Redazione
L'assssorato alla Cultura della Regione Puglia ha approvato in Giunta uno schema di Convenzione tra il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e l’Università di Foggia – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE), per lo svolgimento di attività di ricerca, studio, analisi ambientale, sperimentazione ed approfondimento tecnico-scientifico con finalità conoscitive ed applicative in ambito naturalistico ed agrario presso il Museo di Storia Naturale di Foggia.
Sessantamila occupati in più nel 2022 rispetto all’anno precedente ed esportazioni che superano per la prima volta dal 2000, la soglia dei 10 miliardi di euro.
Sono i numeri sull’economia della Puglia nel 2022 pubblicati dall’Istat nella sua banca dati, numeri che fotografano un’economia in crescita nonostante la pandemia, la guerra in Ucraina, il caro energia e la storica forbice tra Nord e Sud.
Gli occupati passano dunque dai 1,207 milioni del 2021 ai 1,267 milioni del 2022 e superano nettamente il dato precedente la pandemia (nel 2019 il numero di occupati si attestò a 1,216 milioni). Per aumento degli occupati la Puglia nel 2022 è la prima regione nel Mezzogiorno e la quarta in Italia dopo Toscana, Lombardia e Veneto.
I 60mila occupati in più innalzano il tasso di occupazione di 2,7 punti percentuali (da 46,7 del 2021 a 49,4 del 2022), e abbassano il tasso di disoccupazione di 2,5 punti percentuali (da 14,6 del 2021 a 12,1 del 2022), mentre il tasso di inattività si riduce di 1,5 punti percentuali.
Il miglioramento si registra anche a livello congiunturale: tra il terzo e il quarto trimestre del 2022, il tasso di occupazione sale di 1,1 punti passando dai 49,6 ai 50,7 punti, mentre in termini assoluti gli occupati aumentano di 25mila unità (da 1,272 milioni del terzo trimestre al 1,297 del 2022).
Il tasso di occupazione della Puglia supera quello del Mezzogiorno (pari a 47,1 nel quarto trimestre 2022 e a 46,7 nell’intero anno 2022) di 3,6 punti a livello congiunturale (tra terzo e quarto trimestre 2022) e di 2,7 punti a livello tendenziale (tra 2022 e 2021).
Da segnalare inoltre il record della città di Bari che si colloca al primo posto tra i grandi comuni meridionali e al nono posto tra i grandi comuni italiani con un tasso di occupazione del 54,7% e un tasso di disoccupazione di 8,8 punti percentuali, preceduta da Torino (8,1 punti) e seguita da Palermo (20,6 punti percentuali).
“Il motivo della nostra soddisfazione – spiega l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – non è tanto nei numeri, benché in netto miglioramento rispetto al 2021 e al periodo precedente la pandemia, quanto nella qualità dell’occupazione. L’aumento dei lavoratori in Puglia coinvolge principalmente i dipendenti a tempo indeterminato, che crescono di 38mila unità, e i lavoratori indipendenti, mentre risultano in calo gli occupati a tempo determinato, segno della vitalità delle imprese e degli imprenditori ma anche una risposta alle nostre politiche che hanno generato negli anni un aumento di occupati di oltre 37mila unità, agevolando più di 17mila imprese”.
Ottimi risultati anche sotto il profilo delle esportazioni. La crescita della Puglia nel 2022 rispetto al 2021, è stata nell’anno del 14,8%.
“Aver superato per la prima volta dal 2000 il valore dei 10 miliardi di euro – ha sottolineato Delli Noci – è per la Puglia un segnale di resilienza e di apertura internazionale, che ha rappresentato la strategia vincente in un tempo di crisi. Ci soddisfa la crescita rispetto al 2021, ma ancora di più la dinamica particolarmente positiva nei Paesi Extra Ue, verso i quali l’export è cresciuto del 21,9 per cento. È un risultato tangibile anche delle iniziative regionali di promozione verso questi mercati. Crescono inoltre quasi tutti i settori da quelli innovativi, a quelli tradizionali, all’industria culturale, tutti comparti che abbiamo spinto a competere attraverso le nostre iniziative e gli strumenti di agevolazione per le imprese”.
