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Enzo P.

Enzo P.

Messaggio Elettorale. Messaggio politico autogestito dal committente, Gino Giorgione, come disciplinato dal Corecom Puglia a Agcom

Il 16 settembre i lavoratori della sanità privata di tutta Italia sciopereranno per la mancata sottoscrizione del contratto collettivo nazionale di lavoro del Settore che non viene rinnovato da diversi anni (14 per quello delle strutture ospedaliere, 8 per le altre se ci si sofferma solo alle strutture che fanno capo alle associazioni datoriali AIOP e ARIS) nonostante l’impegno, da parte delle Regioni in Conferenza Stato-Regioni di coprire i costi contrattuali dei datori di lavoro per almeno il 50% con l’aumento delle tariffe e dei budget.

“Una deriva vergognosa e dequalificante dopo gli attestati di stima mostrati nei conformi degli Operatori sanitari, nelle settimane dell'emergenza pandemica Covid-19. I lavoratori della sanità privata, quindi, continuano a essere relegati a professionisti di serie B e tra loro, come ho più volte ribadito ed è ben chiarito nel mio blog, a causa della presenza di contratti che rasentano il dumping contrattuale, anche di serie C e D. Siamo alla frutta”, afferma Gino Giorgione, Segretario Generale UIL FPL FOGGIA che aggiunge: “nei giorni scorsi aveva un’altra organizzazione sindacale aveva dichiarato che le rivendicazioni sulla parità e sui diritti sono di fatto carta straccia, dal momento che i tentativi reiterati di normalizzazione dei medici e degli operatori della sanità privata rispetto ai colleghi del pubblico sono andati a vuoto proprio per il veto ideologico delle parti datoriali. Una discriminazione vergognosa e portata avanti senza alcun appiglio normativo, per questo ancora più grave e lesiva della nostra dignità, umana e professionale”.

Ma c’è dell’altro, ancora più grave:Il 5 agosto la Regione Lombardia ha fatto il suo dovere e i lavoratori della sanità privata di quella regione dal 1 ottobre inizieranno a riscuotere il dovuto. In sostanza le discriminazioni aumentano anche in base alle regioni di attività. Inaudito.Continuo a chiedere a tutti la forza necessaria perché si arrivi presto a una sola sanità e che la differenza venga fatta solo nel senso del miglioramento continuo della qualità, del rispondere meglio all’appropriatezza delle prestazioni, al benessere organizzativo, alla soddisfazione degli utenti. Il mio impegno andrà nella direzione di un adeguamento della Regione Puglia a tale percorso in tempi rapidissimi”, conclude Giorgione. 

“Avviare una riflessione a largo raggio su un tema che ci riguarda tutti da vicino confrontandoci con operatori, enti, istituzioni, imprenditori, scuole. In questa sfida contro l’obesità e le nuove allergie la UIL e la UILA vogliono recitare un ruolo di primo piano”. Così Antonio Castriotta, Segretario Generale UILA territoriale di Foggia, ha aperto i lavori del convegno “La sfida dell’industria agroalimentare contro l’obesità e le nuove allergie”, organizzato da UIL e UILA Foggia e svoltosi a Torremaggiore presso l’azienda Bioagricola “Orlando”. 

Preciso e puntuale l’intervento di Mariella Orlando, titolare dell’azienda bioagricola “Orlando” che ha abbracciato tutti gli aspetti legati alla sfida dell’agroalimentare e all’importanza che l’AGRICOLTURA è l’industria agroalimentare può avere nell’ambito delle azioni di contrasto all’obesità e alle allergie alimentari. 

“Dai dati ISTAT, in un rapporto sugli stili di vita 2017-2018, risultano oltre 2,13 milioni di bambini e adolescenti tra 3 e 17 anni in eccesso di peso (uno su quattro, ossia il 25,2% del totale) e quasi 2 milioni che non praticano sport né attività fisica. 

