Redazione

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Mercoledì, 27 Dicembre 2023 19:08

Una notte tutta rock a Monte Sant’Angelo

Musica per tutti i giovani e simpatizzanti del rock, quella proposta nella "Notte dei rocker viventi" il 30 dicembre 2023, all’Auditorium “Peppino Prencipe”, a Monte sant’Angelo, dall’APS Arci Nuova Gestione.

Il “Torre dei Giganti Rock Festival indoor”, vedrà la partecipazione di gruppi musicali locali. L’invito è rivolto a rocker, simpatizzanti, amanti della musica, soci e scorribande, per trascorrere una serata all’insegna della musica rock e per scambio di auguri.

Per qualsiasi informazione, disponibilità, aiuto, supporto, etc, contattare:

  • pagina facebook APS Arci Nuova Gestione
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  • l’APS Arci Nuova Gestione in via Sant’Oronzo, 5.

Il punto semestrale del Cremss-Asset: nei primi sei mesi del 2023 dati in linea con quelli del 2022. In totale 4.344 sinistri con lesione di cui 82 mortali; 95 persone decedute e altre 6.579 ferite.

Per la prima volta rispetto agli anni del Covid (2021-22) gli incidenti stradali in Puglia non registrano aumenti. La tendenza emerge dai dati provvisori trasmessi all’Asset - Servizio Cremss - dalle Forze dell’ordine relativi al primo semestre 2023, in cui si sono registrati 4.344 sinistri con lesione di cui 82 mortali (di cui 8 plurimortali) che hanno provocato il decesso di 95 persone e il ferimento di altre 6.579.

Rispetto al primo semestre 2022 si tratta in pratica dello stesso numero di incidenti (1 in più) con un incremento del 3,9% per il numero di feriti. Il numero degli incidenti mortali è diminuito del 3,5% mentre il numero di morti è aumentato di una unità.

Sul tema resta confermato l’impegno dell’Asset e della Regione Puglia verso le iniziative finalizzate a ridurre il più possibile le cause degli incidenti stradali, a cominciare dalla distrazione - causata in primis dall’uso degli smartphone - e dall’eccesso di velocità. Se da un lato si è da poco conclusa la campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale “Al volante il cellulare può aspettare”, dall’altro a gennaio riparte il progetto di educazione alla sicurezza stradale “La strada non è una giungla”, rivolto a studenti e insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado, che vede la partecipazione di oltre 50 scuole e più di 5mila studenti.

È «Invariato il numero di incidenti stradali nel primo semestre 2023 ma ancora troppi morti. Continua l’impegno di Regione e Asset per la sicurezza stradale», quanto ha dichiarato l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, sui dati degli incidenti stradali del primo semestre 2023 diffusi dal Cremss-Asset.

 

Mappa incidenti stradali e AssetPuglia 1° semstre 2023


I dettagli del primo semestre

In questo primo semestre il 73% dei sinistri ha coinvolto due o più veicoli che hanno causato il 54% dei decessi e il 78% dei feriti; il 17% degli incidenti ha coinvolto un solo veicolo (fuoriuscita) provocando il 40% dei morti e il 15% dei feriti; il 10% dei sinistri ha coinvolto i pedoni registrando il 6% dei morti e il 7% dei feriti.

Il maggior numero di morti si è registrato nella Città metropolitana di Bari con il 29%, seguita dalla provincia di Foggia e dalla provincia di Taranto con il 22%.

Rispetto allo stesso periodo del 2022, si è registrato un incremento dei sinistri pari al 3,0% nella città metropolitana di Bari, del 2,6% nella provincia di Taranto e dello 0,9% nella provincia di Foggia; si registrano decrementi di incidentalità stradale nella provincia di BAT (-8,8%), Lecce (-3,6%) e Brindisi (-0,4%).

