Nella serata scorsa, la Polizia di Stato ha sventato un tentativo di furto di un’autovettura nel centro cittadino foggiano.
In particolare, giunta la segnalazione sul numero di emergenza 113, i poliziotti della Squadra Volante si portavano immediatamente sul posto, ove trovavano due soggetti intenti a rubare l’auto. Alle vista degli operatori, gli uomini si davano a precipitosa fuga a bordo della vettura in loro possesso e, in una maldestra retromarcia, uno dei poliziotti rimaneva ferito al ginocchio. I soggetti venivano accompagnati in Questura e opportunamente deferiti all’Autorità Giudiziaria, mentre l’agente di Polizia veniva trasportato al Pronto Soccorso per le cure del caso, fortunatamente senza riportare gravi lesioni.
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di un uomo 40enne sottoposto alle indagini preliminari in relazione al reato di tentata estorsione, occorsa nei mesi di aprile e maggio scorsi.
Dall’attività di indagine condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, coordinata dalla Procura della Repubblica, emergeva che il soggetto avrebbe monopolizzato il settore del trasporto pazienti gravitante intorno agli Ospedali Riuniti di Foggia, attraverso sistematiche intimidazioni nei confronti dei vari operatori impegnati nel servizio.
Il 40enne, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altri reati, veniva rintracciato dagli investigatori e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 30 anni, sottoposto alle indagini preliminari in relazione al reato di tentato omicidio di un giovane ventenne avvenuto il 15 ottobre scorso.
I fatti fanno riferimento ad un agguato, occorso in questo centro cittadino, in cui il 20enne veniva attinto da colpi di arma da fuoco mentre era in coda al semaforo a bordo di un auto con la compagna e la figlia di appena 4 anni, da parte di un soggetto che si era avvicinato al suo veicolo.
Il personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, delegata dalla locale Procura della Repubblica, avviava un’attività investigativa che consentiva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del soggetto in ordine al reato contestato e di ricostruire l’intera dinamica degli eventi.
In particolare, emergeva che l’evento sarebbe scaturito da un litigio occorso qualche giorno prima tra le parti.
L’uomo, dopo essere stato rintracciato nei pressi della sua abitazione, veniva associato presso la locale Casa Circondariale.
Inoltre, si evidenzia che da successiva attività investigativa, emergeva che il giovane 20enne ed un suo amico avessero nella propria disponibilità delle armi, presumibilmente procurate per vendicare quanto accaduto il 15 ottobre scorso.
Per tale motivo, i poliziotti eseguivano una perquisizione domiciliare e venivano rinvenute nelle rispettive abitazioni, armi illegalmente detenute.
Pertanto, i due soggetti venivano tratti in arresto in relazione al reato di detenzione illegale di armi e associati presso la locale Casa Circondariale.
I procedimenti pendono nella fase delle indagini preliminari;
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Il Questore della provincia di Foggia: «Nel complimentarmi con i poliziotti della Squadra Mobile, che hanno dato l’ennesima prova di grandissima professionalità, intendo sottolineare come, ancora una volta, per motivi futili è stata sfiorata una tragedia.
L’azione di prevenzione e contrasto delle Forze di Polizia sul territorio foggiano, coordinate efficacemente dall’Autorità Giudiziaria, riesce a dare puntuali risposte alle esigenze di sicurezza dei cittadini».
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Gip presso il Tribunale di Foggia, su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un giovane 19enne, sottoposto alle indagini preliminari in relazione al reato di atti persecutori.
In particolare, l’attività d’indagine condotta dal personale della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Foggia, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, prendeva avvio dalla querela presentata da una giovane donna che lamentava un grave stato di ansia e timore per la propria incolumità, con conseguente destabilizzante turbamento psicologico, dovuto alle reiterate minacce e molestie, poste in essere dal soggetto, a seguito del rifiuto della proposta di intrattenere con lui una relazione sentimentale.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato presso la sua abitazione per ivi rimanere sottoposto agli arresti domiciliari.
Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari;
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di quattro soggetti, sottoposti alle indagini preliminari in relazione ai reati di falsità materiale ed ideologica, false attestazioni a pubblico ufficiale, fabbricazione di documenti falsi e false testimonianze; contestualmente, a carico di un quinto soggetto è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica e svolta dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Foggia, veniva avviata a seguito della segnalazione di un pubblico ufficiale e permetteva di ricostruire la dinamica degli eventi e di raccogliere elementi di reità a carico dei quattro soggetti in relazione alle citate azioni delittuose.
In particolare, i due avvocati avrebbero assoldato altri tre soggetti convincendoli, dietro retribuzione, a rendere false dichiarazioni al pubblico ufficiale in merito alla loro identità e ad incidenti stradali mai avvenuti, permettendo così agli stessi di ricevere sui propri conti correnti cospicui risarcimenti liquidati da Giudici di Pace per sinistri stradali inesistenti;
i tre testimoni assoldati dai professionisti si presentavano con false identità e documenti fraudolenti, al fine di suffragare quanto da loro affermato.
Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari a carico dei soggetti coinvolti, estese anche ai supporti informatici in loro possesso, nel corso delle quali sono stati rinvenuti ulteriori indizi di reità.
Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari;
Va precisato che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Foggia. Nuove e straordinarie operazioni ad “Alto Impatto” per la sicurezza del "Quartiere Ferrovia”
Nella città di Foggia è stata sviluppata una ampia strategia per il superamento delle condizioni di degrado sociale ed urbanistico, nell’ambito di una serie di tavoli tenuti in Prefettura con le Forze di Polizia, la gestione commissariale del Comune di Foggia e le associazioni di categoria e cittadine, volta ad individuare ed intervenire nelle aree e quartieri risultati fortemente degradati e compromessi, tra i quali in particolare il c.d. “Quartiere Ferrovia” sul quale sono stati promossi significativi interventi e progettualità impattanti, confluite nel Patto della sicurezza urbana di Foggia sottoscritto alla presenza del Sig. Ministro del’Interno. Sono state infatti numerosissime ed importanti le operazioni interforze ad “Alto Impatto” svolte in alcuni luoghi particolarmente esposti a fenomeni di degrado.
In linea con la recente direttiva del Ministro dell’Interno, questa azione sinergica già sperimentata efficacemente si andrà a strutturare ed attuare anche grazie a nuove e straordinarie operazioni ad “Alto Impatto”, a partire da quella in corso questa mattina a Foggia presso il c.d. “Quartiere Ferrovia”, con l’impiego di un cospicuo numero di personale appartenente alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Locale, a cui si aggiunge il personale dell’Ispettorato del Lavoro e dell’A.S.L. SPESAL, e che si replicheranno con modalità analoghe nelle prossime settimane anche in altre aree del capoluogo dauno.
Le linee operative delle attività di controllo sono state definite in specifici Tavoli Tecnici svolti in Questura tenendo conto delle aree di maggior degrado, con riferimento alle condizioni di disagio abitativo, scolastico e occupazionale, unite a fenomeni di marginalità, che contribuiscono a favorire le consumazioni di reati e al proliferare di fenomeni di particolare allarme sociale, quali l’abuso di sostanze stupefacenti, di alcool, la vandalizzazione e l’occupazione di edifici e spazi pubblici, ed è stata prevista accanto ad una meticolosa e capillare azione di controllo del territorio anche una mirata e puntuale azione di verifica delle attività commerciali del comprensorio.
La Polizia di Stato, a seguito di attività investigativa condotta dal personale D.I.G.O.S. della Questura di Foggia e delle risultanze delle attività tecniche della Polizia Scientifica in occasione dell’incontro di calcio “Foggia – Brindisi”, valevole per il campionato di serie “C”, stagione 2023/2024, disputato presso lo stadio comunale “P. Zaccheria”, veniva individuato un soggetto all’interno dello stadio, nonostante fosse destinatario del provvedimento DASPO della durata di anni 5.
