Nell’ottica di garantire e disporre con decorrenza immediata e fino al 31 agosto 2021, salvo proroga, che i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere adottino provvedimenti urgenti per il coinvolgimento di: Medici di Medicina Generale (Assistenza Primaria e Continuità assistenziale), Dirigenti medici in servizio presso le Unità Operative degli Ospedali, e per far fronte all’emergenza, in subordine, potranno essere coinvolti anche i dirigenti medici in quiescenza, la Regione Puglia, nella veste del suo presidente, Michele Emiliano, ha emanato con urgenza un’ordinanza sulla riorganizzazione dei pronto soccorso nella fase dell’emergenza Covid-19.
Ciò anche al fine di garantire i turni dei PS, in coerenza con le disposizioni nazionali e regionali vigenti in materia.
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La presente Ordinanza sarà pubblicata sul BURP, e inserita nella Raccolta Ufficiale dei Decreti e delle Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale. Inoltre, la Regione Puglia l’ha trasmessa, per gli adempimenti di legge, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, ai Prefetti, all’ANCI, ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato questa mattina nella Casa Circondariale di Bari alla premiazione dei vincitori del “Premio Letterario Fumarulo”, dedicato alla memoria del dirigente regionale scomparso prematuramente nell’aprile del 2017. Una iniziativa promossa dall’associazione “Giovanni Falcone” di Bari e rivolta ai detenuti delle case circondariali di Puglia e Basilicata. Alla cerimonia erano presenti Valeria Pirè, direttrice della Casa Corcondariale di Bari, Piero Rossi, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Corrado Berardi, presidente della associazione Giovanni Falcone, e Marialuisa Pantaleo Fumarulo, madre di Stefano Fumarulo.
IL VIDEO CON LE DICHIARAZIONI DEL PRES. MICHELE EMILIANO
L’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov ha fatto visita questo pomeriggio al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano nella sede della Presidenza regionale.
IL VIDEO CON LO SCAMBIO DEI DONI
“L’ambasciatore Razov ci ha fatto visita. Sono momenti che si ripetono negli anni, che hanno costruito un rapporto solido, che ci è stato molto utile nell’ultimo vertice economico a San Pietroburgo perché la Federazione Russa che Razov rappresenta ha sostenuto con forza la nostra partecipazione come Regione d’onore, ma soprattutto ci ha fortemente agevolato nei contatti economici che sono stati poi conclusi durante il vertice di San Pietroburgo. Tra pochi giorni Bari ed altre città del Sud Italia ospiteranno una prima fase del G20: l’ambasciatore è qui per rendersi conto di persona delle modalità attraverso le quali la città di Bari e le altre città impegnate in questo evento consentiranno a questo importantissimo vertice di svolgersi in sicurezza e con il pieno gradimento da parte di tutti i nostri ospiti”. Lo ha detto Emiliano al termine dell’incontro.
IL VIDEO CON LE DICHIARAZION DI MICHELE EMILIANO
Per l’ambasciatore Razov: “Michele Emiliano è un mio vecchio amico. Sono stato numerose volte qui a Bari e c’è sempre tanto calore ed ospitalità. Lo scopo principale della mia visita è di svolgere degli incontri preparatori per la prossima riunione ministeriale del G20 che si svolgerà qui e Bari è una delle tappe di queste riunioni ministeriali. Naturalmente abbiamo parlato durante l’incontro di questioni bilaterali, della cooperazione della Regione Puglia e del comune di Bari con le regioni e i comuni della Federazione russa. Ci viene riservato sempre tantissimo calore ed ospitalità e sono molto contento degli esiti di questo incontro”.
