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Terminati a Monte Sant’Angelo i festeggiamenti per la festa patronale, la parrocchia di San Francesco, sita nel pieno centro storico della città garganica,  ha celebrato nei giorni scorsi la festa religiosa del Santo patrono d’Italia. La ricorrenza del 4 ottobre, quest’anno, oltre ai riti religiosi, ha visto svolgersi alcune iniziative sostenute e promosse dall’anziano Matteo La Torre, parrocchiano di lunga data della chiesa dedicata al santo poverello di Assisi, una chiesa, quella di San Francesco (in cui si venera tra gli altri Sant’Antonio da Padova il 13 giugno), che fu edificata su due precedenti chiese che costituiscono attualmente un importante sito archeologico. Matteo La Torre, valente scultore montanaro, abile artigiano della pietra,  ha deciso di contattare noi de Il giornaledimonte per dare visibilità alle iniziative preparate per tempo e organizzate dalla parrocchia montanara, ubicata nel quartiere Sant’Oronzo, a due passi dallo Junno e a poca distanza dalla chiesa di San Benedetto.

In occasione del 4 ottobre, infatti, i frati della parrocchia di San Francesco hanno deciso di rendere fruibili gli spazi situati nelle adiacenze della chiesa e del sito archeologico, adibendoli a parco alberato con annesso campo di bocce, un luogo che potrà ospitare i giovani della città garganica, spesso attratti dal miraggio di lasciare il borgo natio per trovare  una sistemazione, spesso illusoria, nelle grandi città del nord dell’Italia, impoverendo demograficamente una città che attualmente non supera i tredicimila abitanti e che è destinata, se questo è il trend, a contare meno di diecimila abitanti effettivi, con un centro storico che si sta spopolando sempre più.

Anche al fine di evitare il dilagante decremento demografico di una città che contava, sessant’anni fa, quasi trentamila abitanti, ben vengano, in città, iniziative come quella dei frati di San Francesco, in primo luogo Padre Vittorio e Padre Massimiliano, abituati a confrontarsi coi ragazzi di strada nel tentativo di restituirli alla legalità. La legalità è una pratica infatti che spesso nella città cara a San Michele Arcangelo non viene realizzata nel concreto, e questo anche perché i ragazzi non vengono educati al rispetto delle regole elementari di convivenza civile.

Occorrerebbe andare al di là del semplice legalismo per formare degli adulti consapevoli, in grado di distinguere le cose giuste da quelle sbagliate e capaci di amare il proprio paese e le proprie tradizioni per evitare di emigrare rischiando di vivere in condizioni di vivibilità peggiori di quelle presenti in loco. Anche un semplice campo da bocce può servire a questo. “Verranno organizzati tornei di bocce per tutti, giovani e meno giovani – spiega Matteo La Torre, non nuovo ad adoperarsi attivamente per lo svolgimento di tornei giovanili, come avveniva negli anni Settanta ed Ottanta coi tornei di calcio –  per avvicinare alla chiesa i ragazzi spesso lontani da Dio”. Questa volta il parco alberato e il campo da bocce verranno presi in custodia non solo dai frati, ma dagli stessi fruitori della struttura ricreativa, in modo da diventare soggetti responsabili in prima persona, riqualificando anche il centro storico in cui c’è un bisogno vitale di punti di ritrovo e di svago.

Padre Vittorio, tornato nel convento francescano di Monte Sant’Angelo proprio un anno fa (il 21 settembre 2017), spiega che ha rimesso a nuovo il parco-giardino lavorando sin dal mattino presto alla piantumazione degli alberi, procurati dal carabiniere forestale Giuseppe Quitadamo. “Ho rimesso in ordine uno spazio, quello in cui adesso c’è il giardino, - dice padre Vittorio - che era diventato ricettacolo di drogati e di perdigiorno, mentre adesso potrà essere utilizzato dai ragazzi della parrocchia per impiegare il tempo libero senza finire vittime di giri poco raccomandabili”. Un grazie va a Matteo La Torre, ideatore dell’iniziativa, e ai frati della parrocchia di San Francesco.

Matteo Rinaldi

 

Sabato scorso, in una bella giornata settembrina, a Manfredonia, Il Governatore del Distretto 108AB (Puglia) LIONS International, l’Ing. Pasquale Di Ciommo, accompagnato dal suo staff e dall’Ing. Salvatore Guglielmi, Presidente Circoscrizione A (FG-BAT), ha visitato ufficialmente i Clubs del Gargano.

In questa occasione, i direttivi dei Club hanno presentato il lavoro svolto e quello che intendono realizzare nell’anno sociale in corso.

