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Il 14 settembre 2023 arrestato e il 18 settembre interrogato dal GIP, la dott.ssa Marialuisa Bencivenga. Il presunto complice del reo confesso, il 43enne marocchino Mosslli Redouane, accusato di omicidio, rapina aggravata e porto illegale di armi, con detenzione in isolamento nel carcere di Foggia e videosorveglianza,  per l’assassinio della 72enne tabaccaia Franca Marasco, avvenuta nella sua attività commerciale “Sali e Tabacchi” in via Marchese de Rosa, al civico 100 di Foggia, il 28 agosto scorso nella tarda mattinata, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Soprannominato “Neru”, il napoletano trasferitosi a Foggia è Vittorino Checchia, 70enne, che secondo l’accusa avrebbe insieme al marocchino dapprima studiato la rapina, fornendogli il coltello che ha ucciso la tabaccaia, poi lo avrebbe “ospitato” durante la fuga in un box di suo utilizzo in via Mameli per fargli cambiare d’abito e spartirsi il bottino, 75 euro in due, ed infine consigliato, agevolandolo, nella fuga a Napoli, dove è stato arrestato, dopo averlo avvisato della morte della sig.ra Marasco.

Per la cronaca, particolare importante per le indagini, la tabaccaia mentre stava per essere uccisa era al telefono con la sorella, vivendo in diretta l’atroce momento.

Il Checchia, da quanto si è appreso, è rimasto sotto interrogatorio per diverse ore innanzi al GIP e PM, nel carcere di Foggia, sempre con al suo fianco il legale che lo difende, l’Avv. Carlo Gesueto. Si è dichiarato innocente.

Durante l’interrogatorio sono emersi dettagli che, però, hanno rimodulato l’imputazione del Checchia. Difatti il GIP parla di «concorso anomalo nel delitto», confermando che: «al concorso morale e materiale nella rapina, quale delitto voluto, si affianca un concorso anomalo nel delitto di omicidio, quale delitto non voluto ma conseguenza dell'azione di Checchia e prevedibile in concreto dallo stesso, quanto meno alla stregua del fatto che l'indagato per perpetrare la rapina forniva al Mosili un coltello da cucina ben affilato e con lama lunga 18 cm e larga 3 cm, strumento ad alta potenzialità offensiva, come pure alla stregua del fatto che appare prevedibile da parte dell'uomo comune che una rapina, perpetrata con tali mezzi, possa degenerare, secondo un logico sviluppo dei fatti in un omicidio; in altri termini si ritiene oggetto di possibile rappresentazione ai fini dell'art. 116 c.p. la circostanza che la vittima reagisca al rapinatore e che questi possa perdere 'il controllo' della situazione».

Intanto i familiari continuano a chiedere a gran voce oltre la dovuta giustizia, anche le verità sul movente.

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FOCUS:

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- Foggia. Omicidio tabaccaia Franca Marasco. La difesa del reo confesso chiede perizia psichiatrica

- Foggia. Omicidio tabaccaia Franca Marasco. Spunta un presunto complice

- Foggia. Omicidio tabaccaia Franca Marasco. Arrestato il presunto complice dell'assassino

Si è da poco conclusa l'udienza di convalida dinanzi al GIP, dott.ssa Marialuisa Bencivenga, richiesta dal PM, nel carcere di Foggia, al reo confesso per l’omicidio della 72enne tabaccaia Franca Marasco. Confermato il fermo per Mosslli Redouane, il marocchino 43enne che nella tarda mattina del 28 agosto 2023 durante la rapina con un coltello ha colpito a morte con quattro fendenti, due all’addome e due al collo, la titolare del “Sali e Tabacchi” in via Marchese de Rosa al civico 100. Rimane l’accusa di omicidio, rapina aggravata e porto illegale di armi, con detenzione in isolamento nel carcere di Foggia e videosorveglianza.

Per quanto riguarda la richiesta della difesa di Mosslli Redouane per la perizia psichiatrica il GIP vaglierà ogni dettaglio nei prossimi giorni.

Congelata la versione, ora è tempo di approfondire le indagini che, stando dalle ultime indiscrezioni, potrebbero sortire novità. Una tra tutte è la pista del tragitto durante la fuga e il cambio di abiti.

Difatti, proprio alla fine della corsa il marocchino, in via Mameli potrebbe aver ricevuto l’aiuto di una persona. Non si sa per certo se fosse complice prima della rapina, poi finita in tragedia, o dopo. Sarebbe un napoletano, che vive a Foggia in un pian terreno, che avrebbe “ospitato” l’assassino per fargli cambiare gli abiti.

