«Che fine ha fatto la Questione Meridionale? Senza voler azzardare previsioni poco deferenti per chi è al governo del Paese, non ci si allontana dal vero se si afferma che la Questione Meridionale non interessa poi tanto. Anzi, sarebbe meglio dire che non è all’ordine del giorno di alcun partito dell’arco parlamentare.
Già nel 1974 Manlio Rossi-Doria, tra i più grandi interpreti del pensiero meridionalista, ammoniva ricordando che la Questione Meridionale è una questione nazionale. Allora come oggi, il divario Nord-Sud rappresenta il vulnus dell’Italia e non affrontarlo significa non potersi porre come interlocutori credibili nello scenario internazionale. Va da sé che un Paese a due velocità è debole. Né ci può essere margine di crescita per uno Stato che rifiuta a priori il contributo di una parte importante del suo territorio e dei suoi cittadini.
‘‘Il Sud, in cui vive un terzo degli italiani, produce un quarto del prodotto nazionale lordo; rimane il territorio arretrato più esteso e più popoloso dell’area dell’Euro”: è quanto viene riportato nella Consultazione pubblica SUD - Progetti per ripartire, del 23 marzo 2021 della Banca d’Italia.
Allora come oggi, l’inerzia e l’incapacità politica hanno contribuito alla decrescita del Paese, e dal Sud la miseria avanza lambendo oramai la Linea Gotica.
La Questione Meridionale risale ai tempi dell’Unità d’Italia, con ciò intendendo lo stato di arretratezza economica del Mezzogiorno rispetto alle altre regioni italiane, soprattutto quelle settentrionali. Nel 1861, anno in cui avvenne la proclamazione dell’Unità d’Italia, il reddito per abitante nel Mezzogiorno era di un quarto inferiore rispetto a quello delle regioni del nord Italia.
Da quell’anno si creò una frattura che non ha mai smesso di allargarsi, tanto che nel 1911 La Voce, uno dei più importanti periodici del Novecento, pubblicò su una sua intera prima pagina un articolo dal titolo “Le due Italie”. Quella crepa, diventata voragine, rischia di far precipitare nel baratro l’intero Paese.
È del 2014 il patto del Nazareno, l’accordo politico tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, l’uno segretario del Partito democratico e l’altro presidente di Forza Italia. Dal patto, secondo gli estensori, dovevano scaturire una serie di riforme (alcune poi diventate leggi, ancora in vigore), tra cui quella del titolo V della Costituzione, la trasformazione del Senato in "Camera delle autonomie" e l'approvazione di una nuova legge elettorale. Emergeva – ed emerge - un dato comune di fondo dall’intero impianto legislativo: l’esclusione della partecipazione popolare. Questo vale principalmente nel Meridione, dove il Partito democratico ha radicato un suo sistema di governo, infeudando i tanti comuni, gestiti da ristrette oligarchie. Come in Puglia, per esempio.
Giorgia Meloni, nel discorso d’insediamento del 2022, dichiarava alle Camere: “Sono convinta che questa svolta che abbiamo in mente sia anche l’occasione migliore per tornare a porre al centro dell’agenda Italia la questione meridionale. Il Sud non più visto come un problema ma come un’occasione di sviluppo per tutta la Nazione. Lavoreremo sodo per colmare un divario infrastrutturale inaccettabile, eliminare le disparità, creare occupazione, garantire la sicurezza sociale e migliorare la qualità della vita. Dobbiamo riuscire a porre fine a quella beffa per cui il Sud esporta manodopera, intelligenze e capitali che sono invece fondamentali proprio in quelle regioni dalle quali vanno via”. A rileggerle ora, queste parole suonano come una ulteriore beffa ai danni del Sud.
Ad ottobre prossimo, l’attuale Esecutivo (composto da 15 esponenti del Nord, 5 del centro e 6 del Sud e delle Isole) compirà il suo primo anno di attività. Riuscirà a rompere i sistemi di potere delle nuove e vecchie classi dirigenti meridionali, spesso un tutt’uno con pezzi poco trasparenti della società politica, burocratica e imprenditoriale?»
All’evento hanno partecipato circa 800 assistenti sociali da tutta la Puglia.
Riflettere sulle trasformazioni del welfare e sul ruolo dell’assistente sociale nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Promuovere politiche sociali innovative per favorire l’inclusione e lo sviluppo dei territori. Sono i temi affrontati nel corso della giornata di approfondimento che si è tenuta quest’oggi in Fiera del Levante sulle “Nuove politiche di Welfare in Puglia e nel Mezzogiorno d’Italia. Il ruolo strategico del servizio sociale”, a cui hanno partecipato circa ottocento assistenti sociali da tutta la Puglia.
