Dopo il Primo Maggio a Potenza, mobilitazioni unitarie Bologna il 6 maggio, a Milano il 13 Maggio e a Napoli il 20 maggio.
“Bologna, Milano e Napoli, sono le tre piazze che CGIL, CISL e UIL, hanno individuato per il percorso di mobilitazione unitaria. Il Documento di economia e finanze varato dal Governo Meloni è altamente insoddisfacente. Non ci sono le risposte che CGIL, CISL UIL attendevano. Come ha rimarcato il nostro Segretario Generale, Pierpaolo Bombardieri, i lavoratori dipendenti e i pensionati continuano a subire una perdita del loro potere d'acquisto a causa di un'inflazione che, ormai da due anni a questa parte, si aggira intorno al 10%. L'intervento sul cuneo fiscale è insufficiente”.
A dichiararlo Luca Maggio, Coordinatore UIL PUGLIA, SEDE DI FOGGIA, che illustra il percorso di mobilitazione unitaria: “Dopo la manifestazione del Primo Maggio a Potenza, saremo ancora in piazza a Bologna il 6 maggio, a Milano il 13 Maggio e a Napoli il 20 maggio. Pensionati, lavoratrici e lavoratori stanno pagando a caro prezzo l’impatto dell’inflazione, della guerra e della pandemia. Continuiamo a ribadire i punti cardine della nostra piattaforma unitaria: detassazione degli aumenti contrattuali di primo e secondo livello non dando agevolazioni alle imprese che non rinnovano i contratti; impegni concreti in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; maggior attenzione e investimenti per la sanità e tutto il comparto pubblico; una nuova vision in tema di PNRR”.
“Su questo e su tanti altri temi non ci sono le risposte che auspicavamo. A Foggia, come in Puglia e in tutta Italia, gli effetti della crisi nazionale e internazionale sono sempre più evidenti. Per tutti questi motivi saremo in piazza: il Paese è allo stremo; ridare centralità e dignità al lavoro è la priorità assoluta", conclude il , Coordinatore UIL PUGLIA, SEDE DI FOGGIA.
“Il digitale sta infatti ridisegnando profondamente l’organizzazione e i servizi delle Camere. Il profilo a cui tendere, infatti, è quello della Camera 4.0, in grado di offrire servizi digitali “su misura” che possano raggiungere e soddisfare le necessità del più elevato numero possibile di micro, piccole e medie imprese”.
Così Gino Giorgione, Segretario Generale UIL FPL FOGGIA, sviluppa la sua riflessione sulla Camera di Commercio di Foggia e sull’intero sistema camerale: “Questa evoluzione ha due cardini fondamentali: l’utilizzo strategico dei dati in possesso del sistema camerale e la messa a punto di piattaforme di servizi innovativi. Penso alla Camera di Commercio di Foggia: un patrimonio straordinario di competenze e di potenzialità che possono essere fondamentali in chiave PNRR ma anche per capire meglio le trasformazioni in atto all’interno del sistema produttivo e nei territori”, afferma il Segretario Generale UIL FPL FOGGIA che conclude: “In quest’ottica, è fondamentale che la politica faccia scelte precise e repentine: potenziando il sistema camerale, valorizzandone le risorse professionali, i dipendenti, e investendo seriamente in innovazione digitale e servizi alle imprese e ai cittadini”.
E’ assolutamente indecente lo stato della sanità in provincia di Foggia. Dal Gargano al Sub Appennino Dauno, è tutto un fioccare di denunce rispetto ad una situazione non più sostenibile né tollerabile nel 2023. Siamo allo stato cavernicolo”.
Lo dichiara il consigliere regionale Lega Puglia Joseph Splendido, che ha appena depositato una richiesta di audizione dell’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese e del direttore generale Asl FG Antonio Nigri.
