Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una iniziativa legislativa che contiene “Norme in materia di valorizzazione e promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale pugliese”.
Una proposta di legge che intende sostenere l'attività dei produttori di birra artigianale pugliese, uno dei comparti dell'ambito agro-alimentare ed artigianale che si sono maggiormente sviluppati negli ultimi anni nella nostra regione, nonché oggetto di crescente domanda da parte dei consumatori. Gli elementi di interesse sono molteplici: economici, produttivi, turistici e culturali. L'intento è quello di inserire a pieno titolo questa attività nell'ambito della programmazione delle politiche di sviluppo economico, culturale e turistico della Regione Puglia. L'articolo 1 individua le finalità, volte anche al sostegno di una filiera locale delle materie prime. L'articolo 2 contiene le definizioni (birra artigianale, birra agricola, piccolo birrificio indipendente, birrificio agricolo, micro birrificio), conformi a quanto stabilito dalla normativa statale di riferimento. L'articolo 3 disciplina i termini della vendita diretta. L'articolo 4 contiene un riferimento espresso alla promozione della coltivazione e della lavorazione delle materie prime per la produzione della birra, al fine di sostenere le filiere locali. L'articolo 5 promuove iniziative di valorizzazione della birra artigianale e prevede iniziative di sensibilizzazione, educazione e formazione sul "Bere responsabile". L'articolo 6 attribuisce alla Giunta l'onere dell'adozione del conseguente regolamento attuativo della Legge. Gli interventi dovranno essere compatibili con la pertinente programmazione regionale settoriale in materia di politiche di valorizzazione del tessuto economico e sociale' Si istituisce, inoltre, il marchio regionale "Birra artigianale di Puglia". L'articolo 7 definisce e disciplina le figure di Mastrí Birrai e Mastre Birraie di Puglia, individuando il relativo percorso di formazione professionale. L'articolo 8 prevede che la Regione favorisca la qualificazione professionale e la trasmissione delle conoscenze relative alla produzione di birra. L'articolo 9 specifica quali sono gli strumenti di programmazione utilizzabili per dare attuazione alle finalità della proposta. L'articolo 10 contiene la disposizione in tema di copertura finanziaria.
nota stampa del MetUp Monte in MoVimento.
«Ieri sera (05 novembre 2021, ndr.) nella sede del MoVimento 5 Stelle di Monte Sant'Angelo la portavoce alla camera Marialuisa FARO ha incontrato allevatori e panificatori.
Il percorso che ci aspetta è lungo ma abbiamo il dovere di provarci, creare una rete di allevatori garganici. Era presente anche Virginio Frumenzio, allevatore di Sannicandro, in modo da ottenere la forza necessaria per le urbanizzazioni rurali da cui dipende lo sviluppo economico e sociale dell'intero promontorio.
La costituzione di una associazione di panificatori per ottenere il marchio IGP per il nostro pane, questi sono gli obiettivi che ci siamo posti. Siamo già partiti, l'entusiasmo e la voglia ci sono.
Vi aggiorneremo costantemente. Grazie a chi ha deciso che è arrivato il momento di agire, finalmente!»
Assessore Pentassuglia: "Un protocollo d'intesa sottoscritto dalle parti a garanzia del lavoro e della qualità del nostro prodotto"
Raggiunta l’intesa per la regolamentazione dei rapporti commerciali nella filiera lattiero casearia pugliese. È il risultato raccolto dal tavolo tecnico che si è riunito questa mattina nel Palazzo regionale Agricoltura con l’Assessore al ramo, Donato Pentassuglia, e il direttore di Dipartimento Gianluca Nardone.
“Sono soddisfatto, e per questo ringrazio i preziosi contributi e l’impegno delle associazioni di categoria e di tutta quanta la filiera regionale – dichiara l’assessore Pentassuglia -, per un risultato che reputo di assoluta garanzia del lavoro e della qualità dei nostri prodotti.
