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Il Comune di Apricena sta incentivando in maniera crescente tutte attività volte al miglioramento delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti cittadini, a salvaguardia dell’ambiente, è a tal proposito che è stato sottoscritto un accordo con il Consorzio di Riciclo CORIPET, per l’attivazione del servizio di ecocompattazione anche nel Comune di Apricena.

L’inaugurazione del primo dispositivo avverrà domani mercoledì 16 novembre alle ore 11:00 in via Dante Alighieri (nei pressi della Casa dell’acqua).

«I benefici, sia ambientali che non, saranno notevoli per la nostra comunità» - aggiunge il Sindaco Ing. Antonio Potenza - «in questo modo i cittadini saranno ancora più incentivati a riciclare conferendo i rifiuti ed aiutando a reimmettere nel sistema questi scarti, che ora diventano risorse. È ciò che ci chiede l’UE nell’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.»

«Dal servizio, che è del tutto a carico del Consorzio CORIPET» - aggiunge inoltre l’Assessore all'Operatività Giuseppe Solimando - «viene ricavato il PET utile per la produzione di altre bottiglie 100% riciclabili e, cosa non da meno, il cittadino, come gratificazione, potrà avere accreditati sconti sulla Tari e premi per gli acquisti. È un sistema virtuoso che siamo onorati di aver importato anche qui nella nostra bella realtà.»

L’Assemblea è passata ad esaminare la mozione presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia, Antonio Gabellone,per il ristoro integrale dei maggiori costi sostenuti dai Comuni per il trattamento della frazione organica (FORSU).

L’assessore all’Ambiente, Maria Grazia Maraschio, pur ricordando la difficoltà indubbia- sottolineata negli interventi dei consiglieri intervenuti, soprattutto per la Puglia meridionale- che incontra oggi la raccolta dei rifiuti, ha detto che al momento non ci sono rifiuti inviati fuori regionale per l’entrata in funzione, nella seconda metà del 2021, di nuovi impianti.

La mozione presentata da Antonio Maria GABELLONE

ex Art. 60 Regolamento Interno del Consiglio Regionale

Oggetto: Integrale ristoro dei maggiori costi sostenuti dai Comuni per il trattamento della frazione organica (FORSU).

Il sottoscritto Consigliere Regionale Antonio Maria Gabellone

Premesso che

  • Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 959 del 16.05.2013 veniva approvato il Piano regionale di Gestione dei rifiuti urbani;
  • A distanza di quasi 10 anni, la Regione Puglia non si è ancora dotata del nuovo Piano per la gestione dei rifiuti: un atto programmatico di fondamentale importanza per l’azione di governo e che incide direttamente sulle “tasche” e sulla salute dei cittadini;
  • Ed invero, secondo quanto diffuso a mezzo stampa, il Piano elaborato con il contributo dei pugliesi si è impigliato tra le maglie della politica locale, nonostante l’annuncio fatto a mezzo stampa nel mese di maggio 2020, dall’allora Assessore all’Ambiente, Gianni Stea, di un’imminente approvazione (entro giugno 2020) del nuovo Piano per la gestione dei rifiuti.

Considerato che

  • Detto Piano si ispirava ai principi dell’economia circolare e inquadrava obiettivi e azioni strategiche nel rigoroso rispetto della gerarchia di gestione dei rifiuti;
  • Nello specifico, le linee guida inquadravano in un unico strumento di pianificazione la gestione dei rifiuti urbani e la gestione dei rifiuti derivanti dal loro trattamento;
  • Ed ancora, la proposta di Piano era stata definita attraverso un’attività di ricognizione riferita al periodo 2010 – 2017. L’analisi riportata nella documentazione del Piano, per ciò che concerneva il comparto rifiuti, era stata espletata secondo i seguenti macro temi:

1) riduzione della produzione dei rifiuti;

2) raccolta differenziata;

3) gestione dei rifiuti a valle della raccolta;

4) costi dei sistemi di gestione;

Rilevato che

  •  Nonostante la mancata approvazione del Piano de quo, l’AGER – Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti proseguiva nella programmazione di nuovi impianti per il conferimento della spazzatura;
  • Rispetto alla previsione iniziale di 7 (sette) nuovi impianti di compostaggio pubblici, ne verranno realizzati 3 (tre) al massimo 4 (quattro). Ovvero a Foggia, Brindisi e Bari;
  • Il primo impianto di compostaggio di Bari, secondo le previsioni di Ager sarebbe dovuto essere stato inaugurato nel mese di ottobre scorso. Mentre per gli impianti di Foggia e Brindisi i tempi di realizzazione sono ancora più lunghi considerato che, allo stato, risultano consegnati i progetti e ancora devono essere avviate le procedure di gare.

