La Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 37 anni colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, porto di oggetti atti ad offendere ed evasione.
Nello specifico, il personale del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, controllava il soggetto, il quale essendo refrattario e sospettoso, induceva i poliziotti a procedere con perquisizione veicolare. All’interno dell’abitacolo, veniva rinvenuta una busta con 51 dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina per un quantitativo di 19.54 grammi, un’ascia e un martello. Dai successivi accertamenti risultava, altresì, attiva la misura degli arresti domiciliari a carico del 37enne.
Per tali motivi, il soggetto veniva tratto in arresto e, al termine della redazione degli atti di rito, come disposto dal Pubblico Ministero presso la Procura di Foggia, è stato associato presso la locale Casa Circondariale.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Da segnalazioni anonime la denuncia di spaccio di droga. Accade a Foggia nel quartiere "Carmine vecchio". Marito, moglie e figli arrestati.
La Polizia di Stato, ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, nei confronti di due coniugi, presunti responsabili del reato di detenzione ai fini della cessione di sostanze stupefacenti in concorso, per avere, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, illecitamente detenuto, al di fuori dei casi consentiti per uso personale, ed effettivamente venduto o comunque ceduto a terzi, sostanza stupefacente, del tipo cocaina, con un ricavo stimato di oltre 83.000,00 Euro.
L’attività d’indagine avviata dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha preso spunto da diversi esposti anonimi pervenuti in Questura che raccontavano di una crescente situazione di degrado che interessava un noto quartiere della città, nel quale, secondo gli esponenti, vi era un continuo via vai di tossicodipendenti e pregiudicati attratti da una fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente.
Le investigazioni svolte, nel periodo ottobre 2021/febbraio 2022, avrebbero permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei soggetti che, in concorso, avrebbero ceduto sostanze stupefacenti a numerosi consumatori e spacciatori nel capoluogo Dauno.
Le indagini sono state corroborate da attività tecniche di intercettazione e dalle riprese di un sistema di video registrazione, appositamente installato, che avrebbero immortalato i coniugi mentre cedevano la sostanza stupefacente.
Ad ulteriore riscontro, nel corso delle indagini, sono stati arrestati colti in flagranza di reato, i due figli della coppia trovati in possesso di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente e somme di denaro provento dell’attività di spaccio.
Al termine degli atti di rito, l’uomo, già gravato da precedenti specifici, è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia mentre la moglie è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
La Polizia di Stato, nell’ambito di un mirato servizio straordinario di controllo del territorio, ha tratto in arresto un 18enne colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sanzionato amministrativamente un minorenne per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Nel corso del servizio, infatti, la Squadra Mobile, coadiuvata dal Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” e da un’aliquota del Reparto Cinofili della Questura di Bari, ha effettuato controlli in prossimità degli Istituti scolastici della città e diverse perquisizioni locali e personali.
In prossimità dell’Istituto Scolastico “Einaudi” veniva controllato un minorenne e trovato in possesso di 2,5 Grammi lordi di hashish. Per tale motivo veniva sanzionato amministrativamente per uso personale di sostanze stupefacenti e segnalato alla locale Prefettura.
Successivamente, a seguito di segnalazione, veniva effettuato un controllo all’interno di un condominio nella prima periferia di Foggia. Appena entrati nell’androne del palazzo, lo spiccato fiuto di “Africa”, il Poliziotto a quattro zampe delle unità cinofile di Bari, veniva attratto da qualcosa che proveniva dalle cantine e ne segnalava una di queste con insistenza.
La successiva perquisizione, effettuata all’interno della cantina, permetteva di rinvenire numerosi “gettoni” di Hashish, dal peso di 10 grammi ognuno, suddiviso in base ad un adesivo che, probabilmente, serviva a distinguerne la tipologia. I suddetti “gettoni” riportavano diverse etichette distintive, come “BITCOIN” - “FERMA PADRINO” – “MR CHARLIE” per un peso totale di 4308 grammi lordi.
Il diciottenne, che è risultato avere le chiavi e la disponibilità della canina, è stato tratto in arresto e al termine della redazione degli atti di rito, come disposto dal Pubblico Ministero presso la Procura di Foggia, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di domicilio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un giovane 18enne, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, presunto responsabile del reato di rapina aggravata.
Il provvedimento veniva emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, a seguito delle indagini espletate dal personale del Commissariato P.S. di Cerignola, dirette e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, le quali hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del soggetto.
In particolare, la notte del 6 novembre u.s. a Cerignola veniva consumata una violenta rapina in danno del titolare di un ristorante giapponese del luogo.
