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Dopo i successi 2015 e 2017, il giovane orvietano ha di nuovo vinto in casa la prova umbra del TIVM sull'Osella Fa30 Zytek, precedendo sul podio l'abruzzese Di Fulvio, che in gara 2 ha cercato la rimonta sulla Lola Zytek di F3000 dopo noie al cambio, e l'eugubino Urbani con la Pa21 Honda. Spettacolo avvincente in ogni categoria, Under 25 a Filippo Ferretti, Coppa Dame a Deborah Broccolini, tanti appassionati e l'esordio nelle corse in salita della Wolf Thunder hanno caratterizzato un'edizione super

Orvieto (TR), 21 ottobre 2018. La Cronoscalata della Castellana resta in mani orvietane e resta in quelle di Michele Fattorini, scatenato vincitore sull'Osella Fa30 Zytek di una 46esima edizione che ha mantenuto tutte le promesse adrenaliniche della vigilia e andata in scena in una Orvieto soleggiata per tutti e tre i giorni dell'evento. Il pilota di Porano si è confermato velocissimo padrone di casa al volante dell'Osella Fa30 Zytek del Team Faggioli sulla quale ha per la prima volta “assaggiato” gli pneumatici Pirelli completando le due gare disputate sui 6190 metri del tracciato orvietano con il crono totale di 5'4056. Al volante del prototipo monoposto, dopo aver già svettato in prova, Fattorini ha preso il comando in gara 1 con il tempo di 2'49”13 e ha poi gestito la guida di gara 2, conclusa in 2'51”43 alle spalle di Stefano Di Fulvio (Lola Evo Zytek). Un successo, anche in gruppo E2Ss, che permette al driver orvietano già protagonista del Campionato Italiano di “firmare” per la terza volta, la seconda consecutiva, l'albo d'oro della Castellana dopo i successi del 2015 e dello scorso anno, precedendo sul podio assoluto proprio l'abruzzese Di Fulvio, in gara 1 rallentato da noie al cambio, e l'eugubino Gianni Urbani, che sull'Osella Pa21 Honda oltre a vincere il gruppo Cn ha portato a due il numero di piloti umbri sui gradini che più contano. La 46^ Cronoscalata della Castellana, prova umbra del Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e Sud, ha coronato l'intenso e meticoloso lavoro degli organizzatori dall'asd La Castellana, realtà sempre più dinamica nella gestione dei vari aspetti della manifestazione, che ancora una volta ha richiamato un consistente mix di pubblico e appassionati, gratificati da spettacolo, colpi di scena a non finire e crescente numero di piloti e auto da corsa al via (166 quest'anno).

Fattorini ha commentato così la sua terza vittoria a Orvieto: Prima della gara avevo dei dubbi per la mia prima volta con le Pirelli ma mi sono trovato bene. In gara 1 ho commesso un paio di sbavature che non mi hanno permesso di attaccare il record assoluto. Fare bene nella gara di casa fa sempre piacere, sono davvero contento perché solo qualche giorno fa non eravamo neppure sicuri di poter prendere il via. Resta solo un piccolo rammarico per non aver fatto il record ma siamo stati comunque competitivi e vincere qui a Orvieto è sempre gratificante, oltre al fatto che ci fa concludere in maniera positiva una stagione spesso complicata. Secondo sul podio assoluto e di gruppo E2Ss è salito Stefano Di Fulvio, il driver abruzzese all'esordio sull'estrema Lola Evo Zytek di F3000 del Team Dalmazia, sulla quale ha mostrato un elevato potenziale almeno nelle salite in cui non è stato afflitto da noie al cambio. Imprevisti capitatigli in prova 1 sabato e soprattutto in gara 1 domenica, quando per l'inconveniente non ha potuto attaccare a fondo, come invece ha fatto in gara 2, vinta con il tempo di 2'50”21, che però a quel punto non gli è bastato per l'improbabile rimonta su Fattorini: Purtroppo nella prima salita si è rotta la seconda marcia al terzo tornante - ha spiegato Di Fulvio -; ho dovuto girare in terza i restanti tornanti, senza riferimenti. Eravamo partiti al meglio, eravamo a posto di assetto e con gomme Avon nuove. Difficile stabilire con precisione che tempo avremmo fatto, naturalmente, però credo che saremmo stati lì. Dopo le riparazioni ci interessava fare una gara 2 pulita per capire davvero il potenziale, che in effetti c'era. Terzo assoluto e vincitore del gruppo dei prototipi Cn è Gianni Urbani, che ha colto un podio di rilievo grazie a una gara 2 in cui ha ritrovato il giusto ritmo d'attacco che, per sua stessa ammissione, il driver eugubino aveva invece smarrito nella prima salita di gara.