L’Italia è ai primissimi posti per numero di bambini obesi ma va da sé che non si tratta di un problema solo “nostro”, ha affermato il Segretario Generale UIL FOGGIA, Gianni Ricci, che ha proseguito: “Lo sforzo che si deve fare è nella direzione della sostenibilità ambientale ma anche della qualità e della tracciabilità dei prodotti, della sensibilizzazione e dell’educazione a corretti stili di vita. Ed è uno sforzo che riguarda non solo i singoli cittadini ma anche i sindacati, le istituzioni, le scuole, le imprese. E sotto questo profilo è evidente che il comparto agroalimentare, soprattutto qui in Puglia, può e deve fare la differenza recitando un ruolo di primo piano.  Su questa falsariga, UIL UILA e ADOC FOGGIA già da diversi anni si stanno orientando promuovendo progetti e sinergie che hanno come obiettivi finali eticità, tracciabilità e qualità dei prodotti, valorizzazione del “Made in Italy” e del “Made in Puglia”, attenzione e orientamento delle scelte alimentari e non solo dei più giovani; adozione di più sani stili di vita”. 

Pietro Piccioni, Direttore Regionale Coldiretti Puglia si è soffermato sull’importanza dell’agricoltura, della tracciabilità e dell’eticità dei prodotti e sulla tutela del “Made in Puglia” nella sfida all’obesità e alle allergie ma anche sul ruolo che la Regione Puglia può avere in questo processo: “I bambini stanno andando verso l’omologazione alimentare e non possiamo permetterlo. Un primo impegno concreto potrebbe essere portare in tutte le mense pubbliche pugliesi i prodotti locali”.

Una proposta operativa indirizzata ai relatori ma soprattutto ai due candidati Giorgione e Sementino alla quale si è aggiunta quella di Castriotta: “Utilizziamo le masserie didattiche per l’educazione alimentare dei nostri bambini”.

Non si è sottratto alle due proposte Luigi Giorgione, Coordinatore Rete Regionale ed Esperto della Progettazione per l’Obesità Patologica-Regione Puglia e candidato al Consiglio Regionale che ha preso precisi impegni in merito e ha illustrato nel dettaglio uno dei punti chiave del suo programma elettorale: “Istituzione Centri Obesità Patologica con presa in carico paziente fino al termine del percorso con chirurgia ricostruttiva.

La Regione Puglia, sotto il profilo sanitario ha tutte le carte in regola per essere Un eccellenza nel nostro Paese e nel mondo. Su questi aspetti intendo lavorare a partire da quello straordinario patrimonio di competenze rappresentato dai nostri operatori sanitari, dai nostri medici e da tutto il personale”.

Pietro Buongiorno, Segretario Regionale UILA PUGLIA,  ha evidenziato la “strategicità del comparto agroalimentare ma anche la necessità di fare sistema per tutelarlo, potenziarlo, valorizzarlo e difenderlo dalle agromafie e dalle concorrenze sleali”. 

Conclusioni affidate a Franco Busto, Segretario generale UIL PUGLIA-BARI-BAT: “Dobbiamo ritrovare il filo di un discorso organico, di sistema, per tutelare i nostri prodotti ma anche per ripristinare più corretti stili di vita, eticità e tracciabilità. È un processo che deve vederci tutti uniti perche quella che stiamo iniziando a combattere è una sfida per il nostro futuro”.

“La dignità del lavoro, i diritti civili, politici e sindacali, l’anelito di ogni essere umano ad emanciparsi e a migliorare le proprie condizioni di vita, attraverso il lavoro, furono i suoi punti di riferimento e rappresentano oggi, per tutti noi, la sua più grande eredità”. 

Con queste parole Gianni Ricci, Segretario Generale della UIL FOGGIA, ha voluto sintetizzare il suo commosso e sentito ricordo in onore di Giovanni Malerba nell’ambito del convegno “Il tempo della miniera” organizzato a San Giovanni Rotondo da UIL FOGGIA, Fondazione “Bruno Buozzi”, Comune di San Giovanni Rotondo in omaggio del sindacalista-minatore. 

“Nicola Malerba rappresenta una pietra miliare non solo per la UIL che ha contribuito a fondare nel 1958 ma per tutto il sindacalismo di Capitanata. 

La sua formazione avvenne “sul campo”, nella Valle del Campanaro, nelle miniere di bauxite di San Giovanni Rotondo. 

Qui, sulla propria pelle, conobbe 

il lavoro minorile, lo sfruttamento del lavoro, le giornate di lavoro di dieci o di dodici ore, il lavoro senza sicurezza, i morti sul lavoro, e la  mancanza di lavoro. La povertà...

