nota degli Attivisti di Monte Sant'Angelo appartenenti al MoVimento 5 Stelle.
«Oggi il PD cittadino ha emanato un editto: " Visto che non riusciamo a rispondere nel merito, attacchiamo chi pone le domande".
QUI IL COMUNICATO DEL PD DI MONTE SANT'ANGELO
QUI LA RISPOSTA DELL'ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE ARMONIA
Ma purtroppo ha dimenticato le centinaia di liberi cittadini che hanno sottoscritto la petizione (non avviata da Armonia) e che attendono risposte, cittadini che nulla hanno a che vedere con il presidente e con l'associazione citata dalla buona classe dirigente piddina.
Vogliamo e pretendiamo risposte, illustrate il progetto esecutivo, dite chiaramente ai cittadini quali saranno i materiali che sostituiranno i basolati non recuperabili, nome e cognome di questi materiali (pietra calcarea equivale a non dire nulla). Infine ,a nome di tutte le menti libere, vi chiediamo di non offendere l'intelligenza e l'indipendenza del popolo montanaro.
CLICCA QUI E FIRMA LA PETIZIONE
Noi nei vostri giochetti di potere non vogliamo entrarci, le beghe di una sinistra passata e futura, risolvetele fra voi.
AI CITTADINI DATE RISPOSTE CONCRETE E CHIARE!
QUI IL VIDEO MESSAGGIO DELL'ASSESSORE GIOVANNI VERGURA
Se non ne avete abbiate il coraggio di rimettere il mandato nelle mani dei montanari».
FOCUS
- Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Non distruggetela anche storicamente
- Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Parte integrante delle mura antiche
- Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Non si perda un’identità. Firma la petizione
Una missione conoscitiva e di approfondimento delle realtà produttive della Puglia in generale e della Capitanata in particolare quella che ieri ha interessato l’azienda agricola Bisceglia.
A visitare a questa importante realtà imprenditoriale di Confagricoltura Foggia è stata una delegazione proveniente dal Canada, guidata dalla Ministra per l’agricoltura e l’agroalimentare del paese nord americano, Marie-Claude Bibeau e dall’ambasciatrice canadese in Italia, Elissa Golberg.
Ad accompagnare la delegazione canadese, che comprendeva anche esperti di settore, i vertici dell’associazione di categoria, a partire dal presidente provinciale e componente della Giunta nazionale, Filippo Schiavone.
L’azienda Bisceglia, una delle più importanti del territorio per estensione, è un esempio di quello che si intende per multifunzionalità in agricoltura. Specializzata nella produzione di olive e olio, è anche un agriturismo (“Giorgio”) oltre che azienda produttrice di grano duro e spinaci e trasformatrice di agrumi in marmellate.
“La cordiale mattinata trascorsa ieri è stata una prima occasione di confronto che è da considerare – ha rimarcato il presidente Schiavone – solo l’inizio di una interlocuzione che ci auguriamo proficua per tutta l‘agricoltura di Capitanata. La visita odierna ci ha fornito l’opportunità di aprire un canale di dialogo diretto con un Paese, particolarmente rilevante nello scacchiere agricolo mondiale, che può diventare sempre più un ricco mercato di sbocco per alcune produzioni tipiche del nostro agroalimentare di qualità”.
Infine, il presidente Schiavone ha ringraziato l’azienda agriturismo “Giorgio” in Mattinata per la consueta disponibilità ed ha espresso, anche raccogliendo il lusinghiero giudizio della Ministra dell’Agricoltura Marie-Claude Bibeau e dall’ambasciatrice canadese in Italia, Elissa Golberg, le più vive congratulazioni per questa straordinaria realtà produttiva.
Con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 15 del 12/06/2023 è stato costituito il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia di Foggia, che resterà in carica per il triennio 2023 - 2025.
Le scelte sono ricadute su:
- dott. Aulenta Mario (Presidente);
- dott. Miccoli Cosimo Damiano e dott. Forleo Francesco (Componenti).
