La nota stampa di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Archiviazione del procedimento di corruzione contro il Pres. Emiliano, l’ex Ass. regionale al Welfare Salvatore Ruggero, l’allora Consigliere regionale Napoleone Cera e di suo padre Angelo.
Nella sostanza, il GIP del Tribunale di Foggia ha archiviato il caso riconoscendo l’insussistenza delle accuse, che dalla carte risultavano solo come accordi politici, pertanto non pertinenti al castello accusatorio fondato sulle nomine.
Il caso riguarda le nomine all’ASP “Castriota e Corropoli” di Chieuti.
I difensori degli indagati, l'avvocato Gaetano Sassanelli difensore di Emiliano, gli avvocati Gianluca Ursitti e Salvatore Corrado difensori di Ruggero, i legali Francesco Paolo Sisto, Pasquale Spagnoli e Michele Curtotti difensori di Napoleone e Angelo Cera, sono riusciti a dimostrare che non c’è corruzione nell’accusa mossa dal GIP sulla nomina del Commissario straordinario dell’ASP in oggetto, nomina mai avvenuta.
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, era stato accusato poiché aveva promesso la nomina, acconsentendola. Ma la nomina non avvenne e mai fu firmata. Mentre il Ruggero fu accusato per aver fatto il tramite tra i Cera e Emiliano.
Per la cronaca, l’accusa, come riportato nelle carte legali, scriveva: «…a rinunciare ad una autonoma valutazione e a una imparziale comparazione degli interessi in gioco, con particolare riferimento alla individuazione del soggetto maggiormente idoneo a svolgere le funzioni di commissario dell’Asp, per ricevere una ipotizzata utilità consistente nell’appoggio elettorale e la presentazione di liste di candidati a supporto dei Cera a vantaggio del candidato sindaco di San Severo, vicino al presidente della Regione».
Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 41 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” che dispone:
Con decorrenza dall’8 febbraio e sino a tutto il 20 febbraio 2021:
- L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, per i CPIA, si deve svolgere in applicazione del D.P.C.M. 14 gennaio 2021, salvo quanto previsto al successivo punto 2;
- Le Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione e i CPIA garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie, o loro stessi ove maggiorenni nel caso dei CPIA, richiedano espressamente di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico;
- Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado, adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che l’attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica. A tal fine, nell’ambito della propria autonomia, le istituzioni scolastiche organizzano le attività scolastiche, applicando preferibilmente la percentuale ad ogni singola classe e garantendo comunque la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata;
QUI IL TESTO DELL’ORDINANZA NUM. 41
Le Istituzioni Scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta su piattaforma il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.
È confermato: la somministrazione dei vaccini anti covid agli odontoiatri pugliesi inizierà nei prossimi giorni. È emerso dall’incontro, organizzato dal gruppo ‘CON Emiliano’, tra l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, e il presidente dell’Albo degli Odontoiatri di Foggia, Pasquale Pracella, al quale hanno partecipato i consiglieri regionali Gianfranco Lopane e Antonio Tutolo.
“Con il capogruppo Lopane e l’assessore Lopalco - ha detto il consigliere Tutolo - abbiamo incontrato il presidente dell’Albo degli Odontoiatri della provincia di Foggia per rassicurare la categoria sull’immediata messa a disposizione dei vaccini. Non soltanto per i medici ma anche per gli assistenti di studio. Sono disponibili ed è già stato dato indirizzo. È una questione meramente organizzativa, quindi nei prossimi giorni saranno vaccinati tutti”.
“Il vaccino Moderna è arrivato - ha confermato l’assessore Lopalco, anche lui del gruppo 'CON Emiliano' - e come cabina di regia regionale abbiamo dato delle indicazioni precise, cioè abbiamo fornito a ciascuna ASL gli elenchi di tutti gli odontoiatri e degli assistenti di studio che si sono già iscritti alla piattaforma e che avranno la precedenza in questa vaccinazione. Si può partire subito. Chiunque, tra coloro che fanno parte di queste categorie, non si è ancora prenotato e voglia farlo, è pregato comunque di prenotarsi. Andrà in coda rispetto a chi si è prenotato prima ma sicuramente non gli sarà negata la vaccinazione”.