Il provvedimento veniva emesso in data 15.04.2022 dal Questore della provincia di Foggia, con il quale vietava allo stesso di accedere ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive.
A conclusione di tutti gli accertamenti investigativi, il personale della Polizia di Stato procedeva in data 16.10.2023 all’arresto in flagranza differita del soggetto.
Inoltre, il personale Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Foggia, ha intrapreso un’analisi approfondita del profilo dell’uomo, al fine di valutare la possibilità di emettere provvedimenti di prevenzione volti ad infrenare l’inclinazione alla commissione dei reati, imponendo allo stesso di tenere una condotta conforme alla legge mediante una serie di prescrizioni che ne limitano l’opportunità di delinquere.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Il Questore della provincia di Foggia, nell’ambito delle attività volte alla prevenzione e al contrasto della criminalità comune e organizzata, ha provveduto all’emanazione di misure di prevenzione personali nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi.
In particolare, il personale Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Foggia, ha intrapreso un’analisi approfondita dei profili di numerosi soggetti, gravati da precedenti di Polizia, che ha fatto emergere condizioni tali da ritenerli socialmente pericolosi perché inclusi fra le persone che “vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose”, nonché fra coloro che “sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo… la sicurezza o la tranquillità pubblica”.
A seguito di tale accertamento, il Questore ha emesso 73 provvedimenti di AVVISO ORALE nei confronti di altrettanti soggetti, sottoposti alle prescrizioni previste dal sopracitato provvedimento di prevenzione, al fine di infrenare l’inclinazione alla commissione dei reati, imponendo loro di tenere una condotta conforme alla legge mediante una serie di prescrizioni che ne limitano l’opportunità di delinquere.
Tali provvedimenti hanno riguardato in gran parte soggetti residenti nel comune capoluogo, ma anche intranei alla criminalità nelle aree di San Severo, Manfredonia, Cerignola e Lucera.
Inoltre, il Questore ha proposto 31 misure di SORVEGLIANZA SPECIALE con obbligo di soggiorno al Tribunale di Sorveglianza di Bari, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti socialmente pericolosi, dediti alla commissione di reati comuni o intranei alla criminalità organizzata.
I provvedimenti hanno riguardato 9 soggetti residenti nel Capoluogo, 10 nell’area di Cerignola/Orta Nova,4 nel comune di San Severo e 3 in quello di Lucera.
Tale misura prevede l’imposizione di determinate prescrizioni quali, tra le altre, l’obbligo di soggiornare nel comune di residenza, l’obbligo di permanenza presso la propria abitazione durante le ore notturne, il divieto di associarsi ad altri pregiudicati, l’obbligo di presentarsi presso gli uffici di polizia tre volte alla settimana e di darsi stabilmente ad un’attività lavorativa lecita.
La finalità di tale misura preventiva consiste nel sottoporre soggetti particolarmente pericolosi per la sicurezza pubblica a stringenti controlli, volti ad infrenare la loro propensione alla commissione di attività illecite.
Inoltre, il Questore ha proceduto alla rivalutazione della pericolosità sociale di 5 soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, rimessi in libertà dopo un lungo periodo di detenzione, per i quali si è ritenuto di riproporre la misura della sorveglianza speciale.
La Polizia di Stato, in collaborazione con la Polizia Locale, continua incessantemente le attività nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione di attività delittuose e a contrastare ogni forma di illegalità che si possono verificare nelle zone del centro cittadino foggiano.
Nella giornata di ieri, i servizi sono stati concentrati nella zona “Quartiere Ferrovia”, meglio individuata nell’area ricomprendente il nodo-intermodale “RUSSO”, la stazione ferroviaria, piazza Vittorio Veneto, viale Manfredi, Viale XXIV maggio, via Bainsizza, via Monfalcone, via Montegrappa, via Monte Sabotino, via Piave, via Isonzo, via Podgora, ove i cittadini segnalano particolari fenomeni di criminalità diffusa e abusivismo commerciale.
