Fiore: “Il geologo Gianluca Lattanzi è il primo presidente di SIGEA -Società Italiana di Geologia Ambientale- Lombardia. Nel Direttivo regionale saranno professionalità importanti come il climatologo Massimiliano Fazzini, i geologi Miriana Petrolo, Paola Guado, Claudia Meisina e Luca Tobiola ingegnere sicurezza e ambiente. Sul tavolo con le istituzioni temi delicati come la bonifica dei siti inquinati”.
Apre, dunque la sezione Lombardia della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA)!
Lattanzi, neo presidente della sezione lombarda (esperto geologia ambientale): “Sarà mia intenzione intraprendere un percorso scientifico-culturale rivolgendo la nostra azione non solo agli associati ma anche a tutti i cittadini, professionisti, enti e associazioni della Lombardia che operano o che sono legati alle tematiche geologico-ambientali”.
“Cresce la Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) e nasce per la prima volta una sezione in Lombardia, regione che vede ben 9 Ministri del Governo Draghi. La Sigea, Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come Associazione di protezione ambientale a carattere nazionale, ha eletto i componenti del primo Consiglio direttivo regionale della Sigea Lombardia. Il neo Presidente del Consiglio direttivo è Gianluca Lattanzi, esperto in geologia e bonifiche ambientali di Milano, che guiderà un gruppo composto da Paola Guado (geologa), Claudia Meisina (geologa), Massimiliano Fazzini (climatologo), Luca Tobiola (ing. sicurezza e ambiente), Roberto Secchi (commercialista) con la carica di Tesoriere, Miriana Petrolo (geologa) con la carica di Segretario”. Lo ha annunciato oggi, Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.
Sul tavolo delle istituzioni temi delicati come la bonifica dei siti inquinati.
“Molti gli argomenti che la Sigea approfondirà anche in Lombardia cercando di alimentare il dibattito culturale e istituzionale in una fase politica e sociale nella quale la tutela dell’ambiente diventa sempre più centrale per la sostenibilità dello sviluppo e per risanare situazioni passate non sempre condotte sulla base delle reali caratteristiche dei contesti ambientali e delle loro evoluzioni. Tra i temi da portare all’attenzione degli amministratori locali e nazionali – ha proseguito Fiore - in linea con le politiche delle altre Sezioni e del Consiglio direttivo nazionale, si approfondiranno i temi del consumo di suolo proponendo la riconversione e il recupero urbano, la pianificazione territoriale necessaria a ridurre i rischi naturali oltre al monitoraggio e alla mitigazione del dissesto geo-idrologico sempre più evidente anche a seguito della crisi climatica. Saranno al centro dell’azione scientifico-culturale della Sigea anche la bonifica dei siti contaminati, la manutenzione del territorio e delle infrastrutture le fonti di energia rinnovabili come la geotermia a bassa entalpia. Io e tutto il Consiglio direttivo nazionale ringraziamo Gianluca Lattanzi per la disponibilità a guidare la nuova Sezione e per l’impegno a far crescere la sensibilità ai temi ambientali in una regione importante come la Lombardia. Nell’augurare buon lavoro garantiremo il sostegno necessario per la diffusione delle iniziative che il sodalizio organizzerà e siamo certi che la sensibilità dei colleghi lombardi sarà di grande aiuto e da guida anche per le altre sezioni italiane”.
Dunque SIGEA anche in Lombardia!
“Sono molto soddisfatto che finalmente anche in Regione Lombardia sia presente una sezione della Società Italiana di Geologia Ambientale - già ben diffusa su tutto il territorio nazionale. Ringrazio innanzitutto gli associati - ha dichiarato Gianluca Lattanzi - e il gruppo di esperti e professionisti che costituiscono il direttivo e le varie aree tematiche, che insieme a me porteranno avanti questo progetto di promozione della cultura geologico e della tutela dell’ambiente.
Sarà mia intenzione intraprendere un percorso scientifico-culturale rivolgendo la nostra azione non solo agli associati ma anche a tutti i cittadini, professionisti, enti e associazioni della Lombardia che operano o che sono legati alle tematiche geologico-ambientali, poiché sono assolutamente convinto che i risultati migliori avvengano soltanto con il confronto tra le idee e il rapporto interdisciplinare, attraverso una dialettica costruttiva e trasversale fra tutte le parti in gioco”.
La senatrice del M5s, Gisella Naturale, ha presentato una interrogazione ai Ministri dell'Ambiente e della tutela del territorio e del maree dello sviluppo economico, in merito alla possibile realizzazione dell’ennesimo parco eolico in Capitanata, nei Monti Dauni.
