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Saranno Carmen Souza, Theo Pascal al basso e contrabbasso ed Elias Kacomanolis alla batteria e percussioni i protagonisti del secondo concerto del Mattinata Festival 2018, previsto per giovedì 2 agosto, sempre con ingresso libero.
Ancora una star internazionale della musica, una delle regine mondiali del jazz: Carmen Souza, portoghese di origini capoverdiane cè una raffinata interprete, nota per il suo stile originale, un jazz fusion, che parte dai canti tradizionali di Capo Verde, fondendoli con elementi tradizionali e contemporanei del jazz. Nel 2013 è stata insignita del premio per la miglior interprete di morna e della migliore voce femminile al Cabo Verde Music Awards.
Il suo sodalizio artistico con Pascal dura ormai da anni e ha dato il via a diversi album, tra cui “Creology”, che sterza verso l’universo musicale afro, inteso in senso ampio, con tutte le mutazioni derivanti dalla dispersione geografica del popolo africano. Si seguono quindi rotte transoceaniche, dalle ex colonie portoghesi (Capo Verde, Mozambico, Angola) verso il Brasile e Cuba, per risalire poi sino alle coste di New Orleans.
Nata a Lisbona, Carmen Souza si è imposta come una delle più interessanti voci della world music, nella cui ricetta ha fatto confluire ingredienti assai diversi, dal jazz al soul a varie musiche tradizionali africane. Con un’impostazione vocale che richiama le grandi cantanti jazz di colore, la Souza ha ‘dirottato’ la lezione di Billie Holiday verso i sapori più esotici in stile Cesária Évora.
Il talento del portoghese Theo Pascal, che ha affiancato Carmen Souza sin dai suoi esordi in veste di compositore, arrangiatore e produttore, viene pienamente riconosciuto grazie alla co-leadership di questo trio.
Stessa location, Largo Agnuli, nei pressi di Palazzo Mantuano per il mini cartellone organizzato dal MAD Mall con il patrocinio del Comune di Mattinata e la direzione artistica di Pasquale Arena. Inizio concerto alle 21.59.
Il patrimonio artistico-culturale di Manfredonia si arricchisce di un nuovo prezioso tassello. E’ prevista per le ore 20 di sabato 4 agosto la cerimonia inaugurale della messa in posa di “Incontro al vertice”, l’opera dell’artista Florian Lettl ricevuta in comodato gratuito dall’Amministrazione comunale (ovvero senza alcun costo per i cittadini) e che sarà posizionata al centro della Rotonda del Lungomare Miramare.
Alla cerimonia, a cui tutta la cittadinanza ed i turisti sono invitati a partecipare, prenderanno parte il sindaco Angelo Riccardi e l’artista Florian Lettl, figlio di Wolfgang pittore surrealista tedesco (legatissimo alla città), di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.
L’imponente scultura (del peso di circa 600 kg, alta 265 cm, larga 330 cm, profonda 90 cm che riprende un’opera pittorica dello stesso Wolfgang Lettl) è stata realizzata con alluminio fuso nel 2004 in due esemplari: uno per il museo di Augsburg , l´altro per il museo di Lindau sul lago di Costanza. Proprio quest’ultimo sarà trasferito per vent’anni a Manfredonia, facendo bella mostra di sé (anche come arredo urbano di pregio) su uno degli affacci a mare più affascinanti e riconosciuti della città, dando ulteriore respiro internazionale all’offerta cultura e turistica del territorio e rafforzando - quasi indissolubilmente - il rapporto di profondo amore con la famiglia Lettl. Il buon esito dell’operazione è dovuto anche all’impegno dell’Arch. Telera il quale, dopo aver sottoposto l’idea al Sindaco, si è occupato della direzione dei lavori per il posizionamento della scultura.