IL VIDEO CON LE DICHIARAZIONI DELL'AMBASCIATORE RUSSO SERGEY RAZOV
“Io, il presidente Fedriga e la Conferenza delle Regioni stiamo valutando le modalità organizzative per scambiare i vaccini, in modo da poter vaccinare con la seconda dose i cittadini che ne hanno diritto in Italia, per impedire che la necessità di fare il richiamo possa bloccare una vacanza. È una procedura tecnicamente realizzabile, bisogna solo far quadrare il bilancio dei vaccini o scambiarli tra le regioni. Il commissario Figliuolo ci darà il suo punto di vista ma crediamo di poter arrivare a questo risultato, dobbiamo arrivarci tutti insieme, devono essere decisioni prese dal Governo ed eseguite dalle Regioni, che già stanno studiando le modalità tecniche con le quali fare questo questo vaccino ai turisti italiani. Non si può fare a mio avviso la stessa operazione con chi viene da un altro Paese, perché sarebbe molto complessa e non realizzabile, rischieremmo di alterare il piano vaccinale nazionale con lo scambio tra Paesi”.
Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Qui il video della dichiarazione.
Questa mattina, 24 maggio 2021, a Foggia, presso il palazzo della Prefettura, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, insieme con il vicepresidente Raffaele Piemontese, ha sottoscritto il Protocollo d’intesa per la riconversione del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone in foresteria regionale con il Ministero dell’interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e la Prefettura di Foggia. Hanno partecipato anche Roberto Venneri, segretario generale della Presidenza della Regione Puglia e Domenico De Giosa dirigente della sezione sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni e antimafia sociale della Regione.
“La Puglia – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - come sapete, è una di quelle regioni che si prende anche qualche responsabilità fuori dalle proprie strette competenze e, attraverso il modello tipicamente foggiano, nato a casa Sankara delle foresterie in agricoltura, sta cercando di risolvere una problematica antica e complessa, prendendo in gestione l’ex CARA di Borgo Mezzanone per gestirlo secondo quel modello di gestione.
Video, la dichiarazione di Emiliano
Oggi è una bella giornata per noi, e vorrei ringraziare a questo proposito anche il Prefetto, perché abbiamo sempre cercato in questi anni di costruire, con le istituzioni della città e della provincia di Foggia, il migliore dei rapporti possibili, senza badare a differenze di collocazione politica.
Io sono veramente felice di essere qui, per l'ennesima volta, cercando ci occuparmi di tante cose piccole e grandi. Dialogare con tutti non è facilissimo, dovendo avere cura di dialogare con 257 Comuni, ma ripeto, questa empatia con la città di Foggia mi permette di affermare, da Presidente della Regione, che Foggia non si arrenderà mai e che deve essere orgogliosa di se stessa, qualunque cosa succeda e qualunque incidente si dovesse verificare”.
“Da luogo dello sfruttamento – ha aggiunto il vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Piemontese - Borgo Mezzanone si trasformerà in foresteria regionale a servizio di tutta la comunità, in particolare delle tante imprese agricole della Capitanata che hanno bisogno di manodopera per non doverla più cercare nell’area grigia dell’intermediazione illegale del lavoro in cui prolifera la piaga del caporalato”.
Video, la dichiarazione di Piemontese
Nel corso della sottoscrizione del Protocollo, è stato illustrato anche il documento di “Linee guida regionali”, per la definizione di un quadro strategico di accompagnamento e di obiettivi per fasi, relative al trasferimento delle persone migranti all’interno della foresteria.
Ricordiamo che la provincia di Foggia è interessata da una massiccia presenza di cittadini stranieri provenienti dai flussi migratori, connessa alle attività del settore agro-alimentare, che si sviluppano sul territorio, senza soluzione di continuità, nell'arco dell'intero anno e con particolare intensità nella stagione estiva e che richiamano un elevatissimo numero di migranti in cerca di occupazione.
Proprio per fornire una risposta alle emergenti esigenze umanitarie e di inclusione delle persone che vivono in questo insediamento o che lo popolano temporaneamente, si rende necessario, in prosecuzione delle azioni sinora intraprese, attivare una foresteria per lavoratori stagionali stranieri sul territorio nazionale ove, oltre ad offrire un alloggio temporaneo, dignitoso e sicuro, vengano sviluppate azioni finalizzate all'integrazione sociale, all’inclusione, all'inserimento nel mercato del lavoro regolare ed alla promozione dei diritti umani e sociali.
