“Dopo aver reso omaggio ai produttori di vino al Vinitaly invito i rappresentanti del Governo italiano a spostarsi rapidamente in Puglia per rendersi conto personalmente della grave situazione in cui versano le produzioni del grano e dell’olio, che rischiano di soccombere a causa dell’incondizionato ingresso nel nostro Paese di prodotti concorrenziali a costi molto bassi e di qualità molto discutibile”.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Dell’Erba, rivolge un appello al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Politiche Agricole e al Ministro delle Imprese e del Made in Italy ad incontrare gli agricoltori pugliesi per avere la consapevolezza di quanto sta accadendo.
“Prima di pensare alla formazione con scuole specifiche sul made in Italy il Governo dovrebbe intervenire per proteggere le nostre filiere agricole. Sarebbe il caso di prevedere azioni urgenti a tutela della nostra agricoltura e di quei prodotti che rappresentano il perno dell’economia di questa regione e che oggi subiscono una quotazione così bassa da mettere in crisi tutto il sistema. Chi vuole importare ed utilizzare prodotti esteri concorrenti al nostro grano o al nostro olio dovrebbe pagare una tassa, in questo modo i nostri prodotti non sarebbero più schiacciati da prezzi concorrenziali troppo bassi. Sono sicuro che il Governo nazionale non sarà sordo alla richiesta di aiuto che parte dal mondo agricolo”, conclude Paolo Dell’Erba.
“Pianificare ogni iniziativa utile perché la programmazione regionale sulla formazione professionale sia concertata preventivamente con gli enti locali territoriali, attraverso la costituzione di uffici dedicati dislocati presso le Province e nei comuni capoluogo di provincia”.
E’ in sintesi, il contenuto della mozione presentata da Massimiliano Stellato, consigliere regionale a valle dei lavori prodotti dal dipartimento formazione e politiche del lavoro di Italia viva guidato, a Taranto, da Luciano De Gregorio.
Il punto di partenza è il "mismatch", tra domanda e offerta di lavoro in Puglia. A fronte di richieste sempre più specialistiche del mercato del lavoro si continua a finanziare una formazione ancora troppo generalista.
Nell’ultimo rapporto Excelsior, Unioncamere rileva che nel 2022, 6 imprese italiane su 10 hanno programmato assunzioni, ma il match domanda-offerta di lavoro è sempre più critico: sale al 41% la quota delle assunzioni difficili da reperire sul mercato. Tale dato, in Puglia, si attesta su una percentuale pari al 33.7% In sostanza le aziende non trovano da assumere un profilo su tre.
Per Stellato “la programmazione regionale appare scollata dalle realtà territoriali e dai tessuti economici e sociali, rispetto al fabbisogno occupazionale. Per questo motivo è utile una sinergia con i territori, che ben conoscono il tessuto produttivo locale e la domanda di profili professionali richiesta dalle aziende, per calibrare l’offerta formativa e ridurre i problemi di reperimento delle risorse. Il rapporto di Unioncamere ha segnalato che a fronte di 289.630 ingressi lavorativi in Puglia, l’anno scorso, la difficoltà di reperire risorse è stata di oltre il trenta per cento e, tra questi, la percentuale di laureati è stata del 13.4% contro l’11,8% del 2021. Un trend in crescita, purtroppo, che non può lasciarci indifferenti.
'Le misure di formazione - conclude Stellato - devono essere calibrate sulle reali necessità del mercato del lavoro e, per questo, vanno coinvolti i territori e gli enti più prossimi alle singole realtà territoriali ed ai rispettivi fabbisogni. Per questo con la mozione si chiede l'impegno della Giunta a istituire un ufficio dedicato, in ogni Provincia pugliese".
A Taranto, oggi 04 aprile 2023, si è svolta l’assemblea congressuale dell’ANCI Puglia. Nei vari ordini del giorno era presente l’elezione del Presidente e del nuovo Consiglio Regionale.