Gli occupati in Puglia
Anni |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
Differenza 2021/2022 |
Differenza 2019/2022 |
Totale Occupati |
1.216.000 |
1.188.000 |
1.207.000 |
1.267.000 |
+60.000 |
+51.000 |
Indipendenti |
309.000 |
295.000 |
275.000 |
301.000 |
+26.000 |
-8.000 |
Dipendenti |
907.000 |
893.000 |
932.000 |
965.000 |
+33.000 |
+58.000 |
di cui a tempo indeterminato |
709.000 |
706.000 |
712.000 |
750.000 |
+38.000 |
+41.000 |
di cui a tempo determinato |
198.000 |
186.000 |
220.000 |
215.000 |
-5.000 |
+17.000 |
Fonte Istat
Export in Puglia
Anni |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
Differenza 2021/2022 |
Differenza 2019/2022 |
Export (valore in miliardi di euro) |
8,963 |
8,205 |
8,758 |
10,055 |
+1,297 (+14,8%) |
+1,119 (+12,5%) |
Fonte Istat
Michele Emiliano e Rosa Barone inaugurano l’incubatore di politiche giovanili realizzato in un immobile confiscato alla mafia manfredoniana.
Un luogo dove si condivideranno esperienze, attività, conoscenze tra ragazze e ragazzi che cercano il proprio futuro radicandolo nel principio della legalità.
È Villa Rossana, immobile confiscato alla mafia nell’agro di Manfredonia e affidato alle cure di associazioni e istituzioni che collaborano al progetto Un’impresa per A.M.I.C.A. (Anti Mafia Inclusione Cittadinanza Attiva).
Lunedì 3 aprile, a partire dalle 10.00, sarà idealmente riconsegnata alla comunità al termine dei lavori di ristrutturazione – finanziati, con 437.025 euro, da Regione Puglia e Comune di Manfredonia – che l’hanno riconvertita a incubatore di politiche attive giovanili e promozione dell’imprenditorialità – grazie alle attività svolte dall’ATS tra Arci Travel Stornara (capofila), Associazioni Angeli, Enac Puglia e Comune di Manfredonia.
A tagliare il nastro saranno il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessora regionale al Welfare, Rosa Barone, il sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice e il Vescovo di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo, Padre Franco Moscone. A raccontare i tre anni di attività già svolte saranno Vincezo Signoriello, presidente di Arci Travel Stornara, e Miriam Grassi, coordinatrice del progetto.
L’obiettivo dell’azione è stato guidare ragazze e ragazzi, di età compresa tra 14 e 18 anni e a rischio dispersione, in un percorso di valorizzazione di se stessi che culmini nella costruzione di attività d’impresa e opportunità di occupazione. Oggi, grazie a questo progetto, si raggiunge un ulteriore obiettivo, quelli appunto di realizzare, all’interno di Villa Rossana, un incubatore di politiche giovanili realmente attive e orientate alla costruzione di nuovo capitale sociale da investire nell’economia legale.
Il progetto Un’impresa per A.M.I.C.A. è stato finanziato con l’avviso pubblico N. 2/2017 “CANTIERI INNOVATIVI DI ANTIMAFIA SOCIALE: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E MIGLIORAMENTO DEL TESSUTO URBANO”.
Le attività svolte, a partire dal 2019 e compatibilmente con la pandemia da Covid-19, sono state: laboratori di manualità ed esperienziali; cantieri di legalità; formazione; attività di sensibilizzazione; forum partecipati; workshop e stage. I ragazzi hanno mostrato particolare interesse per i contenuti culturali e cinematografici.
L’ambito territoriale del progetto è ampio e coinvolge i Comuni partner e quelli dell’ambito territoriale: Manfredonia, Foggia, Stornara, Stornarella, Ordona, Ortanova, Carapelle, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Zapponeta.