Mentre, con decreto n. 23/2023 il Presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti ha nominato quale componente unico del Nucleo Indipendente di Valutazione della Provincia di Foggia, il dott. Francesco Angelo Lazzaro.
L’incarico di titolare del Nucleo di Valutazione monocratico, dura in carica tre anni e può essere, eventualmente, confermato per un solo ulteriore triennio consecutivo.
“L’architettura istituzionale del Paese ha bisogno di enti intermedi efficienti, trasparenti e dotati di competenze autentiche e delle risorse umane e finanziarie indispensabili per erogare servizi fondamentali come la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica e delle reti stradali”, a A dichiararlo Gino Giorgione, Segretario Generale Territoriale UIL FPL FOGGIA, a margine del convegno “Riordino o confusione? Per un nuovo ruolo di Province e Città metropolitane” tenutosi a Roma il 6 luglio scorso, presso l’Aula Consiliare Giorgio Fregosi di Palazzo Valentini.
Focus del confronto il testo base del DDL contenente la “Nuova disciplina in materia di funzioni fondamentali, organi di governo e sistema elettorale delle Province e delle Città metropolitane e altre disposizioni relative agli Enti locali” che punta alla revisione della legge Delrio, approvata nel 2014, in avvio di discussione in Commissione Affari costituzionali del Senato.
“Ringrazio il Segretario Generale FPL Domenico Proietti e il Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri per aver dato vita a questa bella occasione di confronto che ha avuto il merito di mettere a fuoco gli aspetti nevralgici di un tema particolarmente sentito. Penso, in particolare, alla Capitanata. L’assenza di un ente intermedio dotato di competenze precise, specifiche, e di risorse adeguate è un fattore fortemente penalizzante sia in ottica PNRR ma anche, in generale, quando si ha a che fare con progettualità di carattere sovraterritoriale o di impatto strategico”, afferma il Segretario Generale Territoriale UIL FPL FOGGIA che conclude: “Il nostro auspicio è che la discussione in parlamento non produca un pateracchio o un ennesimo mostro istituzionale. C’è bisogno di province e città metropolitano con funzioni precise, specifiche e incisive. Bisogna garantire agli enti intermedi risorse finanziarie adeguate e la possibilità di fare assunzioni: solo in questo modo potranno rappresentare un volano per lo sviluppo dei territori”.
Dapprima arriva la "botta" del vicepresidente e assessore al Bilancio Piemontese dopo la lettera dal Viminale. Poi c'è la "risposta" con nota a seguito del Ministero dell'Interno del Consigliere regionale Tutolo.
Contributi agli investimenti, Piemontese: il Governo conferma l'interpretazione della Regione Puglia
Lettera dal Viminale in risposta al consigliere Tutolo: la Regione Puglia ha assegnato le risorse correttamente, nel pieno rispetto dell’articolo 135 della Legge 145 del 2018
Il vicepresidente e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese comunica che “il Governo conferma che la Regione Puglia ha osservato le previsioni della Legge 145 del 2018 orientando le relative risorse economiche per investimenti per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, per la messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti nonché per interventi sulla viabilità e sui trasporti anche con la finalità di ridurre l'inquinamento ambientale, per la messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dei comuni, per la messa in sicurezza e lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico di massa finalizzati al trasferimento modale verso forme di mobilità maggiormente sostenibili e alla riduzione delle emissioni climalteranti, per progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo fonti rinnovabili, per infrastrutture sociali, per le bonifiche ambientali dei siti inquinati, per l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili a utilizzo pluriennale: tutte le finalità elencate al comma 135 dell’articolo 1 della Legge 145.
Il Direttore Centrale per la Finanza Locale del Ministero dell’Interno, Antonio Colaianni, nel rispondere a una richiesta di chiarimento indirizzata al Viminale dal consigliere regionale Antonio Tutolo, scrive, infatti, in una nota trasmessa stamattina, che «è stata declinata la disciplina di assegnazione dei fondi da parte dei vari livelli di governo interessati, prevedendosi che le regioni a Statuto Ordinario “… assegnano le risorse ai soggetti beneficiari, ivi inclusa la medesima regione, tenendo conto dei vincoli di cui al successivo comma 135…”.
