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Fabrizio De Andrè sarà ricordato a San Marco in Lamis il 4 e 5 gennaio presso il Teatro del Giannone, vent’anni dopo la scomparsa avvenuta l’11 gennaio 1999, con l’esecuzione integrale di “Storia di un impiegato” da parte dei Faberi, band sammarchese dedicata al cantautore genovese da più di dieci anni sulla scena, e l’allestimento nel foyer dello stesso teatro di una esposizione delle copertine dei suoi dischi a cura di Luigi Ciavarella.
Ed è come se tanti anni non fossero passati, a giudicare dal soggetto del lavoro commentato da De Andrè in una intervista alla “Domenica del Corriere” n. 1 del 1974, così: “Sono tutto un dubbio perenne: la "Storia di un impiegato" l'abbiamo scritta, io, Bentivoglio, Piovani, in un anno e mezzo tormentatissimo e quando è uscita volevo bruciare il disco. Era la prima volta che mi dichiaravo politicamente e so di aver usato un linguaggio troppo oscuro, difficile, so di non essere riuscito a spiegarmi".Ciò nonostante, l’album è entrato nel cuore degli appassionati che, ancora oggi, ritrovano tracce del vivere moderno, delle nostre difficoltà, della solitudine creata dalla società e dall’esercizio del potere fine a sé stesso.
I Faberi, premio CoverMania 2014, continuano così la propria opera di diffusione del messaggio di Fabrizio De Andrè, tornando al Giannone a distanza di dieci anni esatti, durante i quali hanno percorso in lungo e in largo il sud e il centro Italia per portare De Andrè nei locali, nelle piazze, nei teatri, e da ultimo anche nei carceri, oltre che attraverso il web e i social network, rivolgendosi ad un pubblico a dir poco eterogeneo.
Allerta meteo per gelo e neve a Monte Sant’Angelo, il Sindaco d’Arienzo: “Già in moto la macchina organizzativa”. I consigli di AQP per i contatori dell’acqua
Il messaggio di allerta meteo diramato dalla Protezione Civile regionale indica che nei prossimi giorni “venti da forti a burrasca settentrionali e nevicate sulla Puglia centro-settentrionale fino a quote di 400-600 metri con apporti al suolo moderati” potrebbero raggiungere anche Monte Sant’Angelo. Il Sindaco, Pierpaolo d’Arienzo, già questa mattina ha presidiato una riunione organizzativa con gli uffici e con l’Associazione di Protezione Civile UGR27 per pianificare al meglio tutta la macchina organizzativa. In passato, inoltre, il gelo ha causato non pochi problemi ai contatori dell’Acquedotto Pugliese: ecco 5 consigli per proteggerli.
“Già negli scorsi mesi abbiamo provveduto all’acquisto di tutto quanto necessario affinché una città di montagna a più di 800 metri potesse affrontare queste situazioni non come emergenze anche se, naturalmente, qualche disagio sarà inevitabile” – spiega il Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo.
Inoltre, in previsione di possibili notevoli cali di temperatura al di sotto dello zero, che potrebbero causare la rottura per gelo dei contatori dell’acqua, Acquedotto Pugliese invita i clienti a rispettare le seguenti raccomandazioni per la protezione dei contatori. I contatori a più alto rischio di rottura per il gelo sono quelli ubicati all’esterno dei fabbricati, in locali esposti alla temperatura esterna o in case utilizzate raramente.
ACQUEDOTTO PUGLIESE: 5 consigli utili per proteggere dal gelo i contatori.
1. Coibentare la porta delle nicchie.
In presenza di contatori ubicati in nicchie esterne ai fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, assicurarsi che la porta del vano contatore sia sempre ben chiusa e priva di aperture per la ventilazione. La porta della nicchia va rivestita internamente di materiale isolante/protettivo, come ad esempio polistirolo o poliuretano espanso, facilmente reperibili presso rivenditori di materiale edile. Per isolare in modo efficace, lo spessore dei pannelli deve essere di almeno 2,5 cm.
2. Coibentare il vano contatore.
In presenza di contatori ubicati all’esterno dei fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, è consigliabile coibentare le pareti del vano contatore con lo stesso materiale utilizzato per le porte delle nicchie (polistirolo o poliuretano espanso).
