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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia hanno tratto in arresto uno spacciatore di nazionalità italiana trovato in possesso di marijuana, hashish, cocaina e metadone.
In particolare, i finanzieri della Compagnia di Manfredonia, nell’ambito di un’attività di intensificazione dei controlli finalizzati al contrasto dei traffici illeciti, in località “Scalo dei Saraceni”, nel Comune di Manfredonia, hanno sottoposto a controllo un’autovettura con a bordo un pregiudicato quarantaseienne di origini sipontine.
Durante il controllo, i militari operanti, notavano il soggetto intento ad occultare, all’interno della propria bocca, un involucro contenente circa 6 grammi di cocaina.
La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire e sequestrare, abilmente occultati in vari locali dell’abitazione, una confezione contenente 1 Kg. circa di marijuana, 1 gr. di hashish, 14 flaconi di metadone, con etichetta rimossa, detenuti in assenza di prescrizione medica, gr. 10 di sostanza da taglio, n. 2 bilancini e nr. 4 coltelli a serramanico.
Il responsabile, è stato tratto in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Ottimo risultato ottenuto dagli equipaggi in gara al 7°Rally Terra di Argil andato in scena domenica 5 maggio a Pofi nel frusinate.
Gara valida per la Coppa Italia Rally di settima zona dove i capricci del meteo hanno condizionato non poco gli equipaggi in gara, prima ed ultima prova sotto una pioggia fitta mentre nella parte centrale della gara il manto stradale era umido con diversi tratti asciutto.
Cinque gli equipaggi della Scuderia Piloti Sipontini al via e cinque equipaggi che hanno effettuato la passerella finale sul palco in Via Mons. Luca Capozi.
Iniziamo dalla classe K11 dove Lino Acco con alle note Annapaola Serena a bordo della splendida Renault Clio Maxi si aggiudicano la classe e chiudono la gara al dodicesimo posto assoluto, nonostante i diversi problemi avuti al cambio della Clio Lino Acco è riuscito a mantenere la sua posizione a ridosso della top ten assoluta portando a casa un ottimo piazzamento e punti preziosi per classisfica.
In classe N4 Andrea Rotondo, che ha cambiato navigatore il venerdi prima della gara sostituendo Luigi Aliberto impossibilitato all'ultimo per impedimenti personali con Gianfranco Silvestri, a bordo della Mitsubishi Lancer EVO IX ha dovuto soffrire fino alla fine, tenendo duro nell'ultima p.s. per dei problemi al cambio con solo prima e la terza marcia rimaste a disposizione ma nonostante questo si è piazzato al primo posto della N4.
Luigi Bondanese su Renault Clio e navigato da Davide Storari ottiene un ottimo terzo posto di classe N3, nonostante dalla p.s.2 ha corso senza della quarta marcia è riuscito ad ottenere un buon passo gara tenendosi sempre in zona podio per quasi tutta la gara.
Sempre in classe N3 punti preziosi per Paolo Guerra ed il suo copilota Martino Rosato che a bordo della Renault Clio, con l'idroguida fuori uso per quasi trequarti di gara, si sono piazzati quinti di classe aggiungendo punti preziosi per la classifica della Coppa Italia dopo il terzo posto ottenuto al Rally di Casarano, per Guerra ha ottenuto anche il primo posto nel trofeo Corri con Clio N3.
In N2 Umberto Fasano e Federica Botta su Citroen Saxo hanno dovuto rincorrere dopo una scelta di gomme non proprio fortunata dopo il parco assistenza a fine p.s. 4 che lo hanno ritardato e costretto a rincorrere nelle ultime due speciali e che lo hanno visto rimontare fino alla settima posizione in una classe composta da dodici equipaggi e tutti agguerriti.
Altro piazzamento di prestigio per la navigatrice Giusi Coccia che con il driver Emiliano Zolli hanno ottenuto il secondo posto nella classe N3.
Un Rally Terra di Argil che si conclude nel migliore dei modi per la Scuderia ASD Piloti Sipontini e che ha permesso di aggiungere punti preziosi in classifica in vista della stagione.