Ulteriormente rilevato che

  •  L’obiettivo prefissato da Regione Puglia entro la fine del 2020 era di portare la raccolta differenziata al 65%, ma attualmente è ferma al 58% circa (secondo l’ultimo aggiornamento dal sito Portale Ambientale della Regione Puglia);
  • Arrivare al 65% di raccolta differenziata significherebbe dimezzare la quantità di rifiuto indifferenziato ( da 1.109.052 tonnellate all’anno a 647 mila tonnellate) e quasi raddoppiare la quota di differenziato (dagli attuali 781 mila tonnellate a 1.242.682 tonnellate all’anno);
  •  Secondo quanto emerge dal rapporto “ La responsabilità delle scelte: i fabbisogni impiantistici e il ruolo delle regioni” pubblicato da Laboratorio Ref Ricerche, nel 2018 la
  • Regione Puglia aveva inviato in giro per l’Italia oltre 140 mila tonnellate di rifiuti urbani, circa 5.800 viaggi in tir nell’arco di un anno, così registrando uno dei peggiori dati, dopo Lazio, Campania e Liguria a livello nazionale;
  • La causa del trasferimento di rifiuti era da imputare alla carenza impiantistica. Paradossalmente l’aumento di raccolta differenziata al 58% metteva in difficoltà Regione Puglia che avendo poche strutture si trovava a dover gestire flussi maggiori e continui;
  • A ciò aggiungasi che, già nel corso dell’anno 2019 a causa della sospensione delle attività degli impianti MAIA Rigenera di Lucera e ASECO spa di Ginosa, si registrava in Puglia un rilevante deficit impiantistico per il trattamento ed il recupero FORSU di oltre 3,5 kton settimanali;
  • Nel mese di maggio 2019, l’AGER attivava le procedure straordinarie finalizzate a massimizzare i conferimenti dei quantitativi FORSU prodotti dai Comuni, individuando impianti disponibili fuori regione, impianti di trasferenza in esercizio nel territorio regionale, a copertura del deficit registrato;
  • Con le Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale n. 1 – 2- 3- 4 – 5/2019 provvedeva ai sensi dell’articolo 191 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii, a disporre misure straordinarie nella gestione dei rifiuti da parte degli impianti di trasferenza e dei Comuni consentendo altresì il trasferimento dei quantitativi residui presso impianti TMB di indifferenziato, nonché l’incremento dei quantitativi massimi autorizzati degli impianti esistenti nel territorio pugliese;
  • In altri termini, con le citate Ordinanze si consentiva da un lato l’aumento della capacità ricettiva degli impianti di compostaggio presenti nel territorio pugliese (oltre i limiti previsti dalle relative autorizzazio ni) , dall’altro il conferimento presso impianti fuori Rgeioni attraverso le stazioni di tarsferenza presenti in Puglia, nonché si autorizzava il trasferimento presso gli impianti TMB (discariche) delle eccedenze che non potevano essere trattate attraverso gli impianti di compostaggio e le stazioni di trasferenza;
  • Con le Deliberazioni di Giunta Regionale n. 1283/2019 e n. 2103/2019 veniva approvata l’erogazione di un contributo straordinario ai Comuni che, per effetto delle predette ordinanze, avevano sostenuto maggiori oneri per il conferimento della FORSU presso stazioni di trasferenza e impianti di compostaggio collocati anche fuori regione, individuato su appositi Capitoli del Bilancio della Regione Puglia rispettivamente € 1.288.706,39 e € 1.711.293, 61 di cui immediatamente disponibili rispettivamente € 1.288.706,39 ed € 1.602.811, 54
  • Ad oggi, la situazione è rimasta invariata, tant’è che i Comuni continuano a sostenere maggiori costi per conferimento ed il trattamento della FORSU fuori Regione.

