L’Ente parco nazionale del Gargano ha aderito a “WolfNext” il Progetto di Sistema Trasversale - finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - realizzato attraverso l’attivazione di un network di Parchi nazionali che prevede l’attuazione condivisa e su vasta scala di un sistema di monitoraggio, gestione e conservazione del lupo nell’area del Parco.
Lo scopo del progetto è favorire lo scambio di elementi di conoscenza della specie (sia in termini di presenza che di dimensioni della popolazione) per realizzare un sistema condiviso di monitoraggio favorendo l’applicazione di buone pratiche già sperimentate in altri contesti territoriali italiani che hanno prodotto positivi risultati.
Sono previste una serie di indagini sul campo per stabilire la presenza del lupo e lo status della popolazione nei territori interessati finalizzate a intervenire con misure utili a ridurre il conflitto tra lupo e attività antropiche e prevenire così l’impatto predatorio sul patrimonio zootecnico.
Nell’ambito del Progetto WolfNext al Parco nazionale del Gargano è stato assegnato dal Ministero dell’Ambiente l’intero importo del finanziamento richiesto dall’Ente pari a 75 mila euro. Ciascuno dei Parchi aderenti infatti partecipa al progetto sviluppando azioni coerenti al proprio quadro gestionale e avvalendosi del finanziamento riconosciuto.
“L’adesione dell’Ente Parco nazionale del Gargano alla partnership di progetto assume una significativa rilevanza in relazione, sia al miglioramento dell’attività di monitoraggio della specie attraverso l’uso di protocolli condivisi e applicati nelle altre aree protette, sia alla capacità di svolgimento di valutazioni tecniche dei sistemi di controllo e di prevenzione da mettere in campo per mitigare il fenomeno degli attacchi da lupo sofferto dal comparto zootecnico locale. Da sempre, nell’ambito delle prescrizioni normative e delle dotazioni di bilancio, l’Ente parco eroga somme per indennizzare le aziende che subiscono danni a causa di attacchi da fauna selvatica e in particolare da lupo (quale grande carnivoro presente nel territorio) e ungulati. Più di recente, inoltre, l’Ente si è fortemente adoperato nel sensibilizzare i vari livelli istituzionali superiori a questo importante tema, rimarcando la necessità di modificare le attuali norme affinché, nel ristorare le aziende dei danni subiti, si passi da un regime di indennizzo a uno risarcitorio per evitare di traslare – così come evidenziato nell’incontro organizzato coi parlamentari a luglio 2021 – anche solo parte dei costi della conservazione ambientale sulle spalle delle aziende attive nostra area protetta”, ha dichiarato il presidente Pasquale Pazienza.
Altro aspetto di rilevante importanza, che accomuna tutti i Parchi impegnati nel progetto, riguarda l’attuazione di uno studio sui rischi sanitari riconducibili alle interazioni del lupo con le attività dell’uomo e con il randagismo canino (fenomeno già particolarmente evidente nell’ibridazione della specie) da cui scaturiscono serie minacce per la sopravvivenza stessa della specie del lupo oltre che epidemiologiche per l’uomo.
La partnership di progetto è così composta: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano - Val d’Agri-Lagonegrese, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Parco Nazionale dell'Aspromonte, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Parco Nazionale del Gargano, Parco Nazionale del Gran Paradiso, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale della Sila, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Nazionale della Val Grande Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Lunga 10 chilometri, la pista ciclopedonale consentirà di pedalare costeggiando la Riserva Naturale di Isola di Varano e congiungerà le due località di Capoiale e Foce Varano, lungo l’asse dell’Istmo di Isola Varano. Previste anche mini aree di sosta attrezzate.
È stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della ciclovia “Isola Varano”, finanziata per 2 milioni di euro dall’Ente parco nazionale del Gargano attraverso l’aggiudicazione di fondi del Ministero per la Transizione Ecologica (MiTE) – oggi Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica (MASE) – dedicati alla realizzazione di infrastrutture verdi.