“In particolare, i punti di primo intervento a Vico del Gargano e Vieste sarebbero carenti di personale medico, tanto presso le postazioni fisse quanto presso quelle mobili. Tale situazione, a più riprese denunciata anche dal segretario provinciale della Lega Daniele Cusmai, fa il paio con l’assoluta fatiscenza dello stabile adibito a presidio ASL Foggia presso l’Isola di San Nicola – Isole Tremiti, a causa della mancanza di interventi manutentivi che avrebbero dovuto esser eseguiti già da tempo. Stessa situazione dicasi sul Sub Appenino Dauno, segnatamente a Roseto Valfortore, dove si denuncia l’assoluta inadeguatezza e fatiscenza della postazione di 118 nonostante una delibera dell’Asl di Foggia preveda, da tempo ormai, una serie di interventi. È per questo motivo che ritengo doveroso formalizzare l’appello alla Regione Puglia ad intervenire con urgenza, non solo per adempiere al minimo costituzionale in termini di offerta sanitaria e di diritto a lavorare in un ambiente dignitoso ma, soprattutto, in considerazione dell’avvicinarsi dell’imminente stagione estiva che, è un dato di fatto, farà lievitare la popolazione residente con annesso aumento delle richieste di soccorso da evadere. Si batta un colpo, con urgenza” conclude il consigliere regionale Lega.
nota del consigliere Pierluigi Lopalco, gruppo misto.
"A fare chiarezza sullo stato dei conti della sanità nelle regioni non siamo noi, ma il Corriere della Sera. La Puglia, dati alla mano, a fronte di un livello di spesa per il Covid assolutamente in linea con le altre regioni italiane, ha ricevuto 205 milioni in meno di rimborso dallo Stato. Una cifra che da sola giustificherebbe il buco di cui tanto si sta parlando in questi giorni. Stessa storia per il caro energia: rispetto alle altre regioni, la Puglia riceve dallo Stato quasi 3 milioni di euro in meno. Se a tutto ciò si aggiunge l’applicazione del contratto collettivo di lavoro nazionale, che ha permesso un sia pur risicato aumento degli stipendi, e la scelta di internalizzare il servizio 118 che ha consentito a operatori, medici e infermieri, che prima lavoravano senza garanzie, di diventare dipendenti del Servizio Sanitario, si capisce meglio quanto sia difficile in questo settore far quadrare i conti.
"La sanità pubblica costa e costerà sempre di più, a causa dell’invecchiamento della popolazione e delle tecnologie sempre più onerose. Ecco perché la scelta del Governo di mantenere stabile, nel DEF appena presentato, il finanziamento della sanità va nella direzione opposta rispetto a quanto da noi auspicato e a quanto fatto dai precedenti Esecutivi. Passare da un PIL del 6,6% di oggi al 6,2% del 2025 vuol dire curare meno persone e farlo con tecnologie obsolete, aumentare le diseguaglianze sociali e non garantire il diritto costituzionale alla salute. Insomma, la ciambella qualcuno la mangerà. Il buco sappiamo bene da chi sarà pagato."
La data è il 14 e 15 maggio 2023 e vedrà undici comuni della provincia di Foggia eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale.
Le liste sono state già depositate, pertanto i nomi sono noti e con loro liste civiche in primis, partiti e coalizioni. Sono tutti piccoli comuni, che non superano i 15mila abitanti, pertanto non vi sarà il ballottaggio. L’elezione sarà a tornata unica.
Al voto sono chiamati i comuni, in ordine alfabetico, di: (* fonte dati Governo)
- Anzano di Puglia, con popolazione di 1.103 abitanti, 2 sezioni per 2.295 elettori.
- Ascoli Satriano, con popolazione di 7.353 abitanti, 10 sezioni per 7.842 elettori.
- Bovino, con popolazione di 2.298 abitanti, 5 sezioni per 3.856 elettori.
- Carapelle, con popolazione di 5.925 abitanti, 6 sezioni per 5.147 elettori.
- Castelluccio Valmaggiore, con popolazione di 1.226 abitanti, 10 sezioni per 1.713 elettori.
- Faeto, con popolazione di 606 abitanti, 1 sezione per 1.057 elettori.
- Peschici, con popolazione di 4.305 abitanti, 4 sezioni per 4.294 elettori.
- Pietramontecorvino, con popolazione di 2.511 abitanti, 2 sezioni per 2.553 elettori.
- San Marco la Catola, con popolazione di 890 abitanti, 2 sezioni per 1.953 elettori.
- San Paolo di Civitate, con popolazione di 5.563 abitanti, 6 sezioni per 5.499 elettori.
- Vico sul Gargano, con popolazione di 7.353 abitanti, 10 sezioni per 7.842 elettori.
Per un totale di popolazione pari a 39.262 abitanti, con 46 sezioni per 40.925 elettori.
