Non è la prima volta che da questa testata giornalistica indipendente si solleva, si potrebbe dire ormai, l’annoso problema “aumento SI – aumento NO” della tassa sui rifiuti solidi urbani e loro smaltimento nel comune di Monte Sant’Angelo, la famigerata TARI. Dal 2017 in poi è diventato argomento ridondante, già ripreso nel 2014 quando l’Amministrazione guidata dal già Sindaco Antonio Di Iasio tentò la stessa cosa con l’allora TARSU. Tentò, appunto, perché in quell’occasione i Montanari protestarono molto vivacemente, con tanto di discussione aperta nell’aula del Consiglio comunale, ripresa in video da newsGargano, concludendosi con un ritorno sulle decisioni convenute. Un atto di presa di coscienza dell’allora Amministrazione, che comprese le rimostranze dei cittadini e loro necessità primarie. Un atto di condivisione con l’allora opposizione, la stessa che oggi è imputata dell’aumento della TARI, dove i principali attori della protesta furono i Consiglieri Generoso Rignanese e Giovanni Vergura, oggi ambedue assessori e perciò decisori, con il resto della Giunta comunale, sindaco d’Arienzo in primis, di una tassa che di fatto mette le mani nelle tasche di cittadini, da molti mesi già dilaniati dagli aumenti energetici e caro vita del Governo.
Tutti i video si riferiscono alla protesta del 2014, un modo per ricordare e, chissà, svegliare...
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La domanda nasce spontanea, prendendo in prestito un detto popolare, come mai nessun oggi protesta? Forse approva? O forse ha compreso “aritmeticamente” che i costi da sostenere con il pagamento ridurranno il gettito fiscale e perciò i derivanti sui contribuenti montanari?
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Dell’annoso problema ne parlano due forze cittadine di opposizione, una del Consiglio comunale, sempre meno incluso nelle decisioni (si vedano quelle su tutte le azioni intraprese sulla candidatura di Monte a Capitale della Cultura italiana 2025, come fa notare a più riprese il Conigliere di opposizione Matteo Notarangelo, anche sulla scelta dei componenti del Comitato tecnico-scientifico), l’altra associativa che sta cercando di svegliare anime molto sopite al soporifero vento di un Progetto Comune che del futuro ha occhi che non vedono neanche la punta del proprio naso. Di controcanto c’è la risposta dell’attuale Amministrazione, che rimanda ai mittenti le rimostranze scritte, mostrando le carte e affermando che non c’è stato nessun aumento, anzi una riduzione sul gettito dell’anno 2022.
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Una risposta, e non ci stancheremo mai di ribadirlo, cui siamo stati informati da organi terzi all’Amministrazione vigente, che preferisce pubblicare sui social piuttosto che render partecipe la stampa, seguendo i canoni deontologici dell’informazione e comunicazione. È questione di rappresentanza, di rispetto, di educazione, che lascia spazio alla supponenza e alla permalosità.
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Qui non si fa il processo ai fatti, solo informazione. Pertanto, cronologicamente, si riportano le tre note suddette.
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Di seguito la nota stampa del Movimento politico A MONTE – Monte Sant’Angelo
L’Amministrazione d’Arienzo aumenta di nuovo la TARI
«Da alcuni giorni i cittadini di Monte Sant’Angelo stanno ricevendo i bollettini di pagamento della tassa rifiuti 2022 e stanno prendendo atto di una sorpresa negativa: anche per l’anno 2022 l’Amministrazione d’Arienzo ha aumentato la tassa rifiuti!
Durante i lavori del Consiglio Comunale di fine luglio la maggioranza “Progetto Comune”, con l’approvazione del Bilancio 2022, con il solo voto contrario del Gruppo “A Monte”, ha aumentato di circa l’11% la tassa: è l’ennesimo aumento dopo quelli avuti anche negli scorsi cinque anni.