Ho da subito assunto l’impegno, come dimostrato in questi mesi, a trovare soluzioni alla grave situazione di crisi che interessa i produttori pugliesi e alla questione dei costi della materia prima non allineati ai prezzi di vendita del latte alla stalla. Al Tavolo Latte ho voluto trasferire il sacrosanto principio che il prezzo di vendita del latte non deve essere inferiore al suo costo di produzione. Personalmente, anche in considerazione dei dati pubblicati da ISMEA (organismo deputato alla raccolta dei costi in agricoltura), ritengo etico e corretto che il mercato individui un prezzo di riferimento per la vendita di latte crudo non inferiore a € 0,44/lt a cui aggiungere eventuali premi legati alla qualità”.
“Alla luce di ciò - prosegue l'assessore - , anche sulla scorta dei contributi che ci sono pervenuti dalle associazioni, oggi siamo in grado di recepire un simile principio in un protocollo d’intesa legittimamente sottoscritto da tutte le rappresentanze professionali. Per questo raccolgo con soddisfazione la positiva partecipazione e l’adesione di tutte le parti coinvolte, soprattutto rispetto all’approccio da seguire e alle modalità tecniche di redazione del protocollo d’intesa".
“La proposta d'intesa tra le parti – commenta il direttore Nardone – è stata oggi condivisa nei suoi aspetti tecnici ed è stata inviata al Tavolo Latte per una immediata e definitiva ratifica e sottoscrizione. Secondo le indicazioni dell’assessore Pentassuglia, la proposta contiene in premessa la forte adesione al principio etico di corrispondere agli allevatori un prezzo non inferiore al costo di produzione. Inoltre, al fine di favorire la trasparenza dei rapporti commerciali ed evitare future crisi del mercato, nel protocollo d’intesa sarà previsto l’impegno delle parti a definire un contratto standard su base annuale in cui il prezzo di vendita liberamente convenuto possa variare automaticamente in riferimento all’andamento dei mercati oltre a premiare adeguatamente le produzioni di qualità. Fornire al sistema produttivo un contratto tipo serve a rendere più chiaro e sereno il rapporto tra le Parti, anche in presenza di forti oscillazioni del mercato, e a favorire una corretta programmazione delle attività di tutte le imprese della filiera. La Regione Puglia, per conto suo, intende favorire l’adesione del comparto a tali condizioni di modernità ed efficienza prevedendo, per quanti si adegueranno, condizioni premiali o prioritarie ai fini dell’accesso agli incentivi di promozione e valorizzazione delle produzioni lattiero casearie regionali, ovvero nel caso di accesso ad investimenti agevolati”.
a cura di Giorgio Sorcinelli.
Dopo il grande successo del Gran Galà dell'Olio 2021, svoltosi a Fano PU il 10 luglio scorso con le premiazioni dei Concorsi L'Oro d'Italia e L'Oro del Mediterraneo, cui hanno partecipato tantissimi produttori tra i migliori della penisola e del Mediterraneo, siamo al Gran finale dedicato ai grandi oli della Puglia, con l'assegnazione dei premi dei Concorsi L'Oro della Puglia e L’Oro di Federico II.
L'importante appuntamento, si terrà domenica 5 settembre nel Castello Ducale di Torremaggiore FG, ed eleggerà per un giorno a capitale mediterranea dell'olio extravergine di eccellenza la cittadina dell'Alta Daunia, importante centro dell'olivicoltura regionale e culla, al pari di altri comuni dell'areale di produzione, quali San Severo, San Paolo di Civitate e altri centri limitrofi, della pregiata e apprezzata cultivar Peranzana.
Oltre alle celebrazioni per i due prestigiosi concorsi regionali, la giornata è infatti promossa anche al fine di valorizzare l'olivicoltura del territorio e, in particolare, per lanciare il "Sistema Peranzana Alta Daunia" che, grazie all'impegno dei produttori coordinati dal Consorzio Peranzana e dall'associazione La Peranzana, sta puntando su qualità e mercato di una oliva da mensa ritenuta da tutti una vera eccellenza emergente.
Il programma prevede anche un incontro tecnico dedicato alla lotta alla mosca olearia.
