Il 06 settembre la sfiducia di ben 14 Consiglieri comunali e il Sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, diventa ex. Poi i vari commenti sui social e comunicati vari per spiegarne le motivazioni, anche quelle di scuse alla città di chi lo fece eleggere.
A sorpresa ieri 07 settembre, a meno di 24 ore dal capitombolo politico, Rotice ritorna in sella e rimane Sindaco. Con 12 firme, una in meno, è salvo. Due Consiglieri ritirano la sfiducia, nel merito sono Vincenzo Di Stato, capogruppo di Forza Italia, e Adriano Carbone, indipendente nel Gruppo Misto.
Intanto, oggi, 08 settembre, arriva il sostegno della lega, per mano e voce dell’europarlamentare Massimo Casanova «da imprenditore a imprenditore… un uomo (Rotice, ndr.) che, a differenza di altri, non vive di politica, e che, non foss’altro che per questo, ha costituito un valore aggiunto per la città e l’amministrazione di Manfredonia, alla quale si è dedicato con la concretezza, il pragmatismo e il decisionismo propri di chi è abituato a fare impresa nella propria terra. “Lo dico con molta chiarezza: perseguire questa strada rappresenta un tradimento ai danni dei cittadini che hanno dato fiducia al centrodestra e che hanno già patito sulla loro pelle le conseguenze devastanti di un commissariamento. Condannarli nuovamente ad una prospettiva del genere è il fallimento della politica, tanto più se le responsabilità investono chi ne dovrebbe tutelare gli interessi a più alti livelli. Per tacere del fatto che, tra qualche mese, si voterà a Foggia, mettere in piazza questo scempio non è certamente saggio e rischia di avere ripercussioni in termini di sfiducia nei confronti di tutto il centrodestra. Confido in un ripensamento in extremis di tutti, sarebbe una prova d’amore per la propria città e di rispetto per un progetto collettivo di coalizione che deve andare avanti. Viceversa, è chiaro, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità di fronte alla comunità, politiche e morali».
“Apprendiamo con stupore che il Policlinico di Foggia è diventato anche un organo politico che risponde in nome e per conto di chi dovrebbe essere deputato a fornire risposte rispetto alle interrogazioni che vengono presentate dai consiglieri al presidente e agli assessori al ramo”.
Lo affermano il capogruppo e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola e Giannicola De Leonardis, che tornano sul tema della richiesta di modifica della DGR 1087 del 31 luglio 2023, attraverso la quale si stabilisce che lo screening prenatale afferente l’esecuzione del test combinato DNA/NIPT dovrà essere effettuato presso le tre strutture di Diagnosi Prenatale, U.O. di Ostetricia e Ginecologia della ASL di Lecce, della ASL di Bari (Ospedale Di Venere) e del Policlinico di Foggia, coordinate dalla U.O. di Medicina Fetale dell’Ospedale Di Venere, in qualità di riferimento regionale.
“Nei giorni scorsi, abbiamo inoltrato una formale richiesta di chiarimenti ad Emiliano e a Palese. Perché, allo stato attuale, si intende centralizzare l’esecuzione del test DNA/NIPT presso la U.O. di Genetica Medica dell’Ospedale Di Venere di Bari, attraverso l’utilizzo del finanziamento regionale, di cui alla citata legge, come attività progettuale, da intendersi quale contributo sociale – proseguono gli esponenti meloniani che evidenziano – La stessa risposta fornita dal Policlinico di Foggia, fa emergere un dato che riporta alla mente il recente “tour delle provette” varato da Emiliano e Palese in danno dei laboratori analisi di prossimità e dei cittadini di Capitanata”.
Ventola e De Leonardis citano la nota diffusa dal Policlinico di Foggia: “Presso la U.O. di Genetica Medica dell’Ospedale “Di Venere” di Bari verranno eseguiti i test DNA/NIPT con relativa refertazione, ma esclusivamente su campioni di sangue i cui prelievi e il relativo counselling saranno effettuati presso il Policlinico di Foggia. Tanto sino a nuove determinazioni da assumersi di concerto con la Regione a seguito di eventuale dotazione delle attrezzature necessarie alla lettura dei referti”.