Sono stati accolti nella splendida cornice del Regio Hotel Manfredi, i Presidenti con tutto il direttivo, dei Club di San Severo, Lucera, San Marco in Lamis, per la Zona 1, ed i Clubs: San Giovanni Rotondo Host, Gargano S. Giovanni R., Manfredonia Host, Manfredonia Sipontum, per la zona 2, con il Presidente, Ernesto Paternostro.

Il Governatore, nel corso della sua visita, ha evidenziato la necessità di continuare a impegnarsi per le problematiche civiche, sociali e territoriali. Più volte il  Governatore ha sostenuto che laddove c’è una bisogno lì devono esserci i Lions.

Rilevanti sono le sfide che i Lions hanno abbracciato attraverso la realizzazione di opere di servizio: quelle nella prevenzione del diabete, dell’udito, della vista, nella raccolta degli occhiali usati, servizio cani guida, per combattere la fame nel mondo, per l’ambiente, per i diversamente abili, nella prevenzione delle malattie oncologiche, in particolare nell’informazione dei giovani con il Progetto Martina, in tema di sicurezza stradale, e nei campi e scambi giovanili internazionali.

Questi sono solo alcuni dei campi dove dal 1917 intervengono i Lions, che nel mondo ammontano ad oltre 1.400.000 soci, distribuiti in oltre 46.000 club in 200 paesi.
 

 

Un weekend in cui soffermare lo sguardo, spesso sfuggente e distratto, sulle bellezze poco conosciute e inaccessibili del nostro Paese, grazie agli itinerari tematici e alle aperture speciali proposti dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in 250 città italiane: l’occasione saranno le Giornate FAI d’Autunno, in programma sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018, a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva fino al 31 ottobre.

Come ha scritto il presidente Carandini, “Per un’attenta e capillare manutenzione dei propri beni il FAI spende un milione e mezzo l’anno. Ha ormai una grande esperienza al riguardo. Il Fondo ha messo la manutenzione al centro del secondo maggiore evento nazionale perché la sua missione comprende anche l’orientare e l’educare, per lo più a semplice buon senso, che le operose formiche conoscono ma che le cicale canterine trascurano”.

Da nord a sud della Penisola l’invito è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio diffuso italiano, scoprendo con occhi curiosi e da prospettive insolite 660 luoghi in tutte le regioni. Per l’occasione, 3.800 volontari – appartenenti soprattutto ai Gruppi FAI Giovani – accompagneranno gli italiani lungo 150 itinerari a tema, da percorrere liberamente, che vedranno l’apertura di luoghi solitamente non visitabili o poco valorizzati - palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei, fari ma anche interi quartieri e borghi - raccontati con lo spirito entusiasta che caratterizza i giovani.

 Inoltre, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI promuove per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa risorsa preziosa ma sempre più scarsa, quest’anno molti percorsi avranno come fil rouge l’acqua.

In Capitanata, le aperture del 13 e 14 ottobre,  dalle 10,00 alle 17,00, riguarderanno infatti due siti della provincia in cui l'acqua è presente come importante componente del paesaggio, ma anche come mezzo per lo sviluppo del territorio e della sua economia. Lo sfruttamento dell'acqua nel passato è rappresentato dal Mulino ad Acqua di Bovino, mentre il suo uso attuale per un grande impianto legato all'irrigazione e al fabbisogno idrico della provincia è rappresentato dalla Diga di Occhito, gestita dal Consorzio per la Bonifica di Capitanata . Alla visita del Mulino di Bovino, per la cui apertura si ringrazia la famiglia Grasso, è abbinata quella alla vicina Taberna del Ponte posta lungo l’argine sinistro del Cervaro. La visita alla Diga, inserita in uno splendido ambiente naturale e curata dal personale del Consorzio, comprenderà gli impianti di opere di scarico, organi  e camera di manovra e galleria di derivazione, alla scoperta del funzionamento di una  delle più grandi dighe di terra europee. Saranno presenti interventi di Land Art di Pietro Ricucci.

Per arrivare al Mulino di Bovino, da Foggia si percorre la statale 90 per circa 27 km, per giungere allo Scalo. Per arrivare al punto di visita della Diga di Occhito, invece, occorre raggiungere Carlantino e imboccare la strada comunale Carlantino –Colletorto (circa 70 km da Foggia).

All’accesso di ogni bene sarà richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà destinata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it nel mese di ottobre.