L’utilizzo dei fondi, per visione progettuale dell’Ente parco nazionale del Gargano, è stato declinato alla realizzazione di una ciclovia nei comuni di Cagnano Varano e di Ischitella, utile a incentivare una mobilità lenta in quei territori, ma anche a supporto di uno sviluppo turistico locale sostenibile capace di favorire virtuosi processi socio-economici unitamente alla salvaguardia ambientale.
“L’aggiudicazione di queste risorse è un risultato importante, assolutamente non scontato, che è stato reso possibile grazie all’impegno profuso dal personale dell’Ente parco dedicato alla presentazione al ministero di una serie di proposte progettuali in linea con i suoi macro-obiettivi di policy e con la vision di sviluppo locale recentemente più volte rimarcata dalla governance dell’Ente stesso. Nello specifico, il progetto di ciclovia tra Cagnano e Ischitella declina l’uso di dette risorse in una ragionata pianificazione locale, ovvero perseguendo una strategia che vede l’Ente impegnato nella realizzazione di progetti strategici basati su un modello di sviluppo locale capace di coniugare – anche in una logica di offerta turistica integrata – la tutela dell’ambiente con l’accessibilità e la fruizione territoriale presupposti necessari alla valorizzazione dell’identità, delle peculiarità e dell’attrattività dei luoghi nella nostra area protetta”, ha commentato il Presidente del Parco Pasquale Pazienza.
Dopo la stipula della convenzione per la progettazione tra il Parco e i Comuni di Ischitella e Cagnano (con il primo designato quale ente capofila), il Comune di Ischitella ha trasmesso all’Ente parco il relativo progetto esecutivo.
“L’obiettivo del progetto è quello di realizzare un percorso che aiuti la riscoperta e la riqualificazione di alcune parti del territorio lungo il nostro meraviglioso lago di Varano che sono rimaste nascoste. La ciclovia tra Ischitella e Cagnano Varano è dunque funzionale, non solo al collegamento tra le due realtà, ma anche alla valorizzazione di un itinerario più ampio.
Negli ultimi anni, il tema della mobilità sostenibile ha acquisito un maggior peso nel dibattito pubblico e questa crescente attenzione è dovuta da una parte ad una maggiore sensibilità verso il cambiamento climatico, dall’altra, ad una domanda crescente di turismo e tempo libero che privilegia la scoperta dei territori con mezzi ecologici. Esplorare un territorio, una città o un paese in bicicletta incentiva un’esperienza di mobilità innovativa che permette di scoprire paesaggi che in macchina non sarebbero accessibili. È fondamentale cogliere le necessità del territorio, rispondendo così non solo alle esigenze delle grandi città, ma anche dei Comuni più piccoli. Il progetto della ciclovia ‘Isola Varano’ diventa oggi realtà per l’impegno primamente dell’Ente parco e del suo Presidente, a cui va il nostro sincero ringraziamento”, il commento del sindaco di Ischitella Alessandro Nobiletti.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Cagnano Varano. “L’approvazione del progetto esecutivo della ciclo- pedonale ‘Isola Varano’ è un importantissimo primo passo per la promozione di un turismo lento ed esperienziale che sposi la tutela ambientale ed il benessere di una delle aree protette più suggestive ed attraenti del nostro Gargano. La ciclovia consentirá di pedalare costeggiando la Riserva Naturale di Isola di Varano, coniugando così la promozione turistica alla sempre più ricercata tutela della biodiversità. Non potremmo che essere più fieri di fare parte di questo grande progetto”, il commento di Michele Di Pumpo.
L’Ente parco nazionale del Gargano ha approvato il progetto definitivo di efficientamento energetico del Centro Polifunzionale delle Isole Tremiti per un investimento di circa 727 mila euro.
Il complesso edilizio di viale Amerigo Vespucci sull’isola di San Domino è un centro di aggregazione culturale e sociale per la Comunità tremitese e, grazie a questo intervento dell’Ente parco, si avvia a una importante riqualificazione.