“Un atto dovuto - ha commentato il capogruppo Lopane - nei confronti di tutti gli odontoiatri pugliesi. È giusto ringraziare l’assessore Lopalco per la disponibilità dimostrata e per essere venuto incontro alle esigenze di una categoria ad alto rischio proprio per le modalità con cui i dentisti e i loro assistenti svolgono il loro lavoro”.
“Dubbi chiariti - ha detto il presidente Pracella. Con l’assessore un incontro cordiale. Finalmente vediamo la luce rispetto a questa annosa questione che rischiava di diventare veramente senza fine. Posso dire che oggi sono assolutamente fiducioso. Come assicurato dall’assessore Lopalco, i vaccini sono arrivati e così anche gli odontoiatri potranno vaccinarsi”.
“La zona gialla purtroppo lascia psicologicamente intendere che la tensione si sia abbassata.
Non è così, noi abbiamo ancora tanti contagi.
Le Regioni hanno perso la possibilità di intervenire sulle misure di controllo della curva epidemiologica perché il Governo ha tolto totalmente questi poteri.
Noi ci limitiamo a gestire gli ospedali, che al momento non sono sotto pressione. Abbiamo le terapie intensive con posti liberi, posti di area medica abbastanza capienti.
Il regime della zona gialla, dal mio punto di vista, in questo momento è sbagliato, pericoloso, e tutta l'Italia avrebbe dovuto rimanere nella situazione della zona arancione, perché altrimenti rischiamo che questa variante inglese che sta per arrivare, acceleri di nuovo e provochi assieme alla riapertura delle scuole una terza ondata molto grave.
I numeri della Puglia sono da zona gialla in questa settimana.
Dopo due settimane di dati da zona gialla sarà impossibile rimanere in arancione, anche perché lo Stato ci rimette più ristori in zona arancione.
E’ quindi molto probabile che da lunedì prossimo saremo gialli”. Lo ha detto il presidente della Regione oggi a TrNews Talk di Telerama, intervistato dal direttore Giuseppe Vernaleone.
“Apprendiamo a ‘cose fatte’ e a distanza di anni, dell’inclusione di alcuni comuni pugliesi e lucani tra i siti in cui stoccare residui radioattivi. È ferma e netta la contrarietà della Regione Puglia a questa opzione. I nostri sforzi verso un modello di sviluppo improntato sulla tutela dell’ambiente e della salute sono noti a livello internazionale.
Non si può imporre, ancora una volta, scelte che rimandano al passato più buio, quello dell’assenza della partecipazione, dell’umiliazione delle comunità, dell’oblio della storia e delle opportunità”. È la reazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano alla notizia odierna secondo la quale, nella Carta dei siti potenzialmente idonei alla costruzione del Deposito nucleare nazionale, la Puglia è indicata con l'area di Gravina in Puglia in provincia di Bari e i comuni di Altamura e Laterza per un'area individuata in condivisione con Matera in Basilicata.
“Lo Stato e la Regione – spiega Emiliano - hanno, in quei luoghi, istituito il Parco nazionale della Murgia e il parco regionale più grande, quello delle Gravine, quali presìdi delle biodiversità e simboli dello stile di vita verso cui i pugliesi hanno deciso di andare. Le comunità della Murgia pugliese sono in continuo cammino, in evoluzione costante nel turismo, nell’agricoltura moderna, nella zootecnia basata sul benessere animale, nelle produzioni artigianali che finalmente superano i confini regionali e rendono riconoscibile una storia, una identità vera che profuma di futuro e non può essere sporcata con la parola “nucleare”, incubo del passato”.
“Svolgeremo - conclude - tutti gli approfondimenti tecnici del caso, geologici e ambientali, per motivare anche sotto questo aspetto l’incompatibilità di questa scelta irragionevole che contrasteremo in ogni sede”.
Tutela diritti e presa in carico pazienti oncologici nell'Emrgenza COVID. Premiato il Pres. Emiliano
I pazienti con cancro hanno rischiato di pagare un prezzo salatissimo a causa della pandemia da coronavirus, ma l’Oncologia e l’Ematologia hanno saputo reagire ed hanno affrontato l’emergenza sanitaria con forza e determinazione, grazie anche all’iniziativa personale di ogni singolo medico ed infermiere. Un rallentamento c’è stato, è innegabile, nella gestione delle patologie croniche e quindi anche nella presa in carico, assistenza e cura dei pazienti oncologici e onco-ematologici, ma si è anche accumulato un ‘bagaglio culturale’ e creato un precedente importante. Adesso è tempo di capire come la pandemia ha influito sulla salute delle persone che convivono con il tumore e pensare a rimettere in atto una concreta ripresa.