L’edizione 2018 di Giornate FAI d’Autunno è possibile grazie al prezioso contributo di Rekeep, sponsor dell’evento, per la prima volta a fianco del FAI. L’evento si svolge in collaborazione con la Commissione europea, nell’ambito delle attività dedicate all'Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Alcuni dei luoghi aperti sabato 13 e domenica 14 ottobre sono stati, infatti, recuperati e valorizzati grazie a finanziamenti europei.

Si ringraziano GEDI Gruppo Editoriale e Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa.

Con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e di Responsabilità Sociale Rai.

 

Eletti i 76 delegati per il Congresso Provinciale di Foggia che si terrà l’11 e il 12 ottobre

In Capitanata più disoccupati, meno salute e troppo degrado: periferie abbandonate

Mancano luoghi pubblici di aggregazione per bambini, famiglie e anziani

FOGGIA – Più di 2mila persone partecipanti, 22 tra città e paesi della Daunia toccati dalla carovana congressuale,1843 chilometri percorsi sulle strade della Capitanata in30 giorni intensi, ricchi di partecipazione e di momenti significativi. Sono questi i numeri della fase preparatoria del Congresso Provinciale SPI Cgil di Foggia che si terrà nel capoluogo, giovedì 11 e venerdì 12 ottobre 2018, nella Sala Convegni della Camera del Lavoro di via della Repubblica 68. A quei numeri, che sintetizzano i congressi locali svolti da settembre dal Sindacato Pensionati, se ne aggiunge un altro: saranno 76 i delegati chiamati a votarei documenti che delineano lotte, azioni, priorità del sindacato su lavoro, giovani, pensioni, diritti e stato sociale.I congressi che hanno preparato l’appuntamento più importante, quello del Congresso Provinciale, si sono svolti a Biccari, Rignano Garganico, Apricena, San Paolo Civitate, Pietramontecorvino. Sono proseguiti poi a Foggia, Monte Sant’Angelo, Zapponeta, Cagnano, Torremaggiore e Cerignola. Dopo la Casa del Popolo “Giuseppe Di Vittorio”, i congressi hanno toccato Sannicandro, Lucera, Mattinata, Ischitella, Vieste, Manfredonia, San Severo, San Giovanni Rotondo, Vico del Gargano, Orsara e infine Ortanova.

IL TERMOMETRO DEL TERRITORIO. Il quadro emerso dai congressi preparatori di quello provincialemette in evidenza molte difficoltà, troppi disagi patiti soprattutto dalle fasce deboli della popolazione. Secondo gli ultimi dati dallo studio del Bilancio Inps, in provincia di Foggia l’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile, eccetto la crescita occupazionale registrata nei servizi turistici e commerciali, nell’industria e agricoltura, a fronte però di un notevole calo nell’edilizia. La diminuzione degli inattivi si è riflessa in un aumento del tasso di disoccupazione, che in Puglia si attesta al 20,2%, circa 0,6 punti percentuali in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Soffrono gli over 45enni che hanno perso il lavoro e non riescono a ricollocarsi, vivono un limbo di attese e precariato i giovani e le donne senza una occupazione.

RIFIUTI, SALUTE, SOCIALITA’: NON CI SIAMO. Il disastro ambientale di Cerignola, con tonnellate di immondizia per strada e poi ammassata all’Interporto, è solo la punta di un iceberg. La questione relativa al ciclo dei rifiuti riguarda anche la salute dei cittadini e richiama, in modo inquietante, anche l’allarme sulla forte incidenza di alcune gravi patologie. La stasi o l’andamento al rallentatore dei Piani Socio Sanitari di Zona, inoltre, è una problematica che incide fortemente sulla qualità della vita delle popolazioni, così come le liste d’attesa per gli esami medici. Nella maggior parte dei comuni della Capitanata, mancano luoghi e spazi attrezzati, all’aperto e non, dove le famiglie, i bambini e gli anziani possanostare insieme, essere protagonisti di iniziative culturali, ludiche e sportive.

CURA E DECORO DELLE CITTA’. A cominciare proprio da Foggia, in troppe realtà urbane ci sono intere zone abbandonate a incuria e degrado, con il permanere di barriere architettoniche e di inciviltà dovuta anche a un traffico veicolare caotico, con parcheggi senza regole, marciapiedi dissestati e pericolosi. Dove non c’è cura della città, si aggravano le condizioni di disagio della cittadinanza. Anche per questo SPI Cgil ha moltiplicato le iniziative di aggregazione, sia con “Carosello” che con il pullman dei diritti e le tante occasioni di incontro che combattono la solitudine e animano le piazze per restituirle alla gente, alle famiglie e ai bambini, agli anziani che continuano a lottare per una società migliore e per il futuro di figli e nipoti.

