Si terrà venerdì 8 gennaio alle ore 18.00 sulla pagina facebook della Fondazione Tatarella la prima presentazione del libro di Francesco Giubilei Giorgia Meloni. La Rivoluzione dei Conservatori edito da Giubilei Regnani in collaborazione con la Fondazione.
L’evento, promosso anche dalla Fondazione conservatrice europea New Direction e da ECR, Gruppo dei Conservatori e riformisti europei, sarà introdotto dal Vice Presidente della Fondazione Fabrizio Tatarella e vedrà la partecipazione dei parlamentari Marcello Gemmato e Raffaele Fitto, Co-Presidente del Gruppo dei Conservatori al Parlamento Europeo.
La crescita del consenso di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia negli ultimi anni si accompagna a un posizionamento del partito che, mantenendo salde le proprie radici di destra, ha abbracciato il mondo conservatore. L’ingresso nel gruppo europeo dell’ECR e la successiva elezione della Meloni a presidente dei conservatori europei, hanno sancito l’inizio di una nuova stagione politica per la costruzione di una grande destra conservatrice italiana ed europea.
Il libro di Giubilei è il primo pubblicato in Italia che analizza l’evoluzione politica di Fratelli d’Italia in partito conservatore dopo l’elezione di Giorgia Meloni a Presidente dell’Ecr ed è frutto di un attento lavoro di ricerca, ma anche della conoscenza del partito che Giubilei ha maturato (come figura culturale esterna) partecipando come relatore a decine di conferenze in tutta Italia organizzate da Fdi e promuovendo eventi alla presenza di Giorgia Meloni come il convegno “L’Italia dei conservatori” o la “National Conservatism Conference” (promossa dalla Edmund Burke Foundation in collaborazione con Nazione Futura) a Roma lo scorso febbraio.
È uscito in tutte le librerie Giorgia Meloni. La rivoluzione dei conservatori, il nuovo libro di Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella, edito dalla casa editrice Giubilei Regnani e in collaborazione con la Fondazione.
Si tratta del primo libro pubblicato in Italia che analizza l'evoluzione politica di Fratelli d'Italia in partito conservatore dopo l'elezione di Giorgia Meloni a Presidente dell'Ecr ed è frutto di un attento lavoro di ricerca, ma anche della conoscenza del partito che Giubilei ha maturato (come figura culturale esterna) partecipando come relatore a decine di conferenze in tutta Italia organizzate da Fdi e promuovendo eventi alla presenza di Giorgia Meloni come il convegno "L'Italia dei conservatori" o la "National Conservatism Conference" (promossa dalla Edmund Burke Foundation in collaborazione con Nazione Futura) a Roma lo scorso febbraio.
La crescita del consenso di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia negli ultimi anni si accompagna a un posizionamento del partito che, mantenendo salde le proprie radici di destra, ha abbracciato il mondo conservatore. L’ingresso nel gruppo europeo dell’ECR e la successiva elezione della Meloni a presidente dei conservatori europei, hanno sancito l’inizio di una nuova stagione politica per la costruzione di una grande destra conservatrice italiana ed europea. Come si è arrivati a questo passaggio? Quali sono i riferimenti culturali che hanno influenzato Giorgia Meloni? Che cosa significa oggi essere conservatori? E infine perché il conservatorismo rappresenta la strada da seguire per la destra del futuro? Sono alcune delle domande a cui si cerca di dare una risposta in Giorgia Meloni. La rivoluzione dei conservatori ripercorrendo il suo percorso politico, dalla militanza al ruolo di Ministro per la Gioventù a soli trentuno anni, fino a diventare uno dei leader politici più amati dagli italiani.
Giorgia Meloni ha attualizzato la lezione di Pinuccio Tatarella allargando il suo partito e aprendosi a nuovi mondi senza dimenticare le proprie origini, così come fece Tatarella favorendo la nascita di una nuova destra in grado di conservare i "principii permanenti" di prezzoliniana memoria.
L'autore del libro, Francesco Giubilei, è editore, professore a contratto all’Università Giustino Fortunato di Benevento e Presidente della Fondazione Tatarella. Collabora con “Il Giornale” e “The American Conservative”. Ha pubblicato otto libri (tradotti negli Stati Uniti, in Serbia e in Ungheria), l’ultimo Conservare la natura. Perché l’ambiente è un tema caro alla destra e ai conservatori. Nel 2017 ha fondato l’associazione Nazione Futura, è membro del comitato scientifico di alcune fondazioni e fa parte degli Aspen Junior Fellows. È stato inserito da “Forbes” tra i 100 giovani under 30 più influenti d’Italia.