Al termine dei lavori seguirà un gustoso momento gastronomico, a cura dai ristoranti di Torremaggiore Le Tre Volte e il Vicoletto che, con alcuni piatti semplici della tradizione preparati con le olive e l'olio di Peranzana, allieteranno il palato degli ospiti intervenuti.
Provengono da tutte le provincie della Puglia le aziende che verranno meritatamente premiate quali produttrici dei migliori extra vergini del nostro Bel Paese, come sottolineato dalla loro presenza ai primi posti anche nei Concorsi L'Oro d'Italia e L’Oro del Mediterraneo 2021. Oltre ai Premi assegnati secondo le tipologie e categorie previste, i produttori più meritevoli potranno fregiarsi dell'ambìto riconoscimento de "Le Gocce d'Oro", assegnato secondo le tre distinte fasce di merito individuate da OLEA per differenziare il livello qualitativo, sottolineato rispettivamente da 3 Gocce d'Oro come Menzione di Qualità, 4 come Menzione di Merito e 5 come Lode di Eccellenza.
Questo evento, come afferma il Presidente OLEA Renzo Ceccacci, sarà prezioso anche per ribadire l'importanza del confronto tra le aziende, stimolandole a fare squadra e crescere insieme, per contribuire a rafforzare l'economia del settore e promuovere, soprattutto presso i tanti consumatori ancora non adeguatamente informati, con particolare riguardo alle nuove generazioni, la conoscenza delle proprietà organolettiche e salutistiche dell’olio extravergine di qualità, unico alimento di cui si può sempre affermare che è buono e fa bene alla salute.
La manifestazione, organizzata con la regia di OLEA e fortemente voluta dal sindaco Emilio Di Pumpo, sostenuto da alcuni operatori del territorio con in testa Salvatore Moffa, annovera il patrocinio ed il contributo del Comune di Torremaggiore FG e la partecipazione del Comune di Ugento LE che storicamente ha ospitato in precedenza il Premio L'Oro della Puglia. Essenziali le collaborazioni dell'Ass.ne Viandanti dei Sapori, dell'Università degli Studi di Foggia, del Consorzio Peranzana Alta Daunia, dell'Associazione La Peranzana ed il sostegno di alcuni sponsor del territorio. Media partner è OlioOfficina Magazine.
La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social di Torre On Air.
Il programma su www.olea.info e www.comune.torremaggiore.fg.it
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«I lavori di sistemazione di Piazza Beneficenza e della Villa Comunale sono stati assegnati alla ditta appaltatrice il 21 gennaio 2021 con l’obbligo di terminarli entro il 19 settembre 2021. È vero che l’impresa ha ancora 45 giorni a sua disposizione, ma non si può disconoscere che l’Assessore Fusilli è venuto meno al suo ruolo di programmare l’esecuzione dei lavori tramite il Responsabile del Procedimento. Infatti, sarebbe bastato dare priorità ai lavori della Piazza rispetto a quelli della Villa per limitare il disagio che gli operatori della zona stanno affrontando. La superficialità del Vicesindaco Fusilli ha costretto alla chiusura il Ristorante Belvedere.
Lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” esprime la propria solidarietà verso i proprietari e i lavoratori del Ristorante e stigmatizza il comportamento superficiale del Sindaco d’Arienzo e dell’Assessore Fusilli».
Mattinata sempre più città digitale. Domenica 8 agosto, alle ore 21, sarà presentato in piazza Aldo Moro il progetto Social WiFi Street di: Anima Living Network, La Vineria e Gabriellino. Via Giuseppe Garibaldi e via Gian Tommaso Giordani diventeranno le prime strade digitali della piccola ed intraprendente comunità garganica.
Assieme ai residenti delle due piccole vie del centro storico e all’Associazione Alenn – e grazie al prezioso supporto dell’Amministrazione Comunale, che subito ha sposato l’idea progettuale – la compagine Anima Living Network, La Vineria e Gabriellino ha dato vita ad una collaborazione con il fine di recuperare e valorizzare, dal punto di vista turistico e sociale, le due strade. Come? Attraverso la digitalizzazione e l’abbellimento.