La nostra preoccupazione è che l’assessore al Bilancio, Generoso Rignanese, ha annunciato che anche per il prossimo anno aumenteranno la TARI!
Cosa ne pensano gli assessori/consiglieri del PD (Rignanese e Vergura) che con le Amministrazioni precedenti organizzavano scioperi e contestazioni per opporsi all’aumento della TARI? Come mai oggi non hanno più le stesse soluzioni che avevano quando erano all’opposizione (diminuzione o annullamento dello stipendio di Sindaco e Assessori)? L’Assessore al bilancio, Generoso Rignanese, quando è stato aumentato il costo della TARI, dov’era? Quando, anziché azzerare le indennità degli amministratori, le aumentavano, dov’era? Eppure, nel dicembre 2013, l’allora consigliere Rignanese aveva sempre una soluzione pronta!
Per evitare continui aumenti, la maggioranza d’Arienzo ha pensato di risparmiare sui costi quando ha bandito il nuovo appalto?
Una cosa è certa: si amministra la città spendendo soldi e aumentando le tasse quando invece si dovrebbe ridurre il superfluo per venire incontro alle esigenze di cittadini già provati dagli aumenti di altre utenze di prima necessità».
Di seguito la nota stampa dell’associazione politico-culturale “Armonia” – Monte Sant’Angelo
L’Amministrazione PD aumenta ancora la TARI, ma i cittadini non reagiscono
«Mentre la Giunta Di Iasio si accingeva a definire l'importo della TARI (tassa sui rifiuti) per il 2014, la popolazione montanara scese in piazza per contrastare la proposta di aumento del 10%.
La protesta popolare raggiunse il suo obiettivo e la TARI non aumentò.
Successivamente l'Amministrazione D'Arienzo, egemonizzata dal PD, nel periodo 2017-2021 aumentò la TARI del 30%.
La stragrande maggioranza della popolazione non reagì, tutta presa dalla speranza di "un favore" (più precisamente "un posto") da parte del nuovo leader di Monte, Raffaele Piemontese.
Anche per il 2022 l'Amministrazione D'Arienzo ha aumentato la TARI: al 30% precedente si è aggiunto un ulteriore 13%.
Anche questa volta nessuna reazione dei cittadini, nessuna protesta popolare!
L' anestesia "piemontese", purtroppo, funziona ancora.
Speriamo che questo dannoso "sonno della ragione" termini con il risultato delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo».
Speriamo che lo schieramento della opposizione istituzionale e sociale scenda in campo, sollecitando i cittadini al confronto pubblico e alla partecipazione attiva, per chiedere conto all'Amministrazione D'Arienzo delle sue decisioni con l'obiettivo di modificarle radicalmente.
Di seguito la nota stampa di Progetto Comune – Monte Sant’Angelo
I consiglieri comunali di "A Monte" (Forza Italia) si accorgono oggi che NON c'è stato un aumento della TARI? in consiglio comunale dormivano?
«Capiamo che il ruolo della minoranza è quello di mettere in risalto gli eventuali errori della maggioranza, ma mistificare la realtà non è mai stata una strategia vincente perché la verità viene sempre a galla, la campagna elettorale dovrebbe averlo insegnato.
Le ferite del 2014, quando l’attuale minoranza A Monte (Forza Italia) amministrava, evidentemente sono ancora aperte per qualcuno che probabilmente oggi cerca vendetta!
Il 2014 a conguaglio (ultima rata) venne inflitto ai montanari un aumento del 46% della tari. Chissà se ricorda qualche consigliere di minoranza!
Oggi (si vedano delibere allegate), la tari 2022 è più bassa di circa 80.000 euro rispetto al 2021 (ultimo anno di riferimento prima del covid).
- anno 2019 gettito previsto € 2.640.000 circa;
- anno 2022 gettito previsto € 2.560.000 circa.
È una semplice operazione aritmetica, possono riuscirci tutti.
