fonte a cura di Tommaso Tetro per Rinnovabili.it
Approvato all’unanimità il documento sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia. Completare nel modo più rapido possibile lo smantellamento dei vecchi impianti. Per Rossella Muroni (FacciamoEco) “dobbiamo partire per un grande processo di informazione, trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali; politica e governo devono fare la loro parte e accompagnare l’individuazione del luogo del Deposito nazionale per raccontare ai cittadini che questa è una scelta di sicurezza”.
La realizzazione del Deposito nazionale di rifiuti nucleari e il completamento tempestivo dello smantellamento dei vecchi impianti italiani. Questi i due elementi principali messi in evidenza dalla commissione Ecomafie con la relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia, che è stata approvata oggi all’unanimità ed è stata inviata ai presidente delle Camere.
La pubblicazione di alcune norme e documenti – avverte il documento che ha avuto come relatori Rossella Muroni, Pietro Lorefice, e Stefano Vignaroli – “attesi da tempo”, nel periodo di indagine della commissione – e in particolare il nulla osta arrivato per la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco tecnologico; oltre al Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, il decreto legislativo 101/2020 – “hanno posto le premesse per un quadro complessivo più chiaro, per avviare attività rilevanti e colmare alcune lacune sulla specifica materia”.
La pubblicazione della Cnapi si è resa “necessaria perché da qui dobbiamo partire per un grande processo di informazione, trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali. Dobbiamo gestire questa eredità nucleare – osserva Muroni, capogruppo di FacciamoEco – Federazione dei Verdi alla Camera – credo che politica e governo debbano fare la loro parte e accompagnare l’individuazione del luogo del Deposito nazionale con trasparenza, correttezza, investimenti, che raccontino ai cittadini che questa è una scelta di sicurezza perché non possiamo fare finta di non avere rifiuti radioattivi”.
Tra gli altri punti si rileva di dover “mettere l’autorità di controllo Isin nelle condizioni di operare con la massima efficacia: appare quanto mai necessario un aumento delle risorse”; mentre per “la società di Stato responsabile del decommissioning Sogin, le cui pianificazioni hanno visto negli anni considerevoli aumenti di tempi e di costi a carico della collettività, principalmente attraverso gli oneri di sistema delle bollette elettriche”.
Secondo la relazione – il cui lavoro di approfondimento è stato portato avanti attraverso numerose audizioni e l’acquisizione di una notevole documentazione tra il 2019 e marzo 2021 – “i costi e i tempi del decommissioning, attualmente 7,9 miliardi di euro con fine dello smantellamento nel 2035, rischiano però di aumentare se non si risolvono i problemi evidenziati dalla commissione e non si procede celermente nell’iter di realizzazione del Deposito nazionale. Il Deposito porta posti di lavoro (4mila l’anno per la costruzione e mille per la gestione), investimenti (900 milioni), e soprattutto maggiore sicurezza”.
La relazione si è anche concentrata sul “quadro normativo e di governo, mettendo in luce le diverse criticità, sia in termini di decreti attuativi mancanti, sia rispetto al recepimento della direttiva europea 2013/59 con il decreto legislativo 101/2020, che introduce rilevanti modifiche e risolve importanti situazioni, ma contiene ancora errori, introduce talune incertezze operative, rinvia a numerosi decreti applicativi”. Nell’indagine si sono presi in esame anche i siti dove erano presenti “nel recente passato, e in alcuni casi sono ancora presenti, criticità per diverse motivazioni: l’impianto di cementificazione rifiuti liquidi Cemex di Saluggia, il deposito Avogadro e il deposito LivaNova Site Management di Saluggia, il sito Itrec di Rotondella, il deposito Cemerad” a Taranto.