Per quanto riguarda la distribuzione dei sinistri stradali nei comuni della Puglia, nel corso del primo semestre 2023 è emerso che in 41 comuni dei 257 della regione non sono stati rilevati sinistri stradali con morti e feriti e in 132 comuni sono stati registrati da 1 a 10 sinistri. I comuni che hanno rilevato da 11 a 30 sinistri sono stati 55 mentre in 16 comuni sono stati registrati da 31 a 60 incidenti. Nei restanti 13 comuni si è concentrato il 50% dell’incidentalità registrata su tutta la regione. In particolare il comune di Bari ha registrato 732 sinistri, Taranto 293, Lecce 235, Foggia 186, Brindisi 144, Barletta 133, Cerignola 74, San Severo 73, Monopoli 69, Trani 68, Bitonto 64, Andria 63 e Altamura 61. Il maggior numero di sinistri mortali è stato registrato nel comune di Taranto con 5 sinistri e 5 morti, seguita da Laterza con 4 sinistri e 6 morti, Cerignola e Nardò 4 sinistri e 4 morti, Bari e Foggia con 3 sinistri e 3 morti.  

Il 71% dei sinistri è avvenuto all’interno dei centri abitati e sono stati registrati il 25% dei decessi e il 67% dei feriti; in ambito extraurbano è avvenuto il 29% dei sinistri, il 75% dei decessi e il 33% dei feriti.

Le strade provinciali sono la tipologia più a rischio: hanno registrato il 43% dei sinistri mortali e il 46% dei decessi (solo qui 5 incidenti plurimortali hanno causato la perdita di 14 persone); le strade statali hanno registrato il 23% dei sinistri mortali e il 22% dei decessi; sulle strade urbane si sono concentrati il 26% degli incidenti mortali ed il 22% dei morti.

Quanto alle provinciali più pericolose, nella città metropolitana di Bari la SP 231 ha registrato 17 incidenti di cui 2 con esito mortale che ha provocato 5 morti, seguita dalla SP 236 con 16 sinistri, dalla SP 240 con 12 sinistri di cui uno mortale e dalla SP 235 con 10 sinistri di cui uno mortale. Tra le strade provinciali ricadenti nel territorio di Foggia la SP 109 e la SP 107 hanno registrato 7 incidenti seguite dalla SP 95 con 4 incidenti di cui un mortale e la SP 115 con 3 incidenti di cui un mortale. Nella provincia di Taranto la SP ex580 ha registrato 3 sinistri di cui un mortale. Per la provincia di Lecce la SP 359 ha registrato il maggior numero di sinistri (8) di cui due mortali. Per la provincia di Barletta Andria e Trani si segnala la SP 2 con 11 sinistri e nessun incidente mortale.

Per quel che riguarda invece le statali, nella provincia di Foggia la SS 16 ha registrato 25 sinistri di cui 2 incidenti mortali, la SS 89 ha registrato 10 sinistri di cui 1 mortale, la SS 673 ha visto 6 incidenti, e 5 sinistri di cui 2 mortali la SS 90; nella città metropolitana è la SS 16 ad aver segnalato il maggior numero di incidenti con 100 sinistri, 1 morto e 180 feriti seguita dalla SS 96 (21 sinistri, 1 morto e 62 feriti), la SS 100 (20 sinistri, 1 morto e 43 feriti) e la SS 172 (14 sinistri). Nella provincia di Taranto si è segnalata la SS 7 con 48 sinistri di cui 4 mortali che hanno provocato 6 morti e 62 feriti e la 106 con 11 incidenti e 15 feriti. Nella provincia di Brindisi si è registrato un incidente mortale sulla SS379 mentre nella provincia di Lecce la SS 16 ha registrato 11 incidenti di cui un mortale avvenuto nel tratto del territorio del comune di Lecce.

Un ultimo focus sulla cosidetta utenza debole: nei primi sei mesi dell’anno non sono stati registrati incidenti stradali mortali che hanno coinvolto monopattini e bici elettriche. Sono invece tre i sinistri mortali che hanno coinvolto i ciclisti. La fascia d’età dei conducenti di monopattini maggiormente coinvolta in sinistri stradali è risultata quella compresa tra i 30-44 anni (28%), seguita dalla fascia 45-64 anni (22%); i conducenti minorenni coinvolti rappresentano il 13%. I minorenni, invece, sono la categoria dei conducenti più esposta negli incidenti che riguardano i ciclomotori (48,6%).