Il protocollo d’Intesa avrà la durata di due anni.
Video, le immagini della firma del protocollo
La Regione Puglia, per la realizzazione dell’intervento, impegnerà le risorse del PON Legalità 2014-2020, già stanziate e si impegna a presentare all'Autorità di gestione del PON - Legalità presso il Ministero dell’interno, richiesta di finanziamento, con fondi del medesimo Programma operativo, per una apposita progettualità concernente l’adeguamento logistico della struttura.
La Regione Puglia si impegna, altresì, a garantire la prestazione, all’interno della struttura medesima, delle attività finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del caporalato, nonché all’inclusione degli stranieri, promuovendo e sostenendo processi di autonomia sotto il profilo lavorativo, abitativo e sociale, mediante le ulteriori risorse finanziarie da attingere nell’ambito delle programmazioni europee, nazionali e regionali.
Video, la dichiarazione di Emiliano sulla legalità a Foggia
“Foggia non si arrenderà mai. Qualunque cosa accada, noi non ci arrenderemo mai. A prescindere dal sereno risultato del lavoro della magistratura, che ovviamente non prevede nessuna condanna anticipata, questo sia chiaro, Foggia non è sola, ma ha attorno a sé le istituzioni dello Stato, ha la Regione, le prefetture, ha una società civile ricca e intelligente. Non bisogna perdersi d'animo e non bisogna pensare che sia una città senza futuro. Io sono veramente felice di essere qui oggi. Questa città è per la Regione Puglia importantissima, per me è importantissima, e noi faremo di tutto per consentirle di superare in fretta qualunque tipo di problema si dovesse verificare”.
Comincia da Foggia una giornata tutta all’insegna della legalità per il presidente Emiliano, passando da un evento con gli studenti a San Vito dei Normanni, arrivando in serata nel Salento con Don Luigi Ciotti per celebrare Antonio Montinaro, Caposcorta di Falcone, insieme ai familiari delle vittime innocenti di mafia.
“Questi - ha detto Emiliano dalla Prefettura a margine della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per la riconversione in foresteria regionale del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone - sono periodi complicati per tutte le istituzioni, anche per la magistratura pugliese, ne sono successe di tutti colori, lo dico da magistrato e la cosa mi ha afflitto moltissimo. Sono stati tanti i problemi delle istituzioni politiche, ci sono problemi economici, ci sono persone che si comportano male e soprattutto ci sono problemi di mafia pesantissimi che vanno affrontati oggi. La lettera di Arcangela Petrucci, vedova di Luigi Luciani e cognata di Aurelio vittime innocenti di mafia, pubblicata venerdì su Repubblica, descrive un modello al quale la città e la provincia di Foggia possono ispirarsi. Quella donna in questo momento ha compreso quello che forse lei stessa non aveva capito fino a prima della tragedia che l’ha colpita. Le tragedie sono durissime, ma come insegna Don Luigi Ciotti - che stasera incontrerò a Calimera - le vittime di mafia hanno delle consapevolezze che vogliono regalare ai cittadini che non hanno avuto quel dolore e che loro, invece, hanno messo a fuoco con lucidità. Come ha fatto la signora Luciani. Sono orgoglioso di questa cittadina della provincia di Foggia che ha scritto una lettera bellissima nella quale io mi identifico totalmente”.
“Stasera - ha concluso Emiliano - completerò il giro della mia giornata in Salento, a Calimera, che è il paese di Antonio Montinaro, il caposcorta di Falcone dove ci sarà Don Luigi Ciotti. Don Ciotti è stato colui che insieme ad altri ebbe l’intuizione che bisognava “organizzare il bene” e ha dato vita a Libera, ad Avviso Pubblico e ad una serie di associazioni e organizzazioni che da allora combattono contro le mafie per l’affermazione della legge e della giustizia. E naturalmente noi siamo con loro. La regione Puglia senza se e senza ma è da questa parte”.