“In coerenza con quanto stabilito nella programmazione delle Politiche della Sicurezza, elaborate dall’Assessorato alla Sicurezza Urbana e Polizia Locale, il 27 Luglio scorso il Sindaco Francesco Miglio ha emesso l’Ordinanza Sindacale n.101/2018 per prevenire e contrastare pericoli per comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via. Troppo spesso assistiamo e scene ed atteggiamenti negativi, legati all’esercizio della prostituzione, come imbrattamento delle strade, all’accensione di fuochi, aggressioni, bisogni fisiologici ecc.. ecc. - Tutte situazioni che aumentano la percezione di insicurezza nei cittadini.
Considerato che, per elevare gli standard di sicurezza, è necessario intervenire anche attraverso interventi di riqualificazione e recupero delle aree degradate con l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, l’Ordinanza n.101 mira a recuperare dette situazioni di particolari disagio e degrado che pregiudicano le normali condizioni di vivibilità dei residenti e dei turisti. Come già ribadito nella programmazione delle attività sulla Sicurezza, l’obiettivo dell’Assessorato è dare il massimo supporto politico agli Operatori di Polizia attraverso politiche di regolamentazione che possano fornire strumenti adeguati per l’attività di controllo del territorio.”
L’Assessore alla Sicurezza Urbana e Polizia Locale rag. Michele Del Sordo.
Dopo lo stop del 18 luglio, il cantautore in Piazza Monte Tabor venerdì 3 agosto
Tutte le date dell’Estate Vichese: teatro, musica e cultura fino al 9 settembre
VICO DEL GARGANO (Fg) – Lo scorso 18 luglio, un problema tecnico impedì lo svolgimento del concerto: ecco perché Marco Masini, musicista e cantautore fiorentino con una carriera da oltre 7 milioni di dischi venduti, venerdì 3 agosto 2018 tornerà a Vico del Gargano sul palco dell’Estate Vichese. Il concerto, cui si potrà assistere gratuitamente, è organizzato dalla Confraternita dei Carmelitani scalzi.
A Vico del Gargano, Marco Masini canterà le canzoni dei suoi ultimi album, ma riproporrà anche i successi che lo hanno reso uno degli artisti più apprezzati e conosciuti della musica italiana a partire dagli anni ’90. Fu proprio in quel periodo che, lanciato dal successo ottenuto nella categoria giovani di SanRemo, Masini piazzò per settimane e settimane il singolo “Disperato” nella vetta delle classifiche di ascolto e di vendita. Da quel momento in poi, arrivando fino ai giorni nostri, Marco Masini ha realizzato12 album, mettendo in fila successi come “Ci vorrebbe il mare”, “Vaffanculo”, “T’innamorerai”, “Bella stronza”. Il concerto si terrà in Piazza Monte Tabor.
L’ESTATE VICHESE PROSEGUE.Giovedì 2 agosto, a partire dalle ore 21, in Piazza Castello si trasformerà in teatro per bambini e adulti con “L’Arco di Atalanta”, la storia di un’eroina greca, spettacolo realizzato da Carla De Girolamo e Raffaele Scarimboli. Il 3 e il 4 agosto si terranno le due serate finali di Voci per Vico, seconda edizione del Festival che, dallo scorso 15 luglio, ha portato in piazze, edifici storici e luoghi suggestivi del borgo 12 spettacoli di musica, teatro, danza e burattini di livello internazionale, impreziositi dalle performance di musicisti, attori, poeti, artisti e cantanti apprezzati in tutto il mondo.Il cartellone degli eventi che animeranno Vico del Gargano fino al prossimo 9 settembre conta circa 70 date con musica, mostre, sport, teatro, fede e cultura. Il 6 agosto, in Largo Conte alle 21, Enzo Martini band con un concerto tributo a Domenico Modugno. Il 7 agosto, la quarta esposizione canina serale (dalle 21) in Piazza San Domenico. Tra i concerti in programma, anche quello del 18 agosto, quando in Piazza San Domenico ci saranno il gruppo storico de I Camaleonti e Uccio De Santis per un evento in onore della Festa di San Rocco a cura del Comitato Festa.