Si intitola “Una Nuova Speranza” ed è il progetto che prende il nome dal celebre film di Star Wars con l’obiettivo di offrire una nuova prospettiva a giovani NEET, ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in alcun percorso di formazione, che nel lungo periodo rischiano di diventare senza dimora o persone in condizioni di povertà assoluta. Nell’ambito dei suoi interventi di contrasto e prevenzione della povertà e dell’esclusione sociale, l’associazione Fratelli della Stazione promuove, dunque, un’iniziativa finalizzata a sviluppare una serie di attività utili ad invertire la tendenza e aprire nuovi scenari di vita. Anche perché in Puglia gli ultimi dati Istat parlano di circa 200mila NEET nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni, che diventano 250mila se si amplia il campione fino a 34 anni. Di qui, la necessità di far emergere le potenzialità di soggetti comunemente emarginati e sviluppare nuove competenze da poter poi spendere nel mercato del lavoro.
Dopo aver sottoscritto un patto educativo con l’associazione, i giovani partecipanti entreranno nel vivo del progetto attraverso la frequenza di percorsi laboratoriali, le cui tematiche sono incentrate su argomenti digitali, al fine di catturare l’attenzione e la partecipazione degli utenti. La partecipazione ai laboratori digitale è gratuita ed è destinata a giovani tra i 15 ed i 35 anni di età. Presso l’aula formativa della cooperativa sociale Medtraining di Foggia (corso del Mezzogiorno 10) si terranno i laboratori tenuti da figure esperte su web application, sistemi in cloud, sistemi in sharing, e-commerce, social media /social network.Al termine del ciclo laboratoriale, con il supporto degli operatori, i partecipanti saranno accompagnati nella scelta di percorsi formativi/professionalizzanti di Enti Formativi sia a livello locale sia a livello nazionale, o di percorsi utili a entrare nel mondo del lavoro. Previsti, nell’ambito del progetto, anche momenti di bilancio di competenze necessari a realizzare curriculum vitae da poter inviare per candidature lavorative e/o iscrizione nelle banche dati delle principali agenzie per il lavoro.
Per info e iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 366.7240753.
Per la realizzazione di questo intervento si ringrazia il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo.
Venerdì 7 Aprile 2023 sarà la 177esima volta che andrà di scena la più sentita tra le processioni a Roseto Valfortore, la Sacra rappresentazione del Venerdì Santo.
Innumerevoli sono i dettagli da curare affinché tutto si svolga secondo i dettami della tradizione.
La preparazione della processione che mette in scena il martirio di Gesù è meticolosa e coinvolge tutte le fasce d’età della popolazione. I bambini che parteciperanno alla rappresentazione dovranno essere vestiti da tuniche bianche e in testa indosseranno una corona di foglie. I soldati romani a cavallo mostreranno invece vere e proprie armature, con costumi ricostruiti dopo un’accurata ricerca storica che ripropone fedelmente ogni elemento.
LA STORIA
A Roseto, la Sacra rappresentazione fu istituita nel 1844 dalla Congrega del Carmine, grazie alla volontà e all’impegno di Vito Capobianco, il capostipite di una famiglia che ancora oggi, pur vivendo da molte generazioni a Napoli, continua a partecipare ogni anno ai riti della Pasqua rosetana. Pur essendo una rappresentazione vivente, con la partecipazione di oltre 50 figuranti, la tradizione locale vuole che Gesù, la Madonna e San Giovanni non siano interpretati da persone e che per le strade sfilino le loro statue: di cartapesta, nel caso del Cristo, mentre le icone della Vergine e quella del Santo sono il frutto dell’antica arte napoletana delle statue in conocchia. Un’altra particolarità della manifestazione è data dal percorso in salita, come a riprodurre il cammino della Via Crucis verso il sacrificio compiuto da Gesù.
LA PROCESSIONE
La processione comincerà alle 10.00, partendo dalla Chiesa di Santa Maria Lauretana. Sarà la banda musicale di Roseto Valfortore ad aprire la manifestazione con l’inno che il maestro Donatelli compose nel 1882, un’opera intitolata “E’ morto il Re dei Re” che il complesso bandistico rosetano esegue da 138 anni solo in questa occasione. Un ruolo importantissimo, all’interno dell’antico rito, è riservato ai bambini. In processione, vestiti di bianco, i bambini portano i simboli della Passione di Cristo: il gallo, i chiodi, il calice, le scalette e altri emblemi della Via Crucis.