Emiliano ha partecipato in mattinata anche ad un evento a San Vito dei Normanni, Comune brindisino, dove da magistrato ha svolto un ruolo chiave per liberare la città dalla mafia. Su invito del sindaco Silvana Errico, Emiliano è intervenuto in videoconferenza alla commemorazione della strage di Capaci organizzata dal Primo Istituto Comprensivo della città, nel corso della quale è stata presentata ai ragazzi l'esperienza della lotta dei cittadini sanvitesi contro il racket.
“Quando arrivai alla Procura di Brindisi - ha ricordato Emiliano - Falcone era appena stato in città perché in quella zona si erano insediati una serie di soggetti, coinvolti nel traffico di droga e contrabbando di sigarette, direttamente legati a Cosa nostra. Cosa nostra è un ordinamento giuridico, è un modo di pensare, è una organizzazione criminale, ma è a che una organizzazione economica che quindi tende ad espandersi e ad andare ovunque ci sia spazio. Ogni volta che trovano spazio, si insediano. E Falcone era molto interessato a queste indagini sulle organizzazioni criminali di Fasano, perché si completavano con le sue indagini sull’organizzazione siciliana. E quindi un’altra caratteristica di queste vicende è l’interconnessione. Cioè bisogna avere la testa che fa connessioni, che crea paralleli”.
Poi il presidente ha aggiunto: “Oggi noi stiamo ricordando Giovanni Falcone, perché Giovanni era una di quelle persone che aveva intuito che la lotta alla mafia non si fa solo con le indagini, con gli arresti e con le attività repressive, ma si fa anche con la cosiddetta antimafia sociale”.
Emiliano sarà alle ore 19 a Calimera, nella Chiesa della Fiducia, dove Don Ciotti presiederà la cerimonia religiosa in memoria di Antonio Montinaro, un momento di preghiera organizzato dall’associazione Nomeni, fondata dalla sorella Matilde.
Nota di Angelo Riccardi, Consigliere per le Tematiche Ambientali nello staff del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano [nomina con Decreto n. 31 del 27 gennaio 2021].
«Mentre si rincorrono nella nostra e in altre città le notizie di classi in quarantena per casi di positività tra gli alunni, con palpitazioni e preoccupazioni nelle loro famiglie, sento il dovere di ringraziare il nostro Governatore Michele Emiliano che, contro tutto e tutti, ha continuato fino all’ultimo a battersi per la didattica a distanza.
In una pandemia che nessuno ha voluto, l'unica arma di difesa è la prevenzione e quella d'attacco è la vaccinazione di massa.
Per le vaccinazioni stiamo provvedendo, ma in una Regione che nella seconda e terza ondata è stata letteralmente flagellata dal Covid, se non avessimo avuto l’opportunità della DAD sarebbe stata un'ecatombe.
Per le attività che il Governo ha chiuso, nonostante potessero essere tutelate le forme di contenimento del virus, qualcuno ne dovrà rispondere. Ma per le scuole, dove il Presidente Emiliano con un atto di coraggio ha preso in mano la situazione in Puglia, può esserci solo un plauso da parte di tutti noi.
E un plauso va anche alle studentesse e agli studenti che si sono adattati con non pochi sacrifici e rinunce, come percepisco negli sguardi dei miei figli, Lucia e Antonio, che amo più della mia vita e sono a casa ormai da mesi.
Certo, sono mancate la socializzazione, l'ansia dei compiti in classe e l'emozione delle risatine tra compagni guardandosi negli occhi, ma siamo riusciti a preservare la salute di tanti, soprattutto dei nonni, che invece di un abbraccio avrebbero potuto ricevere dai loro nipoti un virus portato silenziosamente ed in maniera inconsapevole.
Una volta si diceva: quel che conta è la salute. Ed è ancora così. Per tutto il resto c’è tempo. Ricordiamocelo, tutti. Soprattutto per rispetto di coloro che non ci sono più.