Grazie al sostegno dei presenti e di chi ha voluto fortemente la presenza di componenti della provincia di Foggia, la dott.ssa Anna Lamedica, Consigliere comunale di Torremaggiore, in quota a Fratelli d’Italia, è entrata a far parte del Consiglio regionale.
«Desidero ringraziare i vertici di Fratelli d'Italia a partire dal livello locale a quello provinciale, regionale e nazionale per avermi dato la possibilità di entrare a far parte di questo organismo» il commento della Consigliera Lamedica a margine della sua elezione. «Una sfida che raccolgo con entusiasmo. Spero, insieme agli altri colleghi della Capitanata, di essere all'altezza del compito e sicuramente mi impegnerò per dare il mio contributo ai lavori del Consiglio» chiosa la neo eletta.
L’ANCI Puglia lavora su molte tematiche, con interventi fattivi sul tutto il territorio regionale, come del resto tutte quelle delle altre regioni d’Italia. Tra i vari servizi forniti alla comunità e al territorio, l’ANCI ha il compito di coordinare, assistere e comunque portare sui tavoli nazionali le istanze che provengono dalle basi, dai comuni presenti su tutto il territorio nazionale.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessora al Welfare Rosa Barone, ha approvato lo stanziamento di ulteriori € 3.000.000,00 per l’accesso ai servizi socio educativi per minori, tramite l’utilizzo del “Buono Servizio Minori”.
L’ulteriore stanziamento permetterà la copertura delle domande che risultavano ammesse, ma non finanziabili, presentate delle famiglie pugliesi che hanno partecipato all’Avviso pubblico.
“Grazie a queste ulteriori risorse - dichiara l’assessora al Welfare, Rosa Barone - riusciamo a coprire altre domande con l’obiettivo di venire incontro alle necessità delle tante famiglie pugliesi. Le risorse saranno ripartite tra i 21 ambiti che, dopo un apposito monitoraggio, risultavano avere un gap finanziario più ampio che, pur sollecitati, non hanno reperito le risorse per la copertura delle domande non finanziate. Ringrazio i miei uffici che sono riusciti a recuperare ulteriori fondi raggiungendo così un risultato davvero significativo di cui dobbiamo andare tutti fieri. Anche in questa circostanza abbiamo operato affinché nessuno resti indietro”.
nota del Gruppo consiliare “A MONTE” - Monte Sant’Angelo.
«Durante la mattinata di ieri, domenica 2 aprile, siamo stati come Gruppo Consiliare “A Monte” presso il presidio dei 67 lavoratori DOPLA – diversi di Monte Sant’Angelo – che, da qualche settimana, stanno protestando dopo la decisione dell’azienda di dismettere lo stabilimento di Manfredonia, con gravi conseguenze per il loro destino, visto che si vedono stravolgere non solo la loro vita ma anche di quella delle loro famiglie.
Abbiamo incontrato giovani e meno giovani, padri di famiglia, determinati ad andare avanti nella loro battaglia e che, soprattutto, intendono combattere perché la dignità del lavoro non può essere calpestata.
Abbiamo espresso la nostra vicinanza e il nostro impegno, per quello che può essere di competenza di amministratori comunali, a sostenerli nelle loro forme di lotta.
Non è stata una solidarietà espressa solo ai lavoratori nostri concittadini, ma a tutti: il nostro territorio non può pagare per la scelta scellerata di un imprenditore che, pur non essendo in crisi, decide di chiudere un'importante realtà produttiva.
Siamo certi che le Istituzioni preposte – Regione e Ministero – prendano di petto questa vertenza.
Noi continueremo a vigilare perché i lavoratori non siano soli e, in primis, riescano a raggiungere l’obiettivo del mantenimento del posto di lavoro».
Il Consiglio Provinciale, si è riunito a Palazzo Dogana, con la partecipazione del Presidente, avv. Giuseppe Nobiletti, della Vice Presidente, Nunziata Palladino e dei Consiglieri Provinciali:: Augello Roberto; Cilenti Lucrezia; De Maio Tonio; Giurato Luigi; Maggi Miriam; Mangiacotti Giuseppe; Prencipe Salvatore; Pezzano Rino; Rinaldi Libera Liliana; Sementino Michele; Zuccaro Antonio; del Segretario Generale, Giacomo Scalzulli, della dirigente dei Servizi Finanziari, Rosa Lombardi e della funzionaria dell’avvocatura, Baldi.