La lotta per il terzo gradino del podio ha infuriato a Orvieto e ha vissuto un momento decisivo quando in gara 2 si sono fermati per inconvenienti meccanici in vista del finale sia il calabrese Francesco Ferragina sull'agile Elia Avrio St09 Evo sia soprattutto il sardo Sergio Farris, che sull'Osella Pa21 Evo Honda era proprio terzo dopo gara 1 e per problemi al motore con tanto di perdita olio ha visto sfumare il podio assoluto e con esso anche la vittoria di gruppo E2Sc. Vittoria che tra le biposto a quel punto è stata agguantata sul filo di lana dal bolognese Franco Manzoni, anche quarto assoluto all'esordio sulla Pa21 Evo della categoria. La top-5 è stata completata dal tuderte Damiano Manni, in palla sulla Mygale M09 Fpt di F3 sulla quale ha concluso terzo sul podio tra le monoposto E2Ss alle spalle di Fattorini e Di Fulvio.

Dimenticata la sfortunata toccata sull'anteriore destro di sabato in prova, Gianluca Carboni ha finalmente completato l'esordio assoluto nelle cronoscalate della Wolf Gb08 Thunder Aprilia. Il pistard di Bagnoregio si è detto soddisfatto dell'esperienza e ha sottolineato l'enorme potenziale della monoposto, sulla quale non ha potuto testare anche le gomme Yokohama, ma malgrado le prove non disputate ha vinto la classe E2Ss 1000 e agguantato la top-10 assoluta in una gara 2 in crescendo. Tornando a scorrere l'assoluta, sesto ha concluso “Nivola” (Osella Pa2000 Honda), settimo Franco Bertò (in crescita sulla Tatuus Fa010 Abarth), ottavo Adolfo Bottura (secondo di Cn con la Ligier Js51) e nono Filippo Ferretti. Il giovane orvietano, oltre a conquistare la classe E2Sc 1400, si è aggiudicato il Trofeo Under 25.

A seguire i gruppi di formula e prototipi, tra le Silhouette si è imposto dopo il miglior tempo colto già in prova il veneto Michele Ghirardo sull'ammirata Lotus Exige, mentre il pluricampione italiano Roberto Ragazzi ha dominato lo spettacolare gruppo delle GT al volante della Ferrari 458 Evo Challenge con la quale il padovano ha continuato a migliorare i propri tempi su un tracciato che l'ha esaltato e divertito e dove mancava da tempo. Confermato in pieno l'alto livello del gruppo E1, conquistato dal già campione italiano Marco Sbrollini, che, anche nell'assoluta, dove ha completato addirittura la top-10, ha fatto valere tutta la cavalleria della sua Lancia Delta Evo protagonista in CIVM, un po' sottosterzante ma ripristinata dopo le noie alla scatola dello sterzo patite al FIA Hill Climb Masters. Alle spalle del pesarese, ennesima prestazione competitiva in stagione e nella gara di casa per Daniele Pelorosso, che al volante della Renault Clio Proto di classe 2000 ha trovato delle bandiere gialle esposte all'Osarella in gara 1. Altro orvietano protagonista è stato Leonardo Spaccino, che sulla Subaru Impreza ha fatto suo un gruppo A ad alta tensione tenendo a bada il trentino Stefano Nadalini, in avvicinamento sulla Mitsubishi Lancer Evo con la quale in gara 2 ha sfiorato la rimonta vincendo per appena un decimo sul rivale di casa. Da brividi la lotta per aggiudicarsi il gruppo N, dove al termine di gara 1 Eugenio Francesco Orlando (Citroen Saxo), Adriano Pilotto (Honda Civic) e Cristiano Rossi (Subaru Impreza) erano racchiusi in appena 9 decimi e in gara 2 Orlando ha chiuso i conti di nuovo per un soffio sull'eugubino Rossi. Il pilota siciliano si è così aggiudicato anche la classe N 1600 e con essa il Memorial Attilio Broccolini. L'annuale riconoscimento ha ricordato il pilota umbro papà di Deborah Broccolini, la driver perugina sempre presente alla Castellana e vincitrice della Coppa Dame sulla Mini Cooper di gruppo E1.

Dopo gli inconvenienti al semiasse in prova, risolti dal team Dp Racing, in RS Plus detta legge l'atteso pilota reatino pluricampione italiano Antonio Scappa, che sulla Mini Cooper 1.6 turbo ha portato in gara alcune novità testando in ottica 2019. Tra le aspirate in evidenza il padrone di casa Michele Mocetti sulla Renault Clio, che in gara 2 ha ingaggiato un ravvicinato duello con l'altra Clio dell'eugubino Paolo Biccheri, rimasto a soli 3 decimi. In Racing Start vittoria di Marco Magdalone sulla Mini Cooper mentre già in gara 1 resta ai box Serafino Ghizzoni con la Opel Corsa sulla quale aveva colto il miglior tempo nelle prove sabato, quando però aveva già riscontrato delle noie ai freni.