VALORIZZARE VICO TUTTO L’ANNO. La sera del 25 agosto, in Piazza San Domenico, tornerà un appuntamento di grande tradizione e prestigio: il Premio Gargano del Giornalismo sarà consegnato a un ospite d’eccezione del panorama italiano del giornalismo e dello spettacolo.“A fine stagione”, ha spiegato il sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino, “incontreremo nuovamente le associazioni per organizzare già il programma 2019, con eventi che partiranno a gennaio: puntiamo sulla destagionalizzazione, vogliamo valorizzare il nostro patrimonio culturale, ambientale ed enogastronomico lungo tutto l’arco dell’anno”.
Il driver sardo attuale leader del Tricolore Montagna apre la seconda parte di stagione schierandosi al via del Trofeo Scarfiotti nelle Marche del 3 al 5 agosto sul prototipo del Team Faggioli nei colori CST Sport: “Cronoscalata emozionante, puntiamo a rimanere protagonisti in un momento cruciale”
Sassari, 1° agosto 2018. Omar Magliona si ripresenta in gara nelle Marche da leader del Campionato Italiano Velocità Montagna al 28° Trofeo Lodovico Scarfiotti, ovvero la salita Sarnano-Sassotetto che del CIVM 2018 sarà settimo round dal 3 al 5 agosto. Il pilota sardo portacolori della scuderia siciliana CST Sport aprirà la seconda parte di stagione schierandosi al via sulla Norma M20 Fc Zytek del Team Faggioli e gommata Pirelli, con la quale è reduce dal successo in gara 1 a Morano di due domeniche fa, aggiuntosi a quelli assoluti colti al Nevegal e a Fasano e ai due podi conquistati a Verzegnis e Ascoli. Al volante della biposto francese il driver sassarese impegnato anche nella promozione della onlus Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica guida la classifica anche nel gruppo dei prototipi E2Sc e quindi il Trofeo Scarfiotti rappresenta un appuntamento cruciale per il prosieguo della massima serie tricolore di ACI Sport, che sui tecnici e spettacolari 8877 metri del tracciato che sale sul Sassotetto entra definitivamente nel vivo. Dopo le verifiche di venerdì, il campione italiano in carica della categoria cercherà di ritrovare un risultato da podio a Sarnano affrontando sabato dalle 9.00 le due salite di prove ufficiali e domenica 5 agosto la gara, in salita unica, con partenza alle 12.00.
Magliona dichiara prima della trasferta nel maceratese: “Ci attende una delle tappe più complesse e allo stesso tempo esaltanti di questo lungo e duro 2018. Il Trofeo Scarfiotti presenta uno dei percorsi più emozionanti dove ci giocheremo le nostre chance in una gara che non permette sbavature. Per questo la concentrazione dovrà restare sempre alta. Con la squadra il feeling è in continua crescita e lavoreremo nella raccolta di dati utili al sabato per riuscire a essere efficaci domenica. L'obiettivo è marcare punti in un momento fondamentale che richiede il massimo sforzo e che potrebbe risultare decisivo. Puntiamo su un ritmo gara competitivo e un trend che ci ha sempre visto protagonisti di vertice nella prima parte di stagione. E poi vedremo se anche un pizzico di fortuna potrà aiutarci in alcuni dettagli”.
L’Associazione turistica PRO LOCO VOLTURINO, in collaborazione con Confagricoltura Foggia, ha organizzato per Domenica 5 Agosto la III edizione della FESTA DELLA MIETITURA. Un’intera giornata dedicata alla rievocazione della trebbiatura, spigolatura e lavorazione della farina, arricchita da un percorso enogastronomico e da momenti di vita di un tempo nel borgo.
Si parte alle 9:00 di mattina, presso l’antico e suggestivo borgo di Carignani, frazione del piccolo centro dei Monti Dauni, location ideale per eventi di questo genere. Dopo la prima fase di mietitura a mano presso Valle Iuara dedicata a curiosi e visitatori, sarà la volta di una estemporanea di pittura amatoriale dedicata a tutti gli appassionati.