Esattamente il tenore della risposta che, il 31 gennaio scorso, il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alle Infrastrutture Raffaele Piemontese, il direttore del Dipartimento Bilancio, Affari generali e Infrastrutture Lino Albanese e il dirigente delle Sezioni Opere Pubbliche e Infrastrutture e Difesa del suolo e Rischio Sismico Giovanni Scannicchio, avevano articolato in replica alle dichiarazioni del consigliere Tutolo diffuse nel corso di una conferenza stampa, svoltasi il 30 gennaio nella sede del Consiglio regionale, sulle risorse della Legge 145 del 2018.
Come l’Amministrazione aveva sottolineato, dunque, e come si evinceva chiaramente dalla lettura della norma, le risorse potevano e possono essere utilizzate per tutte le finalità indicate, senza che la norma stabilisca una priorità nella destinazione”.
«Abbiamo ancora negli occhi le immagini della disastrosa alluvione che ha colpito la Regione Emilia-Romagna poche settimane fa e l’Assessore Piemontese insiste nel voler giustificare l’ingiustificabile, vale a dire le scelte che ha compiuto sul come e dove investire le risorse messe a disposizione dal Governo per mettere in sicurezza i territori.
Parafrasare il contenuto di una nota del direttore centrale per la Finanza Locale del Ministero dell’Interno, in risposta a una mia precisa richiesta sull’esistenza di un grado di importanza degli interventi, leggervi quello che non vi è scritto, omettendo il passaggio fondamentale, non cambia le cose: la Puglia con quel denaro ha finanziato progetti di manutenzione di bocciodromi, il rifacimento di campetti sportivi, la costruzione di loculi per il cimitero, la manutenzione di bagni pubblici, la manutenzione di una camera mortuaria e molti altri interventi che nulla hanno a che vedere con il rischio del dissesto idrogeologico.
Il Ministero non si è espresso circa il mio quesito sulle priorità di finanziamento: “Per quanto sopra, apparirebbe irrituale – riporta la nota firmata dal direttore Antonio Colaianni - al riguardo, un’espressione di merito della scrivente circa la destinazione dei fondi intrapresa, senz’altro comprendendosi le virtuose, solidaristiche ragioni informatrici della Sua pregiata richiesta di chiarimenti”. Quindi palla al centro.
All’assessore Piemontese faccio notare che la realtà al massimo la si può manipolare con le parole ma non con i fatti.
Ricordo, inoltre, che la Capitanata presenta delle gravi criticità e il rischio di andare incontro a scenari simili a quelli emiliani è reale. Eppure si è preferito investire su dei bagni pubblici e altre strutture, che andavano pure sistemati ma con altri fondi, non certo quelli destinati principalmente a porre rimedio a situazioni di pericolo per i cittadini. Su quel grado di priorità, a mio avviso, si gioca tutto.
La manutenzione straordinaria del bocciodromo di Nociglia (150 mila euro) e il risanamento e il recupero dei bagni pubblici e degli attigui spazi a parcheggio e aree pic-nic nell’area turistica “Bosco di San Cristoforo” (150 mila euro), a San Marco la Catola, e decine di opere simili potevano aspettare.
Resto convinto che le priorità fossero altre e che le scelte compiute non siano amministrativamente le più oculate. Come ho già detto, quand'anche fosse corretta - ma a mio parere non lo è - l’interpretazione della legge 145 del 2018 da parte dell’Assessore circa le priorità di intervento, sostengo che sia sbagliato non investire quelle somme in opere a tutela del territorio dal rischio idrogeologico.
La viabilità sui Monti Dauni grida vendetta rispetto a una politica ottusa, che scrive bruttissime pagine. Lì, a causa di strade franose, diversi Comuni restano isolati e altri sono raggiungibili solo attraverso percorsi tortuosi e pericolosi, mentre invece si pensa al rifacimento dei campetti sportivi. Gli interventi sui territori vanno realizzati dove e quando servono, vale a dire prima delle catastrofi. Si chiama prevenzione».