“In pratica – aggiungono De Leonardis e Ventola – si rinuncia ad implementare e finanziare queste importanti attività svolte dal Policlinico di Foggia per potenziare il “Di Venere”. Anche in questo caso, quindi, i campioni prelevati a Foggia saranno analizzati a Bari per proseguire nel solco del “rally dei campioni”, che purtroppo non sono quelli automobilistici, ma quelli delle provette. Emiliano e Palese diano risposte immediate su questa vicenda e provvedano ad apportare gli appropriati correttivi alla DGR 1087 del 31 luglio, come abbiamo chiesto, anziché nascondersi dietro il Policlinico di Foggia che deve svolgere attività delicate di tutela della salute dei cittadini e non di certo occuparsi di politica”, concludono De Leonardis e Ventola.
La candidata sindaco del campo largo Maria Aida Episcopo e l’attivista Vladimir Luxuria insieme per confrontarsi sul presente e il futuro di Foggia in vista delle elezioni amministrative in programma il prossimo 22 ottobre.
È l’anteprima della Festa de L’Unità organizzata dal Circolo del Partito Democratico foggiano che si svolgerà domenica 10 settembre in piazza Giordano (angolo Palazzo degli Uffici Statali), a partire dalle 19.00.
“Vogliamo dare alla città, da subìto, un chiaro messaggio di cambiamento della rappresentanza e di innovazione programmatica”, commenta il segretario cittadino Davide Emanuele.
“Attorno alla figura di Maria Aida Episcopo si è composto il campo largo progressista, in cui ciascun partito, movimento, lista ha collaborato a superare ogni contrapposizione per ottenere l’obiettivo comune: governare Foggia nel pieno rispetto delle regole, promuovendo coesione e inclusione sociale e allungando lo sguardo verso il futuro”.
Sempre domenica, prima e dopo l’incontro, sarà anche possibile aderire alla campagna “Firma anche tu per il Salario Minimo!” sottoscrivendo la petizione a sostegno della proposta di legge del Partito Democratico e di tutte le forze politiche di opposizione.
All’anteprima di domenica seguiranno gli eventi della Festa de l’Unità del prossimo fine settimana.
FoggiaIl Co.Re.Com Puglia comunica che, sono convocati i comizi elettorali per domenica 22 ottobre e lunedì 23 ottobre 2023, per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comune di Foggia, giusta decreto del Prefetto della Provincia di Foggia.
QUI IL PDF DEL DECRETO INDIZIONE COMIZI COMUNE DI FOGGIA
La Delibera AGCOM 87/23/CONS, recante le “
I modelli MAG/1/EC sono disponibili sul sito web del Corecom Puglia.
Pertanto, entro il quinto giorno successivo dalla data di convocazione dei comizi elettorali, le emittenti radiofoniche e televisive locali che trasmettono messaggi politici autogestiti a titolo gratuito: a) rendono pubblico il loro intendimento mediante un comunicato da trasmettere almeno una volta nella fascia di maggiore ascolto. Nel comunicato l’emittente locale informa i soggetti politici che presso la sua sede, di cui viene indicato l’indirizzo, il numero telefonico e la persona da contattare, è depositato un documento, che può essere reso disponibile anche sul sito web dell’emittente, concernente la trasmissione dei messaggi, il numero massimo dei contenitori predisposti, la collocazione nel palinsesto, gli standard tecnici richiesti e il termine di consegna per la trasmissione del materiale autoprodotto.
A tale fine, le emittenti possono anche utilizzare i modelli MAG/1/EC resi disponibili sul sito web dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: www.agcom.it; b) inviano, anche a mezzo posta elettronica certificata, al competente Comitato regionale per le comunicazioni- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">magcorecompugli
A quest’ultimo fine, le emittenti possono anche utilizzare i modelli MAG/2/EC resi disponibili sul predetto sito web dell’Autorità
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+ p. Franco Moscone crs: «La notizia della caduta dell'Amministrazione Rotice e del Consiglio comunale di Manfredonia preoccupa e sconcerta la maggior parte dei cittadini con i quali desidero condividere qualche sentimento, approfondimento e provocazione che il momento suggerisce. Soprattutto spero che questo momento non sia caricato di retorica, di inutili disquisizioni speculative o di enfasi, cose che danno adito a sole chiacchiere, ma intendo aiutare a porre uno sguardo sulla città fatto di concretezza.
Ci sta a cuore come Chiesa la vita della nostra città; vogliamo che la cosa pubblica sia “buona” e che l’aggettivo “buona” corrisponda a vari livelli di azioni concrete nei confronti di tutti i cittadini, delle varie componenti della società, ciascuno nel suo protagonismo e ciascuno nella propria responsabilità civile.