3. Coibentare il contatore.
In presenza di contatori esposti a temperature esterne, è consigliabile coibentare anche i contatori e le tubazioni di raccordo, utilizzando gli stessi materiali isolanti: polistirolo, poliuretano espanso o materiali simili. Si raccomanda di non utilizzare lana di vetro o stracci per avvolgere il contatore o le tubazioni di raccordo, poiché questi materiali, assorbendo umidità, possono addirittura peggiorare il rischio di
rottura per il gelo.
4. Rendere accessibile il quadrante.
La protezione adottata deve in ogni caso lasciare scoperto il quadrante delle cifre, per consentire la lettura del contatore agli incaricati di AQP.
5. Chiudere il rubinetto a valle del contatore nelle case disabitate.
In presenza di contatori ubicati all’esterno di fabbricati o case non abitate nei mesi invernali, è consigliabile chiudere il rubinetto a valle del contatore AQP e provvedere allo svuotamento dell’impianto interno (non di competenza di AQP).
AQP ricorda che i clienti sono responsabili della corretta custodia del contatore e, in caso di rotture o danni, sono invitati a darne immediata comunicazione alla Società telefonando al numero verde del pronto intervento 800.735.735, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno.
Di Nico Baratta
Cinque mesi fa, precisamente a luglio del 2018, c’eravamo lasciati con un interrogativo, quello di chi avrebbe gestito la struttura sportiva comunale di calcio di Monte Sant’Angelo, dopo la débâcle societaria dell’ASD Monte Sant’Angelo Calcio. Questo perché fin quando la prima squadra calcistica montanara militava nella categoria di Promozione, la gestione della struttura era sua. Da lì non è cambiato nulla giacché il Monte Calcio oggi, impegnato in terza categoria, ha mantenuto la gestione della struttura comunale, diversamente da quello che si vociferava nei mesi estivi con l’ASD Accademia Calcio Monte.
Siamo nel mese di dicembre, ultimo giorno dell’anno 2018, e il brusio popolare ritorna a tuonare sull’ASD Accademia Calcio Monte. Nulla che fare con la gestione del campo sportivo comunale. Questa volta riguarda delle inaspettate visite delle Fiamme Gialle svolte nel Comune di Monte Sant’Angelo. In un comune con poco meno di 13mila anime la presenza di due Sottufficiali della Guardia di Finanza, giunti da Manfredonia, non è passata inosservata, provocando inevitabilmente commenti, con rumors che hanno indicato come primo attore Vittorio de Padova, Consigliere comunale di maggioranza con CambiaMonte, cui nella seduta del Consiglio comunale del 27 marzo il sindaco gli ha assegnato due deleghe, la prima come delegato del Consiglio alla frazione Macchia marina di Monte e l’altra all’area industriale. Secondo i rumors de Padova sarebbe stato ascoltato dai due Sottufficiali, una voce udita anche in altri ambiti istituzionali. Tuttavia de Padova asserisce il contrario, rimandando al mittente le voci costruite su di lui.
«Vittorio de Padova non è stato ascoltato. La Guardia di Finanza è salita su in Comune chiedendo quali e quanti contributi abbiamo dato all'associazione», la dichiarazione di Mimmo Rignanese, Capo Settore degli Affari Generali, raggiunto telefonicamente.
Stiamo parlando, come si è ben compreso, dell'Accademia Calcio Monte che nei giorni scorsi è stata “visitata” formalmente dagli agenti della Guardia di Finanza. Il motivo è stato quello di dar seguito a un esposto ricevuto in modo anonimo dove si accusava che Vittorio de Padova, fondatore e Presidente dell’ASD Accademia Calcio Monte, si sarebbe appropriato di 50, 60 mila euro dall'Accademia.
«Io, in qualità di Capo Settore del Comune di Monte Sant'Angelo, ho rilasciato una dichiarazione scritta dove attestavo che l'Accademia Calcio Monte non ha ricevuto contributi, supportata anche dal fatto che ad oggi è una delle pochissime associazione che non li ha ricevuti – ha proseguito al telefono il rag. Mimmo Rignanese-. Per quanto possa sapere, il tutto è stato causato da un esposto anonimo, che non ho visto, riguardante i bilanci dell'associazione. Posso affermare che nell'anno in corso (il 2018, ndr.) l'Accademia non ha ricevuto nessun contribuito ed è l'unica che paga l'utilizzo degli impianti sportivi».
La dichiarazione è chiara, zittendo quei rumors, ma anche la voce istituzionale che affermava che sarebbero state tre le persone ascoltate dalla Fiamme Gialle.