Gli inquirenti ora stanno vagliando tutte le ipotesi, anche quella della spartizione del bottino e aiuto per fuggire a Napoli, dove dai Carabinieri di Foggia il reo confesso è stato catturato, nei pressi della stazione. Gli elementi fino a ora raccolti avvallerebbero la tesi della complicità, supportata anche dai materiali utilizzati per la rapina che parrebbero essere oggetto di studio approfondito dei RIS per scovare tracce diverse da quelle dell’omicida. Il cellulare ritrovato è in fase di studio dei tecnici dell'Arrma. È emerso, oltre ad altri dati per ora non divulgati, che la vittima al momento dell'aggressione e rapina, stava parlando con la sorella, che avrebbe purtroppo seguito in diretta l'accaduto. 

Altro elemento di studio degli inquirenti legati al presunto complice è la fuga a Napoli, non casuale per appoggi esterni al fine di far perdere le tracce.

Nel frattempo si attende l’esame autoptico previsto l’11 settembre, svolto dal prof. Luigi Cipolloni dell’università di Foggia. 

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Mentre le indagini, affidate all’Arma dei Carabinieri dalla Procura della Repubblica di Foggia, procedono senza sosta e battendo ogni pista sul movente, sul perché di quel tragitto durante la fuga, su come l’assassino della 72enne tabaccaia sig.ra Franca Marasco sia riuscito a cambiarsi d’abito, e mentre la famiglia della vittima chiede le vera verità sull’accaduto, il legale l’avv. Nicola Totaro di Mosslli Redouane, reo confesso, 43enne di nazionalità marocchina, accusato di omicidio, rapina aggravata e porto illegale di armi, e da domenica in isolamento nel carcere di Foggia, chiede la perizia psichiatrica sul suo assistito. 

In una nota diffusa, l’avv. Totaro scrive: «Vista e considerata la gravità dei fatti di reato e soprattutto l’instabilità psico-mentale dell’indagato Moslli Redouane, nella qualità di difensore d’ufficio, ai sensi della normativa di cui agli artt. 220 c.p.p., chiedo sin da ora una perizia psichiatrica sul medesimo indagato al fine di accertare la capacità processuale dell’indagato, l’esistenza del vizio di mente totale o parziale al momento del fatto e la pericolosità sociale, poiché <.......> (Art. 85 c.p.p.). Si ritiene necessario accertare la valutazione dello stato mentale dell’imputato nel procedimento penale al momento della commissione del fatto, al fine di comprendere se l’attuazione del reato sia stata condizionata da una pregressa condizione psicopatologica, nonché la preesistenza di un’eventuale psicopatologia al momento di commissione del fatto, non solo prima o dopo, ma al momento di commissione del reato e se questa psicopatologia abbia influito sulla reale attuazione del reato, quindi vi sia nesso di causa tra psicopatologia e crimine».

Intanto, nel carcere di Foggia è in atto dalle ore 9.30 l'udienza di convalida dinanzi al GIP, dott.ssa Marialuisa Bencivenga, richiesta dal PM. Mentre, per il giorno 11 settembre verrà eseguita l'autopsia, svolta dal prof. Luigi Cipolloni dell’università di Foggia. 

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L’assassinio della 72enne tabaccaia sig.ra Franca Marasco ha scosso non poco la comunità foggiana. Plauso per la cattura in pochissimi giorni dell’assassino, reo confesso, ma non tutto è terminato.

Difatti, ciò che fa riflettere, inquirenti, opinione pubblica, familiari, è il movente. Quei 75 euro sottratti con violenza mentre l’omicida uccideva l’anziana donna.

Inoltre, vi sono altri punti da chiarire, seppur Mosslli Redouane, 43enne di nazionalità marocchina, accusato di omicidio, rapina aggravata e porto illegale di armi, e da domenica in isolamento nel carcere di Foggia, dinanzi al suo legale, l’avv. Nicola Totaro, durante l’interrogatorio, avrebbe detto tutto. Zone d’ombra che gli inquirenti stanno cercando di chiarire, come il tragitto e il cambio di abiti durante la fuga, l’aver sottratto anche i cellulari, il perché di quel tabacchino e a quell’ora e dopo la riapertura dalle ferie estive. Ed ancora, come mai l’omicida da Torremaggiore, dove lavorava e dormiva, si trovasse a Foggia.