Nel corso dell’evento, organizzato dal dipartimento Welfare della Regione Puglia e dal Consiglio dell’Ordine degli Assistenti sociali di Puglia (CROAS), sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano, la presidente CROAS Puglia Filomena Matera e la consigliera nazionale Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali Valentina Prisciandaro.
La sessione mattutina è stata dedicata al confronto e al racconto delle esperienze di welfare nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Quella pomeridiana si è concentrata sul welfare innovativo e generativo, con un focus sulla presa in carico delle disabilità, sulle famiglie e i minori e sul Terzo Settore.
“Ottocento assistenti sociali da tutta la Puglia – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – sono l’esercito della conoscenza del corpo sociale nella nostra società. Sono quelle persone che noi inviamo in missione speciale nei casi impossibili, quelli dove i giudici, gli esperti e i politici non riescono a trovare una soluzione. Queste persone straordinarie riescono a organizzare, non senza difficoltà, una risposta sociale credibile all'infinita serie dei problemi del vivere. Tutto questo avviene nel contesto delle malattie, della devianza anche di natura criminale, della gestione dell’obbligo scolastico e in tutti i settori dove è richiesto qualcuno che ascolti e sappia trasformare questo ascolto in un indirizzo verso le istituzioni al fine di legiferare meglio. Bisogna convincere i governi che il diritto al welfare, alla buona vita e al benessere è un diritto importante tanto quanto la salute. Anzi, mi permetto di dire che mentre la salute è un diritto-mezzo, il welfare, il benessere di vita è un diritto-fine, e quindi, dal punto di vista filosofico, è anche più importante”.
L’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone ha sottolineato che “anche se con visioni e approcci diversi, tutte le Regioni riconoscono la centralità della persona e la necessità di rispondere alle esigenze dei soggetti più fragili, che si sono trasformate rispetto a qualche anno fa. Il Covid ha accentuato e i gap sociali, economici e lavorativi esistenti, e abbiamo quindi il dovere di comprendere e dare una risposta ai nuovi bisogni”.
“La Regione Puglia – ha proseguito l’assessora – sta orgogliosamente mantenendo e rafforzando tutte le misure che, da sempre, fanno parte del panorama sociale pugliese, come i buoni di conciliazione e le misure per minori, disabili e anziani. Ovviamente, col nuovo POR stiamo per mettere in atto nuove forme di sostegno che si realizzeranno a più livelli. Inoltre, attraverso le risorse del PNRR destinate all’ambito sociale, saremo attivi sul territorio con diverse strutture. In questo contesto, dobbiamo impegnarci a rafforzare la figura dell'assistente sociale, che è centrale per affrontare le sfide che verranno nell’interesse dei nostri concittadini”.
“Il confronto di oggi – ha dichiarato Valentina Romano – è servito a valorizzare il ruolo strategico dei servizi sociali, professionali e del pronto intervento sociale all'interno del sistema di welfare, nonché a dialogare sul nuovo ruolo che questi servizi devono assumere. Non si tratta di un ruolo di mera presa in carico delle persone, ma di qualcosa di più complesso che porterà i servizi sociali a dialogare con altre porzioni della Pubbliche Amministrazione come l'istruzione, il lavoro e le attività di impresa. L’obiettivo è valorizzare un nuovo welfare che sia capace di essere, insieme, innovativo e generativo. Il welfare, infatti, non è più una politica meramente assistenzialista ma deve diventare sempre più in grado di generare ricchezza per la comunità intera”.
“Le Regioni – ha proseguito la direttrice del Dipartimento regionale al Welfare – sono impegnate a dialogare per la realizzazione di iniziative comuni, tanto più nell’ambito del Mezzogiorno. In questi mesi, in particolare, siamo al lavoro su una serie di proposte da sottoporre al governo nazionale che attestino l'importanza del welfare come insieme di servizi ai cittadini e come strumento di crescita e di sviluppo della comunità. In questa logica, stiamo ponendo molta attenzione alle risorse che saranno stanziate dal governo e che dovrebbero consentire - questa è una richiesta corale di tutte le Regioni - il finanziamento di servizi necessari per i cittadini”.
Nella corso della giornata, nella tavola rotonda sul tema “Welfare e Mezzogiorno d’Italia: il ruolo strategico del servizio sociale nelle Regioni del Sud”, è intervenuto anche il professore ordinario di sociologia generale e direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari Giuseppe Moro: “Il servizio sociale al sud – ha dichiarato – vive una realtà di forti differenze rispetto al welfare del nord. Anche sotto questo profilo, nonostante i tanti cambiamenti, l’Italia rimane divisa in due. Per questo, ritengo che ci sia bisogno di un intervento politico di riforma, adeguamento e avvicinamento dei due welfare state presenti nel nostro Paese. In questo scenario, dobbiamo avere la consapevolezza delle trasformazioni del ruolo e della preparazione a cui sono chiamati gli assistenti sociali. Personalmente, ritengo che il modello formativo che proponiamo loro in ingresso sia inadeguato e andrebbe perciò modificato. Quanto alla formazione in servizio, considero importante l’esperienza della supervisione degli assistenti sociali, che li aiuterà a diventare dei soggetti riflessivi, capaci di non dare per scontato il proprio lavoro. Attraverso le nuove esperienze con cui si troveranno a contatto, questi professionisti proveranno a confrontarsi con nuove sfide e a cercare nuove modalità di intervento”.
