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Le riserve di ‘Pavari’ e ‘Sfilzi’ potrebbero diventare Patrimonio Naturale dell’Umanità ed annettersi così a quelle di ‘Falascone’ ed ‘Umbra’, già insignite nel 2017 dell’importante riconoscimento. Tutto dipenderà dalla relazione tecnica del danese Jan Woollhead, ispettore della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), inviato nel weekend appena terminato tra le faggete vetuste della Foresta Umbra. Il prossimo step prevede la stesura di un report su quanto visto e sentito durante la visita alle riserve, da sottoporre a un’apposita commissione UNESCO alla quale toccherà esprimersi nei prossimi mesi.

Ad accompagnare l’ispettore nei siti candidati, il presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza, Alfredo Di Filippo, docente di botanica dell’Università della Tuscia di Viterbo e curatore del dossier per le faggete garganiche, Anna Kovarovics, del coordinamento del dossier di candidatura, due esperti del Ministero dell’Ambiente (Direzione Patrimonio Naturalistico) e un referente del Parco Nazionale d’Abruzzo (capofila del progetto di candidatura seriale delle faggete italiane). Il gruppo è stato supportato dal Reparto Biodiversità dei Carabinieri Forestali e dall’Arif (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali) in rappresentanza del settore Foreste della Regione Puglia.

“L’ispettore della IUCN - ha dichiarato Alfredo Di Filippo - ha espresso grande apprezzamento per la notevole biodiversità, specialmente arborea, conservata nelle foreste candidate e in quelle che hanno già ottenuto il riconoscimento. Ottenere il bis dall’UNESCO consentirebbe di includere lembi di foresta vetusta unici che ospitano alberi e liane di dimensioni ed età eccezionali per l’Europa e il Mediterraneo e di congiungerli a quelle foreste uniche ad elevata biodiversità che distinguono il Gargano come isola biogeografica unica in Europa e nel Mondo. Proteggere questi ecosistemi nella loro integrità, oltre a conservare la loro inestimabile ricchezza biologica, è il principale strumento che abbiamo per sottrarre enormi quantità di carbonio all’atmosfera e contrastare efficacemente i cambiamenti climatici”.

La visita naturalistica si è conclusa con un confronto con i sindaci di Monte Sant’Angelo e Vico del Gargano, Comuni che ricadono nel patrimonio forestale, e gli attori del territorio (Operatori Turistici, Guide Turistiche, Ufficio UNESCO di Monte Sant’Angelo, Protezione Civile, Carabinieri Forestali e Arif) che hanno risposto alle domande poste dall’ispettore circa la storia, i rapporti con la comunità e gli effetti che questo riconoscimento potrebbe produrre in termini turistico-economici. Lo stesso ispettore ha apprezzato lo spirito di collaborazione profuso da Ente Parco, Regione e Carabinieri Forestali, sottolineando l’importanza strategica di queste sinergie per garantire la tutela e la fruizione del Patrimonio dell’Umanità.

“Da questa due giorni – ha dichiarato il Presidente del Parco Pasquale Pazienza- è venuto fuori un grande lavoro di squadra, a dimostrazione di come l’obiettivo comune sia quello di portare il Parco e l’intero Gargano a vincere una nuova, grande sfida e a conquistare un’altra importante vetrina internazionale che va in una duplice direzione: tutela ambientale e gestione dei beni ambientali improntata su una valorizzazione anche economica. Ora non resta che attendere i risultati che ci auguriamo possano regalarci il terzo riconoscimento UNESCO”.

“Nessuna discriminazione di genere o operazione politica, ma un’azione resasi necessaria per l’assenza di un adeguato bagaglio tecnico-professionale essenziale per dirigere la macchina amministrativa del Parco e per porre fine ad un atteggiamento incapace di creare condizioni relazionali ed operative idonee sia con la Presidenza che con buona quota dei dipendenti dell'Ente. Non da ultimo la segnalazione del reiterato uso dei mezzi dell'Ente per finalità non istituzionali”.

Il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza interviene sulle polemiche sollevate dopo la risoluzione del contratto con la direttrice Maria Villani per “mancato superamento del periodo di prova".

La richiesta di ispezione da parte del Ministero arrivata da più parti è auspicata dallo stesso Pazienza, che oltre ad aver tempestivamente informato gli Uffici del Ministero delle criticità esistenti, ha anche attivato gli opportuni controlli interni tramite il coinvolgimento immediato del Collegio dei Revisori, valutando al contempo di intraprendere ulteriori iniziative.