I presunti responsabili, avrebbero colpito violentemente al capo la vittima con un grosso oggetto metallico, probabilmente il calcio di una pistola o una chiave inglese, al fine di sottrargli il borsello indossato a tracolla. Dopo essersi impossessati della borsa, i soggetti si dileguavano mentre la vittima si recava presso il pronto soccorso. Le indagini avviate immediatamente dal personale della Polizia di Stato, permettevano di individuare uno dei presunti autori del reato, grazie anche ai sistemi di videosorveglianza della zona. La successiva perquisizione domiciliare a carico del giovane consentiva di rinvenire parte degli indumenti indossati durante l’azione delittuosa e la pistola a salve utilizzata. L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato presso la sua abitazione per ivi rimanere sottoposto agli arresti domiciliari.
La Polizia di Stato ha dato esecuzione al provvedimento di esecuzione della pena della reclusione di anni 5 e mesi 4 di reclusione nei confronti di un viestano classe ’75, condannato per reati inerenti alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, avente carattere transnazionale, accertati nel periodo febbraio-settembre 2014.
L’attività d’indagine, denominata “Operazione Coast to Coast”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Bari, nel mese di febbraio 2017, aveva portato all’esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare nei confronti di 13 persone, tra cui esponenti di spicco della criminalità garganica e sanseverese, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo e con responsabilità diverse, in ordine ai reati contestati.
Le investigazioni avviate dal personale della Squadra Mobile di Foggia, collaborato da personale del Commissariato di P.S. di Manfredonia, consentivano di svelare un sodalizio criminale italo – albanese e ricostruire la tecnica operativa utilizzata per fare entrare in Italia ingenti quantità di sostanze stupefacenti dall’Albania. Nello specifico, dopo aver caricato la sostanza su imbarcazioni lungo la costa albanese, raggiungevano le coste italiane, scaricavano la sostanza e la trasportavano in luoghi sicuri per lo stoccaggio e per la successiva immissione nell’illecito “mercato”.
Nel corso dell’inchiesta, attraverso servizi di osservazioni e specifiche attività tecniche di intercettazione, venivano raccolti circostanziati ed inequivocabili elementi probanti circa le condotte illecite poste in essere dal sodalizio riscontrati, tra l’altro, dal sequestro di circa 1000 kg di marijuana e dal conseguente arresto in flagranza di reato di due soggetti (un cittadino italiano e uno albanese) fermati e controllati in mare aperto, al largo della costa barese, da personale della Squadra Mobile di Foggia in collaborazione con il G.I.C.O. e la Sezione Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, a bordo di una imbarcazione da diporto con la quale era stato prelevato il “carico” di stupefacenti dalle coste albanesi e che avrebbero dovuto trasportare e sbarcare in una insenatura di Vieste.
Nel corso dell’attività di indagine è stato possibile constatare che il viestano colpito dal provvedimento metteva a disposizione, per l'approdo del natante che trasportava lo stupefacente, una struttura sita sulla costa di Vieste e svolgeva la funzione di “palo” durante le fasi di trasbordo dello stupefacente dal natante al furgone, per il successivo trasporto su strada sino ai luoghi di stoccaggio.
L’uomo, per il quale la Corte d’Appello di Bari ha sentenziato la pena della reclusione di anni 5 e mesi 4, è stato rintracciato a Vieste presso la propria abitazione e, al termine delle incombenze di Legge, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia.
In questi giorni la Polizia di Stato ha dato particolare impulso ad una serie di verifiche e controlli in materia di Polizia Amministrativa che hanno riguardato diversi settori sottoposti a licenza o autorizzazione da parte del Questore.
Un focus particolare è stato dedicato alle licenze di porto d’arma, materia particolarmente delicata, in cui è fondamentale operare costantemente controlli sia preventivi che successivi al rilascio delle autorizzazioni.
Diversi i provvedimenti adottati in tutta la provincia. In particolare, sono state respinte 21 istanze di rilascio o di rinnovo di porti d’arma da fuoco, sia per uso caccia che per uso sportivo, nei confronti di persone risultate prive del requisito della buona condotta o comunque ritenute inaffidabili. Eclatante il caso di un soggetto che aveva chiesto il rilascio della licenza pur essendo stato condannato per estorsione, così come quello di un giovane segnalato per uso di stupefacenti e controllato spesso in compagnia di persone indagate per spaccio di droga. In un altro caso, le autorizzazioni sono state revocate ad un uomo denunciato per maltrattamenti dalla moglie.