Preso atto che

  • Con Delibera di Giunta Regionale n. 1129 del 07.07.2021, avente ad oggetto: “Fondo d’ambito di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti: indirizzo per l’utilizzo delle economie”, con la quale veniva deliberato, tra le altre cose, di dare atto di assenso per alimentare ulteriormente il fondo di cui all’art. 101 della L.R. 67/2018 con l’utilizzo delle economie – pari € 3.800.000,00 – di cui ai Decreti 90 e 91 del 24 novembre 2017 del Commissario ad Acta dell’Ager per ristorare i maggiori costi dei Comuni pugliesi per il trattamento della frazione organica relative all’annualità 2020 e 2021;
  • In data 20.07.2021, il Comitato dei delegati dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia nel prendere atto della citata Deliberazione di Giunta Regionale ripartiva le economie secondo i seguenti criteri:
    1) € 1.400.000,00 ripartito tra tutti i Comuni che nell’anno 2020 e nel primo semestre 2021 hanno sostenuto maggiori costi per il conferimento della frazione organica presso impianti di trattamento ubicati in territori extra regionali;
    2) € 1.400.000,00 ripartito tra tutti i Comuni che nell’anno 2020 e nel primo semestre 2021 hanno sostenuto maggiori costi per il conferimento della frazione organica presso impianti di trattamento ubicati in territori extra regionali Comuni E che nell’anno precedente l’erogazione (2020) hanno raggiunto obiettivi di raccolta differenziata maggiori del 65%;
    3) € 1.000.000,00 ripartito tra tutti i Comuni che dal luglio 2020 al giugno 2021 hanno sostenuto maggiori costi per il conferimento degli scarti prodotti dall’impianto di compostaggio gestito da Tersan Puglia Spa, premiando con un ristoro pari all’80% dei costi sostenuti i Comuni che hanno presentato impurità inferiori al 5% e ripartendo proporzionalmente ai costi sostenuti la restante parte.

 In altri termini, la distribuzione dei fondi sarà basata su un criterio di premialità che consentirà di favorire in proporzione i Comuni più virtuosi nella raccolta differenziata.

Ulteriormente preso atto che

Ad una più attenta analisi, la distribuzione di detti fondi basata sul criterio in precedenza esposto sembra porsi in antitesi con i valori costituzionali e di civiltà giuridica tra i quali il rispetto del principio di ragionevolezza che si riflette nel divieto di effettuare ingiustificate disparità di trattamento tra i cittadini;
A ciò aggiungasi che il nostro sistema tributario proprio perché basato su tali principi costituzionali, richiede leggi accettabili e comprensibili dai cittadini, non solo la secondo la logica giuridica, ma secondo il senso comune.
Tutto ciò premesso e considerato

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
In persona del Presidente della Regione Puglia - nelle more del rafforzamento dell’impiantistica dedicata alla realizzazione di impianti pubblici che consentano la conclusione dell’intero ciclo di rifiuti con il recupero massimo sia della frazione organica che dei rifiuti indifferenziati raccolti - a ristorare integralmente i Comuni che, per ogni anno, sostengano maggiori oneri per il conferimento della FORSU presso stazioni di trasferenza e impianti di compostaggio collocati anche fuori regione.

Rifiuti. Fratelli d’Italia: il piano approvato e’ un fallimento, abbiamo impegnato la giunta a risarcire i comuni per i maggiori costi derivanti dal conferimento fuori regione

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza e con il voto contrario dell’assessore all’Ambiente, Maraschio, una mozione del gruppo di Fratelli d’Italia.

“La mozione – approvata e a prima firma di Antonio Gabellone - che impegna il governo reginale a indennizzare i Comuni per i maggiori costi sostenuti per il trattamento dei rifiuti organici (FORSU) è di fatto l’ennesimo fallimento delle politiche ambientali di Emiliano ed è anche l’ennesima sfiducia all’assessore Maraschio che ha votato contro la mozione, ma è stata messa in minoranza. E’ evidente che siamo di fronte a un fallimento totale di un Piano Rifiuti che non solo non ha chiuso il ciclo dei rifiuti, ma costringe i Comuni a sostenere costi maggiori per il conferimento in discarica anche fuori regione.