E allora, chi sarebbero queste tre persone? Una è Mimmo Rignanese, che lo ha confermato, l’altra sarebbe quella di Matteo Cotugno, istruttore dell’Accademia, che avrebbe consegnato alle Fiamme Gialle la documentazione dei bilanci dell’ASD Accademia Calcio Monte, come confermato dal de Padova; rimane la terza persona che se non è de Padova, chi sarà?
Vittorio de Padova, come Rignanese, è stato ascoltato telefonicamente, dichiarando che: «A me non hanno ascoltato, non mi hanno proprio chiamato (riferendosi ai due agenti della G.d.F., ndr.). Dato che c'è stato un esposto anonimo nei miei confronti perché io avrei percepito contributi dal Comune per la scuola calcio –ha proseguito de Padova-, chiaramente la Guardia di Finanza si è recata su al Comune per dei controlli, non trovando niente. Nell'esposto starebbe scritto che io mi sarei appropriato di 50, 60 mila euro dall'Accademia, soldi che l’associazione neanche riesce a raccoglierli. Infatti, non abbiamo mai fatto richieste di contributi al Comune, il quale ha rilasciato una dichiarazione dichiarando che l'Accademia Calcio Monte non ha mai ricevuto contributi, e neanche nella persona di Vittorio de Padova. Successivamente tutta la documentazione, dei bilanci e ciò che è inerente all'attività associativa, è stata portata presso la Guardia di Finanza per i dovuti accertamenti. Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno ascoltato il Capo Settore Mimmo Rignanese il quale ha chiamato l'Accademia Calcio Monte, nella persona di Matteo Cotugno, chiedendo se l'associazione avesse percepito contributi dal Comune. La risposta è stata che l'Accademia non ha mai ricevuto contributi. Il tutto è stato verbalizzato da una dichiarazione cui è stata allegata la documentazione necessaria e consegnata alla Guardia di Finanza. Chi fa insinuazioni sull'attività dell'Accademia Calcio Monte sbaglia –ha tuonato il Consigliere e Presidente Vittorio de Padova-. L'associazione è pulita. Chi fa gli esposti anonimi abbia il coraggio di metterci la faccia, contrariamente a me che la faccia ce la metto ovunque, sia quando scrivo su facebook e anche quando devo fare un esposto. Noi facciamo le cose in modo pulito e chi scrive contro di noi, ripeto in modo anonimo, possono farlo per una vita. I soldi che percepisce l'Accademia Calcio Monte li spende tutti per l'attività preposta. La metà delle entrate serve per l'acquisto dell'abbigliamento sportivo, per le attività da svolgere, spese tutte fatturate e dichiarate. Con il resto si pagano le strutture utilizzate, si pagano i viaggi e loro mezzi, fatture tutte consegnate alle Fiamme Gialle, tant'è che dalle altre associazioni, come le nostre, siamo definiti pazzi perché noi forniamo servizi alla metà dei costi sostenuti da loro. Un esempio è la nostra trasferta a Udine, dove abbiamo fatto pagare 1 euro il costo del biglietto. Una somma pro-forma, un costo fittizio, perché tutto il resto è stato sostenuto dall'Accademia. Ribadisco –ha concluso de Padova-, gli altri possono dire tutto quello che vogliono, ma l'Accademia Calcio Monte è pulita sotto ogni aspetto e per le attività intraprese».
Vittorio de Padova conferma a gran voce di non essere stato ascoltato dalla Guardia di Finanza. Ovviamente queste sono dichiarazioni ufficiali, responsabilmente rilasciate, anche a fronte di verbali ufficiali protocollati dalle Fiamme Gialle.
Ora, sfatata la voce su de Padova e dopo aver compreso il motivo della visita di alcune “fiammelle” viste su e giù dal Comune di Monte, e dopo aver avuto conferma dai diretti responsabili associativi che i bilanci dell’ASD Accademia Calcio Monte sono in regola, in attesa della conferma delle Fiamme Gialle, a Monte Sant’Angelo si son viste altre “fiammelle” salire e scendere le scale di Palazzo di Città. Il riferimento è a quelle del cappello dei Carabinieri, la fiamma sempre accesa e vigile.