Malerba conobbe anche l’esperienza della deportazione nel campo di concentramento nazifascista di Dortmund. 

In questo contesto storico, sociale ed economico, scelse di stare dalla parte degli sfruttati e dei poveri, per condizioni di vita migliore, per livelli culturali più elevati, per la crescita delle tutele e dei diritti, sociali e del lavoro.

La sua attività sindacale parte da qui, dalla stella polare di un costante, sistematico, progressivo impegno per la causa dei lavoratori. Un impegno che dirò per tutta la vita!”, ha aggiunto Ricci.

Nel 1960 aprì la sezione del Partito Socialista Democratico Italiano a San Giovanni Rotondo e nelle elezioni comunali del novembre 1963 fu eletto nella lista di questo partito.

Ebbe la delega di Assessore ai Lavori Pubblici nella giunta di centro-sinistra guidata dal sindaco Francesco Morcaldi.

Nel febbraio del 1973 fu tra i grandi protagonisti dell’occupazione della miniera per cercare di scongiurnarne la chiusura. Quella vertenza, sebbene  terminata con un nulla di fatto, ebbe un grande

 impatto sull’identità e sulle dinamiche politico- sindacali di San Giovanni Rotondo e fu determinante nell’imprimere nuove direzioni di sviluppo al territorio. In seguito, Nicola Malerba proseguì la sua attività sindacale impegnandosi nella costituzione a livello provinciale del sindacato dei pensionati.

Nel 1981 costituì la prima Cooperativa Agricola “B. Buozzi”, e nel 1989 la seconda Cooperativa Agricola “F. Turati” formata da braccianti e lavoratori stagionali. Successivamente si fece promotore del processo per istituire il Consorzio agricolo Garganico.

“Io penso che la sua eredità, il suo insegnamento più importante per noi tutti sia nell’essere sempre interpreti del cambiamento avendo, però, sempre ben presente chi siamo, da dove veniamo ma anche il senso del nostro impegno sindacale”, ha concluso il Segretario Generale della UIL FOGGIA. 

“Le vicende legate alla miniera hanno determinato fondamentali dinamiche di sviluppo del territorio e dato grande impulso ai processi partecipativi e al movimento sindacale. Sotto questo profilo, Nicola Malerba giocò un ruolo di primissimo piano”, ha dichiarato Michele Crisetti, sindaco di San Giovanni Rotondo. 

“Ricordo bene il linguaggio semplice e diretto, l’equilibrio che caratterizzavano Nicola Malerba. In qualità di Segretario Generale della UIL PUGLIA mi sono spesso interfacciato con lui direttamente sulle questioni inerenti i minatori di San Giovanni. Così come ricordo quando Padre Pio metteva fine alle lunghissime discussioni sindacali che Malerba e i colleghi di CGIL e CISL organizzavano per i problemi dell’Ospedale e di tutto il territorio, con un “mo’ basta jatevenne”, (ora basta andate via). Le battaglie di Malerba nelle miniera per i lavoratori, così come la presenza di Padre Pio hanno trasformato il volto di Padre Pio”, ha ricordato Aldo Pugliese, Presidente Nazionale ENFAP. 

Ricchi di aneddoti anche gli interventi di Matteo Cappucci (già primo cittadino di San Giovanni) e del professor Michele Notarangelo. 

Conclusioni affidate a Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione “Bruno Buozzi”: “Conobbi Malerba quando ero praticamente un ragazzino. Per me era un mito! Da autodidatta aveva saputo formarsi e diventare un punto di riferimento per tutti i minatori di San Giovanni Rotondo. Era un ragionatore, un sindacalista tenace e preparatissimo. La maggior parte delle conquiste sindacali in questo territorio porta la sua firma. Quando nacque la UIL, la nostra organizzazione volle farne giustamente un punto di riferimento per tutta la Capitanata. Il suo legame con la storia, con il passato mi ha sempre commosso. Crea una cooperativa e la dedica a Bruno Buozzi. Mi piace ricordare come, da assessore, era sempre presente sul posto per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Malerba era la perfetta incarnazione dell’aforisma di Sandro Pertini: i giovani hanno bisogno non di prediche ma di esempi. È questa la forza e l’attualità del suo insegnamento”. 