“Nel 2018, infatti, la Regione Puglia ha inviato in giro per l’Italia oltre 140 mila tonnellate di rifiuti urbani, circa 5.800 viaggi in tir nell’arco di un anno, così registrando uno dei peggiori dati, dopo Lazio, Campania e Liguria a livello nazionale. La causa del trasferimento di rifiuti era ed è da imputare alla carenza impiantistica. E paradossalmente proprio l’aumento di raccolta differenziata al 58% ha messo in difficoltà la Regione Puglia che avendo poche strutture si trova a dover gestire flussi maggiori e continui. A tutto questo va aggiunto che, nel 2019 a causa della sospensione delle attività degli impianti MAIA Rigenera di Lucera e ASECO spa di Ginosa, in Puglia la situazione è peggiorata ulteriormente con un rilevante deficit impiantistico per il trattamento ed il recupero FORSU di oltre 3,5 tonnellate settimanali.

“Sono seguite una serie di delibere e provvedimenti emergenziali, ma di fatto ad oggi, la situazione è rimasta invariata, tant’è che i Comuni continuano a sostenere maggiori costi per conferimento ed il trattamento della FORSU anche fuori Regione, per questo come Fratelli d’Italia abbiamo proposto e il Consiglio a maggioranza ha approvato che: “nelle more del rafforzamento dell’impiantistica dedicata alla realizzazione di impianti pubblici che consentano la conclusione dell’intero ciclo di rifiuti con il recupero massimo sia della frazione organica che dei rifiuti indifferenziati raccolti, - a ristorare integralmente i Comuni che, per ogni anno, sostengano maggiori oneri per il conferimento della FORSU presso stazioni di trasferenza e impianti di compostaggio collocati anche fuori regione.”

“È inconcepibile spremere come limoni i contribuenti foggiani, già gravati da inflazione e caro bollette, senza garantire una gestione ottimale del ciclo rifiuti nel capoluogo”.

Questo il commento di Luca Maggio, Coordinatore UIL PUGLIA, sede di Foggia, sulla gestione dei rifiuti a Foggia.

“In tutta la città i cassonetti traboccano di rifiuti. Sono scene che fanno male al decoro urbano, oltre che alla salute pubblica e le proteste di questi giorni sono più che giustificabili”, afferma Maggio che prosegue: “I cittadini foggiani pagano tasse significative per un servizio inesistente: dov’è la raccolta differenziata? A questo punto è giusto che i commissari straordinari e AMIU, si assumano le proprie responsabilità e rendano conto alla comunità su quali misure intendono mettere in atto per superare quella che si sta trasformando in una vera e propria emergenza!”

nota del Commissario Cittadino di Fratelli d’Italia Foggia, Mario Giampietro.

«Da giorni, anzi da settimane la nostra città è in emergenza rifiuti. Infatti, in numerosi quartieri ormai, si assiste sempre alla solita scena: cassonetti stracolmi con la spazzatura che ormai si accumula sui marciapiedi, con annesse escrescenze e liquami maleodoranti.

Insomma Foggia è diventata una discarica a cielo aperto. Ma ci domandiamo perché?
Le ipotesi sono varie, chi incolpa l’Amiu per l’incapacità di gestione, chi parla di problemi dell’impianto di valorizzazione di Manfredonia, che pare addirittura sia tornato alla normalità da parecchi giorni ma senza che ce ne sia riscontro sul territorio.

A noi di Fratelli d’Italia non interessa quale sia la causa o chi sia o siano i responsabili, a noi interessa che la situazione sia risolta nel più breve tempo possibile perché Foggia, rischia seriamente di diventare un caso nazionale, con gravissimi problemi  di carattere igienico sanitario.