Se per l’opinione pubblica basta che è stato assicurato alla giustizia un omicida, non lo è per i familiari che chiedono di far luce sul caso, vogliono la completa verità, perché qualcosa non quadra. A tal proposito, si esprimono attraverso il loro legale, l’avv. Enrico Rando, che in una nota alla stampa dicono: «Risalire alla completa verità dei fatti è l’unica arma per ricucire una ferita aperta per l’intera comunità foggiana e per dare speranza anche a colui che con la sua generosità è riuscito a commuovere coloro che hanno tratto in stato di fermo l’indiziato: un bambino di appena sette anni simbolo di una città che ha deciso di reagire. A seguito del fermo del presunto autore dell’omicidio, la sorella Rosa e la sua famiglia esprimono il loro plauso ed un sentito ringraziamento alle istituzioni, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dauno e al comando provinciale dei carabinieri di Foggia per l’impegno profuso nelle indagini serrate che hanno consentito, in brevissimo tempo, l’individuazione del presunto colpevole del tragico fatto di sangue. Soddisfazione emerge inoltre dalle dichiarazioni apprese dalla stampa di una piena confessione del delitto da parte del fermato, mentre non poche perplessità ed un certo sconcerto hanno colpito la famiglia Marasco nel leggere della sua ‘gridata’ volontà di non uccidere. Quando le dichiarazioni dell’indagato, come nel caso specifico, sono contraddette dalla realtà oggettiva dei fatti, vanno considerate menzogne ed inutili tentativi di ‘alleggerire la propria posizione’ e come tale vanno intese. La violenza con cui è stata aggredita la povera Franca, l’efferatezza dell’omicidio, unitamente al numero dei fendenti con cui è stata colpita in parti vitali del suo corpo non lasciano dubbi sulla volontà di uccidere la 72enne, che per le sue condizioni fisiche e per la sua età non avrebbe potuto opporre notevole resistenza ad una rapina e alla fuga di chi le puntava un’arma».

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FOCUS:

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- Ultim'ora. Foggia. Omicidio tabaccaia Franca Marasco. Fermato a Napoli il presunto assassino

- VIDEO. Foggia. Omicidio tabaccaia Franca Marasco. Confessa l’assassino. L’ha uccisa durante la colluttazione, per 75 euro

Questa notte l’arresto a Napoli con la presunzione dei fatti. In nottata tradotto a Foggia nella caserma provinciale dei Carabinieri, cui sono affidate le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia. Il presunto assassino della sig.ra Franca Marasco, 72enne, uccisa a coltellate nel suo "Sali e Tabacchi" in via Marchese de Rosa, presumibilmente per una rapina, nella tarda mattinata del 28 agosto scorso, durante l’interrogatorio ha ammesso il reato.

È lui, Mosslli Redouane, 43enne di nazionalità marocchina ad aver assassinato la tabaccaia. Il movente, secndo quanto affermato dal reo confesso, sono i soldi. 75 euro strappati all’anziana donna dopo che si era opposta. E mentre lo faceva, prima è stata ferita, poi uccisa, con due fendenti all’addome e due al collo. Mosslli Redouane è accusato di omicidio, rapina aggravata e porto illegale di armi.

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Il reo confesso, assistito dal legale l’avv. Nicola Totaro, avrebbe affermato che voleva solo rapinare la tabaccaia perché in difficoltà economiche e sapendo che aveva riaperto, si è recato, come altre volte nel “Sali e Tabacchi” di via Marchese de Rosa. Non voleva ucciderla ma l’anziana donna avrebbe reagito e Redouane l’ha colpita a morte.

«Armato di coltello è entrato nella tabaccheria, puntando il coltello alla gola della vittima, ferendola una prima volta perché la donna si sarebbe mossa», quanto riferito dal legale agli investigatori.

Mosslli Redouane, da quanto confermato dagli inquirenti, si trovava a Foggia ma lavorava nei campi come bracciante nelle campagne di Torremaggiore, dove dormiva, ed era in difficoltà economiche.

75 euro e una vita spezzata barbaramente, tra l’altro di una persona che non si arrendeva finanche dinanzi a precedenti episodi di intimidazioni.

Importante son state le immagini video degli impianti di videosorveglianza, circa 50 ore di filmati visti e rivisti, che hanno potuto far ricostruire il tragitto della fuga del marocchino. Rapina e omicidio in via Marchese de Rosa al civico 100, poi la fuga verso il lato opposto del senso di marcia stradale, ovvero verso i giardini di Maria Grazia Barone, per giungere al bivio tra via Marchese de Rosa, via Matteotti e via Mazzini. Qui si sarebbe recato su via Massaua e poi piazza Ugo Foscolo, per imboccare via Maria Grazia Barone e poi via Mameli dove si è cambiato d'abiti e sparire. Il particolare che ha incuriosito, meglio insospettito, gli inquirenti è che aveva in mano un cellullare, uno dei due sottrattoi alla vittima, che dapprima si pensava potesse essere il presunto movente dell’omicidio per i suoi contenuti, poi hanno accertato che durante la fuga se n’è disfatto consegnandolo a un passante. Nei giorni seguenti l’assassino sarebbe rimasto nascosto a Foggia per poi recarsi a Napoli dove stava pianificando la fuga ma è stato intercettato e arrestato nell'area della stazione ferroviaria.