Nei casi più gravi, oltre che alla revoca della licenza, si è proceduto anche al ritiro cautelare delle armi per evitare rischi di abuso.
Polizia di Stato e Rai Documentari presentano “Senza rete”. Un docufilm che racconta il cyberbullismo per sensibilizzare all’uso consapevole del web. Proiezione in anteprima il 2 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma in onda il 4 febbraio alle 23:00 su Rai Due.
“È un incubo e non so come uscirne, vorrei solo sparire per sempre”, con queste parole inizia “Senza Rete”, un docufilm che racconta il cyberbullismo provando a svelarne la natura: un mostro da guardare in faccia per poterlo riconoscere e affrontare.
L'idea di questo documentario nasce dall'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno scolastico lo scorso 16 settembre a Grugliasco (TO), che, ricordando il dramma di Alessandro Cascone - il giovane di Gragnano suicida a 13 anni vittima di bullismo – ha sollecitato un maggior impegno al contrasto del cyberbullismo da parte dell’intera società e ricordato il valore della scuola, centrale per la nostra Repubblica.
Un’iniziativa rivolta ai più giovani, promossa con la collaborazione del Ministero dell’istruzione e del merito per sensibilizzare i minori all’uso consapevole del web e prevenire il diffondersi del fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.
QUI IL PROLOGO DI "SENZA RETE"
Parallelamente alla crescita di diverse forme di disagio giovanile, oggi sono triplicate le richieste di aiuto di ragazzi e ragazze vittime di cyberbullismo. Chi perseguita si nasconde dietro la rete dei social sminuendo la gravità delle proprie azioni, chi è perseguitato, invece, in quella rete rimane impigliato, al punto da correre il rischio di soffocare. "Senza Rete" intende rimuovere quella rete, che può essere alibi o allo stesso tempo strumento di tortura. E lo fa ponendo al centro della narrazione le storie di alcuni ragazzi e ragazze vittime di cyberbullismo, attraverso la loro testimonianza diretta e quella delle persone a loro più vicine, degli Operatori della Polizia Postale che, con la loro umanità, si sono trovati ad affiancarli e soccorrerli. Come la storia di Andrea, che non ce l’ha fatta a sconfiggere quel mostro, o quella di Francesco e Valeria che invece la spuntano e lo mettono al tappeto, lasciandosi alle spalle la paura e la vergogna.
Attraverso i loro racconti e con l’aiuto di psicologi, docenti e esperti della Polizia Postale, “Senza Rete” mostra le pieghe oscure del cyberbullismo ma anche e soprattutto la luce in fondo al tunnel che può rischiarare quel buio.
Proprio ad Alessandro Cascone è stata dedicata la proiezione in anteprima del docufilm all’Auditorium Parco della Musica di Roma con la partecipazione di oltre 2500 studenti delle scuole romane insieme ai genitori di Alessandro, al Capo della Polizia, Lamberto Giannini, al Presidente della Rai Marilena Soldi e al direttore di Rai Documentari, Fabrizio Zappi.
L’evento è stato presentato dalla giornalista e conduttrice televisiva Francesca Fialdini.
Prodotto da Silvio Ricci per la SiriVideo in collaborazione con Polizia di Stato e Rai Documentari, scritto da Giovanni Capetta, Riccardo Mazza e Marco Speroni, che ne cura anche la regia, il docufilm sarà trasmesso da Rai Documentari sabato 4 febbraio in seconda serata su Rai Due e sarà proiettato in tutte le scuole d'italia.
Un’edizione speciale, dopo anni di Covid, ha riaperto le porte alla VI edizione del Concorso “Barman Junior 2023” riservato agli studenti interni dell’IPEOA E. Mattei.
La formula è stata quella vincente della doppia categoria Senior (classi III-IV e V) e Junior (classi II), sotto lo sguardo vigile di una giuria composta da esperti di settore.
Il DJ Peco, alunno della stessa scuola, ha intrattenuto i partecipanti e il pubblico mixando in maniera professionale le musiche; Gaetano Simone ha moderato la prima parte della manifestazione “Bere sano e moderato” che ha visto l’importante collaborazione, che da anni si è consolidata, della Polstrada sottosezione di Vieste ed è stato, inoltre, speaker ufficiale del prosieguo della manifestazione.