La categoria dei conducenti compresi nella fascia d’età 45-64 (27%) è maggiormente coinvolta negli incidenti con i motocicli, seguita dalla fascia d’età 18-24; tra i ciclisti spicca la categoria dei conducenti compresi nella fascia d’età 45-64 (29%) seguita dai conducenti in età compresa tra i 30-44 anni (27%).

Ulteriori informazioni nella sezione sicurezza stradale del sito Asset: http://Asset.regione.puglia.it

Mercoledì, 27 Dicembre 2023 18:25

La pace con un concerto natalizio ad Andria

La consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari invita al Concerto di Natale per la Pace dell’Orchestra da Camera di Kharkiv, in programma sabato 30 dicembre alle ore 19 nella Cattedrale di Andria.

“Quella di Andria - dichiara la consigliera Di Bari - sarà l’ultima di una serie di tappe dell’Orchestra per continuare a tenere alta l’attenzione sulla necessità di lavorare per la Pace. Queste artiste attraverso la musica portano un messaggio di forza e speranza, ancora più importante visto il momento storico che stiamo vivendo. Eventi come questo contribuiscono a far crescere il senso di comunità. L’augurio è che il nuovo anno sia un nuovo inizio di pace”.

Novantasei giorni, tanto è passato dal momento in cui J., minore straniero non accompagnato di 16 anni, di origini camerunensi, ha messo piede nell’Hotspot di contrada Cifali, Sicilia Orientale.

Come lui, molti minori stranieri non accompagnati restano negli Hotspot in attesa di un trasferimento ben più dei 30 giorni – recentemente aumentati a 45 -  previsti dal Vademecum per la rilevazione, il referral e la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità, redatto e pubblicato dal Ministero per le libertà civile e l’Immigrazione il 23 giugno 2023.  Per assurdo i tempi medi di permanenza di un adulto negli stessi centri di prima accoglienza è di circa 7 giorni, secondo quanto rilevato dal team MEDU, che opera quotidianamente presso gli Hotspot della Sicilia orientale, portando supporto psicologico e orientamento legale.

Quella di Cifali è una delle tre strutture allestite in Sicilia Orientale per identificare rapidamente i migranti e i richiedenti asilo al momento dell’arrivo, per poi trasferirli in strutture di accoglienza o di rimpatrio. La permanenza in queste strutture dovrebbe durare solo fino al termine delle procedure di identificazione, dunque un periodo estremamente breve. In molti casi, invece, i minori non accompagnati finiscono per restare negli Hotspot oltre tre mesi, senza potersi mai allontanare dalla struttura e in assenza di adeguati spazi, attività e servizi, disattendendo in buona parte le tutele definite al capitolo V.III.4 del Vademecum citato.

Per J. le giornate nell’Hotspot di Cifali, scorrono lente senza certezze su quando arriverà il giorno del trasferimento. La struttura versa in condizioni a dir poco precarie, senza riscaldamento e con una sola doccia con acqua calda per una media di 100 ospiti. Un non-luogo in aperta campagna, circondato da alte sbarre, dal quale non è consentito uscire e sorvegliato costantemente da un cospicuo contingente di forze dell’ordine e dell’esercito. Il rimando al recente trascorso, fatto per molti degli ospiti di centri di detenzione, carceri informali, abusi e torture subite lungo le rotte migratorie e nelle carceri libiche è immediato, con il conseguente emergere o acutizzarsi di disturbi post traumatici, come confermato dagli psicoterapeuti del team.

Ottantuno giorni dopo il suo arrivo, in data 5 dicembre, J. viene trasferito insieme a tutti gli altri 88 ospiti dell’Hotspot di Cifali - temporaneamente chiuso per ristrutturazione - presso l’Hotspot di Pozzallo. Il giorno dopo, dodici fuggono dal centro per il timore, secondo quanto riferito dai compagni, di essere rimpatriati o trasferiti in Albania.

Timore, paura e rabbia, sono gli stati d’animo dei ragazzi incontrati dal team MEDU nei giorni seguenti. Timore di essere rimpatriati, paura per il futuro incerto e rabbia perché sospesi in un limbo indefinito da 3 mesi.