«Sin dal momento del fermo in Napoli, il signor Moslli Redouane si è messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, avendo capito di aver sbagliato; stamane ha reso dichiarazioni durante l’interrogatorio, ha fornito tutti gli elementi al PM, entrando nei particolari; ha prestato il consenso agli accertamenti ed al prelievo del proprio DNA», ha dichiaro l’avv. Totaro, che ha proseguito: «Si è trattato di una rapina finita in malo modo, poiché non ha saputo gestire la situazione e non aveva alcuna volontà di uccidere la vittima».

Intanto si attende l’esame autoptico della sig.ra Franca Marasco, come disposto dalla Procura e nei prossimi giorni si svolgerà l’udienza di convalida, dove le dichiarazioni fornite durante l’interrogatorio saranno oggetto di riscontro degli investigatori per completare il quadro giudiziario. Un quadro ancora da ultimare, per ovvi interrogativi sul movente, sul perchè era a Foggia, sul percorso della fuga e le modalità attuate durante essa.

In mattinata è intervenuto il capo della Procura di Foggia, il dott. Ludovico Vaccaro, che si ritiene soddisfatto per l’indagine ma amareggiato per l’accaduto. All’Ansa ha anche posto in evidenza che Foggia ha «un sistema di videocamere pubbliche assolutamente insufficiente e non integrato da un sistema privato. Sotto questo profilo la nostra città è insicura e questo agevola il crimine e allo stesso tempo ostacola le indagini. Determina insicurezza e paura nei cittadini e li induce a non collaborare. Occorre assolutamente porre rimedio a questa situazione».

FOCUS:

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- Ultim'ora. Foggia. Omicidio tabaccaia Franca Marasco. Fermato a Napoli il presunto assassino

Potrebbe avere un nome e un volto l'assassino della tabaccaia, la sig.ra Franca Marasco, 72enne, uccisa a coltellate nel suo "Sali e Tabacchi" in via Marchese de Rosa, presumibilmente per una rapina, nella tarda mattinata del 28 agosto scorso. 

Gli inquirenti, i Carabinieri di Foggia coordinati dalla Procura del capoluogo dauno, hanno fermato poche ore fa a Napoli una persona nordafricana, subito condotta nella caserma foggiana ed ora sotto interrogatorio. 

Già dalle prime battute, gli investigatori erano orientati sul presunto omicida, grazie alle immagini di alcuni impianti di videosorveglianza che lo hanno immortalato durante la fuga.

Al momento non trapela nulla, è tutto sotto il massimo riserbo. 

Le indagini, tuttavia, oltre a stabilire il colpevole, sono orientate sul movente, non ancora chiaro giacchè l'omicida della tabaccaia ha sottratto il cellulare dell'anziana donna, senza portar via denaro. 

Ciò ricolloca alcune pedine delle indagini poiché la sig.ra Marasco in passato aveva subito minacce e ciò fa pensare che quel cellulare potrebbe contenere informazioni. 

Seguiranno aggiornamenti.

FOCUS:

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Non ha tardato ad arrivare l’intervento delle Autorità locali all’indomani dell’efferato omicidio della tabaccaia Franca Marasco. La mattina del 30 agosto 2023 è stata infatti convocata con urgenza presso la Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Foggia una riunione, cui hanno preso parte il Prefetto Valiante, il Questore Rossi, il Comandante dei Carabinieri Miulli, il Comandante della Guardia di Finanza Ricci, il Comandante della polizia locale Delle Noci, il Commissario prefettizio Cardellicchio ed i rappresentanti delle associazioni di categoria – Antonio Metauro per Confcommercio, Alfonso Ferrara per Confesercenti e Silvio Salvatori per Federpreziosi – nonché il Presidente della Camera di Commercio Damiano Gelsomino.

Si è discusso della implementazione dei Protocolli di sicurezza e del Patto della Sicurezza Urbana della città di Foggia e delle ulteriori azioni da intraprendere per garantire agli esercenti attività commerciali ed a tutta la collettività maggiore sicurezza sul territorio.