Il Gruppo “La Salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, coordinato da Salute Donna Onlus insieme a 33 Associazioni di pazienti oncologici e onco-ematologici, nell’ambito del 7° Forum istituzionale, quest’anno in modalità virtuale, evento di riferimento a livello nazionale per la valutazione e il dibattito sulle politiche sanitarie in ambito oncologico, apre una discussione con politici, Istituzioni, amministratori, clinici e pazienti su questo anno 2020 segnato dalla pandemia Covid-19 per fare il punto della situazione.
Nell’ambito del Forum, inoltre è stato premiato il notevole impegno delle Istituzioni nazionali e regionali per tutelare i diritti e la presa in carico dei pazienti oncologici in questi mesi di pandemia con il Cancer Policy Award, riconoscimento onorario assegnato Associazioni pazienti e una Giuria tecnico-scientifica ai politici che hanno interpretato e tradotto in Atti a livello nazionale e regionale i punti qualificanti dell’Accordo di Legislatura sottoscritto dalle Associazioni di pazienti con le Istituzioni. Premiato anche Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia “per la qualità e l’attenzione nel suo impegno a migliorare il processo di presa in carico dei pazienti oncologici”. Il Riconoscimento è infatti stato assegnato per due provvedimenti della Giunta regionale: la progettazione delle sottoreti di patologia per i tumori di polmone, seno, utero, colon-retto e prostata e la progettazione dei PDTA per le stesse patologie oncologiche.
«Prendiamo atto del grande sforzo portato avanti dall’oncologia e dall’ematologia italiane durante la pandemia Covid-19 per non lasciare indietro i pazienti con una diagnosi di cancro, ma l’emergenza non è finita e dobbiamo fare in modo che controlli e prime diagnosi non siano ritardati. D’altro canto, il Parlamento e le Regioni continuano ad occuparsi dell’universo cancro attraverso atti normativi, di sindacato ispettivo ed indirizzo politico – dichiara Annamaria Mancuso, Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” e Presidente Salute Donna onlus – anche per quest’anno registriamo una crescita di consapevolezza unita ad una migliore qualità degli atti stessi. I pazienti oncologici e onco-ematologici necessitano di politiche sanitarie dedicate che sappiano dare spessore e concretezza ai loro bisogni non soddisfatti. Dobbiamo continuare a condividere le nostre problematiche con i rappresentanti nazionali e regionali delle Istituzioni con il fine di ottenere un generale miglioramento dei processi di presa in carico e cura delle persone affette da tumore».
Era il 7 dicembre che il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con l'Ordinanza n° 448, annunciò le restrizioni anti-COVID per la Capitanata. Ebbene, a distanza di appena una settimana, come annunciato e scritto nella predetta Ordinanza, la Capitanata da domani 15 dicembre 2020 ritorna "zona Gialla". Unica eccezione è fatta per due comuni della provincia di Bari. Dalla Capitanata sipotrà uscire tra i comuni, sempre nel rispetto delle restrizioni e sanzioni imposte dal Governo.
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Di seguito l'annuncio del Presidente Emiliano
«Sulla base delle verifiche effettuate dal Dipartimento Salute della Regione Puglia sull’ultima settimana di monitoraggio, non verrà prorogata la zona arancione nei comuni delle province Bat e di Foggia che erano stati oggetto di ordinanza la settimana scorsa, e che quindi da domani alle ore 24 rientrano in zona gialla come l’intera Puglia.
Stiamo verificando con i sindaci di Gravina ed Altamura i dati di questi comuni della Citta Metropolitana di Bari per decidere se prorogare o meno.
La nostra regione - che non è mai entrata in zona rossa – è stata colpita dalla seconda ondata più tardi di altre regioni, ma con numeri altissimi pari a 67mila contagi a fronte di soli 5mila delle prima ondata.
Oggi possiamo dire che i segnali di miglioramento che avevano già portato il Ministero della Salute e l’ISS a riclassificare tutta la Puglia in zona gialla la settimana scorsa, e che sono state confermati con l’ultimo report di monitoraggio, si vanno progressivamente consolidando e interessano ormai tutte le province.