Per l’occasione, il Reverendo Podolico, Luciano Castelluccia, darà vita allo spettacolo musicale e gastronomico della Puglia garganica “L’aquasala salverà il mondo”. Un emozionante percorso multisensoriale, tra un (ri)morso di caciocavallo, rigorosamente "podolico", ed una scodella di acquasala preparata al momento. Un inebriante e geniale ritorno al futuro, una commistione quasi perfetta di musica, parola dannata e folle energia. Un affascinante viaggio mistico che parte dal Gargano, dalle sue strade sterrate, dai suoi campanacci, dai muggiti delle vacche podoliche, dai belati delle capre, dal movimento energico, dalla passione e dal forte senso di appartenenza alla terra d'origine dei suoi pastori.
Coloro che parteciperanno allo spettacolo teatrale, musicale e gastronomico L’Acquasala salverà il mondo saranno guidati verso un percorso molto emozionale, in cui verranno messi in risalto materie prime come olio extravergine d’oliva, pane, caciocavallo e verdure selvatiche, tutte squisitezze e prelibatezze che raccontano il territorio.
Si tratta di un itinerario a dir poco mistico, che avrà inizio dal Gargano e attraverserà le strade sterrate, lungo le quali incontrerà i muggiti delle vacche podoliche, i campanacci, i belati delle capre e farà sentire forte il senso di appartenenza che hanno i pastori alla loro terra d’origine.
Il racconto porterà a rievocare odori, rumori, colori e sapori del territorio e li farà arrivare fin dentro l’anima, il tutto fra un morso di caciocavallo podolico ed una scodella di acquasala preparata nell’immediato. L’Acquasala salverà il mondo è una rappresentazione musicale molto originale, anche se abbastanza inusuale, di promuovere il Gargano e il suo territorio meraviglioso, compreso l’eccezionale patrimonio enogastronomico di tutta la regione.
Con il suo spettacolo, Metano’s, impersonificandosi nel genio del suo padre creatore, il poliedrico e folle Reverendo Podolico, coinvolge, stravolge, emoziona, crea subbuglio, per poi infondere calma, per poi ricominciare la rivoluzione del suo spettacolo enogastrofonico. Uno spettacolo teatrale, musicale, gastronomico che risceglia i sensi anche dei sassi dei brulli paesaggi della nostra fonte ispiratrice: la vacca. Con lei, per lei ed in lei parta la degna consacrazione, la conversione al movimento spirituale più antico ed innovativo di sempre: il Podolicesimo. Il religioso, spirituale ritorno a quello che siamo veramente.
Convertitevi al Podolicesimo, Adorate il Caciocavallo.
La manifestazione “Puglia Tipica … Gargano in tavola” prosegue senza sosta per le strade del Gargano, l’evento organizzato dall’associazione turistica Pro Loco del Gargano è sostenuto dalla Regione Puglia – Dipartimento agricoltura Sviluppo rurale e ambientale e patrocinato dall’Unpli Puglia, in collaborazione con Unioncamere Puglia.
“Puglia tipica e Gargano in … tavola” ovvero, tutto ciò che si può fare passeggiando per le strade dei comuni del Gargano coinvolti nel progetto: Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, San Marco in Lamis, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, San Nicandro Garganico, Vieste, Rodi Garganico e Vico del Gargano.
L’idea progettuale mira alla valorizzazione e promozione del territorio e dei prodotti agroalimentari, attraverso il coinvolgimento delle aziende agroalimentari del territorio, con azioni di incoming tematici rivolti a buyers e giornalisti.
Un festival del gusto, arricchito da incontri, suggestioni e sapori tipici di prodotti locali preparati e degustati sia con la ricetta tradizionale, sia con una rivisitazione in chiave moderna in collaborazione con chef o pasticcieri professionisti e con gli alunni degli istituti alberghieri del territorio. I percorsi enogastronomici preparati nelle varie location sono rivolti a pubblico di appassionati, e alla conoscenza delle produzioni agroalimentari tipiche, alla scoperta dei sapori e dei saperi locali, con il coinvolgimento delle comunità per un’avventura fortemente esperienziale.