Come detto in consiglio comunale a causa della quota variabile (indipendente dalla volontà dell'amministrazione) può succedere che alcune abitazioni pagheranno più ed altre pagheranno di meno dell'anno 2019.
Inoltre, nonostante siano passati 9 anni da quando qualche consigliere di minoranza era vicesindaco di forza Italia, ed i costi siano aumentati in maniera importante, il gettito risulta più basso di allora.
Tanto si doveva per fare chiarezza».
“I miasmi notturno che sono tornati ad interessare, soprattutto nelle ore notturne, vaste aree delle città di Foggia, Lucera e centri limitrofi, è un fenomeno intollerabile e insostenibile. Urge comprenderne le ragioni e mettere in campo misure di contenimento. Ne va della qualità della vita dei nostri cittadini e della loro salute, fisica e psicologica. E’ per questo motivo che ho depositato richiesta di audizione urgente all’assessore all’Ambiente, Maria Grazia Maraschio, e ai vertici Arpa Puglia”. Lo dichiara il consigliere regionale foggiano della Lega Joseph Splendido. “Si tratta di un fenomeno odorigeno che si ripresenta puntualmente con l’avvento della stagione estiva, acuito dai particolari picchi di caldo che le temperature ci stanno riservando. Negli ultimi giorni sono centinaia le segnalazioni giunte all’Arpa per lamentare l’insostenibilità della cosa. Mi unisco a queste e me ne faccio portavoce. Non è civile, oltre che normale, dover patire ogni anno gli stessi miasmi. Serve una soluzione immediata e definitiva, qualunque sia l’origine del problema, che va approfondito, compreso e debellato una volta per tutte” conclude il consigliere.
La Regione Puglia ha adottato la Strategia regionale e messo a punto la campagna di comunicazione finalizzata alla sensibilizzazione e al contrasto dell’abbandono dei rifiuti, con lo slogan “Abbandonare non è un opzione. Salva la Puglia”.
Si tratta di un programma di azioni per la tutela ambientale che vede istituzioni, Comuni, cittadini e forze dell’ordine uniti contro l’abbandono dei rifiuti e verso la sensibilizzazione sul tema.
La strategia è stata approvata con delibera di Giunta n. 946 del 04/07/2022 e contiene il Documento strategico per il contrasto al fenomeno del littering (abbandono dei rifiuti) in Puglia.
La campagna di comunicazione, in particolare, è stata progettata dalla Struttura della Comunicazione Istituzionale e da PugliaPromozione e gioca sull'istante che precede l'abbandono dei rifiuti per porre il pubblico di fronte alla scelta: rompere un equilibrio o contribuire a preservarlo? Una campagna interattiva, un focus sul gesto che solo chi non ha maturato una sensibilità ambientale può ancora valutare innocuo per sé e l'intero territorio circostante.
Il documento strategico approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessorato all’Ambiente, ha l’obiettivo di:
- rafforzare il presidio territoriale e la dotazione strumentale per il controllo e monitoraggio degli abbandoni dei rifiuti;
- favorire l’utilizzo e il potenziamento dei servizi utili al conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini;
- sensibilizzare i cittadini agendo sui comportamenti individuali e collettivi, migliorando il senso di appartenenza al territorio e promuovendo la partecipazione attiva nella cura dei beni e degli spazi comuni.
La strategia messa in campo dalla Regione sarà attuata con la stretta collaborazione delle forze dell’ordine, dei Comuni, delle Province e dei concessionari delle infrastrutture stradali. Ogni soggetto coinvolto, per le proprie competenze, dovrà dare un contributo importante alle azioni di contrasto e prevenzione dell’abbandono dei rifiuti anche nella definizione delle azioni puntuali che con il supporto regionale saranno funzionali alla risoluzione o almeno al ridimensionamento della criticità.