E’ per questa serie di “preoccupazioni” che “quanto prima debbano essere individuati meccanismi per tenere sotto controllo ed avviare a soluzione i problemi alla base della mancata applicazione di provvedimenti legislativi o della mancata gestione di situazioni note che richiedono interventi. E’ emersa la necessità di individuare le azioni più opportune per una maggiore efficacia e tempestività di intervento da parte degli organi di governo e delle amministrazioni ad essi collegate, soprattutto quando essi devono agire in maniera coordinata e concertata”.
Assonautica Italiana, fautrice del progetto "Turtle Walks" che fa da sentinella alla specie protetta delle tartarughe marine Caretta-caretta, dopo le basse temperature e le forti mareggiate registrate nei giorni scorsi che hanno messo a dura prova le giovani tartarughe che vivono nei nostri mari, lancia l'allarme attraverso le parole del presidente nazionale Giovanni Acampora.
“Il cold stunning sta falcidiando i giovani esemplari della specie. Serve una rete nazionale di soccorso sulle spiagge per le tartarughe in difficoltà. Assonautica Italiana in partnership con il Parco Nazionale del Gargano ed il Porto Turistico di Rodi Garganico ha dato il via nel 2020 ad un progetto pilota per comprendere e proteggere la migrazione delle tartarughe marine dai mari caldi verso le spiagge italiane, a causa dell'aumento della temperatura.
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Il clima brusco di questi giorni mette a rischio le tartarughe che si svegliano dal letargo, risalgono in superficie, subiscono uno shock termico, entrano in semi incoscienza, vengono spiaggiate e muoiono di freddo.
“Le tartarughe marine – continua Acampora - rappresentano un importante valore non solo ambientale delle nostre coste. Non possiamo dimenticare infatti che oltre ad essere un essenziale componente della biodiversità del mare, sono le ambasciatrici della balneabilità delle nostre acque. La specie è già in grande difficoltà per l'inquinamento da plastica che sta falcidiando migliaia di esemplari, ed ora anche il mal tempo la sta mettendo a rischio. Bisogna intervenire tempestivamente con mezzi adeguati e con l'aiuto di tutti.”
A seguito del ritrovamento da parte dei Fratelli Bezzi sulla spiaggia garganica di Calenella di due piccole tartarughe in evidente stato di cold stunning, le ricercatrici Lucrezia Cilenti (CNR IRBIM) e Marianna Marangi (Università di Foggia) hanno attivato la rete dei Turtle Walker Gargano di Assonautica, per monitorare le coste alla ricerca di tartarughe, in una corsa contro il tempo. Nelle giornate del 25 e 26 Marzo, dopo aver battuto le spiagge che vanno da Foce Capoiale fino a Peschici, tre tartarughe, una di 30 e due di appena 10 cm sono state ritrovate senza vita. Le due ricercatrici hanno prontamente chiamato l'Asl competente per i rilievi di routine e raccolta di materiale biologico per scopi scientifici. Nella stessa giornata è stata ritrovata anche un' altra piccola tartaruga di circa 10 cm, ancora viva, trasportata al Centro Recupero Tartarughe Marine dell'area.
Chi volesse partecipare alle attività di ricerca e soccorso delle Caretta-caretta può aderire alla campagna Turtle Walk 2021 inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure alla sezione di Rodi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per dare battaglia all’inquinamento elettromagnetico esistente a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, è sceso in campo Giancarlo Vincitorio, referente per la Puglia dell’Associazione nazionale Stop 5G.
Di seguito il comunicato stampa di Alleanza Italiana Stop5G Puglia.
Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
«E’ dal marzo del 1998 che non si riesce a fare rimuovere un grande traliccio di telefonia situato nei pressi di una scuola e di numerose abitazioni. Finanche un’ordinanza dell’allora sindaco Davide Pio Fini non è riuscito in questo obiettivo. Non sono state sufficientemente utili neanche le lagnanze, due anni prima, dei genitori degli alunni della scuola elementare “Dante-Galiani” e neppure la segnalazione, nel 1996, di un coraggioso medico di radioterapia in servizio nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza che aveva ipotizzato l’eventualità di una correlazione, sulla base di letteratura medico-scientifica, di due decessi per neoplasie maligne cerebrale con i campi elettromagnetici generati in particolare da quel traliccio con antenne irraggianti onde radio.