Qualcuno forse si chiederà perché al cuore di un Vescovo, di una Chiesa, interessi parlare di vita pubblica della città. Qualcuno forse si chiede perché la Chiesa debba parlare di queste cose. Rispondo con le parole dei padri del Concilio Vaticano II, che nella Costituzione Dogmatica Gaudium et Spes hanno esordito affermando: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
Si, cari fratelli e sorelle, ricordiamoci di questo incitamento e mettiamoci tutti coraggio ed impegno civico: Manfredonia non ha bisogno di chiacchiere e pettegolezzi, ma di ricerca di verità e dedizione responsabile, di certezza di futuro!
Lo smarrimento per questa improvvisa crisi politica, il post crisi della politica locale che stiamo per vivere, le ferite inferte alla legalità, le lentezze nel ripartire dopo l’esperienza del già sperimentato e lungo Commissariamento della città, non devono farci smettere di credere che esiste ancora il sogno di una “buona” cosa pubblica e che questo sogno, a Manfredonia, è realizzabile con il contributo e l’impegno di tutti.
E nel mentre, sento di esprimere il mio ringraziamento al sindaco Rotice, all’Amministrazione e al Consiglio Comunale uscenti che, dopo l’esperienza del Commissariamento, hanno cercato di riportare la regolare dinamica politica nella vita pubblica e nel perimetro costituzionale. Invito vivamente tutti alla preghiera per la città di Manfredonia, perché i mesi che ci attendono e separano dalla tornata elettorale non corrispondano a una già sperimentata inattività politica che, non facendo camminare la città e non prendendo le opportune e necessarie decisioni, sia solo caratterizzata da mera contesa elettorale.
Prendiamo tutti per mano, secondo le nostre competenze e professionalità, la nostra amata città e collaboriamo per il bene comune e non per l'interesse di parte.
La politica sia veramente la modalità di esprimere la carità nella cosa pubblica».
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nota del Gruppo Consiliare A MONTE – Monte Sant’Angelo.
«Più volte abbiamo detto che l’Amministrazione Comunale non ha una programmazione seria e certa degli interventi da fare in città. Ciò che andiamo dicendo da molto tempo, in questi giorni è un’amara realtà: gli interventi di lavori pubblici stanno creando caos e difficoltà non solo ai pedoni e agli automobilisti ma anche a quanti giungono in città per qualsiasi motivo!
Negli anni scorsi sono iniziati i lavori di sistemazione della parte alta della città, con il rifacimento delle vie e della Villa comunale, ma ad oggi sembra che questi lavori, che continuano a protrarsi, interminabili, non avranno una fine!
Intanto, ultimi in ordine di tempo a creare difficoltà sono i lavori di sistemazione di parte di via Tancredi, di via Manfredi, di Corso Giannone ecc.: non è normale che i cittadini si alzino la mattina e trovino le strade bloccate.
Cosa ancora più grave è che venga spostato il capolinea delle corriere e si debba apprendere ciò la sera prima per la mattina successiva, tanto che diversi pendolari non hanno avuto tempo di venire a conoscenza della notizia. A riguardo, persino alcuni autisti hanno avuto difficoltà, visto che lunedì uno dei pullman di rientro da Foggia, arrivato in via Manfredi, ha dovuto far scendere i viaggiatori perché era impossibile arrivare in Piazza Duca d’Aosta, mentre martedì mattina il pullman in partenza per Foggia alle 6.50 – che normalmente parte da Piazza Duca d’Aosta ma con lo spostamento deve partire dal capolinea al National – è andato lo stesso in Piazza Duca d’Aosta mentre i viaggiatori erano in attesa nei pressi del capolinea al National!
Alcuni commercianti delle zone interessate dai lavori hanno lamentato il caos, non solo per il traffico in tilt ma anche per la polvere che si solleva a causa dei mezzi a lavoro.
La buona amministrazione non è data dalla quantità dei lavori fatti, ma dalla qualità e dall’ordine con cui si eseguono, soprattutto tenendo a mente che i tempi di esecuzione devono essere certi.
Nessuna dica che siamo contrari ai lavori di miglioramento delle strade, ma ciò che diciamo è che, ancora una volta, è mancata la programmazione e la comunicazione!
Dopo 14 mesi dall’inizio della seconda Amministrazione d’Arienzo, auspichiamo che il governo della città venga affrontato non con superficialità e tanta passerella, ma con serietà».
Frizioni e attriti erano da tempo presenti tra i due, un tempo politicamente molto legati. L’ormai ex Sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, sfiduciato da ben 14 Consiglieri comunali, tra maggioranza e minoranza, fu espressione apicale e fortemente voluta dall’On. Giandiego Gatta, al tempo delle amministrative sipontine del 2021 Consigliere regionale di Forza Italia.