A seguire il reading “Il sindacalista e la miniera”, a cura di Gennaro Tedesco con musiche di Giuseppe Cassano e la visita della mostra allestita in Piazza De Mattias e visitabile fino al 13 settembre. 

“Oggi posso dare una buona notizia a tutto il personale operativo presso il carcere di Foggia: dal 1° ottobre prenderanno servizio dieci agenti penitenziari - dichiara il sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi -  l’arrivo degli agenti è un segnale concreto di grande attenzione ai bisogni della struttura e si aggiunge alle risposte in termini di giustizia e sicurezza che stiamo dando a tutto il territorio. Il mio pensiero va a tutte le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria che ogni giorno garantiscono la sicurezza lavorando con abnegazione e umanità in un settore falcidiato da anni di tagli e politiche di riduzione del personale. 

Il mio impegno  personale - conclude Ferraresi - è di mantenere un filo diretto con la direzione del carcere e con la polizia penitenziaria con la volontà di affrontare e superare le molte emergenze che si sono accumulate”.

Anche l’On. Carla Giuliano, di San Severo, capogruppo del Movimento 5 Stelle in seno alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha espresso la propria soddisfazione in merito, dichiarando: “sono soddisfatta della risposta concreta ottenuta dal Ministero della Giustizia per alleviare le criticità che attanagliano la Casa Circondariale di Foggia e le condizione degli operatori della Polizia Penitenziaria che ivi svolgono servizio. Problematiche che sono state direttamente rappresentate e verificate dal Sottosegretario al Ministero della Giustizia On. Vittorio Ferraresi nel corso della visita della struttura da me richiesta e voluta svoltasi congiuntamente nel mese di dicembre scorso. È solo un primo passo ma sono sicura che siamo sulla strada giusta”.

Si terrà lunedì 7 settembre, alle 19, presso l’azienda agricola “Orlando”, Torremaggiore, il convegno “La sfida dell’industria agroalimentare contro l’obesità e le nuove allergie”, organizzato da UIL e UILA Foggia.

Dopo l’apertura dei lavori a cura di Antonio Castriotta, Segretario Generale UILA territoriale di Foggia, interverranno Mariella Orlando, titolare dell’azienda bioagricola “Orlando”; Gianni Ricci, Segretario Generale UIL Foggia; Pietro Piccioni, Direttore Regionale Coldiretti Puglia; Luigi Giorgione, Coordinatore Rete Regionale ed Esperto della Progettazione per l’Obesità Patologica-Regione Puglia; Pietro Buongiorno, Segretario Regionale UILA PUGLIA e le conclusioni di Franco Busto, Segretario generale UIL PUGLIA-BARI-BAT. Il convegno sarà moderato da Giusy Sementino, Consiglio UILA territoriale Foggia. 

“Abbiamo voluto questo confronto aperto su temi di grande attualità per mettere a confronto esperienze importanti e qualificanti, creare sinergie e avviare una riflessione “sistemica” su quanto fatto finora e sulle sfide del futuro dell’agricoltura e dell’industria agroalimentare in tema di corretti stili di vita, azioni di contrasto e prevenzione di obesità e allergie alimentari”, afferma Castriotta.

Messaggio politico autogestito dal committente come disciplinato dal Corecom Puglia.

Aumenti, contratti di lavoro non rinnovati da oltre un decennio...

Tutte condizioni che purtroppo incidono drammaticamente sulla qualità dell’assistenza erogata, perché l’imprenditore non ha più margine d’investimento in nuove, più efficaci ed efficienti tecnologie innovative; per premiare il personale e garantirgli una più adeguata e specialistica formazione e aggiornamento professionale. Addirittura, non ha margine per adeguarsi a tutte le ultime prescrizioni per fronteggiare adeguatamente la pandemia Covi-19.

Le tariffe di remunerazione che in molti casi in Puglia sono ferme a 14 anni fa perché dopo il DM 15 aprile 1994, poi abrogato, nulla è più stato fatto per consentire alle regioni l’adeguamento automatico delle stesse che spesso, comunque, non vengono determinate tenendo conto di tutti i reali costi di “produzione” e soprattutto dei periodici rinnovi contrattuali del personale che, per questo, le associazioni datoriali non sottoscrivono. Insomma, il cane che si mode la coda … E a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli: l’utenza e i lavoratori.