Ora è Giancarlo Vincitorio a tornare alla carica sul problema. Ha effettuato un sopralluogo con il referente locale di Stop 5G, ingegnere ambientale Francesco Di Cosmo, ed ha preso visione della vecchia documentazione. Poi ha scritto al sindaco Michele Crisetti per chiedere l’accesso agli atti riguardanti analisi degli impatti sanitari e ambientali di tutte le antenne 5G, 4G, LTE, FWA installate in territorio di San Giovanni Rotondo. Vincitorio chiede, tra l’altro, documenti attestati tutte le verifiche svolte alla data odierna da parte del Comune in merito al monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche e ai loro impatti sulla popolazione e l’ambiente. La finalità è evidente: l’associazione Stop 5G vuole che siano rimosso quel grande traliccio di telefonia da decenni in uso in via Galvani».
Parte in Italia il progetto – pilota “I tre cittadini” – libro in audio e video per spiegare ai ragazzi e alle famiglie il rischio sismico ed il rischio idrogeologico.
Prefazione del geologo Mario Tozzi – presentazione alla Scuola Media San Giovanni Bosco di Somma Vesuviana, prima scuola in Campania ad ospitare l’evento. Nel video non solo l’audio/video/libro ma anche la video – dichiarazione del Presidente Antonello Fiore.
Ragosta (Pres. Rotary Ottaviano): “Oggi è la “Giornata Nazionale della promozione della lettura – Se leggi fai strada” e la Scuola Media Statale “San Giovanni Bosco – Summa Villa” è la prima scuola campana dove presenteremo, questo pomeriggio, in video – conferenza con gli alunni, il primo audio/video/ libro che spiega i rischi naturali alle nuove generazioni, grazie alla sensibilità del dirigente scolastico, Ernesto Piccolo”.
Fiore (Pres. Naz. Sigea): “La fiaba “I tre porcellini” di Joseph Jacobs diventa manuale di educazione ambientale con il progetto “I tre cittadini”.
Campagna di Educazione Ambientale di Rotary e SIGEA nelle scuole della Campania. Primo appuntamento oggi in video – conferenza con gli alunni della Scuola Media Statale San Giovanni Bosco – Summa Villa di Somma Vesuviana.
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“Come possiamo impedire che la nostra società così sviluppata possa danneggiare l’ambiente e la vita che esso ospita? Spesso ci soffermiamo nel cercare un dialogo tra adulti per evitare che fenomeni naturali quali alluvioni, frane, terremoti, coinvolgendoci ci fanno perdere tutto compresi i nostri sogni. Ed allora abbiamo pensato che bisogna incominciare da piccoli a formare una consapevolezza e con le attività che ai più piccoli piacciono. Crediamo che le fiabe aiutino ad educare al rispetto dell’ambiente ed abbiamo pensato ad un piccolo manuale di educazione ambientale ispirato alla favola dei I Tre porcellini dove i tre lupi vengono sostituiti dall’alluvione, dalla frana, dal terremoto. Proponiamo una riflessione sul come contenere gli effetti dei fenomeni naturali per evitare, pensando di essere sicuri nelle proprie case e nelle proprie auto, di diventare vittime inconsapevoli dei fenomeni naturali. E lo facciamo tramite la fiaba di Joseph Jacobs protagonista del manuale di educazione ambientale in audio per i non vedenti ed in video – libro. Abbiamo realizzato anche un video promozionale, girato nei meravigliosi ambienti naturali e storici della Puglia”. Lo ha annunciato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).