Inoltre, per far fronte urgentemente al risanamento ambientale e paesaggistico delle aree oggetto di rifiuti abbandonati in aree pubbliche, la Giunta con DGR n. 912 del 27.6.2022 ha previsto lo stanziamento di ulteriori € 2.000.000,00 da destinare ai Comuni Pugliesi che ne faranno istanza a seguito della pubblicazione di un avviso pubblico che premierà, tra l’altro, i Comuni virtuosi che superano il 65% della raccolta differenziata ai quali verrà riconosciuto il 100% del costo dell’intervento di rimozione dei rifiuti.
Il 13 luglio scorso la Strada Provinciale 67, in agro di Cerignola, è stata bloccata da un immenso cumulo di rifiuti. Chi ha compiuto questa azione è un criminale non solo ambientale.
È stato un atto scellerato che L’Ente Provincia di Foggia ha immediatamente provveduto a denunciare all’Arma dei Carabinieri.
Prontamente i tecnici della Provincia si sono impegnati nella stima dei danni provocati dalla delinquenza di chi ha scaricato questo materiale e dei provvedimenti da assumere per la bonifica dell’arteria e per garantire la sua transitabilità.
«Non siamo in presenza soltanto di un atto di inciviltà, che già di per sé sarebbe gravissimo –la nota stampa del presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, che ha proseguito-. In questa circostanza siamo di fronte ad un comportamento che non esito a definire criminale, perché il suo autore o i suoi autori non sono altro che veri e propri criminali. Attentare alla sicurezza stradale e violentare il nostro ambiente sono colpe che non meritano attenuanti o giustificazioni di nessun genere. L’episodio di oggi, inoltre, dimostra quanto sia stato miope abolire la Polizia Provinciale, attraverso la quale veniva effettuato ed assicurato il controllo del territorio. Fino a quando dovremo assistere a questi comportamenti vergognosi, purtroppo, sarà difficile poter immaginare un percorso di sviluppo la Capitanata».
Il fatto si riferisce all’aggressione subita da un ispettore 55enne dell’ASE di Manfredonia, l’azienda dei servizi ecologici per lo smaltimento dei rifiuti, che sabato scorso, 2 luglio, è stato aggredito violentemente da due persone, in strada, su viale del Mediterraneo, alle 4 del mattino, mentre si recava sul posto di lavoro. Motivo dell’aggressione è un cambio turno di un dipendente, che presumibilmente ha preso parte all’aggressione: difatti l’ispettore ha denunciato padre e figlio. L’ASE da tempo è sotto il focus della polizia inquirente per avvenuti atti intimidatori a dirigenti e dipendenti, con auto incendiate e proiettili spediti come avvertimento. Dell’accaduto se occupano i Carabinieri.
A margine della violenta aggressione, giudicata dai medici guaribile in 30 giorni, è intervenuto mons. Franco Moscone, arcivescovo dell’arcidiocesi di Vieste-Manfredonia-San Giovanni Rotondo.
«A seguito della violenta aggressione intimidatoria, perpetrata nei confronti del sig. Domenico Manzella, dipendente dell’Ase di Manfredonia, come Arcivescovo di questa magnifica città condanno fermamente l’insano atto criminoso. E’ un comportamento che non porta da nessuna parte, per cui sento vivamente di partecipare alla vittima dell’aggressione la vicinanza e la solidarietà mia personale e dell’intera Chiesa che vive in Manfredonia.
Non si può tacere davanti all’ennesimo atto a danno di un dipendente nell’esercizio delle sue funzioni di organizzazione del lavoro di un’azienda municipalizzata grande, che richiede coraggio, competenza e determinazione. Il metodo mafioso della violenza personale, proprio della criminalità che si sente ‘forte’ ed agisce con prepotenza, anche se è di pochi, purtroppo continua a persiste tra noi. Questi gesti intimidatori, atti di violenza e di inciviltà vanno combattuti senza timore da tutti, e non solo dalle Istituzioni, perché tutti indistintamente siamo chiamati a schierarci dalla parte della legalità e della convivenza civile e a testimoniarle e perseguirle con fermezza, ogni giorno e in ogni circostanza.