Foto di D&D Studios.
L'11 maggio 2019, alle ore 17.30, nella Sala Rosa del Palazzetto dell'Arte "Andrea Pazienza" di Foggia sarà proiettato un cortometraggio intitolato "... l'ingegno e la mano di Leonardo che ai posteri di te vogliono far parte" scritto e diretto dalla sottoscritta.
Il video è dedicato alla mostra "500 anni del Genio" che espone opere degli alunni del liceo "Lanza-Perugini" e di alcuni artisti della scena locale ispirate a Leonardo da Vinci, che è stata inaugurata sabato 4 maggio, sempre nel Palazzetto dell'Arte, alla presenza dell'assessore comunale alla Pubblica Istruzione Claudia Lioia e del dirigente dott. Giuseppe Trecca, e che rimarrà aperta fino al 12 maggio prossimo.
AGEA e Viminale hanno sottoscritto la convenzione per la trasmissione di dati e informazioni per il rilascio delle certificazioni antimafia. A darne notizia è CIA Agricoltori Italiani Capitanata che evidenzia come l'accordo, di fatto, disciplinando la gestione delle richieste del certificato, sblocchi l'erogazione degli aiuti. La convenzione regola, in pratica, le modalità non solo operative ma anche informatiche del collegamento tra la Banca Dati Nazionale Unica della documentazione antimafia ed il SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale), in attuazione di quanto previsto dalla vigente normativa in materia di certificazione antimafia e in conformità ai principi stabiliti dal Regolamento Ue e dagli standard di sicurezza informatica. In assenza di questo atto, i contributi superiori a 25mila euro finora risultavano bloccati.
"Aspettavamo dal mese di ottobre questo provvedimento estremamente importante e atteso dalle imprese agricole - ha commentato il presidente provinciale CIA Capitanata Michele Ferrandino - Ora finalmente il Viminale e il Ministero delle Politiche Agricole hanno accolto le nostre ripetute sollecitazioni a intervenire con tempestività, dal momento che il ritardo nelle erogazioni europee alle imprese agricole sta mettendo in grosse difficoltà i bilanci aziendali. Ringraziamo per l'impegno profuso il prefetto di Foggia Massimo Mariani, il quale, da noi informato, recepì subito le preoccupazioni del mondo agricolo e si attivò prontamente per il superamento dell'impasse. CIA Capitanata da sempre reclama l’attivazione di procedure efficienti e snelle a favore delle imprese agricole. Le imprese italiane continuano a subire un carico burocratico di gran lunga maggiore a differenza di quanto accade alle aziende delle altre nazioni europee. Questo - conclude il presidente Ferrandino - non fa altro che rendere le imprese italiane meno competitive sui mercati mondiali”.
L'accordo è stato ufficializzato nell'incontro svoltosi questa mattina tra lo stesso Cavaliere, il vice segretario nazionale Vincenzo Palmieri e il coordinatore cittadino Fernando Donadei a cui hanno partecipato anche i candidati al Consiglio comunale di Unione Cattolica nella lista Foggia Popolare: Ilio Carlantuono, Debora De Francesco, Lucia D'Elia e Giorgio Preziusi.
"L'idea di partecipare attivamente alle elezioni amministrative foggiane e di candidare alcuni di noi è motivata dalla volontà di cambiare per davvero la disastrosa situazione della città", ha affermato Palmieri. "Alla mala politica vogliamo e dobbiamo contrapporre la buona politica dell'agire con spirito di servizio esclusivamente per il bene di Foggia e dei foggiani, trasformando la critica di tutto ciò che non va in azione positiva e condivisa. Esattamente lo spirito che anima la candidatura di Pippo Cavaliere, con il quale condividiamo idee e valori, a partire da quelli di ispirazione cattolica. La politica ha bisogno di uomini e donne capaci e volenterosi, di persone oneste e appassionate - ha concluso Palmieri - e per questa ragione invito i foggiani di buona volontà a votare per i candidati di Unione Cattolica e per Pippo Cavaliere".