Si proseguirà poi con la tradizionale colazione contadina, la preparazione dei covoni e la preghiera del raccolto, con il contributo del Parroco di Volturino Don Gaetano Schiraldi. Nel pomeriggio, alle 17:30, prenderà il via un mini dibattito incentrato sul tema “Il grano della nostra terra”, che avrà com e relatore il dott. Luigi Orsitto, dell’Ufficio Confagricoltura di Lucera.
Alle ore 18:30 l’evento proseguirà con l’apertura degli stand gastronomici, laboratori per bambini, antichi mestieri e vita nel borgo. Nel corso della serata, la Pro Loco di Volturino intratterrà i visitatori con danze popolari a cura del Gruppo “Ethos” e canti a cura del “Gruppo popolare Dauno”. I festeggiamenti dureranno sino a tarda sera.
Ennesima manifestazione, dunque, targata Pro Loco Volturino, che tanto data insistendo sui temi culturali della rievocazione storica. La Festa della Mietitura, infatti, è solo il primo appuntamento di un’estate ricca di appuntamenti prestigiosi, come la Festa Medievale a Borgo Serritella il 12 Agosto, o il Corteo storico “7 Maggio 1774”, in programma il 14 Agosto.
Oltre 220 i piloti iscritti al Trofeo Scarfiotti che si correrà questo fine settimana sul percorso Sarnano-Sassotetto
Macerata - Si stanno definendo gli ultimi dettagli per l’importante appuntamento di Sarnano, con il Trofeo Lodovico Scarfiotti, un evento che si effettua pur con diverse interruzioni dal 1969, l’anno successivo alla scomparsa del campione di adozione marchigiana. Grande è l’impegno organizzativo portato avanti dallo staff dell’Associazione Sportiva AC Macerata, dall’Automobile Club maceratese, dagli appassionati locali di Sarnano In Pista, senza tralasciare il Comune di Sarnano e la Provincia di Macerata, che unitamente a Regione Marche, Comune di Macerata, CONI di Macerata, all’Azienda Agraria Piobbico-Sarnano e alla Comunità Montana dei Monti Azzurri, non fanno mai mancare il loro supporto.
La bella cittadina ai piedi dei Monti Sibillini ed il comprensorio hanno registrato come di consueto il tutto esaurito nelle strutture ricettive ed è un’iniezione di fiducia per un immediato futuro che deve essere per forza di cose positivo, per lasciare alle spalle le difficoltà locali. Sarnano sarà quindi sotto i riflettori insieme alla provincia maceratese, per un weekend che concentra le attenzioni degli sportivi e degli appassionati delle cronoscalate, un automobilismo che si può definire d’altri tempi per il contatto umano con il pubblico e per la sfida contro il cronometro e l‘impegnativa montagna.
La gara, spostata quest’anno in piena estate ha visto l’adesione di 224 iscritti, in attesa dell’ufficializzazione da parte di Acisport. Si preannunciano sfide stellari, tra le moderne con il trentino Merli ed il fiorentino Faggioli che si sono ancora confrontati nel CIVM quest’anno, ma dovranno vedersela anche con il siciliano Cubeda e il sardo Magliona. Tra le storiche da seguire con attenzione un poker di veloci toscani: Lottini, Bonucci, Stefano e Giuliano Peroni. La bellezza del percorso unita alle sue caratteristiche tecniche non mancheranno di rendere il weekend estremamente spettacolare. Sono una dozzina le aree destinate al pubblico lungo gli 8877 metri che salgono dalla partenza in località Sant’Eusebio fino all’arrivo di Fonte Lardina sotto Sassotetto a 1277 metri di quota. Naturalmente gli spettatori dovranno arrivare in buon anticipo rispetto alla chiusura del percorso, entro le ore 8 prima delle prove del sabato e entro le 8,30 prima dell’avvio delle gare della domenica.
Il ringraziamento dello staff organizzatore va anche agli sponsor che credono in queste iniziative, e tra questi possiamo citare Nuova Simonelli, Terme San Giacomo di Sarnano, Comet / Rema-Tarlazzi, Rhutten, Tecnostampa e Coal.