Il punto della situazione su nodo ferroviario foggiano per costituzione Hub a margine dell’Audizione presso 8^ Commissione Senato.
Si terrà domani alle ore 10:30 presso la sede di Piazzale Vittorio Veneto (stazione FSI) a Foggia la conferenza stampa indetta dalla FAST-CONFSAL di Puglia e Basilicata per comunicare i contenuti espressi nell’audizione con l’8^ Commissione permanente del Senato delle Repubblica, relativi al nodo ferroviario foggiano e afferenti alla costituzione dell’Hub multimodale.
Saranno elencati i punti della memoria depositata presso la segreteria della predetta Commissione, che fanno seguito alle nostre annotazioni in merito, presentate in precedenza lo scorso mese di Marzo presso la IX^ Commissione Trasporti delle Camera dei Deputati nonché, ancor prima, in sede nazionale sia nel 2021 che 2022, presso il Comitato di Sorveglianza del PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, alla Segreteria Tecnica e al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Responsabile della Struttura di Missione.
Le medesime osservazioni scritte sono state rappresentate, a livello regionale pugliese, sia all’Assessorato regionale ai Trasporti e mobilità sostenibile in relazione al Piano attuativo 2022-2031 del PRT che alla Provincia, al Comune e all’U.T.G. di Foggia.
L’analisi, i dati con critiche e proposte sono state inserite nella memoria presentata prima dell’Audizione alla 8^ Commissione del Senato dalla Segreteria Generale sulla scorta della elaborazione effettuata dal Centro Studi della FAST Confsal e riguardano il Contratto di Programma tra Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e Rete Ferroviaria Italia S.p.A. per il periodo 2022-2026 sia Parte Servizi che Parte Investimenti.
Sono state poste in evidenza alcune rilevanti incongruità sia a livello finanziario, nella ripartizione delle risorse nei singoli Programmi attuativi, con confronto tra il CdP parte Investimenti 2020-2021 con quello 2022-2026, riguardanti gli effetti deleteri conseguenti ai minori investimenti nelle aree del Mezzogiorno con il mancato rispetto della percentuale della cd. Clausola di salvaguardia (almeno il 34%) negli investimenti ordinari in conto capitale nella macroarea del Meridione, che in quello Parte Servizi con specifico riferimento all’esiguità delle finestre manutentive ed altri argomenti come la sicurezza sul lavoro (safety) e la sicurezza aziendale, personale e patrimoniale, come security e cybersecurity.
Ci siamo soffermati, per le questioni finanziarie, sul rispetto della Clausola di salvaguardia del 34% (che per le opere infrastrutturali a nostro avviso dovrebbe essere almeno il 41% visto che tale è la percentuale del territorio meridionale rispetto a quello nazionale) introdotta in sede di conversione del decreto-legge n. 243/2016 e s.m.i nella legge n. 18/2017, per cui le Amministrazioni centrali dello Stato e per estensione. al settore pubblico allargato, in particolare ad ANAS S.p.A ma anche RFI e Trenitalia S.p.A, che sono di proprietà pubblica attraverso il 100% della Holding FSI S.p.A. partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al 100%. Quanto sopra è stato confermato anche dalle Leggi di Bilancio 2019 e 2020,
Su questa ed altre motivazioni, sempre al Senato della Repubblica, è stata presentata lo scorso 16 maggio una interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e a quello dell’Economia e delle finanze da oltre una decina di senatori, in riferimento alla vertenza della O.M.C. di Trenitalia S.p.A rimasta finora senza riscontro.
“Per i motivi esposti succintamente in questa nota – sottolinea Pasquale Cataneo che da Responsabile del Centro Studi parteciperà all’incontro– domani esporremo le questioni di livello nazionale declinate in ambito pugliese e lucano con particolare riferimento al nodo foggiano. Sarà anche commentata la presa di posizione della Regione Puglia con una nota scritta inviata lo scorso 10 maggio a vari Ministri ed altre istituzioni nazionali in merito.”