 

Sarà un omaggio al viaggio e alle sue infinite potenzialità cinematografiche quello di "Mònde – Festa del Cinema sui Cammini", la manifestazione che si terrà a Monte Sant'Angelo (Foggia) – città dei due Siti UNESCO – dal 4 al 7 ottobre 2018. La prima edizione dell'evento è ideata e organizzata da “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia” e vede la direzione artistica di Luciano Toriello, per la produzione di Apulia Film Commission e il finanziamento della Regione Puglia nell’ambito dell’intervento “Apulia Cinefestival Network”, insieme a Ente Parco Nazionale del Garganoe Comune di Monte Sant'Angelo.

Sul Gargano "Mònde" è il termine dialettale per chiamare la cittadina di Monte Sant’Angelo. Una parola che al contempo rimanda anche al "mondo", ad una dimensione più alta e universale. Monte Sant'Angelo per i giorni della Festa diventa infatti meta e punto di partenza di ogni viaggio, pellegrinaggio e cammino, luogo di scambio, di incontro e confronto aperto tra Arti e Culture. E legata all’iconografia del pellegrino è la penna variopinta che compare nel nostro logo: tradizionalmente posta in pennacchi colorati ad ornamento dei bastoni dei viaggiatori, testimoniava l’avvenuto pellegrinaggio alla Grotta dell’Arcangelo Michele.

Ponendo allora al centro la Settima Arte, “Mònde” è una rassegna cinematografica dedicata al tema del viaggio, in tutte le sue sfumature ed accezioni. Ma è anche escursioni e camminate, workshop, una scuola di documentario, incontri con gli autori, mostre e concerti, momenti di conviviale condivisione.

Il tutto nella cornice unica e suggestiva dello storico Rione Junno di Monte Sant’Angelo e all’interno delle aree naturalistiche del Parco Nazionale del Gargano.

Soggetto ideatore e organizzatore

MAD - Memorie Audiovisive della Daunia nasce come progetto vincitore dell'avviso pubblico "PIN - Pugliesi Innovativi" indetto da Regione Puglia come archivio digitale di documenti audiovisivi relativi alla storia e alle tradizioni etno-antropologiche del territorio della Daunia, dal secondo '900 ad oggi. Il gruppo è formato da Luciano Toriello - produttore cinematografico e regista - e Annalisa Mentana - autrice e copywriter: da diversi anni al lavoro in team, sono animati dalla passione per il documentario, di cui sono autori e convinti promotori.

Ponendo al centro il cinema documentario e a sottolineare l'importanza del materiale di archivio in questo ambito, M.A.D. si propone anche come casa di produzione e distribuzione cinematografica fortemente impiantata sul territorio dauno. Tra le altre iniziative di cui M.A.D. si fa organizzatrice vi sono anche rassegne e festival di settore.

Tra queste “Mònde - Festa del Cinema sui Cammini”.

www.madproduzioni.it // Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

GLI EVENTI DELLA FESTA – UN’ANTICIPAZIONE

Le proiezioni e gli autori

Cuore della Festa saranno le proiezioni, per le quali la direzione artistica ha individuato opere di lungo e cortometraggio, con una predilezione per i film documentari. Tutti i titoli in programmazione – in rassegna non competitiva – hanno argomento e motivo di ispirazione il tema del viaggio e del cammino: siano essi spirituali, religiosi o mossi da altra motivazione. Alle proiezioni, tutte a ingresso gratuito e che avranno luogo prettamente presso l’Auditorium “Le Clarisse”, nel cuore dello Junno di Monte Sant’Angelo, saranno presenti gli autori e i protagonisti dei film.

“GARGANO DOC - Workshop immersivo sul documentario

Condotto da Alessandro Piva, da giovedì 4 a domenica 7 ottobre.

Partendo dagli aspetti più strettamente pratici ed operativi del fare documentario e dall’utilizzo del materiale storico e d’archivio, il workshop sarà una quattro giorni di attività immersive ed esperienziali, durante le quali i partecipanti sono invitati a lasciarsi suggestionare ed ispirare da Monte Sant’Angelo. Si darà spazio alle voci e alle testimonianze di chi a Monte abita, provando a mettere allo specchio la generazione dei teenager con quella dei loro nonni, nel comune confronto con una terra al contempo generosa e dura, da cui partire e alla quale – magari un giorno – anche tornare. Il risultato sarà una vera e propria ricognizione su gusti, aspirazioni, opinioni personali, aspettative sul futuro e visioni del passato, sesso, amore, religione, politica e tanti altri argomenti: la vita guardata da un piccolo centro del Gargano, senza filtri.