In apertura dei lavori il Presidente Nobiletti ha dato letture delle deleghe assegnate ad alcuni consiglieri, poi ha illustrato, nell’attuale quadro normativo, le linee programmatiche di mandato, di seguito elencate: nuovo PIANO STRATEGICO DI VIABILITÀ PROVINCIALE di impianto intermodale che tenga conto della particolare morfologia territoriale e che oggi richiede diverse tipologie di mobilità (gomma, ferro, mare, aria) ; nuovo PIANO AMBIENTALE che valuti l’impatto delle autorizzazioni di livello provinciale sugli ecosistemi dell’amplissimo e variegato territorio provinciale; PIANO INTEGRATO SUL TURISMO che metta in opera un sistema integrato che valorizzi le offerte del territorio sui diversi versanti, marino, montano, collinare e della piana; GOVERNANCE PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA finalizzata al monitoraggio delle fonti rinnovabili soprattutto mirate nell’ambito dei settori dei rifiuti e dell’energia, onde avviare politiche di economia circolare e PIANO DI AGGIORNAMENTO IN TEMA DI SVILUPPO STRATEGICO DEL TERRITORIO per il monitoraggio delle linee di indirizzo industriali su vasta scala.
Aggiungendo che nelle linee programmatiche, al netto delle necessità contingenti, vanno anche riposti obiettivi di carattere strutturale. Il filo conduttore delle presenti linee programmatiche riflette in pieno il ruolo che la Provincia di Foggia deve interpretare nella difficile fase che attraversiamo sia sul piano sociale che sul piano economico, caratterizzata dai postumi di una congiuntura economica depressiva post-Covid, i cui riflessi recessivi si avvertono non solo nelle economie domestico-familiari, ma in larga scala anche sulla salute degli enti, avendone prospettato una gestione in austerity con il ricorso a tagli di spesa, a trasferimenti statali decurtati e dunque ad agibilità ridotta. L’ambizione è quella di estrarre la Provincia di Foggia dalle secche dell’irrilevanza geopolitica degli anni trascorsi e trascinarla nel mare aperto della rinascita e di un nuovo decollo economico e sociale che la renda competitiva con le altre aree dinamiche della Puglia e dell’Italia meridionale. Le potenzialità ci sono tutte. L’accapo è stato approvato a maggioranza.
Il Consiglio ha approvato anche l’accapo relativo al riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 comma 1 lettera a), d.lgs267/2000 e s.m.i. della somma complessiva di euro 721.265,44 per titoli esecutivi.
Sono intervenuti nel corso del dibattito i Consiglieri: Zuccaro; Augello; Pezzano; Sementino; Giurato e Palladino.
“Ho deciso di iscrivermi al Partito Democratico. La mia è la naturale scelta politica dopo un percorso che mi ha visto aderire al progetto politico di Articolo Uno, condividere la scelta di partecipare al percorso costituente, sostenere con convinzione la mozione Schlein e contribuire, con la comunità di Articolo Uno, alla sua vittoria”. È quanto dichiara il consigliere regionale Pier Luigi Lopalco che sabato sarà a Bari per l’Assemblea regionale del Pd.
“Le primarie aperte – prosegue Lopalco – non hanno rappresentato solo un grande momento di democrazia, ma hanno fatto registrare un entusiasmo e una voglia di partecipazione da parte di tante e tanti simpatizzanti che da tempo si erano allontanati e che oggi chiedono un cambio di passo. A loro dobbiamo dare voce e lo dobbiamo fare con senso di responsabilità e con unità”.