Già in passato ci siamo occupati di problematiche inerenti la gestione dei rifiuti del capoluogo con i ben noti problemi dell’impianto di Passo Breccioso, poi ristabilitosi. Oggi, ancora una volta, dobbiamo fare i conti con questa emergenza. Ci chiediamo, i Commissari che siedono a Palazzo di Città così come la Giunta Emiliano che siede  in Regione, cosa aspettano? I cittadini vogliono vivere in maniera dignitosa, non vogliono la città in un mare di spazzatura! Bisogna definire un piano gestione rifiuti degno di questo nome!
Oltre ai rischi e alle conseguenze di carattere igienico sanitario, vi è quella della pericolosità per anziani, disabili e bambini che sono costretti a camminare  sui nostri marciapiedi ostruiti da cumuli di spazzatura.
In una città nella quale non esiste una politica di intervento contro le barriere architettoniche,  assistere a questo  degrado sul degrado fa ancora più rabbia. Noi continuiamo a monitorare la situazione e nel contempo chiediamo con forza alle istituzioni di porre rimedio a tutto ciò. Siamo pronti a far sentire la voce della cittadinanza. Aspettando che la situazione ritorni ad uno stato di igiene e sicurezza  chiediamo una riduzione o una sospensione della TARI per i disservizi che i cittadini stanno subendo. Se questa è la gestione del commissariamento ci faremo sentire nelle sedi opportune affinché non venga rinnovato».

Il Partito Democratico di Foggia ha chiesto e ottenuto un incontro con il presidente di Amiu Puglia Sabino Persichella per approfondire le ragioni delle evidenti e diffuse criticità del servizio di raccolta ordinaria e differenziata, di cui la stessa società ci pare consapevole.

Foggia ha i cassonetti dell’immondizia strapieni, che diventano anche ricettacolo di animali e parassiti, è punteggiata da rifiuti ingombranti abbandonati su strade e marciapiedi per giorni, si moltiplicano i cassonetti danneggiati e inutilizzabili.

Il PD di Foggia si è fatto portavoce del crescente disagio della cittadinanza e ritiene di fondamentale importanza esaminare con chi gestisce il servizio quali siano i fattori che stanno ostacolando una corretta e puntuale raccolta dei rifiuti, così distante dagli standard qualitativi e organizzativi stabiliti dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Abbiamo chiesto un confronto su quali siano le eventuali progettualità, elaborate e attuate, per incrementare la raccolta differenziata, e quale sia lo stato dell’arte relativo alla stipula del contratto di servizio di servizio tra la Società e il Comune di Foggia.

L’insostenibilità ambientale e sociale dell’attuale servizio di raccolta è del tutto evidente, lo è meno il danno ambientale e finanziario arrecato ai cittadini dalla ridotta raccolta differenziata.

Dopo 9 anni di proroghe contrattuali – che abbiamo smesso di contare ormai da tempo – è urgente sapere quali siano i termini e le prospettive degli accordi tra Amiu Puglia e Comune Di Foggia, che dovrebbero essere sottoscritti a breve. Abbiamo letto dell’assunzione in azienda di 30 giovani, certamente utile a migliorare le condizioni igieniche della città, e vorremmo anche conoscere i programmi di gestione degli impianti integrati, la cui efficienza riverbera inevitabilmente sul servizio di raccolta.

nota dell'AMIU Puglia.

"In questi giorni nella città di Foggia si registrano alcune criticità nel ritiro dei rifiuti urbani e numerose sono le immagini di cassonetti stracolmi e rifiuti per strada, puntualmente riportate dagli organi di stampa.

Tali criticità vengono addebitate ad Amiu Puglia, supponendo l’incapacità dell’azienda pubblica a svolgere con regolarità il servizio affidatole.

Si tratta, in verità, di criticità indipendenti dalla volontà di Amiu e che, anzi, l’Azienda è costretta a subire.

Infatti, l’impossibilità di Amiu a procedere con regolarità e secondo la programmazione alla raccolta dei rifiuti nella città di Foggia dipende, sostanzialmente, dai continui rallentamenti e dalla discontinuità delle operazioni di conferimento presso l’impianto di valorizzazione energetica della frazione secca individuato dalla Autorità Competenti. Questa circostanza determina il raggiungimento della capacità autorizzativa del TMB (impianto di trattamento meccanico-biologico) di Foggia, gestito da Amiu, rendendo così impossibile l'accesso di ulteriori rifiuti sia del comune di Foggia che degli altri comuni della Provincia.