PROIEZIONE SPECIALE

In occasione dei vent’anni dall’uscita del film “Chi ruba donne”di Maurizio Sciarra.

 

Andrea ha 89 anni, Antonio 80 e il più giovane, Antonio, 78. Tre cantanti di Carpino in provincia di Foggia. Tutti e tre lavorano nei campi e pascolano il bestiame, ma si sono sempre considerati dei cantanti di serenate; hanno composto e cantato sonetti che, secondo loro, "fanno innamorare". Il caso vuole che un giovane musicista di successo, Eugenio Bennato, senta un vecchio nastro registrato da un antropologo: soltanto pochi secondi di una strana danza, e la voce di un vecchio, che spiccava col ritmo straordinario del suo dialetto. Comincia così la storia di tre vecchi cantanti del Gargano e di come Eugenio Bennato li abbia scoperti e abbia deciso di suonare con loro.

Il documentario “Chi ruba donne”, girato interamente sul Gargano, verrà riproposto giovedì 4 ottobre nel corso della serata inaugurale della Festa in una versione ridigitalizzata a cura di MAD – Memorie Audiovisive della Daunia. Saranno presenti il regista Maurizio Sciarra ed Eugenio Bennato, protagonista e autore della colonna sonora del film.

I CAMMINI – A cura dell’Associazione “Monte Sant’Angelo Francigena”.

Ripercorrendo a piedi le antiche vie di pellegrini e crociati e le tracce della millenaria presenza dell'uomo nel territorio garganico o immersi nella natura selvaggia della Foresta Umbra: i cammini di Mònde sono un’esperienza da non perdere! Organizzati dall’Associazione Monte Sant’Angelo Francigena con il Patrocinio del Parco Nazionale del Gargano, in collaborazione con il Rhymers’ Club ed il Centro Studi Storico Archeologici del Gargano i cammini previsti saranno tre e si svolgeranno nelle mattinate del 5, 6 e 7 ottobre. Il primo cammino partirà dalla Basilica di San Michele in Monte Sant’Angeli per scendere lungo il sentiero “Coppa La Pinta”. Si camminerà poi fino agli Eremi di Pulsano per poi risalire verso l’Abbazia di Pulsano. Il secondo cammino avrà invece come meta l’antico Convento di San Matteo (rientrante nel Comune di San Marco in Lamis). Adagiato nel bosco in posizione panoramica, il Convento sorse nel VI secolo per opera dei longobardi per poi appartenere ai Benedettini, ai Cistercensi e ­– dalla fine del ‘500 – ai monaci Francescani. L’ultimo cammino sarà di tipo naturalistico e ci porterà nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, all’ombra della Vetusta Faggeta della Foresta Umbra, rientrata nel 2017 tra i Beni Patrimonio dell’UNESCO.

 LA MOSTRA

“OGLIO DI CRANIO – Magia, medicina e devozione popolare sulle strade dei pellegrini”. Mostrafotografica di Michele De Filippo. Testo critico e curatela di Giuseppe Rignanese.

La mostra fotografica vedrà esposte le stampe originali - rigorosamente in B/N - delle fotografie inedite che il Prof. Michele De Filippo ha realizzato in decenni di lavoro e studio etno-antropologico sul territorio di Monte Sant’Angelo e del Gargano in generale. Le foto testimoniano, tra l’altro, la salita a piedi lungo il sentiero della Scannamugliera delle compagnie di San Marco e di Antina e i diversi aspetti del cammino e dell’arrivo al Santuario di San Michele. Descrivono, inoltre, la vita del Santuario e le diverse attività che vi si svolgevano, tra cui la vendita di candele, di pennacchi, di ostie ripiene. Un emozionante spaccato storico di quello che è stato nei secoli e nei decenni passati il culto di S. Michele, alla luce del quale rileggere il presente.

L’autore. Michele De Filippo è da sempre studioso di archeologia, demologia ed antropologia con svariate inchieste sul campo. È stato, tra l’altro, responsabile del Gruppo Speleologico “Michele Bellucci” e della sezione dell’Archeoclub d’Italia di Manfredonia, facendosi promotore di studi e convegni sulla valorizzazione dei beni ambientali e culturali. Tra le sue pubblicazioni: “Società e Folclore sul Gargano, Monte Sant’Angelo Voll. 1 e 2” (Atlantica Editrice, 1986-1989), “Oglio di Cranio Umano” (Claudio Grenzi Editore, 2010), “L’icona lapidea di Bernardo Monaco” (Claudio Grenzi Editore, 2012).