Difatti la vigilia di Natale un Ufficiale dell’Arma si è recato al Comune invitando formalmente il sindaco Pierpaolo d'Arienzo a un colloquio presso la locale stazione dei Carabinieri. Il motivo è per alcune dichiarazioni che il sindaco ha rilasciato agli organi di stampa sull’incendio del CCR –Centro Comunale Raccolta rifiuti-, avvenuto nella notte tra il 16 e 17 dicembre 2018. Le dichiarazioni prese in oggetto dai Carabinieri, che indagano sul caso, farebbero riferimento al termine “mafia”, più volte ripetuto sia sulla sua pagina facebook, il 17 dicembre 2018, sia agli organi di stampa all’uscita dalla Prefettura di Foggia, dopo il Coordinamento provinciale delle Forze di Polizia del 18 dicembre 2018, asserendo che il rogo sarebbe di stampo mafioso.
Da quello che si è potuto sapere, da fonti istituzionalmente autorevoli, il Sindaco avrebbe rilasciato all’Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri una dichiarazione ufficiale. Affermazioni, quelle del Sindaco, che da un sondaggio fatto in paese e scrutando i commenti sui social, non son piaciute alla maggior parte dei montanari, che hanno destato curiosità, in quanto se dette solo nel caso specifico fanno pensare a cose e/o fatti a conoscenza del Primo Cittadino. Il sindaco d’Arienzo ha fatto bene ad appellarsi alla popolazione affinché collabori con le Forze dell’Ordine. Pertanto tutti sono con lui affinché dica, se sa ciò che sa, nel bene della comunità, per la legalità, per la sicurezza dei montanari. L'attenzione, ovviamente, sia sul fatto, sia sulle dichiarazioni, da parte degli inquirenti è alta e il passaggio con d'Arienzo era obbligato. Un passaggio che, analizzato nella sua interezza e importanza, va a tutela del Sindaco, e questo è un bene condivisibile, per preservarlo, renderlo sicuro e anche mitigare ogni forma di allarmismo che si potrebbe creare tra i chiacchiericci popolari.
La parola "mafia, è usata, abusata, spesso inserita anche in ambienti al di fuori della vera specificità criminale; poi, se detta da un Sindaco in una precisa situazione di un atto che pur avendone tutte le caratteristiche, ebbene, allarma cittadini e gli inquirenti. Dosare, ogni tanto, le parole è un dovere comunicativo di chi ha cariche pubbliche e , nel caso, responsabili di un'intera comunità, che vuol uscire dal quel guscio granitico che da anni imprigiona un territorio per passate vicende, che potrebbero ritornare. E qui si chiede la forte, decisa, convinta e coraggiosa, responsabile azione di ogni montanaro, affinché Monte Sant'Angelo, #LaCittàdeidueSitiUNESCO, non venga più etichettata "la capitale della mafia garganica".
Buon anno a tutti. E che il 2019 sia davvero l’anno del giro di quella boa ancorata a vecchie etichette.
©NicoBaratta all rights reserved - Tutti i diritti sono riservati.
Di Nico Baratta
Partita alquanto altalenante per le due squadre scese in campo oggi, 30 dicembre 2018, allo Zaccheria di Foggia. 2 a 2 il risultato finale. Una partita scandita dai botti di Capodanno anticipati dalle tifoserie e dal ribatti di azioni che hanno bilanciato le prestazioni.
Pazzini, per il Verona, al 15’ apre le marcature. Mazzeo al 30’ pareggia i conti. Il Foggia in campo c’è e crea azioni e problemi agli ospiti. Tuttavia manca quel finale che dovrebbe caratterizzare una compagine che sulla carta dovrebbe dettar legge. Non è stato il Foggia della scorsa partita, inesistente in campo. Questa volta ha giocato, sottotono, ma l’ha fatto.
Al 44’, però, è il Verona con Lee Seung-woo a far chiudere in vantaggio la prima metà di gioco.
Nella ripresa nulla di nuovo, due squadre che alternativamente si sono avvicinate alla rete. Molto gioco nel centrocampo, con i padroni di casa leggermente affaticati; forse la preparazione atletica ha il suo peso. Tuttavia è la mentalità che sembra ogni tanto abbandonare i Satanelli, che in alcune occasioni non hanno saputo sfruttare le disattenzioni degli ospiti.
I nostri attaccanti ci sono e ci credono. Iemmello, su assist di Zambelli, segna di testa ma il direttore di gara annulla. In campo si crea confusione per le proteste. Subito dopo nell’area avversaria Caracciolo atterra Tonucci. È rigore. Sul dischetto va Iemmello che sbaglia. Poteva essere il pareggio, che però arriva al 74’ con il centro nell’angolino di Gerbo.