"Sono sinceramente onorato e grato ad Unione Cattolica per il sostegno alla mia candidatura a sindaco di Foggia - ha aggiunto Pippo Cavaliere - e farò di tutto per mettere a valore anche il loro apporto. La nostra è la città della solidarietà e del volontariato, come disse un po' di anni fa l'allora presidente della Repubblica Ciampi, e l'associazionismo cattolico è parte integrante di questo straordinario e bellissimo movimento dal basso che nei 5 anni dell'Amministrazione Landella ha supplito alle carenze evidenti nel settore dei servizi sociali. Io stesso, per 24 anni, ho operato come volontario nella Fondazione antiusura Buon Samaritano, il cui presidente emerito è l'arcivescovo di Foggia, e ho partecipato attivamente a rendere Foggia una città più legale e più sicura. Ed è con lo stessi spirito di servizio che ho accettato la candidatura a sindaco - ha concluso Cavaliere - confidando nel sostegno e nella fiducia di quanti, come Unione Cattolica, condividono lo spirito e praticano la solidarietà".
Partiranno domani da San Severo le presentazioni del bando ‘Startup e sostegno all’innovazione di imprese extra-agricole’ che il Gal Daunia Rurale 2020 pubblicherà sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Il bando, relativo all’intervento 2.1 della Strategia di sviluppo Locale, ha l’obiettivo di supportare l’avvio e il potenziamento di imprese innovative in grado di completare e qualificare l’offerta del Food District della Daunia Rurale. Con una dotazione finanziaria di 650mila euro e un contributo massimo erogabile per domanda di 70 mila euro, il bando incentiva la nascita di nuove imprese nelle principali filiere produttive locali tra cui quella agroalimentare, turistica, commerciale, artigianale e dei servizi.
Sarà il direttore del Gal Daunia Rurale 2020 Dante de Lallo ad informare la cittadinanza e i potenziali beneficiari sulle opportunità di finanziamento del bando, nel corso di tre incontri che si svolgeranno domani 7 maggio alle 18.30 a San Severo presso la Sede Gal, l’8 maggio alle 18.30 nella sala Consiliare di San Paolo di Civitate e il 9 maggio alle 18.30 ad Apricena presso Casa Matteo Salvatore.
Sul sito www.galdauniarurale2020.it (sezione download) è possibile scaricare una scheda pre-informativa dell’intervento in cui sono specificate finalità, obiettivi, risorse finanziarie disponibili, costi ammissibili e criteri di selezione. Per ulteriori approfondimenti il Gal Daunia Rurale 2020 offre anche uno sportello informativo, attivo ogni venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30, per il quale è necessario prenotarsi chiamando il numero 0882.339252 o scrivendo una mail ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Una giornata molto proficua per gli atleti di Hip Hop della My Dance di Manfredonia, quattro atleti portano a casa cinque premi, tre primi posti e due terzi posti. Gli atleti seguiti da Eugenio la Scala hanno fatto incetta di premi. Sabrina Bottalico, Orazio la Torre, Gaetano Bottalico ed Eugenio La Scala, hanno partecipato al concorso nazionale “Danza in Puglia“ che si è svolto ieri 5 maggio a Foggia. Tantissimi i partecipanti ma altrettante sono state le soddisfazioni.
Ragazzi e ragazze arrivate dal centro sud Italia, si sono sfidati in assoli, coreografie e battle facendo divertire una platea folta di appassionati.
Nella palestra Taralli di Foggia, i ragazzi della my Dance di Rita Vaccarella hanno dato il meglio di se, ricevendo, oltre ai premi, anche molti elogi e consigli da parte dei giudici.
Il livello delle gare era davvero molto alto e riuscire a portare a casa questi premi è stata una grande soddisfazione da parte di tutti.
È un momento storico ed emozionante per la nostra comunità che non dimenticheremo mai.
Costruire legami è l'obiettivo cui tendere per far sì che le nostre città possano proiettarsi sempre più in una dimensione internazionale.