Si riducono i contagi e si riducono i ricoveri e questo grazie al rispetto delle misure restrittive, nonostante i sacrifici che hanno comportato: noi continueremo a monitorare strettamente la situazione, comune per comune, ospedale per ospedale, come abbiamo sempre fatto, per essere pronti a intervenire se la situazione dovesse cambiare.
Questo è però un momento delicato:
se vogliamo che la curva dei contagi continui a scendere e, soprattutto, se vogliamo che non torni a salire, i comportamenti che ciascuno di noi terrà nei prossimi giorni sono decisivi.
Dobbiamo mantenere alta la guardia, rispettare le misure di prevenzione in ogni luogo, al lavoro, durante il tempo libero, in casa.
Solo così potremo evitare di tornare alle limitazioni delle settimane scorse, o a misure ancora più stringenti, che sono devastanti per tante categorie produttive, e proteggere noi stessi e le persone più fragili a cui vogliamo bene».
FOCUS:
- ULTIM'ORA. Emiliano ha deciso: Foggia e provincia nuovamente “Zona Arancione”
Il presidente Emiliano ha incontrato oggi i rappresentanti della società Pfizer per fare il punto sulle previsioni di tempi e modalità per la somministrazione del vaccino contro il Covid, una volta esaurita la fase delle autorizzazioni a livello europeo e mondiale.
Con il presidente Emiliano hanno partecipato il capo del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro e il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario.
La distribuzione sarà organizzata a livello europeo e per l’Italia la supervisione sarà a cura del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri.
Per la Puglia saranno individuati centri di distribuzione che assicurino la catena del freddo che dovranno essere pronti per la seconda settimana di gennaio in modo da coprire la parte di popolazione che sarà decisa secondo un protocollo nazionale che sarà individuato in Parlamento.
“La Regione – dichiara il presidente Emiliano – farà la sua parte per assicurare la migliore riuscita della distribuzione e somministrazione del vaccino, sul quale si ripongono molte speranze per iniziare il superamento della fase emergenziale”.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha disposto un intervento per accogliere nelle strutture ospedaliere pugliesi l’arcivescovo di Tirana, mons. George Anthony Frendo e il padre cappuccino Frate Bonaventura, in gravi condizioni per il Covid, incaricando dell’organizzazione del soccorso il coordinatore della centrale operativa 118 Bari-Bat, dott. Gaetano Di Pietro.
I due pazienti sono arrivati da Tirana a Bari-Palese questa notte, alle ore 2, con un volo dell’Aeronautica Militare, a cura del COAU - centro operativo aereo unificato dell’Aeronautica Militare - che ha allertato un C130 della 46° Brigata Aerea di Pisa.
Accolti sotto bordo del C130J attrezzato per il trasporto di malati in biocontenimento, sono stati subito trasportati nel reparto Covid dell’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Ba) da due autoambulanze - una della Asl Bari e una del “Miulli” - attrezzate con barelle da biocontenimento e successivamente ricoverati.
L’operazione ha visto il coinvolgimento del Dipartimento nazionale della protezione civile, della Protezione Civile della Regione Puglia, della centrale operativa 118 Bari-Bat, della Asl Bari, dell’Ente Ecclesiastico “Miulli” e di Aeroporti di Puglia.
QUI IL VIDEO DELL'ARRIVO DELL'AEREO DELL'AEREONAUTICA MILITARE CON IL SOCCORSO MEDICO
Padre Gianpaolo Lacerenza, Ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Puglia, Albania e Mozambico ha dichiarato:
“Nell’emergenza profonda di queste ore il presidente Emiliano ha trasformato provvidenzialmente un mio grido di aiuto in un suo “ordine” di speranza per mobilitare il rimpatrio sanitario di un frate cappuccino missionario dal 1991 in Albania e gravemente ammalato per Covid.
Non immaginavo che un presidente di Regione potesse rispondere in pochissimi minuti. Riscontro l’umanità del Presidente e la disponibilità istituzionale nel risolvere ogni problema burocratico tramite le organizzazioni di soccorso e protezione civile.
Ringrazio quindi tutti coloro che in maniera professionale hanno contribuito alla realizzazione di questo che possiamo chiamare miracolo. Di fronte alla criticità della nostra missione in Albania, il presidente Emiliano e il suo staff hanno risposto con una missione di speranza”.