Grazie Presidente!»
Emiliano ordina che la didattica digitale integrata deve essere garantita a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza.
Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 121 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da covid19” che dispone quanto segue:
1. Con decorrenza dal 26 aprile 2021 e sino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, l’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado si svolge in applicazione dell’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021 n.52 (Disposizioni urgenti per le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e per l’istruzione superiore). In applicazione della possibilità di deroga prevista nella seconda parte del comma 1 dell’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021 n.52, le istituzioni scolastiche della scuola primaria, della secondaria di primo grado, di secondo grado e CPIA devono garantire la didattica digitale integrata a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni. Eventuali successive istanze modificative della scelta già effettuata sono rimesse alla motivata valutazione del Dirigente scolastico. Ove il collegamento non possa essere garantito immediatamente, ogni singolo istituto, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, deve ricercare ogni altra modalità utile a consentire comunque l’attivazione della didattica digitale integrata, agli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta.
2. Le istituzioni scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta su piattaforma, numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid;
3. Le istituzioni scolastiche devono garantire, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, le adeguate condizioni utili a consentire una idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata. Ogni conseguente adempimento, ove necessaria una implementazione tecnologica ai fini della suddetta idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata, deve avvenire con l’urgenza del caso.
Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 88 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” con decorrenza da domani 27 marzo sino al 6 aprile 2021.
Questa ordinanza è il frutto di un approfondito confronto con i sindaci, i presidenti delle province pugliesi e con il partenariato istituzionale: Confartigianato Imprese, CNA, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Confapi, Casartigiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, Ugl e Cgil, Cisl e Uil della Puglia.
“Abbiamo recepito le istanze arrivate da sindaci, presidenti delle province e partenariato – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – che avevano espresso l’esigenza di misure più stringenti rispetto a quelle nazionali per arginare la diffusione dei contagi in vista delle festività. Abbiamo fatto in modo che le regole siano uniformi su tutto il territorio regionale, senza creare disparità tra territori e comunità. Stiamo attraversano la terza ondata del coronavirus, con l’incognita delle varianti del covid che ci tiene sempre in allerta. Queste misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica”.
QUI IL TESTO COMPLETO DELL’ORDINANZA N°88
Il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto dichiara: “Questa ordinanza è frutto di un grande lavoro di condivisione con i presidenti delle province e i sindaci delle città capoluogo, che a loro volta hanno consultato i sindaci dei territori. È un provvedimento omogeneo, con regole chiare per tutti, che evita che ci siano iniziative di singoli comuni che avrebbero potuto creare disparità. L’invito che rivolgiamo ai cittadini è sul senso di responsabilità di ciascuno, che è l’arma migliore per affrontare questo periodo. Questo significa che bisogna evitare in ogni modo assembramenti di più persone che non sia lo stretto nucleo familiare. Il senso della nostra proposta, recepita dall’ordinanza, di limitare gli spostamenti fuori dal proprio territorio cittadino anche per raggiungere le seconde case, si fonda sull’esperienza dello scorso anno, che ha fatto registrare proprio in quell’ambito il mancato rispetto delle regole di prevenzione”.
Stefano Minerva presidente regionale Upi dichiara: “Comuni, Province e Regione lavorano insieme per la tutela della salute dei cittadini. E insieme decidono le misure da prendere per limitare i contagi ed evitare l’innalzamento della curva. Le proposte sono nate da un attento e continuo confronto al fine di rendere più stringenti ed efficaci le strategie di contenimento. La Puglia è un luogo in cui il confronto tra Regione, Upi e Anci è diretto e continuo”.
L’ordinanza num. 88 dispone quanto segue:
Seconde case
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021:
sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le “seconde case”, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza;
sono vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza.
Attività commerciali
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art. 45), chiudono alle ore 18,00, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie.
Nei giorni 28 marzo (domenica della Palme), 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (Lunedì dell’Angelo) sono sospese tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art.45) ad eccezione delle attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie.