Maggio è da sempre il mese del pellegrinaggio “popolare” alla Grotta dell’Arcangelo.
Per secoli, pellegrini provenienti da ogni contrada dell’Italia centromeridionale, organizzati in “Compagnie” e guidati da un “Priore” laico, sono giunti al Monte Gargano seguendo autonomi ed antichi rituali devozionali.
Nell’ultimo trentennio però, con l’ammodernamento della società, l’antico fenomeno delle “Compagnie”, tipico di una società agricola, è stato sostituito da nuove forme di pellegrinaggio con pratiche devozionali diverse da quelle tradizionali.
Sono poche ormai le Compagnie che mantengono ancora viva la tradizione di arrivare in processione dal limite del paese fino al Santuario e ancor meno sono quelle che effettuano l’intero percorso a piedi dal loro paese di provenienza.
Tuttora il maggio montanaro viene aperto dalla Compagnia di BITONTO, la quale porta in dono l’olio per alimentare le lampade del Santuario.
Il suo nome si trova registrato “ab immemorabili” nei fasti del Santuario, avendo donato circa cinque secoli fa una lampada di grande valore, la quale purtroppo fu trafugata dai francesi nel saccheggio del 1799.
I pellegrini bitontini sono inoltre benemeriti del Santuario perché, a seguito del furto sacrilego avvenuto nel mese di agosto 1977, hanno offerto all’Arcangelo i gioielli che gli erano stati rubati, quali la Corona e la Spada che tuttora viene portata in processione.
Un’antichissima Compagnia era quella di POTENZA, detta della “Ferrizza”, dal fatto che era solita portare in processione un tempietto costruito di ferule tutto adorno di variopinte candele, nastri e fiori, che veniva offerto all’Arcangelo.
Questa Compagnia, presente fino alla metà degli anni ’50, aveva il privilegio di essere accompagnata, all’arrivo e alla partenza, dal suono festoso delle campane.
Sull’origine di tale usanza si riportano due tradizioni.
La prima è quella che i Potentini presero parte alla difesa di Monte Sant’Angelo quando i Turchi, nel 1620, saccheggiarono Manfredonia.
La seconda invece narra che la Compagnia sarebbe giunta a Monte Sant’Angelo in occasione della fusione della Campana Maggiore di San Michele (avvenuta nel battistero detto Tomba di Rotari il 6 maggio 1665) e, per devozione verso l’Arcangelo, uomini e donne presero i loro anelli e monili d’oro e d’argento e li gettarono nella fornace di fusione gridando “Viva San Michele”.
Altra Compagnia, che godeva del privilegio del suono delle campane per una secolare consuetudine, era quella di BOIANO. Questa compagnia, proveniente a piedi dal versante nord della montagna, prima della salita stazionava a Carbonara, dove il Priore teneva un sermone sulle pratiche devozionali da seguire in Grotta. Poi, iniziava una vera e propria “asta” per aggiudicarsi il privilegio di portare lo stendardo.
Altra importante ed assidua Compagnia era quella di ATINA.
Un vecchio rituale del pellegrinaggio di questa Compagnia prevedeva il “lavaggio dei peccati”: prima di arrivare a Monte ci si fermava presso una fonte e, dopo essersi lavati, i novizi si mettevano una corona di spine in testa e procedevano a piedi scalzi.
La Compagnia, che ancora oggi è presente in gran numero (oltre cinquecento), è quella di SAN MARCO IN LAMIS, il cui pellegrinaggio si snoda tutto a piedi fino a Monte e dura tre giorni.
Esso inizia ogni anno il lunedì successivo all’ottava di San Michele con la partenza all’alba da San Marco e la successiva benedizione con l’olio santo presso il convento di S.Matteo.
A mezzodì si fa sosta per il pranzo a Campolato e successivamente si riprende il cammino sino a Carbonara.
Da qui inizia la salita del Monte, caratterizzata dall’antico rito del perdono o della penitenza: i pellegrini si caricano sulle spalle una pietra che portano durante tutta la salita.
All’arrivo, le campane suonano a distesa per salutare il sopraggiungere della Compagnia, che scende in Grotta cantando inni popolari in onore di san Michele.
