Sono settimane che molti paesi dei Monti dauni, del SubAppennino dauno, son tagliati fuori dalla rete internet. I disservizi continuano e la pazienza dei cittadini e delle locali istituzioni è giunta al capolinea.
In questi paesi la rete internet non è solo svago, bensì mezzo per comunicare tra istituzioni. Molti comuni hanno dovuto far ricorso alla posta cartacea, efficiente ma lenta in confronto a quella digitale, con non pochi problemi.
Nelle ore scorse, dopo un’intesa tra i sindaci che stanno accusando il disservizio, è stata scritta e spedita una lettera formale di protesta firmata dal Presidente di Area interna dei Monti Dauni e sottoscritta dai rispettivi Primi Cittadini. È stata indirizzata alla TIM, alla AGCOM, alla Regione Puglia e alla Prefettura di Foggia, per sollecitare il ripristino delle comunicazioni web.
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Da un po’ di tempo vengono scaricate consistenti quantità di materiale di risulta presso la zona nuova del nostro Cimitero, dove sta nascendo una vera e propria discarica abusiva.
Da quanto è possibile capire, sembra si tratti di rifiuti speciali rinvenienti dalle operazioni di estumulazioni.
A riprova di ciò, di seguito si possono osservare le foto che indicano la situazione alla data di oggi, 5 settembre 2021.
Come mai accade questo? Il Comune di Monte Sant’Angelo è a conoscenza di questo scempio ambientale? Se sì, perchè non interviene?
Il Movimento Civico “La Rinascita Possibile” sollecita le Autorità competenti ad intervenire perchè si metta fine a questo scempio, che rappresenta una vera e propria “offesa” a un luogo sacro qual è il Cimitero».
Non solo governi, enti, associazioni e fondazioni, ora anche i social contro le pacifiche rimostranze di Maurizio Bolognetti.
Da qualche tempo è che Bolognetti sta conducendo uno studio, con tanto di fonti, prove e materiale cartaceo ufficiale, sull’andamento della pandemia, contagi, guarigioni, decessi e sui vaccini e suoi effetti collaterali (vedi FOCUS in pedice, ndr.). E da tempo che gli ostacoli non mancano. In rete pubblica video, con rimostranze e indiscrezioni che la stampa nazionale non divulga. In piazza, Bolognetti, pacificamente protesta per far conoscere alle popolazioni ciò che non si vuol far sapere.
Oltre a denunce, minacce e allontanate con forza dai luoghi urbani di divulgazione, questa volta Maurizio Bolognetti deve vedersela con i social network. Facebook lo ha censurato, bloccandolo per ore. Zuckerberg e chi lo foraggia colpisce ancora, oscurando la libera informazione e la divulgazione di documenti ufficiali di enti anche governativi. Condivide uno studio dell'Università di Oxford sulla “Trasmissione della variante Delta Sars-CoV-2 tra gli operatori sanitari vaccinati” e, voilà, si vede CENSURATO!!!
Per fortuna che ci siamo noi, piccoli media ma efficaci che, al contrario di quelli nazionali che si etichettano anti fake-news e poi negano divulgazioni governative di studi importanti, riusciamo a dar spazio a verità celate di interesse globale. (leggi anche gli articoli su https://cataniacreattiva.it e su www.mercurius5.it)
MAURIZIO BOLOGNETTI IN VIDEO SU INSTAGRAM
«Facebook mi ha bloccato per 24 ore dopo la pubblicazione di un post in cui segnalavo uno studio approvato dall’Institutional Rewiew Board di Htd e dall’Oxford Tropical Reserarch Committee, University of Oxford, Uk!!!» è l’amara replica di Maurizio Bolognetti, Giornalista, Segretario di Radicali Lucani e membro del Consiglio generale del Prntt. «Le purghe staliniste di questi signori sono inaccettabili! Ci si sente alle 22 (28 agosto 2021, ndr.), quando sarà finita la condanna e verrò rimesso in libertà. Libertà vigilata, ovviamente. Vi aspetto! Ore 22.00» il saluto di Bolognetti.