Gli ospiti risentono e si chiudono. Il Foggia ci crede e pressa. Sul finale prima Kragl con punizione finita sulla barriera e poi sempre Gerbo sfiorano la vittoria; l’esterno del palo nega la gioia ai rossoneri per chiudere un 2018 non bello.
In pieno recupero sospetto fallo di mano in area avversaria che poteva far chiudere il match per il Foggia, ma l’arbitro, forse, no se la sente di penalizzare il Verona, e sorvola tra le proteste dei foggiani.
Un esordio casereccio tranquillo per Mister Padalino, che questa volta era in panchina e non in tribuna. Il Foggia termina l’anno a quota 13 punti, penultima in classifica, mentre il Verona si stabilizza terza a 30 punti.
Il 2019 sarà un anno duro, difficile per i ragazzi allenati da Padalino, che inevitabilmente dovranno far molto meglio per uscire dal limbo della retrocessione. I presupposti ci sono, ma se la testa di ognuno dei calciatori è rivolta altrove, bisognerà riportarla in campo. Forse a Gennaio la proprietà opterà per alcuni rinforzi.
La strada è lunga e in campo ci vorranno professionisti concentrati, preparati e umilmente attenti alle direttive del loro mister. Speriamo che quel Foggia visto nelle precedenti partite, quello inesistente, vergognosamente in campo, diventi un solo brutto ricordo.
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Lucera : A seguito di una particolare attività di controllo e monitoraggio ambientale, militari dell’Arma appartenenti al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale in forza al Gruppo Carabinieri Forestale di Foggia, hanno individuato un terreno in agro di Lucera dove era in atto una particolare attività di gestione illecita di rifiuti che avrebbe portato al tombamento degli stessi.
Infatti, in un terreno agricolo in agro di Lucera, ma alle porte di Foggia, erano stati scaricati all’interno di un impluvio naturale diversi camion di sacchi in plastica utilizzati per contenere terreno per il vivaismo. I rifiuti, poi, erano stati spianati con un piccolo escavatore e prossimi ad essere tombati.
Il tempestivo intervento dei Carabinieri Forestale ha permesso di individuare, quasi in flagranza di reato i responsabili.
Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria tre persone, responsabili a vario titolo dell’attività di gestione illecita di rifiuti in violazione al D.lgs 152/06, procedendo al sequestro del sito e dell’escavatore utilizzato per spianare i rifiuti.
Sono in corso altri accertamenti per individuare ulteriori responsabilità.
A Manfredonia l'ultimo weekend del 2018 è targato Gal DaunOfantino, con i due consolidati ed apprezzati appuntamenti di animazione e valorizzazione territoriale.
Dopo le prime quattro giornate pre-natalizie, conclude in bellezza, alla vigilia dell'anno nuovo, "Natale in Centro", programma di animazione musicale e ricreativa, organizzato in collaborazione con i commercianti di Corso Manfredi e con il patrocinio del Comune di Manfredonia.
Con l’obiettivo di animare il centro storico della città ed allietare il clima delle festività, rendendo più appetibile il cuore commerciale della città a favore di esercenti, cittadini ed acquirenti, si esibiranno Antonio Lorussi (sabato 29 dalle ore 18.30 alle 21.30 c\o "Vodafone Store" e "Caramellaio"), il sassofonista Matteo Marasco (domenica 30 dicembre dalle ore 18.30 alle 21.30 c\o Largo dei Celestini) ed il duo Maria e Vincenzo D'Oria (domenica 30 dicembre dalle ore 18.30 alle 21.30 c\o Piazza Chiesa Stella). Musica per tutti i gusti, con i vari generi musicali che avranno come file rouge le melodie natalizie riarrangiate in chiave originale.
Domenica 30 dicembre (dalle ore 16.30 alle 21, con ingresso libero e gratuito) è in programma anche la seconda data di "Accadde in una Grotta" il Presepe Vivente negli Ipogei Capparelli di Siponto (la più grande Necropoli paleocristiana della Daunia), organizzato dal Gal DaunOfantino con la collaborazione del Comune di Manfredonia, dell’Associazione “S.C.I.C.” (Associazione Socio Culturale Ipogei Capparelli) e della Parrocchia “San Michele” di Manfredonia.