“Un’ispezione del Ministero e l’avvio di attività d'indagine – sostiene Pazienza – servirebbero ancor di più e meglio a mettere in luce tutte le strumentalizzazioni, anche politiche, operate da chi sembra interessato ad alimentare sterili polemiche intorno a un Ente che invece ha ritrovato negli ultimi giorni un clima di serenità e di operatività”.

Doverosa proprio a questo proposito, una precisazione sulla nomina di Vincenzo Totaro quale direttore facente funzioni dell’Ente. 

“A seguito dell’uscita dal ruolo della Villani, ho inviato una nota protocollata ai sette referenti delle Aree operative dell’Ente (gli unici titolati a ricoprire il ruolo di direttore facente funzioni) chiedendo chi tra loro si sarebbe voluto rendere disponibile. Non essendo giunta alcuna risposta, ho riunito i responsabili delle aree operative e ho chiesto loro di individuare un nome altrimenti la scelta sarebbe avvenuta per estrazione. La riunione si è chiusa con l’indicazione del nome di Totaro e con la redazione di verbali opportunamente firmati e pubblicati subito sul sito dell'Ente”.

La nomina temporanea di Totaro, da qualcuno strumentalizzata come “azione ad orologeria", non è dunque espressione diretta di Pasquale Pazienza, ma è il risultato di una procedura partecipata e trasparente aperta a tutti i potenziali aventi diritto, sollecitata dal Presidente e dettata dalla necessità di riorganizzare immediatamente la macchina amministrativa considerate le imminenti scadenze per presentare proposte progettuali per un importo totale di circa 6 milioni di euro, che altrimenti rischiavano di andare perse.

Rispondendo alle polemiche legate al fatto che Vincenzo Totaro abbia fatto parte dell’amministrazione comunale di Monte Sant'Angelo sciolta per sospette infiltrazioni mafiose, Pazienza chiarisce: “Mi risulta che Totaro non abbia la fedina penale macchiata di alcunché (vedasi il certificato di casellario giudiziario e dei carichi pendenti), che abbia sempre lavorato nell'Ente senza subire alcuna forma di interdizione ed inoltre – cosa che stranamente non è mai stata rilevata da alcuno in tutti questi anni –  è da sempre il referente responsabile dell’Area che gestisce gli appalti e i contratti, oltre ad essere l’interlocutore amministrativo dell'Ente con la Procura della Repubblica di Foggia per tutto ciò che attiene il tema degli abbattimenti dei manufatti abusivi”.

Infine, Pazienza replica a quelli che definisce “i soliti noti” e che ad ogni occasione tirano in ballo la chiusura dell’Oasi Lago Salso e l’assenza del Piano del Parco. “Ho trovato l’Oasi già chiusa all’atto del mio insediamento e ho avviato la procedura di scioglimento e liquidazione dell’Oasi Lago Salso SpA a seguito di una verifica sull’operato dei suoi amministratori – chiarisce Pazienza – a conferma di un intento operativo orientato a ripristinare regolarità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Non può e non deve sfuggire che chi attacca è proprio chi è stato messo alla porta per il cattivo operato nella SpA. Sulla questione del Piano del Parco va evidenziato che, nonostante il fermo per Covid, ci siamo impegnati in questi mesi per attivare – tra le altre cose – le funzioni necessarie a produrre la documentazione richiesta dalla Regione Puglia per il completamento della procedura di approvazione. Questo del Piano è un tema su cui si discute dal lontano 2004 ma che solo ora, a dispetto delle inutili polemiche, sembra essere in dirittura d’arrivo’.

Il WWF Foggia fa un primo bilancio dopo un anno di mandato dell'atteso Presidente del Parco Nazionale del Gargano.

«Era agosto 2019 e dopo circa due anni di attesa per la nomina del nuovo Presidente del Parco Nazionale del Gargano fu finalmente nominato il prof. Pasquale Pazienza. Dal mondo ambientalista fu subito accolto con entusiasmo (nonostante il suo passato politico come assessore provinciale insieme al suo predecessore avv. Stefano Pecorella) ma anche con grandi aspettative dovute al fatto che negli ultimi anni l'Ente Parco era da tempo ai margini della governance ambientale del promontorio, viveva alla giornata operando più come una pro-loco o come un semplice ufficio pubblico piuttosto che come un organo preposto alla conservazione della natura e allo sviluppo sostenibile del territorio.

