Quattro sessioni con relatori d’eccellenza per l’evento in streaming che Senaf dedica agli operatori della filiera alimentare e delle bevande. Appuntamento per il 27 novembre dalle 10.00 alle 18.00.
Senaf, il Gruppo Tecniche Nuove e Confindustria Bari-Bat hanno deciso di convertire Innova Food Tech, l’appuntamento B2B dedicato al settore delle tecnologie della filiera alimentare e delle bevande, in un’edizione Zero - Innova Food Tech Day – che si svolgerà in virtuale il 27 novembre 2020 rivolto a tutti gli operatoti nazionali e internazionali.
Una decisione nata per assicurare ad espositori e visitatori le massime potenzialità di business e di networking che un settore innovativo come quello dell’industria alimentare e delle bevande è in grado di offrire. E proprio per non far venire meno la creazione di valore aggiunto per il mercato, Senaf annuncia già le date dell’edizione fisica barese: 25 – 27 novembre 2021.
Innova Food Tech Day sarà un’intera giornata in live streaming destinata alla discussione e all’approfondimento dei più moderni temi legati alle tecnologie alimentari, una fiera virtuale con approfondimenti e partecipazioni di nomi di spessore del panorama dell’industria alimentare e delle bevande.
L’edizione zero di Innova food Tech organizzata in collaborazione con Confindustria Bari-Bat e Solid Engineering, sarà fruibile in streaming gratuitamente. Quattro tematiche a cui seguiranno quattro sessioni dedicate rispettivamente a: Made in Italy e territorialità, Shelf life: nuovi traguardi, trattamenti superficiali innovativi negli impianti per la produzione alimentare e delle bevande e Food and Beverage Sustainable Experience.
Il ricco programma congressuale del 27 novembre sarà un importante assaggio delle tematiche e filoni che animeranno la prima edizione fisica di Innova Food Tech (25 – 27 novembre 2021, presso la Nuova Fiera del Levante di Bari). Infatti, i focus della manifestazione verteranno sui macro temi che riguardano diversi comparti merceologici: dall’impiantistica, alle attrezzature, dalle materie prime, alla logistica fino ai processi relativi a tutti i comparti dell’alimentare e delle bevande.
Presentazione in diretta streaming sabato 17 ottobre, alle 17, dal lago di Lesina.
Nasce I Feel Food Italia, una innovativa piattaforma digitale che coniuga la promozione dei prodotti locali e il turismo. È un'idea fluttuante che sarà lanciata da una piattaforma galleggiante. Il viaggio del progetto I Feel Food Italia parte dal Gargano, da Lesina, in provincia di Foggia.
L'evento di presentazione sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook I Feel Food Italia dal Lake Cafè, in riva al lago, sabato 17 ottobre, alle ore 17.
I Feel Food Italia rivoluziona l'esperienza enogastronomica applicando la formula del digital tasting, la degustazione virtuale interattiva, nuova tendenza del mondo food & wine, esplosa durante l'emergenza Coronavirus. Da remoto, chef e sommelier guidano i partecipanti alla scoperta dei prodotti contenuti in un box precedentemente inviato a casa.
I percorsi di degustazione promuoveranno le eccellenze pugliesi. L'obiettivo è intervenire nel processo decisionale della destinazione turistica, abbinando ai prodotti i territori, le strutture ricettive e la ristorazione. È la nuova frontiera del turismo enogastronomico esperienziale.
I Feel Food Italia è una piattaforma di intermediazione online: rappresenterà una nuova opportunità di visibilità per le aziende aderenti e un luogo di incontro digitale e fisico tra brand e consumatori. Il target è rappresentato da wine & food lovers, gli appassionati di vino e agroalimentare di qualità.
Il team di I Feel Food Italia è composto da professionisti della provincia di Foggia di comprovata esperienza: Mario Clarendon, ideatore e direttore creativo della piattaforma, Ester Fracasso, esperta nella pianificazione turistica, e Pino Postiglione, esperto di comunicazione e marketing.