Giunti sul Calvario, gli stessi bambini indossano una fascia nera, mentre le Marie si velano il capo in segno di lutto aprendo la scena alla Pietà. Imponente e suggestiva è la rappresentazione della sepoltura del Cristo, con un catafalco alto 5 metri, portato a spalla da 12 persone, alla cui sommità alcuni bambini molto piccoli interpretano il ruolo degli angioletti.
Una commovente ed evocativa rappresentazione della Passione di Gesù Cristo, ricca di storia e tradizione, unica nel suo genere e da vivere assolutamente.
L'Accademia Chigiana e Opera della Metropolitana presentano la nuova produzione dello Stabat Mater di Gioachino Rossini nello scenario del Duomo di Siena, giovedì 30 marzo 2023, alle ore 21:00. Evento speciale della Micat in Vertice n.100. Il cast è di grandi interpreti, con Irina Lungu, Marianna Pizzolato, Dave Monaco, Mirco Palazzi, il Münchener Bach-Chor insieme al Coro della Cattedrale di Siena, la Young Musicians European Orchestra diretti da Paolo Olmi.
In occasione del Centenario delle attività musicali e culturali chigiane (1923-2023), l'Accademia Chigiana di Siena, l'Opera della Metropolitana di Siena e l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, in coproduzione con Emilia-Romagna Concerti, la Young Musicians European Orchestra e il CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica, presentano giovedì 30 Marzo 2023 alle ore 21.00 nello splendido contesto artistico e architettonico della Cattedrale di Siena, una delle realizzazioni più ambiziose della sua storia recente: lo "Stabat Mater" di Gioachino Rossini, in assoluto uno dei massimi capolavori della musica di argomento sacro.
“Con la nuova produzione dello Stabat Mater di Rossini – dichiara il Presidente dell’Accademia Chigiana, Carlo Rossi – nell’anno del Centenario chigiano, l’Accademia ritorna alle grandi produzioni che hanno da sempre caratterizzato il suo percorso nella storia della musica dai primi decenni del Novecento ad oggi. Siamo particolarmente orgogliosi di poter presentare questa significativa nuova realizzazione di uno dei più importanti capolavori della musica italiana con la partecipazione di interpreti del più alto standing internazionale, a cui si unisce il Coro della Cattedrale di Siena ‘Guido Chigi Saracini’, formazione vocale nata grazie alla volontà congiunta della Chigiana e dell’Opera della Metropolitana di Siena. Questa produzione è il risultato di una virtuosa collaborazione tra due importanti Istituzioni culturali del territorio insieme a significative realtà del contesto musicale nazionale e internazionale. Una conferma ulteriore che l’Accademia Chigiana costituisce oggi un riferimento assoluto quale punto di congiunzione privilegiato tra l’alta formazione professionale e la rappresentazione e diffusione al più alto livello del grande patrimonio della musica classica”.
Il Rettore dell’Opera del Duomo di Siena, Prof. Giovanni Minnucci commenta così l’evento: “«Stabat mater dolorosa iuxta crucem lacrimosa, dum pendebat filius…». La Sequenza, attribuita a Jacopone da Todi, che l’avrebbe scritta all’inizio del Trecento ispirandosi, nel suo incipit, alla lettura del Vangelo di Giovanni (Gv. 19.25), è stata a suo tempo inserita, prima della riforma liturgica, nella Messa del 15 settembre (Messa dell’Addolorata), ed utilizzata nell’ufficio del venerdì precedente la Domenica delle Palme; contestualmente è stata sempre molto popolare perché ha lungamente accompagnato il rito della Via Crucis e delle Processioni del Venerdì Santo. Un canto liturgico, quindi, ma forse sarebbe meglio definirla una meditazione sulle sofferenze di Maria, durante la Passione e la Crocifissione di Cristo: una preghiera che l’orante rivolge per condividere il dolore provato dalla Madre e dal Figlio. I musicisti, ed in gran numero, non potevano, pertanto, ignorarla, anche per la profondità del testo e per il ritmo che la caratterizza: fra essi Gioachino Rossini. L’Opera della Metropolitana di Siena ha accolto quindi, con grande entusiasmo e con sincera partecipazione, la proposta dell’Accademia Musicale Chigiana di allestirne la rappresentazione in collaborazione, nell’appropriato tempo liturgico della Quaresima, in Cattedrale: il Tempio dedicato, appunto, a Maria Santissima, Regina e Patrona della Città, cui la Sequenza è dedicata, quale luogo privilegiato per rivolgersi a Lei, e per essere partecipi – anche con la grande musica – della sua dolorosissima vicenda di Madre”.