Dalla collaborazione tra Snam e la Soprintendenza Archeologia della Puglia nasce il libro “Nella terra dei confini e dei passaggi. Il paesaggio rurale di Biccari e i metanodotti Snam”, a cura delle archeologhe Marisa Corrente e Anna Maria Tunzi ed edito dalla casa editrice Ante Quem. Il volume rappresenta la preziosa testimonianza dell’incontro tra le infrastrutture strategiche del Paese e la ricchezza del suo patrimonio archeologico.
In quasi 80 anni Snam ha costituito in Italia una rete di circa 33.000 chilometri: la presenza capillare su un territorio così vasto e ricco di storia ha permesso alla società di sviluppare una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e dei beni archeologici, coniugando gli obiettivi d’impresa con un senso di responsabilità verso le comunità in cui opera.
Per preservare e valorizzare al meglio le tracce del passato, Snam adotta un protocollo riconosciuto oggi come best practice a livello internazionale: in tutte le fasi di realizzazione delle infrastrutture, il gruppo si avvale del contributo specialistico di un team archeologico individuato secondo le indicazioni della competente Soprintendenza. I professionisti che affiancano Snam e le imprese incaricate per la posa dei metanodotti sono costantemente presenti nei cantieri e hanno il compito di supervisionare i lavori sotto il profilo archeologico.
È questo l’iter che ha portato alla luce i ritrovamenti dagli scavi dei metanodotti Massafra-Biccari e Biccari-Campochiaro, protagonisti del volume. Le due infrastrutture strategiche che attraversano quattro regioni italiane (Puglia, Basilicata, Campania e Molise) si incrociano nel nodo strategico di Biccari, nel Subappennino Dauno, nel quale convergono i principali metanodotti del Centro Sud della penisola (Massafra-Biccari, Biccari-Campochiaro, San Salvo-Biccari e Biccari-Napoli).
Il volume offre una ricostruzione dettagliata del territorio di Biccari dall’antichità ad oggi, l’inedita fotografia di una zona ricchissima e pluristratificata: dal ritrovamento preistorico in località “Femmina morta” alle necropoli di età arcaico-classica, fino ai numerosi insediamenti di età romana disposti nei pressi dei cantieri Snam. Lo studio di questi reperti ha permesso di analizzare i processi di trasformazione del paesaggio e di recuperare anche i dati più significativi sui popoli che lo hanno abitato e sulla natura delle organizzazioni sociali.
“In Snam siamo molto attenti alla cura e allo sviluppo del territorio” – ha commentato Giuliana Agata Garigali, Senior Vice President Ingegneria e Permessi di Snam – “Questo libro testimonia come le nostre attività possano convivere pienamente con il rispetto dell’ambiente e dei suoi patrimoni, grazie alla perfetta sinergia tra istituzioni, aziende ed esperti archeologi. Le scoperte di Biccari hanno portato alla luce reperti di grande valore, ora finalmente a disposizione di tutti”. Laureata al Politecnico di Milano, Giuliana si occupa da tempo della progettazione e costruzione di grandi infrastrutture. Dal 2014 in Snam nella direzione Ingegneria e Costruzioni, ha ricoperto l’incarico di Project Manager a Bari per gli investimenti nell’area Centro Sud (Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Campania), trasferendosi nel 2018 nella sede centrale di San Donato Milanese con il ruolo di responsabile di Ingegneria e Permessi di tutta Italia.
Il libro ospita anche una prefazione dell’architetto Maria Piccarreta, Soprintendente ad interim Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, e un contributo di Massimo Montecchiari, Executive Vice President International Engineering & Contruction di Snam.