La manifestazione verrà presentata presso la sala consiliare della Provincia di Macerata giovedi 2 agosto alle ore 12.
28° TROFEO LODOVICO SCARFIOTTI (CIVM-TIVM) - Venerdi 3 agosto, ore 15,00-19,30 verifiche sportive, ore 15,30-20,00 verifiche tecniche. Sabato 4 agosto, ore 9,00 prove ufficiali in due turni. Domenica 5 agosto, ore 12,00 gara, ore 15,30 circa premiazioni.
11° TROFEO STORICO L. SCARFIOTTI (CIVSA) - Venerdi 3 agosto, ore 17,00-19,30 verifiche sportive, ore 17,15-20,00 verifiche tecniche. Sabato 4 agosto, ore 7,00-10,30 verifiche sportive, ore 7,45-11,00 verifiche tecniche, ore 14,30 prove ufficiali in due turni. Domenica 5 agosto, ore 9,30 gara, ore 13,00 circa premiazioni.
Si terrà domenica 5 agosto, con inizio dalle ore 19.30, la nona edizione della Sagra del Pesce di Zapponeta, un percorso enogastronomico e di degustazione per valorizzare i già rinomati prodotti locali, sia del mare che della terra. L’evento, organizzato come ogni anno dalla Pro Loco col patrocinio del Comune, è divenuto ormai un appuntamento imperdibile di tutta l'estate pugliese, con appuntamenti di carattere gastronomico, culturale, musicale e di spettacolo. La Sagra del Pesce si inserisce all’interno di un ambizioso progetto di marketing territoriale volto ad arricchire e promuovere l’offerta turistica di Zapponeta, quest’anno per la prima volta nella sua storia fra i Comuni insigniti del prestigioso riconoscimento internazionale della Bandiera Blu F.E.E. 2018.
Ogni anno vede arrivare nel piccolo centro rivierasco, posto ai piedi del Gargano, migliaia di visitatori da tutta la Regione.
Nella magica atmosfera di Piazza Aldo Moro, a due passi dal mare, ci saranno numerosi stand gastronomici in cui sarà possibile degustare i prodotti del mare (la frittura di paranza e le varie tipologie di pasta al sapore del mare) uniti in mix ai famosi prodotti della terra zapponetana (patate, cipolle, pomodori, etc.).
Ad allietare la serata ci sarà la fantastica musica dei Mama House, la scuola di balli caraibici New Fitness, numerosi gruppi folkloristici e tanta musica con i nostri DJ. E poi, area cocktails, area bimbi, stand di birra artigianale, mercatini e tanto altro ancora.
Appuntamento da non mancare domenica 5 Agosto 2018, a partire dalle ore 19.30, a Zapponeta.
Chiese, castelli, siti archeologici, aree naturalistiche e palazzi storici, ma anche “curiosità” come un caffè liberty che rischia di scomparire a Trieste, una strada che circonda un braccio di mare a Taranto, un museo a cielo aperto, importante esempio di arte pubblica e sociale a Ulassai (NU). Sono questi alcuni esempi dei beni più votati finora alla nona edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo: siti speciali, legati alla nostra identità e alla nostra memoria, che versano in stato di degrado o di abbandono e che vorremmo salvare e proteggere, agendo concretamente per il loro recupero, la loro tutela e la loro valorizzazione.
A quasi due mesi dal lancio dell’iniziativa, la regione più attiva è al momento la Puglia, in particolare la provincia di Taranto con 2 luoghi nei primi 10 classificati, seguita da Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna.
L’obiettivo che stimola a partecipare all’iniziativa con tanto entusiasmo non è solo la realizzazione di un intervento diretto sulla base di specifici progetti d’azione - previsto per i primi tre classificati a cui verranno destinati rispettivamente 50mila, 40mila e 30mila euro - ma soprattutto la visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi. Inoltre, i luoghi che riceveranno almeno 2.000 voti potranno presentare una richiesta per un intervento da parte di FAI e Intesa Sanpaolo, secondo le linee guida che verranno diffuse nel 2019 dopo l’annuncio dei risultati e sulla base delle quali verranno selezionati i beneficiari di altri contributi economici fino a 30mila euro.