Le attività commerciali si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni. Le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10 del DPCM del 2 marzo 2021 Si raccomanda altresì l'applicazione delle misure di cui all'allegato 11 del medesimo DPCM.
Resta fermo l’obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Attività di somministrazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, l’attività di asporto dei servizi di ristorazione, ove consentita dal DPCM 2 marzo 2021 (art.46, co.2), è svolta, dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti.
Resta fermo l’obbligo di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Attività lavorativa
I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell'emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile.
È fortemente raccomandato ai datori di lavoro privati di limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalità di lavoro agile, compatibilmente con le modalità organizzative adottate.
A poche ore dalla sua dichiarazione sulla situazione epidemiologica in Puglia, Il Presidente Michele Emiliano ha emanato poco prime delle ore 19 l’Ordinanza n° 74 con oggetto “'Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
L’effetto è immediato e varrà fino al 06 aprile 2021, disponendo misure anti-assembramento e restrizioni per la somministrazione di alimenti e bevande nell'intero territorio regionale. Solo per le province di Bari e Taranto, Emiliano ha previsto la chiusura delle scuole.
CLICCA QUI PER LEGGERE E SCARICARE IL PDF DELL’ORDINANZA N° 74 DEL 10/03/2021
«La collocazione in zona gialla della Regione Puglia –ha ribadito il Presidente Emiliano- mi ha indotto a chiedere qualche giorno fa ai miei collaboratori di anticipare le valutazioni che sarebbero state rese al Governo nei prossimi giorni. I dati così ottenuti sono allarmanti per il crescente numero di contagi che ormai rileviamo da giorni. I dati aggiornati ad oggi relativi al flusso aggregato della Protezione civile rappresentano un valore di incidenza settimanale regionale pari a 222 casi per 100.000 abitanti, aumentati del 22% rispetto ai 7 giorni precedenti. Solo due settimane fa il valore era di 135 casi per 100.000 abitanti. Lo stesso tasso di incidenza di Bari, negli ultimi 7 giorni, è ulteriormente cresciuto fino a 323 casi per 100.000 (+26%). A Taranto è pari a 285 per 100.000, con una crescita del 29%. In queste due province si devono immediatamente chiudere tutte le scuole alla luce dell’ultimo dpcm del Governo. Anche l'incidenza settimanale a Lecce, pur restando su valori più bassi, è aumentata del 59% rispetto alla settimana precedente e, in generale, risulta in aumento anche nelle altre province. L'indice di replicazione diagnostica al 6 marzo (un indicatore simile all’Rt ma che può essere calcolato più tempestivamente) si attesta su valori di 1.22, indicando che, in assenza di misure mirate a limitare al minimo indispensabile la circolazione delle persone e i contatti interpersonali il livello di incidenza settimanale tra 14 giorni potrebbe superare, anche a livello regionale, i 300 casi per 100.000 abitanti. Si tratta di una previsione drammatica che farebbe salire spaventosamente ricoveri e decessi – ha rimarcato Emiliano-. Tale condizione incide in modo rilevante sulla rete dei posti letto covid: le riunioni giornaliere di monitoraggio dei posti letto COVID hanno già registrato un aumento dei ricoveri dei pazienti COVID, tali da determinare una quasi completa saturazione dei posti letto dedicati nelle province di Bari e Taranto. Ma anche nelle altre province pugliesi, se la curva epidemica dovesse continuare la sua progressione, si determinerà un ulteriore incremento di richiesta di ricovero e queste ultime non potranno più soccorrere quelle di Bari e di Taranto. Assai problematica rischia di diventare anche la gestione dei posti letto no-covid che continuano ad essere sacrificati per la necessaria devoluzione di posti letto alla rete covid. La capacità espansive della rete ospedaliera, sono ormai al massimo della loro estensione a causa della mancanza di personale. Sarà quindi indispensabile un maggiore supporto dei Medici di Medicina Generale e dei Dipartimenti di prevenzione per la assistenza domiciliare dei malati covid. Ieri notte –ha ricordato il Presidente- abbiamo inviato al ministro Speranza una nota nella quale spieghiamo che la terza ondata è arrivata anche in Puglia e preannunciamo che stiamo superando tutti i parametri, soprattutto nelle province di Bari e Taranto: ma la crescita dell'epidemia è vorticosa e comincia a interessare anche altre province. Quindi credo che ci siano le premesse per l'adozione da parte del governo di un passaggio in zona di rischio più elevata, con misure più stringenti per le province di Bari e di Taranto –ha chiuso Emiliano- rispetto al resto della Puglia, che comunque è in generale peggioramento, con relativa chiusura della didattica in presenza in tutte le scuole ovunque siano rilevati superamenti dei parametri previsti dall'ultimo DPCM del governo, come stiamo già facendo oggi con ordinanza per le province di Bari e Taranto, e in altre se si dovessero verificare superamenti nelle prossime settimane».