Il 16.09 dalle 10:30 alle 12:30 nuova manifestazione di protesta con SIT-IN davanti alla Prefettura/Comune di Foggia.
A distanza di un anno nulla o poco è cambiato in merito alle infrastrutture stradali con progetti e finanziamenti disponibili da anni ma senza cantieri aperti e con mortalità, gravità e lesività crescenti che fanno posizionare Foggia e l’intera Capitanata in cima alle provincie pugliesi.
“A nulla sono valse finora le Osservazioni proposte, a livello regionale e prima della pausa estiva del 2022, al Piano Attuativo 2021-2030 del Piano regionale dei Trasporti presentato dalla Regione Puglia e tutte le nostre note dell’ultimo anno trascorso – dichiara Vincenzo Cataneo responsabile del settore Mobilità – ed oggi siamo di nuovo qui per denunciare questo immobilismo che sta procurando ulteriori peggioramenti della sicurezza stradale, incremento degli incidenti con perdite di vite umane e lesioni gravi, assenza di investimenti e adeguamenti progettuali pur con finanziamenti disponibili e opere commissariate e, infine, mancato sviluppo occupazionale.”
Lo scopo della manifestazione, anche questa volta, promossa insieme alle locali rappresentanze dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e di Funny Bike, e di sollecitare per l’ennesima volta l’attenzione delle Istituzioni, enti affidatari delle opere infrastrutturali e di gestione della modalità stradale ad adeguare alcune progettualità e ad aprire al più presto i cantieri per cercare di evitare ulteriori decessi e incidenti.
Durante il SIT-IN del16.09 p.v. che si terrà a dalle ore 10:30 alle ore 12:30 davanti alla Prefettura/Comune di Foggia saranno motivate ulteriormente le ragioni della protesta. Invitiamo a partecipare a tale evento, i cittadini, i lavoratori, le parti sociali e datoriali, le Associazioni e le altre Rappresentanze sindacali in quanto ciò per cui si manifesterà è senza appartenenza sindacale e/o di parte ma richiesta corale di un territorio che chiede equo trattamento per la sicurezza nella mobilità e negli investimenti indispensabili allo sviluppo sostenibile per cittadini e lavoratori e per l’intero sistema produttivo ed economico della Capitanata.
“La FAST-CONFSAL non intende recedere sulla posizione assunta su questo argomento in quanto vi sono effetti deleteri per la popolazione pugliese, e foggiana in particolare, con famiglie che piangono i loro congiunti deceduti e/o feriti negli incidenti – afferma il Segretario regionale FAST di Puglia e Basilicata Pasquale Cataneo – e la incomprensibile situazione per la quale vi sono progettualità inadeguate (sezione di tipo C1 anziché B1) per le strade a più alta incidentalità come la SS 16 da Foggia fino a Marina di Chieuti e per la SS 673 Tangenziale ovest foggiana che continuano a far posizionare la provincia di Foggia con i più alti indici di mortalità IM, gravità IG e lesività IF stradale. Le altre disuguaglianze e contraddizioni NON RISOLTE IN QUESTO ANNO TRASCORSO le abbiamo elencate, in gran parte, nel volantino che distribuiremo durante il SIT-IN.”
Facciamo appello a tutti i cittadini e ai rappresentanti delle Associazioni e Parti sociali di unirsi a noi per affermare insieme venerdì 16.09 BASTA VITTIME E RITARDI PER FOGGIA E L’INTERA CAPITANATA.”
Di seguito la richiesta ufficiale per il Sit-in del 16 settembre 2023.
Ministero dell’Interno POLIZIA DI STATO
QUESTURA di Foggia Via Antonio Gramsci,01 71122 Foggia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Digos Foggia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PREFETTURA-U.T.G. di Foggia
Alla c.a. del sig. Prefetto Dott. Maurizio Valiante
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COMUNE di Foggia
Alla c.a. dei Sigg. Componenti la Commissione Straordinaria
Dott. Cardellicchio Vincenzo Dott.sa Grandolfo Rachele Dott. Giangrande Sebastiano
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Corpo di Polizia Locale Città di Foggia
Alla c. a. del Comandante Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oggetto: Sit-in 16 settembre 2023 – Vittime incidenti stradali, progettualità inadeguate e cantieri non attivati.