Si dovranno innanzitutto potenziare i sistemi di videosorveglianza cittadini, incentivandone l’acquisto attraverso contributi pubblici o altre misure di incentivazione sul piano fiscale previste in favore dei negozianti. Le telecamere private insieme a quelle pubbliche installate dal Comune saranno in costante comunicazione e creeranno una “rete”: questi pregnanti controlli porteranno, da un lato, ad assicurare tempestivamente i responsabili di odiosi atti delinquenziali alla giustizia e, dall’altro, potranno sortire un effetto deterrente nei confronti della criminalità, le cui condotte illegali non potranno sfuggire agli occhi attenti delle videocamere che si auspica e ci si impegna a diffondere in ogni quartiere. Importanti poi le opere di riqualificazione urbana e gli interventi concreti che migliorino la qualità della vita dei foggiani, che meritano di abitare serenamente nella loro amata città. È chiaro che solo la collaborazione fattiva tra istituzioni, società civile e tessuto socio-economico-produttivo del territorio potrà condurre al conseguimento degli obiettivi prefissati ed evitare che si ripetano ulteriori fatti di sangue come quello – gravissimo – appena verificatosi, che ha scosso l’intera comunità.

In tale direzione forte e convinto è l’impegno delle Associazioni di Categoria e della Camera di Commercio ad affiancare le Istituzioni e le Forze di Polizia in questa fondamentale opera di rigenerazione culturale in seno al tavolo permanente che si è concordato di istituire ieri in coerenza con gli impegni già formalmente assunti in seno al Patto della Sicurezza Urbana per la città di Foggia sottoscritto il 6 febbraio scorso in Prefettura alla presenza del Sig. Ministro dell’Interno.

Proseguono senza sosta le indagini per risalire all’assassino della tabaccaia Franca Marasco, barbaramente uccisa il 28 agosto 2023. Altri indizi si stanno concatenando per dar un volto e un nome all’omicida.

La città è sdegnata, infuriata per l’ennesimo tragico evento con l’epilogo efferato e la perdita di una vita umana. Il “Sali e Tabacchi” di via Marchese de Rosa è un continuo via vai di persone che in silenzio pregano dinanzi alla saracinesca abbassata, lasciando tra lacrime e ricordi un mazzo di fiori, un foglio di commiato.

Intanto la Commissione Straordinaria del Comune di Foggia ha deciso di proclamare il lutto cittadino per la giornata in cui si svolgeranno i funerali della sig.ra Franca Marasco.

Decisione doverosa per testimoniare la vicinanza della città di Foggia e ai familiari della tabaccaia. Solenni funerali saranno svolti nel giorno ancora da definire, dopo che la Magistratura terminerà con tutti gli esami autoptici sul corpo della donna. Nel giorno scelto verrà esposta a mezz’asta la bandiera della Città di Foggia e alla cerimonia funebre sarà esposto il Gonfalone cittadino. L’invito dei Commissari straordinari comunali è quello che nel giorno del lutto cittadino, durante le esequie, cittadini, esercenti, fabbriche e istituzioni varie, sospendano le attività, raccogliendosi nel lutto.

L’Arcidiocesi Foggia-Bovino dopo gli ultimi terribili fatti di cronaca che si sono verificati a Foggia, su intenzione dell'Arcivescovo Metropolita, mons. Vincenzo Pelvi, invita a vivere un momento di preghiera in tutte le parrocchie della nostra Città. Domenica 3 settembre, infatti, durante le Celebrazioni Eucaristiche si pregherà per il futuro del capoluogo dauno.

Signore della vita
unisci cuori e menti
al tuo cuore e alla tua mente,
mentre camminiamo insieme,
mano nella mano,
in quest’ora difficile per la nostra Città.

L’illegalità non può essere
più forte della giustizia,
l’odio più desiderato della mitezza,
il male più potente del tuo amore.

Aiutaci a vivere il buio del presente,
non come un gioco dove tutto è calcolato
o una lotta dove tutto è impossibile,
ma come aurora che risveglia tracce di bontà
e illumina il sentiero dell’onestà senza pregiudizi e malvagità.

Signore della storia,
non permettere che la violenza spaventi,
rendendoci spossessati, tristi e delusi.
Foggia ha bisogno di amicizia.

Dona Tu vie nuove
attraverso cui le persone possano incontrarsi,
scambiare opinioni, intenzioni, desideri
e cerchino ciò che maggiormente giova al bene comune.

Padre, ama Foggia come hai amato Ninive;
Figlio, ama Foggia come Gerusalemme;
Spirito Santo, ama Foggia trasformandola in luogo ospitale e gioioso.

Madre dei sette veli,
insegnaci il silenzio.
Facciamo tacere gli uomini!
Altrimenti la voce di Dio non può essere ascoltata.
Creiamo più silenzio e la speranza tornerà.