«La Puglia è stata una delle prime regioni del Paese coinvolte dal rapido sviluppo degli impianti eolici, la provincia di Foggia è quella dove si è registrato il maggior apporto in termini di produzione di energia eolica rispetto al contesto regionale, ben l’81,92% del totale regionale e 22% del totale nazionale. Gli incentivi a pioggia elargiti soprattutto negli anni dal 1990 al 2015, la mancanza di controlli sulle domande, le condizioni economiche critiche del territorio hanno prodotto un effetto devastante sul territorio. Viste dall’alto, queste altissime torri, danno vita a una infinita cicatrice- spiega la senatrice Naturale. Seppur ancora in fase di valutazione, la scadenza per presentare osservazioni è fissata per il 28 febbraio prossimo, è stato presentato un nuovo progetto di mastodontiche dimensioni denominato "EWR1 - San Martino – Serre", che prevede l'installazione di 19 aerogeneratori per una potenza complessiva di 115 MW, ricadente nei Comuni di Rocchetta Sant’Antonio con 17 aerogeneratori, Candela con due pale e con covidotti che potranno interessare i territori di Sant’Agata di Puglia, Ascoli Satriano e Deliceto. Nell’interpellanza, ai Ministri, chiedo se siano a conoscenza della situazione e se ritengano utile procedere con la costruzione dell’ennesimo parco eolico in un territorio, come quello dei Monti Dauni, che ha già subìto una mutazione paesaggistica a causa di questi impianti, considerando che ai comuni spesso non viene neppure riconosciuta un'equa compensazione, né in termini economici, né tantomeno ambientali, o se invece ritengano più opportuno procedere con il revampig o la sostituzione dei vecchi impianti- aggiunge Naturale. Proprio nel territorio di Rocchetta Sant’Antonio è presente un parco eolico di Edison, costruito nel 1999 dalla Riva Calzoni, tra le prime aziende italiane a occuparsi di rinnovabili e di eolico. L’impianto entrato in funzione nel 2000 è composto da 15 aerogeneratori monopala da 0,35 MW ciascuno, per una potenza totale installata di 5,25 MW. Questo vuol dire che l’intero parco produce meno di una pala del nuovo progetto "EWR1 - San Martino - Serre". Anche le sottostazioni e il cavidotto possono essere rigenerati. Andando a sostituire i 15 aerogeneratori con 3 pale di nuova generazione, si potrebbe produrre la quantità di energia di 50 torri eoliche di vecchia generazione. Un rapporto considerevole, quello di 3 a 50, capace di soddisfare il fabbisogno di energia da fonti rinnovabili. Allo stato attuale il parco eolico Edison risulta inattivo, pur essendo presenti ancora le 15 pale. Il caso di Rocchetta rispecchia un po’ tutti i centri dei Monti Dauni, dove i vecchi parchi eolici potrebbero far spazio a un numero minore di pale, con una produttività di gran lunga superiore». Conclude la senatrice pentastellata.
“Il sito delle Antiche Faggete di Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia e la pratica della transumanza, elemento distintivo del patrimonio culturale di ben 18 comuni sempre del Foggiano, potranno beneficiare delle risorse messe a disposizione dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM ) - in totale 75 milioni di euro - per promuovere progetti che contemplino la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’efficientamento energetico e la mobilità sostenibile all’interno dei siti UNESCO d’interesse naturalistico”.
Lo fa sapere il deputato del M5S Giovanni Vianello, membro della commissione Ambiente della Camera. “Il Ministero fa sapere che nel mese di febbraio verrà predisposto il bando al quale i Comuni aventi diritto potranno fare riferimento per preparare i loro progetti, i fondi inoltre sono disponibili per il triennio 2021-2023”, specifica il deputato.
“Sia il sito delle Antiche Faggete (riconosciuto UNESCO nel 2017) che l’elemento della transumanza (riconosciuto UNESCO nel 2019) sono localizzati in alcuni comuni della provincia di Foggia: Monte Sant’Angelo sia per quanto riguarda le Antiche Faggete che la pratica della transumanza, mentre unicamente per l’elemento della transumanza i comuni di Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Peschici, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Serracapriola, Vico del Gargano, Vieste”, sottolinea il membro della commissione Ambiente della Camera, concludendo: “Il riconoscimento UNESCO è fondamentale per dare lustro a questi bellissimi territori italiani che peró hanno bisogno di un ulteriore stimolo economico per trovare la loro piena valorizzazione, anche mettendosi al passo con i tempi che sempre più stanno procedendo verso la sostenibilità. Le risorse saranno un incoraggiamento concreto affinché i territori già investiti dall’importante riconoscimento UNESCO possano migliorare e mettere in contatto nuove idee”.