I turisti partecipano attivamente alla preparazione delle pietanze che meglio raccontano dell’autenticità e della genuinità dei nostri luoghi, e di uno stile di vita sano, le pietanze, realizzate con prodotti tipici pugliesi, sono pensate per un consumo “street food”, per coniugare le recenti tendenze della ristorazione con la genuinità dei piatti tipici locali.
Il risultato atteso è quello di poter offrire ai turisti, la possibilità di vivere e di conservare nella propria memoria un’esperienza autentica raccontarla a chi poi, incuriosito dal racconto verrà a conoscere i nostri luoghi.
Due incontri per mettere a punto il progetto “Cipomar”.
Visite guidate sui campi e incontri sugli arenili. Prosegue il lavoro legato al progetto “Cipomar- Innovazioni per il miglioramento produttivo della Cipolla di Margherita Igp”, finanziato dalla Regione Puglia. L’obiettivo è ottimizzare e migliorare la produzione della Cipolla Bianca di Margherita Igp nell’ottica green della Comunità Europea.
Nei giorni scorsi si sono svolte visite guidate sui campi sperimentali dell’Università di Foggia, nell’agro del comune di Castelluccio dei Sauri, dove sono state impiantate le colture di cipolla da seme a diversa precocità (Marzaiola, Maggiaiola, Giugnaiola) e sugli arenili di Margherita di Savoia per organizzare i cantieri sperimentali per la meccanizzazione della coltura della cipolla.
A Castelluccio dei Sauri erano presenti i professori Giulia Conversa e Antonio Elia per la parte tecnico – agronomica, i professori Tonia Carlucci e Francesco Lops per la parte fitopatologica, Maria Pia Liguori per il “Dare”, un folto gruppo di produttori, per il Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Cipolla bianca di Margherita Igp il presidente Giuseppe Castiglione e l’agronomo Ruggiero Piazzolla.
Nel primo incontro, si è parlato del miglioramento genetico degli ecotipi locali, dell’applicazione delle norme eco-sostenibili per la difesa fitosanitaria e il controllo delle infestanti della coltura e a tale scopo la professoressa Giulia Conversa ha descritto la funzione delle otto serre, una per ogni ecotipo preso in considerazione.
Nel secondo incontro si è discusso di meccanizzazione di alcune fasi della produzione della Cipolla Bianca di Margherita Igp con Roberto Romaniello, docente di Meccanica e Meccanizzazione agraria. Per questo aspetto è stato sottolineato dai produttori come la natura del terreno e le limitate superfici aziendali da sempre scoraggino l’introduzione della meccanizzazione della coltura della cipolla. Aspetto che invece negli ultimi anni è diventato una necessità perché le operazioni di trapianto e di raccolta gravano notevolmente sui costi di produzione. Ma, soprattutto, è diventato sempre più difficile trovare manodopera qualificata per il mancato ricambio generazionale.
«La meccanizzazione delle fasi della produzione è strettamente connessa al miglioramento genetico della coltura - ha voluto precisare il professor Romaniello - per cui tutte le parti del progetto si integrano. Tutti i docenti appartengono al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria dell’Università di Foggia e hanno discusso con i produttori, in un confronto autentico, nel quale ad avere un peso non erano i titoli ma le conoscenze, le esperienze e le competenze di cui ciascuno era portatore».
«Il progetto è partito con il piede giusto - ha affermato il presidente del Consorzio Giuseppe Castiglione –, avanti così».
La Cipolla Bianca dI Margherita Igp è una varietà locale che viene prodotta in terreni sabbioso tra il mare Adriatico e le Saline di Margherita di Savoia, a sud del Gargano. In particolare, habitat degli “arenili” in prossimità di una zona di elevato interesse ambientale, e le tecniche di produzione prevalentemente manuali, danno vita a questa cipolla, dalle peculiari qualità alimentari, espressione della biodiversità orticola pugliese. Al consorzio, riconosciuto nel 2016, partecipano venti aziende di piccoli produttori, due cooperative di produzione, quattro aziende di confezionamento.