Nel frattempo, il Governo, la Conferenza Stato-regioni, emanano giustamente nuove e più stringenti normative di adeguamento ai requisiti di accreditamento con evidenti più oneri per le strutture che sono spesso costrette, a tutela della sicurezza degli utenti e dei lavoratori, a ingenti investimenti in termini di adeguamento strutturale, ma anche organizzativo.

Poi, come se non bastasse, arriva pure la pandemia e al danno del mancato fatturato, si aggiunge la beffa: aumento notevole degli oneri di gestione: costi fissi, costi dei DPI …

Come è evidente, tutto e sempre a discapito dei fruitori dei servizi e di chi li eroga.

“Io ritengo che vada urgentemente “normalizzato” il settore, il suo sistema di remunerazione e determinazione tariffaria; che debba esistere un solo contratto collettivo nazionale per tutti gli operatori che lavorano nella sanità, sia essa pubblica che privata, così anche da “stanare” i soliti furbi che aumentano gli utili adottando contratti di lavoro meno remunerativi; per raggiungere una giusta parità tra lavoratori che hanno lo stesso percorso culturale, stessa formazione, che fanno quotidianamente gli stessi sacrifici. Una remunerazione flessibile, facilmente adattabile all’aumento dei costi sopravvenuti. Allo stesso tempo, un controllo rigoroso sul rispetto delle normative e degli adempimenti oggi giustamente orientati sulla qualità e sulla sicurezza delle cure. E per questo, il grande lavoro dell’ARESS Puglia inizia a dare i suoi frutti, soprattutto con il RR 16/2019 e l’istituzione dell’OTA (Organismo Tecnicamente Accreditante), ma tanto c’è da fare ancora.

Aspetto suggerimenti e impressioni.

Messaggio politico autogestito dal committente come disciplinato dal Corecom Puglia.

Durante questa anomala campagna elettorale, Giorgione sta seguendo con molta attenzione tutte le dichiarazioni e che si stanno susseguendo a difesa dei “sacrosanti diritti” o “diritti incontestabili” delle strutture sanitarie private e, ovviamente, degli assistiti che ricevono le loro cure e dei lavoratori che prestano servizio alle dipendenze delle stesse. Osserva, con meravigliato stupore, anche la posizione interessata di chi già ci ha rappresentato in Consiglio, sia di maggioranza che di opposizione che, a margine della consueta passerella pre-elettorale o visita istituzionale rilascia l’immancabile dichiarazione stampa che dovrebbe sintetizzare il “malessere” del comparto, di questo delicato settore.

Giorgione è un tecnico prestato alla politica. Crede che sia giunto il tempo di spiegare tecnicamente i gravi problemi che il settore si porta dietro da tempi antichi, quello che si è fatto, quanto ancora c’è da fare e quanto lui potrà fare se i cittadini porranno la loro fiducia sulla sua coalizione.

In oltre 25 anni di attività sindacale in veste di Segretario Generale della FPL – UIL, l’incessante lavoro d’ascolto di Luigi Giorgione gli ha trasferito tutte le difficoltà che incontra l’imprenditore della sanità privata nella gestione delle attività e che si ripercuotono sugli incolpevoli lavoratori il cui malessere organizzativo finisce per riflettersi inevitabilmente sulla qualità di assistenza. E questo è un dramma nel dramma.