Sembrava l'inizio di una bella favola ma purtroppo subito dopo il suo insediamento partirono le prime esternazioni immotivate del prof. Pazienza; il mondo ambientalista fu definito "ambientaloide", Greta Thunberg simbolo dell'ambientalismo e della lotta ai cambiamenti climatici nel mondo, fu paragonata ad "una modella bambina" e non si perdeva occasione negli incontri pubblici di denigrare chi difende la natura. Così, invece di trovare “il principe azzurro” sperato il Gargano si ritrovò inaspettatamente la “matrigna di Biancaneve”.

“In questo anno di mandato abbiamo registrato solo negatività, chiusure e mai aperture da parte di questo nuovo Presidente” scrive Maurizio Marrese Presidente del WWF Foggia. Basta sfogliare il sito dell'Ente Parco, fra delibere e determine, per capire che finora si è fatto poco e male ma anche confusione. Non si sono affrontati i temi più importanti lasciando il Gargano in balia delle onde un po' di qua e un po' di là senza neanche dare un colpo di remi ogni tanto. Di questa nuova presidenza ad oggi non conosciamo gli obiettivi o il percorso che si vuole intraprendere, nulla ma solo piccoli contributi una tantum per eventi elargiti senza un chiaro scopo.

Nulla si è mosso per completare l'iter del Piano del Parco Nazionale del Gargano, nulla si è fatto concretamente per tutelare le specie protette come il Capriolo italico, la Lontra e il "famigerato" Lupo appenninico e per la tutela delle attività degli allevatori, entrambi punti di forza del Gargano.

Riteniamo bensì gravi alcune sue prese di posizione decisamente anacronistiche nel 2020 come la proposta di rivisitazione della norma regionale che vieta in area p rotetta l'abbruciamento dei residui vegetali derivanti da lavorazioni agricole pratica ritenuta inutile e pericolosa dal mondo scientifico e dalla Unione Europea,le sue idee sulle biomasse proprio negli anni in cui la Foresta Umbra è stata riconosciuta fra le foreste vetuste più importanti d’Italia e insolite prese di posizione come per esempio la gestione del Cinghiale.

Abbiamo ascoltato per mesi il solito ritornello sul Lago Salso, replica ancora Marrese, oggi purtroppo ancora chiusa, solo l’ipotesi “su un Oasi di Stato” che ogni tanto viene riproposta dal Presidente Pazienza come un disco rotto.

E’ fresca la notizia improvvisa del cambio della direzione dopo soli tre mesi attraverso una inconsueta procedura, noi del WWF Foggia non vogliamo entrare nel merito non avendo mai avuto la possibilità di conoscere la nuova Direttrice ma di sicuro deve essere posto il problema sul nome del facente funzioni scelto da Pazienza.

Restiamo dell'opinione che per il Parco Nazionale del Gargano era da auspicarsi un presidente “visionario e ambientalista” nonchè profondo conoscitore del Gargano, come il compianto Matteo Fusilli, libero dalle influenze politiche ed un direttore dotato di un curriculum scientifico e di grande esperienza viste le enormi difficoltà da affrontare».

Visita illustre quella di oggi presso l’Ente Parco Nazionale del Gargano. Seppur dettata da un cronoprogramma che ha visto gli attori principali avvicendarsi tra Foresta Umbra e sedi istituzionali varie, il tavolo tecnico ha sortito frutti che potrebbero maturare nei prossimi mesi.

Nel piacevole Villaggio Umbra, all’interno del Reparto Carabinieri Biodiversità, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, i Presidenti Emiliano e Gatta, sono stati ospiti del Prof.  Pasquale Pazienza, Presidente del Parco e del Gen. Antonio Danilo Mostacchi, Comandante Regione Carabinieri Forestale Puglia. Con loro c’erano il dott. Rocco Di Brina, Presidente Comunità del Parco, la Dott.ssa Anna Landi, in rappresentanza della Procura della Repubblica - Tribunale di Foggia; Immersi nella natura Umbra si è parlato del progetto “Italia Paese Parco” che avrebbe il compito di mettere insieme cultura e natura valorizzando le bellezze italiane con leggi appropriate. «La bellezza dell’Italia come hub» ha declinato il Ministro Costa, riferendosi alla natura.

Si è parlato anche di abusivismo, particolarmente di tutti quei manufatti presenti nel Parco che pian piano la Legge sta abbattendo.  «Arrivare ad abbattere è sempre un fallimento» così Costa ha introdotto l’annoso tema. «Ci vogliono norme chiare. Quelle del Decreto Semplificazioni sono la guida e saranno arricchite da altre. Il Parlamento ha il compito di vararle».