Questa mattina, nell’Aula Consiliare di Palazzo Dogana, a Foggia, è stato presentato “Cavù”, festival organizzato dalla Pro Loco e dal Comune di Cagnano Varano, giunto alla quinta edizione.
“Cavù” animerà gli spazi urbani del borgo garganico il 6 e 7 agosto prossimi con concerti musicali, visite guidate, spettacoli ed eventi legati all’eno-gastonomia.
Ad illustrare i particolari della manifestazione, c’erano la Presidente della Pro Loco di Cagnano, Sara Scirocco –accompagnata da un altro esponente della Pro Loco, Samuele Scirocco- e l’Assessore alle Politiche Culturali e al Turismo del Comune di Cagnano, Michele Coccia, che rappresentava l’Amministrazione assieme all’Assessora comunale al Welfare Mattea Draicchio.
Cavù gode del patrocinio morale di Regione Puglia, Provincia di Foggia, Ferrovie del Gargano, GAL Gargano, Puglia Promozione, Parco Nazionale del Gargano e Apulia Digital Maker.
Il “main sponsor” è “Di Cataldo Frutta”, che sarà affiancato dagli altri sostenitori Windor Tech, Ma.De Appalti, ITS Apulia Digital Maker, Co.Ge.Mar., Petrolgas, Studio Di Pumpo ed Elektrosaem Vico.
Nella presentazione è stata sottolineata la presenza tra i partner dell’Istituto Tecnico Superiore “Apulia Digital Maker”, che ha sede a Foggia ma da un anno ha aperto una succursale a Cagnano: un segno concreto della collaborazione con le agenzie formative del territorio.
Dopo i saluti porti a nome del sindaco Michele Di Pumpo, l’assessore Coccia ha aperto il suo intervento con una metafora: «Stiamo lanciando un messaggio forte da cinque anni: “Cavù” è un abbraccio per accogliere i visitatori a Cagnano. E per realizzare questo abbraccio l’Amministrazione può contare sul comportamento esemplare di tanti ragazzi, della Pro Loco e del paese, che mettono a disposizione il loro tempo volontariamente, che stanno facendo un lavoro enorme per valorizzare la propria terra. Per questo, il Comune non solo apprezza il loro impegno, ma è al loro fianco per un evento che rappresenta una opportunità di crescita. La loro forza, la nostra forza, sono il cuore, l’amore per la città, la voglia di collaborare per proporre tutte le nostre ricchezze artistiche, storiche, paesaggistiche. Sono tante e il pubblico deve solo avere l’opportunità di conoscerle, per alimentare un turismo distribuito in diversi periodi dell’anno che deve essere una risorsa primaria della crescita del paese»-
«Da piccolo evento territoriale -ha detto la Presidente Scirocco- “Cavù” si è trasformato in un vero e proprio festival che punta a mettere in luce le bellezze del nostro centro storico e dei dintorni. La nostra è una Pro Loco composta da giovani entusiasti del proprio territorio che ha compreso l’esigenza di fare rete con gli attori istituzionali ed altre realtà culturali e produttive per movimentare la realtà economica cittadina. E in questo i giovani devono avere un ruolo attivo. Per la manifestazione di quest’anno, abbiamo voluto scegliere un tema come la “magia”, lanciando anche l’hashtag #riaccendiamolamagia, proprio per andare incontro alle esigenze delle persone che, dopo lunghi mesi di isolamento parziale o totale in casa per la pandemia, hanno bisogno stare in spazi aperti e di sognare, magari con l’aiuto della magia. Il nostro centro storico possiede già una sua magia intrinseca, ma ci stiamo dando da fare con allestimenti particolari ad arricchirne il fascino: piante e poesie dipinte a mano saranno disseminate nei vicoli e nelle scalinate del centro storico, sono previste performance di video-mapping sul palazzo Baronale e sulla Chiesa Madre di santa Maria della Pietà oltre a performance di “sand art”, la scultura realizzata con la sabbia; il tutto accompagnato dalla musica».
