La Polizia di Stato ha eseguito un maxi sequestro di sostanze stupefacenti in prossimità dell’area di servizio “Le Saline Ovest”, lungo l’autostrada “adriatica” A/14, per un totale di 25 chili tra marijuana ed hashish provenienti dal nord Italia, suddivisi in 42 panetti pronti per essere immessi sul mercato.
Nello specifico, il personale della Polizia Stradale di Foggia ha tratto in arresto un uomo di 71 anni, presunto autore del reato di detenzione e trasporto a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) e lo ha sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dalla locale Procura della Repubblica.
I fatti risalgono alla tarda mattinata del 17 ottobre u.s., quando i poliziotti, durante il controllo di un’autovettura, hanno avvertito un forte odore provenire dall’abitacolo e, controllandone il bagagliaio, hanno scorto numerosi panetti incellofanati, verosimilmente contenenti sostanza stupefacente. A seguito delle verifiche effettuate dalla Polizia Scientifica della Questura, è stato poi certificato che il contenuto di tali panetti era effettivamente droga, in particolare marijuana ed hashish.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
La Polizia di Stato, nella giornata odierna, alle prime luci dell’alba, ha dato esecuzione a n.8 ordinanze di custodia cautelare, di cui n. 6 in carcere e n. 2 agli arresti domiciliari, in ordine al reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, emesse dall’Ufficio Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura, nei comuni di San Severo, Apricena e San Nicandro Garganico.
L’articolata attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha determinato l’acquisizione di gravi indizi di colpevolezza a carico degli 8 soggetti, presunti responsabili del reato.
Le indagini avviate nel periodo compreso fra marzo e luglio 2021, sono scaturite da un’attività accertativa posta in essere dal personale del Commissariato P.S. di San Severo, nei confronti di un gruppo di soggetti, molti dei quali già noti alle forze dell'ordine per reati specifici, presumibilmente dediti all’acquisto e alla cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, nel territorio di Apricena.
Le investigazioni, sviluppate avvalendosi di intercettazioni telefoniche e delle tradizionali tecniche di pedinamento ed osservazione, hanno consentito la compiuta identificazione dei presunti responsabili, nonché di un terzo soggetto, una Guardia Particolare Giurata, quale custode della sostanza.
Quest’ultimo, oltre ad essere il depositario dello stupefacente, avrebbe svolto in proprio, prevalentemente presso la propria abitazione, attività di acquisto e cessione di droga.
Dall’attenta osservazione dei soggetti apricenesi è stato possibile riscontrare che gli stessi avessero rapporti con un altro gruppo di soggetti, presumibilmente dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, operante nel territorio di San Nicandro Garganico. Nello specifico, gli apricenesi si sarebbero riforniti dai sannicandresi, per poi rivendere la sostanza nel loro territorio.
A catena, dalle indagini effettuate nel territorio di San Nicandro Garganico, è stato possibile identificare un altro soggetto operante nel comune di San Severo, in qualità di fornitore di eroina per i sannicndresi coinvolti nell’indagine.
L’operazione “ACCA24” prende il nome da un locale ubicato in San Nicandro Garganico, adibito a “club abusivo”, dove avvenivano le cessioni di sostanza stupefacente, con veri e propri turni di presenza nell’arco dell’intera giornata, anche nelle ore notturne, che quindi garantivano un servizio continuativo h24.
Nel corso dell’attività di Polizia Giudiziaria volta all’esecuzione dei provvedimenti, che ha impegnato il personale del Commissariato di San Severo, coadiuvati dalla Squadra Mobile di Foggia, del Reparto Prevenzione Crimine ed unità eliportata, è stato colto nella flagranza di reato 1 persona, già destinataria del provvedimento, tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’odierno epilogo delle complesse ed articolate investigazioni, testimoniano il costante impegno della Polizia di Stato in un territorio caratterizzato da particolari dinamiche criminali.
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Il Sindaco di Apricena Antonio Potenza plaude alle Forze dell’Ordine
Il plauso dell'Amministrazione Comunale va alle Forze dell'Ordine e alla Procura della Repubblica per i risultati raggiunti con l'operazione "ACCA24" della scorsa notte, di cui anche la città di Apricena è stata oggetto.
"Sono particolarmente grato agli uomini e alle donne della squadra della Polizia di Stato per il grande lavoro che svolgono quotidianamente per assicurare la legalità nel territorio apricenese. È importante sottolineare la ricaduta psicologica positiva di tali operazioni e il conforto dei cittadini che si sentono protetti e tutelati. Formulo personalmente viva gratitudine ai vertici locali delle Forze dell'Ordine per il forte senso del dovere che gli uomini e le donne in divisa esprimono quotidianamente a tutela dei diritti di ogni singolo cittadino. Continueremo a batterci per la legalità, come sempre abbiamo fatto, al fine di rendere la città di Apricena un luogo sempre più sicuro e vivibile".
