire ai ragazzi le conoscenze di una “storia bugiarda” di un Sud Italia diverso da quello che era. La nuova Scuola dell'era digitale può e deve liberarsi dai testi anacronistici e colmi di inesattezze storiche e letterarie, documentate da ricercatori accreditati.
I testi scolastici
Da questi testi scolastici, intere generazioni di studenti hanno acquisito false conoscenze storiche e letterarie. La Scuola del futuro potrebbe, invece, essere libera dai condizionamenti delle relative classi dirigenti e offrire ai ragazzi, anche da adulti, "la verità storica e letteraria", oltre alle giuste competenze spendibili nella società globalizzata. Sono queste esigenze di vita che impongono l'urgenza di invitare la comunità scolastica a rivalutare i testi adottati e i loro contenuti, consapevole che quei “racconti” incideranno nella formazione delle generazioni prossime. C'è, quindi, il bisogno di riscrivere la vera storia del Sud Italia e dei mali sociali, economici, politici e culturali che, ancora oggi, determinano la subordinazione politica e economica del Sud al Nord. Una storia che resta ancora contaminata da tante falsità ideologiche risorgimentali e postrisorgimentali. A tal proposito, eloquenti sono le ricerche, scritte e pubblicate da tanti storici revisionisti. La formazione dei ragazzi, quindi, è la principale condizione per comprendere i nuovi scenari geopolitici, caratterizzati da “nuove” ondate migratorie, che segnano la vita dei nostri giorni, causa di prossime trasformazioni socio-culturali ed economiche. Questa esigenza di vita e di conoscenza, gli studiosi, scrittori e ricercatori coinvolti nel progetto scolastico la vogliono condividere con tutta la Comunità educante, per affrontare insieme le nuove sfide storiche in atto. Per queste riflessioni, la formazione culturale dei ragazzi non può prescindere dal processo di comprensione del passato, che continua a invadere il corso della vita di tutti e non può ignorare che con l'emergenza pandemica il destino umano è, per natura, comune e globalizzato.
L’inventore della serie dell’Alligatore ritrova i lettori foggiani in modalità online.
Lunedì 17 maggio, alle ore 18.30. Live streaming aperto sulla pagina Facebook di “Ubik Foggia”. Il grande scrittore incontra il pubblico della libreria. Presentazione del libro “E verrà un altro inverno” (Rizzoli).
Il confine invisibile della provincia più profonda, chiusa in una valle tra fabbriche e nebbia, nelle pagine di uno dei più importanti autori italiani: maestro assoluto del noir. Il nuovo romanzo di Massimo Carlotto, per suo dire, “sovverte la logica del poliziesco, mostrando la ferocia della brava gente” e provando a svelare quel mistero che va oltre ogni genere: chi siamo davvero. Lunedì 17 maggio, ore 18.30, l’inventore della serie dell’Alligatore ritrova in modalità online il pubblico della libreria Ubik di Foggia, già incontrato dal vivo nell’aprile del 2015. In live streaming, sulla pagina Facebook “Ubik Foggia”, Massimo Carlotto presenta il suo nuovo romanzo, E verrà un altro inverno (Rizzoli, 2021), conversando con due lettori del gruppo di lettura A qualcuno piace… Giallo, Claudio Sottile e Sandro Simone. L’appuntamento è aperto a tutti gli utenti.
E verrà un altro inverno (Rizzoli, aprile 2021; 240 pagine). Bruno Manera e Federica Pesenti sembrano una coppia felice. Lui è un ricco cinquantenne, lei di anni ne ha trentacinque ed è l’erede di una dinastia di imprenditori della “valle”, operoso distretto del Settentrione dove dominano i maggiorenti, l’élite dei capitani d’industria che ha costruito l’ordine del duro lavoro per tanti, del profitto per pochi e delle menzogne per tutti. Su insistenza di Federica, Bruno accetta di trasferirsi in paese, varcando la frontiera invisibile della provincia profonda. Ma quando Manera comincia a subire una serie di gravi atti intimidatori, la situazione precipita. Ad aiutarlo c’è solo Manlio Giavazzi, un vigilante dalla vita sfortunata, convinto che certe faccende vadano risolte tra paesani. Poi il caso gioca un tiro mancino e in una girandola di fulminanti colpi di scena scivoliamo nelle pieghe di un mondo marcio – il nostro – in cui l’amicizia è il vincolo di un’associazione a delinquere, l’amore una speculazione, il matrimonio un campo di battaglia, la solidarietà tra conterranei un patto d’omertà e la famiglia una connection criminale. Massimo Carlotto strappa la maschera a personaggi avvelenati dagli inganni delle loro doppie vite, perché l’avversario è chi ti dorme accanto e il nemico è colui di cui ti fidi. Nel segno della fatalità sovverte la logica del poliziesco, mostrando senza reticenze la ferocia inconfessabile della brava gente e inchiodandoci all’enigma che nessuna detection può risolvere: il mistero di chi siamo davvero.