Al 31 ottobre 2023 si registravano in Italia 23.798 minori stranieri non accompagnati e un totale di 6.006 posti disponibili in strutture SAI (Servizi Accoglienza Integrata) oltre a poche centinaia di posti in strutture FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione). Questo si traduce matematicamente nel fatto che solo il 25% dei Minori stranieri non accompagnati trova posto nei SAI o nelle strutture FAMI, il restante 75% in parte verrà accolto in famiglie (quasi tutti minori di nazionalità ucraina) o in strutture autorizzate di responsabilità regionale o comunale. I più sfortunati, come J., attenderanno in un limbo per più di 3 mesi, senza possibilità di spostarsi, in camerate enormi e prive di riscaldamento e con davanti un futuro incerto.

A fronte di questa drammatica situazione, il Governo, con un emendamento alla legge di bilancio ha stabilito che i minori tra i 16 e i 18 anni saranno equiparati, in termini di tutele, ai migranti maggiorenni. In contemporanea, con lo stesso decreto, parte dei fondi (45 milioni di euro) dedicati all’accoglienza dei minori, sono stati riassegnati alla sicurezza.  

Ad oggi J. 16 anni, aspetta ancora dal 16 settembre, di sapere quale sarà il suo destino in Italia, il Paese che ha raggiunto dopo aver attraversato deserti, prigioni e la roulette russa del Mediterraneo, scampando alla sorte di accrescere il drammatico bilancio dei morti e dispersi nel Mediterraneo: 2.200,  circa 8  ogni giorno nel 2023..

MEDU chiede con fermezza al Governo che i minori non accompagnati vengano prontamente trasferiti in strutture di accoglienza adeguate, dove posano godere delle tutele sancite dalle convenzioni internazionali e dalle normative nazionali. In primo luogo, chiede che sia rispettato il tempo di permanenza massimo di 45 giorni nelle strutture di prima accoglienza così come definito dalle normative vigenti. Chiede inoltre che durante la permanenza vengano garantiti adeguati servizi, a tutela dei diritti e della salute psico-fisica di tutte le persone accolte con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, tra cui i minori.

Aggiudicato da Anas l’appalto denominato “S.S. 89 Garganica – Lavori di realizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e Realizzazione dell’asta di collegamento da San Giovanni Rotondo al capoluogo dauno. - 4° Stralcio - S.S. 693 SVV del Gargano - S.S. 89 Garganica - Collegamento Vico del Gargano – Mattinata. Tratto Vico del Gargano – Vieste” per un importo offerto per lavori e servizi di € 246.193.334,71, cui aggiungere € 10.695.211,65 per oneri relativi alla sicurezza non assoggettati a ribasso.

“Questo intervento è strategico per lo sviluppo di un territorio dalle tante bellezze e potenzialità – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano -. Oltre a migliorare l’accessibilità ai centri abitati e alle aree turistiche della zona, riducendo i tempi di percorrenza, e a garantire maggiore sicurezza stradale, questa nuova infrastruttura potrà aiutare a contrastare lo spopolamento del territorio, perché migliori collegamenti significano maggiori servizi e maggiore attrattività anche economica. Il tutto preservando il prezioso ambiente naturale del Gargano.”

"In due anni siamo riusciti a vedere aggiudicati i lavori di una grande opera di rilevanza nazionale, un'infrastruttura che centra l'obiettivo storico di una migliore accessibilità al Gargano per i residenti che si spostano giornalmente per lavoro, studio o per curarsi e per i tanti italiani e stranieri che entrano in Puglia dal casello autostradale di Lesina-Poggio Imperiale sull’A14”, dice il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture, Raffaele Piemontese, che ricorda fosse il "20 dicembre del 2021 quando, insieme al presidente Michele Emiliano e alla collega assessore ai Trasporti Anita Maurodinoia, incontrammo l'allora ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, per convenire sulla strategicità di molte opere per la Puglia e questa era tra le più importanti”.

Erano due anni che al Comune di Foggia non si celebrava il Consiglio comunale. Il primo, del tutto dovuto per ufficializzare la nomina dei Consiglieri e la scelta del Presidente, che ha già visto non poche frizioni tra le parti di minoranza; 14 gli ordini del giorno.