I Carabinieri della Stazione di Stornarella, per il tramite della Compagnia Carabinieri di Cerignola che ha inoltrato apposita formale richiesta al Questore di Foggia, hanno ottenuto l’emissione di un DASPO urbano ex art. 10 L. 48/2017 nei confronti di un 30enne del posto, che annovera nei suoi recenti trascorsi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto in aree come piazza “Risorgimento” del comune di Stornarella. Il provvedimento emesso dall’Autorità Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e recentemente notificato dai Carabinieri vieta per 2 anni al giovane di fare accesso ai Bar ed agli altri esercizi pubblici, nonché locali di pubblico trattenimento siti in Stornarella (FG) e precisamente in L.go Risorgimento, C.so Vittorio Emanuele III, via Lamarmora fino a P.zza Duomo del Comune di Stornarella ed anche di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.
Lo spirito di tale provvedimento amministrativo di pubblica sicurezza è quello di tutelare i luoghi della c.d. “movida”, evitando così che il soggetto colpito da “DASPO” possa reiterare nuovamente condotte che possano mettere in pericolo, in modo concreto e attuale, la vita sociale dei posti di ritrovo giovanile del centro cittadino. Tale atto scaturisce altresì da una valutazione anche della personalità dell’interessato, dai relativi precedenti di polizia, nonché dalle modalità attuate nelle recenti condotte di spaccio di droga registrate sul territorio dai Carabinieri, sempre vigili e attenti a tutela delle Comunità a loro affidate.
La violazione di tale provvedimento costituisce reato e comporterebbe per il relativo trasgressore una sanzione amministrativa compresa tra i 10.000 e i 40.000 euro, nonché la sospensione della patente di guida dai 6 mesi ad un anno.
In riferimento al comunicato stampa “Operazione Troy” del 10 ottobre 2022, si comunica che la Polizia di Stato ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dall’Ufficio Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura, a carico di tutte le 43 persone gravemente indiziate del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si resta in attesa degli ultimi provvedimenti di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria.
«Prosegue l’impegno straordinario di magistratura e Forze di polizia nella provincia di Foggia per contrastare l’aggressione criminale», ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a seguito della operazione nel comune di San Severo condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
«Complimenti a tutte le donne e agli uomini impegnati per il conseguimento di questo ulteriore risultato – ha proseguito la titolare del Viminale – ottenuto nel territorio foggiano grazie a professionalità e capacità investigativa e operativa. Una chiara testimonianza dell’attento e quotidiano impegno delle Forze di polizia nella prevenzione e nel contrasto alle attività illecite di gruppi criminali in un mercato della droga estremamente pervasivo che alimenta le piazze di spaccio, esponendo a grave pericolo le nostre comunità ed in particolare i giovani».
«Con operazioni come quella di oggi, lo Stato offre, ancora una volta, una dimostrazione di fermezza e di determinazione contro le organizzazioni criminali che tentano di assumere il controllo del territorio, condizionandone la vita economica e sociale», ha concluso il Ministro Lamorgese.
Nel corso della scorsa notte, a seguito di una complessa e delicata attività d’indagine antidroga condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono stati tratti in arresto 43 soggetti, ritenuti responsabili del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacente. Circa 300 gli uomini impiegati nella maxi operazione a cui hanno preso parte, oltre agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Foggia e del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, anche decine di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, alcune unità Cinofile antidroga, la Polizia Scientifica e il Reparto Volo di Bari.
Gli indagati sono ritenuti responsabili dei delitti ex art. 73 D.P.R. 309/90, per avere ceduto o detenuto- senza l’autorizzazione di cui all’art. 17- sostanza stupefacente del tipo hashish, marijuana, cocaina ed eroina, in alcuni casi con l’aggravante di aver effettuato cessione in prossimità di scuole di diverso ordine e grado.
Nel corso delle attività d’indagine, condotte dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Foggia, con il contributo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, si è accertata l’incessante e continuativa attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti, gestita con una organizzazione simile alle attività commerciali lecite ed operante nelle 13 piazze di spaccio individuate nei diversi quartieri popolari del comune di San Severo (FG): alcune di esse sono state realizzate all’interno di abitazioni, spesso occupate anche da minori di anni 10 dinanzi ai quali si sono concretizzate diverse condotte di spaccio, mentre altre sono state organizzate in veri e propri illeciti coffee shop, in cui i tossicodipendenti hanno la possibilità di consumare la sostanza stupefacente di volta in volta acquistata.