Al via su Produzioni dal Basso la raccolta fondi per il progetto che consentirà di realizzare un museo virtuale delle plastiche spiaggiate di oltre cinquant’anni fa e le mostre nelle scuole per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento da plastica dei nostri mari.
Anno dopo anno il problema dell’inquinamento da plastica dei nostri mari si fa sempre più evidente. È sicuramente un problema di quantità perché ogni anno ne finiscono in mare quasi 9 milioni di tonnellate, ma i problemi sono anche altri.
Tra questi il fatto che la plastica è praticamente eterna, cioè non si decompone ma si degrada lentamente fino a formare pezzettini sempre più piccoli che costituiscono le cosiddette microplastiche. Anche Enzo Suma, guida naturalistica di Ostuni, si è accorto che la plastica è eterna, specialmente durante le raccolte in spiaggia dove ha trovato e conservato numerosi prodotti di vario tipo degli anni ’80, ’70 e molti anche degli anni ’60. Plastiche che hanno anche più di cinquant’anni di vita e che, in molti casi, sembrano intatte. Tutta la plastica che abbiamo buttato in mare fino ad ora è ancora lì, trasformando il Mediterraneo in un’enorme zuppa di plastica. Per sensibilizzare la gente sul grave problema di questo tipo di inquinamento perché non sfruttare il potenziale evocativo di questi antichi reperti di plastica? Perché non farne una mostra o un museo?
È così che nel 2018 nasce l’idea del progetto Archeoplastica. Ora però non è più solo un’idea. Dopo oltre due anni di selezione del materiale raccolto in spiaggia è nato un progetto in crowdfunding su Produzioni dal Basso - prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation - finanziato direttamente dai cittadini. Un progetto che consentirà di realizzare un museo virtuale online per rendere disponibile a tutti l’osservazione di questi reperti, persino in 3D. I fondi serviranno anche per acquistare i materiali necessari per realizzare una mostra itinerante nelle scuole, in maniera tale da coinvolgere le giovani generazioni e, di riflesso, anche i loro genitori. Inoltre, verrà realizzato un opuscolo sul progetto che conterrà anche preziosi consigli su come consumare meno plastica, soprattutto quella usa e getta.
{youtube}VvX42UtyvGk{/youtube}
La raccolta fondi è stata lanciata da pochi giorni ma ha già ottanta donatori che hanno creduto nella brillante idea. Ma la strada è ancora lunga e solo il 30% del budget del progetto è stato raggiunto. La realtà promotrice della raccolta fondi si chiama Millenari di Puglia di cui Enzo Suma ne è il fondatore. Si tratta di una realtà molto conosciuta nel territorio dell’alto Salento e della Valle d’Itria, impegnata dal 2013 nella valorizzazione del territorio pugliese, nelle attività di escursionismo e nel volontariato naturalistico.
A proposito di volontariato, il giorno di San Valentino, domenica 14 febbraio, organizzeranno una giornata di raccolta collettiva della plastica in uno dei luoghi naturali più significativi del territorio ostunese, l’area naturale costiera di Torre Pozzelle. Meteo permettendo, alle 10 i partecipanti si incontreranno per ripulire dalla plastica un bellissimo tratto di costa costituito da cinque splendide calette e una torre aragonese del 1500. Sarà certamente un’occasione per passare una domenica all’aria aperta in una location meravigliosa ma anche un modo per toccare con mano il grave problema che sta colpendo tutti gli oceani e in misura maggiore il Mediterraneo. In quell’occasione sarà possibile conoscere gli ideatori di Archeoplastica e della raccolta fondi per la realizzazione di questo importante progetto di sensibilizzazione.
Tutti coloro che decideranno di sostenere l’iniziativa riceveranno alcune ricompense in edizioni limitata, come la possibilità di partecipare gratuitamente ad un’escursione di mezza giornata con i Millenari di Puglia.
Si è da poco conclusa l'Operazione “Margherita di Savoia 2021” dei carabinieri forestali del Reparto Operativo SOARDA del Raggruppamento Carabinieri Cites e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Gargano, finalizzata al contrasto del bracconaggio alle specie di avifauna migratoria e stanziale.