“Di fronte al momento storico che stiamo vivendo e a una destra di Governo che non perde occasione per mostrare tutta la sua distanza dalle istanze delle regioni meridionali, è nostro dovere trovare strade nuove per riaffermare le ragioni della sinistra, la difesa dei più deboli e batterci in tutte le sedi opportune per far arrivare alla Puglia le risorse che le spettano, a partire dai fondi per la sanità”.
“In queste ore ho chiesto di aderire al Gruppo consiliare del Partito Democratico per rafforzarne la sua azione politica. Lo farò mettendo a disposizione la mia esperienza e il mio bagaglio tecnico, come ho sempre fatto nel corso di questi ultimi anni, nell’interesse esclusivo dei cittadini e delle cittadine pugliesi”.
“Da domani – conclude Lopalco – inizia una nuova sfida, una nuova storia che affronterò con la consapevolezza che l’entusiasmo che ha portato nuova linfa nel Pd possa tradursi in azioni ancora più efficaci per affrontare la complessità delle sfide che abbiamo davanti e noi e che dovranno accompagnare la maggioranza che sostiene il Governo regionale in questa seconda parte della legislatura. Andiamo avanti, uniti!”
Consultazione per l'elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli comunali nonché per l'elezione dei Consigli circoscrizionali, per il giorno di domenica 14 e di lunedì 15 maggio 2023.
Visto il decreto del Ministro dell’Interno del 3 marzo 2023, con il quale è stata fissata la data delle consultazioni per l'elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli comunali nonché per l'elezione dei Consigli circoscrizionali per il giorno di domenica 14 e di lunedì 15 maggio 2023, si ricorda che a partire dal 30 marzo 2023 e fino al 15 maggio 2023 entra in vigore la disciplina di cui alla L.28/00 ( cosiddetta "PAR CONDICIO)" che reca le principali disposizioni in materia di comunicazione politica, accesso ai mezzi d’informazione e più in generale delle attività di propaganda elettorale:
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- Legge 22 febbraio 2000, n. 28 (Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica) Legge 22 febbraio 2000 n. 28
- Decreto ministeriale 8 aprile 2004 (Codice di autoregolamentazione in materia di attuazione del principio del pluralismo, sottoscritto dalle organizzazioni rappresentative delle emittenti radiofoniche e televisive locali, ai sensi dell’art. 11-quater, comma 2, della Legge 22 febbraio 2000, n. 28, come introdotto dalla L. 6 novembre 2003, n. 313 ).
In materia di comunicazione istituzionale, si rammenta alle “Amministrazioni al voto” la disposizione di cui all’articolo 9 della citata Legge 22 febbraio 2000, n. 28, secondo la quale “ a far data dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione istituzionale ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e indispensabile per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
Agli Enti locali territorialmente limitrofi a quelli nei quali si svolgono le consultazioni elettorali, si ravvisa l’esigenza di assicurare l’imparzialità nella promozione di iniziative di comunicazione al fine di evitare il determinarsi di situazioni di valenza indirettamente propagandistica.
E’ consentito trasmettere integralmente in diretta, sui canali televisivi e sul web le riunioni dei Consigli regionali o altri organi espressione di istituzioni locali o centrali dello Stato.
Alla luce del vigente dettato normativo - art.9 della Legge 28/00 e legge L.150/2000- e secondo la prassi interpretativa dell'Autorità, la trasmissione integrale delle sedute dell'organo consiliare delle amministrazioni locali non rientra, in via generale, nella fattispecie della comunicazione istituzionale e pertanto, può essere diffusa. La riproposizione integrale di tali sedute, a giudizio dell'Autorità, costituisce una particolare ipotesi di programmazione informativa e, dunque, non può sottrarsi al rispetto dei principi generali enunciati in materia di informazione dalla legge 28/00- artt.5 e 11 quater - e nelle disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relativamente alla campagna elettorale in corso di svolgimento.