L'intuizione è nata durante il lockdown, innescata dal desiderio di proporre corsi online di avvicinamento per semplici appassionati. «Siamo un gruppo di creativi, abituati a risolvere problemi e superare ostacoli e, costretti in casa, avevamo due alternative: non fare nulla o essere parte attiva di quel cambiamento per il quale ci siamo formati e specializzati per anni - spiegano Mario Clarendon, Ester Fracasso e Pino Postiglione - E abbiamo scelto di costruire un progetto coraggioso, perché per investire in questo preciso momento storico ci vuole coraggio e il coraggio è l'antidoto alla paura».
I produttori locali, gli chef e i sommelier digitali protagonisti del progetto saranno svelati durante la diretta streaming.
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio ha indetto il primo CONCORSO NAZIONALE TURISMO dell’OLIO.
Lo scopo è quello di ricercare, promuovere e censire tutte le best practice/esperienze di Turismo dell’Olio nei nostri territori. È una grande opportunità per riuscire a creare un database di informazioni sulle esperienze di turismo dell’olio veicolabili attraverso la promozione sui nostri canali di comunicazione web e social e non solo. Le categorie in concorso sono 6:
1. Frantoi/ Aziende Olivicole;
2. Oleoteche;
3. Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici;
4. Ristoranti/Osterie;
5. Dimore Storiche/Hotel/B&B/Agriturismi;
6. Tour operator/Agenzie di viaggio/Altri organizzatori di esperienze (ProLoco/Associazioni ...).
Sul sito istituzionale del Comune di Biccari www.comune.biccari.fg.itsono pubblicate le schede che gli operatori possono compilare e consegnare al protocollo del Comune o inviare tramite mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tutto deve pervenire entro non oltre il 13 ottobre 2020 per il successivo inoltro all’Associazione
Una collaborazione che mira a promuovere la conoscenza del tartufo italiano di qualità in abbinamento soprattutto al vino, quali elementi principe delle preziosità agroalimentari nazionali, incentivandone ogni utile sinergia tra i due mondi anche attraverso strategie di sviluppo culturale e di marketing territoriale. È questo l’obiettivo dell’accordo tra il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Accademia Italiana del Tartufo nel mondo, siglato oggi alla presenza del Sottosegretario Giuseppe L’Abbate presso l’Auditorium Giuseppe Avolio, nella sede della CIA-Agricoltori Italiani, nell’anteprima mondiale della previsione della stagione del Tartufo Bianco, organizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier.
“Il tartufo, come altri eccellenti prodotti enogastronomici del made in Italy, ci rendono fieri del nostro Paese nel mondo – dichiara il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate – Con la loro elevata qualità, abbinata all’alto livello di ristorazione che siamo in grado di esprimere, costituiscono un veicolo di grande impatto sullo scenario internazionale non solo dal punto di vista gastronomico ma soprattutto culturale e di stile italiano. Saperi e sapori unici, che rappresentano un indiscusso vanto nazionale”.
L’Italia detiene il primato dei prodotti agroalimentari DOP e IGP nell’UE con 300 prodotti registrati. Le nostre eccellenze enogastronomiche non rappresentano solo un’enorme risorsa economica, come confermano i dati dell’export agroalimentare con un andamento positivo dal 2009 ad oggi che supera i 41 miliardi di euro (41,7 nel 2018) ma anche una straordinaria occasione per raccogliere e promuovere una grande eredità culturale. Il cibo diventa così, ancora una volta, un mezzo per conoscere, condividere, confrontarsi e il tartufo rappresenta un prodotto d’eccellenza, testimonial dell’italianità nel mondo.
“È per questo – prosegue il Sottosegretario L’Abbate – che oggi ho il piacere di tenere a battesimo l’accordo tra il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Accademia Italiana del Tartufo nel mondo. Dobbiamo diffondere e promuovere il tartufo italiano attraverso manifestazioni in grado di far apprezzare la sua straordinaria versatilità e la ricchezza culturale dei grandi vini nazionali. Oggi – conclude il Sottosegretario L’Abbate – poniamo, dunque, un ulteriore tassello nella valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche”.