Parco del Gargano non è solo montagna, boschi, foresta e fitta vegetazione, tra cui le faggete, patrimonio UNESCO innaturale dell’umanità. Ci sono anche il mare, le coste, anfratti, calette, spiagge e fondali marini, ma soprattutto la preservazione delle specie marine e la sua pesca. Proprio su quest’ultimo tema il Ministro Costa è intervenuto: « Chiediamo al mondo della pesca di proporci le loro linee perché le vogliamo accogliere. Noi il mare lo vogliamo tutelare insieme». Per farlo Costa ha citato la Legge Salva Mare, che per ora è stata approvata solo da una parte di Montecitorio.

Ovviamente non sono mancate le frecciatine politiche. Siamo in campagna elettorale e i riferimenti sono alla regionali. Costa, tuttavia, ha smorzato il tema affermando che la natura, l’ambiente non è né di destra, né di sinistra, non ha colori. L’unico colore è quello della natura «Chi pensa il contrario è fuori dal mondo» chiosa il Ministro.

Mentre si attende la visita del Ministro Costa, oggi in Capitanata e l'incontro con Sindaci e Responsabili del Parco del Gargano, prevista domani 24 agosto, di seguito si pubblicano due le note ufficiali giunte, con PEC, al M24A-ET di Capitanata che rispondono parzialmente ai quesiti posti. In allegato anche lettera di sollecito e risposta Direzione generale per il Patrimonio naturalistico.

Verso la fine di maggio del corrente anno il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e il CAI hanno presentato una progettualità definita “Il sentiero dei Parchi” con comunicato stampa e una mappa del predetto sentiero che non ha riportato l’inclusione del Parco Nazionale del Gargano. Noi del Movimento 24 Agosto per l'Equità Territoriale (M24A-ET) Circolo Tavoliere Monti Dauni di Foggia, unitamente a quello Gargano, abbiamo inviato due distinte note, rispettivamente del 01/06/20 ed un sollecito del 17/08/20, al Ministero dell’Ambiente, e per conoscenza ai Responsabili di Provincia, Comuni ricompresi nell’area del parco garganico e all’Ente Parco del Gargano medesimo, con le quali abbiamo chiesto di avere notizie sulla paventata esclusione, a seguito dell’allegata mappa pubblicata sul sito unitamente al comunicato stampa, che non riportava, appunto, il nostro Parco nel predetto sentiero.

“Finalmente, dopo l’ultima nota di sollecito, inviata il 17 agosto scorso, il Ministero dell’Ambiente con due diverse note ufficiali dell’altro ieri, una del Vice Capo Gabinetto del Ministro e l’altra del Direttore della Direzione generale per il patrimonio naturalistico, risponde parzialmente a quanto da noi richiesto -precisa Pasquale Cataneo segretario del M24A-ET Circolo Tavoliere Monti Dauni- partecipandoci che, nell’ambito del protocollo tra Ministero dell’ambiente e il Club Alpino Italiano, è ricompreso tutto il sistema dei Parchi Nazionali, ivi compreso il Parco Nazionale del Gargano. Purtroppo non vi è nessun cenno alle altre due questioni poste e relative, la prima al wi-fi gratuito nei comuni del comprensorio del parco garganico, come previsto nell’altro parco nazionale pugliese, tramite un finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, e la seconda sulla quantità e qualità dei servizi di: banda larga, telefonia mobile e dei canali Rai.”

L’importanza delle ultime argomentazioni poste nelle due note, rimaste senza risposta da parte del Minambiente, sono rafforzate anche dalla posizione assunta, recentemente, dal presidente dell'Uncem, l'Unione nazionale delle comunità e degli enti montani, Marco Bussone che ha affermato: "banda larga e innovazione, solo cosi possiamo salvare i nostri territori" ponendo anche l'attenzione sulla quantità e qualità dei servizi di telefonia mobile e dei canali Rai. In merito a questa ultima questione ha dichiarato: "....per questo, abbiamo fatto un patto con l’azienda del servizio pubblico televisivo per sperimentare nuovi strumenti tecnologici sui territori”. A margine del presente comunicato stampa è allegato il link delle dichiarazioni integrali in merito del presidente Uncem.