“La conoscenza dell’ambiente e dei suoi delicati equilibri, la consapevolezza di come le attività umane possano interferire su questi equilibri producendo severe alterazioni dovrebbero interessare non solo a chi ha un animo sensibile e un profondo rispetto per la natura – ha proseguito Fiore - ma tutti perché ogni alterazione degli equilibri naturali interferisce con la nostra salute e con il nostro benessere. Se mal governati lo scorrere delle acque nei fiumi, l’evolversi delle colline, le variazioni delle linee di costa, le eruzioni vulcaniche, i terremoti e altri fenomeni naturali, possono mettere in crisi i nostri sistemi produttivi, economici e sociali ma anche le vite umane. E’ necessaria quindi una corretta pianificazione delle attività umane che tenga conto dell’evoluzione naturale. Evoluzione che anche a causa della crisi climatica in atto fa registrare eventi sempre più straordinari. La costruzione di una società sostenibile richiede un’adeguata formazione dei più piccoli e delle loro capacità di trasmettere all’esterno e all’interno delle proprie famiglie ciò che hanno appreso a scuola. Il nostro desiderio è quello di vedere formarsi e crescere una generazione in grado di avviare un cambiamento culturale partendo proprio dall’educazione ambientale e civica nelle scuole. Auguriamo ai ragazzi, ai docenti, agli educatori, una buona lettura e un buon ascolto del manuale “I Tre cittadini” e soprattutto una buona tutela dell’ambiente e della vita che esso ospita”.
Grazie al Rotary International Club di Ottaviano, ben 800 copie saranno nelle scuole della Campania, prima regione a promuovere tale iniziativa.
“Inizieremo questo pomeriggio in videoconferenza con gli alunni della Scuola Media Statale San Giovanni Bosco di Somma Vesuviana. Oggi è la “Giornata Nazionale della promozione della lettura – Se leggi fai strada” e la Scuola Media Statale “San Giovanni Bosco – Summa Villa” è la prima scuola campana dove presenteremo, questo pomeriggio, in video – conferenza con gli alunni, il primo audio/video/ libro che spiega i rischi naturali alle nuove generazioni - ha affermato l’architetto Nunzia Ragosta, Presidente del Rotary Club di Ottaviano - grazie alla sensibilità del dirigente scolastico, Ernesto Piccolo. Si tratta di una scuola eccellenza sul territorio che da sempre ha approfondito e curato tematiche riguardanti l’ambiente, il sociale, la valorizzazione del patrimonio culturale. Nell’ambito del progetto che come Rotary stiamo portando avanti “Sostenibilità ambientale – ciascuno misuri il peso del proprio passo sulla Terra”, espressione tratta dal pensiero della scrittrice Lucia Stefanelli, presenteremo il manuale di Educazione Ambientale “I tre cittadini” ideato dalla Società Italiana di Geologia Ambientale con la prefazione del noto geologo Mario Tozzi, divulgatore e volto della tv nazionale. Il manuale ha ricevuto il patrocinio morale dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio del Comune di Napoli e della Città Metropolitana. Con la Società Italiana di Geologia Ambientale, porteremo nelle aule scolastiche il progetto di divulgazione della conoscenza geologica proprio attraverso il video/audio/libro di Antonello Fiore. Inoltre l’audio/libro sarà divulgato anche presso i ragazzi non vedenti. Stiamo provando a dare una mano a scuotere le coscienze. Rotary Club di Ottaviano e SIGEA saranno insieme nella campagna di divulgazione delle geo - scienze presso la popolazione giovanile. Modererà la prof.ssa Elvira Franzese”.
Istituita nell’ottobre del 2016 con decreto del Ministero dei Beni Culturali, la Giornata nazionale del Paesaggio intende “promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e a sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati”.
Quest’anno la giornata del paesaggio assume un rilievo particolare, dal momento che il Ministero assegnerà, nell’occasione, il Premio Nazionale del Paesaggio, conferito con cadenza biennale e scelto per la candidatura italiana al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, giunto alla VII edizione.