Tutti concordi sull’obiettivo da raggiungere: la promozione del territorio di Cagnano Varano e la valorizzazione delle bellezze culturali, ambientali ed enogastronomiche locali.
Ma con uno specifico interesse: animare l’economia del territorio per mantenere vitale la comunità e creare occasioni di lavoro per le giovani generazioni che devono avere la garanzia di un futuro prospero per non cercare altrove opportunità di crescita.
Nei due giorni di “Cavù”, le visite guidate (che inizieranno dalle ore 17) permetteranno di conoscere il centro storico di Cagnano Varano. Dalle 20, poi, si apre l’EXPO delle produzioni enogastronomiche e artigianali locali. Nel frattempo, le strade e le piazzette del centro storico saranno animate da concerti musicali.
Venerdì 6 agosto si esibiranno band di ispirazione prettamente folkloristica e popolare: “Alfabeto Runico”, “I ciarlatani”, “Sud Folk” - progetto “Figli di Puglia”, “Buena Onda”, “Tarant Folk”, “Sound Folk”, “Mulieres Garganiche”. Mentre sabato 7 agosto sarà la volta di band che propongono altri repertori, proprio per andare incontro ai diversi gusti musicali: “Idea Band”, “I l’utm’ brgant”, Vito Di Sciglio, “The Wahles”, “Unpreagged”, “Beat Different”, Onda Radio Italia.
Tutti gli eventi saranno organizzati nel rispetto delle norme vigenti per il contrasto alla diffusione del Covid.
Personale dell’Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi Bari e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Foggia nei giorni scorsi hanno sottoposto a sequestro circa un milione di litri di vino comune venduto con etichette riportanti false indicazioni di origini protette IGP, denunciando 8 responsabili alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
In particolare, nell'ambito dell’intensificazione delle attività a contrasto della contraffazione in agricoltura, a tutela del consumatore e del made in Italy, finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Foggia e funzionari dell’Ispettorato Controllo Qualità Repressione Frodi (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali hanno condotto una mirata azione investigativa nel settore vitivinicolo, individuando un’azienda vinicola della Provincia di Foggia che risultava aver commercializzato oltre 1,5 milioni di litri di vino con marcatura IGP falsa. Primitivo, Chardonnay, Pinot grigio, Falanghina, Merlot, le qualità di vino illegalmente immesse sul mercato.
Le risultanze delle banche dati in uso all’ICQRF e alla Guardia di Finanza, supportate da aerofotogrammetrie specifiche dei terreni interessati dalle “presunte” coltivazioni di uve a indicazione geografica tipica o protetta, hanno permesso di ricostruire e rilevare gravi anomalie tra le tipologie di uva effettivamente prodotte e quelle formalmente conferite in azienda vinicola, nonché in ordine alla reale capacità produttiva di uva dei terreni coltivati messi sotto la lente dagli investigatori.
Sono state eseguite perquisizioni mirate per verificare le discrasie ipotizzate, che si sono concluse con il riscontro dell’illecita condotta tenuta dall’azienda vinicola oggetto di controllo e da n. 6 produttori di uve che hanno rilasciato false “attestazioni di vendemmia” in ordine al conferimento di uve IGP.
Al vaglio della Procura della Repubblica di Foggia, che coordina le indagini, è stata rimessa dagli organi inquirenti anche la posizione di un Centro Assistenza Agricola (CAA) della Provincia di Foggia che ha predisposto ed inviato telematicamente alle competenti Autorità artefatte dichiarazioni di produzione relative alla campagna vitivinicola 2020.
L'attività investigativa si è conclusa con:
- il sequestro di 917.205 litri di mosti e vini IGP Puglia con indicazione di vitigni e vini varietali falsamente rivendicati;
- la contestazione, per avvenuta immissione in commercio, di “consumato in frode” di 602.465 litri di analoghi mosti e vini IGP Puglia con indicazione di vitigni e vini varietali, falsamente rivendicati;
- la denuncia di 8 soggetti alla locale A.G. quali responsabili, a vario titolo, dei reati di frode in commercio, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, falsità in registri e notificazioni e in documenti informatici.