Il secondo giorno (martedì) è tutto dedicato alle pratiche devozionali e il terzo giorno (mercoledì), dopo la messa mattutina, si prende la strada del ritorno.
Tra i sammarchesi, fino alla fine degli anni ’70, si praticava anche il rito della “Comparizia di Monte”: il novizio veniva accompagnato dal suo padrino/madrina davanti al san Michele del “Pozzetto” e, dopo essersi bagnato con l’acqua sgorgante dalla roccia (la cd. Stilla), recitava un’invocazione all’Arcangelo.
Da ultimo va detto che la “Cumpagnia dei sammarchesi” aveva il privilegio di non pagare lo “scotto”, ossia la gabella dell’Atrio.
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La presenza quotidiana e massiccia di pellegrini provenienti dalle regioni viciniori ha da sempre comportato problemi di ordine pubblico, sia per la presenza di borseggiatori che agiscono nella confusione sia per il generarsi di incomprensioni tra i pellegrini di diverse compagnie o tra questi ed i montanari.
Uno spaccato del pellegrinaggio di maggio può essere conosciuto attraverso le relazioni di pubblica sicurezza che annualmente venivano redatte dalle Forze dell’Ordine, specie negli anni post-unitari, quando imperversava sul Gargano il fenomeno del Brigantaggio.
Tra le tante conservate nell’Archivio di Stato di Foggia merita di essere pubblicata, per la plastica descrizione degli accadimenti legati al pellegrinaggio di maggio, la Relazione di Pubblica Sicurezza redatta nel maggio 1874.
“…La guarnigione è stata sotto pressione acciocché oltre il normale impegno ci sono stati i pellegrini che hanno venuti a fiumi.
Sono arrivati in questa terra da tutti i luoghi, non sapevamo quale passo tenere sotto controllo, ma essendo villani gentili abbiamo riusciti a non far succedere nessuna sommossa eccetto un tafferuglio a causa di un fraintendimento tra alcuni abruzzesi e gente del posto appena arrivata perché secondo i paesani quelli avevano guardato con passione una donna di nome Antonietta Nardella appena arrivata con una compagnia e gli abruzzesi stavano partendo, nessun ferito perché i militi sono sopraggiunti subito e hanno sparato alcuni colpi in aria.
I venditori hanno tenuto la loro mercanzia nella norma.
Chi ha dato ospizio ai pellegrini ha chiesto il giusto e non c’è stata nessuna lamentela.
Le donnine sono state allontanate dalla terra per non creare disordine e ritorsioni con i canonici.
Si è avuto difficoltà a chiarirsi con uno straniero che non sapeva parlare nessuna lingua conosciuta eccettuato il suo linguaggio incomprensibile, ma coi segni e con un po’ di latino di un canonico ci siamo capiti.
Nella prima quindicina sono arrivati i pellegrini in compagnia da Rotello, Casalnovo, Vasto, Lacedonia, Castelmauro, Matrice, Bisaccia, Ripabottoni, Bitetto, Toritto, Sammarco in Lamis, Gildone, Riccia, Cerce, Pietrelcina, Bari, Vitonto, Potenza, Sannicandro, Rodi, Manfredonia, Boiano.
Mentre sono venuti singoli da diversi luoghi sia del regno che da fuori regno, alcuni anco francesi e anglesi tutti con i biglietti.
Siamo stati sempre dapresso ai canonici per avere tutto sotto controllo.
Abbiamo messo ai ferri duo de Potenza che hanno borseggiato nella Basilica, uno de Cerce che anco ha accoltellato un suo compaesano per motivi sconosciuti, non c’è stato il morto.
I pellegrini sono andati tutto per il loro verso…”
(ARCHIVIO: A S F – Anno 1874 - Atti di polizia serie I, fascio 249, fascicolo 2254, misure cm 20 x 29, scritto su ambedue le facciate).
Michele Picaro
Gemellaggio tra Monte Sant'Angelo e Monte Saint Michel (FR)
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