* fonte Governo (dait.interno.gov.it): Popolazione al 31/12/2021 D.P.R. 20/01/2023 - Sezioni Rilevazione al 31/12/2022 - Elettori Rilevazione al 31/12/2022
Comuni ben spalmati su tutto il territorio, dal basso all’alto Tavoliere, dai Monti Dauni al Gargano.
Chi si contende la fascia comunale da Sindaco sono:
Ad Anzano di Puglia Paolo Lavanga tenta il terzo mandato, contro Antonio Marciello.
Ad Ascoli Satriano Vincenzo Sarcone cercherà di riaffermarsi, contro Donato Ruscigno, Laura Flagella, Maria Teresa Perrino, Angelo Infante.
A Bovino Enzo Nunno se la vedrà con Stefania Russo e Alberto Casoria.
A Carapelle l’uscente Umberto Di Michele dovrà vedersela con Luigi Marasco.
A Castelluccio Valmaggiore Pasquale Marchese si contende il la poltrona con Debora Falco, in un comune che soffre ancora per la prematura dipartita del Sindaco Rocco Grilli.
A Faeto Michele Pavia ha un contendente giovane, il 18enne Francesco Carosielli.
A Peschici Franco Tavaglione tenterà un altro mandato contro Luigi D’Arenzo.
A Pietramontecorvino Raimondo Giallella se la vedrà con Domenico Zuppa.
A San Marco la Catola Paolo De Martiniis contro Luigi Piacquadio.
A San Paolo di Civitate Francesco Marino dovrà superare i tre contendenti, ovvero Genny Perna, Alessandra Ofelia e Costantino Rubino.
A Vico del Gargano sarà, invece il vice sindaco Lello Sciscio a vedersela con Angelo Fiorentino e Antonio Catenazzo.
Martedì 18 aprile, alle 10.30, nell’Arena del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia (c/o Fiera del Levante, Padiglione 107 – Ingresso Monumentale, via Paolo Pinto), sarà firmato il protocollo d’intesa tra il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, unico partner italiano del progetto di Cooperazione Territoriale Europea Eni CBC Med Medusa, e i referenti dei parchi e le aree marine protette pugliesi.
A firmare il protocollo d’intesa saranno:
- Gianfranco Lopane, assessore Turismo, Sviluppo e impresa turistica, Regione Puglia;
- Aldo Patruno, direttore Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio, Regione Puglia;
- Rocco Malatesta, Riserva Naturale dello Stato/Area Marina Protetta di Torre Guaceto;
- Rinaldo Melucci, Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, Parco Naturale Regionale del Mar Piccolo, Riserva Naturale Regionale Orientata “Palude La Vela”;
- Nicola Panico, Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase;
- Pasquale Pazienza, Parco Nazionale del Gargano;
- Francesco Tarantini, Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Il protocollo è un’alleanza strategica per la promozione e la sperimentazione di un modello condiviso per la gestione sostenibile e partecipata del Turismo di Avventura in Puglia, risultato di un lavoro triennale, condotto dal Dipartimento, che ha coinvolto i parchi e le aree marine protette nella progettazione e attuazione del progetto Medusa.
Il dott. Giuseppe Mainiero, già Consigliere comunale, ritorna sulla “questione piazza parcheggio Zuretti”, dopo aver avuto diniego su gli accessi agli atti richiesti, documenti pubblici di aziende pubbliche, che dovrebbero essere consultabili a tutti. La non visione di quei documenti a Mainiero suscita perplessità, ombre che vanno rese chiare e argomentate dai diretti responsabili della struttura e da chi ha concesso il servizio. Si attende una risposta dalla Commissione straordinaria prefettizia del Comune, subentrata dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Di seguito la nota stampa pervenuta alle redazioni.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
«Insomma, avere notizie sulle sorti della piazza che ospita il parcheggio "Zuretti" in questa città sembra essere impossibile.
Eppure è una domanda semplice semplice. A cui però nessuno evidentemente intende rispondere. Anzi, a chi formula un quesito legittimo, si replica negando la visione di atti che sono pubblici e usando atteggiamenti che paiono vetero-intimidatori. Della serie: basta insistere con la richiesta di poter visionare l'offerta tecnica con cui la ditta "H24 Autorimessa" si è aggiudicata la gestione del parcheggio, altrimenti ti portiamo in tribunale con l'accusa di "lite temeraria".