L'impossibilità di conferire presso il TMB i rifiuti raccolti in città comporta un blocco, totale o parziale a seconda del momento, della raccolta e dello svuotamento dei cassonetti poiché i mezzi impiegati rimangono spesso pieni, in attesa di scaricare.

La situazione è stata sottoposta in più occasioni all'attenzione degli organi preposti alla programmazione dei flussi, che sono riusciti a “tamponare” le situazioni di criticità con soluzioni emergenziali e comunque temporanee.

In questi giorni i problemi dell'impianto di valorizzazione energetica della frazione secca di Manfredonia hanno determinato un blocco pressoché totale del TMB di Foggia gestito da Amiu e, quindi, enormi ripercussioni sulla raccolta in città.

Nonostante Amiu Puglia spa abbia posto in essere ogni possibile strategia ed azione per impedire o, comunque, limitare i disagi per i cittadini, cercando di garantire la raccolta, sia delle frazioni differenziate che di quelle indifferenziate, si registrano situazioni di criticità diffuse che, in ogni caso, si sta provvedendo a risolvere.

La collaborazione ed il continuo confronto con i Soci, la Regione, nonché con le Prefetture e tutti i soggetti competenti alla gestione del "sistema rifiuti" sta portando a soluzioni temporanee tali da arginare l'emergenza.

Ciononostante, per motivazioni indipendenti dalla volontà di questa Azienda, si registra il perdurare della situazione di criticità che ciclicamente si ripropone".

Inattuato l’indirizzo politico delle delibere del Consiglio comunale n. 15/2018 e 31/2017 per AMIU ed emissioni odorigene.

Si pubblica la nota stampa pervenuta presso la nostra redazione.
Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente comunicato è possibile inviare email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il tempo è galantuomo e la verità, segue le bugie, e viene a galla. Ecco che un’altra delle questioni mal gestite e irrisolte, causate da parte dell’amministrazione comunale foggiana e/o, a volte, con la corresponsabilità di altri soggetti pubblici o privati sta emergendo con tutte le sue contraddizioni.” Così scrivevano per un’altra questione tempo fa i tre già consiglieri Pasquale Cataneo, Giuseppe Pertosa e Nicola Russo, insieme ad altri tre facenti del Consiglio comunale precedente a quello sciolto due volte, ed oggi ritornano, insieme ad intervenire in merito a queste due questioni del Contratto della raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani e della puzza ritornata ad ammorbare i cittadini foggiani.

 “Eppure sia per le emissioni odorigene che per il contratto RSU in proroga tecnica Il Consiglio comunale 2014-2019 con due mozioni promosse da consiglieri ha approvato due delibere : la n. 31/2017 per le emissioni odorigene e la n. 15/2018 in relazione ai rilievi del provvedimento n.47/PRSP/2017 della Corte dei Conti (nel provvedimento 2018 della CdC i rilievi sono rimasti gli stessi…) – affermano all’unisono Cataneo, Pertosa e Russo  – con tali delibere oltre al rispetto delle normative vigenti per la seconda, in particolare, sono stati stabiliti alcuni precisi indirizzi politici in merito alle problematiche segnalate dall’Organo di controllo e giurisdizionale. Tra le indicazioni approvate dal C.C. di Foggia vi era quello relativo alla definizione Contratto con AMIU, che ha superato la 50esima proroga collazionando 8 anni di “temporaneità", il cui passaggio in mozione/delibera si riporta testualmente: “definire in tempi brevi, senza alcun indugio, il Contratto di servizio AMIU, già allora in proroga tecnica definendo, tra l’altro, il congruo corrispettivo da percepire afferente l’uso dell’impianto di biostabilizzazione, oltre a verificare la coincidenza degli asset effettivamente conferiti in AMIU Puglia spa con quelli risultanti dall’atto notarile di aumento del capitale sociale”.