Al sig. Domenico Manzella e a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, per la lotta alla trasparenza e alla legalità, continuo fermamente a ribadire: ‘coraggio, è la strada giusta!»
Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, sono stati stanziati dalla Giunta Regionale due milioni di euro da destinare ai Comuni per interventi di risanamento ambientale e paesaggistico necessari per la rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche.
“Nonostante i continui sforzi organizzativi e finanziari della Regione Puglia e dei Comuni pugliesi ” dichiara l’Assessore Maraschio ”il territorio regionale è, purtroppo, ancora interessato da un rilevante fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, provenienti sia da utenze domestiche che da utenze non domestiche, che interessano aree pubbliche, zone periferiche, aree a verde e costiere, zone industriali, strade comunali, provinciali e statali”.
“Un fenomeno” continua l’Assessore Maraschio “di grande impatto sul territorio e non può che trovare una ferma condanna da parte di tutti noi. Serve una forte campagna di comunicazione che abbia come obiettivo il diffondere nella comunità la consapevolezza che abbandonare rifiuti è un gesto molto grave e una pratica incivile. È necessario, quindi, il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini e il rafforzamento dell’infrastruttura necessaria al corretto conferimento dei rifiuti e delle attività di vigilanza, controllo e repressione di detto fenomeno”.
A seguito della pubblicazione dell’Avviso a sportello, saranno ammissibili al contributo gli interventi di rimozione, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati dei rifiuti abbandonati e sarà prevista una premialità per i Comuni più virtuosi, che abbiano raggiunto o superato una Raccolta Differenziata pari o superiore al 65%, ai quali verrà riconosciuto l’intero costo sostenuto per la rimozione dei rifiuti abbandonati. Per i Comuni con Raccolta Differenziata sotto la richiamata percentuale potrà essere riconosciuto l’80% dei costi sostenuti. Ai fondi stanziati potranno beneficiare quei Comuni che abbiano provveduto, entro la pubblicazione del richiamato Avviso, al completamento e alla rendicontazione di interventi già finanziati in occasione dei precedenti avvisi riguardanti la rimozione di rifiuti abbandonati.
«Il regolare pagamento della Tari come condizione necessaria per l’accesso al Reddito di dignità nella Regione Puglia. Su questa base, a mio avviso imprescindibile, ho presentato una proposta di legge che di fatto consta dell’aggiunta di un solo comma all’interno dell’apparato normativo della legge “Reddito di dignità regionale e politiche per l’inclusione sociale attiva”».
Il Consigliere regionale Antonio Tutolo, Gruppo Misto, presidente della Seconda Commissione, chiarisce l’obiettivo dell’intervento legislativo che ha come oggetto “Modifiche alla Legge regionale 14 marzo 2016, n.3” con l’inserimento “di un ulteriore requisito per l’accesso alle misure di contributi regionali rivolti alle persone fisiche, oltre quelli già legiferati, aggiungendo come condizione necessaria il regolare pagamento della Tassa dei rifiuti, nel Comune di residenza del richiedente, con conseguente necessità di documenti attestanti l’avvenuto pagamento nell’anno tributario che precede la richiesta di contributo ”.
«Che tutti i cittadini paghino le tasse mi sembra il principio cardine – dichiara Tutolo – e che tutti paghino la Tari, quella che ricade direttamente sui servizi di cui poi gode l’intera collettività, mi sembra essenziale. La Regione può andare incontro al cittadino che ha diritto ad agevolazioni di varia natura, ma questi deve anche dimostrare di fornire il proprio contributo alla comunità in cui risiede. Mi sembra il giusto contraccambio per i servizi ricevuti. Quindi, con la modifica che propongo, al momento della presentazione della domanda, bisogna presentare anche le ricevute di pagamento della Tassa sui rifiuti dell’anno precedente alla richiesta o in alternativa di un estratto della posizione debitoria rilasciato dal Comune di residenza del soggetto richiedente.