Al primo posto nazionale, con 13.431 voti, c’è attualmente il bacino del fiume Oreto, in provincia di Palermo.
In PUGLIA, tra i luoghi più votati ci sono: la Chiesa Di San Mercurio a Serracapriola (FG), al 19° posto con 1.925 voti e i Giardini Pensili Ducali di Bovino (FG), al 43° posto con 1.227 voti, rispettivamente 3° e 8° nella graduatoria regionale
Già a “metà percorso”, è notevole il risultato ottenuto dalla Capitanata, ma occorrerà ancora tanto impegno, per riuscire a guadagnare – se non uno dei primi tre posti – almeno uno dei primi dieci che assicurano al bene grande visibilità e importanti interventi economici.
«È importante –ha sottolineato il Capo Delegazione del FAI di Foggia, Saverio Russo- che le persone più sensibili alla salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale italiano esprimano la propria preferenza e coinvolgano anche altri amici in questo sondaggio biennale che, negli anni, ha assunto un grandissimo valore, non solo materiale, per i contributi utili ai restauri che genera, ma anche simbolico, per l’impegno che induce nelle comunità locali a difesa delle proprie ricchezze artistiche, storiche e naturali. In classifica c’è anche l’altro bene promosso da un comitato locale che si è collegato alla delegazione di Foggia, la chiesa di Santa Barbara di Cagnano Varano (159° posto - 250 voti). I dati disponibili, ovviamente, sono solo quelli delle preferenze espresse online, ma pare che i beni della nostra provincia stiano avendo ottimi riscontri anche nei voti su scheda cartacea: su questo fronte c’è un forte recupero per tutti e tre i beni e, in particolare, per la chiesa di Varano. Ancora una volta, l’evidenza dimostra che per ottenere un buon risultato nei “Luoghi del Cuore”, sono fondamentali un impegno coordinato e la spinta di un gruppo promotore. Siamo fiduciosi che, anche quest’anno, come nelle altre edizioni, i beni della Capitanata raggiungeranno esiti importanti».
In classifica, compaiono anche, staccati dagli altri beni dauni, la Villa Romana di Faragola ad Ascoli Satriano e “Lo Moleno d’Acqua” di Bovino.
I BENI PIÙ VOTATI DI CAPITANATA
I Giardini pensili ducali a Bovino, realizzati nell’Ottocento, addossati alla facciata del Palazzo Ducale e di proprietà dell’Arcidiocesi Foggia-Bovino. I giardini, racchiusi da murature merlate, si sviluppano su un terrazzamento a tre livelli, raccordati con rampe di scale. Tipico esempio di giardini all'italiana, hanno una superficie di circa 3.000 metri quadrati e conservano una notevole varietà di piante e arbusti, di cui circa 50 finora censite. Presentano inoltre fontane e cisterne per l'accumulo delle acque provenienti dalle condotte dell'antico acquedotto romano. I giardini sono disposti in successione, suddivisi tra “giardino pensile domestico”, “giardino botanico” e “giardino delle statue” o “superiore”. In particolare quest’ultimo è di forte impatto scenografico, con un angolo che funge da quinta naturale a un complesso scultoreo composto da sette statue, cinque mezzi busti marmorei e due figure intere in stile neoclassico. Le aiuole hanno forme ellittica e sferica e sono delimitate da centenarie siepi di bosso, attraversate da vialetti sinuosi disposti a croce, con al centro una vasca circolare con una figura femminile riversa su una tartaruga. I giardini non sono accessibili al pubblico e versano in uno stato di totale degrado: per chiederne il recupero e riportarlo a essere un luogo aperto e fruibile il comitato “Pro giardini ducali”, a cui partecipano molte associazioni locali insieme allo stesso Comune di Bovino, si è attivato al censimento de “I Luoghi del Cuore”.