Lo studio si intitola: “Transmission of SARS-CoV-2 Delta Variant Among Vaccinated Healthcare Workers, Vietnam”, ovvero “Trasmissione della variante Delta SARS-CoV-2 tra gli operatori sanitari vaccinati”.
Leggi anche lo studio sul Preprints with THE LANCET
C’è da chiedersi perché Zuckerberg & Co. abbia oscurato, e perciò censurato, un post che includeva un link di un documento redatto dal “The Lancet”. Forse per alcuni dati dove emergono studi su vaccini non sterilizzanti che non impediscono la trasmissione? O forse che hanno una efficacia di circa sei mesi e non impediscono al vaccinato di infettarsi e di infettare, perciò imperfetti?
FOCUS:
- Bolognetti: E niente...W Alberto Mantovani e W la Pfizer
- Bolognetti. «Il tele-infettivologo Bassetti non è Dio». I video del suo walk-around in Basilicata
La pubblicazione dell'articolo risale al 05 agosto 2021 ed è leggibile cliccando qui, cui è la fonte.
Tra le tv e radio che dallo Stato Italiano nel 2020 hanno usufruito di fondi pubblici si annoverano molte della Puglia, anche tra le più insospettabili per la loro funzione verso i consumatori.
I fondi sono stati elargiti dal Ministero dello sviluppo economico - DGSCERP EMERGENZA COVID 19 - Fondo Emittenti Locali, con Decreto direttoriale 13.11.2020.
Nel pezzo riportato di seguito il portale numero6.org parla di "soldi di regime...per far passare spot pubblicitari".
Ecco fedelmente l'articolo scritto e pubblicato da numero6.org con i relativi link di documenti ufficiali delle tv e radio che hanno usufruito di fondi pubblici previste dal suddetto Decreto ministeriale.
«Qui di seguito riportiamo 4 documenti ufficiali che mostrano come lo stato Italiano ha speso 50 milioni di Euro dei contribuenti per comprare l’informazione su televisioni e radio locali.
Questi soldi sono stati utilizzati per far passare spot pubblicitari di regime per 8 mesi che sono andati da Marzo a Novembre 2020.
Negli elenchi inoltre hanno omesso le reti principali quali RAI, MEDIASET, DEEJAY, 105, etc. che hanno ricevuto dei fondi a parte di cui però non se ne trova traccia.
Lasciamo a voi giudicare. Qui ci sono gli elenchi:
Qui ci sono invece i criteri per i pagamenti dal Novembre 2020 (clicca qui)
Si parla addirittura di 750.000 Euro PER chi ha fatto passare 20 pubblicità al giorno per 60 giorni!!! Un vero lavaggio del cervello»
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Nel pomeriggio di domenica 15 agosto 2021 alcuni quartieri di Monte Sant’Angelo sono rimasti improvvisamente senza energia elettrica. In particolare sono entrati in difficoltà il quartiere a nord della città (Marcisi, Zuppetta ecc.) e la struttura sanitaria, sede dell’ex Ospedale Civile.
L’ENEL sin da subito ha iniziato le indagini per individuare le cause e i punti del guasto e ha dotato le zone interessate di alcuni generatori di corrente di emergenza.
Naturalmente questi incidenti non sono attribuibili direttamente alla responsabilità dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco. Tuttavia, ciò non ci esime dal fare alcune considerazioni, visto che l’interruzione della erogazione di energia elettrica non crea solo disagio alle famiglie e ai turisti, ma danneggia soprattutto gli operatori economici (bar, ristoranti, alberghi e B&B).
Considerato che non è la prima volta che ciò accade, il Sindaco d’Arienzo ha mai chiesto all’ENEL una verifica preventiva sistematica delle condizioni delle cabine elettriche e della rete cittadina? Solo l’attività di controllo preventivo può evitare che queste situazioni continuino a verificarsi.
Domenica è rimasta senza energia elettrica anche la struttura sanitaria dell’ex Ospedale, dove sono allocati, tra l’altro, due servizi particolarmente delicati: l’Hospice e la Residenza Sanitaria Assistita (RSA). Il Sindaco d’Arienzo, che è la massima autorità sanitaria cittadina, ha chiesto alla Direzione Generale dell’ASL spiegazioni su quanto è accaduto?