Carpino, sabato 3 Ottobre 2020 all’undicesima edizione de I Sapori dell’Arte, food & trekking tra gli ulivi del Gargano va in scena “L’Acquasala salverà il mondo” lo spettacolo al gusto di caciocavallo podolico della Puglia Garganica.
Sarà un viaggio multisensoriale alla scoperta delle tipicità enogastronomiche della Puglia Garganica: quello proposto dal Reverendo del Podolicesimo Garganico con lo spettacolo musicale e gastronomico “L’Acquasala salverà il mondo” in programma sabato 3 Ottobre a Carpino presso l'Agriturismo Biorussi.
In primo piano, ci saranno le materie prime come pane, olio extravergine d’oliva, verdure selvatiche e caciocavallo, che accompagneranno i partecipanti lungo un suggestivo percorso mistico, a partire dal Gargano, con le sue strade sterrate, i suoi campanacci, i muggiti delle vacche podoliche, i belati delle capre, e il suo profondo senso di appartenenza alla terra d’origine dei suoi pastori. La performance lascerà spazio ad un racconto che, tra un morso di caciocavallo, rigorosamente “podolico”, ed una scodella di acquasala preparata al momento, abbraccia l’arte in tutte le sue forme, attraverso gli odori, i colori, i rumori e i sapori di questa terra meravigliosa per arrivare a penetrare direttamente l’anima, con gli stessi odori, colori, rumori e sapori.
Questa performance musicale, a metà strada fra uno spettacolo e una degustazione, si rivela un modo efficace, seppur insolito e stravagante, di promuovere il territorio garganico e il suo patrimonio enogastronomico in tutto il Paese.
a cura di Teresa Silvestris
C’è una connessione tra cibo, cultura, turismo ed economia di cui solo negli ultimi tempi si è cominciato ad avere una certa consapevolezza. I viaggiatori contemporanei non vogliono solo vedere e ammirare, ma desiderano sentire, toccare, gustare, odorare. In poche parole, vogliono vivere esperienze che appaghino la loro intera persona. Lo sappiamo bene qui in Puglia e in provincia di Foggia, dove l’indice di soddisfazione dei visitatori riguardo all’offerta regionale punta sull’olio di qualità e sui prodotti alimentari in genere. Lo sanno bene soprattutto sui Monti Dauni, storicamente penalizzati dall’assenza del mare e quindi, fino a pochi anni fa, esclusi dal classico circuito turistico vacanziero. L’intuizione che ha cambiato il destino delle comunità subappenniniche è stata quella di offrire un prodotto nuovo e diverso, basato essenzialmente sullo slow food e sul turismo esperenziale.
Proprio a questo successo comunitario è ispirato il progetto di Paolo Zeoli, insegnante di Casalnuovo Monterotaro con una laurea in Economia e Commercio. Partendo da un comunissimo gruppo Facebook, “Mercatino dei Prodotti Alimentari 100% Made in Italy”, fondato quasi per gioco poco prima del lockdown, Zeoli ha dato vita a un’iniziativa il cui obiettivo è l’integrazione del food con la cultura e il potenziamento dell’offerta turistica locale e nazionale a partire dal cibo. Gli oltre 26mila membri provengono sia dalle zone limitrofe, come la Capitanata e il Gargano, sia da altre regioni d’Italia e persino dall’estero. Si occupano, in differenti ambiti, di cibo: sono chef, food blogger, giornalisti, economisti, produttori locali e semplici consumatori. Il modello si basa su una rete di contatti diretti tra produttori e consumatori, tra esperti di comunicazione e chi fruisce di determinate informazioni, tra operatori turistici di vario ordine e grado. Lo slogan, “mangiare italiano per andare lontano”, sintetizza un progetto di ampio respiro che parte dalle realtà più piccole e “marginali” e si apre a un contesto internazionale.