In particolare, diverse piazze di spaccio sono state individuate nel noto quartiere popolare ad alta densità criminale denominato “San Bernardino”, altre nei quartieri popolari “Fort Apache” e “Texas”.
Già nel corso delle prime fasi investigative, attraverso le tradizionali attività d’indagine quali captazioni video, pedinamenti e riscontri svolti dai poliziotti della Squadra Mobile, è stato possibile evidenziare come alcune aree urbane degradate del Comune di San Severo, composte da un agglomerato di edifici popolari e manufatti abusivi, circondati da un reticolato di vie e stradine non facilmente accessibili, siano diventate il punto di riferimento di numerosi tossicomani, taluni anche non del luogo, che si dirigono in quell’area, a qualsiasi ora del giorno, a piedi e/o con veicoli, per acquistare dal pusher di turno la sostanza stupefacente.
Per acquisire elementi indiziari a carico dei numerosi pushers che svolgono l’illecita attività di spaccio, in considerazione delle condizioni logistiche e ambientali e, in particolare, della conformazione strutturale del rione popolare “San Bernardino”, costituito da un dedalo di strade difficilmente accessibili agli operatori di Polizia e solo parzialmente aggredibili attraverso presidi tecnici del tipo video-sorveglianza, è stata positivamente valutata dall’Autorità Giudiziaria l’opportunità di procedere con un’operazione speciale sotto copertura.
L’operazione, denominata “Troy”, fa seguito ad altre condotte dalla Polizia di Stato nel territorio di San Severo contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, dove il mercato di sostanze stupefacenti è particolarmente fiorente e redditizio, costituendo lo spaccio una delle attività preferite dalla criminalità locale. Durante l’attività è stata svolta una stima in merito agli incassi medi di una delle piazze di spaccio attenzionate, non inferiori a duecentomila euro al mese, con oltre 200 cessioni di sostanza stupefacente al giorno.
Le indagini sono iniziate lo scorso anno e hanno consentito di acquisire determinanti elementi indiziari a carico degli indagati, molti dei quali legati anche da stretti vincoli familiari, dimostrando la forte capacità operativa delle piazze di spaccio in questione, nonché la loro capacità a reperire e spacciare cospicue quantità di sostanza illecita di vario tipo.
Le varie “salette” di spaccio e/o coffee shop individuate, i cui locali sono stati sottoposti a sequestro preventivo, sono totalmente abusive, alcune con porte blindate, doppi accessi di sicurezza e sistemi di video sorveglianza operativi H24 con presenza di “vedette” e stufe accese all’interno, per bruciare la sostanza stupefacente in caso di improvvisi controlli da parte delle FF.OO., con grave rischio per l’incolumità pubblica.
Ad essi si rivolgeva una vasta clientela, proveniente anche da fuori città, per rifornirsi prevalentemente di cocaina, consentendo agli odierni indagati di realizzare un elevato giro di affari che costituiva una delle loro principali fonti di sostentamento, trattandosi di persone senza una stabile occupazione.
Nel corso dell’attività di Polizia Giudiziaria volta all’esecuzione dei provvedimenti, ed in particolare nel corso della perquisizione di una delle “salette” di spaccio, sono state colte nella flagranza di reato 4 persone, una delle quali già destinataria del provvedimento, tratte in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Le mirate perquisizioni hanno consentito, altresì, di trarre in arresto in flagranza una donna, legata da vincoli di parentela con uno dei destinatari del provvedimento, per detenzione di arma con matricola abrasa e di rinvenire, con conseguente sequestro a carico di ignoti, una ulteriore pistola per la quale sono in corso accertamenti al fine di individuare gli autori della fattispecie delittuosa.
Infine, la complessiva attività ha permesso di sequestrare un’autovettura, oltre a 20.000 euro in banconote di diverso taglio, ritenuti allo stato, provento dell’attività di spaccio da parte degli indagati
Al momento gli odierni arrestati, condotti in carcere in attesa della convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, per effetto della presunzione di innocenza, risultano essere indagati e la loro eventuale colpevolezza sarà decisa nel contraddittorio tra le parti dinanzi all’Autorità Giudiziaria con le forme e le garanzie previste dalla legge.