Naturalmente questo modo di fare non spaventa né sortisce alcun effetto. È bene spiegarlo a scanso di equivoci. Anche perché la velata "minaccia" è contenuta in una comunicazione di Ataf SpA - con la quale l'azienda ha espresso il suo secondo diniego alla mia richiesta di accesso agli atti - ricca di informazioni inesatte e di contraddizioni.
Innanzitutto la lunga giurisprudenza illustrata dalla dottoressa Stefania Piarullo, firmataria del diniego, non ha nulla a che vedere con le basi giuridiche su cui si fonda la mia richiesta di accesso agli atti, che costituisce un accesso civico ad un atto di una Pubblica Amministrazione. Ed Ataf SpA, nonostante ci si rifiuti ostinatamente di comprenderlo, è un soggetto sottoposto al "controllo analogo" di una Pubblica Amministrazione, dal momento che il Comune di Foggia è proprietario al 100% delle sue quote.
In secondo luogo - e anche qui vale la pena ricordarlo ancora - l'offerta tecnica in un contratto di concessione, che peraltro è risultata determinante per stabilire l'assegnazione del servizio, non è un documento che può essere secretato, essendo parte integrante della concessione stessa.
Tra l'altro nell'ennesima comunicazione con cui Ataf SpA si rifiuta di mostrare l'offerta tecnica della ditta - che in altri termini significa ciò che la ditta si è impegnata contrattualmente a realizzare sulla piazza pubblica - c'è decisamente parecchia confusione.
La dottoressa Piarullo, infatti, scrive testualmente: "[...] l'offerta tecnica denominata "Relazione tecnica dei servizi/forniture offerti" allegata al presente contratto per farne parte integrante e sostanziale[...]". Parole che lasciano presumere come tutti i documenti da me richiesti siano già visionabili. Peccato però che nella sezione "Traspare" dell'azienda, contrariamente a ciò che sostiene la dottoressa Piarullo, l'offerta tecnica non è affatto allegata al contratto, dunque non è consultabile.
A questo punto non mi resta che rivolgermi direttamente alla Commissione Straordinaria del Comune di Foggia, nella speranza di avere qualche spiegazione che sia vagamente seria. Giacché le domande che ho posto, e che da mesi si sta ponendo la Città, sono poche e per nulla complicate. Domande che meritano risposte, non dinieghi come se ci fosse qualcosa da nascondere ai Foggiani.
Ricapitolo brevemente, a beneficio soprattutto del Prefetto Vincenzo Cardellicchio, arrivato a Foggia da poco.
È possibile sapere quali siano le opere che la ditta aggiudicataria della concessione del parcheggio "Zuretti" si è impegnata a realizzare sulla piazza che da mesi è recintata ed interdetta alla libera fruizione della cittadinanza senza che vi sia uno straccio di cartellonistica che descriva l'oggetto dei lavori previsti, il loro direttore ed i tempi di inizio e conclusione, in palese violazione delle norme in materia?
È possibile conoscere la natura degli interventi migliorativi per favorire la fruizione di quella piazza, sulla base dei quali la ditta "H24 Autorimessa" si è aggiudicata il servizio, come si evince chiaramente dagli atti di gara?
È possibile conoscere il motivo per il quale all'Area Tecnica del Comune non sia stato richiesto alcun permesso per realizzare le opere che sono un preciso ed inderogabile impegno contrattuale della ditta?
È possibile conoscere quale sarebbe il presunto "segreto commerciale" che verrebbe violato, come dice Ataf SpA, se il contenuto dell'offerta tecnica fosse reso pubblico?
È possibile sapere cosa ci sarebbe di così grave nell'avanzare queste richieste, tanto da ricevere l'avvertimento a non insistere per non essere portati in Tribunale dall'azienda?
Cari Commissari: è questo il livello di trasparenza che la governance di un'azienda che è di proprietà dell'Ente che siete stati chiamati ad amministrare riserva alla propria attività? È questo il rispetto che avete nei confronti dei cittadini?
Io spero vivamente che abbiate un'opinione diversa da quella sgangherata messa nero su bianco dalla dottoressa Piarullo e da Ataf SpA. E voglio confidare nel fatto che possiate mettere un punto a questa bruttissima vicenda, spiegando ai Foggiani cosa sta succedendo su una piazza che è proprietà della nostra comunità e non di un'azienda o, peggio, di una ditta privata».