Il successo di un marketing e specialmente di quello turistico, afferma Zeoli, dipende molto dal superamento di una certa mentalità individualistica di cui purtroppo soffrono molto i nostri piccoli centri. La chiusura e la tendenza a coltivare il proprio piccolo orto senza tenere conto del fatto che questo fa parte di un territorio più vasto dal quale riceve nutrimento, ha portato all’impoverimento delle nostre zone e al conseguente spopolamento. La mancanza di una gioventù attiva, impegnata in forme moderne di economia, non potrà che portare all’abbandono definitivo dei paesi più piccoli. Una eventualità, questa, da contrastare con tutte le forze e con l’impiego delle enormi risorse di cui disponiamo. Ecco, allora, l’idea di partire dal cibo per agganciare in un unico sistema la cultura, la tradizione, l’accoglienza per arrivare a un’economia inclusiva che attiri persone e non solo spettatori, quali sono considerati i turisti.
Il cibo, del resto, inteso come segmento dell’ormai onnicomprensivo insieme “turismo”, è stato più volte il main topic all’interno del forum indetto ogni anno dall’Organizzazione Mondiale del Turismo. I resoconti hanno evidenziato come il food è diventato una delle principali attrattive e che la degustazione di prodotti tipici ha assunto lo stesso valore di una visita al museo. Si tratta di dati considerevoli e per nulla scontati se si pensa che al cibo sono correlati gli altri due settori dell’agricoltura e della trasformazione della materia prima. Soprattutto per quanto riguarda le economie locali, il turismo enogastronomico si traduce non solo in ricchezza per le comunità, ma anche in sviluppo sostenibile e inclusione.
Dopo le prime manifestazioni d’interesse da parte di piccoli e medi produttori pugliesi e italiani, il gruppo è coinvolto oggi in una importante partnership con il canale youtube giapponese “Italy Square Channel” con il quale Kenta Suzuki e il suo socio Kensaku Kodama fanno conoscere ai propri connazionali le delizie dell’enogastronomia italiana e le aziende che le producono.
Un risultato inaspettato, commenta ancora Paolo Zeoli, che fa sperare in meglio e incoraggia nella ricerca di altre collaborazioni e progetti da realizzare.
Un’occasione imperdibile per scoprire la duplice attitudine della peranzana, ovvero il suo essere nello stesso tempo una squisita oliva da tavola e produrre un olio assolutamente pregiato. “SFRUTTARE APPIENO LE POTENZIALITA’ OFFERTE DALLA DUPLICE ATTITUDINE DELLA PERANZANA”: questo il titolo dell’incontro che si svolgerà il 30 settembre 2020 presso la Sala del Trono del Castello Ducale di Torremaggiore (FG). Esimi esperti illustreranno le più innovative agrotecniche in oliveto, volte a valorizzare le potenzialità produttive di oliva da mensa o da olio della cultivar Peranzana. Ciò concorre alla creazione di ulteriore valore aggiunto per questi prodotti agricoli in termini di qualità produttiva e incremento della diffusione della varietà.
Il progetto “La Peranzana: oliva a duplice attitudine”, proposto dalla Associazione “La Peranzana: oliva e olio della Daunia”, approvato ai sensi del PSR PUGLIA 2014/2020, Sottomisura 1.2, è stato concepito col duplice intento di mettere in risalto le enormi potenzialità di questa oliva come oliva da mensa e del suo straordinario olio e di incrementare il circolo virtuoso tra i Comuni storicamente produttori della cultivar: Torremaggiore, San Paolo di Civitate e San Severo, e i comuni limitrofi dove si è diffusa la coltivazione e la lavorazione Serra Capriola, Lucera e Cerignola.
«Queste iniziative informative sono fondamentali per gli imprenditori agricoli che vogliano diversificare la produzione, ma anche per i giovani alle prime esperienze nel settore agricolo, perché la nostra eccezionale cultivar come oliva da mensa consente facilmente l’integrazione verticale della filiera, assicurando all’agricoltore un reddito maggiore – afferma il dott. Aldo Circella, Legale Rappresentante dell’Associazione».