È una forma di giustizia verso chi le tasse le paga tutte e spero che anche altri colleghi consiglieri la vedano in questo modo. Sintetizzando: se non paghi la Tari, non hai diritto agli aiuti della Regione».
Ancora fiamme sul Gargano, a Peschici, ieri 20 giugno 2022 in pieno giorno. Questa volta non per incendi boschivi ma per l’ennesimo atto criminale, il sesto nell’anno in corso, consumato a danno dell’azienda di raccolta rifiuti di proprietà della soc. Ecogreen Srl che gestisce il servizio nella cittadina di Peschici, cui è stato dato fuoco un mezzo, andato completamente distrutto.
Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire le cause che presumibilmente sono dolose.
Il sindaco, Francesco Tavaglione, sulla sua pagina social facebook esprime tutta la sua amarezza, invitando la città a svegliarsi e denunciare.
«L'ennesimo episodio incendiario si è consumato, oggi, in pieno giorno. Un mezzo adibito alla raccolta dei rifiuti, di proprietà della soc. Ecogreen SRL, ancora una volta, è stato dato alle fiamme e distrutto - ha scritto il sindaco, che ha proseguito - "Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare" (G. Falcone).
È finito il tempo del silenzio, del torpore e del letargo. Dimostriamo di essere Comunità Unità, Forte, Coesa e Coraggiosa, schierandoci dalla parte dello Stato.
REAGIAMO PER SALVARE IL FUTURO DI PESCHICI E DEI NOSTRI FIGLI».
"I disagi che stanno incontrando tantissimi Comuni della Capitanata nel conferimento dei rifiuti presso l'impianto TBM di Foggia rischiano di trasformarsi in un'emergenza che va assolutamente scongiurata, tanto più con le elevatissime temperature che si stanno registrando e con l'approssimarsi dell'estate.
La sospensione del conferimento dei rifiuti nell'impianto di Foggia, disposta da Amiu Puglia SpA, merita un urgente approfondimento che porti ad una soluzione immediata.
Non si può attendere ancora, determinando così una situazione insostenibile sotto il profilo ambientale e dell'igiene pubblica.
Oggi ho personalmente segnalato la gravità della questione al presidente di Amiu Puglia SpA, Sabino Persichella, ed al Direttore Generale dell'AGER, Gianfranco Grandaliano, sollecitando ad entrambi l'esigenza di mettere in campo una strategia che permetta subito ai Comuni di riportare alla normalità lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle loro comunità.
Il tema centrale, ancora una volta, è purtroppo la debolezza della politica impiantistica sul territorio.
In quest'ottica è necessario che si realizzi velocemente un aumento della raccolta differenziata soprattutto nella città di Foggia, attualmente ferma a circa il 20%. Perché, com'è evidente, le difficoltà dell'impianto del capoluogo producono a cascata una generalizzata sofferenza dell'intero sistema provinciale del ciclo dei rifiuti.
Bisogna intervenire. Ed occorre farlo molto rapidamente".
In tale ambito, intendiamo porre in essere le seguenti azioni:
- Sviluppare una piattaforma di raccolta di materiale riutilizzabile (biciclette, mobili, prodotti tecnologici) da commercializzare o distribuire a scopo benefico in collaborazione con le associazioni del territorio.
- Istituire il piano di segnalazione sui rifiuti abbandonati nell’ambito comunale.
- Promuovere criteri di premialità a fronte dell’adozione di buone pratiche nella gestione dei rifiuti.
- Installazione in più punti della città di piccole piattaforme interrate per la raccolta differenziata accessibili con tessera di riconoscimento dell’utente al quale sarà attribuito un credito da spendere in esercizi commerciali convenzionati o in altre forme che saranno allo studio con il nuovo gestore del servizio in via di individuazione.
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* “Messaggio Elettorale. Messaggio politico autogestito dal committente come disciplinato dal Corecom Puglia e Agcom”
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