I militari sono stati impegnati in numerosi controlli diurni e notturni principalmente nell’aree ricadenti nel Parco Nazionale del Gargano, nelle zone umide costiere a nord, in corrispondenza della Riserva Naturale Isola di Varano e del lago di Lesina e nelle località interne dei Comuni di Zapponeta, Manfredonia, Lesina, Carpino, Poggio Imperiale e Cerignola.
Tre le persone denunciate in flagranza di reato per tentato furto venatorio aggravato (art. 56, 624 e 625 punto 2 e 7 del C.P.), per utilizzo di mezzi non consentiti, per porto abusivo ed omessa custodia di arma per uso caccia e concorso nel reato (art. 110 del C.P.).
Elevati n. 3 verbali amministrativi per “esercizio della caccia in orari non consentiti” e n. 2 verbali in merito all’applicazione della normativa anti COVID per “non aver rispettato il divieto di spostamento sul territorio nazionale tra regioni”, per un totale di € 1.178,00.
Sono stati sequestri di n. 3 fucili da caccia, n. 545 munizioni, n. 1 richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico e n. 3 esemplari di avifauna selvatica morta.
Le zone umide pugliesi, in particolare la provincia di Foggia, sono purtroppo connotate da un'alta illegalità venatoria tanto da far rientrare le province in uno dei sette black-spot (aree calde del bracconaggio italiano) individuati dal “Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici”.
Tali zone rappresentano un sito di importanza internazionale in termini di biodiversità, sia per l’avifauna stanziale che per quella migratoria, poiché sono uno snodo fondamentale lungo le rotte migratorie e rappresentano una tappa fondamentale di sosta per le migliaia di uccelli che si spostano dai siti riproduttivi a quelli di svernamento.
Le specie maggiormente cacciate sono acquatici: germani Anas platyrhynchos, moriglioni Aythya ferina, alzavole Anas crecca, fischioni Anas penelope, marzaiole Anas querquedula e anche volpoche Tadorna tadorna.
I carabinieri forestali hanno operato con il fattivo contributo del CABS, l’associazione di volontari specializzati in antibracconaggio, che quotidianamente con la loro attenta azione di osservazione e di monitoraggio delle aree potenzialmente interessate al fenomeno del bracconaggio, apportano un contributo qualificato all’attività di repressione.
Questo weekend Gargano Natour va in rete con racconti e immagini della Montagna del Sole.
Il settore turistico, si sa, è tra quelli più colpiti dalla pandemia.
Strutture dell'accoglienza e ristoranti sono ormai fermi da mesi, così come le guide turistiche, costrette a uno stop forzato per via degli spostamenti limitati dalle regioni.
Per questo nascono iniziative di tour virtuali come "Ti racconto il Gargano", un viaggio di conoscenza negli aspetti meno noti dello Sperone d'Italia dedicato agli appassionati di cammino e trekking ma non solo.
Il webinar, organizzato da Gargano Natour, trasmetterà con racconti e immagini i fenomeni naturali e storici che sono vere e proprie chiavi di lettura del territorio, utili a comprendere meglio il Gargano di oggi a partire dagli elementi e dalle forme del paesaggio attraversate durante il cammino.
L'iniziativa, trasmessa live tramite Google Meet, avrà la durata di 4 ore suddivise tra sabato 30 e domenica 31 gennaio (dalle 18 alle 20).
La partecipazione al webinar richiede l'acquisto di un ticket su www.garganonatour.it, se vogliamo anche un modo per sostenere gli operatori turistici in questo momento particolare.
Comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
a cura di Angelo Riccardi, già Sindaco di Manfredonia (FG) e iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Puglia.
«Il deputato di Manfredonia oggi ci ha proposto una figuraccia live, che al popolo farà invece passare come una performance eccezionale, sottoponendo al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la questione Energas, con un mesto riassunto delle puntate precedenti (della serie: finora ho parlato da solo, per cortesia che qualcuno si accorga che esisto).
Ed il Ministro, a dir poco imbarazzato, gli ha risposto esattamente ciò che anche il sottoscritto ha spiegato, ovvero che bisogna ora attendere il parere del Presidente della Regione Michele Emiliano.
Il nostro dj ha voluto anche dare una prova di forza, raccontando di come sia dispiaciuto per Manfredonia, città sciolta per infiltrazioni mafiose. Questa, caro Monaldi, te la potevi risparmiare, perché l’onta vergognosa caduta sulla nostra città, e di cui non si sono ancora trovati i colpevoli (visto che la Commissione non ha bonificato nulla di nulla e tiene in piedi esattamente gli stessi uffici e gli stessi dirigenti di prima), dovrebbe essere ‘lavata’ e non utilizzata a fini propagandistici.