“Auspichiamo che nel prossimo incontro con il Ministro Costa, previsto per dopodomani, i Sindaci ed i responsabili del Parco garganico possano rappresentare ed ottenere risposte e impegni precisi per le altre questioni rimaste senza risposta. L’obiettivo che ci prefiggiamo come M24A-ET – afferma Raffaele Cariglia referente provinciale del M24A-ET di Capitanata- è rendere quotidianamente omogenea, in tutto il territorio nazionale e quindi anche in Puglia ed in Capitanata, la possibilità di vivere, spostarsi, lavorare e di fare impresa, ai residenti ed alle aziende dei territori montani e periferici come quello dei comuni del Parco nazionale del Gargano oggettivamente più svantaggiati rispetto ad altre aree. Il M24A-ET si sta muovendo - conclude l’esperto garganico di programmazione negoziata - per garantire, attraverso l’Equità Territoriale, che ci siano identiche opportunità di sviluppo, competitività ed attrattività dei singoli territori attraverso la riduzione e/o eliminazione dell’ampio divario, nelle varie tipologie di infrastrutture e servizi, esistente tra il Mezzogiorno e le aree interne rispetto a tutte le altre restanti zone, molto più dotate, del nostro Paese.”

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"Gentile sig. Ministro Sergio Costa e cortesiSindaci/Commissaridei Comuni del Parco nazionale del Gargano,in data 01.06.2020 abbiamo inviato, come Movimento 24 Agosto per l'Equità Territoriale (M24A-ET)CircoloTavoliere Monti Dauni di Foggiaunitamente a quello Gargano una nostra nota, pari oggetto, con la qualedesideravamo avere notizie sulla paventata esclusione.Sempre nella suddetta nota sottolineavamo anche l’utile e proficua pianificazionedel wi-fi gratuito nei comuni dell’altro Parco nazionale pugliesecon la richiesta di poter estendere, tramite l’interessamento del ministro competente, tale progettualità anche ai comuni del Parco del Gargano ed infine che,..." Continua la lettura Qui con il pdf da scaricare
-Sollecito al Ministro Costa e ai Sindaci_Commissari dei Comuni del Parco nazionale del Gargano progetto Sentiero dei Parchi Circolo M24A-ET Tavoliere Monti Dauni di Foggia.

- MATTM_.REGISTRO UFFICIALE(U).0065211.19-08-2020-Esclusione EPN Gargano Sentiero dei Parchi

 

Cultura del mare, arte e musica per festeggiare i 30 anni della Riserva Marina dell'unico arcipelago italiano del mare Adriatico. Grande attesa per l’omaggio di Ron a Lucio Dalla

Sarà la musica di Lucio Dalla, suonata e cantata da Ron, a fare domani da sottofondo al trentesimo compleanno dell'Area Marina Protetta Isole Tremiti, istituita il 14 luglio 1989. Per l'occasione il Parco Nazionale del Gargano (Ente gestore dell'AMP dal 1995), il Comune delle Isole Tremiti e il Ministero dell’Ambiente hanno organizzato un fitto calendario di eventi che animeranno le isole per tutta l’estate.  I festeggiamenti partiranno ufficialmente domani con un’intensa giornata che si aprirà con un convegno durante il quale verranno presentati i risultati delle ultime ricerche scientifiche sulla foresta di Coralli Neri, utili a fornire indicazioni sui cambiamenti climatici in atto nella fauna e nella flora marina, e sulla Pinna nobilis, il mollusco che nel mare delle Tremiti continua a vivere a dispetto della mortalità ormai diffusa in tutto il Mediterraneo. A fornire i dettagli degli studi, finanziati dall’Ente Parco e dalla National Geographic Society, saranno Giovanni Chimienti, Francesco Mastrototaro e Angelo Tursi dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari - U.O del CoNISMa (Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare), che presenteranno alcune pubblicazioni e proietteranno dei filmati inediti sui ritrovamenti.

All’incontro tecnico parteciperanno il vicepresidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano Claudio Costanzucci, il sindaco delle Isole Tremiti Antonio Fentini, il direttore del dipartimento turismo ed economia della cultura della Regione Puglia Aldo Patruno. A fornire i risultati dei monitoraggi svolti nell’ambito della Strategia Marina sarà il direttore scientifico dell’ARPA Puglia Nicola Ungaro, mentre Angela Costantino, presidente dell’Associazione ALBATROS – Progetto Paolo Pinto, illustrerà “Fondali aperti a tutti”, il progetto di formazione di guide sub per non vedenti avviato da qualche anno con l’Ente Parco Nazionale del Gargano. Le conclusioni saranno affidate ad Antonio Maturani, dirigente della divisione biodiversità, aree protette, flora e fauna del Ministero dell’Ambiente.

La giornata proseguirà alle 16.30 con un’escursione in barca durante la quale si terrà un’immersione con ragazzi non vedenti, accompagnati dalle guide specializzate dell’AMP Isole Tremiti. Alle 18.30, sulla banchina del porto di San Domino, spazio all’arte con una performance dal vivo sul tema ‘mare e plastic-free’ a cura dell’illustratore e vignettista Fabio Magnasciutti (autore di sigle ed animazioni di programmi come ‘Che tempo che fa’, ‘Anno Zero’ e ‘Servizio Pubblico’), affiancato dall’illustratore satirico foggiano Umberto Romaniello.