Il libro di edizioni fogliodivia sarà presentato in streaming sabato 14 novembre
La Polacca era il soprannome generico usato per distinguere la prostituta ebrea. Con il romanzo “La Polacca. Immigrati, ruffiani e schiave al principio del XX secolo”, la scrittrice argentina Myrtha Schalom fa luce su un fatto storico realmente accaduto, che solleva il tema della tratta delle donne immigrate e dello sfruttamento sessuale. E lo fa attraverso una scrittura potente, viva, cruda, disperata, che conserva una forte impronta di attualità, perché coinvolge ancora oggi migliaia di donne costrette a popolare strade, marciapiedi, appartamenti. Per tante di loro non c’è scampo, e restano impigliate in questa rete che unisce immigrazione, prostituzione e violenza. Quella di Raquel racconta nel libro è anche la storia del coraggio di una madre, di una donna, che tra sofferenze e diritti calpestati lotta per riprendersi la sua vera identità, il suo vero nome. Il suo posto nel mondo.
QUI IL VIDEO DEL LIBRO CON L'AUTRICE
Il romanzo edito dalla casa editrice edizioni fogliodivia e tradotto da Erika Casali, sarà presentato sabato 14 novembre alle ore 18.30 su facebook, sulla pagina dell’associazione Fratelli della Stazione nell'ambito del progetto Il viaggio di Sindbad – ConTesti interculturali, promosso dal Teatro Pubblico Pugliese con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati. Alla presentazione sarà collegata, l’autrice Myrtha Schalom, che ci racconterà di Raquel e della sua storia. Ad aiutare nella traduzione, Erika Casali, senza la quale questo romanzo non sarebbe stato pubblicato qui in Italia. Sarà presente anche Giusy Cappa, che racconterà il lavoro svolto nel progetto “La Puglia Non Tratta - Insieme per le vittime”. Il romanzo “La Polacca” è stato pubblicato nell’ambito del supporto alla traduzione del Programma “Sur” del Ministero degli Affari Esteri, del Commercio Internazionale e del Culto della Repubblica Argentina. Il romanzo sarà a breve disponibile nelle librerie e su tutte le piattaforme online.
La sinossi
La vita di Raquel sta per cambiare. Ai primi del ‘900, una giovane donna ebrea di origine polacca parte in nave insieme ai figli piccoli per raggiungere il marito espatriato in Argentina per cercare fortuna. Poco dopo il suo arrivo il marito muore, lasciandola sola in terra straniera. Bisognosa di aiuto, Raquel si rivolge a un conterraneo incontrato durante il viaggio dall’Europa che le offre un lavoro a Buenos Aires dove viene venduta a un postribolo. Inizia così il suo inferno, simile a quello di tante altre donne che popolano La Casona. Il bordello si riempie di uomini di ogni ceto sociale che in Raquel e nelle altre donne cercano di soddisfare tutte le loro voglie, annullandone giorno dopo giorno sogni, dignità, poesia.
Questo è il link della pagina del romanzo “La Polacca”.
Su questo link, invece, è possibile vedere il video di presentazione del libro a cura di Myrtha Schalom.
edizioni fogliodivia è una casa editrice indipendente pugliese che si occupa di narrativa sociale, di frontiera, di emarginazione. Libri nati dalla polvere, dalla strada, dalla voglia di raccontare storie.
Ogni artista o autore nazionale è stato necessariamente locale, e grazie a questo ruolo e all'impegno derivante ha potuto gettare le basi per la propria formazione, definire il rapporto con le arti e le diverse discipline culturali e intraprendere il proprio cammino umano e professionale - fondamentali, insieme allo studio, all'esperienza e alla gavetta, i “Maestri d'Arte” con le loro botteghe generose e ricche di saperi.
Impagabile ancora il contributo offerto dall'artista locale all’avviamento, all'educazione e al tramandarsi delle arti, sia in collaborazione con le scuole che in laboratori privati, come l'apporto alla prevenzione del disagio sociale: indirizzando i più giovani verso sane passioni pure con l’esempio personale.
Attività a cui si aggiunge quella di spettacoli ed intrattenimento, solitamente a condizioni ragionevoli,e spesso con finalità comunitarie.
Sostenere gli artisti e gli autori di radice significa contribuire a dare impulso e a salvaguardare l’identità culturale, sociale e storica delle comunità. Un ruolo fondamentale ed insostituibile che, con consapevolezza, deve condurre gli artisti e gli autori oltre i personalismi - alle cittadine l’impegno di supportarli.