Le sfide non sono mancate neppure tra le scadute di omologazione, dove svettano due Citroen Saxo: in Produzione Evo affermazione per Massimo Tirabassi, in Produzione di Serie per Mattia Chioccia, pilota orvietano autore di una emozionante rimonta in gara 2 dopo il successo di Antonio Bonasorte in gara 1 sempre sull'agile auto francese.

Nelle auto storiche la fanno da padroni i piloti toscani e la famiglia Peroni. Stefano Peroni ha fatto segnare il miglior crono assoluto aggiudicandosi il 5. Raggruppamento con la monoposto Martini Mk32 e papà Fabrizio Peroni è alle sue spalle, primo del 2. Raggruppamento su Osella Pa3. Ancora Osella, ma modello Pa9/90, per il vincitore del 4. Raggruppamento Piero Lottini e modello Pa5 per Mario Faggioli davanti a tutti nel 3. Raggruppamento. Infine, conferma di Angelo De Angelis sulla Nerus Silhouette dopo le prove di sabato nel 1. Raggruppamento.

Classifica ufficiosa dei primi dieci 46^ Cronoscalata della Castellana: 1) Fattorini (Osella Fa30 Zytek) in 5'4056; 2. Di Fulvio (Lola B99 Evo Zytek) a 4”42; 3. Urbani (Osella Pa21 Honda) a 35”18; 4. Manzoni (Osella Pa21 Evo E2Sc Honda) a 36”16; 5. Manni (Mygale M09 Fpt F3) a 38”75; 6. “Nivola” (Osella Pa2000 Honda) a 47”53; 7. Bertò (Tatuus Fa010 Abarth) a 53”08; 8. Bottura (Ligier Js51 Honda) a 53”95; 9. Ferretti (Radical Sr4 Suzuki) a 54”64; 10. Sbrollini (Lancia Delta Evo) a 59”32.

 

Il Dirigente Scolastico, Gabriella Grilli: “dobbiamo insegnare agli studenti ad applicare il pensiero etico al mondo naturale e al rapporto tra l’uomo e la terra”

Il Liceo Scientifico “A. Volta” di Foggia, sempre attento alle tematiche ambientali e di valorizzazione del territorio, ha aderito alla Sesta edizione della Settimana del Pianeta Terra, Festival Scientifico Nazionale che prevede l’organizzazione di  manifestazioni e attività per scoprire e migliorare il nostro patrimonio geologico e naturale.

Il liceo foggiano, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Puglia, ha organizzato, nei giorni scorsi, una attività seminariale volta ad informare gli studenti su alcuni aspetti fondamentali legati all’acqua come elemento naturale e sui rischi geoidrologici e ambientali.

In particolare, nell’Aula Magna dell’Istituto, si è parlato del rischio alluvionale, sempre più frequente in Puglia e nella provincia di Foggia, del conseguente dissesto geoidrologico ma anche di salvaguardia dell’acqua, risorsa sempre più minacciata dall’azione antropica, causa principale di inquinamento delle falde idriche e dei fiumi.

Secondo la Dirigente Scolastica, Gabriella Grilli, che ha introdotto i lavori, “è prioritario insegnare agli studenti e alle studentesse ad applicare il pensiero etico al mondo naturale e al rapporto tra l’uomo e la terra. Sono molti i campi, infatti, dove gli esseri umani si trovano coinvolti in modo invasivo. Pensiamo, solo per fare qualche esempio, all’inquinamento, al degrado delle risorse, alla minaccia di estinzione e ai cambiamenti del clima”.

A relazionare durante l’evento formativo, Giovanna Amedei, Consigliere Ordine Geologi Puglia, e la libero professionista, Antonella Tilli, che hanno illustrato l’attività di prevenzione dei geologi, indispensabile per ridurre i rischi e salvaguardare il territorio attraverso azioni mirate.

Nell’ambito dell’incontro, inoltre, gli studenti hanno avuto la possibilità di cimentarsi in attività laboratoriali finalizzate alla conoscenza degli strumenti e delle apparecchiature utilizzate più frequentemente dai geologi nello svolgimento dell’attività professionale.

“Il Liceo Scientifico “A. Volta” – ha spiegato la Dirigente Scolastica al termine del seminario- ha aderito alla Settimana del Pianeta Terra perché crediamo sia fondamentale appassionare i giovani alla scienza e trasmettere loro l’entusiasmo per la ricerca e la scoperta scientifica. Siamo sicuri che, attraverso l’impegno negli studi e la conoscenza, i nostri ragazzi saranno in grado di migliorare la qualità della vita e la sicurezza nella nostra società”.