Il Comune di San Severo, attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Persona, la cui delega è seguita dall’Assessore Simona Venditti, il Dirigente della II Area Servizi Sociali e alla Persona Antonella Tortorella e l’Ufficio di Piano Sociale di Zona, informa che sono stati approvati e sono operativi dal 15 giugno 2023 due nuovi avvisi pubblici per l'accesso alla misura “Sostegno familiare” e alla misura “Patto di Cura 2023-24”, entrambe destinate a persone in condizioni di gravissima disabilità non autosufficienza, come definita e censita dall’art. 3 del D.M. 26/09/2016 (ART 3 DM 26 29 2016).
SOSTEGNO FAMILIARE
La misura "SOSTEGNO FAMILIARE" prevede l'erogazione di un contributo mensile di € 700,00 per un massimo di 20 mesi, in favore di disabili assistiti da un caregiver familiare, così come individuato dall’art. 1 comma 255 della L. 30 dicembre 2017 n. 205, proprio per valorizzare il suo ruolo di cura. Per il finanziamento della misura sono stati stanziati in totale € 95.760.000, di cui 76.083.520,04 a valersi sul FNA - Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza ed € 19.257.159,96 sul FRA - Fondo Regionale per la non autosufficienza.
E’ possibile consultare l’Avviso Pubblico: LINK AVVISO "SOSTEGNO FAMILIARE": https://www.regione.puglia.it/
PATTO DI CURA
La misura "PATTO DI CURA 2023-24" prevede l’erogazione di una sovvenzione mensile di € 1.200,00, per un massimo 20 mesi, in favore dei disabili che abbiano sottoscritto un regolare contratto di lavoro con un assistente familiare formato o non formato, o un educatore/istitutore convivente o non convivente. La misura è finanziata sul nuovo PR FESR-FSE+ 2021 2027, azione 8.12 per un importo totale di € 40.000.000.
E’ possibile consultare l’Avviso Pubblico: https://www.regione.puglia.it/
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA
La compilazione e l’invio della domanda sono effettuati esclusivamente on-line, accedendo all’indirizzo web PIATTAFORMA BANDI PUGLIA SOCIALE
È possibile presentare fino alle ore 12:00 del 11 luglio 2023. Le famiglie dovranno provvedere alla generazione dei CODICI FAMIGLIA, direttamente o per delega. La generazione dei nuovi Codici famiglia, che può essere effettuata sin da subito, è indispensabile per la presentazione delle domande di accesso alla misura “Sostegno familiare” e “Patto di cura”.
Tre video tutorial facilitano la compilazione della domanda on line.
Video Come creare il codice famiglia
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Video Patto di cura
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Video Sostegno familiare
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IMPORTANTE: Le misure sono alternative e non cumulabili. Conseguentemente nel caso in cui venga presentata domanda per una sarà inibita dalla piattaforma la possibilità di richiedere l’altra. Ogni ulteriore informazione potrà essere richiesta presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale “Alto Tavoliere” alla Dott.ssa Anna Bonabitacola. Contatto telefonico 0882/339302 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“La partenza delle procedure del cantiere da 121 milioni di euro per il recupero e l’ammodernamento del Porto industriale di Manfredonia concretizza in Puglia una grande opera legata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cioè allo strumento a cui abbiamo affidato il compito di proiettare l’Italia verso il futuro”.
Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici, Raffaele Piemontese, commentando la pubblicazione avvenuta ieri dell’avviso dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Meridionale per raccogliere manifestazioni di interesse per la realizzazione dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali (BAF) - Porto Isola di Manfredonia.