Dopo le rimostranze dell'opposizione e la replica del M5S sulle gestione della sanità in Puglia, inteviene il presidente del gruppo Pd in Regione Filippo Caracciolo, dopo il confronto tra Emiliano e Palese.
“La sanità pugliese rispetta le esigenze dei cittadini. Si potrebbe migliorare in molti aspetti, ma per farlo è necessario che il governo nazionale rispetti i sacrifici e gli sforzi che il governo regionale compie per mantenere alto lo standard dei servizi a disposizione della comunità”. Così il presidente del gruppo Pd in Regione Filippo Caracciolo al termine del confronto con il presidente Michele Emiliano e l'assessore alla sanità Rocco Palese.
“Gli impegni che il governo nazionale non mantiene con la nostra Regione in materia sanitaria – afferma Caracciolo – rappresentano una evidente zavorra alla crescita dei servizi. Nonostante questo, la Puglia è prima in Italia per assistenza sanitaria e rispetto dei Lea”. “Pur tra mille difficoltà - prosegue il presidente del gruppo Pd – possiamo garantire che non ci sarà alcun taglio alle Asl. Sarà, invece, osservato un maggiore controllo delle spese. Le aziende sanitarie locali dovranno consegnare un report mensile che sarà poi valutato dalla giunta in modo tale da autorizzare investimenti sostenibili. In tal senso, sarebbe utile realizzare il progetto della Asl zero, grazie al quale ci sarebbe il controllo necessario per evitare sforamenti o sorprese che intaccherebbero i servizi sanitari”.
“Quando si parla della sanità pugliese – sottolinea Caracciolo – non si può dimenticare che la nostra regione ha stabilizzato 3000 unità lavorative ed ha assunto nelle sue strutture ben 8000 nuovi dipendenti. A questo, va aggiunta la realizzazione di nuovi ospedali utili a garantire una maggiore e più completa assistenza a tutti i territori”.
“L'inflazione, la diminuzione della popolazione e i trasferimenti statali rappresentano delle preoccupazioni evidenti, ma - conclude Caracciolo - le Asl possono continuare ad operare con la garanzia che la giunta e il consiglio regionale lavoreranno in sinergia per rendere i servizi sanitari sempre più efficienti”.
«Bisogna ora che ci sia chiarezza da parte di Trenitalia Spa Direzione tecnica sul futuro delle officine».
La Segreteria Fast Confsal esprime soddisfazione sulle percentuali di adesione in Puglia allo sciopero nazionale del personale di Trenitalia Spa (equipaggi, biglietterie, uffici e manutenzione) indetto dalle OO.SS. Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil. Ugl-Ferr, Fast-Confsal e Orsa al quale si è aggiunto localmente quello di Fast-Confsal unitamente a Filt-Cgil Fit-Cisl Uilt-Uil (senza UGL e ORSA) con oltre 85% di adesione per l’OMC ML Foggia, a causa della incomprensibile e contradditoria riduzione del budget precedentemente assegnato per il 2023, fatto da Direzione Tecnica di circa 68.000 ore pari a 45 addetti/anno, di fatto spostato ad altri impianti del centro-nord in Umbria, Emilia Romagna e Lombardia.
Scelta scellerata, fuori da una corretta logica aziendale che invece di avere come obiettivi prioritari: la produttività, l’ottimizzazione infrastrutturale e l’economia di scala, la valorizzazione professionale, la cautela di spesa negli investimenti e nelle spese correnti, risulta essere antieconomica e contraddittoria in termini di riequilibri territoriali delle risorse umane impiagate e degli investimenti effettuati e da fare.
“Non si comprende affatto inoltre perché accada tutto ciò – afferma Pasquale Cataneo segretario regionale di Puglia e Basilicata - in quanto le attuali lavorazioni presso l’O.M.C. foggiana sono svolte, da anni, da maestranze professionalizzate e certificate, con competenze e capacità accertate e con un bacino già pronto, per stessa asserzione aziendale, di potenziali ulteriori risorse da assumere a Foggia atte a compensare le fuoriuscite, finora non compensate, e a poter fornire, attraverso il supporto in loco dell’esperto personale in servizio, tutto il necessario apporto lavorativo per le programmate 68.000 ore.”