La mostra verrà allestita all’interno della Sala Conferenze della Biblioteca C. Angelillis in Piazza de’ Galganis e sarà ad ingresso gratuito, visitabile tutti i giorni del festival secondo i seguenti orari: dalle 16.30 alle 21.00 (da giovedì 4 a domenica 7 ottobre); dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 21.00 di domenica 7 ottobre.

 

Neve e gelo di febbraio, arrivano i risarcimenti per i danni subiti dalle aziende della Provincia di Foggia. Di Gioia: “Nessun ritardo della Regione”

“Anche i comuni della provincia di Foggia, così come tutte le altre località  pugliesi colpite dalle nevicate e gelate del febbraio scorso, saranno regolarmente e celermente risarcite dei danni subiti. La Giunta regionale già  a luglio aveva adottato il provvedimento per ammettere a risarcimento tutti i comuni colpiti dalle avversità atmosferiche. Pertanto nessun ritardo e nessuna disfunzione da parte della Struttura regionale”. Lo ha ribadito l’assessore alle Risorse agroalimentari della Puglia, Leo Di Gioia, rispondendo ad una interrogazione presentata dal consigliere di opposizione Nino Marmo. “Marmo – ha aggiunto Di Gioia – ha ricostruito la vicenda a modo suo, tentando, come sempre, di strumentalizzare una questione che, invece, avrà un risvolto positivo.

Gli Uffici regionali hanno compiuto tutte le attività previste dalla normativa nazionale, nei tempi congrui, e la Giunta ha deliberato nel rispetto del decreto legislativo 102 che norma tale materia. Gli atti sono stati inoltrati con tempestività e completati in maniera analitica al fine di dimostrare l’effettivo danno subito da agricoltori".

"Nessun ritardo, dunque, e nessuna inefficienza. Tuttavia - conclude di Gioia - si resta in attesa della modifica legislativa che il Governo nazionale dovrà proporre e il Parlamento approvare, ovvero la deroga a quanto previsto dal Fondo di Solidarietà nazionale per garantire risarcimenti anche per le produzioni assicurabili come da Piano Assicurativo Nazionale e tutelare le aziende non assicurate in occasione di eventi calamitosi ed eccezionali”.

 

Come al solito il sindaco Riccardi e la sua corte mistificano la realtà, cercando di far passare qualunque “risposta ad un esposto”, che riguardi lui o il suo operato, per una attestazione della bontà della sua azione di governo cittadino. Nel suo ultimo comunicato, riferito alla nostra denuncia al Garante dei Contribuenti relativa alla “Errata applicazione delle quote variabili TARI sulle seconde case non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”, il primo cittadino sipontino cerca di trasformare una “archiviazione per dichiarata incompetenza”, da parte del su menzionato Garante, per una sorta di “vittoria di Poitiers”. Mettiamo ordine agli eventi ed alle azioni. I - In data 28 novembre 2017, noi del Movimento 5 Stelle di Manfredonia abbiamo presentato un esposto al Garante del Contribuente, denunciando che il Comune di Manfredonia, a nostro avviso, aveva applicato “scorrettamente” la quota variabile TARI sulle “seconde case non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”.

E’ utile ricordare che la “parte variabile” è calcolata in base al numero degli occupanti (corrispondente ad un quantitativo di rifiuti calcolato in base alla procedura contenuta nel punto 4.2, all.1, del D.P.R.158/1999). Pertanto, essendo la parte variabile riferita al quantitativo di rifiuti prodotto dal numero degli occupanti di un’utenza domestica, lo ribadiamo convintamente, DEVE ESSERE APPLICATA UNA SOLA VOLTA e solamente all’abitazione principale, e non anche alle “seconde case non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”, nella cui bolletta, alla voce “numero occupanti”, dovrà essere riportato “zero”.

Il ragionamento è elementare, sindaco Riccardi, se un contribuente produce rifiuti nella sua abitazione A, come potrebbe nello stesso momento, poiché l’ubiquità non è di questa terra – ma forse solo dell’empireo di Riccardi & Co. – produrne nell’abitazione B (avente le caratteristiche poc’anzi indicate)? II – In data 29 marzo 2018, invitato dal Garante a controdedurre, il Comune di Manfredonia risponde “fischi per fiaschi”, comunicando che per box, cantine, depositi e tettoie era stata calcolata solo la quota fissa (in base ai metri quadrati). Cosa non è chiaro al sindaco ed ai suoi collaboratori nella indicazione “seconde case non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”? Per lui, queste ultime, sono assimilabili a box, cantine, depositi e tettoie? Per il Garante del Contribuente tanto basta per archiviare il nostro esposto – come se avesse chiesto “all’acquaiolo se l’acqua è fresca”.