L’investimento complessivo ammonta a circa 727mila euro e riguarda nello specifico l’efficientamento del sistema di illuminazione e l’adeguamento tecnologico dei sistemi per l’efficienza energetica. Al termine dei previsti interventi l’immobile passerà dall’attuale classe energetica G a quella A4.
I fondi stanziati rientrano nel bando “Programma di interventi di efficientamento energetico, mobilità sostenibile, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici dei Parchi” del Ministero per la Transizione Ecologica (MiTE) – ora Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica (MASE) – a cui l’Ente parco nazionale del Gargano ha partecipato candidando utilmente diverse proposte progettuali.
“L’intervento di riqualificazione energetica del centro polifunzionale, oltre a determinare un deciso miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e di mitigazione dei cambiamenti climatici, risponde anche a un altro importante obiettivo del programma ministeriale, ovvero quello di realizzare degli interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico che possano essere esempi da prendere a modello da parte dei singoli cittadini così inducendoli a scelte consapevoli in campo energetico”, ha affermato il Presidente Pazienza.
Nel dettaglio, l’intervento prevede l’installazione di pannelli solari termici piani (anche per la produzione di acqua calda sanitaria) e di un impianto solare fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Da ciò deriveranno vari impatti positivi che spaziano dal confort termico e acustico all’interno degli ambienti, ai benefici in termini di risparmio economico associati a minori consumi energetici nonché alla riduzione – l’aspetto più rilevante – della CO2 immessa in atmosfera.
“Ritengo doveroso ringraziare l’Ente parco nella persona del suo Presidente Pasquale Pazienza, per l’attenzione rivolta ancora una volta a queste Isole da me rappresentate. La riqualificazione dell’immobile ‘centro polifunzionale’ rappresenta una opera meritoria e ci consentirà di avere un’idonea sede da dedicare a una serie di attività di cui si avverte l’esigenza nel territorio”, il commento del Sindaco Giuseppe Calabrese.
L’Ente parco nazionale del Gargano è tra i partner dello Short Master “Biodiversità, zootecnia e qualità dei prodotti di origine animale” organizzato dal DAFNE dell’Università degli Studi di Foggia.
Il patrocinio si inserisce nelle azioni messe in campo dall’Ente per favorire la cooperazione interistituzionale finalizzata alla realizzazione di percorsi formativi altamente specializzati per la creazione di nuove figure professionali nell’ambito della conservazione, della valorizzazione e della biodiversità zootecnica con particolare attenzione alle razze autoctone.
Le attività previste hanno lo scopo di formare e aggiornare laureati provenienti da diversi corsi di studio attraverso un percorso didattico realizzato con l’ausilio di docenti universitari, tecnici ed esperti.
Lo Short Master è articolato in sei moduli: Conservazione delle risorse genetiche animali, Gestione della biodiversità, Sanità animale e risvolti in sanità pubblica, Valorizzazione della biodiversità zootecnica: qualità e sicurezza dei prodotti di origine animale, Qualità e biodiversità: strategie e marketing, Attività in campo e visite tecniche.
Il percorso ha durata di 4 mesi, per un totale complessivo di 500 ore, corrispondenti a 20 crediti formativi.
EUROPARC Federation – la rete europea dei Parchi – ha riconfermato al Parco nazionale del Gargano, e per la prima volta assegnato all’Area marina protetta “Isole Tremiti”, la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).
Il 2 dicembre a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo si è tenuta la cerimonia di conferimento alla quale hanno partecipato per l’Ente parco il presidente Pasquale Pazienza, il direttore Vincenzo Totaro e il coordinatore della CETS Michele Guidato.
La CETS è coordinata a livello europeo da EUROPARC Federation, la rete europea dei Parchi, che ha il compito di verificare sul campo e certificare che le aree protette candidate a questo riconoscimento abbiano implementato processi partecipativi inclusivi e trasparenti orientati allo sviluppo di azioni e politiche informate ai principi del turismo sostenibile con il necessario coinvolgimento degli stakeholders locali.