La struttura sanitaria è provvista, come per legge, di un generatore di corrente di emergenza?
Se no, si tratterebbe di una gravissima inadempienza del Servizio di Manutenzione della Azienda Sanitaria Locale.
Se sì, perché non sarebbe entrato in funzione? Se non è entrato in funzione, è stata segnalata all’ASL la condizione di blocco del generatore?
Il problema di fondo di quella struttura sanitaria, in cui sono allocati molti servizi, è che manca un Responsabile sanitario e un Responsabile amministrativo, entrambi a tempo pieno.
È proprio il caso che il Sindaco d’Arienzo colga questa occasione per richiedere al Direttore Generale della ASL di Foggia di provvedere alla nomina dei due Responsabili e di assicurare un controllo continuo dei servizi tecnici dell’ex Ospedale».
Vi ricordate la querelle per diversi mq di terreni dell’Oasi Lago Salso coltivati anziché destinati al pascolo?
Vi ricordate il botta e risposta di Vincenzo Rizzi e Maurizio Marrese con il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza?
Tutti sanno che l’area dell’Oasi Lago Salso è parte integrante del suddetto Parco, nello specifico facenti parte del comune di Manfredonia, comprese nella ZPS “Paludi presso il Golfo di Manfredonia (SiteCode: IT9110038)” e nella ZSC “Zone umide della Capitanata (SiteCode: IT9110005)”, vincolate per la creazione di habitat naturali in seguito alla conclusione della Procedura di Infrazione n: 2001/4156.
Ebbene, dopo le note vicende che hanno visto i denuncianti, Rizzi e Marrese, rivolgersi alla Magistratura per la variata destinazione d’uso di diversi ettari, il Ministero della Transizione Ecologica ha diffidato l’Ente Parco Nazionale del Gargano richiamandolo affinché ponga la necessaria attenzione al fine di assicurare la corretta attuazione di quanto stabilito con la Convenzione medesima, e di garantire il rispetto di quanto previsto dall’art. 6 paragrafo 2 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”.
In altre parole Rizzi e Marrese avevano ragione contro un Pazienza che sosteneva il contrario. Ragione, tra l’altro, sostenuta dal WWF di Foggia.
CLICCA QUI LEGGI E SCARICA IL PDF DELLA DIFFIDA DEL MINISTERO
“LAVORI AGRICOLI NELL'OASI LAGO SALSO –DIFFIDA E FISSAZIONE DI ADEMPIMENTI”
FOCUS:
- WWF Foggia e Pro Natura: «Oasi Lago Salso e le "rotoballe" del Prof. Pazienza»
L’assurdità sembra essere di casa a Monte Sant’Angelo. Ed è sotto gli occhi di tutti, anche dell’amministrazione comunale e della Polizia Locale che a quanto pare non interessa; interessa solo a chi per lavorare deve sopportare polvere, rumori e pericoli, di lavori pubblici che andrebbero svolti negli orari stabiliti e con criteri più stringenti di sicurezza in rispetto delle normative vigenti se svolti a un metro da un locale pubblico.
L’assurdità è in scena a Piazza della Beneficenza, 5, dove c’è il ristorante Belvedere, di Giovanni Sanchirico, che giovedì 05 agosto 2021 ci ha contattati per telefono, spiegandoci senza mezzi termini e nei dettagli la vicenda.
«Ho dato un ultimatum al sindaco d’Arienzo: o blocca i lavori o chiudo io» il commento amaro di Sanchirico.
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Difatti ieri ha chiuso la sua attività, per poi riaprirla solo oggi, giacché per vivere bisogna lavorare. Con ciò non è che il Comune sia intervenuto per ascoltare la denuncia pubblica, un grido di dolore di un esercente ormai sfiduciato e soprattutto costretto a rinunciare all’incasso della giornata. «Proprio l'altro ieri ho dovuto rinunciare a 900 euro, regolarmente fiscalizzati. Era l’incasso della giornata. Ai clienti non posso far mangiare orecchiette e polvere e far pagare loro, pur sapendo che la polvere è gratis. Il disagio mi è costato molto, ma ho ritenuto opportuno comportarmi così, e scusandomi» la chiosa agro-dolce di Sanchirico.