Questo riconoscimento viene attribuito dal Ministero agli attuatori di buone pratiche per la qualità del paesaggio e della vita delle comunità locali, capaci di testimoniare le potenzialità del Patrimonio culturale del nostro Paese attraverso la creazione di economie sostenibili e la diffusione e la divulgazione di valori etici e culturali.
Nello spirito ed in linea con le finalità istitutive della giornata nazionale, l’ASP Zaccagnino ha inteso presentare la candidatura al Premio Nazionale 2021 del “Paesaggio agrario di Olivastri storici del Feudo di Belvedere”, iscritto ad ottobre dello scorso anno nel Registro Nazionale dei paesaggi rurali storici, quale primo importante risultato del protocollo di intesa sottoscritto a febbraio 2017 oltre che dall’intestata ASP capofila, anche dall’Ente Parco Nazionale del Gargano, dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Foggia e dai comuni di San Nicandro Garganico, Apricena, Lesina e Poggio Imperiale.
Siamo fiduciosi che il Feudo Belvedere possa concorrere con ottime chance al Premio Nazionale, sia per le qualità intrinseche, dal momento che, come è stato riconosciuto nel decreto, “l’area si è mantenuta sostanzialmente integra dal XIII secolo”, sia per le valenze dei beni culturali e storici che il Feudo custodisce, sia soprattutto per la bellezza che, come dice il nome stesso attribuito da più di ottocento anni, si può cogliere nel panorama e nel territorio.
L’ASP è fortemente motivata a porre in essere tutte le attività necessarie, con il concorso e la collaborazione delle Amministrazioni e delle Istituzioni, pubbliche e private, affinché la tutela e la promozione del Feudo possano divenire occasione di valorizzazione e sviluppo sostenibile dell’intero territorio.
Dichiarazione del presidente della Commissione Ambiente Paolo Campo
«La vigilanza ambientale è una funzione essenziale su cui investire attenzione istituzionale e risorse. È l'unanime orientamento emerso nel corso della riunione della Commissione Ambiente svoltasi ieri e conclusasi, su mia proposta, con la richiesta di audizione dell'assessore al Personale per promuovere il riallineamento degli organici degli uffici territoriali, l'implementazione della dotazione tecnica, l'organizzazione di corsi professionali.
Come in tante aree della pubblica amministrazione, il blocco del turn over ha impedito la sostituzione puntuale degli ex dipendenti delle Province trasferiti nell'organico della Regione Puglia e andati in pensione.
Di qui la difficoltà a garantire livelli adeguati di efficienza ad un servizio sempre più decisivo a tutela dell'ambiente, di sostegno alle istituzioni territoriali e di ausilio alle associazioni e alle organizzazioni di rappresentanza di interessi diffusi.
Con spirito costruttivo e collaborativo, i consiglieri regionali che compongono la Commissione Ambiente intendono affiancare la Giunta nella ricerca dell'indispensabile soluzione strutturale ad un problema che sarà inevitabilmente aggravato dai pensionamenti già programmati».
I fiori garganici hanno ora un’enciclopedia tutta dedicata a loro: una guida scientifica alla biodiversità che è in Puglia, tra mare e cielo. Il Parco Nazionale del Gargano punta sulla conoscenza e sulla conservazione della natura. Con la recente pubblicazione dell’enciclopedico volume Flora vascolare del Gargano e delle Isole Tremiti - Chiavi analitiche per la determinazione l’Ente Parco Nazionale del Gargano punta sulla conoscenza della natura del proprio territorio e sulla promozione di iniziative finalizzate alla conservazione dei beni ambientali che lo caratterizzano.
Gli autori del libro sono due tra i massimi esperti di flora del Gargano, il prof. Wolfgang Licht, ricercatore e docente in pensione dell’Università di Mainz in Germania, e il prof. Robert Philipp Wagensommer, ricercatore e docente presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari Aldo Moro.