Questi, però, aggiunge qualcosa che dovrebbe farci riflettere sull’utilità di tale Organo di Garanzia. Dopo aver chiesto le controdeduzioni al Comune di Manfredonia, e ricevuta l’ovvia risposta, dichiara di “non avere alcun potere ordinatorio e/o sanzionatorio per contrastare tale decisione”. Ne prendiamo atto, cominciando a chiederci a cosa serva, allora, il Garante del Contribuente? Ancora, riteniamo errate e mistificatorie le conclusioni a cui giunge l’Ufficio Stampa del sindaco, quando si afferma che abbiamo sbagliato destinatario.

E la risposta, semmai ne meriti una, sta nella famosa “Proprietà Transitiva”: Se il Garante interpellato lo è dei contribuenti e l’oggetto del nostro esposto riguarda i contribuenti, il Garante è il destinatario naturale del nostro esposto. Difficile da comprendere? Inoltre, quando il Garante indica il Giudice Tributario come competente per denunce e/o esposti dei cittadini, dice una cosa vera, ma non precisa che quel tipo di azione ha un costo per il cittadino ricorrente. Per non parlare della impugnazione della “Delibera di approvazione dell’imposta” davanti al TAR, che ne avrebbe uno ancor maggiore. Perciò, quasi sempre, il cittadino preferisce pagare, pur ritenendo ingiusta l’imposizione. Appare evidente che gli Enti, come la nostra Amministrazione, giocano sul fatto che i costi dei ricorsi supererebbero i benefici eventualmente ottenuti e ne approfittano. I Comuni con tutte queste piccole somme incassate, seppur con un provvedimento scorretto, incamerano cifre importanti, che non spettano loro.

E, voilà, il gioco è fatto. Per concludere - premesso che, a nostro avviso, il Garante dei Contribuenti, per dare un senso al suo ruolo, dovrebbe avviare un’unica azione legale nell’interesse della collettività - sia chiaro a tutti, soprattutto ai “distortori di verità”, che il Garante del Contribuente, nel suo dispositivo di archiviazione NON E’ AFFATTO ENTRATO NEL MERITO DEL NOSTRO ESPOSTO, limitandosi ad emettere un provvedimento solo in maniera formale. Noi del M5S di Manfredonia, a tutela dei cittadini, riteniamo il caso ancora aperto e chiederemo un “pronunciamento ufficiale” al Ministero competente.

MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA

 

“Dopo 20 anni finalmente si potrà abbattere l’ecomostro Roccamare di Rodi Garganico. Ora non bisogna perdere altro tempo, l’amministrazione comunale provveda subito ad eseguire la demolizione, necessaria per riportare questa bellissima zona del Gargano alla sua originale bellezza”. Commenta così la consigliera del M5S Rosa Barone la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della società Roccamare contro le decisioni del Tar Puglia. La concessione edilizia, rilasciata nel ’97 alla Società, era stata annullata con provvedimento amministrativo della Provincia di Foggia del 2007, a cui il Comune di Rodi si era allineato con una ordinanza di demolizione emanata nel 2010. Il Tar Puglia aveva poi respinto in toto i ricorsi contro tali provvedimenti proposti dalla società costruttrice. “Ora è arrivata la decisione del Consiglio di Stato - prosegue Barone - a mettere la parola fine a questa vicenda. Nessuno deve più pensare, come purtroppo accaduto in passato, di poter costruire dovunque sul Gargano senza alcun rispetto per la natura. Terremo alta la guardia e ci batteremo per non dover vedere mai più simili scempi e per l’assoluto rispetto delle regole in materia di urbanistica. Il sindaco D’Anelli - conclude - proceda al più presto con l’abbattimento: i cittadini hanno già aspettato fin troppo”.