In sostanza, nell’Ordinanza n° 74, fermo restando l’obbligo di distanziamento interpersonale di almeno un metro, fermo restando dopo le 18 il divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, che la mascherina va costantemente utilizzata a copertura di naso e bocca, con mandato ai sindaci per il rispetto delle norme indicate nell’ordinanza,
- è vietato lo stazionamento all’aperto, presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, se non si è in solitudine o non si è in compagnia di persone che fanno parte del proprio nucleo familiare o convivente, se non per usufruire di servizi essenziali;
- in tutti i giorni festivi e prefestivi dopo le 18 è comunque vietato l’asporto di bevande da distributori automatici o da qualsiasi esercizio e/o attività commerciale, autorizzati alla somministrazione, ad eccezione degli esercizi di cui all’articolo 27 comma 5 del dpcm 2 marzo 2021. Tutti gli esercizi devono esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti. Resta fermo il divieto di asporto dopo 18 anche da tutti soggetti che abbiano come attività prevalente una di quelle identificate dal codice Ateco 56.3;
- solo per le province di Bari e Taranto: con decorrenza dal 12 marzo 2021 e sino al 6 aprile 2021 sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.
TUTTE LE NORME EMANATE SONO REPERIBILI NELL’ORDINANZA N° 74 DEL 10/03/2021
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in tarda serata ha emanato la nuova ordinanza sulla chiusura delle scuole pugliesi. Lo aveva annunciato nella nota stampa divulgata nel pomeriggio di ieri, 23 febbraio 2021, dopo la sospensione del TAR Puglia della precedente.
Nel merito, ritorna il diritto alla scelta della DDI con la rimozione del limite del 50% alla presenza contemporanea nelle classi. E' valida dal 24 febbraio al 14 marzo 2021. con due novità significative: il prolungamento della durata fino al 14 marzo; la possibilità per le famiglie di richiedere la didattica in presenza, presso le scuole dell’infanzia e del ciclo primario, dove è stata rimossa la soglia del 50 percento della popolazione studentesca per classe. Tale limite rimane invece nelle scuole superiori.
Emiliano «Sto per emettere una nuova la prevenzione della 'variante inglese' e per la esecuzione del piano vaccinale nelle scuole. Saranno apportate solo piccole modifiche che spero non incideranno troppo sull’assetto organizzativo che le scuole si erano già date per affrontare le prossime due settimane».
Nell’Ordinanza vi è anche una dettagliata relazione sull'andamento dei contagi in ambiente scolastico. Aggiornamento al 18/02/2021, con dati, grafici andamenti.
Ecco lo stralcio inziale dell’Ordinanza n° 58 del 23 febbraio 2021, di seguito scaricabile in pdf
“Con decorrenza dal 24 febbraio e sino al 14 marzo 2021, salvo quanto previsto ai successivi punti 2 e 3, le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), secondo quanto previsto dal DM 89/2020 recante l’adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 nn.39, riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata…”.
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