«Si tratta di un libro di circa mille pagine che riguarda l’intera flora vascolare del Gargano e delle Isole Tremiti, cioè tutte le piante spontanee e spontaneizzate, ad esclusione dei muschi e delle alghe>>, spiega con soddisfazione il prof. Wagensommer, che aggiunge come <<attraverso le chiavi analitiche presentate nel libro» sia «possibile determinare tutte le specie e sottospecie presenti nel territorio indagato», sottolineando che «il libro propone anche 50 tavole iconografiche, rappresentanti 200 specie, e 64 pagine fotografiche, raffiguranti 86 specie».
Nella presentazione che introduce il libro, il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, Prof. Pasquale Pazienza, accoglie «con piacere» la conclusione di questo lavoro «fortemente voluto dall’Ente Parco Nazionale del Gargano», sottolineando come sia «fuor di dubbio che, per esser gestita correttamente, la diversità floristica e faunistica di un territorio deve innanzitutto essere conosciuta» e che «la conoscenza di quante e quali specie sono presenti in un ambito territoriale>> assume <<una forte rilevanza».
«Sono certo che, con questa pubblicazione, il parco nazionale del Gargano arricchisce il basamento di conoscenza delle valenze ambientali esistenti nel suo territorio», aggiunge il presidente del Parco Nazionale del Gargano, che sottolinea come il volume rappresenti <<un validissimo strumento di approfondimento di conoscenza per gli esperti botanici, ma anche, e più semplicemente, una bella lettura per quegli appassionati che vogliono avvicinarsi alla conoscenza dell’immensa diversità floristica del nostro meraviglioso territorio>> e chiude la presentazione augurandosi che il libro «possa essere apprezzato da chiunque voglia conoscere più approfonditamente alcuni aspetti specifici del nostro magnifico promontorio garganico e dello splendido arcipelago delle Isole Tremiti».
Il volume, appena pubblicato, è stato interamente realizzato con finanziamento pubblico e, pertanto, la sua distribuzione e vendita sono gestite unicamente dall’Ente Parco Nazionale del Gargano.
La Sezione Pugliese della Società Botanica Italiana, attraverso il suo Presidente, prof. Mario De Tullio, esprime «viva soddisfazione per la pubblicazione di quest’opera, che non è solo un fondamentale contributo alla conoscenza della natura, ma anche uno strumento pratico per la tutela ambientale e la promozione di un turismo sostenibile in uno dei territori più ricchi di biodiversità della nostra Regione».
Sotto un ponte, lungo l'A14, l'autostrada meglio conosciuta come "Adriatica", tonnellate di rifiuti speciali abbandonati abusivamente, formando un'area molto vasta come discarica a cielo aperto. Ingenti i danni ambientali.
Il Nucleo operativo di polizia ambientale della guardia costiera di Manfredonia ha effettuato, sotto il coordinamento della Procura dauna, un’operazione di polizia ambientale finalizzata al contrasto e alla repressione del fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti, in località contrada Monterozzi, agro del Comune di Foggia.
L’operazione ha portato alla luce un’area di circa 8000 mq situata nei pressi del viadotto sottostante l’autostrada A14 Adriatica, completamente adibita a discarica abusiva di tonnellate di rifiuti speciali e non, abbandonati sul terreno.
Diverse le tipologie e la natura dei rifiuti rivenuti dai militari tra cui, scarti edili derivanti da lavorazioni industriali, pneumatici usati, rifiuti urbani vari e rifiuti derivamenti da lavorazioni agricole. Alcuni presentavano evidenti segni di combustione.
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L'area interessata è stata posta sotto sequestro penale e successivamente affidata in custodia al dirigente competente del Comune di Foggia per il successivo avvio delle operazioni di bonifica e messa in sicurezza.
Il sequestro effettuato dalla polizia giudiziaria operante è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale procura.
Le indagini per individuare gli eventuali responsabili degli abusi rilevati proseguiranno al fine di individuare gli autori dei reati.