Durante il pomeriggio del 29 settembre appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno eseguito a carico di 3 persone un’ordinanza di applicazione di misura cautelare (2 misure di custodia cautelare in carcere e 1 un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Nello specifico tale provvedimento restrittivo è stato applicato nei confronti di due uomini e di una donna di San Severo, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione tentata e di cessione di sostanze stupefacenti. L’esecuzione dell’ordinanza in questione rappresenta il risultato di un intenso e scrupoloso lavoro di indagine portato avanti dagli investigatori dell’Arma, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, i quali, a giugno scorso, appreso di un grave episodio intimidatorio posto in essere nei riguardi di alcuni soggetti residenti in San Paolo di Civitate, si adoperavano per approfondire tale vicenda, al fine di farne emergere cause e relative motivazioni. I Carabinieri riuscivano così a portare alla luce una proficua attività di cessione di sostanze stupefacenti attuata nei confronti di un acquirente minorenne, il quale - dopo aver contratto numerosi debiti con i soggetti colpiti da ordinanza - veniva minacciato dagli stessi ed aggredito altresì fisicamente al fine di recuperare la somma pretesa oltre che gli interessi maturati nel tempo contestati. In particolare, a fronte di un pagamento pattuito di 300 euro per l’acquisto di 40 grammi di hashish, da pagare a rate di 50 o 100 euro, gli indagati avrebbero richiesto il pagamento con gli interessi di ulteriori circa 400 euro complessivi, nonostante nel corso del tempo avessero verosimilmente già percepito 600 euro dalla vittima. Al relativo diniego, in una occasione, gli autori di tale azione criminale si recavano presso l’esercizio commerciale gestito dai genitori della vittima, minacciando di farlo saltare in aria; in un’altra occasione, invece, i tre soggetti si introducevano nell’abitazione degli stessi, arrivando addirittura a danneggiare anche il mobilio presente per il mancato pagamento della droga.
L’attività di indagine sviluppata dalla Compagnia CC di San Severo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha restituito, almeno in parte, alla giovane vittima dei reati in questione, un senso di ritrovata serenità personale nonché di libertà. L’intervento dei Carabinieri e della Magistratura ha difatti permesso di assicurare alla giustizia i tre autori della condotta delittuosa, due dei quali venivano in particolare tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia in regime di custodia cautelare in carcere.
I Carabinieri, con un accurato appello, invitano le vittime di analoghe azioni criminali non ancora denunciate a far emergere tali fatti, superando così ogni atteggiamento di timore o imbarazzo eventualmente derivante da proprie fragilità o debolezze.
Il procedimento in questione si trova nella fase delle indagini preliminari. È doveroso, pertanto precisare che, al momento, a carico degli indagati sono stati acquisiti unicamente granitici indizi di colpevolezza, ritenuti di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari in parola. La loro posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Sono più di 60 gli interventi effettuati dalle unità cinofile del Comando Provinciale di Foggia della Guardia di Finanza nell’ultimo mese, con il sequestro di oltre mezzo chilo di sostanze stupefacenti, tra marijuana, hashish e cocaina.
L’intensificazione ha riguardato le principali vie di comunicazione dell’area garganica e del Tavoliere nonché quelle di accesso ai comuni a forte vocazione turistica quali Manfredonia, Vieste e Peschici.
I controlli sono stati indirizzati verso le autovetture in transito sulle strade statali e provinciali, ma anche sui passeggeri dei mezzi di trasporto pubblici, quali pullman e traghetti; incrementato anche il presidio alla stazione ferroviaria di Foggia, principale snodo ferroviario della provincia.
Il dispositivo di prevenzione attuato dalle fiamme gialle ha permesso di sottoporre a controllo centinaia di persone ed il fiuto dei cani antidroga ha consentito di rinvenire e sequestrare oltre 300 grammi di hashish, 30 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e numerosi “spinelli” già pronti all’uso.
56 sono le violazioni amministrative contestate, con rapporto all’Autorità Prefettizia, per uso personale di sostanze stupefacenti, mentre nei casi riguardanti quantitativi più elevati o suddivisi in dosi i responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Determinante l’intervento delle unità cinofile anche nei due maxi sequestri da 26 e 20 chili di cocaina rinvenuti a bordo di autovetture provenienti dall’estero effettuati nelle scorse settimane e che hanno portato all’arresto di tre corrieri.
L’attività di servizio rientra nel presidio del territorio esercitato dai finanzieri del Comando Provinciale Foggia, anche con il supporto delle unità cinofile, volto alla prevenzione dalle condotte criminose più diffuse ed alla repressione delle fattispecie connotate da maggiore pericolosità sociale.