Un’espressione, come detto, man mano che amministrava, si allontanava da quelle che erano le prerogative politiche che hanno spinto Gatta a far diventare Gianni Rotice Sindaco del golfo sipontino.
Oggi, alla luce di quanto accaduto, ma soprattutto delle motivazioni che hanno spinto finanche quattro Consiglieri di maggioranza, più uno resosi indipendente, Giandiego Gatta, già consapevole, ha scritto una Lettera Aperta di scuse a tutti i cittadini di Manfredonia. Gesto nobile, responsabile, dovuto verso chi gli ha dato fiducia, quella tradita dalla sua espressione apicale in una città che usciva da un commissariamento per infiltrazioni mafiose, che credeva nella rinascita e soprattutto nel cambiamento politico amministrativo.
On. Giandiego Gatta: «Doveroso spiegarvi»
«Fa male ammettere di avere sbagliato, fa male soprattutto quando l’errore ha come vittima la Città che follemente amo, quella in cui sono nato, vivo, e desidero persino di morire.
Fa male ammettere di essere stato “usato”, di avere ingenuamente confidato nella onestà intellettuale, nella capacità aggregativa e partecipativa di chi con il passar del tempo, invece, si è mostrato indegno del sostegno fornitogli da Forza Italia e dal sottoscritto, grazie al quale ha potuto vincere le elezioni.
Ed allora sono qui a chiedere scusa alla mia amata Manfredonia per avere commesso questo errore, per avere dato il contributo decisivo a far vincere le elezioni da sindaco a chi ha fatto prima della autoreferenzialità, poi della marginalizzazione di qualsiasi voce dissonante all’interno della propria maggioranza, le linee guida del suo agire politico.
Ho sbagliato. Ma c’è sempre tempo per rimediare e per dimostrare a me stesso, ed a tutti voi, anche avversari politici, che non esiste amore senza libertà, anche quella di sfiduciare un sindaco che ho scelto, sostenuto, ed in nome del quale ho raccolto migliaia di consensi, grazie ad una lista, quella di Forza Italia, che si è attestata prima per voti ed eletti alle ultime elezioni comunali. Ragazzi meravigliosi quelli che, dopo due anni di alacre lavoro, hanno ritenuto che non vi fosse più alcuna possibilità di dare l’auspicata svolta a Manfredonia, a causa della mancanza di confronto, di interazione, di partecipazione alle scelte operate dal sindaco, fino all’estrema decisione di dimettersi dal consiglio comunale determinandone lo scioglimento.
Ragazzi leali, Vincenzo Di Staso capogruppo, Giuseppe Basta vicesindaco, Liliana Rinaldi consigliere provinciale, Marco Di Bari vicepresidente del consiglio comunale, Angelica Ciuffreda componente Commissione Affari Generali, rimasti fedeli al mandato ricevuto dagli elettori, che hanno anteposto la Politica e la Città a qualsiasi interesse personale, che con grande dignità hanno scelto di tornare a casa piuttosto che vivacchiare alla giornata, senza sentirsi compartecipi delle scelte importanti per la propria città.
Forza Italia, primo partito a Manfredonia, ha ritenuto fosse doveroso dare un apporto leale e costruttivo alla nuova amministrazione nata alla fine del 2021, ma, nel contempo, si è vista sempre più marginalizzata nelle scelte e nelle politiche dal sindaco, che grazie alla condivisione (negata!) avrebbe invece potuto renderle più forti, credibili ed apprezzabili. La gente ha premiato alle ultime elezioni comunali la nostra lista, conferendoci il mandato di realizzare un nuovo modello di città. Ed è questo il mandato che abbiamo cercato di onorare, tra mille difficoltà, create paradossalmente proprio da chi avrebbe dovuto dar vita ad un governo collegiale, plurale e partecipato. Nessun bisogno di avere strapuntini di potere, nessuna necessità di ottenere altro che non fosse la possibilità di trasformare in meglio Manfredonia e di elevare la qualità della vita dei suoi cittadini.
Sarà questa la bussola del nostro agire futuro, con chi vorrà seguire la stessa rotta verso la Manfredonia del futuro. Da oggi parte una nuova fase, in cui sapremo assumerci responsabilità ed assolvere ai sacrifici che ci saranno richiesti nel nome, solo ed esclusivamente, di Manfredonia».