 

Questa foto ha ottenuto più di 30 LIKE nel gruppo Monte Sant'Angelo da fotografare (Gruppo Facebook, clicca qui), per alcuni giorni diventa immagine di copertina. Se volete iscrivetevi al gruppo e troverete tante altre belle immagini della nostra città UNESCO".{gallery}Fotografare/Altro{/gallery}

“Si parla spesso di malasanità, ma io sono testimone di un miracolo medico”. Inizia così la lettera di una neo mamma, indirizzata agli Ospedali Riuniti di Foggia e, in particolare, al chirurgo Fausto Tricarico. Nel racconto, c’è l’esperienza scaturita da un ricovero d’urgenza durato poi dal 9 al 17 settembre 2018.

“La mia storia inizia con l’arrivo al Pronto soccorso – spiega – e, siccome incinta alla trentesima settima, sono stata trasferita immediatamente in Ginecologia. Dopo i primi controlli per assicurarsi che il bambino stesse bene, hanno chiesto la consulenza chirurgica per controllare l’ileostomia che era in prolasso. Il chirurgo di turno del reparto di Chirurgia d’urgenza, dopo una breve occhiata allo stomaco, ha deciso di intervenire. Dopo l’intervento chirurgico, effettuato con scrupolo e professionalità per evitare di causare danni al bambino, la situazione sembrava risolta ma non fu cosi”.

“I dolori ricominciarono sempre più lancinanti – prosegue – e l’equipe del dottor Tricarico, in collaborazione con i dottori della Ginecologia e della Neonatologia, si é adoperata con tempestività per capire come aiutarmi, per capire la causa del malessere e intervenire senza danneggiare il bambino. La situazione era molto complicata, il bambino era troppo piccolo per farlo nascere, non potevano effettuare esami specifici perché potevano causare problemi al bambino; pertanto i chirurghi, dopo essersi relazionati con i ginecologi, hanno deciso di effettuare un intervento esplorativo. Per garantire le tempestive cure al bambino, nel caso dovessero farlo nascere, hanno deciso di operarmi nel reparto di ginecologia”.
 
“Il 10 settembre 2018 questi medici hanno fatto un miracolo – conclude -: tra medici ed equipe medica della chirurgia, i medici della ginecologia, avevo una ventina di angeli in sala operatoria che hanno salvato la mia vita e quella di mio figlio, il quale nonostante i parametri buoni era in una brutta situazione per via del cordone ombelicale legato due volte in gola e del distacco della placenta.  Molte volte si sente parlare di malasanità, ma non posso che discostarmi da questo pensiero. Gli Ospedali Riuniti di Foggia funzionano e si avvalgono di specialisti umani e professionali che rendono grande il loro posto di lavoro”.
 
 

Rientrato l’allarme circa il possibile taglio del numero dei chilometri serviti dall’Ataf, la Regione chiede alle aziende TPL la copertura del 35% dei costi con la bigliettazione. “Giusta richiesta – dice la segreteria della Fast Confasl – ma servono gli autobus, e l’Ataf, con pochi e vecchi mezzi, è ormai allo stremo”.

“La Regione ha rassicurato: nessun taglio del numero dei chilometri serviti dall’azienda di trasporto pubblico urbano. Sarebbe stato un grave danno per lavoratori dell’Ataf e per i cittadini. Ma non è tutto oro ciò che luce, perché quel che serve realmente alla città e all’azienda sono i mezzi necessari a garantire il servizio, dunque gli autobus”. Così la segreteria cittadina della Fast Confsal in merito alla riorganizzazione del TPL che la Regione si accinge a mettere a punto. L’assessore alla Mobilità della Regione Puglia, Giannini, con una dichiarazione rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno ha precisato che gli interventi allo studio di Regione e Provincia non si tratta di riduzione bensì di una redistribuzione dei chilometri nei diversi comuni in cui è attivo il TPL. La Regione ha intenzione, in sostanza, di calibrare i collegamenti e riequilibrare le entrare partendo dalla bigliettazione. Dal 2020 le società di trasporto pubblico potranno fruire del 65% di contributo pubblico, e il restante 35% dovrà essere coperto dagli introiti della vendita dei biglietti. “Bene i vincoli che saranno imposti”  sottolinea la Fast Confsal “Ci auguriamo valgano per tutti, Foggia compresa. Ma il capoluogo dauno dovrà faticare, e non poco, per raggiungere il 35%. Oggi, con i pochi e vecchi mezzi a disposizione, e l’alta percentuale di passeggeri non paganti, riesce a raggiungere un misero 10% dalla vendita dei biglietti”. Per la Fast Confsal, infatti, il vero problema da affrontare è il rinnovo e l’integrazione del parco mezzi a disposizione di Ataf. “La flotta bus a disposizione dell’azienda foggiana non  riesce a soddisfare il servizio” ricorda il sindacato “Nonostante il bacino di utenza da coprire sia fruito da centinaia di studenti, pendolari e cittadini che arrivano dalla provincia,  ogni giorno l’Ataf è costretta a sopprimere una media di dieci corse a causa della vetustà dei mezzi”.  La Fast Confsal torna a ribadire la necessità di un risanamento dell’azienda, che oggi versa in condizioni drammatiche, con azioni mirate: “E’ necessario il ripristino e l’efficientamento della flotta bus con mezzi nuovi ( EURO VI ), per soddisfare il servizio giornaliero previsto dalla carta dei servizi; il rafforzamento delle attività manutentive, soprattutto per la vetustà della flotta, nonché l’acquisto di apposita strumentazione diagnostica adeguata alle necessità manutentive; la messa a punto di seri controlli antievasione,  con particolare attenzione ad inizio mese/settimana; la verifica ed l’eventuale rivisitazione dell’ accordo con Ferrovie del Gargano per il biglietto unico; la verifica degli incassi della sosta tariffata”.  Fondamentale per Fast Confsal è l’intervento delle istituzioni nazionali, regionali e provinciali, ognuno per il proprio livello di governance. Nello schema che segue, è illustrata la composizione finanziaria delle risorse per il TPRL:

La Fast Confsal fa appello al Presidente Emiliano, all’Assessore Giannini, al Presidente della Provincia e al Sindaco di Foggia, affinché attivino le procedure necessarie a reperire le risorse destinate al rinnovo del materiale automobilistico per il servizio urbano della citta di Foggia. In particolare la segreteria sindacale chiede di conoscere se l’Ataf, attraverso il Comune di Foggia, abbia partecipato al bando pubblico SMART GO CITY per finanziamenti (68 mln di euro) destinati alla mobilità sostenibile, con mezzi dunque non inquinanti, del TPL della Regione Puglia. “Le uniche notizie in nostro possesso riguardano la partecipazione e la selezione di ben dieci comuni del barese” rimarca la Fast Confsal “Non abbiamo traccia di domande presentate da Foggia, nonostante la città capoluogo sia la terza per maggiore percentuale di emissione di PM10 derivanti da traffico veicolare urbano, come da graduatoria dell’Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera”. Per SMART GO CITY sono state attivate procedure cosiddette  a sportello “Dunque sono state finanziate le prime domande presentate” sottolinea il sindacato “Una procedura che ci lascia perplessi perché non in linea con quanto previsto  dalla delibera della Regione Puglia n°2107 del 11 novembre 2013, che prevedeva il riparto dei fondi destinati  all’ammodernamento del parco rotabile a in base alla  valutazione della graduatoria dei Comuni pugliesi derivanti proprio dall’Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera, in cui Foggia è terza in graduatoria”.  Al Comune, all’Assessore all’Ambiente e Mobilità il sindacato chiede di conoscere se Foggia ha partecipato al bando, ed eventualmente con quali risultati, soprattutto alla luce delle modalità di selezione previste dal bando.

 

A seguito della richiesta fatta a settembre, il vicepresidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Troia ha incontrato, questa mattina, il Prefetto di Barletta Andria Trani, dott. Emilio Dario Sensi per fare il punto sulla situazione per quanto riguarda la gestione dei cinghiali sull’intero territorio, soprattutto per quanto riguarda la viabilità stradale.

Un incontro costruttivo in cui l’Ente Parco ha sottoposto al Prefetto le principali problematiche derivanti dalla massiccia presenza di ungulati sul territorio (dall’incolumità sulle strade ai danni per l’agricoltura) proponendo anche soluzioni e provvedimenti da prendere per porre un argine al fenomeno: la cattura attraverso l’installazione di gabbie di grandi dimensioni, l’apposizione di cartelli per interdire l’accesso affinché le operazioni di cattura possano svolgersi nel modo più tranquillo e sicuro possibile, l’apposizione di limiti di velocità, indicatori luminosi e tutti gli strumenti che avvisino del pericolo sulle strade.

I suggerimenti, positivamente accolti dal Prefetto Sensi, verranno formalizzati dall’Ente Parco che ha ottenuto, oggi, la disponibilità ad accoglierli da parte del Prefetto stesso, in una sinergia d’intenti che, evidenzia il vicepresidente Troia, «ci vuole sinergia tra le diverse Istituzioni per raggiungere i risultati. Finora l’unica azione di contrasto ai cinghiali è stata posta in essere dal Parco. L’Ente è ancora una volta in prima linea per la difesa dell’incolumità delle persone e il contenimento della specie. Ringraziamo il Prefetto Sensi per la disponibilità mostrata e restiamo in attesa della chiamata da parte del Prefetto di Bari, Marilisa Magno, per poter condividere anche con lei le nostre istanze e pensare a un tavolo unico di concertazione per la soluzione del problema».

Inoltre, il vicepresidente si è fatto carico di sottolineare le numerose rapine che avvengono ai danni degli ambulanti lungo il percorso all’interno del Parco.