“Per anni, ho ascoltato i datori di lavoro, gli imprenditori, ma mi sono soffermato maggiormente con i dirigenti, con coloro che hanno la responsabilità organizzativa e gestionale delle strutture sanitarie che governano, con coloro che “vivono le corsie”. Ho dedicato molto tempo all’ascolto dei lavoratori, medici, professioni sanitarie e di supporto. Ho voluto sentire anche e soprattutto gli assistiti che, quando l’imprenditore è costretto a ritardare l’erogazione dello stipendio, come drammaticamente è avvenuto in questi ultimi mesi oppure non crea un contesto lavorativo disteso, vive lo stress con lo stessa intensità del dipendente e ne risente l’esito della cura. DRG, tariffe di remunerazione inadeguate, spesso ferme ad oltre 10 anni fa o che non considerano i costi reali di produzione, distribuzione dei budget sullo storico da parte delle ASL e non su indicatori di qualità di miglior assistenza erogata (quando invece, su questo aspetto, la normativa regionale è molto chiara). Una “giungla inesplorabile” di normative in continua evoluzione e che dovrebbero essere raccolte in un testo unico regionale, semplificate e rese chiare e trasparenti. Molto è stato fatto, ma molto ancora c’è da fare. Ho speso gran parte della mia vita e del mio tempo a cercare di rendere fruibile alla politica tutto il disagio gestionale delle strutture sanitarie pubbliche, ma soprattutto private: la sofferenza di migliaia di lavoratori che sono stati in cassa integrazione e hanno visto solo qualche giorno fa il suo accredito, che hanno rischiato anche in prima linea, ma non hanno ricevuto alcun premio, anzi quello previsto dal contratto collettivo nazionale a luglio, paradossalmente e tristemente, gli è stato tolto per le assenze dovute all’ammortizzatore sociale. Lavoratori che non vedono adeguare le proprie retribuzioni da 14 o 8 anni in base al contratto applicato, professionisti sanitari umiliati da retribuzioni non proporzionate alla quantità e qualità del loro lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla loro famiglia un'esistenza libera e dignitosa come recita bene l’art. 36 della Costituzione italiana.

E mi sono chiesto, ma è mai possibile che persone con lo stesso livello culturale, lo stesso percorso universitario o di formazione e che eroga le medesime prestazioni con le stesse responsabilità, possa essere trattato in differenti modi in base al contratto di lavoro applicato in azienda?

Sono tante e molteplici le problematiche che attanagliano la sanità privata, in Italia e in Puglia.

In questa breve campagna elettorale voglio affrontarli, sviscerali, ascoltarli con ulteriore attenzione e voglio raccontarli. Se i cittadini vorranno, mi impegnerò a risolverli con una coalizione che in tutti questi anni, certamente non è rimasta impassibile al grido di allarme, ma che sicuramente vuole fare da apripista in Italia a un modo diverso di concepire la sanità privata: non sostituiva, ma integrativa del pubblico, ma con pari dignità per chi investe, per chi ci lavora e, soprattutto, per chi con essa si cura.  

“Lo show plateale messo in atto da Landella, se nulla cambia in merito agli equilibri politico-amministrativi della città capoluogo, rischia, però di erodere una buona fetta della credibilità di Foggia retrocedendola da città a “feudo” del potente di turno”. 

Queste le considerazioni di Maurizio Carmeno, Carla Costantino, Gianni Ricci, Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL FOGGIA in merito a quanto accaduto a Palazzo di città. 

“Al di là della “strana” tempistica scelta per celebrare questo sodalizio a ridosso delle oramai imminenti elezioni regionali, è singolare dover ricordare ad un amministratore di lungo corso come Landella che l’istituzione dovrebbe essere al di sopra delle parti, non dovrebbe essere piegata alle logiche di parte di qualsiasi forza politica, così come sbagliato è stato utilizzare l’aula del consiglio comunale, l’organo di governo di tutti i foggiani”, affermano Carmeno, Costantino e Ricci che rimarcano: “Foggia e le sue istituzioni appartengono ai cittadini. L’unica bandiera che può svettare a Palazzo di Città è quella che da sempre la rappresenta”.

“Vorremmo che il sindaco e questa amministrazione tornassero a discutere di sviluppo, di servizi, di welfare, in una città afflitta dalla pandemia legata alla diffusione del Covid, e che già viveva emergenze sociali ed economiche”. 

Cara Ministra Azzolina non si può non riconoscere il grande impegno che stà mettendo in campo per riaprire l’anno scolastico nei tempi previsti, il fatidico 14 settembre 2020. Tanti remano contro affinchè questo non accada. Il suo flop sarebbe il flop anche del suo Governo. La scuola sembra essere il campo su cui darsi battaglia, politici di maggioranza e opposizione, ognuno per interessi opposti e divergenti o per gratuita propaganda elettorale. Sicuramente non sempre emerge l’interesse della collettività. Ma non è il suo caso come detto vista la completa dedizione finora dimostrata. Non ci compete giudicare il suo operato, il tempo dirà se produrrà effetti positivi o negativi. Vogliamo rappresentare però alcune criticità, che sicuramente in questa grave crisi derivante dalla pandemia e per la fretta di rispettare i tempi, non sono state vagliate appieno, anche da chi, molto più navigato di Lei, conoscendo molto meglio le problematiche della scuola, avrebbe dovuto indirizzarla in decisioni più corrette. Il mondo della scuola non è composto solo da Dirigenti Scolastici, docenti e personale ATA. Molto spesso ci si dimentica di chi predispone, senza proclami e clamori, tutti gli adempimenti affinchè si inizi il nuovo anno scolastico in modo corretto.