Non solo quelli dell’opposizione, anche del suo partito, Forza Italia, i Consiglieri comunali che nelle scorse ore hanno firmato la sfiducia a Gianni Rotice, Sindaco, anzi ora ex, di Manfredonia da circa due anni.
Sono quattro Consiglieri comunali di Forza Italia, nove dell'opposizione e un altro dapprima di maggioranza poi indipendente, ad aver firmato davanti al notaio dott. Longo di San Marco in Lamis, la fine del mandato. Come da procedura i Consiglieri hanno presentato al notaio le dimissioni contestuali dalle rispettive cariche, con effetto immediato ed irrevocabile. Loro sono: Massimo Ciuffreda e Mariarita Valentino del Partito Democratico, Raffaele Fatone e Gianluca Totaro del Movimento 5 Stelle, Giulia Fresca di Manfredonia Nuova, Michele Iacoviello e Gaetano Prencipe di Molo21, Francesco Schiavone di Progetto Popolare, Maria Teresa Valente di Con Manfredonia, Angelica Ciuffreda, Marco Di Bari, Vincenzo Di Staso e Liliana Rinaldi., di Forza Italia, Adriano Carbone dapprima in maggioranza con Fratelli d’Italia poi resosi indipendente nel gruppo misto..
Gianni Rotice, ingegnere e ex presidente di Confindustria Foggia, fu fortemente voluto dall’oggi deputato (al tempo era Consigliere regionale) Giandiego Gatta, per poi dissociarsi per vicende politiche durante la sindacatura.
Le motivazioni della sfiducia sono state rese note alla stampa nel comunicato di seguito pubblicato.
«Un atto coraggioso e significativo che si è reso necessario in seguito alla palese constatazione che ormai erano venute meno le condizioni per una proficua azione amministrativa nel Comune di Manfredonia e anche per una sana opposizione. Queste dimissioni sono il risultato di una profonda insoddisfazione riguardo alla ‘sventurata’ gestione targata Gianni Rotice, che ha scatenato un'importante reazione all'interno della nostra comunità. Per quasi due anni, la città ha vissuto una continua paralisi amministrativa a causa di una coalizione di centro destra che si è dimostrata priva di visione e di capacità organizzativa, attratta solo da iniziative di poco respiro, da continui selfie e dall'esercizio del potere utile a se stessi e non nell'interesse della nostra comunità. In questo contesto, le forze di opposizione, unitamente ai propri rappresentanti istituzionali, dopo gli accadimenti degli ultimi giorni hanno preso atto della crisi irreversibile della maggioranza di centro destra ed hanno ribadito la necessità di mettere fine ad una dolorosa esperienza amministrativa. Manfredonia ora ha l'opportunità di rialzarsi veramente e di riscattarsi. Il nostro auspicio è che in futuro la nostra città sia guidata da figure competenti, capaci di servire al meglio gli interessi della comunità e di riscattarla, con un progetto di rinascita fatto di passione, competenza e spirito di servizio di tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Manfredonia».
Gestazione e infine parto sofferto quello della coalizione di centrosinistra. Finalmente ha ufficializzato il suo candidato Sindaco. È la prof.ssa Maria Aida Episcopo, Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Foggia, unica donna candidata per lo scranno più alto del Comune.
Già parte della squadra comunale nella precedente consiliatura di centrosinistra di Gianni Mongelli (ben oltre dodici anni fa), come Assessore, la Episcopo è espressione del Movimento 5 Stelle, fortemente voluto dall’Europarlamentare Mario Furore e dall’Assessore regionale pugliese Rosa Barone.
Scelta, alla fine, condivisa sia dal PD, sia da CON, frizioni dei due maggiori partiti della coalizione. Donna sempre al servizio della scuola, attiva su più fronti e sensibilmente vicina alle tematiche studentesche e giovanili.
È il quinto candidato, ultimo se non vi saranno altri nomi dell’ultim’ora. La prof.ssa Episcopo sarà a capo della “larga” coalizione progressista composta da Azione, Comunità Politica, CON, Europa Verde, Italia Viva, I Popolari, Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e Partito Socialista.
Per la cronaca e in ordine cronologico, i candidati Sindaci per le prossime Amministrative 2023 sono , il prof. Nunzio Angiola, il dott. commercialista Giuseppe Mainiero e Antonio Di Sabato, tutti civici, l’avv. Raffaele Di Mauro per la coalizione di centrodestra e infine la prof.ssa Maria Aida Episcopo per quella di centrosinistra.