Il Prefetto Sensi ha preso atto di quanto segnalato dal vicepresidente Troia, garantendo la massima disponibilità da parte della Prefettura a coordinare i soggetti istituzionali a vario titolo interessati alla problematica (Forze di Polizia, Regione, Comuni, enti proprietari delle strade e lo stesso Parco), affinché si possa adottare una strategia comune per contrastare il fenomeno, con l’obiettivo di tutelare l’incolumità degli automobilisti, le produzioni agricole e l’ambiente circostante.

 

In corso a Orvieto il venerdì di verifiche della prova umbra del Trofeo Italiano Velocità Montagna che accende i motori sabato 20 alle 9 per due ricognizioni in vista della gara di domenica. Numerose le novità e le sfide attese tra tanti protagonisti della serie, campioni italiani, driver locali, under e “lady” da corsa

Orvieto (TR), 19 ottobre 2018. Sole e sereno a Orvieto nel venerdì delle verifiche sportive e tecniche che coinvolgono i 178 piloti che nel weekend animeranno il clou della 46^ Cronoscalata della Castellana. I migliori specialisti delle corse in salita del Trofeo Italiano Velocità Montagna, ai quali si aggiungono attese novità e diversi campioni italiani sono già in Umbria per l'“anteprima” che ha aperto lo spettacolo dell'evento motoristico organizzato dall'asd La Castellana, sempre più pronta a rispondere ai massimi standard delle esigenze organizzative e ad attrarre grandi protagonisti. Le verifiche sono in corso a Orvieto Scalo e numerosi appassionati e curiosi hanno colto l'occasione per ammirare le auto da corsa, fra le quali spiccano oltre 50 vetture formula, prototipi, GT e Silhouette, storiche comprese, mentre sul fronte piloti il paddock allestito a Ciconia già pullula di tanti protagonisti locali, umbri e da tutta Italia, tra i quali si segnalano ben nove under 25 e novelady” da corsa in gara anche per la Coppa Dame. Le operazioni si concludono in serata e sarà stilato l'elenco partenti per le due prove ufficiali di sabato 20 ottobre a partire dalle 9.00 sul tracciato di 6190 metri che dalle porte di Orvieto sale a Colonnetta di Prodo. Motori ancora accesi domenica 21 ottobre con semaforo verde sempre alle 9.00 per gara 1 e a seguire per gara 2, la cui somma dei tempi decreta il vincitore assoluto e quelli di categoria della Castellana 2018. Nel tratto del percorso di gara la SS79 sarà chiusa sabato e domenica dalle ore 8.

Catalizzano l'attenzione della vigilia alcuni dei migliori protagonisti attesi sul podio assoluto. Michele Fattorini ha dovuto rinunciare alla sua abituale Osella Fa30 Zytek dopo alcune noie riscontrate domenica scorsa al FIA Hill Climb Masters e ora il driver orvietano cercherà il tris nella gara di casa, vinta nel 2015 e 2017, sull'esemplare del prototipo monoposto curato dal Team Faggioli: Per me sarà la prima volta con questa Fa30 - dice Fattorini -; soprattutto sarà la prima con le Pirelli. Vedremo, è una cronoscalata speciale per me e faremo il meglio possibile. Dopo quanto successo domenica scorsa già essere qui è una conquista e per questo devo ringraziare proprio Simone Faggioli e il suo team. Senza dubbio sono curioso del primo approccio con auto e gomme, quindi solo sabato pomeriggio dopo le prove potremo davvero dire dove siamo. Con ambizioni di vertice è a Orvieto pure Stefano Di Fulvio, il driver abruzzese vincitore nell'edizione 2009 con auto storiche e di gara 1 nel 2012 prima della pioggia che affronterà l'impegno umbro sulla Lola-Zytek di F3000: Sono all'esordio su questa monoposto - dichiara Di Fulvio -; il Team Dalmazia mi ha dato l'opportunità di testarla, abbiamo effettuato 5 giri in pista a Battipaglia e le sensazioni sono positive, anche se chiaramente va provata in salita. Il tracciato di Orvieto mi è sempre piaciuto, con una Formula 3000 è senza dubbio impegnativo ma speriamo di lavorare bene in prova sabato per preparare una bella gara e magari prenderci un po' la rivincita sulle sfortune che hanno condizionato le nostre ultime partecipazioni qui (lo scorso anno ruppe semiasse in prova e gara con l'Osella Pa21, ndr).