Il ristorante Belvedere ha una buona clientela e ottime pietanze. Ogni giorno i suoi tavoli son pieni. All’interno non può servire per le restrizioni anti COVID-19 vigenti, ma all’aperto ha tavoli e gazebo su un’area con un’autorizzazione permanente regolarmente rilasciata dal comune per l’utilizzo del suolo pubblico.
A oggi sia sindaco, sia assessore al ramo, chiunque dell’amministrazione comunale, non ha battuto ciglio e tantomeno ha fatto un sopralluogo per rendersi conto di ciò che accade a un metro dal Belvedere. Il comportamento si commenta da solo.
«Ho incontrato più volte il sindaco d’Arienzo il quale mi aveva assicurato che i lavori sarebbero iniziati nel novembre scorso per terminare a maggio, in modo da evitare disagi durante il periodo estivo, quello di maggiore afflusso –prosegue Giovanni Sanchirico-. Invece fino a maggio nulla di fatto. Poi, da pochi giorni è stato aperto il cantiere, che prevede la pavimentazione della piazza. Qui ogni giorno ci sono rumori e polvere, prodotti dal taglio dei mattoni con il flessibile, che infastidiscono i clienti. La betoniera che rilascia la malta si muove a un metro dai tavoli, una distanza che potrebbe compromettere la sicurezza dei clienti –denuncia Sanchirico-, la stessa che se al conducente del mezzo scappasse il piede sulla frizione potrebbe davvero far accadere l’irreparabile».
Al Belvedere son giunte molte dimostrazioni di vicinanza: dai cittadini, dagli esercenti, da alcune sigle politiche, ma nulla da chi amministra la città, neanche le scuse, dovute per l’accaduto
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«Il sindaco d’Arienzo e l’Ass. Fusilli in altri incontri mi avevano assicurato che sarebbero intervenuti per trovare una soluzione. Sto ancora aspettandole –riconosce Sanchirico-. Eppure avevo fatto presente che c’è un regolamento per lo svolgimento dei lavori pubblici, che prevede orari precisi per l’interruzione, dalle 12:30 alle 15:30, gli stessi che d’Arienzo mi aveva assicurato che avrebbe fatto rispettare. Invece in quelle ore i lavori proseguono e il video fornito alla redazione testimonia come alle 13:45 la betoniera si muove a un metro dai tavoli e la polvere “condisce” le orecchiette sui tavoli dei clienti, che si lamentano. Così, ieri ho deciso di chiudere. Ma senza lavoro non si mangia e non si campa. All’amministrazione a quanto pare non interessa che a Monte ci siano turisti contenti, solo chi si lamenterà per poi dirlo in giro».
Che storia! Aggiungere altro è superfluo, sennonché autorità superiori al sindaco intervengano e che, in modo definitivo, facciano rispettare regolamenti e orari, e soprattutto garantire sicurezza e benessere in una città che si fregia de #LaCittàdeiDueSitiUNESCO e che nel quotidian vivere lo adombra.
Ovviamente come sempre la Redazione è qui per pubblicare la replica della controparte a beneficio dell’informazione.
“Ci sono risorse stanziate da anni per quella statale e non si sono degnati nemmeno di fare il progetto – ha spiegato - nel frattempo la gente continua a morire. Non intervenire sulla Foggia-San Severo significa infischiarsene – ha proseguito - ed è una mancanza di rispetto nei confronti di 600mila persone. E non è soltanto un problema di messa in sicurezza, perché quella è un’arteria importante per il trasporto su gomma e quindi per lo sviluppo di questo territorio”.
Il consigliere Tutolo, che ha ricevuto supporto dall’onorevole Antonio Tasso, presente stamani insieme a Pasquale Cataneo, ex consigliere comunale di Foggia e sindacalista, ha sottolineato come “occupare quella strada significa parlare di tutto ciò che non funziona nell’intera Provincia di Foggia”. Diversi sono stati infatti i problemi evidenziati.