Tale riconoscimento rappresenta il risultato di un percorso di coinvolgimento di vari operatori, pubblici e privati, attivato dall’Ente parco lo scorso anno, e continuato negli ultimi mesi, e definisce l’affermazione di rinnovati obiettivi riguardanti la caratterizzazione delle due aree naturali protette quali destinazioni di turismo sostenibile.
“La CETS premia l’eccellente lavoro di cooperazione intra-territoriale che l’Ente parco ha messo in atto e rappresenta una ulteriore e importante certificazione che, proseguendo nella seconda fase, consentirà agli operatori privati, che vorranno conseguirla, un riposizionamento delle loro attività e la possibilità di candidarsi più opportunamente a una serie di bandi locali e nazionali. Il mio ringraziamento al personale del Parco che ha lavorato per affermare questo importante obiettivo, che apre ulteriori nuove possibilità di sviluppo per tutto il territorio e che ci consentirà una partecipazione attiva nei tavoli di concertazione per la pianificazione strategica europea in tema di nuove politiche di gestione territoriale”, il commento di Pasquale Pazienza.
Il Parco nazionale del Gargano sta procedendo alla redazione del nuovo Piano Antincendio Boschivo anche avvalendosi del D.I.S.S.P.A. (Dipartimento di Scienze del Suolo) dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, col quale è già stato sottoscritto un accordo di collaborazione.
Il nuovo piano ha tra i suoi obiettivi principali quello di aggiornare la cartografia delle aree oggetto d’interesse in base alla loro viabilità, alla loro accessibilità per tipologie diverse di mezzi, alle linee elettriche e ai punti di approvvigionamento idrico in esse esistenti, ai tracciati spartifuoco, ai punti di avvistamento e alle basi utili ai mezzi terrestri e aerei.
E’ inoltre all’attenzione dell’Ente la possibilità di riadeguare infrastrutture esistenti nell’area protetta al fine di affermare ulteriori presidi interforze (caratterizzati dalla presenza di Carabinieri Forestali, Vigili del fuoco e ARIF) che possano rappresentare la risposta più utile, ovvero più efficace ed efficiente, alle esigenze delle attività di prevenzione e di contrasto agli incendi boschivi.
Un obiettivo, questo, condiviso con il Comando dei Vigili del fuoco della provincia di Foggia e perseguito grazie alla sinergia interistituzionale che, sotto il coordinamento della Prefettura di Foggia, vedrà coinvolti l’Ente parco nazionale del Gargano (che si è già predisposto – nell’ambito del suo piano AIB – a impegnare risorse finanziarie per riadattare le infrastrutture necessarie) e la Regione Puglia.
“L’aggiornamento del Piano AIB rientra tra le azioni che l’Ente parco pone periodicamente in essere per affermare azioni di prevenzione, ma anche di contrasto del drammatico fenomeno degli incendi boschivi che gravemente affligge anche il nostro territorio. Con esso, attraverso l’individuazione delle aree suscettibili di maggior rischio d’incendio e di adeguate azioni di prevenzione, l’Ente mira a rendere operativi una serie di «fattori scudo» con cui perseguire la mitigazione del problema degli incendi boschivi e tentare di assicurare una maggior tutela del territorio. E’ proprio per affermare questi importanti obiettivi che abbiamo anche concordato con il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di realizzare un presidio rurale nella nostra area protetta. Siamo convinti che l’importante sinergia interistituzionale, creata attorno a detta proposta, consentirà una migliore attività di prevenzione, ma anche una maggiore tempestività d’intervento in caso d’incendio” ha dichiarato il presidente Pasquale Pazienza.
L’Ente parco nazionale del Gargano ha attivato la procedura per aggiudicare i lavori di manutenzione e ripristino dei segnalamenti marittimi di perimetrazione nell’Area marina protetta (AMP) “Isole Tremiti”.
Tale intervento agevolerà i fruitori dell’area marina – già a partire dal prossimo mese di aprile, data prevista per il completamento dei lavori – ad una migliore consapevolezza nella fruizione corretta e responsabile e, dall’altro, per la Capitaneria di Porto rappresenterà un ulteriore elemento per il miglioramento della vigilanza a tutela delle risorse naturalistiche dell’area.