Piccola Antologia Dauna diviene allora un'occasione per condividere con chi lo desiderasse un punto di vista prospettico sulla propria azione, individuando possibili obiettivi e pratiche che possano contribuire alla concretezza e all'impatto di idee, opere e rappresentazioni sulla realtà in cui si agisce. Allo stesso tempo vorrebbe sollecitare una crescente consapevolezza del valore del proprio ruolo artistico e culturale e delle sue potenzialità, anche al di là del territorio. A tal proposito il volume termina proponendo un modello di “Manifesto dell'Artista Locale”, di cui si riporta il finale
Io mi fermo qui
questo è il mio cielo
la terra che mi tiene.
Non temete
Io non piango
questa è la mia pace
il vento buono che mi parla.
Non salutate
io non mi allontano
aspetto qui i ricordi
e quel lontano sorriso.
Voi andate
Io sto bene qui.
“Il cuore altrove” con don Rocco Malatacca e don Luigi Maria Epicoco, definito “lo scrittore amato dal Papa”.
Due sacerdoti in diretta streaming per aiutare a portare il cuore “altrove”.
Mercoledì 4 novembre dialogheranno su Facebook, don Rocco Malatacca, parroco della chiesa di San Nicola di Bari in Orsara di Puglia, e don Luigi Maria Epicoco, scrittore e noto volto televisivo, docente di filosofia alla Pontificia Università Lateranense e direttore della residenza universitaria San Carlo Borromeo a L’Aquila.
L’occasione sarà la presentazione del volume “Il cuore altrove. Un piccolo training per chi desidera pregare” (San Paolo Edizioni), di cui Malatacca è autore. Nato a Lucera 38 anni fa, il presbitero ha collaborato in passato per Tau Editrice con i titoli Vestirò la Croce (2015); Guy Pride (2015); Di luce e d’ombra (2016); #Touch (2018) e #RisorseInRete (2018).
Maturato durante il lockdown, il nuovo libro ha visto la luce lo scorso agosto ed è concepito come un training di preghiera per giovani e adulti di oggi che cercano la vita.
“Durante la quarantena - racconta l’autore – abbiamo perso il contatto vivo, a tatto, con le persone e mai abbiamo desiderato, come allora, di toccare con mano l’umanità. Eravamo pieni di attesa di un altro, che potessimo incontrare un altro. Ho allenato quest’attesa, quest’apertura del cuore, e ho pensato a farlo diventare un training, perché la stessa apertura del cuore che offriamo a un altro, offriamo al Signore Gesù, finché Egli venga. Così è nato un allenamento umano alla preghiera”.
Mercoledì con don Epicoco, definito “lo scrittore amato dal Papa”, parlerà della sfida che ha accettato nel rivolgersi a coloro che faticano a capire il senso della preghiera, a quelli che hanno sempre pregato un dio “che vale l’altro”, a quelli che non hanno tempo o che non hanno voglia, e poi a quelli che cercano una tecnica di preghiera ma non la trovano.
I due presbiteri parleranno soprattutto a coloro che hanno il desiderio di Dio, ma non sanno come trasformarlo in realtà. Il libro, infatti, offre un cammino possibile, affinché possano portare il loro cuore “altrove”, là dove un Altro offre un’esperienza di trasformazione.
“Poiché si può pregare soltanto vivendo e si può incontrare Dio solo dopo avere incontrato l’uomo”.
La conversazione in streaming avrà inizio alle 21 e potrà essere seguita sul profilo social personale di don Malatacca: www.facebook.com/rocco.malatacca.
Giovedì 15 ottobre, ore 18.30 (ingresso ore 18). Presentazione del libro edito da Feltrinelli.m Lo scrittore calabrese inaugura la sinergia con “La Magna Capitana”: incontri in auditorium.