«Il ruolo del Piano di Sviluppo Rurale – ha proseguito Circella - per mezzo del quale vengono finanziate queste iniziative di formazione, è essenziale per il progresso dell’imprenditoria agricola».
Il workshop permetterà dunque di conoscere gli usi da mensa della cultivar Peranzana, fornendo preziose informazioni sulle innovazioni e buone prassi applicabili all’intero ciclo produttivo e interessantissimi spunti di riflessione. L’evento vedrà come relatori i maggiori esperti a livello nazionale delle tecniche di coltivazione e di utilizzo di questa cultivar: la prof.ssa Laura De Palma e il prof. Giacinto Germinara, docenti presso l’Università di Foggia che da anni si occupano delle coltivazioni arboree e del controllo sostenibile degli insetti dannosi.
«Un’adeguata informazione e la possibilità di scambio tra associazioni di categoria e consumatori contribuisce allo sviluppo di adeguate capacità imprenditoriali e al rafforzamento dei legami tra settori produttivi e ricerca, con conseguente accrescimento della propensione all'innovazione da parte del tessuto imprenditoriale locale» - ha dichiarato Aldo Circella. E’ fortemente raccomandato registrarsi online o tramite e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I partecipanti si ritroveranno presso il Castello Ducale tra le ore 14:00 e le ore 14:30. Di lì ci si muoverà per effettuare la visita campo prova dell’azienda agricola Lembo Maria Alberta. In seguito si rientrerà al Castello Ducale per ascoltare le relazioni dei docenti. L’incontro sarà moderato dal giornalista Giovanni Tamburrano, esperto di queste tematiche. L’accesso sarà regolato e contingentato in ottemperanza alla normativa anticovid. Nel rispetto delle normative anticontagio è obbligatorio essere in possesso della mascherina e di altri eventuali dispositivi di protezione personale che si considerino utili.
Dagli ultimi dati indire emerge che l’80% dei diplomati ITS trova lavoro a un anno dal diploma. Quest’anno giovani e meno giovani del Gargano, in possesso di diploma di scuola secondaria superiore, avranno la possibilità di frequentare a Vico del Gargano un corso ITS Agroalimentare sul Local Food Digital Marketing. Il corso è gratuito, non sono previsti limiti di età e ha una durata di circa 2 anni: 1200 ore di aula e 800 ore di stage in azienda. Si tratta di percorsi formativi professionalizzanti in cui la maggior parte delle docenze sono tenute da professionisti esperti del mondo del lavoro che trasmetteranno ai corsisti non solo il sapere ma anche il saper fare.
Il corso nasce dalle esigenze espresse dalle imprese della provincia di Foggia e si pone l’obiettivo di formare Tecnici Superiori con specifiche conoscenze delle eccellenze agroalimentari del territorio e competenze professionali per l’implementazione di strategie di web marketing per la valorizzazione. L’esperto sarà in grado di sviluppare contenuti per il Digital storytelling di prodotti agroalimentari ottimizzando l’indicizzazione sui motori di ricerca e realizzando piani di social media marketing. Gli esperti formati saranno in grado, sulla base degli obiettivi aziendali e delle peculiarità dei prodotti agroalimentari, di individuare la soluzione e-commerce più idonea alla promozione e vendita del prodotto; sarà inoltre in grado di gestire piattaforme di commercio elettronico per il food, monitorare le fasi di vendita e scegliere gli strumenti digitali più efficaci e utili allo scopo.
Il corso in attivazione a Vico del Gargano vede la partnership di oltre 30 aziende provenienti da tutto il territorio nazionale, e anche dall’estero, che hanno dato disponibilità di accogliere i corsisti in stage e valutarne la successiva assunzione.