Tra le questioni poste dai sindacati pugliesi c’è anche la questione relativa alla cd. Clausola di Salvaguardia, introdotta nel 2016 ma meglio specificata con le leggi di bilancio 2019 e 2020, che prevede per le Amministrazioni centrali e i Ministeri ma anche per società pubbliche come RFI e ANAS che vi siano per le risorse ordinarie in conto capitale almeno il 34% investito nel Mezzogiorno.
“Da una nostra analisi su dati aziendali ci risulta che la Direzione Tecnica di Trenitalia Spa ha investito nello scorso decennio (2011-2020), pur essendo di azienda facente parte, come RFI e ANAS, del Gruppo FSI spa interamente partecipata con capitale pubblico (MEF 100% azioni), molto meno nel Mezzogiorno per gli investimenti in conto capitale negli impianti di manutenzione ciclica come le OMC e anche per la manutenzione corrente – sottolinea il sindacalista autonomo della FAST- e a quanto pare l’azienda sta proseguendo in tale iniqua direzione atteso che continua a NON INVESTIRE e quindi a non RIEQUILIBRARE sia il disavanzo precedente che, per esempio con gli ulteriori oltre 20 mln di euro previsti a Foligno(PG), aumentando i divari anche nell’attuale periodo (2021-2023) tra macroaree territoriali. E ciò fa il paio con lo spostamento di lavoro e di nuove assunzioni dove il tasso di disoccupazione è circa tre volte meno rispetto a quello della provincia di Foggia e cioè a Foligno (PG), Voghera(PV) e Rimini(RN) con la beffa di dover professionalizzare anche tale personale...”
La Fast-Confsal di Puglia e Basilicata informa inoltre che resta in attesa di una convocazione del signor Prefetto di Foggia, il quale attende che le altre OO.SS. coinvolte nella vertenza locale, cioè le segeretrie Filt-Cigl Fit-Cisl e Uilt-Uil di Puglia, accolgano l’opportunità che sia esteso anche a loro il prossimo incontro a seguito richiesta di formale adesione comunicata a mezzo mail giusta nota prefettizia inviata dalla U.T.G. di Foggia del 13 aprile 2023, con l’auspicio che la dirigenza di Trenitalia Spa si renda disponibile al confronto per trovare soluzioni idonee alla vertenza (incomprensibilmente l’azienda finora si è sottratta al confronto al tavolo prefettizio sia in data 06 marzo u.s. che il 13 aprile u.s).
Uno nostro accorato e rilevante ringraziamento a tutto il personale scioperante e alle loro famiglie perché sappiamo quanto uno sciopero incida, soprattutto oggi, sul bilancio familiare.
nota del consigliere regionale della Lega Fabio Romito.
“La Giunta di Michele Emiliano continua a combattere una finta battaglia contro il Governo nazionale per nascondere le inefficienze della sua classe dirigente, impigrita da 20 anni di gestione del potere.
Troppo facile prendersela sempre con qualche altro anziché guardare in casa propria. La sanità pubblica nella sua gestione ha costantemente perso risorse e attenzioni, sia per i manager spesso inadeguati scelti proprio dal governatore sia per l’estrema conflittualità che da anni tiene in ostaggio la sanità pugliese. Inutile aprire il capitolo Sanità Service, altro cattivo esempio di gestione della cosa pubblica.
Noi vogliamo una sanità pubblica davvero efficiente, in grado di adempiere alla propria funzione principale e cioè garantire il diritto alle cure di tutti i pugliesi, in particolare di chi non può permettersi visite private, sempre più costose.
Chiederò di audire in Commissione l’assessore Palese ed il direttore del Dipartimento Montanaro, perché qualcuno deve spiegare ai cittadini in che modo impatterà il deficit registrato sulle future prestazioni.
Sull’aumento dell’Irpef, per ora scongiurato, noi vigileremo per evitare che gli sbagli dei soliti si riversino su tutti i cittadini pugliesi”.
nota del Gruppo regionale di FdI (il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro) chiedono una seduta monotematica del Consiglio.