“L’Amministrazione comunale, attraverso l’ASE, intende ottimizzare i servizi e razionalizzare i costi, migliorando la soddisfazione degli utenti”. L’ASE S.p.A. ha un nuovo amministratore unico: Francesco Barbone. L’assemblea dei soci svoltasi ieri, lunedì 1 ottobre 2018, ha designato il sessantacinquenne geometra, nato a Bari, in sostituzione del dottor Fabio Diomede, dimessosi dall’incarico con nota del 25 settembre scorso. Visto il curriculum di Francesco Barbone, “dal quale si evince la particolare capacità ed attitudine ad assumere la carica di amministratore unico dell’ASE S.p.A. di Manfredonia, proprio in considerazione delle esperienze formative e di lavoro risultanti dalla esposizione curriculare acquisita” e in virtù sia del fatto che “le società partecipate dagli Enti locali devono perseguire criteri di economicità per il perseguimento del migliore utilizzo delle risorse che vengono utilizzate” e sia che “le nomine e le designazioni di rappresentanti delle Amministrazioni locali presso altri Enti devono considerarsi di carattere fiduciario, nel senso che esprimano la fiducia sulla capacità del nominato a rappresentare gli indirizzi di chi l’ha designato, orientando l’azione dell'organismo nel quale si trova ad operare in senso quanto più conforme agli interessi di chi gli ha conferito l’incarico.

In tale contesto, oltre al carattere rappresentativo degli interessi dell’Ente, la designazione assume anche connotati fiduciari esprimendo così un valore non più neutrale, ossia di mera rappresentanza, ma di vera e propria espansione all’esterno della volontà politica”, è stato dato mandato alla segretaria generale, dottoressa Giuliana Galantino, di rendere noto il provvedimento all’interessato “per l'accettazione e per la resa della dovuta dichiarazione di insussistenza di eventuali cause di inconferibilità ed incompatibilità di incarichi presso pubbliche amministrazioni”. “Formuliamo all’amministratore unico Francesco Barbone - dichiarano il sindaco Angelo Riccardi e l’assessore Antonio Prencipe – i nostri migliori auguri di buon lavoro, ringraziando l’uscente Fabio Diomede per quanto svolto. L’azienda di servizi ecologici ricopre un ruolo strategico nell’ambito delle politiche comunali per i servizi al cittadino, con riferimento particolare all’igiene urbana e alla raccolta differenziata.

L’Amministrazione comunale, attraverso la sua azienda ASE, intende ottimizzare i servizi e razionalizzare i costi, migliorando il livello di soddisfazione dell’utenza. Siamo certi – concludono - che il nuovo amministratore, persona d’esperienza e capacità, saprà declinare in azioni positive gli indirizzi forniti dagli organi di vertice del Comune”.

 

Il Garante del contribuente per la Puglia ha disposto l’archiviazione di quanto portato alla sua attenzione. Il Garante del contribuente per la Puglia ha disposto l’archiviazione dell’esposto avanzato dal Movimento 5 Stelle di Manfredonia al riguardo dell’ipotetica errata applicazione, da parte del Comune di Manfredonia, della quota variabile della TARI sulle seconde case. Il 28 novembre 2017 l’organo monocratico pugliese aveva ricevuto un esposto attraverso il quale il Movimento 5 Stelle – sezione di Manfredonia “lamentava che il Comune di Manfredonia aveva illegittimamente applicata la quota variabile della TARI sulle seconde case”.

L’Amministrazione aveva rassicurato la cittadinanza, spiegando che Manfredonia non era tra le città che sarebbero state tenute al rimborso, come aveva chiesto il Ministero competente ai Comuni che avevano sbagliato i calcolo, perché “Gli uffici tributari hanno calcolato per box, cantine, depositi e tettoie soltanto la quota fissa (riferita ai metri quadrati), computando la quota variabile una sola volta nell’abitazione”. Il 29 marzo 2018 sono state presentate le controdeduzioni del Comune di Manfredonia, con le quali veniva rigettata “con idonea motivazione la eccezione sollevata dal ricorrente, ritenendo che la quota variabile vada calcolata per ciascuna utenza posseduta”.

Il Garante, dottor Salvatore Paracampo, ha osservato che “pregiudizialmente, in presenza della decisione di rigetto, quest’Organo di garanzia non ha alcun potere ordinario e/o sanzionatorio per contrastare tale decisione”. Il che vuol dire che i ricorrenti, nel migliore dei casi, hanno sbagliato il soggetto a cui rivolgersi. Ma non è nemmeno così, visto che “Tali poteri – continua il Garante – sono attribuiti al Giudice tributario, al quale però può rivolgersi ogni singolo contribuente e non un movimento politico”: una tirata d’orecchi anche più vigorosa, rispetto alla precedente affermazione. Il dottor Paracampo aggiunge, infine, che “Peraltro, se fossero ravvisabili le illegittimità denunciate, i singoli contribuenti potrebbero impugnare nei termini di legge, davanti al TAR competente, la delibera di approvazione dell’imposta”. Il Garante, pertanto, nella specie, non ha potuto fare altro che archiviare la pratica, disponendo di comunicarlo sia al Movimento 5 Stelle locale e sia al sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi.

 

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