I controlli sono susseguiti, poi, nella zona del centro storico e sono stati conseguiti i seguenti risultati:
- 375 Persone identificate;
- 203 Veicoli controllati;
- 9 Sanzioni al CdS elevate;
- 35 sequestri amministrativi su via Podgora;
- 3 esercizi commerciali controllati;
- 2 perquisizioni;
- 1 sequestro di g. 3, 8 di sostanze stupefacenti
MANFREDONIA
I servizi straordinari di controllo del territorio sono stati disposti dalla Polizia di Stato anche nel comune di Manfredonia, in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro e A.S.L. SPESAL.
Il servizio operativo è stato concentrato soprattutto nelle piazze ed aree maggiormente segnalate dai cittadini, quali zona Monticchio e zona Croce, raggiungendo i seguenti risultati:
- 77 Persone identificate;
- 39 Veicoli controllati;
- 3 sanzioni al CdS elevate;
- 5 esercizi commerciali controllati;
Sono in corso specifici accertamenti da parte del personale dell’Ispettorato del Lavoro e A.S.L. SPESAL circa le posizioni lavorative e le condizioni di sicurezza dei lavoratori
Sempre nel comune di Manfredonia, è stato effettuato dalla Polizia di Stato, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza con unità cinofila, il servizio ad ALTO IMPATTO che ha portato al conseguimento dei seguenti risultati:
- 65 Persone identificate;
- 64 Veicoli controllati;
- 5 Sanzioni al CdS elevate;
- 55 esercizi commerciali controllati;
- 6 contestazioni amministrative elevate
LUCERA
Nel comune di Lucera i servizi straordinari di controllo del territorio disposti dalla Polizia di Stato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, l’Ispettorato del Lavoro e A.S.L. SPESAL, hanno riguardato maggiormente le aree con peculiari condizioni di disagio abitativo, scolastico, occupazionale al fine di prevenire la profilazione di attività delittuose e a contrastare ogni forma di illegalità.
Suddetti servizi hanno permesso di conseguire i seguenti risultati:
- 77 Persone identificate;
- 39 Veicoli controllati;
- 10 Sanzioni al CdS elevate;
- 5 esercizi commerciali controllati;
Durante le attività di controllo presso gli esercizi commerciali sono emerse alcune anomalie che saranno oggetto di ulteriori accertamenti da parte del personale dell’Ispettorato del Lavoro e A.S.L. SPESAL per la successiva contestazione delle violazioni amministrative.
CERIGNOLA
Infine, nel comune di Cerignola la Polizia di Stato con il supporto dell’unità cinofila, ha effettuato mirati servizi straordinari di controllo del territorio, conseguendo i seguenti risultati:
- 32 Persone identificate;
- 45 Veicoli controllati;
- 7 Sanzioni al CdS elevate;
- 5 esercizi commerciali controllati;
- 3 sequestri amministrativi;
- 40 perquisizioni
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 60 anni, colto nella flagranza del reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.
In particolare, nell’ambito di un servizio disposto per la prevenzione e il contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti, gli investigatori della Squadra Mobile notavano presso l’abitazione del soggetto, già sottoposto per i medesimi reati alla misura cautelare degli arresti domiciliari, un anomalo via vai di persone, alcune note come consumatrici di stupefacenti.
Considerato che è apparso altamente fondato quanto appreso nel corso dell’attività info-investigativa e che dunque fosse presente nell’abitazione dell’uomo un consistente quantitativo di sostanza stupefacente destinato alla cessione a terzi, i poliziotti procedevano con un’attività di perquisizione, ausiliati dalle unità cinofili in forza presso la Questura di Bari, che consentiva di rinvenire e sequestrare oltre un etto di cocaina il cui valore sul mercato nella rivendita al dettaglio si aggira sugli 8-9.000 euro, oltre a denaro contante.
Terminate le formalità di rito, l’uomo su disposizione dell’Autorità Giudiziaria veniva associato presso la Casa Circondariale di Foggia.
Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari;
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.