Gli agenti capitanati dal comandante Matteo Taronna (nella foto), hanno illustrato l’importanza del mettersi alla guida in condizioni tali da non nuocere a loro stessi e ad altri, visti anche i numerosi incidenti mortali di questo inizio anno sulle strade anche della nostra Regione. Un ringraziamento particolare al dott. Michele Mancini il quale ha spiegato i danni che l’alcool genera sul corpo umano.
Lo scopo del Concorso è stato quello di incentivare gli alunni nella scelta delle professioni di Barlady e Barman oltre a sottolineare come il mondo della Scuola debba costantemente impegnarsi a veicolare la cultura dell’alcool free e della responsabilità nel bere tra i più giovani.
Per gli aspiranti Barman della categoria Senior la vincitrice è risultata Valeria Pellegrino, seconda classificata Francesca Biscotti che ha preceduto Giuseppe Vario. Il premio per la miglior tecnica è andato a Salvatore Ambrosino
Per la categoria Junior, si è piazzato al primo posto Donato Cicilano, il secondo gradino del podio è andato a Agostino Curatolo, seguito al terzo da Valeria Bellarosa.
Il premio speciale ha visto trionfare Vincenzo Laprocina e Daniele Gallinari. La coppa per il miglior sorriso è stata assegnata ad Erica Granatieri.
La Polizia di Stato in collaborazione con la Guardia di Finanza, nell’ambito del servizio straordinario interforze di controllo del territorio ad “Alto Impatto” predisposto dal Questore della Provincia di Foggia, ha tratto in arresto un soggetto colto nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti. Nello specifico, personale del Commissariato PS di Cerignola con unità cinofila della Questura di Pescara e del Gruppo Pronto Impiego Bari con unità cinofila della Compagnia di Manfredonia, durante l’attività di perquisizione, rinveniva e sequestrava circa 5 kg. di sostanza stupefacente di tipo hashish e 850 g. di cocaina. Al termine delle attività il soggetto è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la quale convalidava l’arresto.
Inoltre, nella stessa circostanza venivano rinvenuti e sequestrati a carico di ignoti circa 42 kg. di sostanza stupefacente di tipo hashish. Sono in corso le attività di indagine per l’individuazione dei presunti proprietari.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Una cambiale senza termine, senza proroga, con tassi di interessi a "strozzo". E' il pizzo che la "società" foggiana chiedeva, nel caso, a cinque imprenditori locali.
La Polizia di Stato ha eseguito cinque ordini di esecuzione per la carcerazione, emessi dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bari, a carico di altrettanti soggetti, intranei alla locale criminalità organizzata, esponenti della batteria della “società" foggiana “Sinesi – Francavilla”. Le persone arrestate sono Antonello Frascolla, Gioacchino Nardella, Pio Adelio, Benito e Raffaele, condannati a complessivi 24 anni e 8 mesi di reclusione.
I predetti provvedimenti sono stati emessi a seguito del passaggio in giudicato della sentenza di condanna relativa a fattispecie di tipo estorsivo, tutte aggravate dal metodo mafioso, poste in essere dai condannati.
Nello specifico, l’indagine condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia ha posto in evidenza la realizzazione sistematica di una vera e propria attività predatoria da parte dei soggetti che, con il preciso intento di affermare il proprio predominio sulla città di Foggia, avevano imposto alle vittime il pagamento settimanale di consistenti somme di denaro, oltre alla consegna di prodotti commerciali di vario genere. Grazie alle copiose attività tecniche è stato possibile accertare che uno di questi imprenditori, dietro la minaccia di pesanti ripercussioni per sé e la sua famiglia, versava sin dal 2014 la somma di euro 300,00 mensili.
L’implementazione delle attività tecniche a carico dei condannati, unitamente ai numerosi servizi di osservazione e pedinamento, hanno poi permesso di acclarare un’ulteriore richiesta estorsiva ai danni di un imprenditore locale, titolare di due bar siti nella città di Foggia. Invero, attraverso una mirata ed incisiva attività investigativa è stato possibile accertare che il gestore dei due esercizi pubblici era stato costretto a pagare a titolo di tangente, entro 48 ore, la somma di euro 50.000, minacciando in caso di rifiuto pesanti ripercussioni per lui e le sue attività commerciali e facendo valere, a titolo intimidatorio, la propria appartenenza alla “Società Foggiana”.
In tal modo, quindi, il gruppo criminale riusciva ad ottenere dall’imprenditore la somma di denaro contante di euro 8.000, nonché il giorno seguente la consegna di numerose stecche di sigarette per un valore commerciale di euro 7.000, cui seguiva nei giorni successivi il pagamento di un’ulteriore tranche di euro 7.000.