Massimo Carlotto. Scrittore affermato e tradotto all’esterno, è l’inventore della serie di Marco Buratti detto l’Alligatore. Ha scritto numerosi romanzi tra cui Arrivederci amore, ciao, L’oscura immensità della morte, Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane, La signora del martedì. Per Rizzoli ha pubblicato Il Turista e l’antologia Sbirre con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni.
Sabato 15 maggio 2021, in occasione della Giornata internazionale della famiglia, istituita nel 1994 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), la Teca del Mediterraneo - Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, nel ricordare l’apertura straordinaria dalle 9 alle 13, presenta ai propri utenti la Sezione Ragazzi, all’interno della quale vi sono libri, disponibili in biblioteca per la consultazione o per il prestito, adatti alle fasce d’età più giovani e scelti in relazione a temi che contribuiscono alla formazione dei futuri cittadini.
Sono disponibili romanzi, racconti, fumetti e libri illustrati, distinti a seconda dell’età consigliata, da zero a sedici anni.
L'elenco dei volumi è disponibile nel catalogo della Biblioteca del Consiglio regionale, consultabile anche da remoto, collegandosi al seguente link:
https://teca.consiglio.puglia.
La biblioteca è aperta su prenotazione, da effettuare tramite telefono allo 080/5402770 oppure tramite email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per questa giornata speciale abbiamo il piacere di presentare uno dei più recenti acquisti fatti: “La Treccani dei ragazzi”.
L’opera, realizzata grazie alla collaborazione di esperti storici, scienziati, pedagogisti e giornalisti italiani, è un valido strumento educativo per i ragazzi, una guida alla comprensione del mondo, nell’epoca della fake news e di un maggiore utilizzo del web per la ricerca di informazioni. L’opera cartacea è stata pensata anche per coltivare nei ragazzi il piacere di sfogliare le pagine dei libri ed enciclopedie che oggi la rivoluzione digitale ha messo in secondo piano.
Ogni volume contiene, oltre ad una grande varietà di argomenti trattati, numerose illustrazioni e una storia a fumetti. La Treccani dei ragazzi è arricchita inoltre da diversi contenuti digitali e percorsi scolastici di approfondimento.
L’opera è consultabile presso la nostra biblioteca su prenotazione.
La Teca del Mediterraneo è dotata di un patrimonio composto da diverse tipologie di documenti, quali monografie, periodici, ebook sui temi economico-giuridici. Negli ultimi anni sono state arricchite le sezioni tematiche che valorizzano l’identità regionale, la multiculturalità, l’ambiente, i temi di genere, la sezione dedicata all’arte ed allo spettacolo, nonché la sezione ragazzi.
La Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia realizza progetti ed eventi a favore della promozione della lettura, attività destinate a tutti i cittadini. Attraverso i propri servizi si impegna ad accrescere il benessere sociale e a migliorare le abilità e le capacità delle persone, facilitando l’accesso alla cultura, ai documenti e alle informazioni. Sostiene, inoltre, la formazione continua nel rispetto delle diversità culturali.
L’iniziativa culturale è promossa dalla Biblioteca dei Ragazzi de “La Magna Capitana”
Leggere, ascoltare storie, guardare le illustrazioni, condividere emozioni, sentirsi parte della comunità attraverso le parole, la loro conoscenza, il loro significato. Libri piacevoli, divertenti, che aiutano i lettori piccoli e grandi ad avvicinarsi alle lettere dell’alfabeto, ai numeri, ad imparare sempre meglio la lingua italiana con l’obiettivo di favorire il loro percorso di inclusione sociale nel territorio. Nasce con queste finalità il Laboratorio “Letture piccine senza confine” destinato ai bambini migranti dai 3 agli 8 anni, ed ai loro genitori, accolti nei progetti SIPROIMI - Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati - gestiti dalla cooperativa sociale Medtraining di Foggia in diversi comuni della provincia di Foggia. L’attività di promozione della lettura ad alta voce a distanza nasce su iniziativa della Biblioteca dei Ragazzi “La Magna Capitana” e si rivolge ai piccoli e alle piccole beneficiarie inseriti nei centri di Orsara di Puglia, Candela (Free Entry e Vulnerabili), Poggio Imperiale e Rocchetta Sant'Antonio.
Ogni giovedì pomeriggio, a partire dalle ore 17.30, Milena Tancredi, responsabile della Biblioteca dei Ragazzi, si collega online con i piccoli ed i loro genitori per vivere un momento di lettura e di condivisione delle storie attraverso libri illustrati, racconti, incontri con gli autori, come il "libraio magico" Sergio Guastini. Un modo per far sentire la presenza della Biblioteca dei Ragazzi anche in questo periodo di pandemia, per promuovere una cultura inclusiva, per facilitare il processo di alfabetizzazione dei beneficiari grandi e piccoli che popolano le nostre comunità con le loro ricchezze interculturali. Il Laboratorio “Letture piccine senza confine”, che rientra nell'ambito delle attività dei progetto SIPROIMI finalizzate a favorire concreti percorsi di inserimento sociale, culturale e lavorativo dei beneficiari migranti accolti – proseguirà fino al mese di giugno.