fonte: www.associazionelucacoscioni.it
“Diritti delle persone con disabilità: Speranze negate, diritti calpestati, Costituzione assassinata”. Lettera-appello a sostegno dell’iniziativa nonviolenta condotta da Maurizio Bolognetti.
Alla Cortese Attenzione di
- Roberto Speranza, Ministro della Salute
- Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata
- Luigi Rocco Leone, Assessore alla Salute, Politiche sociali Regione Basilicata
Gentili Signori,
avremmo voluto musicare questa lettera per farci aiutare dall’Arte a sconfinare l’aspetto umano di questa vicenda e relazionare così soltanto con quelle correnti vitali e morali che abitano il nostro Essere.
Dal 6 luglio scorso, Maurizio Bolognetti, giornalista, Consigliere dell’Associazione Luca Coscioni e Segretario di Radicali Lucani, è in sciopero della fame per difendere i diritti delle Persone con disabilità.
A sostegno di questo dialogo nonviolento e nella convinzione che le omissioni che ad oggi ancora persistono si traducano in violazione di elementari Diritti Umani,
vi chiediamo di onorare la Legge, la Costituzione e di intervenire immediatamente nella risoluzione del lungo e tortuoso percorso che affligge le Persone con disabilità che vivono in Basilicata e non solo.
Vi esortiamo quindi ad...
Domenica mattina, 09 agosto 2020, Foggia, via Tressanti al Villaggio Artigiani. Strada pulita ma a due passi su via Sant'Andrea inizia l'indecoroso spettacolo. Cassonetti dell'immondizia colmi di rifiuti indifferenziati, pur essendoci cassonetti preposti alla raccolta differenziata. In terra finanche un materasso, cartoni vari e una vasca da bagno piena di rifiuti che è lì da molto tempo.
Nel video girato e inviato presso la Redazione da alcuni residenti si evince quanto detto. Secondo quanto affermato da chi ci ha fatto recapitare il video, il servizio di raccolta rifiuti passerebbe ogni dieci giorni.
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L'area, nota a tutti, è alla periferia foggiana ed è sede di molte aziende e opifici. In particolare, nell'area ripresa nel video lavorano oltre quindici aziende e da parte dell'AMIU, l'azienda preposta alla raccolta dei rifiuti, mettere a disposizione pochi cassonetti è inutile.
Nell'area predetta esistono abitazioni e perciò famiglie che conferiscono i rifiuti nello stesso punto delle aziende succitate.
«Sindaco, AMIU, perché non rispondete e provvedete una volta per tutte?» l'appello lanciato dai residenti che non ne possono più di convivere con i rifiuti, che innescano la presenza di animali randagi, insetti e roditori, e in questo periodo caldo e afoso producono cattivi odori e sostanze organiche putrescenti.
Il problema, purtroppo, fa da eco ad altre situazioni simili, spesso in periferia, esistenti anche in alcune aree cittadine centrali, spesso poco percorribili per accumuli di rifiuti. Ovviamente il “dramma” non è solo per mancanze istituzionali. Ci si mette anche il cittadino: chi costretto a buttar l’immondizia in terra perché il o i cassonetti sono ormai pieni, chi lo fa per incuria, inciviltà, assenza totale (non si vuol pensare a odio verso la comunità) di senso di responsabilità, che porta anche a onerose spese comunali che si riversano, ahinoi, sulle tasse, così da inficiare le tasche dei cittadini.
È un pensiero di tantissimi cittadini. Nello stesso tempo dovrebbe essere quello anche di chi ci amministra, di chi ci governa. Non possiamo pensare che nessuno di loro abbia bisogno di controlli sanitari specialistici. Sarebbe utopico pensarlo. Ed allora perché non si pongono il problema, almeno rendendolo pubblico con richieste a chi di competenza? Mah… Fortunatamente che ci sono cittadini che lo fanno, mettendoci faccia a nome. Da Monte Sant’Angelo, ma non è l’unico, è stato lanciato l’appello. Lo fa Michele Rinaldi, montanaro, in un post, come Lettera Aperta, sul social fecebook .
«Ma possibile che nessuno interviene per garantire la ripresa di visite di controllo specialistiche ed esami strumentali in ambito sanitario ambulatoriale a favore di tanti cittadini affetti da varie patologie di base, che passivamente sono costretti ad accettare le disposizioni imposte a causa dell'eventuale contagio da coronavirus e nello stesso tempo costretti sempre ad assistere passivamente e puntualmente ad assembramenti serali da "movida" che improvvisamente fanno decadere le disposizioni dell'eventuale contagio dello stesso ed identico virus?
Nello stesso tempo si parla poi sempre di più in tema sanitario di prevenzione e di diagnosi precoce.
Da semplice cittadino italiano mi rivolgo a tutti coloro che hanno responsabilità nel governare la nostra Nazione, le Regioni, le Province ed i Comuni affinché intervengano urgentemente, altrimenti di questo passo assisteremo ad un incremento di decessi non più causati dal coronavirus ma da galoppanti patologie non curate».
Nota stampa del Gruppo Consiliare PD di Foggia.
«Niente strade e illuminazione pubblica. Una discarica abusiva piena di rifiuti speciali e peri-colosi sotto i balconi e niente cassonetti per strada. Erbacce che vanno a fuoco più volte du-rante l'estate. Nessun negozio o luogo di socializzazione. Niente parchi gioco e spazi protetti per i piccoli cittadini.
È così che, nel 2020, vivono centinaia di famiglie che hanno avuto la sventura di acquistare casa nell'ultimo quadrante della periferia Sud di Foggia, dove solo i nomi delle strade sono altisonanti.
Come ci ha riferito un nutrito gruppo di residenti del prolungamento di via Almirante, che ab-biamo incontrato là dove vivono, gli oneri di urbanizzazione sono stati regolarmente pagati da tutti - all'incirca 300mila euro a palazzina - ma le opere ancora non si realizzano. E così in una palazzina hanno acquistato e installato sul tetto un potente faro per illuminare almeno l'ingresso allo stabile; altri hanno montato zanzariere per fermare gli insetti e la polvere solle-vata dalle auto in transito.
E poi ci sono i miasmi e i fumi pericolosi che si sviluppano dai terreni incolti circostanti, dove sono ben visibili tra le erbacce i cumuli di rifiuti edili e le lastre di eternit. Dov'è capitato di tro-vare anche carcasse di auto rubate.
Perfino Masseria Pantano è diventata una iattura a causa dei fuochi appiccati all'interno della recinzione perimetrale, invece di essere un fattore attrattivo e un luogo di socializzazione.
Il sindaco Landella, da queste parti, lo si vede solo in campagna elettorale e nessuna delle promesse fatte nel 2014 e nel 2019 è stata ancora mantenuta.
Sarà nostro compito ricordargliele e sollecitarlo a restituire piena dignità di cittadini e contri-buenti a chi ha acquistato casa facendo sacrifici e oggi si ritrova ad abitare in un invivibile pezzo di città».