La Chiesa di San Mercurio a Serracapriola (FG), eretta agli inizi del Seicento ma danneggiata dal terremoto nel 1627 in modo talmente grave che si decise di demolirla e ricostruirla reimpiegando gran parte dei materiali originari, a partire dal 1630. Dopo la ricostruzione la chiesa venne riconsacrata da mons. Tria, vescovo di Larino, il 18 novembre 1728. L’edificio è articolato su tre navate con transetto, cupola dotata di cupolino e coro realizzati da maestranze toscane. Si erge su un alto podio gradonato, con un’elegante facciata settecentesca a due ordini, raccordati da volute e suddivisi da lesene in riquadri di grande effetto chiaroscurale. Presenta una torre campanaria risalente al 1771 a due ordini, di cui il terminale ha eleganti finestre mistilinee e soluzioni angolari. All’interno, al di là della balaustrata marmorea del 1768 e dell'altare maggiore, si alza un retablo (pala d’altare inquadrata architettonicamente) ligneo dorato e scolpito, datato 1654, con il trittico su tavola di Madonna e Santi, realizzato dalla scuola di Francesco da Tolentino, pittore marchigiano del XVI secolo. L'interno della chiesa presenta una ricca decorazione settecentesca ove si evidenziano il coro ligneo, gli altari marmorei policromi con decorazioni in stucco, l’organo a canne, la cantoria che forma un corpo unico con il confessionale, il pulpito ligneo scolpito a bassorilievi e la statua lignea di Maria S.S. Incoronata. Dopo il terremoto del 2002 la chiesa, fino a quel momento molto frequentata, è rimasta chiusa al culto per i gravi danni strutturali subiti anche a causa dei dissesti già presenti, dovuti agli eventi calamitosi susseguitisi in precedenza. L’interno della chiesa è tuttora inagibile a causa del rischio di caduta di calcinacci, della presenza di umidità di risalita e dell’assenza di gran parte della pavimentazione. E’ necessario inoltre dotare la chiesa di nuova impiantistica a norma di legge. Infine sono necessari altri importanti restauri riguardanti la macchina d'altare in legno, il coro, l’organo a canne, il pulpito, gli altari laterali costituiti da stucchi e marmi policromi seicenteschi. Il comitato che si è attivato al censimento spera di poter restituire la chiesa ai cittadini.
La chiesa Santa Barbara in località San Nicola Varano (già San Nicola Imbuti) presso Cagnano Varano (FG) è stata eretta dal Ministero dell’Aviazione Militare tra il 1915 e il 1920, anno d’inizio delle celebrazioni per i militari che occupavano il villaggio limitrofo dell’idroscalo San Nicola. In seguito all’armistizio delle forze armate italiane, nel dicembre del 1943, sia l’Idroscalo sia la chiesa furono abbandonati e mai rifunzionalizzati. La chiesa è dedicata a Dio e a Santa Barbara, patrona di tutti coloro che hanno contatto con il fuoco, con le mine e con le armi da fuoco, e sulla facciata viene ricordata tale scritta: “anno del Signore 1920”. Costruita sull’asse Est-Ovest in una amena posizione e circondata da ulivi secolari, la chiesa domina la vista sul lago Varano circondata da un pascolo ubertoso. L’impianto a croce latina con tre navate e torre campanara richiama lo stile romanico pugliese e rappresenta una delle ultime testimonianze di strutture in muratura in mattoni pieni di lì a poco sostituiti totalmente dall’uso del cemento. La facciata ripartita in tre ordini è rivestita in mattoni in argilla gialla e presenta una tipologia a “capanna” sormontata sulla cuspide dalla “croce di San Benedetto”, reperto dell’antica abbazia benedettina rinvenuto nell’area dell’idroscalo. Sulla facciata, un grande rosone senza più vetri, troneggia sul portale centrale sormontato dalla lunetta privata del basso rilievo in pietra, e affiancato da due colonne con base e capitello; lateralmente le due nicchie piangono le due statue trafugate (forse San Nicola e Santa Barbara). L’accesso alla chiesa avveniva tramite una gradinata in pietra scolpita, purtroppo vandalizzata e depredata insieme alla campana, all’altare in marmo policromo, ai gradini in marmo di Carrara, alle statue, ai quadri, alla ringhiera dell’originaria scalinata che porta al campanile, e al portone; danni antropici che vanno ad aggiungersi all’incuria e all’abbandono aggravati fortemente dal crollo del tetto e della cupola all’incrocio con il transetto. Negli anni, diverse sono state le iniziative atte a mobilitare l’attenzione sulla necessaria azione di restauro di tale bene: ci auguriamo che grazie all’impegno di tutti, la chiesa torni, entro il suo centenario (2020) dalla costruzione, ad essere nuovamente fruita, restaurata, dalla sua comunità e da tutti.