Chissà se l’onorevole è a conoscenza di come un suo collega ha vergognosamente trattato sui media un’azienda di trasporti della nostra città che aveva vinto un appalto nelle Marche e i cui mezzi sono stati bruciati da un suo concittadino, mentre lui raccontava in giro della nostra ‘mafia’. Avresti dovuto mostrare i muscoli a tipi come lui che gettano discredito sulla tua e nostra città e non nasconderti dietro una questione che sai benissimo che non ha alcun fondamento.
Questo, giusto per rimanere in tema di ipocriti, riprendendo un tale della tua scuderia che oggi ha blaterato inutili chiacchiere. E non aggiungo altro, perché l’inutilità delle cose dette non meritano nemmeno una risposta».
Comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
a cura di Angelo Riccardi, già Sindaco di Manfredonia (FG) e iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Puglia.
Nota del consigliere regionale, Paolo Campo presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale.
“L'inserimento di una porzione del territorio pugliese nella mappa redatta da Sogin è inaccettabile e la mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale elenca tutti i più che ragionevoli motivi della nostra opposizione.
Intanto, è da rilevare che le aree delle province di Bari e Taranto sono definite 'parzialmente idonee' dalla stessa società, a causa della loro inclusione nell'area protetta del Parco della Murgia e per la presenza di produzioni agricole di elevata qualità e tipicità.
Alla notazione tecnica si aggiunge la valutazione politica circa l'inopportunità di chiedere alla Puglia e ai pugliesi di 'accogliere' un altro impianto potenzialmente pericoloso e inquinante, che si aggiunge a quelli molto impattanti del ciclo di produzione dell'acciaio e alle centrali elettriche alimentate da carbone.
Infine, il Governo deve tener conto dei programmi di sviluppo regionali sostenuti anche con fondi comunitari ed incentrati sulla bio-economia e l'industria culturale e del turismo, evidentemente incompatibili con la presenza di un deposito di scorie anche altamente radioattive.
La comprensibile necessità della realizzazione di questa infrastruttura non può determinare una compressione della legittima istanza dei pugliesi a vivere ed operare in una terra più salubre e sicura”.
Comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
“Presenterò un emendamento per prorogare il PiTESAI e per bloccare in maniera definitiva tutte le nuove trivelle e gli air gun”. Lo dichiara il parlamentare pugliese del M5S Giovanni Vianello, membro della commissione Ambiente Camera. “In accordo con tutti i colleghi M5S delle commissioni Ambiente, Attività produttive e Industria di Camera e Senato depositeremo questa proposta emendativa al decreto Milleproroghe di prossima discussione. In questa maniera il ministero dell’Ambiente avrà la possibilità di completare la VAS e la Conferenza unificata avrà il tempo utile per siglare l’intesa, e inoltre predisporremo lo stop a tutte le nuove trivelle e air gun”, aggiunge Vianello, sottolineando: “Sono state numerose le inesattezze diffuse sul tema delle trivelle da alcuni esponenti politici, per fortuna a riequilibrare il dibattito, riportandolo sulla linea della realtá, è intervenuto anche il comitato ‘No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili’. Il Comitato ha confermato pubblicamente che l’efficacia della moratoria contro le trivelle e gli air gun - che ricordo esiste grazie all’intervento del M5S - si estenderà fino ad agosto 2021, e non come è stato erroneamente riportato da alcuni politici che hanno parlato di termini scaduti”. “Ancora una volta i cittadini ben informati hanno dimostrato di saperne di più di taluni che campano di politica da 30 anni. Mi auguro che sul tema delle trivelle possa esserci la massima convergenza, sulla tutela ambientale dei nostri mari e territori non possono esserci bandiere politiche. Per questo faccio esplicito appello al Governo, ai presidenti di Regione, ai parlamentari, ai Consiglieri regionali e ai sindaci, affinché tutti condividano la proposta emendativa, adoperandosi ognuno nel suo rispettivo ruolo perché tutto si completi in modo adeguato”, conclude il deputato.
FOCUS
- Trivelle coste adriatiche, Pagliaro: "Governo incapace, mette a rischio i nostri mari"
- Trivelle coste adriatiche, dal M5S lo Stop e o.d.g. di Vianello nella Legge di Bilancio
- Trivelle coste adriatiche. G,. Gatta: “Difendiamo la Puglia dalle multinazionali del petrolio”