Dichiarazione di Maria Aida Episcopo, candidata a Sindaco di Foggia del Campo Largo Progressista
“Sono davvero onorata di essere stata scelta per rappresentare i valori del centrosinistra, coalizione larga, identitaria dei principi Interclassisti e riformisti di quell’area progressista in cui mi sono formata ed in cui ho sempre creduto, per restituire un Governo democratico alla Città di Foggia.
La mia designazione, al pari di quelle altrettanto significative che sono state valutate nell’intenso dibattito interno, prospetta per la Città un’offerta politica di servizio molto impegnativa perché ha come primo obiettivo la ricostruzione della trama democratica del nostro tessuto collettivo, andato in frantumi per le note vicende culminate con il triste scioglimento dell’Assemblea Cittadina per infiltrazioni mafiose
Nel ringraziare indistintamente tutte le componenti politiche per la fiducia che hanno inteso riporre in me, sento di dover rivolgere subito un corale abbraccio a quanti sceglieranno liberamente di spendersi in questa importante prova del Campo Largo Progressista che mira a rigenerare la nostra città, in cui serve il generoso contributo di tutti.
Ma voglio anche sinceramente salutare tutti i candidati sindaci delle altre forze politiche e movimenti civici, affinché questa circostanza elettorale, decisiva per le sorti di Foggia, segni l’inizio di una nuova stagione di crescita democratica per la nostra Comunità attraverso un confronto serio, aperto, anche aspro, ma rispettoso delle persone e delle identità di tutti, convinta come sono che tutti gli ideali e le opzioni programmatiche meritino un’attenzione serena e non acritica, che si basi sul dialogo e non sullo scontro e la demonizzazione dell’avversario.
Affronto questa sfida con spirito sereno e con il fermo proposito di voler servire la Città, quale che sia l’esito della contesa. Se le elettrici e gli elettori riterranno di dover premiare la proposta della coalizione per la quale mi batterò, sarò pronta a profondere tutte le mie energie per la Città in cui sono nata, cresciuta ed in cui ho lavorato e lavoro incessantemente con passione, sempre al fianco dei giovani, operando del mondo della scuola, della cittadinanza attiva e dell’associazionismo.
Sono loro la vera risorsa su cui bisogna impegnarsi al fine di garantire alle future generazioni della nostra Comunità tutto il bene cui hanno diritto, con la crescita di civiltà che tutti, nessuno escluso, devono perseguire perché il futuro di Foggia è oggi”.
Dichiarazione del Campo Largo Progressista sulla ufficializzazione della candidata a Sindaco di Foggia Maria Aida Episcopo
La coalizione del Campo Largo Progressista composta da Azione, Comunità Politica, CON, Europa Verde, Italia Viva, I Popolari, Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e Partito Socialista ha scelto di proporre alla città di Foggia la candidatura a Sindaco della Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Maria Aida Episcopo.
Una scelta unitaria che ha visto le forze politiche convergere su una rappresentante delle istituzioni alla quale vanno riconosciute professionalità, competenza e un profondo e radicato senso civico.
Si consolida un progetto politico volto alla ripresa e al riscatto della nostra città dopo anni di malgoverno che hanno visto come conseguenza lo scioglimento del nostro comune per infiltrazioni mafiose e il conseguente periodo di commissariamento. Siamo grati a Maria Aida Episcopo per aver accettato con orgoglio e consapevolezza questa investitura, ringraziando al contempo quanti hanno rappresentato la propria disponibilità in queste settimane, personalità il cui apporto sarà sicuramente importante per la vittoria di questa campagna elettorale.
Il Campo Largo Progressista è aperto ad accogliere tutti i soggetti politici, del mondo associativo e della società civile che vorranno contribuire al rilancio della nostra Foggia.
Chi è Maria Aida Episcopo
Maria Aida Episcopo è nata a Foggia. A marzo ha compiuto sessant’anni. È coniugata con Massimo, ingegnere e docente di matematica ed ha due figli, Luigi e Francesco.
Dirige l’Ufficio di Ambito Territoriale di Foggia e B.A.T. Nord, dopo un lungo impegno scolastico di docenza iniziato nel 1980.
Intensa la sua formazione accademica con le lauree magistrali in Scienze delle Attività Motorie (Università de L’Aquila), in Pedagogia (Università di Napoli), in Scienze Politiche (Università di Bari, Facoltà di Giurisprudenza), in Psicologia (Università degli Studi del Sannio) conseguendo diplomi di perfezionamento e specializzazione post lauream prima in Lettere e Filosofia e poi in Giornalismo e Comunicazioni di Massa nelle Università di Bari e della Sapienza di Roma.