SONO I DIPENDENTE DEGLI UST E DEGLI USR D’ITALIA

Molto spesso ci si dimentica che sentire le rappresentanze sindacali del comparto Ministeri per discutere di materie strettamente collegate all’inizio dell’anno scolastico è cosa buona e giusta. Non potrebbe partire alcuna attività didattica per mancanza di Dirigenti Scolastici, docenti ed ATA se non si portano a compimento determinati essenziali adempimenti. Parliamo di pensionamenti, organici, trasferimenti, assegnazioni provvisorie, immissioni in ruolo, gestione graduatorie di docenti ed ATA. Proprio su questo ultimo argomento vogliamo soffermarci. Forse Lei non è a conoscenza che in molti Uffici Territoriali e USR d’Italia vi è una carenza di personale che si aggira intorno al 60 -70%. Gli Uffici della Puglia come tanti altri UST e USR d’Italia sono da anni in sofferenza. Una vera follia. Per preparare in tempo utile tutti gli adempimenti propedeutici all’inizio dell’anno scolastico il poco personale rimasto in servizio, solo per salvaguardare il buon nome dell’Ufficio e l’interesse dell’utenza, è costretto a rinunciare da anni alle sacrosante ferie estive ed a portarsi il lavoro a casa. Per giunta senza alcuna gratificazione né alcun riconoscimento economico. Cara Ministra Azzolina, il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41e, in particolare, l’articolo 2, comma 4-ter prevede che “ la valutazione delle istanze per la costituzione delle graduatorie di cui al comma 6-bis dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124, è effettuata dagli uffici scolastici territoriali, che possono a tal fine avvalersi delle istituzioni scolastiche della provincia di riferimento per attività di supporto alla valutazione di istanze afferenti a distinti posti o classi di concorso, ferma restando l’approvazione di dette graduatorie da parte dell’ufficio scolastico provinciale territoriale competente”.

NON POTEVA ESSERE EMANATO IN TEMPI PEGGIORI.

Vogliamo solo mettere in evidenza che le domande pervenute negli UST della Regione Puglia si aggirano oltre le 150.000 unità così distribuite: UST di Bari n. 60.000 – UST di Foggia n. 25.400 – UST di Lecce n. 25.000   – UST di Taranto n.  25.000 – UST di Brindisi n. 14.000.  Dati a dir poco raccapriccianti se si pensa che il tutto dovrebbe essere completato entro il 31 di agosto con poco personale ed in piena estate. Lo scenario nelle altre Province d’Italia è lo stesso se non peggiore.

SERVE UN PRODIGIO MA…IL PERSONALE NON E’ STATO DOTATO DI BACCHETTE MAGICHE…

Quali i motivi essenziali che sicuramente porterà ad un mancato adempimento?

1) la grave e cronica carenza di personale di tutti Uffici Territoriali d’Italia, sempre e da anni rappresentata ai vari Ministri da questa O.S.;

2) il periodo a dir poco infelice e inopportuno (in piena estate e con adempimenti in corso di grande rilevanza e urgenza che per ottemperare il poco personale già rinuncia alle sacrosante ferie).

   Si vuole veramente far fronte alle carenze rappresentate? si chiede con urgenza:

1) Immediata stabilizzazione (passaggio intercompartimentale) del personale della scuola da anni utilizzato presso gli UST e USR;

2) Immediata assunzione di personale a tempo indeterminato anche attingendo tra gli idonei di altre graduatorie di concorsi espletati a livello regionale;

3) Possibilità di utilizzare immediatamente il personale scolastico da destinare alle scuole quali posti in deroga, Docenti ed ATA.