“Mi sembrò per un attimo che ogni cosa nel mondo – anche i pensieri, anche i sentimenti, anche i morti – avesse la sua giusta collocazione nell’universo. Anche io, Astolfo Malinverno, l’unico bibliotecario guardiano di cimitero che l’umanità abbia mai avuto”. Non poteva trovare approdo migliore l’attività di incontri con gli autori della libreria Ubik: dopo la pausa estiva, le presentazioni letterarie “in presenza” riprendono nell’auditorium della Biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia. Una via naturale, vista la lunga collaborazione già rodata con una delle strutture culturali più importanti e sicure del Mezzogiorno: si riparte giovedì 15 ottobre con 48 posti a sedere disponibili, stando alle ultime disposizioni anti-covid (ingresso ore 18, incontro ore 18.30). Ad aprire questa preziosa sinergia sarà Domenico Dara, uno degli scrittori che più hanno intrigato pubblico e critica in queste prime settimane trascorse dall’uscita del suo splendido romanzo, Malinverno (Feltrinelli, 2020), al centro di un intenso passaparola. A sugellare la collaborazione tra Ubik e Biblioteca è lo stesso protagonista della vicenda narrata: un bibliotecario. Conversano con l’autore, la direttrice de La Magna Capitana Gabriella Berardi e il direttore artistico della libreria, Michele Trecca. Prenotazione obbligatoria, necessaria la mascherina (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 0881.706446).
Malinverno (Feltrinelli, settembre 2020). Ci sono paesi in cui i libri sono nell’aria, le parole dei romanzi e delle poesie appartengono a tutti e i nomi dei nuovi nati suggeriscono sogni e promesse. Timpamara è un paese così da quando, tanti anni fa, vi si è installata la più antica cartiera della regione, a cui si è aggiunto poco dopo il maceratoio. E di Timpamara Astolfo Malinverno è il bibliotecario: oltre ai normali impegni del suo ruolo, di tanto in tanto passa dal macero per recuperare i libri che possono tornare in circolazione. Finché un giorno il messo comunale gli annuncia un nuovo impiego: il pomeriggio continuerà a occuparsi della biblioteca, ma la mattina sarà il guardiano del cimitero. Lettore dalla vivida immaginazione, Astolfo mescola le storie dei romanzi – per i quali inventa nuovi finali – con quelle dei compaesani, dei forestieri, dei lettori della biblioteca e dei visitatori del cimitero, dei vivi e degli estinti. A incuriosirlo è soprattutto una lapide senza nome e senza date: solo una fotografia, una donna dallo sguardo candido e franco, i capelli divisi in due bande liscissime e l’incarnato pallido. Per lui è da subito la sua Madame Bovary, la sua Emma. Attratto dal mistero racchiuso in quel volto, Astolfo si trova a seguire il filo che sembra dipanarsi dalla fotografia: tra i viottoli e le campagne di Timpamara, complice l’apparizione di una giovane sconosciuta nerovestita, prende forma a poco a poco una storia che mai Astolfo avrebbe saputo immaginare. Domenico Dara unisce il talento dei narratori orali a una scrittura sospesa nel tempo: Malinverno è un romanzo pieno d’incanto sui libri, sul potere delle storie, dell’immaginazione, dell’amore.
Domenico Dara. Nato a Catanzaro, vive e lavora tra Valbrona, in provincia di Como, e Milano. Nel 2013 è stato finalista al premio Italo Calvino con il romanzo inedito Breve trattato sulle coincidenze (Nutrimenti, 2014), per il quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il premio Palmi, il premio Viadana, il premio Corrado Alvaro e il premio Città di Como. Sempre per Nutrimenti ha poi pubblicato il romanzo Appunti di meccanica celeste (2016), vincitore del Premio Padula, del Premio Città di Rieti e del Premio Stresa.
Ancora pochi giorni per iscriversi al concorso letterario “Puglia quante storie” indetto dalla casa editrice leccese I Libri di Icaro e giunto con successo alla sua quarta edizione.
L’iniziativa è aperta a tutti gli amanti della scrittura a cui viene chiesto di ideare e scrivere un racconto breve, a tema libero, con l’unico obbligo di ambientarlo nel territorio pugliese. Ogni storia dovrà svilupparsi sullo sfondo di un qualsiasi luogo della Puglia e l’autore dovrà essere in grado, attraverso la narrazione, di metterne in risalto le peculiarità che lo contraddistinguono come la storia, gli usi e i costumi di chi ci vive, i suoi odori e colori, le emozioni e le sensazioni che riesce a suscitare, le sue espressioni dialettali. Un modo alternativo per far conoscere le bellezze di una delle regioni più caratteristiche d’Italia attraverso la letteratura e il talento di scrittori professionisti ed autori emergenti.