Nello specifico, per un investimento complessivo di circa 380.000,00 euro, si doterà l’area marina delle 11 boe di perimetrazione e dei 4 miragli terrestri di delimitazione delle diverse zone (“A – riserva integrale”, “B – riserva generale”, “C – riserva parziale”), andati alla deriva o distrutti a causa di eventi meteomarini straordinari.
“E’ questa un’ulteriore azione che l’Ente parco pone in essere per migliorare la fruizione dell’Area marina protetta in una logica di sempre maggiore tutela delle risorse ambientali ivi esistenti e nel contempo dotando gli organi di controllo di un ulteriore strumento necessario alle loro attività di vigilanza”, ha affermato il presidente Pasquale Pazienza.
Dichiarazione del consigliere regionale Paolo Campo, presidente della Commissione consiliare ambiente.
“Far diventare le Isole Tremiti un luogo in cui si proteggono e condividono i valori fondanti dell’integrazione europea e i principi universali di libertà e pace.
È la proposta di legge che ho firmato – insieme ai colleghi Fabiano Amati, Raffaele Piemontese e Filippo Caracciolo – con l’intento di migliorare la qualità della vita di tremitesi e viaggiatori e la sostenibilità ambientale del turismo, come di promuovere nuove relazioni e nuove consapevolezze civiche e culturali.
Chissà quanti ricordano che proprio le Isole Tremiti furono luogo di confino per gli omosessuali, e non solo, durante il fascismo: terre emerse così belle e affascinanti furono sfregiate dall’insensatezza di quel regime.
Su quella memoria vogliamo fondare un progetto culturale incentrato sui temi della transizione energetica e della convivenza europea, aperto alla partecipazione di giovani cittadini del nostro Paese e di quelli dell’Unione Europea.
E vogliamo riscoprire le connessioni ideali tra le Isole Tremiti e l’isola di Ventotene, anche questa luogo di confino fascista, per farle diventare opportunità di dialogo e amicizia nel nome di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e di tutti i padri fondatori dell’Europa libera e unita”.
Isole Tremiti, Amati: “Legge speciale per migliorare servizi e legare l’isola all’Europa e al sogno di Spinelli”.
“Abbiamo depositato una proposta di legge per riconoscere uno statuto speciale alle Isole Tremiti. Migliorare i servizi di trasporto e igiene con risorse speciali e ospitare ogni anno 300 giovani in una Summer school sull’energia, per gettare semi d’Europa anche sull’Adriatico e in linea con il manifesto di Altiero Spinelli. E chissà se un giorno, Ventotene dal mare Tirreno e Isole Tremiti dall’Adriatico, non possano gemellarsi per aprire gli occhi di tutti al mondo nuovo degli Stati Uniti d’Europa.”
Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, promotore e sottoscrittore, assieme ai Consiglieri regionali Raffaele Piemontese, Paolo Campo e Filippo Caracciolo, della proposta di legge “Riconoscimento delle Isole Tremiti come luogo di libertà, integrazione europea, memoria, cultura, incanto e leggenda".
“La proposta di legge riconosce l'arcipelago delle Isole Tremiti, uniche isole italiane adriatiche abitate e con autonomia comunale, come luogo di libertà, integrazione europea, memoria, cultura, incanto e leggenda.
Il riconoscimento ha l'obiettivo di migliorare tutti gli indicatori di attrazione e qualità della vita, attraverso intervenuti finanziari continuativi e puntuali.
Le attività collegate in concreto al riconoscimento sono: a) sviluppo e miglioramento della mobilità pubblica per facilitare l'accessibilità ai luoghi di maggiore interesse dell'arcipelago; b) sviluppo e miglioramento dello spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani; c) eventi internazionali di studio, informazione e divulgazione sul tema dell'energia come strumento di prosperità, sicurezza ambientale e pace.
Le singole disposizioni prevedono che per ogni esercizio finanziario e con il disegno di legge sulle disposizione per la formazione del bilancio, la Giunta regionale destina una dotazione finanziaria, distinta per le singole attività previste.