Una notte magica e suggestiva come quella di oltre 2000 anni fa, ricostruita in ogni dettaglio sartoriale e scenografico, che all'esordio (lo scorso 26 dicembre) ha fatto registrare circa seimila presenze.
L' evento, che contribuisce ad animare e valorizzare il territorio nell’ottica della destagionalizzazione turistica, permette ai visitatori di immergersi nell’ambientazione proposta dal Presepe Vivente, tanto originale quanto affascinante, con gli ampi spazi interni degli Ipogei Capparelli (situati nei pressi del Parco Archeologico di Siponto), trasudanti di storia ed archeologia, diventati location originale della rappresentazione della Natività, a cui fanno da cornice la riproposizione realistica di antiche botteghe e la degustazione di prodotti tipici locali.
Quest’anno “Accadde in una Grotta” ha visto crescere il numero dei figuranti (una cinquantina, con abiti d’epoca) e delle postazioni allestite (diciotto). Lungo il percorso che porta alla Grotta della Natività, infatti, vi erano fornai, venditori di stoffe e di tappeti, pastori, pescatori, fabbri, pastai, falegnami, impagliatori, ricamatrici, oste, mercanti di anfore, venditori di frutta ed un recinto con animali. Inoltre, è stato possibile degustare gratuitamente pettole, pancotto e vino.
La terza ed ultima data di questa seconda edizione, è in programma sabato 5 gennaio 2019 con l'arrivo dei Re Magi a cavallo.
L’area parcheggio è ubicata presso la nuova stazione ferroviaria “Manfredonia Ovest”.
Regolare e costante il flusso di visitatori che ha affollato le stradine del centro storico rignanese per la seconda giornata del Presepe vivente di Rignano Garganico, tenutasi, come di consueto, il 26 dicembre dalle ore 16 alle 21..
I visitatori, provenienti sia dai Comuni vicinori sia da altri Comuni della Capitanata, si sono immersi per un attimo nelle atmosfere della civiltà contadina degli anni 30, potendo assaporare anche i prodotti tipici di un tempo, preparati con cura dai figuranti nelle varie botteghe, per arrivare poi alla natività che quest’anno per la prima volta, vede avvicendarsi, nella rappresentazione di San Giuseppe, Maria e Gesù bambino, le famiglie che hanno avuto un bimbo o una bimba nel corso del 2018.
I prossimi appuntamenti sono previsti per il 30 dicembre dalle ore 16 alle 21.
Come per gli anni passati il Presepe vivente, fa sapere il Presidente, Giuseppe Palladino, si apre ad altre realtà e collaborazioni con altre associazioni di volontariato che quest’anno hanno portato al coinvolgimento dei Comuni vicinori di San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, con tre cortei dei Re Magi previsti a partire da giorno 5 Gennaio dalle ore 16, 00 a San Giovanni Rotondo, con partenza dal Convento dei frati Cappuccini per giungere a piazza dei Martiri, dove saranno allestiti la “Natività”, la “Casa di Erode” e vari stand per la degustazione dei prodotti tipici del Gargano; il 6 Gennaio sarà la volta di un doppio appuntamento, quello mattutino delle 10,00 a San Marco in Lamis con partenza dei Re Magi, da Porta San Severo per passare attraverso Corso Matteotti in centro cittadino, e quello pomeridiano delle 16,00 a Rignano Garganico da Piazza San Rocco verso la natività allestita in Largo Palazzo, in occasione del quale ci sarà la serata conclusiva del presepe vivente di Rignano Garganico, prevista per 6 Gennaio, sempre dalle ore 16 alle 21 nel centro storico cittadino.
L’evento gode anche quest’anno di importanti patrocini e collaborazioni, ad iniziare da quello della Regione Puglia, della Provincia di Foggia, del Comune di Rignano Garganico, del Parco Nazionale del Gargano, le Forze dell’Ordine, alla Parrocchia Maria SS Assunta, all’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco, alla Pro Loco Rignano Garganico, al Consorzio Pro Loco Gargano, delle Associazioni di volontariato e Protezione Civile, A.N.VV.F.C. e SOS SM 27, rispettivamente di Rignano Garganico e San Marco in Lamis, dell’Associazione di Volontariato Accademia Rurale del Gusto, gli Amici di San Rocco, al Centro Studi Paglicci, Posta Ruggiano del Gargano, nonché di molte altre aziende e dei tanti volontari che hanno contribuito alla buona realizzazione dell’evento.