Pertanto, al fine di assicurare il rispetto del pluralismo, garantendo la parità di trattamento, l'obiettività, la correttezza, la completezza, la lealtà, l'imparzialità, l'equità e la pluralità dei punti di vista, nella trasmissioni in discorso, coerentemente con i principi citati, VANNO OBIETTIVAMENTE rappresentate tutte le posizioni in seno all'organo consiliare, con completezza e parità di trattamento.
nota dei Consiglieri di minoranza, a margine del Consiglio comunale svolto ieri 29 marzo 2023, Lamedica Anna - Fratelli d'Italia, Massima Manzelli - Italia al Centro, Saragnese Lorena- indipendente, Monteleone Pasquale e De Simone Matteo - Forza Italia.
«Dispiace constatare che le regole applicate alla lettera valgano solo quando facciano comodo alla maggioranza.
Il Presidente, quale figura istituzionale, rappresenta il Consiglio nella sua interezza, senza distinzione di appartenenza dei Consiglieri che ne fanno parte.
Ma non vogliamo soffermarci su questo modo di operare del Presidente e della maggioranza, riteniamo doveroso andare oltre e soffermarci, invece, sul punto principale che riguardava questo consiglio, vale a dire il DUP che è il documento unico di programmazione e che in pratica dovrebbe rappresentare la visione dell'amministrazione nel breve e medio termine. È senza dubbio un atto politico in quanto elenca le macroaree di intervento e i progetti che l'amministrazione di turno intende attuare.
A distanza di 4 anni di mandato, il DUP approvato ieri dalla maggioranza rimane, su molte azioni del tutto carente con obiettivi ancora molto lontani dall'essere avviati.
Ci soffermeremo solo su alcune iniziative. Sicuramente ci sono cantieri avviati, strade asfaltate (il progetto Strada per Strada ha interessato tutti i comuni della provincia) e alcune strade rurali sistemate.
Ma ci sono tante altre azioni su cui si è rimasti di fatto fermi.
Si parla sempre di riportare il personale a livelli fisiologici, tema di inizio mandato e ci ritroviamo con cambiamenti infiniti della dotazione organica, con concorsi annunciati e ritirati, con concorsi avviati e poi...persi per strada, insomma alcune assunzioni fatte inseguendo a tavolino mobilità, scorrimento di graduatorie, utili senza dubbio alla causa (propria), ma nulla di fatto sul piano del buon andamento dell'azione amministrativa.
Avremmo potuto esperire concorsi già banditi da circa 4 anni, con i quali una volta conclusi si poteva assumere e dare anche noi la possibilità a tanti idonei in sede di scorrimento delle stesse da parte degli altri comuni, ma abbiamo preferito la via che più ci serviva... (a chi?)!
Molti finanziamenti annunciati a più riprese e che forse troveranno un seguito. ..si spera.
Grande assente la pubblica illuminazione. Nessuna cura per le attività economiche reali del paese.
L'agricoltura, il nostro settore trainante: si parla... di salvaguardia dell'ambiente agricolo, assistenza tecnica alle imprese, monitoraggio dei rifiuti agricoli,... di fatto... una serie di buone intenzioni inserite nel DUP, ma continua a non esserci un ufficio agricoltura che possa validamente trattare queste problematiche. Verde pubblico curato a macchia di leopardo, con interventi alla bisogna, potature che vanno sempre oltre i termini normali e che molte volte lasciano a desiderare con appalti ad hoc.
Certo si stanno cantierizzando parchi, ma la gestione ordinaria è tutt'altra cosa.
Sul teatro è emerso che servono ingenti fondi e che quindi dobbiamo attendere finanziamenti corposi per poterlo riconsegnare alla città. Parecchi servizi, sempre per mancanza di personale, sono stati esternalizzati: tributi, biblioteca, ufficio agricoltura.
Nessuna cura e sostegno reale ai piccoli commercianti del paese soprattutto quelli penalizzati da una zona pedonale male regolamentata e programmata che ha avuto l'esito di desertificare il " centro": ma ne abbiamo davvero uno? E quali sarebbero le azioni a sostegno del commercio locale? O della riqualificazione delle piazze?
Solo una copertina nuova....per i fantasmi!