Continua senza sosta l’attività di prevenzione e contrasto alla criminalità svolta dai Carabinieri della Comando Provinciale di Foggia.
In particolare, i Carabinieri della Compagnia di Foggia, nell’ambito di una più ampia azione di contrasto al traffico di armi e droga coordinata dal Comando Provinciale di Foggia, hanno inferto un nuovo duro colpo al narcotraffico. Questa specifica attività criminale, sempre in continua evoluzione, è caratterizzata da una fiorente attività di spaccio al dettaglio, anche a causa dell’elevata richiesta di stupefacente da parte degli assuntori, purtroppo sempre più giovani.
Specificatamente:
- sabato 24 settembre s. i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foggia coadiuvati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, hanno proceduto all’arrestato in flagranza del reato di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti un 38enne, commerciante abusivo originario di Lucera (FG). In particolare, nella tarda serata, i militari sorprendevano l’uomo di 38 anni in località Salice di Foggia, mentre coltivava una piantagione di canapa indica costituita da 39 piante di altezza compresa tra un metro e due metri circa, alimentato da un sistema di irrigazione collegato a cisterna su rimorchio. A seguito della successiva perquisizione domiciliare, all’interno di una roulotte, l’uomo veniva trovato in possesso anche di alcuni grammi di hashish e cocaina. Lo stupefacente è stato sequestrato e sottoposto ad analisi presso il Laboratorio Analisi del Comando Provinciale di Foggia e il ricavo stimato in circa 8000 dosi medie singole. Per il 38enne sono scattati gli arresti domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Foggia.
Inoltre, sempre a Foggia, alle prime luci dell’alba di martedì 27 settembre u.s., grazie ad un prolungato servizio di osservazione notturno svolto dai militari dello Squadrone Cacciatori “Puglia”, i militari dell’Arma sono riusciti ad individuare una piantagione occultata abilmente. Nel corso del blitz, i carabinieri hanno sorpreso un uomo di 53 anni, originario del luogo, mentre coltivava una piantagione costituita da 11 piante di marijuana, di altezza superiore ai due metri, complete di infiorescenze. Queste ultime, del peso complessivo di oltre 100 kg circa, se immesse sul mercato illegale, avrebbero fruttato diverse decine di migliaia di euro.
Le piante, lo stupefacente e tutti i materiali utili rinvenuti sono stati sequestrati. La sostanza stupefacente è stata sottoposta ad analisi tossicologica, mentre il 53enne – su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Foggia - è stato sottoposto agli arresti domiciliari, con la contestazione preliminare di produzione, coltivazione e detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Tale ennesima operazione testimonia il costante ed incisivo impegno della Magistratura di Foggia e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto delle attività delittuose del Circondario, tra cui anche il fiorente business il narcotraffico, a tutela dei cittadini del territorio e delle relative Comunità.
I procedimenti in riferimento si trovano nella fase delle indagini preliminari. Al momento, carico degli arrestati, il Pubblico Ministero competente ha ritenuto la sussistenza di un quadro indiziario grave relativo alla commissione dei summenzionati reati, tale da ritenere necessaria l’applicazione della misura cautelare da parte della relativa A.G. giudicante di Foggia. Tuttavia, va precisato che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino alla sentenza di condanna definitiva.
20 Kg. di cocaina purissima sono stati sequestrati dai finanzieri del Gruppo di Foggia ed un corriere è stato arrestato durante un servizio di controllo economico del territorio per il contrasto ai traffici illeciti.
Quando la pattuglia delle Fiamme Gialle ha intimato l’alt ad un’autovettura con targa tedesca subito dopo l’uscita autostradale di Foggia, l’autista, un uomo di origini albanesi, ha iniziato a mostrare segni di nervosismo ed alle domande dei militari ha riferito circostanze risultate non veritiere ad un primo sommario riscontro.
Pertanto, ottenuta la presenza di un’unità cinofila del Corpo, è stata condotta un’accurata ispezione del veicolo, rinvenendo nel portabagagli un doppiofondo con un sistema di apertura telecomandato al cui interno erano nascosti i panetti di cocaina.
La sostanza stupefacente, dopo essere stata tagliata, avrebbe fruttato sul mercato dello spaccio oltre 4 milioni di euro.
Il corriere è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia perché ritenuto responsabile di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
La sua posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto in carcere. Il soggetto non può essere considerato colpevole sino ad eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
L’attività svolta rientra nel dispositivo di controllo economico del territorio posto in essere quotidianamente dai militari del Comando Provinciale di Foggia a tutela della legalità ed al contrasto ai fenomeni criminosi connotati da maggiore pericolosità sociale.