Se Fattorini e Di Fulvio sono attesi nella classe regina del gruppo E2Ss, su ben cinque diverse monoposto di classe 2000 si sfidano gli umbri Damiano Manni e Luca Bazzucchi, il reatino protagonista in CIVM Graziano Buttoletti, il toscano Franco Perini e il veronese Franco Bertò, per la prima volta in Italia con la Tatuus di F.Abarth 1150 turbo, mentre in classe 1000 i riflettori sono puntati sulla gara-test del pistard di Bagnoregio Gianluca Carboni e della Wolf Gb08 Thunder Aprilia, all'esordio assoluto in una cronoscalata. Tra le Sport biposto di gruppo E2Sc attesi il sardo Sergio Farris con la Pa21 Evo Honda di classe 2500 e l'esordio sulla Pa21 Evo di classe 2000 del bolognese Franco Manzoni dopo le esperienze in Cn. Proprio in Cn è sfida all'eugubino Gianni Urbani e alla Pa21 Honda, mentre tornando in E2Sc Francesco Ferragina e Paolo Venturi si affrontano sulle Elia Avrio in classe 1400 con il giovane orvietano Filippo Ferretti su Radical Sr4, mentre Romano Fortunati e Piero Principi sono sulle Osella Pa21 JrB di classe 1000. Tra le Silhouette doppia presenza di Lotus Exige grazie a Michele Ghirardo e Giuseppe Rocco Agnello, Ferrari 550 per Vincenzo Cimino e Audi Tt per il maceratese protagonista del Tricolore Abramo Antonicelli. In Gran Turismo il pluricampione italiano Roberto Ragazzi porta a Orvieto la Ferrari 458 Evo Challenge, Tommaso Colella è sulla F430 e Roberto Tarquini sulla Porsche 996 GT3 Cup. In gruppo E1 spicca la presenza di un altro pilota “scudettato”, il pesarese Marco Sbrollini sulla Lancia Delta Evo, mentre un altro protagonista del Campionato Italiano, Daniele Pelorosso, torna nella gara di casa sulla Renault Clio Proto di classe 2000, così come l'altro driver locale Luca Giovannoni, che ci esordisce. Con la Peugeot 106 di classe 1400 torna pure il reatino Bruno Grifoni, mentre tra le 1600 Turbo c'è Deborah Broccolini su Mini Cooper, figlia di Attilio Broccolini al quale è dedicato il Memorial assegnato al vincitore della classe 1600 delle auto Produzione. Diversi umbri e protagonisti nazionali di CIVM e TIVM si giocheranno il successo dei gruppi A (nella classe regina l'orvietano Leonardo Spaccino su Subaru Impreza Sti e il trentino Stefano Nadalini su Mitsubishi Lancer Evo), N (altra Subaru per Cristiano Rossi), Racing Start Plus (con il puricampione italiano Antonio Scappa e Angelo Loconte su Mini Cooper) e Racing Start (presenti Domenico Tinella e Mario Tacchini). Tra le auto storiche attenzione a Fabrizio (Osella Pa3) e Stefano Peroni (Martini Mk32), Piero Lottini (Osella Pa9/90) e a Mario Faggioli (Osella Pa5), papà del pluricampione fiorentino Simone.

 

Dopo appena 10 mesi, per l’ espletamento dell’ iter referendario ed appena 5.200 firme raccolte, domenica 21 ottobre 2018, la popolazione della provincia di Verbania vivrà una giornata di grandi emozioni per aver ottenuto la possibilità di esprimersi con un voto referendario in merito alla propria collocazione amministrativa più rispondente alle sue radici storiche ed ai legami ed interessi socio – economici e logistici attuali. Questo, grazie al principio di autodeterminazione contemplato nella Costituzione italiana che, all’ art. 132 – 2° comma, regola il passaggio di comuni e province da una regione ad altra. Questo diritto è stato finora negato al popolo dauno dalla vigliaccheria ed opportunismo della classe politica locale, contro tutti gli sforzi e l’impegno profuso dal Movimento MOLDAUNIA in 17 anni di tenace e coerente lotta, tant’è che si è reso necessario la sua diretta discesa in campo nella competizione elettorale relativa alle elezioni amministrative del 2019. Per cui domenica 21 ottobre, alle ore 10,30, sostenitori e simpatizzanti del progetto MOLDAUNIA si ritroveranno in Piazza XX Settembre, avanti al Palazzo Dogana, per condividere, in comunione spirituale con i cittadini della Verbania, quest’ evento storico che. sicuramente, tirerà la volata anche al progetto MOLDAUNIA.

 

 

Durante la seduta del Consiglio Comunale del 12 ottobre scorso, il Sindaco d’Arienzo e la sua sconquassata maggioranza CambiaMonte/PD, alle giuste richieste delle Minoranze Consiliari di dare spiegazioni circa i Progettisti dei lavori per la Panoramica (ricordiamo che Forza Italia, non offendendo nessuno, ha pubblicamente detto che la congiunta di un Assessore è stata vista fare rilievi su quella strada senza che il Comune abbia formalizzato alcun incarico), rispondevano che la cosa a loro non risulta, ma chiaramente sono caduti in contraddizione. Il Sindaco ha aggiunto che può essere che quei Tecnici fossero lì in forma privata, ma sa bene che non è così, come sa bene che i rilievi fatti riguardavano i futuri lavori della Panoramica e che, in maniera irrituale e informale, fossero stati commissionati dal Comune! Se anche volessimo dare per vero che d’Arienzo non ne sapesse nulla, ciò è ancora più grave, perché significa che al Sindaco sfuggono le decisioni che vengono prese nell’Ente che lui guida!