La giornata del trentennale si chiuderà alle 21.30 nella piazza adiacente il Centro Polifunzionale di San Domino, con il concerto di RON, che tornerà a suonare nel nome e nel ricordo di Lucio Dalla. Al concerto, cofinanziato dalla Regione Puglia, potranno assistere in tanti grazie ad un accordo siglato tra Ente Parco Nazionale del Gargano, compagnia marittima “Navigazione Libera Adriatica” e Ferrovie del Gargano, che prevede la possibilità di acquistare un biglietto unico treno+aliscafo. Per l'occasione, verrà effettuata una corsa notturna straordinaria con partenza in aliscafo dal Porto di Rodi Garganico alle 19.15 e arrivo a San Domino alle ore 20.00. Il ritorno dalle Isole Tremiti è previsto alle 00.30, a fine concerto. Contestualmente, Ferrovie del Gargano metterà a disposizione corse da San Severo, Apricena, San Nicandro, Cagnano, Carpino e Ischitella con arrivo e ripartenza dalla stazione di Rodi Porto, in coincidenza con gli orari di andata e ritorno dell’aliscafo (per info e prenotazioni consultare il sito www.tremitionline.net/it/).

Il 14 luglio darà il via alla “Settimana della cultura del mare”, in programma dal 15 al 21 luglio. Tante le attività gratuite aperte a tutti, anche ai più piccoli, per conoscere "fino in fondo" la bellezza dell'unico Arcipelago Italiano del Mare Adriatico.
Escursioni, prove d'immersine tra i 14 siti archeologici custoditi nel mare delle isole, snorkeling, attività di pulizia dei fondali e delle cale (CleanUP 2019), serate con proiezioni video sull'ambiente della Riserva Marina illustrate dalle biologhe del Laboratorio del Mare del “Marlin Tremiti”. Tutte le attività si possono prenotare sulla pagina dedicata https://www.marlintremiti.com/settimana-cultura-del-mare. Tra gli appuntamenti della Settimana della Cultura, avrà luogo anche un workshop sul futuro dell’AMP Isole Tremiti, in programma il 17 luglio presso il centro Polifunzionale dalle ore 10.00 alle 13.30. Sarà quello un momento di confronto per discutere delle nuove strategie ambientali finalizzate a tutelare, a migliorare la qualità dell'ambiente ed a garantire a turisti e visitatori un’offerta sempre più ampia di servizi.

Il trentennale è stato organizzato in sinergia con le realtà del territorio che da anni lavorano per la tutela e la valorizzazione delle isole, come il Laboratorio del Mare Marlin Tremiti, la Pro Loco Isole Tremiti e la CDP Service e con il supporto di Regione Puglia, Puglia Promozione, WWF, Legambiente, Marevivo e Teatro Pubblico Pugliese.

 