Nella prima fase del concorso un’apposita giuria, composta da esperti del settore come giornalisti, scrittori e critici letterari, valuterà gli elaborati dei concorrenti e individuerà i dieci racconti che verranno successivamente raccolti e pubblicati in un unico volume dal titolo “Puglia quante storie 4”. I finalisti verranno premiati con un attestato di merito durante una cerimonia pubblica. Nella seconda parte saranno i lettori a votare il racconto più bello, individuando così il vincitore assoluto, insieme al secondo e terzo classificato, ai quali andranno diversi riconoscimenti.
L'iniziativa è patrocinata da Provincia di Taranto, Provincia e Comune di Foggia, Comune di Lecce, Provincia e Comune di Brindisi.
È possibile partecipare entro il 30 ottobre 2020.
Per info e regolamento:
http://www.icarolibri.com/concorsi-letterari.html
https://www.facebook.com/pugliaquantestorie/
Lunedì 28 settembre si e' riusciti a coniugare medicina arte e scienza attraverso multipli linguaggi espressivi. Nel primo evento sipontino de La Festa dei Lettori promossa dalla associazione nazionale nata in Puglia "Presidi del Libro" si è parlato infatti di medicina che diventa narrazione e arte che diventa scienza. In una serata fresca climaticamente la conversazione fra lo psichiatra Antonello Bellomo, autore del saggio Il virus nella mente e ll responsabile dei Presidi del Libro di Manfredonia, il giornalista scientifico Luigi Starace ha riscaldato un attento e partecipante uditorio. Naturalmente norme covid rispettate e distanziamento garantiti. Dal racconto sulla nascita del libro si e' passati alla descrizione di quelli che il saggista ha definito come "coazioni a ripetere" ossia quei comportamenti che ha dimostrato essere costanti e ripetuti durante tutte le grandi pandemie della storia. Interessanti le riflessioni sviluppate con il pubblico e gli artisti presenti sul ruolo bivalente dei social media e dell'arte nella ricerca durante il lockdown di strategie di coping e implemento della personale resilienza. Di resilienza ed estraneamento da postmodernita' parlano anche i versi della raccolta "Gigagembam, giganti gemme e bambini" del già citato Starace, editi dalla neo casa editrice sipontina Idrate Pensate Edizioni.
Nella cornice suggestiva dell'oratorio della Sacra Famiglia la musica elettronica e' stata proposta come intrattenimento e riflessione sul presente e sul futuro in chiave PostUmana del Progetto RASH di Stefano Martino e Maria Pia Montemitro, mentre il Collettivo Semiophera di Lino Mocerino e Francesca Giuliani ha offerto la proiezione del lavoro di video installazione premiato con il Premio Abbado del MIUR nel 2015 "Shrine" descrivente uno scenario post industriale in cui la presenza umana rimane o diventa una incognita non risolta. Il filo conduttore dell'arte che immagina scenari, li metabolizza e crea soluzioni alternative e' stato sviluppato nei due video proposti dalla direttrice artistica dell'ArtSci Salon al Fields Institute for Research in Matematica Sciences di Toronto e dal performer internazionale Willard Von de Bogart.
Nella discussione aperta successiva gli artisti insieme agli ideatori di Infestazioni Soniche, Michele Sapio ed Elisa Maiorano, hanno proposto una serie di riflessioni sui cambiamenti ambientali indotti dall'uomo sul Gargano, a intendere che ogni forma di artisticità necessita sempre di una contingenza territoriale che va difesa, se necessario.
In conclusione sono stati proposti argomenti non facili (perché inconsueti) e impegnativi (perché se non se ne parla mai in giro come fai ad avere una tua opinione?) ma senza ex cattedra, cercando una pluralità corale di prospettive e racconti, a partire dal proprio vissuto in epoca di pandemia.
Il secondo ed ultimi evento della Festa dei Lettori si svolgerà sempre presso la chiesa della Sacra Famiglia di Manfredonia sabato 3 ottobre con inizio alle ore 18. Interverranno quattro scrittori locali Maria Luigia Troiano e Marilina Ciociola sipontine e Giuseppe Messina e Lucia Campanella di Foggia.
La maggioranza dei contenuti audio e video proposti sono fruibili sulla pagina fb dei presidi del libro di Manfredonia https://www.facebook.com/PresidioManfredonia
Si ringrazia per le foto Nicola Muscatiello, Francesca Giuliani e Lino Mocerino, scaricabili al link via we. transfer https://we.tl/t-bh2RID2abv