Opera tra le più amate del grande compositore pesarese, lo Stabat Mater fu scritto tra gli anni ‘30 e ’40 dell’Ottocento, in un momento molto difficile della sua vicenda artistica e umana, quando Rossini aveva deciso, dopo lo straordinario successo del "Guglielmo Tell" di ritirarsi a vita privata e di abbandonare la composizione per il teatro musicale. Negli interminabili anni dell’esilio creativo, Rossini aveva rotto la consegna del silenzio proprio con due lavori sacri di vasto impegno, lo Stabat Mater e la Petite Messe Solennelle. Opera che si colloca stilisticamente tra il teatro musicale e il grande repertorio sacro, lo Stabat Mater riflette lo stile del Rossini maturo, a cui si unisce il recupero delle radici della polifonia italiana, con particolare riferimento allo Stabat Mater di Pergolesi, a cui Rossini rivolge con questa partitura un sentito e riconoscente omaggio.
Protagonisti di questa significativa nuova produzione sono un gruppo di solisti tra i più acclamati nell'attuale panorama lirico-sinfonico internazionale: il soprano Irina Lungu, il mezzosoprano Marianna Pizzolato, il tenore Dave Monaco e il basso Mirco Palazzi, affiancati da tre formazioni vocali e strumentali di assoluto prestigio, quali il Münchener Bach-Chor diretto da Hansjörg Albrecht - una delle più note formazioni vocali europee -, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati - fondato nel 2016 grazie alla proficua collaborazione tra l’Accademia Musicale Chigiana e l’Opera della Metropolitana di Siena - e la Young Musicians European Orchestra, che riunisce i più talentuosi giovani musicisti provenienti da diversi paesi d'Europa. La concertazione e la direzione d'orchestra è affidata a Paolo Olmi, tra i più affermati direttori e interpreti rossiniani del nostro tempo.
Il concerto è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. È possibile prenotare scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando ai numeri 0577.220922 e +39.333.9385543 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30.
Il 24 e 25 marzo 2023, presso l’Auditorium Ordine dei Medici di Foggia, si svolgerà il convegno “Dopo la terapia di prima linea – Attuali strategie terapeutiche nei pazienti ematologici”, Responsabili scientifici la Dott.ssa Lorella Melillo e il Prof. Arcangelo Liso.
Scopo del convegno è di presentare i notevoli recenti progressi nella conoscenza della biologia delle malattie ematologiche, che hanno consentito di sviluppare tecniche diagnostiche sempre più raffinate e terapie a bersaglio molecolare (target therapy) che hanno portato ad un rapido cambiamento nei trattamenti non solo per le patologie neoplastiche mielo/linfoproliferative, ma anche per altri tipi di emopatie come le citopenie non neoplastiche, aprendo scenari impensabili sino a pochi anni fa e in alcuni casi addirittura modificando la storia naturale della malattia.
E’ importante evidenziare che in un numero crescente di patologie onco-ematologiche, anche in caso di insuccesso o recidiva dopo il trattamento di prima linea, è possibile ottenere ottimi risultati con aumentata sopravvivenza globale e/o libera da malattia grazie a nuove terapie che non prevedono il ricorso alla chemioterapia classica. Infatti, la medicina di precisione basata principalmente su approcci immuno-terapici innovativi (CAR-T e nuove modalità di trapianto allogenico, anticorpi monoclonali di ultima generazione, in particolare immuno-coniugati e bi-tri specifici), rappresenta un sistema in evoluzione che obbliga a rivedere costantemente gli algoritmici diagnostici e terapeutici di gran parte delle malattie ematologiche. Inoltre, il rapido sviluppo di farmaci per target therapy e la enorme disponibilità di molte nuove molecole pone il problema di un loro adeguato posizionamento nella pratica clinica e nella Real World Experience (RWE) considerando anche gli aspetti legati a possibili nuove tossicità.