L’attività illecita perpetrata, è particolarmente pericolosa per l’ambiente poiché il materiale rinvenuto potrebbe comportare un inquinamento delle falde acquifere e del terreno circostante.
Anche quest’ultima operazione portata a termine dai militari della guardia costiera rientra nell’operazione nazionale sulla tutela dell’ambiente denominata "30 days at sea".
Dalla sezione Archeoclub d'Italia di Pescara giunge questa presa di posizione.
De Collibus: “Acheoclub d'Italia condanna i lavori di pulizia che hanno rovinato il giardino dell’abazia di Santa Maria Arabona a Manoppello (PE). Chiediamo alla Soprintendenza Regionale del MIBAC di verificare se non sia stato anche violato il vincolo di tutela insistente sul monumento che potrebbe non essere limitato al solo edificio”.
“Anche Archeoclub d'Italia si unisce al grido di protesta e indignazione contro i lavori di “pulizia” che hanno gravemente colpito il giardino storico dell’abazia di Santa Maria Arabona a Manoppello (PE). Ci uniamo alla condanna unanime delle associazioni intervenute recentemente ed esprimiamo la nostra preoccupazione e il nostro disappunto per i lavori eseguiti nel giardino. Esso da sempre abbellisce il complesso dell'Abbazia con la sua cornice verdeggiante, ove si potevano ammirare piante interessanti e alberi secolari in una combinazione tra natura e sacro che ogni anno affascinava e attirava tanti turisti e appassionati di giardini e beni culturali. Il valore e l’importanza di un monumento non sono costituiti soltanto dalla sua storia e dalla sua qualità artistica ed architettonica, ma anche dall’intero contesto naturalistico e paesaggistico sul quale insiste. Pertanto chiediamo alla Soprintendenza Regionale del MIBAC di verificare se non sia stato anche violato il vincolo di tutela insistente sul monumento che potrebbe non essere limitato al solo edificio”. Lo ha affermato Giulio De Collibus, Presidente Onorario di Archeoclub d’Italia nazionale e Presidente di Archeoclub d’Italia di Pescara.
“Archeoclub d’Italia si unisce quindi alle numerose richieste avanzate alla Curia Vescovile, responsabile del monumento, di intervenire – ha continuato De Collibus - e di prendere provvedimenti contro chi ha prodotto un danno simile. Un giardino inserito nel 2016 nella guida nazionale dei giardini storici d’Italia non merita di essere scempiato in tal modo dall’inaccettabile decisione del Rettore dell’Abbazia di dare in gestione il giardino in mano a volontari non titolati e non esperti. Si faccia chiarezza al più presto sull’accaduto
Siamo solidali con la comunità di Manoppello che, in un momento difficile per il turismo a causa del covid e delle varie restrizioni, è costretta a subire danni su un bene amatissimo dai cittadini e dai residenti. Sappiamo che tanti cittadini si sono indignati per l'accaduto”.
L’Italia è candidata ad ospitare il “Decimo Forum Mondiale sull’Acqua”. Per la prima volta sarebbero insieme i Capi di Stato e i rappresentanti di tutte le religioni sul tema dell’Acqua.
Martini: “L’ultimo si è svolto a Brasilia nel 2018 ed ha visto 172 Nazioni rappresentate, oltre centodiecimila visitatori e quasi centomila metri quadrati di spazi espositivi. Sono certo, ha concluso Martini che il nuovo governo del Presidente Draghi, un governo ambientalista che punta a “mettere in sicurezza il Paese” e che per centrare l’obiettivo necessita che gli “interessi di parte” vengano dopo i “bisogni dell’Italia” riprenda il Dossier che avevamo già trasmesso al Presidente Conte. L’Italia è già ufficialmente candidata. Nei prossimi mesi si pronuncerà il World Water Council di Marsiglia che organizza un FORUM mondiale ogni tre anni
Una grande alleanza per l’Italia e portare per la prima volta nel nostro Paese il Forum Mondiale sull’Acqua!