Ai consiglieri di maggioranza che ci apostrofano di fare solo chiacchiere mentre loro fanno i fatti, replichiamo che i fatti che fanno si sanno, e che comunque, se non lo sanno glielo ricordiamo noi che alla maggioranza è affidata il compito di operare, ovvero fare i fatti, alla minoranza invece quello di denunciare, ovvero di parlare.
E allora parliamo del contegno dei consiglieri di maggioranza (con qualche debita eccezione) e del consiglio comunale che va in scena come il teatro dei pupi, dove non si recita a soggetto, ma con un copione prestabilito e con il burattinaio che tira le fila per alzare la mano.
Fuori dal copione nessun intervento non autorizzato o concordato.
Le repliche arrivano sui social, dopo che il regista ha scritto le nuove battute che affida ai vari attori
Ed è così che compare ancora una volta la pandemia a giustificare i ritardi e le mancanze, mentre a noi pare piuttosto che il COVID e gli anni della pandemia sono stati un comodo espediente con cui si è amministrato non il governo della città, ma gli interessi politici.
Gli equilibri e la durata di questa amministrazione sono il risultato degli interessi politici ben ponderati e a turno soddisfatti.
E il tempo che è trascorso è servito a questo. A durare, e non certo a beneficio della città.
Ed è la ragione per cui qualche consigliere è ritornato in consiglio dopo un lungo periodo di assenza, ma non senza aver prima incassato il suo tornaconto.
Ed è anche la ragione per cui alcuni lavori che potevano trovare esecuzione fin dal primo anno di mandato, saranno avviati solo ora, come a dire " i primi saranno gli ultimi a garanzia dell'equilibrio delle parti in gioco"
E a piccoli passi, a chi più, a chi meno, in mobilità o immobilità.....abbiamo mantenuto gli equilibri. Non di bilancio. Quelli sono ancora da vedere.
Inoltre abbiamo notizia che non tutti i cittadini sono considerati uguali per questa amministrazione in quanto mentre per alcuni si è o si stanno avviando azioni per recuperare partite di debiti inerenti il Peep, pare che per molto tempo si sia trascurato di farlo per le stesse debitorie del Peep nei confronti di due assessori che proprio per questa loro mancanza non avrebbero potuto svolgere il ruolo di assessori ... e ad oggi non ci è dato sapere se abbiano saldato o meno la debitoria.
Insomma, se le nostre chiacchiere sono doverose, quelle della maggioranza sono davvero una bestemmia.
I fatti, quelli si che contano
E i fatti si sanno».
nota Fast-Confsal Puglia e Basilicata.
«Un incontro insoddisfacente quello del 28.03 tra Trenitalia DT e le sigle sindacali pugliesi svoltosi nell’O.M.C. di Foggia»
“Come FAST-CONFSAL abbiamo espresso ai rappresentanti aziendali, a margine della riunione durata oltre 8 ore, come inaccettabile la riduzione di circa 68.000 ore precedentemente assegnate per lo stabilimento foggiano, che corrispondono all’attività annuale di 45 addetti, con lo spostamento di alcune lavorazioni finora svolte a Foggia unitamente ad investimenti e assunzioni[1], con nuovi bandi indetti in questi giorni, in altri impianti con contraddizioni palesi -afferma Pasquale Cataneo segretario regionale di Puglia e Basilicata- come la presenza per l’OMC di Foggia di un bacino di risorse già selezionate, quindi senza necessità di bandi o di percorsi formativi da effettuare, come invece si sta facendo a Foggia per lavoratori degli impianti a cui saranno trasferite le lavorazioni. Per queste ed altre motivazioni come OO.SS. abbiamo dichiarato anche lo sciopero a livello locale. Abbiamo inviato una comunicazione al sig. Prefetto di Foggia per spostare in tale ambito la vertenza e, in tempi brevissimi, effettueremo un’assemblea con il personale per concordare altre azioni al riguardo al fine di non farsi sottrarre lavoro, occupazione e investimenti per lo stabilimento foggiano”.