“Quando parlano di sviluppo della Capitanata pensano che possa esserci senza acqua per irrigare la terra? In questa zona non si chiede molto, ma almeno l’acqua per gli agricoltori si può avere? Lo sanno che abbiamo 550mila ettari di terreno e poi serviti effettivamente dall’acqua ne abbiamo solo 150mila? Siamo in emergenza idrica, ce ne vogliamo rendere conto adesso o quando l’acqua non uscirà più nemmeno dai rubinetti delle case?
A proposito di sviluppo del nostro territorio, si vuole affrontare seriamente il problema della criminalità o non se ne ha intenzione? Vogliamo continuare a far finta di non vedere che in questa provincia abbiamo un solo tribunale e nel Molise ne hanno tre e una Corte d’Appello, con la metà della popolazione? O vogliamo solo parlare di ‘Quarta mafia’ e non fare niente?
Abbiamo o no dei rappresentanti territoriali che possano evidenziare questi problemi ai più alti livelli?
Si sta parlando tanto in questi giorni di Pnrr, ma qualcuno sa dirmi per cosa e come saranno impiegati i soldi destinati alla Capitanata? Io, in qualità di consigliere regionale pugliese, ho chiesto a chi dovrebbe conoscere la risposta, ma nessuno finora ha saputo rispondere a questa domanda fondamentale per il nostro futuro, perché quello non è denaro donatoci ma cambiali che pagheranno i nostri figli per anni. A me non sembra normale che non si sappia quali opere verranno realizzate. E ciò non è altro che la conferma della mancanza di attenzione delle Istituzioni, a partire dal Governo, nei confronti di questa provincia.
Vista la situazione – ha concluso Tutolo - vogliamo continuare a piangerci addosso, cosa che sappiamo fare bene, o mettere in campo delle iniziative per risolverli questi problemi atavici?
Non credo che questa provincia sia nata per essere ultima nelle classifiche italiane, ritengo invece che siano state fatte delle scelte sbagliate. Io non mi arrendo, perché questo non è un destino già segnato, come dicono molti, ma dipende da noi. Ecco perché chiedo sostegno a tutti, anche ai cittadini. La ‘questione Provincia di Foggia’ riguarda tutti”.
Un editoriale e un video di Maurizio Bolognetti sull’attuale situazione dell’emergenza pandemica, dei suoi interrogativi, delle paure dei cittadini, sul Green Pass e delle imposizioni del Governo.
A cura di Maurizio Bolognetti, giornalista, segretario dell’associazione Radicali Lucani.
«Ecco il frutto marcio dell'odio che viene seminato da mesi.
State creando mostri. Qui siamo al sonno della ragione.
Da 18 mesi censurate, manipolate, linciate, date la caccia a non si sa quali untori. Da mesi interi, quotidianamente, innalzate roghi, chiedete abiure, vendete inesistenti certezze.
Avete creato una fasulla dicotomia per evitare di discutere. Ci avete detto di credere, obbedire e combattere e che le vostre sono verità indiscutibili.
Avete bollato come eretico chiunque osasse criticare, avere dubbi, fare domande. Avete cancellato tesi non in linea con le narrazioni di regime, tappato la bocca a medici e scienziati.
Ed ecco qual è il clima che avete creato nel Paese.
Siete davvero dei criminali. Voi avete trasformato la scienza in dogma. Oggi nelle piazze virtuali e non, di questa povera Italia scombinata, vediamo circolare sacerdoti del culto investiti della missione di convertire i miscredenti a suon di purghe e manganellate.
Vorrei potervi dire che ne risponderete davanti al tribunale della vostra coscienza, ma temo che una coscienza non ce l'abbiate.
In una manciata di giorni avete vomitato sul Paese e nelle case degli italiani una quantità di veleno, che impiegheremo qualche lustro per smaltire.
Avete tradito Cartesio, Galileo e Ippocrate».
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Da Redazione
E surreale! Per le strade si vedono persone assembreate, sembrano familiari tra loro. Sono senza mascherina e si abbracciano e baciano. Chiediamo loro il perché. Rispondono 'Siamo vaccinati e abbiamo il #GreenPass" Quindi il Green Pass serve per far sì che i vaccinati possano infettarsi tra di loro?
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