Intanto, si fanno sempre più sonori gli appelli di cittadini, istituzioni e enti. Tra questi c’è quello della Confcommercio Foggia e del suo presidente Metauro: “Degrado sociale insostenibile”. “L’ennesimo fatto di sangue che ha visto Foggia tornare al centro della cronaca più drammatica per l’azione scellerata di protagonisti del crimine più efferato lascia sgomenti per la crudeltà e la malvagità estrema consumate con ferocia su una donna inerme”. Così Antonio Metauro, presidente di Confcommercio Foggia torna sul delitto di Franca Marasco avvenuto nel cuore di Foggia a opera di un malvivente non ancora identificato. “Siamo fiduciosi che il lavoro degli inquirenti porti quanto prima a individuare l’autore di un’azione così cruenta, ma questa nostra attesa - sottolinea Metauro - non può lenire il dolore profondo e l’indignazione che ha suscitato in un’intera comunità”. “Il tema della sicurezza a Foggia riveste ormai caratteri di vera emergenza e, nonostante il lavoro costante delle forze di sicurezza, della magistratura e della Prefettura va assumendo contorni spaventosi che si riflettono ogni giorno nel nostro tessuto collettivo e produttivo”, dichiara Metauro. “Si è capito ormai che sarà possibile venire fuori da questa spirale terribile di sangue innocente non solo sostenendo le autorità preposte alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica ma anche attraverso una vera presa di coscienza del livello di degrado sociale che si è raggiunto sul quale tutti devono riflettere per poter agire di conseguenza”. “Mentre Foggia si prepara in un quadro di grande incertezza e confusione a rinnovare la sua assemblea civica - conclude Metauro - Confcommercio Foggia sente la necessità di rivolgere un doveroso appello alle forze politiche affinché, al di là delle divisioni, sappiamo mettere al centro dei propri programmi le azioni di contrasto a questa terribile condizione che pesa come un macigno sulla città offendendo la nostra collettività ed esponendo gli operatori del commercio ad un rischio non più accettabile, non più sostenibile ”.

Proseguono serrate le indagini degli inquirenti per l’assassinio, vile, della tabaccaia 72 Franca Marasco, accoltellata presumibilmente per rapina da un ignoto, per ora, nella sua “Sali e Tabacchi” in via Marchese de Rosa, al civico 100, ieri nella tarda mattinata.

Oltre all’acquisizione dell’arma, un coltello, gli investigatori stanno visionando le immagini degli impianti di videosorveglianza dell’area. Il tabacchino, purtroppo, era sfornito di videocamere. Dalle prime indiscrezioni parrebbero essere quattro i fendenti mortali, in attesa dell'autopsia.

Le indagini sono state affidate all’Arma dei Carabinieri, che stanno vagliando ogni ipotesi e setacciando la città per ottenere informazioni.

Nel frattempo, oltre ai messaggi di cordoglio e vicinanza del mondo associativo, politico, istituzionale, quest’oggi 29 agosto 2023, a 24 ore dal tragico e brutale evento, di fianco all’esercizio commerciale è stato affisso un cartellone dei due nipoti della vittima, Miriam e Michele, che sdegnati del vile gesto ricordano la zia, che non aveva figli. Sul luogo, intanto, aumentano i messaggi di vicinanza della popolazione, che testimonia il suo cordoglio con mazzi di fiori. C’è anche chi si ferma e rivolge una preghiera, chi piange, chi ricorda la sig.ra Franca.

 

Foggia Omicidio tabbaccaiaFrancaMarasco viaMarchesedeRosa 28ago2023 nipoti

 

Tutte le Forze dell’ordine hanno lanciato l’appello verso i foggiani: «Chi sa qualcosa, chi ha visto ed anche intravisto qualcosa e/o qualcuno/a, si faccia avanti, ce lo dica, anche in forma anonima».

Contestualmente arriva anche l’appello di Confesercenti Foggia, che per voce del presidente nazionale, Ferrara, confida in una punizione veloce e ed esemplare al vile gesto: «Tutti gli operatori commerciali che svolgono attività a contatto con il pubblico sanno sin dal giorno in cui scelgono di intraprendere questa scelta di vita lavorativa, di dover avere a che fare con il "rischio di impresa" ma di sicuro non immaginano neanche lontanamente che per svolgere il proprio quotidiano lavoro debbano rischiare anche la loro vita”, è il commento di Alfonso Ferrara, presidente provinciale di Confesercenti Foggia – a poche ore dall’efferato delitto della sig.ra Franca Marasco, titolare di una rivendita di sali e tabacchi del capoluogo.

Il presidente Ferrara e tutta la Confesercenti provinciale stringendosi al dolore che ha colpito la famiglia della vittima, chiedono – una volta accertate le responsabilità -  “una punizione veloce ed esemplare per chi non sa distinguere la civiltà dalla barbarie. Non dobbiamo prendere questo ennesimo gesto criminale con rassegnazione e vittimismo ma bensì farlo diventare un baluardo di reazione per tutta la società civile che mai dovrà accettare di convivere con chi della società civile non può fare parte».