Divari Nord-Sud crescono anziché diminuire anche in Trenitalia Spa di proprietà pubblica
Il Piano d’attività, contestato anche ieri in riunione, prevede che alcune lavorazioni svolte a Foggia vadano rispettivamente in Umbria, Emilia Romagna e Lombardia senza che, contemporaneamente, ve ne siano altre per garantire il target assegnato allo stabilimento foggiano. Eppure Foggia, insieme con Napoli, sono gli unici 2 impianti di manutenzione ciclica nel sud. Il resto, cioè ben 7 stabilimenti, sono nel centro-nord ai quali si aggiunge anche la sede della DT a Firenze. Ciò fa peggiorare ulteriormente la ripartizione dell’occupazione e degli investimenti di DT Trenitalia Spa nel Mezzogiorno, già molto al di sotto dei parametri della popolazione (34%) e del territorio (41%) meridionale.
Autonomia differenziata in salsa ferroviaria, in barba ai riequilibri del Next Generation EU!
La Capitanata è una delle province d’Italia che ha registrato in Italia, nel 2021, tra i più alti tassi di disoccupazione generale superando il 22% e giovanile (15-34 anni) con oltre il 38% (in Puglia è la provincia che ha i dati peggiori) alimentando l’emorragia dal Sud con valori sono incrementati nel 2022. Nonostante ciò l’Azienda pubblica ha previsto di spostare produzione e occupazione in territori in cui il tasso di disoccupazione è inferiore di oltre 3 volte rispetto a Foggia come Foligno (Perugia) al 6,6%, Voghera (Pavia) al 7,1% e Rimini con il 7,5%. Tutti territori con dati inferiori, nel 2021, alla media nazionale che è 9,7%.
I Sindacati nazionali e locali alzano la voce
L’iniquo attuale indirizzo di DT Trenitalia Spa, additato anche dalle segreterie nazionali con le 3 “I” (Investimenti, Internalizzazioni e Immissioni), produce un ulteriore aumento dei divari e delle sperequazioni territoriali e provoca anche altri effetti antieconomici e aumenti degli squilibri esistenti per i dati occupazionali, degli investimenti e delle mancate internalizzazioni, aggravatasi soprattutto negli ultimi 10 anni per la manutenzione dei treni, a svantaggio ulteriore del Mezzogiorno rispetto al resto del Paese.
Ciò in antitesi alle necessità di riequilibrio dell’occupazione e anche attraverso la clausola del 34% sui programmi ordinari di spesa pubblica in conto capitale per investimenti come previsto dalle leggi di bilancio 145/2018 e 160/2019, nonché sul divario territoriale che è uno dei macrobiettivi del PNRR.
La richiesta di intervento delle rappresentanze parlamentari, regionali e istituzionali daune
“Per i motivi esposti– sottolinea Cataneo – è da sostenere l’iniziativa di sciopero, nazionale e locale, di 8 ore prevista per il 14.04 p.v. Effettueremo un’assemblea con il personale per tutelare occupazione, investimenti e internalizzazioni anche nel territorio dauno. Riteniamo che questo “casus belli”, insieme con le assunzioni “precluse e/o marginali” a seguito dei 2 ultimi bandi nelle Ferrovie del Sud-Est e SA e dell’incompleto reintegro del turn over per macchinisti e capitreno residenti nelle province di Foggia e Bat, - chiosa l’esperto sindacalista e di sviluppo territoriale– debbano registrare celeri, coesi e mirati interventi, sia dei rappresentanti politici parlamentari (interrogazioni, interpellanze, question time, ecc. anche per la verifica della clausola del 34% prevista dalle leggi succitate), che dei regionali, nonchè degli Enti Locali per contrastare efficacemente questi iniqui indirizzi aziendali (di proprietà pubblica) che anziché diminuire, i divari territoriali, economici e sociali, li fanno aumentare frammentando ancor di più il Paese.”
[1] https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/omc-lavori-al-via-nel-2023-restyling-e-25-assunzioni-1.8202475