La scrivente Organizzazione Sindacale, con la presente comunica la programmazione e l’effettuazione di un Sit-in, che si terrà dalle ore 10,30 alle ore 12,30 in corso Garibaldi,38 (marciapiede antistante Accademia Belle Arti).
Lo scopo della manifestazione è di attirare nuovamente l’attenzione delle Istituzioni, Enti affidatari delle opere infrastrutturali e di gestione dei trasporti, ad un anno dalla precedente manifestazione del 16.09.22 dalla quale poco o nulla in termini di adeguamenti progettuali e cantieri aperti è stato realizzato, sui temi che riguardano la mobilità soprattutto stradale in Capitanata, nello specifico su: 1) Sicurezza Stradale (vittime e incidenti), Mobilità e Sviluppo Sostenibile (emissioni CO2 e Cambiamenti Climatici) Lavoro e Occupazione (disinvestimenti e ritardo di sviluppo).
Si ribadisce l’urgenza e la necessità impellente visti l’incidentalità pregressa, mortale e non, gli ulteriori incrementi anche mortali, con maggiore lesività e gravità, che stanno continuando a funestare Foggia e l’intera Capitanata, sollecitando per l’ennesima volta, di attivare i cantieri delle opere per la maggior parte commissariate e, peraltro, finanziate da molto tempo adeguando anche alcune previsioni progettuali alla sezione B anzichè a quella prevista di tipo C. Tale ultimo aspetto riguarda, in particolare, sia la SS 16 tratto Foggia-San Severo e che la SS 673 Tangenziale di Foggia prevedendo, per quest’ultima, anche la realizzazione di un sottopasso stradale all’altezza della ortogonale della pista dell’aeroporto Gino Lisa per migliorare la sicurezza di esercizio di entrambe le modalità, come già fatto per lo scalo aereo di Forlì, e garantire anche le possibilità di sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale foggiana.
E’ il caso di sottolineare che, in modo incomprensibile, le numerose richieste di incontro in questo anno trascorso, con tante altre vittime registrate e senza cantieri avviati, sono state TUTTE inevase. Perfino quelle inoltrate in data 19.07.2023 con relativo sollecito in data 01 agosto 2023 in cui si chiedeva la convocazione e la partecipazione ad un tavolo prefettizio avente oggetto ”INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI STRADALI ANAS IN AMBITO COMUNALE E PROVINCIALE di FOGGIA.”
Nel corso della manifestazione saranno divulgati dei volantini informativi sul programma e le motivazioni del Sit-in, le previsioni di partecipazione alla manifestazione sono comprese tra 60 e 120 partecipanti (Lavoratori, Cittadini, Parti Sociali, Associazioni e OO.SS. Provinciali).
Distinti Saluti
Foggia, lì 12 settembre 2023
Il Segretario Organizzativo
Vincenzo Cataneo
Far conoscere le nuove norme, sigle e dotazione finanziaria, nonché le regole per la gestione dei diversi interventi relativi alle misure Agro Climatico Ambientali (ACA) della nuova programmazione dedicata allo sviluppo rurale, strategiche anche in chiave Green Deal europeo e per l'implementazione dell'agricoltura biologica in Puglia. Nel Salone dell'Agroalimentare di Puglia in Fiera del Levante, al Pad. 19, l'assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, e il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, nella veste di autorità di gestione del CSR, il Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027. A partire dall'ultimo trimestre 2023 saranno lanciati i nuovi bandi: l'incontro in Fiera del Levante è servito per condividere operativamente con tecnici e rappresentanti delle associazioni di categoria le modalità di accesso ai bandi, gli impegni nella tutela dei suoli e le opportunità di cumulabilità di interventi ACA in un momento storico che segna anche il passaggio alla nuova programmazione per l'utilizzo dei fondi europei, che da quest'anno saranno declinati nel CSR, il complemento regionale per lo sviluppo rurale, a regia nazionale. Nello specifico i bandi ACA avranno una dotazione finanziaria totale 392,5 milioni di euro, pari al 33% delle risorse del CSR Puglia 23/27 che è di 1,84 miliardi di euro per l'intero quinquennio.
Prima di illustrare le peculiarità dei nuovi bandi ACA è stato presentato il contest fotografico Fotogrammi della Puglia rurale, che punta a raccogliere immagini da ogni angolo della Puglia per raccontare la diversità rurale e i miglioramenti apportati grazie al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022. Fino al 30 settembre è possibile candidare le immagini al contest: i dettagli sono disponibili sul portale www.psr.regione.puglia.it.In mattinata il Salone dell'Agroalimentare di Puglia ha ospitato il confronto sui nuovi progetti sperimentali dedicati all'agricoltura di precisione AdP4Durum destinato al grano duro e AgriPuglia dedicato a vite e pomodoro da industria, sostenuti dalla Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari del Dipartimento Agricoltura e attivati con una partnership qualificata composta da enti di ricerca, fondazioni, startup e cooperative agricole.