Continua l'agonia del Parco Nazionale del Gargano, non ultime le autorizzazioni rilasciate dall'Ente Parco e dalla Regione Puglia, per distruggere una delle valli più belle della Montagna Sacra. Sono quasi due anni che si attende la nomina del Presidente del Parco del Gargano e del suo Direttore. La terna di nomi indicata dai sindaci per la presidenza all’inizio dello scorso anno, è stata da subito giudicata non condivisibile pressoché da tutto il movimento ambientalista, purtroppo ad oggi rimane il rischio che si continui ad indicare profili estranei alle battaglie ambientaliste per difendere il Parco visto che la una nuova procedura di selezione paventata dal M5S è priva di qualsiasi forma di trasparenza e stante anche l'opacità mostrata finora dallo stesso movimento sul territorio del Parco.
Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa se da una parte ha affermato: "di voler individuare i candidati più adatti, scegliendo i migliori profili a disposizione, attraverso un’ampia selezione di curriculum, evitando persone che, a volte un po’ troppo politicizzate, non sono interessate a una vera svolta dei luoghi più importanti per la biodiversità in Italia". Rimane ancora oscura la modalità di selezione di questi profili.
Infatti, Italia in Comune, pur avendo fiducia del Ministro all'Ambiente e apprezzando questa apertura, da sempre voluta dal mondo ambientalista che è stato l'unico baluardo alla lottizzazione partitica di questa carica, rimane sconcertata per tanta opacità nelle modalità di selezione. La scelta di una persona competente sui temi della conservazione della natura e dello sviluppo sostenibile, sarebbe infatti coerente con lo spirito originario della legge 394, che infatti prevedeva una governance degli enti parco bilanciata tra la rappresentanza territoriale dei consiglieri designati dalla Comunità del Parco e le figure con specifiche competenze nel campo della tutela designate a livello nazionale, purché avvenga in maniera trasparente.
Italia in Comune ritiene indispensabile che il ministro dell'Ambiente precisi quale indirizzo programmatico dovrebbe seguire chi rappresenterà l'ente.
Italia in Comune ritiene che sia condivisibile la strada indicata nel documento “Una rinnovata visione per il Parco Nazionale del Gargano”, sottoscritto quasi due anni fa da dodici associazioni ambientaliste ed inviato all’allora ministro dell'Ambiente e al presidente Emiliano, con il quale si era provveduto a sottolineare le carenze e le problematiche dell’area protetta che si trascinano da anni e che dovrebbero essere affrontate in via prioritaria: dall’assenza del piano del parco alla mancanza di organici progetti di conservazione e valorizzazione delle risorse naturali, dai centri visita chiusi o affidati esclusivamente alla buona volontà di qualche associazione, ai sentieri escursionistici abbandonati e senza segnaletica; dall'abusivismo edilizio dilagante, ai furti di legname nei boschi demaniali e al bracconaggio.
Occorrerebbe anche sottolineare con fermezza che la funzione principale di un parco è la difesa e conservazione del patrimonio naturale ad esso affidato, attorno a cui possono gravitare ulteriori attività di promozione e valorizzazione turistica e non certamente il contrario, come purtroppo avvenuto nell’ultimo decennio, in cui il parco si ridotto a un sbiadito ente di promozione turistica. Bisogna cioè uscire dall’equivoco che ha visto l’Ente parco come il distributore di fondi a pioggia e senza una strategia, in sostituzione di altri enti sovracomunali soppressi, come la comunità montana, o fortemente ridimensionati, come la provincia.
Chiediamo al Presidente Emiliano di condividere e recepire le candidature provenienti dal mondo ambientalista e non di continuare a sacrificare la tutela del territorio per mantenere precari equilibri politici locali, che nulla hanno a che vedere la missione dell'Ente Parco.
Italia in Comune ritiene quindi che i candidati debbano essere figli di questo impegno a difesa della natura, con il loro curriculum, questa nuova visione dell’area protetta, con esperienze pregresse maturate sul campo, ma abbiano anche la maturità di saper coniugare il preminente interesse della tutela con le molteplici aspettative di crescita socio-economica che vengono dalle popolazioni locali.
Italia in Comune pertanto invita il presidente Emiliano a farsi protagonista di tale sfida e di diventare insieme a tutti noi il rappresentante vero di quel cambiamento spesso sbandierato, ma mai veramente attuato. Solo così mantenendo la barra dritta su questi principi basati sulla competenza si potrà avere come risultato l’individuazione di una figura in grado di far risollevare questo meraviglioso Parco.
Infine, per la nomina del direttore si chiede al Consiglio Direttivo del Parco, di procedere con analoga trasparenza e discontinuità rispetto al passato, visto le non esaltanti performance nell'utilizzo dei fondi, rendendo pubbliche le valutazioni e modalità con cui si sta procedendo al confronto dei curricula. Inoltre, è necessario che tutti e tre i nominativi da inoltrare al Ministro Costa devono avere pari esperienza curriculare, in modo da permettere al Ministro di scegliere veramente un nominativo idoneo, e non condizionarne la scelta in maniera obbligata sottoponendo al dicastero dell'Ambiente, un candidato con un curriculum forte associato a due con curriculum non all'altezza.

 

Una delegazione internazionale di esperti di faggio ha visitato nei giorni scorsi le faggete UNESCO della Foresta Umbra. Undici studiosi, provenienti da Europa, Stati Uniti, Iran e Giappone, hanno potuto apprezzare da vicino i secolari alberi da poco insigniti del prestigioso marchio, esemplari ideali per lo sviluppo di nuovi modelli di gestione sostenibile delle risorse forestali.

A guidarli nella Riserva Naturale di Falascone e nella Particella Pavari, insieme a Claudio Angeloro, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità della Foresta Umbra, Alfredo Di Filippo (Professore di Botanica presso l’Università della Tuscia di Viterbo e curatore della candidatura UNESCO delle faggete italiane) e TetsuyaMatsui, coordinatore insieme a Di Filippo del gruppo IUFRO (Organizzazione internazionale dei centri di ricerca sulle foreste), che ha chiamato a raccolta oltre cento scienziati provenienti da tutto il mondo nel congresso internazionale su faggio e faggete svoltosi a Viterbo alla fine dello scorso mese di settembre.