Al termine del percorso formativo i corsisti conseguiranno un diploma di quinto livello rilasciato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca oltre ad altri attestati, quali inglese e informatica, spendibili nel mondo del lavoro.
Per iscriversi al corso basta andare sul sito www.itsagroalimentarepuglia.it e selezionare il corso “Tecnico Superiore in Local Food Digital Marketing” con sede a Vico del Gargano.
Per maggiori informazioni e per supporto alle procedure di iscrizione contattare la referente Sabrina Pupillo al numero 3203869243 o all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
L’iniziativa è organizzata dall'Associazione Culturale Fantarca, con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia e con la direzione artistica di Piero Montefusco; per la parte scientifica vi collabora il gruppo del prof. Antonio Moschetta del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina - Università degli Studi Aldo Moro di Bari.
Il progetto Mangiar Sano in Masseria intende affrontare il tema del cibo legandolo alla qualità della vita individuale, sociale, ambientale ed alla valorizzazione del territorio pugliese, terra della biodiversità, dei prodotti freschi, degli ulivi e dell’olio extravergine, dell’ortofrutta, dei cereali, dei legumi, dell’uva e dei vini, della carne e dei latticini, delle spezie. Il percorso di educazione alimentare consente di sensibilizzare i cittadini ad un’alimentazione sostenibile.
Il pizzaiolo lucerino Giangi De Masi sbarca al Festival del Cinema di Venezia. Dopo Casa Sanremo, a settembre lo attende infatti la cornice del più grande evento cinematografico italiano, dove farà parte del ristretto gruppo di professionisti che delizieranno gli artisti in concorso alla Mostra.
Sarà l’unico rappresentante della Capitanata nella Hollywood Celebrities Lounge, praticamente l’hospitality della kermesse che accoglierà registi, attori e star del cinema mondiale, desiderosi di assaggiare le delizie dei territori italiani che esprimono il meglio dell’enogastronomia nazionale.
E Giangi De Masi si farà accompagnare da una selezione di prodotti che proporrà anche nelle sue masterclass che già conduce con grande successo dal vivo e online, grazie al circuito dell’Accademia Nazionale Pizza Doc, per la quale svolge anche il ruolo di istruttore.
Nel suo paniere ci saranno i vini La Marchesa, l’olio Oro del Gargano, la birra artigianale Montalto, i latticini Iadarola, e poi le conserve e i pomodori Mangiati la Puglia e Buonassai.
“È un'occasione unica e davvero speciale - commenta De Masi - che mi riempie di orgoglio in quanto portabandiera del mio territorio. Sarà entusiasmante preparare specialità con i colori e i sapori della nostra provincia e accogliere grandi artisti del cinema con un'altra arte, quella della pizza, altrettanto rappresentativa del nostro Paese. Sono certo che in un'atmosfera estremamente mondana quale è quella del Festival noi professionisti riusciremo a deliziare e sedurre anche i palati internazionali con la nostra maestria e la bontà delle materie prime".
Giangi De Masi, 45 anni, ha un passato da dj, vocalist e musicista, ma in soli cinque anni è riuscito a trasformare la sua passione per la pizza e il mondo della panificazione in un'attività di successo, confermata anche dal “Re” Gabriele Bonci, il quale sarà ospitato proprio a Lucera nel mese di ottobre. Nel suo curriculum ci sono diverse esperienze lavorative a Londra, Parigi, Spagna, Grecia e pure una consulenza a New York per una pizzeria di italiani emigrati, oltre a numerosi riconoscimenti.
Sul web svolge anche attività di blogger per la rivista Like, la Guida ai sapori della Puglia, e sta organizzando la rete pubblicitaria “Il mio viaggio a Lucera” per tutte le attività e le aziende del settore che operano sul territorio.
Socio dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, una delle più importanti a livello internazionale, presente con i suoi maestri in tantissime città del mondo, Giangi De Masi è l’unico Maestro pugliese dell’Accademia Maestri Pizzaioli Gourmet creata a Napoli da Giuseppe Vesi.