Nell'area Feamp-Feampa del padiglione 19 Rosa Fiore, dirigente della struttura di progetto per l'attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura ha illustrato le prerogative della nuova programmazione europea dedicata alla pesca e all'acquacoltura.
Alla presenza del Responsabile Nazionale Raffaele Mancuso e dei vicari Michele Puca e Cosimo Gualano, è stato istituito oggi, presso la Sede della UILPA FOGGIA, in via Fiume 38/c a Foggia, l'Ufficio Salute e Previdenza.
”Nella ricerca di una sempre maggiore tutela e garanzia dei servizi da offrire ai nostri iscritti, la Segreteria Nazionale ha costituito l’Ufficio salute e previdenza.
Questi i servizi offerti:
- Cause di servizio;
- Pensioni privilegiate;
- Assistenza per trasferimenti;
- Pratiche relative al riconoscimento.
Consulenza per accedere agli istituti speciali propedeutici anche alla mobilità straordinaria di status “vittime del dovere” ed equiparate.
Ogni pratica, svolta in modo gratuito, sarà istruita e seguita da personale UILPA competente. L’Ufficio inoltre dispone di avvocati e medici legali in convenzione e opera in tutto il territorio nazionale con riferimenti presso tutte le Commissioni Mediche Ospedaliere”, ha dichiarato Il Segretario generale Edoardo Filippone UILPA FOGGIA, Edoardo Filippone alla presenza di una rappresentanza di vigili del fuoco e agenti di polizia penitenziaria.
Parole di elogio ha speso Raffaele Mancuso, Responsabile nazionale: “Ringrazio Edoardo e la UILPA FOGGIA perché, con questa iniziativa, è stata la prima in Italia ad istituire l’Ufficio Salute e Previdenza. Consideriamo questo percorso di grande importanza e siamo certi che genererà effetti positivi per i lavoratori e per tutto il territorio”.
“Metteremo, come sempre, a disposizione di iscritti e lavoratori, servizi, competenza e passione. La UILPA FOGGIA è sempre un passo avanti”, ha concluso Filippone.
“L’incredibile risultato ottenuto dalla Puglia rispetto all’utilizzo dei fondi nella passata programmazione, che ci ha permesso di diventare la prima regione europea per la spesa degli stessi, è frutto di un lavoro di squadra che rafforza il binomio pubblico-privato”. L’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci ha accolto con queste parole la folta platea che questa mattina ha preso parte all’incontro organizzato da Regione Puglia in Fiera del Levante sui nuovi Avvisi finanziati con risorse FESR 2021-2027.
Abbiamo lavorato in maniera celere e costante alla stesura dei bandi – ha continuato Delli Noci – ma non è stato sempre semplice perche è cambiato il regolamento comunitario al quale occorre adeguare i bandi, perché ogni modifica deve essere discussa e approvata dal partenariato economico e sociale che esprime esigenze e voci differenti, tutte da tenere in considerazione, e per le novità inaspettate che riguardano le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione su cui eravamo certi di poter far affidamento come è sempre stato”.
“Voglio ricordare che le misure che presentiamo oggi - Contratti di Programma, Pia, Nidi e TecnoNidi - sono strumenti consolidati che hanno avuto grandi riscontri nelle precedenti programmazioni. Nel ciclo 2014-2020 hanno generato da soli più del 60% degli 8 miliardi movimentati da tutti gli strumenti agevolativi per le imprese. Con questa programmazione puntiamo in modo deciso a forme di sostegno sempre più integrate, strutturali e pluriennali. Puntiamo, così come ci indica l’Europa, sui temi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, sulla formazione di nuove competenze in tema di trasformazione digitale e riconversione green e sull’innovazione, perché innovare significa spingere tutti, anche e soprattutto le piccole e micro imprese, verso il futuro. Ed è esattamente ciò che intendiamo fare. Infine, abbiamo messo in piedi una grande collaborazione con i settori turismo e agricoltura per rafforzarli e generare nuove filiere industriali”.
“I fondi della scorsa programmazione, in particolare Pia Turismo e Titolo II, hanno generato una maggiore qualificazione dell’offerta ricettiva, nonché un aumento dei posti di lavoro. La sinergia con l’Assessorato allo Sviluppo Economico ci permetterà, con i bandi in programma a valere sulle risorse del Piano Regionale 2021-2027, di innovare gli strumenti a disposizione delle imprese e intercettare le esigenze degli operatori che contribuiranno alla crescita del turismo pugliese. Internazionalizzazione e ampliamento della stagione turistica restano capisaldi della strategia pugliese basata su una proposta di prodotti turistici complementari che vanno dal mare, all’arte e cultura, dall’enogastronomia al MICE e wedding fino alle esperienze all’aria aperta” ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane.