Alla luce dell’impiego dei nuovi farmaci, importanti novità stanno emergendo anche nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni, temibili complicanze che rappresentano ancora oggi uno dei principali problemi clinici nei pazienti onco-ematologici, in considerazione anche delle persistenti problematiche relative alla pandemia da SARS-CoV2.
Il format scelto quest’ anno è quello di lezioni frontali tenute da esperti di rilievo nazionale nei diversi ambiti, abbinate alla presentazione e alla discussione di casi clinici con interazioni dirette tra i clinici e i ricercatori, al fine di identificare e condividere i migliori approcci terapeutici, secondo le più aggiornate linee guida nazionali ed internazionali.
Gli obiettivi del convegno, pertanto, sono di favorire il dialogo tra ematologi esperti e di condividere le esperienze cliniche sull’approccio terapeutico con farmaci di nuova generazione per la gestione dei pazienti affetti da emopatie.
La Commissione regionale della Puglia contro la criminalità organizzata ha premiato gli elaborati scolastici. Tra i vincitori figurano le scuole dlla Capitanat con ben otto elaborati.
Era aperta a loro e ad altri istituiti scolastici della Puglia, infatti, la seduta della Commissione consiliare, coordinata dal presidente Renato Perrini, il cui ordine del giorno, oggi, era appunto il termine delle attività previste dal bando, con la premiazione delle Scuole e degli studenti vincitori.
Sono arrivati da tutta la regione insegnanti e studenti degli Istituti secondari vincitori dei 48 premi da 500 euro messi in palio dal Concorso “Mi impegno per la legalità”, voluto dalla Commissione regionale di studio e di indagine contro la criminalità organizzata in Puglia e supportata dalla sezione Biblioteca e Comunicazione istituzionale del Consiglio regionale.
Una seduta atipica, aperta dal presidente Perrini con un saluto a tutti gli intervenuti individuati come gli attori protagonisti di una iniziativa che “ costituisce non un punto di arrivo, ma di partenza per rendere il nostro un territorio migliore, un posto migliore, affrancato da corruttele e criminalità organizzata e che individua nella Scuola non solo un dispensatore di informazioni, ma di conoscenza e, quindi, di cittadini responsabili”.
Presenti i Consiglieri Ciliento, Clemente, Dell’Erba, Leoci, Parchitelli, Romito e Tutol. E' stata il Segretario Generale del Consiglio, Domenica Gattulli, a dare il benvenuto a ragazze ed insegnanti. Presente la Dirigente della Sezione Aula e Commissioni – Annarita Del Giudice- è stata la Dirigente della sezione Biblioteca, Annavita Perrone a spiegare brevemente gli organi statutari della Regione ed il loro funzionamento. Poi, hanno cominciato a scorrere le immagini dei lavori premiati e quelle di video in ricordo delle vittime della mafia.
In Provincia di Foggia, come anticipato, sono sei le scuole premiate con otto elaborati.
L'Istituto scolastico “Lanza Perugini” di Foggia con "Perché morire a dodici anni?"
L'Istituto scolastico “Pacinotti” di Foggia con "Non si costruisce giustizia senza verità".
L'Istituto scolastico “Alessandro Volta” di Foggia Titolo con "Lo Stato siamo noi".
L'Istituto scolastico “Giannone Masi” di Foggia con "Il coraggio di dire no".
L'Istituto scolastico “Bonghi Rosmini” di Lucera con "La mafia uccide, il silenzio pure", con "Vita nuova: dalle mafie ai cittadini", con "Uno sguardo di troppo".
L'Istituto scolastico “Enrico Mattei” di Vieste con "Morire di lavoro. Storie di uomini e di donne vittime dello sfruttamento sul lavoro e del caporalato".
Il bando, rivolto agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado del territorio della Regione Puglia,
Il concorso prevedeva la candidatura di opere letterarie, artistiche o digitali, ed era finalizzato alla promozione ed alla diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani, per incentivarne la partecipazione attiva nella lotta alla criminalità ed alla corruzione. Temi da approfondire:
- conoscenza e lotta del fenomeno mafioso, della corruzione, delle forme di criminalità e illegalità;
- la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura;
- gestione dei beni confiscati, con particolare riferimento all’uso sociale;
- vittime della mafia e dei fenomeni criminosi.