Foggia è sotto shock. Nella tarda mattina di oggi, 28 agosto 2023, la titolare del tabacchino in via Marchese de Rosa, uno dei più antichi della città, la sig.ra Franca Marasco, all’anagrafe Francesca, di 72 anni, è stata uccisa da alcune coltellate dopo esser stata rapinata. Presumibilmente un giovane a scagliarsi contro l’anziana donna.

Il cruento avvenimento ricorda quello di Francesco Traiano, assassinato nel 2020 nel suo bar-tabacchi in via Guido D’Orso.

Ad avvisare le Forze dell’odine è stato un cliente del tabacchino che entrando ha trovato la sig.ra Franca riversa in terra in una pozza di sangue. Sul posto son giunte alcune unità dei Carabinieri, che fin da subito hanno raccolto la testimonianza del cliente e quella dei vicini. A pochi metri dal luogo del delitto i militari dell’Arma hanno ritrovato il coltello. La dinamica è tutta da ricostruire, mentre si stanno acquisendo i filmati degli impianti di videosorveglianza circostanti.

Tutti in quell’area conoscevano la sig.ra Franca, decritta dal carattere mite e socievole, abitudinaria, sempre casa e lavoro. Un duro colpo non solo per la famiglia, ovviamente, anche per chi frequentava la tabaccheria, sempre fornita e tra le più ferquentate per il luogo dove è collocato. Difatti, via Marchese de Rosa è un'arteria trasversale a quelle più circolate da autovetture e pedoni, che collega la parte centrale di Foggia da nord a sud, partendo dall'area dei Quartieri Settecenteschi-Ottocenteschi, passando per la piazza e i giardini  dove risiede la Fondazione "Maria Grazia Barone" Onlus, arrivando fino alla piazza dove c'è l'ASL FG-ex Inam.

Da molti foggiani, associazioni, politici, son giunte le vicinanze e la condanna all’ennesimo assassinio di un esercente.

Foggia è indignata e chiede maggiore sicurezza, più controlli non solo programmati come i "canonici e ripetitivi" posti di blocco, bensì azione mirate laddove si annida la delinquenza.

La Federazione italiana Tabaccai, rappresentati in Italia da Mario Antonelli condanna il gesto e soprattutto la carenza di controlli: «Una collega di 72 anni ha perso la vita dopo essere stata aggredita in maniera feroce nella sua tabaccheria a Foggia. Proprio oggi la rivendita aveva riaperto dopo le ferie estive. Lanciamo ancora una volta un grido di allarme alle istituzioni e alle forze dell’ordine rafforzare il controllo su tutto il territorio e predisporre urgenti misure di sicurezza atte a fronteggiare questo continuo dilagare della criminalità. Fatti così drammatici scuotono e colpiscono l’intera comunità».

Anche la Confcommercio di Foggia condanna il vile assassinio e manifesta piena vicinanza alla famiglia della vittima. Così il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia, Antonio Metauro. «Un ennesimo fatto di cronaca nera ha sconvolto in queste ore la città di Foggia. L’uccisione della titolare della tabaccheria di via Marchese de Rosa, nostra associata, ha scosso gli animi non solo degli operatori commerciali, ma dell’intera cittadinanza. Un sentimento di profondo turbamento si è percepito sin da subito nella collettività dopo la diffusione della tragica notizia di una rapina finita nel sangue. Non vi può essere giustificazione alcuna per ciò che è accaduto: non è possibile morire sul luogo di lavoro! In questa triste occasione – ancora una volta – siamo al fianco delle Forze dell’Ordine, che sapranno assicurare i responsabili alla giustizia. Ma non basta: è necessario che ciascun foggiano, ogni associazione cittadina e le Istituzioni tutte sappiano reagire con forza: alla criminalità si deve rispondere con azioni concrete di coesione e di partecipazione. Non dobbiamo arretrare di un passo! Alla famiglia della signora Franca Marasco va la vicinanza e la solidarietà della Confcommercio di Foggia per questo atto crudele».

Il cordoglio e vicinanza alla famiglia dal Presidente Ente provincia Foggia, Nobiletti: «L'omicidio di questa mattina a Foggia della tabaccaia Francesca Marasco, uccisa nel corso di una rapina, ci lascia sgomenti e sconvolge tutta la nostra comunità, dichiara il Presidente della Provincia di Foggia, avv. Giuseppe Nobiletti. Perdere la vita per mano criminale mentre si sta svolgendo con sacrificio la propria attività lavorativa è inaccettabile ed è un gesto da condannare con forza. Apprendo con dispiacere i reiterati episodi di rapina subiti dalla sfortunata vittima, l’ultimo parrebbe risalire proprio a quest’estate. Sconvolge oltremodo il vile gesto perpetrato in pieno giorno, in una zona così centrale della città. Esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia della signora Francesca e alla comunità di Foggia, insieme a tutti i membri e gli organi della Provincia di Foggia, profondamente addolorati e attoniti per quanto accaduto. Il nostro territorio ha sempre più bisogno di risposte certe sul terreno della sicurezza e della legalità e siamo certi che le Forze dell'ordine sapranno quanto prima assicurare alla giustizia i responsabili di questo inspiegabile omicidio».