Per i Contratti di Programma, gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo promossi da una o più grandi imprese ma a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. A loro volta i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da minimo di 5 milioni di euro e arrivare ad un massimo di 110 milioni di euro.
I Programmi Integrati di Agevolazione (Pia), a differenza di quanto avvenuto nelle precedenti programmazioni, diventano un unico avviso rivolto sia alle medie che alle piccole imprese che possono presentare, singolarmente o con altre Pmi, startup e imprese innovative, programmi di investimento per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, sviluppo e qualificazione delle competenze oltre che acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. In questa programmazione sono ammesse anche le iniziative commerciali che nel loro programma di investimento prevedano progetti di innovazione. L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili per i Pia è compreso tra un minimo di 1 milione e un massimo di 50 milioni di euro.
Nel ciclo di programmazione 2021-2027 debuttano per la prima volta i MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione. Si rivolgono a micro e piccole imprese e ai liberi professionisti con l’obiettivo di far fronte alle nuove sfide imposte dall’innovazione e dalla transizione ecologica e digitale attraverso la reingegnerizzazione dei cicli produttivi e l’avvio di processi di economia circolare; ma hanno anche la finalità di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese di minore dimensione, sostenere il loro posizionamento a livello nazionale e internazionale, supportare la diffusione dell’innovazione, sostenere e qualificare l’aggiornamento e l’adeguamento delle competenze del loro personale oltre che favorire l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. Potranno essere agevolati investimenti produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati a temi quali la digitalizzazione, l’energia e l’ecosostenibilità che devono essere integrati con progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale delle imprese. I programmi di investimento dei MiniPia dovranno avere un importo complessivo ammissibile compreso tra 30mila e 5 milioni di euro. Anche il pacchetto per le imprese turistiche include sia Pia sia MiniPia.
In particolare i Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico e di gestione dei rifiuti. Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili per trasformarli in strutture turistico-alberghiere di almeno 7 camere, tutte attività finalizzate al recupero e alla riqualificazione di un patrimonio già esistente o di pregio, come nel precedente ciclo. Questa volta tuttavia è prevista necessariamente anche l’integrazione con almeno un intervento che riguardi programmi di innovazione tecnologica, progetti formativi per qualificare competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, e investimenti specifici a favore della tutela ambientale. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere. I Pia Turismo potranno essere presentati da un’impresa grande, media o piccola e da reti d’impresa e consorzi. I programmi di investimento dovranno avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 5 e 40 milioni di euro.
Anche i MiniPia Turismo si rivolgono alle aziende turistiche di ogni dimensione, dalle grandi alle piccole imprese, incluse le reti d’impresa e i consorzi, ma variano gli importi ammissibili che oscillano tra i 30mila euro e i 5 milioni. Importante sottolineare le finalità che accomunano sia Pia che MiniPia dedicati al turismo e che differenziano questi strumenti da quelli dalla precedente programmazione. Le finalità questa volta sono infatti l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green, ma anche la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico, la formazione degli operatori e il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.
In particolare per i MiniPia Turismo, gli investimenti devono essere finalizzati al recupero del patrimonio esistente (dagli edifici abbandonati o non ultimati alle masserie, palazzi storici, trulli, torri e fortificazioni) da trasformare in strutture turistico-alberghiere o extralberghiere con almeno 5 camere.
Per tutti i cinque gli avvisi la forma dell’aiuto è il contributo a fondo perduto, per i MiniPia sia ordinari che destinati al turismo, alla sovvenzione diretta (a fondo perduto) si aggiunge un 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento bancario e il 10% di Esl (Equivalente sovvenzione lorda) su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.
Per i contratti di Programma e per i Pia Turismo gli investimenti produttivi delle grandi imprese potranno essere agevolati solo qualora si rendessero disponibili in futuro risorse finanziarie non comunitarie.
Inoltre, la giunta regionale ha stanziato, con variazione di bilancio, gli importi degli strumenti di agevolazione Nidi e TecnoNidi. Si tratta complessivamente di oltre 59 milioni di euro di cui 39,4 milioni per Nidi e 19,7 milioni per TecnoNidi, tra risorse per sovvenzioni e prestiti.
In particolare TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata.
L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento ed è previsto un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività
Allo stesso modo Nidi (Nuove iniziative d’impresa) offre un aiuto per l'avvio di una nuova microimpresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività. Lo strumento agevola in particolare compagini giovanili, imprese femminili, nuove aziende e imprese turistiche partecipate per almeno il 50% da soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro.
L’investimento proposto può avere un valore compreso tra 10mila e 250mila euro, con agevolazione che varia al crescere del valore dell’investimento.
Per i parchi della Puglia 900mila euro per il mantenimento o il ripristino di habitat e specie legate all’ambiente costiero e acquatico interno. Su proposta dell’assessora all’ambiente, Anna Grazia Maraschio, è stata approvata in Giunta regionale una riprogrammazione di fondi destinati agli enti parco regionali.