“La visita degli esperti - dichiara il vicepresidente del Parco Nazionale del Gargano Claudio Costanzucci-rappresenta non solo un motivo di orgoglio per il Gargano ma anche uno stimolo a proseguire studi e ricerche su un polmone verde che continua a riservare sorprese naturalistiche di elevato spessore scientifico. Una visita di alto profilo che segue di pochi mesi quella di Stefan Schnitzer, tra i maggiori esperti al mondo di liane di cui è ricca la nostra foresta”.

Di particolare rilevanza la presenza nel gruppo di studiosi di Eric Zenner, docente di Selvicoltura alla Pennsylvania State University (USA) e Tsukasa Fukushima (University of Agriculture and Technology di Tokyo, Giappone), tra i massimi esperti del genere Fagus nell’Emisfero Nord.

“I luminari dei faggi – spiega Alfredo Di Filippo - sono stati letteralmente folgorati dalla bellezza della Foresta Umbra e dal suo stato di conservazione, apprezzandone sia la biodiversità che la struttura colossale degli alberi che la popolano”.

 

Il trabucco di Rodi Garganico torreggia di nuovo sullo specchio d'acqua dove la rete veniva calata fino all'incendio che lo distrusse poco più di due anni fa.

Ieri la cerimonia di consegna alla comunità cittadina e garganica di questa complessa macchina di legno, ricostruita in 21 giorni grazie alla perizia di alcuni trabuccolanti peschiciani, tra i pochi ancora capaci di mettere insieme assi di legno, cordame, paranchi e tiranti in modo tale da essere capaci di reggere e far manovrare una rete di 40 metri quadri.

Sulla piattaforma del castello di legno che si erge appena oltre la murata di ponente del porto turistico sono saliti l'assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese, il vice presidente del Parco Nazionale del Gargano Claudio Costanzucci Paolino, il sindaco di Rodi Carmine D'Anelli, il responsabile del Servizio Demanio e Ambiente della Direzione Marittima della Puglia e Basilicata Jonica Capitano di Fregata Alessandro Cortesii ed i primi cittadini di altri Comuni garganici, invitati a partecipare al sobrio evento.

La ricostruzione del trabucco è stata realizzata grazie alla volontà della Regione Puglia che ha stanziato 800.000 euro per il restauro e la riqualificazione delle strutture disseminate lungo la costa che va da Rodi a Vieste, considerate di grande valenza identitaria e paesaggistica. La responsabilità tecnica dell'operazione è del Parco Nazionale del Gargano che sta operando in sinergia con i Comuni e le Capitanerie di Porto competenti per territorio.

I lavori di ripristino della sola struttura di Rodi hanno un costo complessivo di 50.000 euro.

"Il trabucco rinasce con l'intento di dimostrare che le istituzioni esistono e che si adoperano insieme per coniugare il rispetto della legge con quello delle tradizioni della nostra città", ha commentato il sindaco di Rodi Garganico Carmine D'Anelli.

"Questo è il primo intervento di una serie di attività strutturali e di promozione territoriale che ci consentiranno di valorizzare il nostro patrimonio sotto il profilo culturale e turistico - ha aggiunto il vice presidente del Parco del Gargano Claudio Costanzucci Paolino - oltre a restituirci l'opportunità di far rivivere un'antica pratica di pesca che ormai in pochi praticano o ricordano".

"Abbiamo ridato vita a questo splendido gigante del mare per affermare la presenza e la forza delle istituzioni e, a partire da oggi, lo offriamo all'apprezzamento dei turisti e dei giovani cittadini garganici, anche con l'intento di dimostrare proprio a loro che i giganti del mare possono rappresentare un'opportunità di lavoro - ha sottolineato l'assessore regionale Raffaele Piemontese - L'intervento della Regione Puglia prevede, tra le altre attività, la formazione dei trabuccolanti per evitare l'estinzione di un patrimonio di conoscenze tecniche necessarie alla costante e corretta manutenzione di questi veri e propri monumenti del mare garganico".

 

Per ragioni istituzionali la cerimonia di inaugurazione del Trabucco di Rodi Garganico (inizialmente prevista alle 12.00) è stata posticipata alle 15.30 di questo pomeriggio.

All'evento parteciperanno l'assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese, il vice presidente del Parco Nazionale del Gargano Claudio Costanzucci Paolino, il sindaco di Rodi Carmine D'Anelli e il contrammiraglio Giuseppe Meli, comandante della Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata jonica.

 

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