Quanto all'obiettivo relativo all'organizzazione dell'evento di studio, informazione e divulgazione, la proposta di legge prevede un evento principale di almeno tre giornate, organizzato nella forma della Summer school residenziale riservata a 257 giovani pugliesi, uno per comune, a 20 giovani italiani e a 23 giovani appartenenti ai Paesi europei, il cui programma, validato da un Comitato scientifico-organizzativo, è diretto ad assicurare la partecipazione di relatori internazionali, con prevalenza di appartenenti alle istituzioni europee e nazionali, e ad esponenti di Università e imprese energetiche europee.
La selezione dei 257 giovani pugliesi è effettuata dai singoli comuni, tra residenti di età compresa tra 18 e 30 anni e sulla base di criteri di merito resi preventivamente pubblici e comparando lavori originali sul tema della Summer school.
Una quota integrativa di partecipanti, pari a 43 giovani italiani ed europei, è destinata a radicare i principi del manifesto "Per un'Europa libera e unita", scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi e divulgato da Eugenio Colorni, così da riunire nel nome dell'ideale europeo due realtà insulari del mare Adriatico e del mare Tirreno, ossia Ventotene e Isole Tremiti. La selezione dei 43 giovani italiani ed europei potrà essere affidata dal Comitato scientifico-organizzativo al Comune di Ventotene, in collaborazione con il Movimento Federalista Europeo, sulla base di un "Protocollo d'amicizia" e di criteri non vincolanti suggeriti dal Comitato scientifico.”
LACUS unisce Lesina e Cagnano Varano: parte la sfida per la valorizzazione turistica della terra dei laghi. Presentato a Foggia l’evento co-organizzato dal Parco nazionale del Gargano con il contributo della Regione Puglia.
L'immagine del lago è da sempre simbolo di calma e immobilità, come di un luogo dove nulla accade e il tempo si è fermato. Ma è solo l'apparenza, perché tanta vita si nasconde all'interno di un lago e, soprattutto, come sa chi vive da sempre sulle sue sponde, tanta storia racchiude il territorio che lo accoglie. Questo è tanto più vero se parliamo dei Laghi di Lesina e Varano, così strettamente collegati alla vivacità del mare, caratteristica che ha creato un luogo unico e che ha forgiato il carattere dei suoi abitanti.
Nasce da questa suggestione il progetto “LACUS, la Terra dei Laghi”, con la proposta di un evento in grado di restituire una vera e propria esperienza culturale, e avviare riflessioni virtuose sul rapporto tra enogastronomia, cultura, paesaggio, comunità locale e turista.
Il Comune di Lesina è capofila del progetto approvato e finanziato nell’ambito del Programma di Promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità ed educazione alimentare della Regione Puglia (approvato con D.G.R. n.282 del 7.03 2022) – Annualità 2022-2023, che prevede il sostegno ad iniziative per la valorizzazione e promozione del territorio e dei prodotti agroalimentari. In virtù di un accordo di partenariato, l’Ente Parco del Nazionale Gargano è co-organizzatore dell’iniziativa, condivisa anche dal Comune di Cagnano Varano.
“LACUS, la terra dei laghi”, in programma dall’8 al 10 dicembre 2022, è il punto di partenza per attuare un processo di valorizzazione e promozione in una logica di sistema. A Lesina, trenta produttori locali daranno vita, per tre giorni, ad un percorso enogastronomico emblema dell’identità e della tradizione del territorio. I banchetti di legno si snoderanno sul lungolago (via Banchina Vollaro), che per l’occasione sarà chiuso al traffico veicolare, e nella cosiddetta Piazza Rosa dei Venti, dov’è collocata la meridiana.
Il nutrito programma prevede una serie di attività: escursioni in catamarano sul lago, al Bosco Isola e nel centro storico; masterclass con alcuni degli chef locali più affermati, ambasciatori della tradizione gastronomica e culinaria della terra dei laghi; le ricette delle mamme dei vicoli, custodi degli antichi piatti della tradizione; dimostrazioni di pesca e cucitura delle reti; visita al museo della laguna e passeggiata lungo il sentiero del lago. Chiuderà ogni giornata la performance di videomapping a cura dell’artista Hermes Mangialardo: le case sul lungolago di Lesina diventeranno lo schermo su cui proiettare immagini e luci, per narrare la storia di un luogo e dei suoi abitanti, offrendo allo spettatore una visione inaspettata ed emozionante.