Fratelli d'Italia chiede l'Esercito. Così Mario Giampietro, Commissario Cittadino di Fratelli d'Italia - Foggia: «La tragedia di oggi, con l'uccisione di Francesca Marasco, proprietaria della Tabaccheria in Via Marchese De Rosa, ci fa comprendere che  bisogna intervenire in modo radicale per ripristinare la sicurezza in città. Chiediamo come partito che il dossier Foggia sia la priorità sul tavolo del ministro Piantedosi. Chiediamo rinforzi, se necessario, anche l'utilizzo dell'esercito per i controlli e per il ripristino della legalità. Foggia è preda delle violenze delle bande giovanili in Piazza Mercato, della criminalità organizzata, dei furti delle rapine e delle troppe tragedie compresa quella assurda di oggi. Foggia rischia di avvitarsi in una spirale pericolosa dove la criminalità avanza, i cittadini hanno sempre più paura e il tessuto commerciale rischia il tracollo. Chiediamo al governo centrale di intervenire in maniera pronta, decisa ed efficace. Non è una una semplice richiesta, ma un grido di aiuto per questa città. A Foggia, deve vincere lo Stato».

Il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese: «Chi ha ucciso stamattina Franca Marasco ha tolto alla comunità foggiana una vita fatta di dedizione al lavoro e di gentilezza nei confronti di tante persone che, in queste ore, moltiplicano lo sconcerto e la rabbia per un gesto di barbarie che ha sconvolto tutti. Ognuno di noi, nella sfera pubblica come in quella privata, ha il dovere di contribuire al cambiamento che serve alla gente di Foggia per vivere serenamente la nostra città. A nome di tutti i pugliesi, esprimo la vicinanza e la solidarietà più affettuose ai familiari e agli amici».

"Ad horas un comitato per la sicurezza", lo chiede Giuseppe Mainiero, candidato Sindaco di Foggia: «Ennesimo omicidio per una rapina in una tabaccheria. Non è possibile, una Città completamente fuori controllo. Ormai è evidente che abbiamo una criminalità diffusa, pericolosa e violenta. Serve un rafforzamento reale delle forze di polizia, anche attraverso il presidio militare. Non si può essere ammazzati per poche centinaia di euro, lo Stato, il Governo deve dare un segnale di presenza serio. La microcriminalità ormai spadroneggia. Non è più tollerabile che una città come Foggia non disponga di equipaggi "motomontati" in Borghese con turni 8/24! Non serve alla sicurezza girare con il lampeggiante acceso ed essere visibile al cittadino esclusivamente per dare percezione di sicurezza. Serve un servizio straordinario di presidio del territorio reale. Di questo ha bisogno la nostra Città ormai imprigionata da un commissariamento per infiltrazioni mafiosa incapace di assicurare nemmeno la presenza della Polizia Locale per le strade dove bande con scooter spadroneggiano per le nostre strade. È ora di dire con forza basta! Non è possibile che una tabaccheria in pieno centro ed in pieno giorno, il primo giorno dalla sua riapertura subisca una rapina e un essere umano perda la vita! Esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima di questo ennesimo feroce omicidio. Si convochi ad horas un comitato per la sicurezza e si metta immediatamente in atto un sistema di controllo del territorio efficace, e si assicuri alla legge questa feccia!»

Sergio Clemente, Consigliere regionale di Azione: «Alla famiglia della signora Franca Marasco vanno le mie più profonde condoglianze e la solidarietà per l'immonda violenza subita. Foggia e tutte le persone perbene che come la nostra tabaccaia- che in tanti conoscevano in città- alzano la saracinesca per creare ricchezza e vivacità imprenditoriale collettiva nelle nostre strade non meritano di essere uccise e violate con brutalità inaudita come è accaduto ieri. Dopo gli anni di commissariamento è ora di fare analisi serie sulle politiche giovanili in città e sulla assenza di luoghi di crescita e di umanità dedicati ai giovani, dove promuovere lavoro e cultura. Il degrado va fermato con ogni mezzo. Allo stesso tempo non può essere più rinviata una concertazione motivata col mondo del commercio. Gli operatori in tutti i quartieri chiedono sicurezza, investimenti, decoro urbano, vicinanza. La politica non può perdere anche questa occasione, pena il depauperamento demografico e vitale della nostra città».

 

 

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