4) Spostamento del termine ultimo dal 31 agosto al 30 settembre 2020 per la valutazione delle domande pervenute per l’inserimento nelle GPS;

5) Possibilità di assumere personale collocato utilmente nelle graduatorie provinciali ATA finalizzato esclusivamente alla valutazione delle domande pervenute per le GPS;

6) Mirati Incentivi economici per intensificazione estiva del personale USR e UST;

7) Modificare immediatamente “possono avvalersi” con “debbono avvalersi” delle istituzioni scolastiche della provincia di riferimento in quanto l’obiettivo da raggiungere è nell’interesse di tutti.

Cara Ministra Azzolina, come rappresentanti dei lavoratori del Ministero dell’Istruzione vogliamo darle un consiglio disinteressato. Presti più attenzione al benessere lavorativo del suo personale dipendente. Non si uniformi ai suoi illustri predecessori dimenticando di dare il giusto merito ai propri dipendenti per i risultati ottenuti, per consentire l’inizio dell’anno scolastico. Non si scordi mai che Lei rappresenta la parte datoriale per cui non si può esimere di ricercare ogni mezzo per promuovere ogni iniziativa finalizzata alla sicurezza sui posti di lavoro e alla salvaguardia dello stato psico-fisico dei suoi dipendenti. Cosa che l’attuale sopraggiunto aggravio di lavoro mina in maniera molto seria e grave per cui potrebbe risponderne nelle sedi opportune per aver procurato gravi danni alla salute.

Si confida in un vs. autorevole intervento, peraltro perorato nei giorni addietro da tutti i tuoi dipendenti degli UST e USR d’Italia, fino ad oggi inascoltati e trascurati.

IL SEGRETARIO GENERALE
UILPA REGIONE PUGLIA
Edoardo Filippone

IL COORDINATORE REGIONALE
UILPA-MI PUGLIA
Nicola Formica

 

                                                                       

   

“Comprendiamo le difficoltà di “Universo salute”. Tuttavia, non si può adottare il CCNL AIOP RSA in sostituzione del Contratto ARIS AIOP Sanità Privata configurando una perdita degli aumenti previsti a scapito dei lavoratori. Vieppiù, nei fatti, si determinerebbe una discriminazione di trattamento tra gli stessi lavoratori inquadrandoli, di fatto, in due categorie. Nello specifico, avremmo operatori con due contratti diversi, sia a livello economico sia come orario di lavoro". A dichiararlo Gino Giorgione, Segretario Generale UIL FPL Foggia, al termine di una partecipata assemblea con i lavoratori di Universo Salute. “Dal confronto – spiega Giorgione – è scaturita una forte preoccupazione tra i lavoratori. Perché, non ci rassicura il fatto che i lavoratori, pur mantenendo l’attuale livello retributivo, debbano rinunciare alla percezione degli aumenti. Non è da sottacere, inoltre, la mancata erogazione degli arretrati contrattuali e i suoi adeguamenti, fermi da anni, dei quali beneficerebbero solo una parte di lavoratori. Stiamo parlando di professionalità, esperienze, risorse umane che rappresentano la vera ricchezza di “Universo Salute”.

“Noi contestiamo   fermamente quanto comunicato dalla Società e riteniamo che non sia giuridicamente possibile effettuare il cambio di  contratto. Ci opponiamo  all'applicazione del nuovo contratto poiché penalizzante per tutto il personale e ci rendiamo disponibili ad interagire con le Regioni. Al tempo stesso, chiediamo la sospensione dell'applicazione del contratto e la contestuale apertura di un tavolo di confronto con la Regione Puglia".

Il Segretario Generale della UIL FPL Foggia, Gino Giorgione, si appella, quindi, alla Regione Puglia e alla Conferenza Stato Regioni: “è indispensabile fare chiarezza in tutta questa vicenda e implementare azioni a sostegno e a tutela di diritti sacrosanti dei lavoratori. Altresì, si auspica che la proprietà faccia un riscontro al proprio interno per verificare dove potere ridurre i costi di gestione per recuperare risorse e destinarle ai lavoratori. In caso contrario, saremo pronti a mettere campo azioni più incisive ad ogni livello pur di tutelare uomini e donne di un settore così importante per la Puglia e per tutto il Paese”.

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