Significativi anche un Master in Management delle Risorse Umane e diversi attestati di professionalizzazione, tra cui quello in Mediazione Penale Minorile.
Nel 2017 è risultata prima classificata nella graduatoria di merito per l’esercizio delle funzioni di Giudice Onorario Minorile presso il Tribunale di Bari, procedura selettiva indetta dal Consiglio Superiore della Magistratura.
È iscritta quale Revisore Contabile del MIUR e svolge funzioni in diversi Nuclei di Valutazione delle performance dirigenziali.
Al suo attivo anche una cospicua attività pubblicistica tra cui tre saggi di sociologia, manuali universitari nonché dispense per corsi accademici.
Ha partecipato, anche in veste di coordinatore, a diverse progettazioni nazionali ed internazionali per la realizzazione di partenariati, gemellaggi e stage.
Numerosi i riconoscimenti ricevuti in ambito accademico e scientifico tra cui quello dell’Accademia Internazionale Città di Roma (2012) “per aver contribuito con il proprio operato all’evoluzione del sapere umano tenendo saldi i principi di moralità, onestà e senso civico, suscitando emozioni e sensazioni”.
Comunicati stampa pervenuti presso la nostra redazione.
Nota - Questi comunicati stampa sono stati pubblicati integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
nota di Giuseppe Mainiero, candidato sindaco amministrative 2023.
«La "macchina del fango" cerca disperatamente di continuare a restare in moto.
Evidentemente il primo tentativo di delegittimarmi o intimidirmi non è andato a segno. Come hanno dimostrato i tantissimi attestati di affetto, sostegno e stima che ho ricevuto. Attestati pubblici, arrivati da donne e uomini davvero perbene che non hanno avuto alcun timore a "metterci la faccia".
E allora qualcuno ha pensato di chiedere un "aiuto", provando a portare questa polemica vigliacca circa le mie inesistenti "parentele scomode" sulle pagine dei quotidiani nazionali. Anzi, per la verità solo su un quotidiano nazionale, "Il Fatto Quotidiano", che tutti sanno essere "fiancheggiatore" del Movimento Cinque Stelle.
Lo affermo senza giri di parole, perché sia chiaro a tutti cosa sta accadendo.
Probabilmente bisogna rifarsi una "verginità politica" dopo essere finiti alleati di coloro i quali venivano descritti, in pubblico e in privato, come "il male assoluto della nostra città", Partito Democratico in primis, che gli suggerito sotto dettatura persino il nome della candidata alla carica di Sindaco, già assessore della Giunta Mongelli.
Ciò detto, quello che state leggendo è l'ultimo intervento che dedicherò a questa faccenda. La strategia che vorrebbe distrarmi dal dialogo con i Foggiani non ha avuto e non avrà alcun effetto.
Mi dispiace per chi ha orchestrato questa vergognosa macchinazione, ma sappiate che non vi inseguirò.
La mia storia mi precede. Le battaglie per la legalità che ho condotto da solo e alla luce del sole - perché tutti gli altri stavano zitti e buoni, accucciati ai piedi del potere - sono note e conosciute.
Foggia mi conosce. La Foggia onesta che vuole rinascere mi conosce.
La melma la lascio a chi è abituato ad usarla come argomento politico, non avendone altri».
nota di Raffaele Di Mauro, candidato sindaco amministrative 2023.
«Era ampiamente previsto che, dopo due anni di commissariamento del Comune, la campagna elettorale assumesse toni molto accesi fin dalle prime battute.
Quello che non era prevedibile, né auspicabile, era la piega falsa e grottesca che avrebbero preso le osservazioni mosse ad alcuni dei candidati - guarda caso, solo ad alcuni - che stanno presentando alla comunità proposte per la crescita di Foggia e per svincolare la città dall’assedio che la malavita e anche la criminalità comune stanno mettendo in atto da troppo tempo.
Avrei voluto parlare fin dal primo momento di punti critici e di soluzioni, di idee innovative per la crescita sociale ed economica della Città, della visione strategica che deve indirizzare le politiche amministrative che dovranno essere adottate oggi per costruire la Foggia del futuro; quella Foggia che deve accogliere con dignità e opportunità di lavoro, offerte culturali e sostegni pubblici alle componenti fondamentali della società civile.