“Sono fondi necessari a dare nuovo slancio alla tutela degli habitat costieri, come dune e altri ecosistemi di fondamentale importanza per il nostro territorio. Le zone costiere rivestono un ruolo di grande rilievo non solo per il loro valore ecologico e paesaggistico ma anche perché garantiscono il buon stato di salute di altri comparti, come quello della pesca e del turismo e svolgono un ruolo di mitigazione del rischio costiero, dovuto ad esempio all’erosione”. Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente della Regione Puglia. “Il nostro interesse, come assessorato all’ambiente, è che questo delicato equilibrio rimanga inalterato - prosegue Maraschio – che gli ecosistemi costieri vengano pensati come bene strategico per la Puglia e patrimonio comune. Il mio impegno rimane quello di investire sulla preservazione e valorizzazione degli ecosistemi del nostro territorio. Su questi stanziamenti presto predisporremo un avviso pubblico a cui potranno partecipare tutti i parchi regionali con i loro progetti”.
È tutto pronto per la Festa de l'Unità 2023 in programma a San Giovanni Rotondo dal 14 al 17 settembre nella centralissima Piazza Europa dove politica, cultura e sapori straordinari saranno il leit motiv della quattro giorni organizzata dal locale circolo Dem “Nicola Cisternino”.
Tutte le sere dibattito politico a partire dalle 19:30. Si comincia giovedì 14 a parlare di “Giovani e Futuro”. Venerdì 15 invece sul palco di Piazza Europa si discuterà di “Parità di genere”, mentre venerdì 16 sarà la volta di "Ambiente e sviluppo del territorio”. La serata conclusiva sarà dedicata alle attività dell’Amministrazione Comunale con una sintesi dei progetti realizzati e l’illustrazione di quelli futuri.
Di tutto ciò, e di altro, se ne parlerà con autorevoli esponenti e dirigenti del Partito Democratico che di volta in volta saliranno sul palco di Piazza Europa. Non mancheranno naturalmente gli stand enogastronomici e gli intrattenimenti musicali con diverse e divertenti cover band affinché musica e cibo diventino il linguaggio universale della condivisione per questa importante celebrazione di unità, cultura e gastronomia!
«Non senza qualche proverbiale difficoltà abbiamo messo su anche quest’anno un cartellone di tutto rispetto per la Festa de l’Unità – dice il segretario cittadino Matteo MASCIALE che aggiunge – l'ambizione del Pd è non solo unire storie e culture diverse, ma anche immaginare un progetto nuovo, un partito strutturato più a rete che a piramide. Sono assolutamente d’accordo con la Schlein quando afferma che i circoli locali debbano essere antenne. Dobbiamo essere plurali, larghi, aperti, generosi. Vi aspetto tutti a San Giovanni dove tra l’altro si terrà contemporaneamente la “Festa provinciale ANPI” nelle giornate di Sabato 16 e domenica 17 settembre in occasione dell'80esima annualità della Resistenza e 75esiam annualità della Costituzione» – conclude il segretario cittadino MASCIALE.
www.newsgargano.com informa che intende diffondere i messaggi elettorali per le Elezioni Amministrative, elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale di Foggia, previste per domenica 22 ottobre e lunedì 23 ottobre 2023, ed eventuale ballottaggio nelle giornate di domenica 05 novembre e lunedì 06 novembre 2023, mettendo a disposizione su questa testata spazi pubblicitari per la diffusione di messaggi politici elettorali, ai sensi e nelle forme di legge.
NEWSGARGANO DALLA DATA DI OGGI NON PUBBLICHERA’ NESSUN COMUNICATO STAMPA POLITICO DI SINGOLI CANDIDATI E SINGOLE CANDIDATE E PARTITI, GRUPPI, MOVIMENTI POLITICI, SENZA PRECEDENTE INTESA COMMERCIALE TRA LE PARTI.
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE A FOGGIA DEL 2023 SI TERRANNO NEI GIORNI SOPRA INDICATI, CON I SEGGI APERTI DI DOMENICA DALLE ORE 07:00 ALLE 23:00 E LUNEDI DALLE ORE 07:00 ALLE 15:00.
Per info e costi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gli spazi di propaganda saranno offerti a pagamento a tutti in tutta Italia, a tutte le liste, movimenti, associazioni, candidati, partiti politici che ne facciano richiesta nel pieno rispetto del principio di parità di trattamento ed in base all’ordine temporale di prenotazione. I messaggi saranno accompagnati dalla dicitura “Messaggio Elettorale. Messaggio politico autogestito dal committente come disciplinato dal Corecom Puglia e Agcom” e dall’indicazione del nome e cognome del committente.