Domani 28 dicembre 2023, alle ore 9.30, è stato convocato il Consiglio Comunale con il seguente ordine del giorno:

  1. Surroga consiglieri comunali dimissionari e relativa sostituzione;
  2. Elezione della Commissione Elettorale Comunale;
  3. Nomina della Commissione Comunale per la formazione degli elenchi dei Giudici Popolari di Corte d’Assise e di Corte d’Assise d’Appello;
  4. Costituzione delle Commissioni consiliari permanenti;
  5. Approvazione programma degli interventi per il diritto allo studio (L.R. 31/2009). Annualità 2024;
  6. Variazione al Bilancio di previsione 2023-2025, ai sensi dell’art.175, comma 3 lett.a) del TUEL;
  7. Imposta Municipale Propria (IMU) 2024: approvazione delle aliquote per l’anno di imposta 2024;
  8. Addizionale Comune all’IRPEF per l’anno 2024. Conferma dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale all’imposta sui redditi delle persone fisiche nella misura unica prevista dall’art.1, del vigente regolamento comunale, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n.65 del 26 aprile 2007;
  9. Obiettivi di Gestione delle Società Partecipate ed Enti - Art. 147-quater del D
  10. Analisi dell’assetto complessivo delle società partecipate, dirette o indirette, dal Comune di Foggia al 31/12/2022, ai sensi degli articoli 20 e 26, comma 11, del D. Lgs n. 175/2016, come modificato dal D. Lgs. n. 100/2017;
  11. Decreto ingiuntivo n. 1375/ 2019 del Tribunale di Foggia - Aurora SPE Srl / Comune di Foggia. riconoscimento legittimità debito fuori bilancio ex art. 194 - comma 1 lett.a) d.lgs n. 267/2000 per l’importo complessivo di .342, 69 (trecentoquarantadue/ 69)   in favore della Società AURORA SPE Srl .;
  12. Precetto su Decreto Ingiuntivo n. 937/ 2022 del 14. 1. 2020- Giudice di pace di Foggia. riconoscimento legittimità debito fuori bilancio ex art. 194 comma 1 lett.a) d.lgs n.267/2000 per l’importo complessivo di euro 503, 33 (cinquecentotrentatre'/ 33) in favore di Aurora SPE S.r.l.;
  13. Riconoscimento del debito fuori bilancio, ex art. 194, co.1, lett. a), D. Lgs. n. 267/2000, e liquidazione della somma complessiva di  207,19 (Duecentosette/19) per il pagamento di atto di precetto in favore dell’Avv. Carmelina DI GIFICO, relativo a  sentenza n. 750/22;
  14. Sentenza n. 586 del 12/07/2023 emessa dal GdP di Foggia, avv. Alessandra ROCCO. Riconoscimento del debito fuori bilancio, ex art. 194, co.1, lett. a), D. Lgs. n. 267/2000, e liquidazione della somma complessiva di  933,35 (novecentotrentatre/35) per il pagamento delle spese di giudizio, in favore dell’Avv. Nicola SABBETTI, antistatario.

«Una stagione teatrale allestita in tempi strettissimi, grazie all'impegno dell'ufficio cultura, alla collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e all'entusiasmo e all'energia della neo-assessora Alice Amatore. Con il teatro Giordano aperto per la prima volta anche alle compagnie locali, a talenti che meritano un doveroso riconoscimento e una importante vetrina nella loro città», scrive sul suo profilo istituzionale Facebook la Sindaca di Foggia, Marida Episcopo.

Infatti, tempi brevissimi per una stagione teatrale che vede un programma ricco di eventi. E ciò va considerato dato che incasellare tutti pezzi di un puzzle come questo non è affatto facile.

Sul palcoscenico del teatro Giordano saliranno attori come, Ferzan Ozpetek, Drusilla Foer e tanti altri, anticipati dagli spettacoli di Carlotta Natoli ed Emilio Solfrizzi con "L’anatra all'arancia”, che il 26 e 27 gennaio 2024 apriranno le tende giordaniane. La stagione continuerà fino al 3 e 4 maggio con Nino Frassica & Los Plaggers Band.