Fermo restando che, contrariamente a quanto ha detto il Capogruppo di CambiaMonte/PD interpretando la posizione di Forza Italia, non abbiamo mai messo in discussione la professionalità dei Progettisti che facevano quei rilievi, la questione posta da noi è un’altra, ma l’Amministrazione d’Arienzo, arrogante com’è, ha lasciato correre come se nulla fosse.

Intanto, però, il Sindaco d’Arienzo si permette di ergersi a paladino di trasparenza e moralismo, attaccando le modalità di affidamento degli incarichi ai Progettisti durante le scorse Amministrazioni, tanto da aver insinuato, in maniera volgare, che gli incarichi venivano affidati a chissà chi, dimenticando che durante le scorse Amministrazioni, gli Uffici comunali, cui compete l’affidamento degli incarichi, a quanto è dato sapere hanno sempre favorito la massima trasparenza e partecipazione dei Tecnici di Monte, utilizzando la rotazione. Infatti, durante l’Amministrazione di Iasio, il Comune fu così tanto trasparente che lo stesso d’Arienzo, quando aveva uno studio tecnico, grazie al sistema della rotazione degli incarichi, sistema cui si rifacevano gli Uffici, ha avuto assegnati incarichi professionali (Centro Aggregazione Giovanile, Stamporlando, alcuni lavori al Galluccio ecc.) dal Comune, o l’ha dimenticato? Di chi era collega d’Arienzo, se vogliamo seguire la sua tesi? Se fosse vero quanto sostenuto da d’Arienzo, lui non avrebbe dovuto ottenere incarichi, come invece giustamente è stato! A riguardo, Forza Italia auspica che anche CambiaMonte/PD adotti le stesse modalità delle precedenti Amministrazioni!

Inoltre, il Sindaco lamenta che, pur volendo lui pacificare la città, non ci riesce perché c’è chi, come Forza Italia, gli fa opposizione strenua. È bene allora ricordare a d’Arienzo che chi ha avvelenato il clima in città sono alcune di quelle persone che lui oggi si è portato in Giunta o in Consiglio; che chi nell’esercizio della sua funzione di Amministratore (che significa lavorare a nome e per conto di tutti e non solo di CambiaMonte o del PD!) sta ancora insinuando chissà cosa e sta avvelenando il clima in città è la sua Maggioranza CambiaMonte/PD che, evidentemente, cosciente del fatto che in più di 490 giorni non sono riusciti a produrre nulla, scaricano la loro inefficienza e il loro immobilismo sulle Amministrazioni passate. D’Arienzo e CambiaMonte/PD devono capire che da quattordici mesi sono al governo della città e che a loro la gente chiede soluzioni ai problemi, prospettive future, in poche parole fatti, non selfie!

Infine, ricordiamo a d’Arienzo che, al contrario del modo di fare del PD, Forza Italia fa la sua opposizione alla luce del sole, perché per noi la Politica deve rimanere nell’alveo della convivenza civile, ma per il PD queste sono cose da extraterrestri! (Fonte: Forza Italia – Monte Sant’Angelo)

 

ORSARA DI PUGLIA (Fg) –. Per motivi di sicurezza, giovedì 1 novembre, in occasione della giornata dei Fucacoste che porterà a Orsara di Puglia migliaia di persone, l’accesso ai camper sarà garantito fino alle ore 13. A causa della indisponibilità del campo sportivo per lavori in corso sulla struttura e il manto, i camper che giungeranno entro le 13 potranno trovare sistemazioni in aree alternative già allestite. Per informazioni, è possibile contattare lo 0881964013 (interno 4), responsabile info signor Antonio Parisano.

L’ACCESSO DELLE AUTOMOBILI. Il piano sicurezza messo a punto per giovedì 1 novembre, inoltre, prevede che l’accesso delle automobili in paese sia garantito fino alle ore 16. Questo limite sarà valido per tutti, fatta eccezione per i residenti e i loro familiari che dovranno comunque essere in possesso di un permesso da richiedere all’Ufficio URP del Comune di Orsara (responsabile signora Rosaria Frisoli). Per tutte le altre automobili, vale a dire quelle che giungeranno in paese dopo le ore 16, è stato predisposto un servizio parcheggio che ha il costo di 3 euro per automobile, con aree poste a diversa distanza dal paese. Senza costi aggiuntivi, chi ne avrà bisogno potrà fruire anche del servizio navetta. Le navette accompagneranno i visitatori fin dentro il paese e, finita la manifestazione, le riaccompagneranno alle loro automobili. I tre euro, che per un’auto con 5 persone a bordo si traduce concretamente in un costo di 50 centesimi a persona, servono a fare fronte alle spese relative al servizio e al piano sicurezza. 

 

 

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