In totale quarantotto i premi che sono stati attribuiti, in relazione alla popolazione scolastica della provincia di appartenenza della sede principale dell’Istituto scolastico:
- 10 in Provincia di Bari;
- 6 in Provincia di Barletta - Andria - Trani;
- 6 in Provincia di Brindisi;
- 8 in Provincia di Foggia;
- 10 in Provincia di Lecce;
- 8 in Provincia di Taranto.
13 misure cautelari nei confronti di un gruppo criminoso dedito alle frodi sui prodotti petroliferi con base in Orta Nova sono state eseguite nelle prime ore di oggi da finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia.
Si tratta, in particolare, di 7 provvedimenti in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 2 obblighi di firma e del sequestro di beni mobili, immobili e valori per oltre 5 mln euro disposti dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le complesse ed articolate indagini.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere un consistente quadro indiziario circa le presunte attività illecite poste in essere dal gruppo criminoso dedito alla commercializzazione illecita di gasolio ad uso agricolo sottratto all’accertamento ed al pagamento delle imposte.
Infatti, attraverso l’interposizione di una rete di 27 società, alcune delle quali costituite ad hoc, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti al fine di cedere gasolio agevolato ad uso agricolo a soggetti non autorizzati, prevalentemente aziende operanti nel settore dell’autotrasporto prive di autorizzazione UMA, Utenti Motori Agricoli (che consente il prelievo del gasolio ad accisa ridotta entro i limiti quantitativi di assegnazione alla luce dei mezzi agricoli utilizzati e dell’estensione dei terreni coltivati).
In tal modo, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, oltre 3,2 milioni di litri di gasolio agevolato sarebbero stati “consumati in frode”, ossia immessi sul “mercato nero” dell’autotrazione.
L’esame degli elementi acquisiti mediante indagini finanziarie e tecniche, l’analisi della documentazione contabile ed extra-contabile nonché la consultazione delle banche dati ha permesso di ricostruire come al centro della frode fosse un deposito commerciale sito in Orta Nova, il quale, sotto la regia della consorteria criminale oggetto d’indagine, avrebbe consegnato il gasolio agevolato ad uso agricolo a soggetti non destinatari del beneficio mediante l’emissione di falsa documentazione contabile atta fornire una schermo contabile–amministrativo e dissimulare i reali destinatari.
Per ogni cessione illecita, venivano, infatti, emessi un D.A.S. (Documento di Accompagnamento Semplificato) e la relativa fattura di vendita per giustificare la cessione. Il prodotto energetico, così scaricato “contabilmente”, veniva in realtà trasferito presso due centri di stoccaggio clandestini, sempre nella zona di Orta Nova, e da li distribuito ad ulteriori grossisti o ceduto ad utenti finali.
Considerato il quantitativo ingente di prodotto petrolifero ed il numero di cessioni illecite, i responsabili della gestione del deposito commerciale, utilizzavano una vera e propria contabilità parallela, decifrata dagli investigatori, per tenere traccia dei quantitativi di carburante, delle consegne e dei flussi finanziari attraverso una numerazione progressiva che andava da 1 a 100, in funzione ciclica, per:
- rendicontare le consegne di gasolio agricolo ed indicare il prezzo pattuito per ogni ordine, riportando il numero della fornitura (al numeratore) con il relativo prezzo (al denominatore): es. “97/62 – 99/62 - 100/62 – 1/64 – 2/64 – 3/64”;
- annotare il quantitativo di gasolio agricolo ceduto, riportando di fianco il numero di fornitura, es. “100 / 4000 – 1 / 4000 – 2 / 4000”;
- individuare le forniture pagate, indicando, in prossimità delle somme consegnate dal referente dell’associazione, la numerazione dell’ordine saldato, es. “7440” “97 – 99 – 100” “5120 1 – 2 ”;
- depennare, in concomitanza del pagamento, le forniture mediante una annotazione.