Impreziosiscono la manifestazione la mostra fotografica “Le Mani delle Donne” e l’asta benefica a cura dell’associazione Una Mano Amica di Lesina; il foto contest con la street art in via San Clemente a cura dell’associazione Lesina Azzurra; “Il lago racconta – storie di vita sulla Laguna”, con la collaborazione dell’associazione Lesina Solidale; tutte testimonianze della vivacità del terzo settore.
Agli espositori sarà riservato un workshop B2B che si propone di dare nuovo impulso allo sviluppo del settore agroalimentare. Le aziende sono invitate a proporre i propri prodotti ai buyer interessati a conoscere la tradizione più autentica, ed avere così la possibilità di avvicinarsi al mondo del food marketing e dell’export agroalimentare.
A Cagnano Varano, nella giornata di venerdì 9 dicembre, si potrà visitare la Grotta di San Michele, sarà possibile degustare i piatti della tradizione lagunare a cura degli chef del posto e partecipare a un laboratorio di pane, formaggio e dolci della tradizione per adulti e bambini, insieme ad una dimostrazione di intreccio di cesti in vimini e di pasta fresca a cura delle signore cagnanesi.
Nasce il brand “LACUS, La terra dei laghi”, lanciato dal Comune di Lesina, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Gargano e in collaborazione con il Comune di Cagnano Varano. È un progetto realizzato nell’ambito del Programma di promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità per l’anno 2022-2023 della Regione Puglia, che prevede il sostegno ad iniziative per la valorizzazione e promozione del territorio e dei prodotti agroalimentari.
Le eccellenze locali e l’enogastronomia, elementi attrattori del turismo e chiave di lettura culturale, insieme alla valorizzazione delle bellezze del territorio, saranno tra i protagonisti dell’evento “LACUS, La terra dei laghi”, che si svolgerà da giovedì 8 a sabato 10 dicembre 2022 a Lesina e Cagnano Varano.
L’articolato programma sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Foggia lunedì 21 novembre, alle 10.30, nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana (Piazza XX Settembre).
Interverranno il Presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta; il Sindaco di Lesina, Primiano Di Mauro; il Sindaco di Cagnano Varano, Michele Di Pumpo; il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza; il Vice Presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e la project manager, Ester Fracasso (PugliaIdea).
EUROPARC Federation – la rete europea dei Parchi – ha riconfermato al Parco nazionale del Gargano, e per la prima volta assegnato all’Area marina protetta “Isole Tremiti”, la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).
Tale riconoscimento rappresenta il risultato di un percorso di coinvolgimento degli operatori privati, degli enti pubblici, delle associazioni e dei tanti stakeholders, attivato dall’Ente parco lo scorso anno, e continuato negli ultimi mesi, e definisce l’affermazione di un rinnovato obiettivo riguardante la caratterizzazione delle due aree naturali protette quali destinazioni di turismo sostenibile.
“L’assegnazione della Carta premia l’impegno dell’Ente parco e dei tanti soggetti che hanno voluto esserci: a loro rivolgo il mio personale ringraziamento. Il percorso tracciato contribuirà a mantenere viva la capacità di lavorare insieme, di confrontarsi e di sviluppare sempre nuove idee di intervento gestionale e sempre più aperto alla possibilità di includere un sempre maggior numero di operatori attivi nel Gargano. Tutto ciò anche per affermare la possibilità di utilmente organizzarsi per accogliere i benefici derivanti da determinate politiche com’è stato di recente nel caso delle ZEA (Zone Economico-Ambientali)”, ha dichiarato Pasquale Pazienza.
La cerimonia di premiazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile si svolgerà presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles il prossimo 2 dicembre.