“Da almeno sei anni, con il presidente Michele Emiliano, di concerto con il presidente dell’Autorità Portuale, Ugo Patroni Griffi, e del presidente del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della provincia di Foggia, Agostino De Paolis, abbiamo concentrato energie e attenzioni massime – aggiunge il vicepresidente Piemontese – su un progetto che abbiamo assunto come strategico per tutta la Puglia ed è emblematico che il progetto definitivo sia risultato alla fine finanziato per 80 milioni di euro con il programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al PNRR e per 41 milioni in attuazione di quanto previsto dal PNRR stesso per le Zone Economiche Speciali: parliamo, cioè, della dotazione infrastrutturale su cui fondare una seria politica industriale che sia attrattiva per investimenti nazionali ed esteri, con un potenziale enorme, ancora più rilevante quando riusciremo a ripristinare il collegamento ferroviario preesistente collegando il porto della Capitanata con la rete ferroviaria nazionale per lo sviluppo sostenibile della logistica delle merci”.
Il porto industriale di Manfredonia era stato messo al centro dell’elaborazione della ZES Adriatica poi diventata interregionale tra Puglia e Molise, nell’ambito delle prime attività coordinate da Piemontese nel 2017.
Tra il 2019 e il 2020, la Regione Puglia aveva promosso nuove campagne di indagini per arrivare a progettare interventi incisivi per aumentare la “capacità” delle strutture esistenti su tutti i corpi del Bacino Alti Fondali.
Il 23 aprile 2021, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aveva espresso parere favorevole al progetto di fattibilità tecnico-economica, nel corso dell’adunanza a cui erano presenti i tecnici della Sezione Lavori Pubblici della Regione Puglia.
Dopo oltre 40 anni di manutenzione pressoché nulla, il Bacino Alti Fondali conoscerà un profondo consolidamento della struttura in modo da conservare l'opera e conferirle una maggiore capacità di utilizzo. In particolare i lavori si preoccuperanno di risanare le opere in calcestruzzo armato e di migliorare il comportamento dell’infrastruttura in caso di terremoti.
La realizzazione del porto industriale, a servizio dell’Area di Sviluppo Industriale di Foggia, ebbe inizio nel 1971 sulla scorta del progetto voluto dalla Cassa del Mezzogiorno e si protrasse sino al 1978. Tra il 2002 e il 2009 fu elaborato un progetto definitivo che non passò al vaglio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Il porto industriale di Manfredonia è situato a 2 chilometri circa più a nord del centro abitato e del vecchio porto peschereccio e commerciale, e appartiene alla tipologia che viene usualmente denominata “porto-isola”. È difeso, a est, da una diga a gomito lunga complessivamente circa 950 metri e, a ovest, da una banchina lunga circa 200 metri. È connesso alla terraferma da un pontile di approccio lungo circa 2 chilometri. Il fondale minimo del bacino portuale è di circa 10-11 metri.
Il Porto Alti Fondali dispone complessivamente di un chilometro e mezzo di banchina: 5 banchine sono riservate esclusivamente alle navi che effettuano operazioni di carico e scarico delle merci varie, incluse le liquide non pericolose, e una banchina è destinata alle navi che movimentano merci pericolose sia liquide che gassose. Il pontile di approccio, oltre ad avere una viabilità a doppio senso di marcia, porta anche i nastri trasportatori e le condotte per la movimentazione delle relative merci.
Il Consiglio Provinciale, si è riunito a Palazzo Dogana, alla presenza del Presidente, avv. Giuseppe Nobiletti e dei Consiglieri Provinciali: Augello Roberto; Zuccaro Antonio; Prencipe Salvatore; De Maio Tonio; del Segretario Generale, Luigi Di Natale; della Dirigente dei Servizi Finanziari, Rosa Lombardi e del Servizio Edilizia Scolastica, Denise Decembrino. Collegati in videoconferenza i Consiglieri: Cilenti Lucrezia; Giurato Luigi; Mangiacotti Giuseppe; Sementino Michele e la Vice Presidente, Palladino Nunziata.
Il Consiglio Provinciale, ha approvato il Rendiconto di gestione per l’esercizio 2022 con i relativi allegati e il rendiconto per l’esercizio finanziario 2022 della scuola di protezione civile della Provincia di Foggia. Riconosciutii i debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 comma 1 lettera a), d.lgs267/2000 e s.m.i. per la somma complessiva di euro 405.858,00 per titoli esecutivi.