“Quando si decide come ripianare un debito nella Sanità che ammonta a ben 450milioni di euro, pensare di farlo in un <cenacolo a tre> (presidente Emiliano e gli assessori Piemontese e Palese) è un insulto alla trasparenza e alla democrazia. L’annuncio che non saranno aumentate l’IRPEF e l’IRAP sa tanto di spot elettorale. Dire ai pugliesi: non vi aumentiamo le tasse, ma il deficit sarà coperto con il bilancio autonomo è offendere la loro intelligenza. Come se i soldi del bilancio autonomo fossero di Emiliano-Piemontese-Palese e non sempre dei pugliesi! E’ il caso di ricordare al trio delle meraviglie una massima di Margareth Thatcher: <Non esistono soldi pubblici, esistono solo i soldi dei contribuenti>, questo significa che saranno tagliati servizi, almeno per circa 200 milioni. Perché non dobbiamo dimenticare che quest’anno la Puglia ha avuto un aumento del fondo sanitario per 260 milioni, che sarebbero dovuti servire per migliorare l’offerta sanitaria e, invece, serviranno per ripianare l’enorme buco…
“Tutto questo non può essere discusso e deciso solo fra <intimi> è giusto, trasparente e democratico che della famigerata delibera 412 del 28 marzo scorso vi sia una discussione collegiale e quale assise migliore di quella del Consiglio regionale? Dove i consiglieri rappresentano anche i territori che risentiranno fortemente della <tagliola> messa su ogni spesa delle ASL, infatti, da quello che ci sembra di capire ogni direttore generale dovrà di volta in volta farsi autorizzare ogni spesa, comprese quelle di prima necessità come possono essere i dispositivi ortopedici o medicali. Ora, francamente, tutto questo appare come un commissariamento dei DG. Se la spesa viene accentrata a Bari nell’Assessorato e Dipartimento alla Sanità vuol dire indirettamente che la <colpa> del deficit è dei vertici delle sei ASL. Se è così, lo vengano a dire in aula in una seduta monotematica del Consiglio”.
M5S: “La Regione sta facendo la sua parte, ma il grande assente è governo nazionale. Chiesto da tutte le Regioni un aumento del Fondo Sanitario Nazionale”.
“La riunione di oggi con l’assessore Palese è stata utile per capire la situazione attuale della sanità pugliese e analizzare diversi aspetti, che come è giusto che sia, verranno esaminati anche in consiglio regionale”. Lo dichiarano il capogruppo del M5S Marco Galante e la consigliera con delega alle Politiche Culturali Grazia Di Bari.
“Per ripianare il disavanzo - continuano i pentastellati - non ci sarà nessun taglio di personale o di servizi per i cittadini e nessuno scaricabarile sui direttori generali delle Asl. Sono stati presi immediatamente alcuni accorgimenti e si è al lavoro con un gruppo tecnico politico, ma la copertura c’è. Nel frattempo si è dato corso all’approvazione di una delibera che individua le situazioni dove c’è da intervenire e prevede report mensili attraverso cui attuare un monitoraggio di aggregati di spesa delle Asl, in modo da intervenire immediatamente nel caso di criticità. Non c’è nessun taglio sui servizi, anzi ricordiamo che ci sono state oltre 3000 stabilizzazioni a partire dal primo gennaio. Parliamo di un risultato storico dopo anni di blocco delle assunzioni per garantire migliore qualità dell’assistenza e cura per le persone e maggiore sicurezza per gli operatori sanitari. Per quello che riguarda le nuove assunzioni, l'implementazione del personale deve avere l’autorizzazione della Giunta dopo una istruttoria del Dipartimento su richiesta delle Asl. Si sta lavorando anche per ridurre la mobilità passiva, per completare l’internalizzazione del 118 e sono stati stanziati 80 milioni per il potenziamento del sociosanitario, una parte dei quali è andata al potenziamento delle tariffe. La Regione sta facendo la sua parte, ma ancora una volta il grande assente è il governo nazionale. Tutte le Regioni, per la maggior parte amministrate dal centrodestra, hanno chiesto al ministro Giorgetti in conferenza Stato - Regioni di aumentare il Fondo Sanitario Nazionale di 5 miliardi di euro, vista la difficoltà nella tenuta dei conti che riguarda tutti gli enti. Una battaglia che dovrebbe vederci tutti dalla stessa parte, non divisi solo per giochetti politici di cui poco interessa ai cittadini”.