“L’ITALIA è candidata ad ospitare il decimo Forum Mondiale sull’Acqua nel marzo 2024. Per sostenere la Candidatura di Firenze e di Assisi ad ospitare il “Decimo Forum Mondiale dell’ Acqua” nel 2024 si è costituita un’ Associazione Temporanea di Scopo, composta dal Comune di Firenze, dal Comune di Assisi, dalla Custodia del Sacro Convento di Assisi, dal Consiglio Nazionale Geologi, dall’ Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, Meteo Giuliacci, Skpoìa s.r.l., Cae spa, Agronomist World Academy Foundation, Iat s.r.l , dal Water Right and Energy Foundation con ALTA SCUOLA appunto come capofila della candidatura. Il dossier di candidatura, con il sostegno del Ministero degli Esteri, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, di Ispra e di tanti altri soggetti pubblici e privati è al vaglio del World Water Council di Marsiglia che organizza un FORUM mondiale ogni tre anni: l’ultimo a Brasilia nel 2018 ha visto 172 Nazioni rappresentate, 12 Capi di Stato, 56 ministri titolari del governo delle acque con più di 100 delegazioni, oltre centodiecimila visitatori e quasi centomila metri quadrati di spazi espositivi. In Italia, per la prima volta oltre ai Capi di Stato, arriverebbero anche tutti i Rappresentanti delle religioni mondiali. Chiediamo il pieno appoggio del Presidente del Consiglio, Mario Draghi”. Lo ha affermato Endro Martini, geologo, Presidente del Centro Alta Scuola dell’Umbria, capofila della candidatura italiana.
L’appello a Draghi a sostenere la candidatura presentata a Marsiglia. La decisione World Water Council di Marsiglia che organizza un FORUM mondiale ogni tre anni sta per arrivare.
“Sono certo - ha continuato Martini - che il nuovo governo del Presidente Draghi, un governo ambientalista che punta a “mettere in sicurezza il Paese” e che per centrare l’obiettivo necessita che gli “interessi di parte” vengano dopo i “bisogni dell’Italia” riprenda il Dossier che avevamo già trasmesso al Presidente Conte e che l’ Italia non si lasci sfuggire questa opportunità per dimostrare al mondo nel 2024 come il “rinascimento” sia possibile dopo aver superato il periodo buio che stiamo ancora attraversando, grazie al Genio Italiano, che si ispira a Leonardo da Vinci e a Francesco d’ Assisi”.
Sarà per l’Italia il grande e definitivo rilancio: Firenze, Assisi, Roma l’Italia tutta!
“Saranno le città di Firenze ed Assisi per 7 giorni a cavallo della giornata Mondiale dell’Acqua – ha concluso Martini - dove si affronteranno i temi della TROPPA ACQUA, POCA ACQUA: GLI ESTREMI IDRICI (Alluvioni-Siccità) E COME GESTIRLI; IL DIALOGO INTERRELIGIOSO: VALORE SPIRITUALE E INTERRELIGIOSO DELL’ACQUA; -IL CAMBIAMENTO CLIMATICO; - LA CRISI -POST PANDEMICA NEL SETTORE IDRICO e a seguire altre due giornate a Roma per WATER AND FOOD (ACQUA E CIBO).
Abbiamo presentato, come Capofila del Comitato Promotore la Candidatura dell’Italia con le tre città suddette, con un programma dal titolo “FACING A GLOBAL CHANGE: IN THE MAKING OF THE WATER “RINASCIMENTO” (Affrontare una sfida mondiale: per un rinascimento dell’acqua) i cui contenuti sono illustrati al seguente link https://www.altascuola.org/x-world-water-forum-2024-2/ ”.
Il Centro Alta Scuola è Associazione Culturale e Scientifica no-profit della Regione Umbria e dei comuni di Orvieto e Todi. E’ “Scuola di Alta Specializzazione e Centro Studi per la Manutenzione e Conservazione dei Centri Storici in Territori Instabili”.