Approvate le modifiche al Regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone unico patrimoniale, giusta deliberazione del consiglio provinciale n. 9 del 25 maggio 2021, riferita alle occupazioni del sottosuolo da parte dei soggetti privati produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili. Approvate le modifiche al Regolamento per la concessione a terzi del “Teatro del Fuoco Antonio Pellegrino”.
Nel suo intervento sul Rendiconto di gestione riferito all’annualiìtà 2022, il Presidente Nobiletti ha sottolineato che l’entrate accertate nel corso del 2022 sono diminuite sia per la RC auto che per l’IPT a causa della riduzione delle immatricolazioni di nuove autovetture e per le richieste di rimborso pervenute del Canone Unico Patrimoniale, ma che l’Ente non ha attivato il piano di equilibrio finanziario pluriennale non risultando essere strutturalmente deficitario. Nel corso dei lavori sono intervenuti i Consiglieri: Augello e Mangiacotti.
La riunione si è tenuta in modalità mista, sia da remoto che in presenza nella Sala consiliare di Palazzo Dogana.
nota del candidato sindaco e promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia", Giuseppe Mainiero.
«Lo abbiamo detto e lo abbiamo ripetuto per mesi, parlando dell’urgenza di maggiori controlli e di una seria azione di riqualificazione. Abbiamo scelto quella piazza come luogo di un dibattito con la città. Eppure piazza Mercato non smette purtroppo di essere il macabro teatro di aggressioni e violenze inaudite.
Il video dell’ennesimo pestaggio, che sta facendo il giro delle chat, ci dimostra che siamo ormai vicinissimi al punto di non ritorno.
Non c’è più tempo da perdere. Non si può continuare a tergiversare. Non si può più sminuire la gravità di ciò che accade nel cuore del nostro centro storico nei fine settimana.
Piazza Mercato è diventata una vera e propria “terra di nessuno”, un posto che nei weekend di sera è pericoloso da frequentare e persino da attraversare.
È senza dubbio apprezzabile lo sforzo messo in campo dalle Forze dell’Ordine, che hanno intensificato i controlli e la loro presenza nell’area. Ma se continuano a verificarsi episodi del genere evidentemente occorre fare di più. E occorre farlo rapidamente.
Mettere in campo un progetto serio di riqualificazione della piazza, sottraendola al degrado e all’anarchia, spetta alla politica. E deve essere una assoluta priorità della prossima Amministrazione comunale. Adesso, però, piazza Mercato va “bonificata“. Immediatamente.
Il Prefetto Maurizio Valiante ed il Questore Ferdinando Rossi hanno il dovere – nonostante le scarse risorse umane e di mezzi disponibili, che il Governo nazionale ed il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, continuano nel complice silenzio dei nostri parlamentari a far finta siano sufficienti per una città complessa e difficile come la nostra – di istituire un presidio fisso di Polizia in piazza Mercato. Come strumento di controllo costante e come fattore di deterrenza nei confronti di ogni forma di illegalità: dallo spaccio di droga alle aggressioni e alle risse.
Così come è preciso dovere del Commissario di Palazzo di Città, il Prefetto Vincenzo Cardellicchio, far funzionare seriamente il Corpo di Polizia Locale, affidando ai nostri agenti il mandato di verificare in modo capillare che i locali di quella piazza – soprattutto le cosiddette “cicchetterie” – operino nel totale rispetto delle norme, a partire dal divieto di somministrazione di bevande alcoliche a minorenni.
Le scene che abbiamo visto sono agghiaccianti. E sono tanto più intollerabili perché avvenute a circa 200 metri dalla Prefettura, cioè dal Palazzo in cui ha sede la rappresentanza del Governo sul territorio.
Stiamo camminando sul filo del rasoio. È il momento che tutti ne abbiano piena consapevolezza e si assumano fino in fondo le proprie responsabilità. Ora non servono più le parole, occorrono i fatti. Subito. Prima che in quella piazza accada qualcosa di irreparabile».