C’è tempo fino al 30 novembre 2018 per votare i propri “luoghi del cuore”: un’occasione unica per esprimere il proprio amore per l’Italia e condividerlo con chi riconosce nelle bellezze del nostro Paese la propria identità.
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane al servizio dei suoi oltre 12 milioni di clienti. Presso le filiali del Gruppo, come detto, tutti possono votare il loro “luogo del cuore” favorendo così l’opportunità di ricevere un’ulteriore assegnazione di 5.000 euro al luogo più votato in una filiale. Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla vita culturale del Paese: nel 2017 è stato insignito del titolo di Mecenate del XXI secolo nell’ambito dei Corporate Art Awards.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AL CENSIMENTO
Fino al 30 novembre 2018
- Sul sito www.iluoghidelcuore.it
- Raccolta voti su moduli cartacei (scaricabili dal sito www.iluoghidelcuore.it)
- Nelle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo
Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.
RAI è media partner principale anche dell’edizione 2018 de “I Luoghi del Cuore” con RAI1 che promuove l’iniziativa con spazi dedicati in Uno Mattina Estate e con RADIO1 che ha attivato un’ampia copertura con programmi del canale e servizi nei GR.
Nota del presidente del gruppo consiliare de I Popolari, Napoleone Cera "Ci saranno 750mila euro a disposizione per ripulire i fondali delle Isole Tremiti dalle bombe abbandonate. Il Consiglio regionale ha dato il via libera a un mio emendamento che prevede risorse finanziarie adeguate per ripulire i fondali delle Isole Tremiti dagli ordigni bellici abbandonati. È un risultato inseguito da diversi anni e che non aveva mai trovato soluzione a causa della mancanza di adeguate risorse finanziarie, così come richiesto nell’ultima riunione svoltasi in Prefettura a Foggia. Ora la Regione ha mantenuto l’impegno preso. Il tratto di mare interessato, pienamente inserito nell’area marina protetta, vede la presenza di numerosi ordigni bellici, risalenti alla seconda guerra mondiale, che per effetto del tempo, rilasciano sostanze chimiche dannose per l’ambiente. Il mio emendamento impegna la Regione Puglia a garantire le adeguate risorse finanziarie, che consentiranno alla Marina Militare di approntare le necessarie operazioni di recupero dei residuati bellici. Prima di tutto, come illustrato dal segretariato generale della Difesa, sarà necessario effettuare una puntuale mappatura del posizionamento degli ordigni, così da garantire la massima efficacia alle attività di immersione e recupero, affidate al Nucleo SDAI di Ancona. Quest’ultima attività non sarà coperta dal finanziamento regionale, visto che l’intervento degli uomini del Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi (SDAI), rientra tra le attività istituzionali. Ora bisognerà attivare, supportati dalla funzione di raccordo della Prefettura di Foggia, tutte le procedure per garantire tempi rapidi e messa in sicurezza della riserva marina tremitese. La possibilità di contribuire a rendere più pulito e più sicuro il mare delle Tremiti e, soprattutto dell’Isola di Pianosa, considerata la cattedrale dell’area protetta, è un importante risultato che, nel ringraziare il prefetto di Foggia, Massimo Mariani, e il ministero della Difesa, voglio dedicare alla memoria di Marcello Amoroso, ambientalista e uomo di Capitanata, che voleva libera da ogni forma d’inquinamento e di consumo del territorio".