Tante compagnie e non solo nazionali e internazionali, anche di attori locali, per ridare identità a una città che merita far conoscere le proprie origini.

Saranno cinque le compagnie teatrali del programma iniziale, tutte selezionate con criteri oggettivi stabiliti dal Teatro Pubblico Pugliese, ha in sintesi detto l'assessora alla Cultura del Comune di Foggia, Alice Amatore, nella conferenza stampa, anticipando che le rappresentazioni inserite nelle proposte dedicate agli artisti locali, vedranno sul palco avvicendarsi Teatro dei Limoni, Michele De Virgilio, ormai attore affermato in campo nazionale e oltre, Pino Casolaro, Piccola Compagnia Impertinente e Piccolo Teatro.

Di controcanto è la Sindaca Episcopo ha elogiare il lavoro svolto dall’assessorato: «È soltanto l'inizio di un percorso orientato a una narrazione della città che tenga finalmente conto della sua ricchezza culturale, storica, artistica, delle sue tradizioni e degli slanci innovativi, dell'impegno sociale e civile».

Una narrazione che apre le porte a ciò che di eccellente abbiamo nella nostra terra di Capitanata, alle nostre attrici e attori e a tutti gli altri teatri di Foggia, ha posto in evidenza la Episcopo: «I teatri locali sono stati giustamente inseriti nel nostro cartellone, perché anche noi siamo espressione di buona cultura teatrale. La cultura è da sempre rivoluzionaria, non solo nel suo contesto, ma anche nella politica, nell'economia, nella società civile, nei costumi e nel senso civico dei cittadini».

Detto ciò, l’invito è di essere parte attiva del cartellone, seguendo gli eventi teatrali e di accreditarsi l’ingresso attraverso la campagna abbonamenti online, aperta dal 27 dicembre aprirà dalle ore 18, sul circuito VivaTicket.

Era il 03 settembre 2023, quando il Foggia nella sua prima partita di campionato di Lega Pro, girone C, allo stadio Iacovone uscì sconfitto per 2 reti a 0 contro i padroni di casa del Taranto.

Esordio amaro e amare le conseguenze, con l’incendio di una parte dello stadio dove erano ospitati i tifosi rossoneri. La cronaca è tutta racchiusa qui “Esordio amaro per gli undici di Cudini. Sconfitta, e ferro e fuoco, allo Iacovone”. Da lì a breve, oltre alla disputa di gare a porte chiuse, furono emessi alcuni DASPO nei confronti di tifosi foggiani.

Questa mattina, dopo un’accurata indagine da parte della Polizia di Foggia e Taranto, sono state eseguite diverse ordinanze cautelari nei confronti di due soggetti della tifoseria foggiana con l’arresto ai domiciliari. Le responsabilità del fermo sono di incendio aggravato durante una manifestazione sportiva in luogo pubblico.

CLICCA SULLA FOTO PER VEDERE IL VIDEO DELL'INCENDIO

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fonte: Comune di Foggia.

De Santis ed Emanuele: “Accogliamo questa sentenza con grande soddisfazione”.

Vittoria del Comune di Foggia nella datata controversia che vedeva l’Amministrazione contrapporsi alle richieste della ditta Later. Fin srl per acquisire al proprio patrimonio l’immobile di via Gramsci, sede di molti suoi uffici. La corte di Appello di Bari ha sposato integralmente la linea difensiva del Comune, avanzata nel ricorso contro una sentenza di primo grado che vedeva l’amministrazione soccombente. Premiata dunque la ferma posizione assunta dal Comune di Foggia in tutti in questi anni su una vicenda piuttosto complessa.

Nel 2015 al termine di un contratto di locazione finanziaria sull’immobile, al momento della stipula del contratto di compravendita, il Comune constatava che sullo stesso immobile gravavano alcune ipoteche. Per questo gli uffici rifiutavano il pagamento dell’ultima rata del leasing e la quota di riscatto, non perfezionando quindi l’acquisizione dello stabile. La controversia aperta, con richieste in prima istanza particolarmente onerose da parte della ditta Later Fin, riceveva in primo grado un pronunciamento contro cui il Comune di Foggia ha fatto valere le proprie ragioni in appello.