Sono riprese le emissioni odorigene che “infestano” l’aria salubre di Foggia. Sono state poste in essere adeguate azioni di verifica e contrasto a questo rinnovato fenomeno che sta riportando la puzza in città? Se non avviato finora è il caso che la Commissione straordinaria, in base alle prerogative e funzioni proprie dell’Amministrazione comunale e in base alla normativa vigente, operi e informi in merito, attraverso i media, la cittadinanza. Parimenti nulla si sa rispetto alla definizione del contratto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani tra Comune di Foggia e AMIU Puglia che ha da tempo superato la tornata della 50sima proroga tecnica. Alla faccia della provvisorietà!

“Dopo oltre 4 anni, il consiglio comunale 2019-2021 sciolto due volte e un Commissariamento straordinario tutto ciò è stato fatto? Vorremmo sapere da chi oggi amministra - chiosano i tre politici - com’è la situazione sui due temi posti: 1) emissioni odorigene; 2) questione Contratto RSU Comune Foggia-AMIU Puglia spa, atteso che vi erano/sono delibere, con chiari indirizzi politici e richiami al rispetto della normativa, atti a tutelare la cittadinanza foggiana, l’interesse generale e le finanze pubbliche che risulterebbero …inapplicati o, peggio ancora, trasgrediti! Restiamo in attesa, insieme alla cittadinanza, di ricevere notizie, chiare e lineari, dalla Commissione straordinaria al riguardo delle due questioni poste.”

L’azione preventiva e repressiva dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola è sempre costante e, dal mese di luglio, quando si è purtroppo registrato un incremento dei reati connessi allo sversamento illecito di rifiuti, i militari dell’Arma hanno iniziato numerosi controlli sul territorio, incrementando in particolare le perlustrazioni nelle campagne comprese tra le città di Cerignola, Stornara, Stornarella, Candela, Ascoli e Sant’Agata, comuni tutti ricadenti nell’area di competenza istituzionale della Compagnia Carabinieri di Cerignola.

I risultati operativi sono stati così immediati, con contravvenzioni a più soggetti che abbandonavano in particolare tra i terreni i rifiuti solidi urbani. Pochi giorni fa, in particolare, la Stazione Carabinieri di Stornarella ha individuato un soggetto che, con il proprio camion, ha sversato delle macerie provenienti da lavori edili, precisamente afferenti un’attività di demolizione in atto. L’attività non è stata semplice poiché i Carabinieri, una volta individuato il camion di interesse, che presupponevano trasportasse appunto rifiuti, lo hanno pedinato per tutto il tragitto per vedere dove effettivamente fosse diretto. Ad un certo punto, da lontano, tale mezzo è stato notato entrare in un terreno privato. Intuendo quanto potesse accadere da lì a poco, i militari lo hanno quindi inseguito sino all’interno di tale terreno, ma purtroppo, quando sono arrivati, era ormai troppo tardi. Il mezzo pesante in questione aveva ribaltato il cassone e sversato poi tutto il materiale di scarto nel terreno. Il conducente aveva con sé una bolla che prevedeva il conferimento dei rifiuti in una discarica autorizzata pugliese. Quest’ultimo è stato quindi deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Foggia che dovrà valutarne la relativa sua condotta.

Ovviamente, a suo carico, verrà imposto il ripristino dello stato dei luoghi; attualmente sia il terreno utilizzato come discarica a “cielo aperto”, che il camion sono stati sequestrati penalmente dai Carabinieri. Sono infine tuttora in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilità di terze persone a titolo di concorso.

In ultima analisi va precisato che la posizione del soggetto denunciato dai Carabinieri è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

Il Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la Rinascita di Foggia ha allertato le Autorità nazionali per l’ambiente ARERA e anticorruzione ANAC e ha richiesto gli standard qualitativi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani nel comune capoluogo.

Si pubblica la nota stampa pervenuta presso la nostra redazione.
Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente comunicato è possibile inviare email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il presidente del Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia, geom. Walter Mancini, e il delegato al Consumerismo, avv. Giuseppe Potenza, hanno inviato oggi una lettera al Commissario straordinario del Comune di Foggia, dr.ssa Marilisa Magno, al rappresentante pro tempore dell’AMIU s.p.a., avv. Sabino Persichella, all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA, e all’Autorità Nazionale Anticorruzione ANAC, ed hanno chiesto che vengano finalmente fissati gli standard qualitativi del servizio di igiene urbana svolto dall’AMIU PUGLIA s.p.a. nel comune di Foggia.