Al centro della frode, una persona della zona che, avvalendosi di alcuni stretti e fidati collaboratori, prendeva tutte le decisioni relative all’organizzazione delle attività illecite, ai soggetti nei cui confronti cedere il gasolio messo a disposizione dal deposito commerciale ed alla gestione dei capitali.
Il predetto si è adoperato per attribuire fittiziamente ad altri la titolarità di beni e la disponibilità di denaro riconducibili ai sodali, quale profitto o provento dell’attività illecita, tra cui anche un’imbarcazione. La gestione dei depositi clandestini era, invece, affidata al figlio dell’uomo che, a sua volta, si avvaleva di altri sodali.
Uno dei depositi era stato dotato di un sistema di videosorveglianza per controllare il piazzale e le vie di accesso ed a seguito di uno dei sequestri subiti dall’organizzazione era stato acquistato anche un drone per rendere più efficaci le attività di monitoraggio.
30 in totale sono le persone indagate dalla Procura della Repubblica per le seguenti ipotesi di reato:
- associazione a delinquere;
- sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici ed irregolarità nella circolazione dei prodotti soggetti ad imposta;
- falsità materiale ed ideologica in atti pubblici;
- frode in commercio;
- dichiarazione fraudolenta mediante altri artifizi;
- trasferimento fraudolento di valori;
Con il medesimo provvedimento cautelare è stato anche disposto il sequestro di:
- euro 5.152.929,28 quali provento della frode ed oggetto di autoriciclaggio;
- sede operativa del deposito commerciale sito in Orta Nova coinvolto nella frode, con sospensione della licenza di esercizio per il commercio di gasolio;
- 1 autoparco sito in Ordona;
- 2 autovetture e n. 1 imbarcazione a motore;
- 5 furgoni, n. 1 autobotte, n. 2 autocarri e n. 2 carrelli elevatori;
- 77 contenitori e cisterne per carburanti con sistemi di erogazione;
- denaro, disponibilità finanziarie, conti correnti, libretti di deposito beni e altre utilità riconducibili agli organizzatori della frode.
Va precisato che, indipendentemente dal quadro indiziario emerso dalle indagini e che ha dato luogo al provvedimento cautelare eseguito in data odierna, tutte le posizioni degli indagati sono ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e gli stessi non possono essere considerate colpevoli fino al definitivo accertamento con sentenza irrevocabile.
Continuano, gli incontri, della Guardia di Finanza di Campobasso, nelle Scuole, all’insegna della legalità, quale principio di agire secondo la legge e le regole, strettamente connessa al concetto di Cittadinanza Attiva e Responsabile, tra valori civici e società moderna.
Incontri molto proficui, tra Ragazzi e Finanzieri, per coinvolgere, gli Studenti, nella cultura, “a tutto campo”, della sicurezza e della legalità.
Introduzione sulle attività svolte dalla Guardia di Finanza nel settore economico-finanziario, controllo economico del territorio – chiedere sempre lo scontrino fiscale, prima di tutto quale dovere civico –, “Servizio 117”, lotta all’abusivismo e alla contraffazione, contrasto agli sprechi di danaro pubblico, contrasto alla criminalità e agli stupefacenti, ecc., le tematiche affrontate.
Le domande formulate dagli Studenti hanno così permesso di instaurare un dialogo costruttivo, che ha coinvolto tutti i presenti, contribuendo a diffondere e rafforzare il valore della legalità nelle nuove generazioni.
Si è lasciato spazio, altresì, ad una sorta di laboratorio, pratico ed interattivo, molto coinvolgente, con l’esibizione di un’unità cinofila antidroga, delle Fiamme Gialle.
A catturare, poi, l’attenzione dei giovani studenti, anche i mezzi terrestri, navali ed aerei in uso, le specialità operative dei “Baschi Verdi” e, non ultimo, le procedure di reclutamento e formazione della Guardia di Finanza.
Giovani Studenti, per un giorno anche “Finanzieri”!
Altri momenti di formazione ed iniziative culturali, come questi, continueranno, finalizzate a divulgare il forte legame esistente tra sicurezza, legalità e giustizia, a tutela degli interessi dei Cittadini, contro le prepotenze e i soprusi.
La Guardia di Finanza continua ad essere sempre molto attenta al coinvolgimento dei Ragazzi ed al confronto con i più giovani.