Ieri notificata all’Ente dagli avvocati di parte la sentenza del Tribunale di Bari che riconosce nel merito le ragioni dell’Amministrazione, riconoscendo al Comune la proprietà dell’immobile di via Gramsci che può così entrare a pieno titolo nel suo patrimonio immobiliare. La Corte ha anche stabilito che nessuna somma è dovuta alla ditta Later Fin da parte del Comune. Trova così ragione anche la linea assunta contro qualsiasi ipotesi transattiva che avrebbe comportato degli esborsi di somme non giustificabili. Anzi, nella compensazione tra le somme dovute per l’ultima rata non pagata del leasing e la penale che la ditta deve versare all’Amministrazione, nelle casse del Comune entreranno poco meno di 3milioni e 8oo mila euro, oltre al pagamento delle spese sostenute dall’Ente per i due gradi di giudizio.“Esprimiamo grade soddisfazione per il risultato conseguito – affermano gli assessori Giulio de Santis e Davide Emanuele, rispettivamente delegati all’Avvocatura e al Bilancio -. Questa sentenza pone fine a una annosa controversia che gravava sul Comune di Foggia e che avrebbe potuto avere, se confermato il primo grado di giudizio, pesanti conseguenze sia da un punto di vista economico che patrimoniale per l’Ente e, di conseguenza, la cittadinanza. Invece, grazie al lavoro e alla professionalità della nostra avvocatura e dei nostri servizi finanziari, la Corte di Appello ha accolto le nostre istanze e ha ristabilito la fondatezza delle nostre ragioni”

“L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è in grave crisi, per cui è l’ora di una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo all’eccellenze italiane e sganciarlo dagli ingranaggi arrugginiti dell’attuale organizzazione. Per questo abbiamo presentato un emendamento alla pdl Omnibus, il cui esame è già fissato per l’8 gennaio, per trasformare il Giovanni XXIII in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico - IRCCS. Più o meno come i maggiori ospedali pediatrici delle altre regioni italiane, delle quali non dobbiamo essere da meno. Se non facciamo questo o anche altro, ma di portata ampiamente riformatrice, il Giovanni XXIII è destinato a morire, mettendoci in coda nella sanità pediatrica italiana e alimentando la mobilità passiva.”

Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, dei consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo.

“La nostra proposta racchiusa nell’emendamento presentato, ha come finalità il raggiungimento di livelli d’eccellenza nazionale in ambito pediatrico e la riduzione della mobilità passiva. Per far questo si impegna la Giunta regionale ad avviare il procedimento di trasformazione del Giovanni XXIII di Bari in Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico - IRCCS.

"Con la delibera di avvio del procedimento la Giunta regionale dovrà indicare le attività necessarie e il relativo cronoprogramma di tutte le fasi e in particolare: la ricognizione puntuale dell’attuale organizzazione clinica; le disposizioni idonee a modulare o incrementare l’attuale organizzazione amministrativa, clinica e scientifica per ottenere il riconoscimento in IRCCS, con indicazione di un programma scientifico, di accorpamenti di unità operative, delle risorse umane necessarie e relativi transiti da altre strutture ospedaliere; la ricognizione delle stato generale degli immobili funzionalmente dedicati e stima di massima dei costi necessari ai più opportuni adeguamenti, ovvero alla diversa localizzazione.

"Nelle more della conclusione del procedimento di riconoscimento in IRCCS e comunque entro il sessantesimo giorno successivo all’entrata in vigore della legge, la gestione amministrativa e sanitaria dell’ospedale Giovanni XXIII dovrebbe essere accorpata a quella della ASL di Bari, previa rimodulazione del vigente Piano ospedaliero, finalizzata all’unificazione delle branche pediatriche. Nell’ambito del processo di trasformazione, le risorse necessarie per gli investimenti di adeguamento strutturale degli immobili interessati assumeranno carattere di priorità all’interno di qualsiasi programmazione finanziaria dedicata all’edilizia o alla tecnologia in ambito sanitario.”

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