Un po’ di storia.

Nel 2014 il Comune di Foggia ha acquisito una quota di partecipazione della società Amiu Puglia s.p.a. ed ha proceduto all’affidamento in house del servizio di igiene urbana per una durata non inferiore a 9 anni.

Ma da allora ad oggi non è stato mai stipulato il contratto di servizio definitivo e si è andati avanti per successive innumerevoli proroghe del contratto di servizio provvisorio per la gestione dell’igiene urbana e dell’impianto comunale di selezione multimateriale e biostabilizzazione.

Il costo del servizio è pari ad Euro 1.837.670,68 al mese.

Nonostante un invito all’AMIU, da parte del Prefetto di Foggia in data 27.1.2022, a riprendere le relazioni industriali con i sindacati, non risulta presentato alcun piano industriale.

L’affidamento del servizio in house dell’igiene urbana, contrariamente a quanto avviene in materia di appalto di pubblico servizio, non ha consentito la partecipazione delle associazioni dei consumatori per stabilire gli standard qualitativi.

Ora i cittadini foggiani sono insoddisfatti dell’espletamento del servizio e, nonostante le segnalazioni, la città risulta sporca ed in uno stato di assoluto degrado igienico.

La situazione, sotto gli occhi di tutti, consente di affermare che il servizio di igiene urbana della città di Foggia versa in condizioni di precarietà che facilitano l’inefficienza del servizio stesso, cui la gestione commissariale del Comune di Foggia non sembra aver portato alcun miglioramento.

Considerato che i principi sull’erogazione dei servizi pubblici prevedono che i servizi debbano essere erogati in maniera continua e regolare e, ove consentito dalla legislazione, gli utenti debbano avere il diritto di scegliere l’ente erogatore e debbano essere trattati con obiettività, giustizia ed imparzialità, e che debba essere garantito il diritto alla partecipazione del cittadino come ugualmente garantita deve essere l’efficienza e l’efficacia dell’ente erogatore, nel rispetto degli standard di servizio, il Coordinamento delle associazioni ha chiesto che vengano fissati gli standard qualitativi del servizio di igiene urbana svolto dall’AMIU PUGLIA s.p.a. nel comune di Foggia.

“Non ci limitiamo soltanto a parlare ma preferiamo agire concretamente nell’interesse del cittadino e nel rispetto delle leggi vigenti” dicono al Coordinamento per la rinascita di Foggia, “e attendiamo risposte concrete e fatti per la città”.

“L’indecoroso fenomeno dello smaltimento dei rifiuti sulle strade provinciali è un problema atavico e a tratti emergenziale per il nostro territorio. Con conseguenze gravissime sul piano dell’igiene pubblica e sul fronte ambientale.

Come Provincia, per migliorare il controllo rispetto a questi comportamenti incivili e per sostenere i Comuni in un’attività spesso complessa e difficile, oggi abbiamo cominciato la consegna delle fototrappole – ottenute in comodato d'uso gratuito dall’Ager Puglia – alle Amministrazioni comunali, finalizzate al monitoraggio delle strade provinciali ricadenti nei loro territori.

Uno strumento che si aggiunge alle attività di pulizia delle strade provinciali che abbiamo svolto in questi anni e che continuiamo a svolgere e che, siamo certi, potrà essere di fondamentale aiuto ad un migliore presidio del territorio.

In questa prima fase le fototrappole sono state consegnate ai Comuni che ne hanno fatto richiesta: Vico del Gargano, Biccari, San Marco La Catola, San Severo, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Celenza Valfortore. 

Altre apparecchiature saranno consegnate nelle prossime settimane, nell’ambito di una programmazione con la quale intendiamo anche siglare intese con specifiche associazioni ambientaliste che potranno occuparsi di monitorare capillarmente le strade della Capitanata. Una strategia che abbiamo immaginato dopo la soppressione della Polizia Provinciale decisa nel recente passato. 

Come sempre siamo al lavoro per difendere e proteggere la nostra terra”.

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