Mi trovo, purtroppo, mio malgrado, a contrastare subdole quanto vigliacche insinuazioni, che toccano la sfera personale, la quale dovrebbe essere tenuta lontana dalla politica, e trasmodano in attacchi al solo fine di demonizzare l’avversario, prendendo tutte le sembianze di una condotta a carattere estorsivo, che punta solo a tentare di far abdicare l’avversario.
Ci tengo a precisare che le notizie che sono state diffuse sono prive di fondamento e chi le ha pubblicate senza il doveroso riscontro non ha la cognizione nemmeno civilistica dei rapporti che esistono tra parentela ed affinità.
Non farò nomi per il semplice motivo che, per quanto io rivesta da anni un ruolo pubblico, preferisco sempre salvaguardare la mia famiglia da clamori mediatici non ricercati né graditi.
Non esiste parentela, né affinità tra me e il defunto Franco Spiritoso, che aveva sposato la zia di mia moglie e che io non ho mai conosciuto, visto che è scomparso nel 2007, quando neppure ero fidanzato con la mia attuale consorte, che ho poi sposato nel 2015.
L’untore di manzoniana memoria, probabilmente, ha dimenticato – o ha voluto dimenticare – che nei miei lunghi anni di militanza politica ho cercato sempre di raccontare la storia del mio impegno sociale, le mie idee, i miei progetti; che ho studiato e lavorato per crescere e dimostrare il mio valore, a prescindere dai miei famigliari e dai loro impegni.
L’untore, che come tutti gli ignavi, non ha il coraggio di rivelarsi, ha anche volontariamente dimenticato che sono state più le volte che gli altri mi hanno ricordato di essere figlio di un Segretario Generale di Camera di Commercio, o di avere in famiglia rinomati oncologi, artigiani, professori, ristoratori, bancari, avvocati o magistrati. Io non l’ho fatto perché non ho mai vissuto né come un vanto né come un imbarazzo la vita altrui: per mia natura cerco di occuparmi del mio sentiero affinché sia fruttuoso, incrociando quello degli altri.
Mi preme ancora evidenziare che il mio nome non è mai apparso in alcun atto, ufficiale e non ufficiale, della relazione, redatta dal Prefetto di Foggia e mutuata nei suoi effetti dal Ministero degli Interni, per lo scioglimento del Comune capoluogo per infiltrazioni mafiose, se non in uno stralcio nel quale si analizzava la posizione di un altro consigliere comunale presente e non appartenente tra l'altro al partito di Forza Italia.
A differenza di altri, io mi presento per quello che sono e per me parlano la mia coerenza e la mia specchiata e illibata condotta, sia in campo professionale che in quello politico.
D’altronde, non comprendo perché queste perplessità sulla mia persona emergano solo ora e non siano emerse in passato, quando il partito mi ha onorato della candidatura alla Camera dei Deputati e anche nelle scorse Amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Foggia.
Demonizzare oggi la mia persona è sintomo di estrema paura da parte di chi si pone come alternativa alla mia candidatura: sia da parte dei “fantasmi” apparsi ultimamente nell’agone politico, sia da parte di coloro che soltanto oggi sono riusciti a fare sintesi - non senza “spargimenti di sangue” - su un “usato sicuro” che sconta, però, l’inefficienza amministrativa della compagine politica di cui ha fatto parte e della quale ricordiamo il dissesto finanziario mascherato col Decreto Salvaenti, il fallimento di “Amica s.p.a.” e di “Foggia Servizi”, con ricadute sociali di cui ancora oggi paghiamo lo scotto in termini di perdita di posti di lavoro.
La divulgazione di queste notizie e il loro contenuto diffamatorio non vanno riportate nell’alveo dell’esercizio del fondamentale diritto sancito dall’art. 21 della nostra Carta Costituzionale -la libera manifestazione del pensiero- e non beneficiano nemmeno della scriminante del diritto di cronaca politica né di quello di critica.
Pertanto, è doveroso, da parte mia, querelare coloro che hanno contribuito a qualsiasi titolo ad infangare il mio nome. Di tanto sarà interessata la locale Procura della Repubblica, affinché venga fatta Giustizia nelle sedi competenti.
Questo comunicato stampa sarà il primo e l’ultimo relativo ad aspetti avulsi dalla politica del domani, perché i concittadini devono essere informati su quello che voglio fare per la crescita di Foggia. Non cadrò nella trappola di chi utilizza la macchina del fango per demonizzare l’avversario, impegnandomi, invece a pubblicare il nostro programma elettorale che è già in procinto di essere presentato attraverso le manifestazioni che seguiranno nei giorni a venire».