Nello specifico:
1) Gli spazi di propaganda saranno offerti a tutti i partiti, a tutte le liste, movimenti e gruppi, come sopra indicato, e a tutti i singoli candidati e singole candidate che ne facciano richiesta;
2) In caso di alleanze, ogni partito sarà considerato in modo autonomo;
3) Le prenotazioni e la consegna del materiale saranno possibili in qualunque giorno fino a una settimana prima della data delle elezioni;
4) Per prendere visione delle tariffe dei banner (foto, video, messaggi di testo) e degli altri spazi nella testata (uguali per tutti i committenti) e per richieste di informazioni e di pubblicazione di messaggi di propaganda elettorale a pagamento è necessario contattare la redazione via e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
5) Le dimensioni dei banner e gli spazi sulla pagina sono prestabiliti;
6) Sarà cura del committente fornire a newsGargano materiale informativo attraverso l’indirizzo e-mail o con consegna diretta in tempo utile per la realizzazione e personalizzazione dello spazio acquistato;
7) Il committente si assume la responsabilità esclusiva (civile e penale) di quanto affermato e dichiarato nello spazio autogestito. Resta comunque la facoltà discrezionale del responsabile di www.newsgargano.com di non pubblicare un messaggio propagandistico chiaramente e palesemente ritenuto diffamatorio e, quindi, contro legge;
8) È vietata la pubblicazione e la trasmissione di qualsiasi messaggio elettorale nel giorno precedente (un minuto dopo la mezzanotte) e in quello stabilito per le votazioni (esempio: se le votazioni sono previste per la domenica, l’ultimo giorno di trasmissione sarà fino alla mezzanotte del venerdì);
9) Il pagamento dovrà essere svolto alla firma del contratto e in unica soluzione, anticipato a ricezione fattura o ricevuta. Il mancato adempimento del pagamento comporterà automaticamente la mancata accettazione della pubblicazione.
Gli ORDINI di acquisto ai sensi dell’art. 3 della Legge 515 del 10.12.1993 e successive modifiche dovranno essere effettuati (e quindi firmati) da:
- candidati o loro mandatari;
- segretari amministrativi o delegati responsabili dei messaggi politici elettorali, previa loro identificazione ed attestazione della qualifica;
- qualora il committente dei messaggi politici elettorali sia un gruppo, un’organizzazione, una associazione di categoria, un movimento, un partito, etc. occorre la preventiva AUTORIZZAZIONE (SCRITTA) DEL COMMITTENTE O DEL SUO MANDATARIO.
La FATTURA o la RICEVUTA andrà emessa, in base alla richiesta del Committente, a:
- candidati o loro mandatari;
- oppure ai segretari amministrativi o delegati responsabili della propaganda;
- oppure all’organizzazione/associazione di categoria, etc. previa autorizzazione, come sopra indicato.
La Concessionaria dovrà rifiutare richieste di messaggi politici elettorali da parte di ENTI della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
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Comunicato preventivo per la diffusione di messaggi politici per le elezioni politiche, ai sensi della legge 22 febbraio 2000 n. 28 e in conformità delle norme Corecom e dell’Agcom.
"Condividiamo la proposta lanciata da ANCI: la prossima legge finanziaria deve riservare particolare attenzione al rilancio dei Comuni”. Questa la riflessione di Gino Giorgione, Segretario Generale Territoriale UIL FPL FOGGIA, in merito alla piattaforma di proposte elaborate dall’ANCI.
“In particolare, riteniamo il documento equilibrato, condivisibile, in ogni suo aspetto e in particolare laddove rimarca la necessità di una riforma del TUEL che contenga principi e criteri incisivi per una vera revisione della disciplina delle crisi finanziarie degli enti locali, oggi caratterizzata da norme farraginose e inefficaci; di un sostegno di 100 mln./anno per il 2024-26 a sostegno, preferibilmente a fondo perduto, a tutti i Comuni in dissesto che registrano difficoltà nella formazione o nella gestione del bilancio stabilmente riequilibrato, pur avendo validamente adottato le misure di contenimento della spesa e sviluppo delle entrate proprie; di una revisione delle regole per le assunzioni di personale negli enti in riequilibrio pluriennale e in dissesto Per gli enti in riequilibrio pluriennale e in dissesto, occorre una semplificazione che acceleri, anche sulla programmazione triennale del fabbisogno, le assunzioni del personale necessario alla fuoriuscita dallo stato di crisi”, afferma Giorgione che prosegue: “La nostra organizzazione raccoglie quotidianamente le criticità e anche le difficoltà di tanti lavoratori e lavoratrici dipendenti dei Comuni di Capitanata. C’è bisogno di una svolta tanto per snellire e potenziare la macchina amministrativa quanto per dare valore al lavoro quotidiano dei dipendenti comunali. Questo è il percorso che la UIL FPL FOGGIA cerca di implementare con chiarezza e coerenza, con determinazione e capacità di mobilitazione e confronto”.