Redazione
Claudio Marchisio, centrocampista di spicco della nazionale italiana di calcio, è l'ospite d'onore dell'inaugurazione del Juventus Club "Alessandro del Piero " di Torremaggiore.
La neonata Associazione, guidata da Giuseppe Paradiso, raccoglie i tifosi della squadra torinese più seguita d'Italia, oltre ad organizzare trasferte ed incontri per seguire da vicino le gesta dei calciatori Juventini.
L'appuntamento è per il giorno 24 marzo presso il ristorante Palm Beach a Torremaggiore.
La Polizia di Stato questa mattina ha ricordato, nel 46° anniversario dell'uccisione, il Brigadiere di Pubblica Sicurezza Giuseppe Ciotta, giovane poliziotto originario di Ascoli Satriano (Foggia) insignito della Medaglia d'Oro al Merito Civile "alla memoria" e della Medaglio d’Oro Vittime del terrorismo, ucciso da Prima Linea il 12 marzo 1977 a Torino.
Il brigadiere pugliese Giuseppe Ciotta, detto “Serpico”, che a soli 29 anni aveva già lavorato con il primo Nucleo Speciale Antiterrorismo diretto dal generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa e con l'Ispettorato antiterrorismo del questore Emilio Santillo fu la prima vittima del terrorisimo a Torino e in Piemonte.
Alla cerimonia era presente il Questore della Provincia di Torino Vincenzo Ciarambino in rappresentanza del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, la vedova Michelina Carbonara Ciotta, la figlia Nunzia Ciotta, il magistrato Gian Carlo Caselli con il quale Giuseppe Ciotta aveva collaborato e Giovanni Berardi presidente dell’Associazione Europea Vittime del Terrorismo.
Domani domenica 12 marzo alle ore 11.30 ad Ascoli Satriano (Foggia) ci sarà la cerimonia di ricordo presso il monumento funebre nel cimitero con la presenza delle Forze dell’Ordine, delle istituzioni locali e dei familiari, tra cui Potito Perruggini Ciotta anche in qualità di presidente dell’Osservatorio “Anni di piombo” per la Verità storica.
nota congiunta di Fratelli d’Italia, Forza Italia – PPE, Italia al Centro, Lega, Civica Per Torremaggiore.
“I gruppi politici e le segreterie cittadine del centrodestra torremaggiorese (composto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Italia al Centro, Lega, Civica Per Torremaggiore e gruppo indipendente) nella serata del 10 marzo 2023 hanno ufficialmente avviato il percorso comune per una coalizione unitaria che proponga soluzioni condivise in vista delle future elezioni amministrative del 2024.
C’è la volontà di creare insieme questo percorso alternativo per la costruzione di una coalizione di governo unita, forte e allargata a tutte le forze civiche, popolari, moderate, liberali e conservatrici che si sentono alternative al centrosinistra e al M5S.
Il dato politico acquisito è quello di operare con una coalizione unitaria di centrodestra per governare e rilanciare la nostra Torremaggiore. Dobbiamo archiviare la fallimentare gestione dell’Amministrazione comunale uscente. Occorre ripartire con una nuova visione per dare risposte concrete ai nostri ai giovani, ai fragili, agli agricoltori, agli artigiani, ai commercianti ed alle piccole e medie imprese locali.
La coalizione sta lavorando per scegliere una guida autorevole in modo da assicurare alla nostra Torremaggiore una gestione sana e libera del Comune in grado di sostenere le sfide economiche e sociali dei prossimi anni”.
«Siamo preoccupati per l’Ufficio del Giudice di Pace: all’interrogazione di Fratelli d’Italia, il sindaco non ha dato nessuna risposta né soluzione». Il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale, Nicola Netti, commenta così l'esito dell'iniziativa del gruppo meloniano, discussa lunedì scorso.
L'interrogazione di Fratelli d'Italia puntava a difendere l'ultimo presidio di giustizia e legalità sul territorio, dopo che il Governo Monti nel 2012 privò Cerignola del tribunale. Undici anni fa, si assistette alla soppressione di oltre 660 uffici del Giudice di Pace, di 220 sezioni distaccate di tribunale e di 31 tribunali, con conseguente riduzione del numero degli uffici ordinari, rideterminazione delle piante organiche e redistribuzione del personale di magistratura e amministrativo. Successivi trasferimenti, reintegri e pensionamenti hanno lasciato l'ex tribunale con soli 2 amministrativi, con conseguente inefficienza del servizio per le tante pratiche evase da scarso personale.
«In Aula – conclude Netti – il sindaco ha solo spostato l'attenzione sul riordino dei tribunali, al vaglio del Governo centrale, senza di fatto offrire prospettive all’Ufficio del Giudice di Pace, che nei prossimi mesi rischia seriamente di soccombere, accrescendo i disagi di avvocati e cittadini dell'intero territorio».
Una Messa per la pace in Ucraina e per le vittime della guerra.
È questo l’invito che il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa ha promosso in occasione dell’anniversario dell’invasione russa e che la Conferenza Episcopale Italiana ha rilanciato alle Diocesi d’Italia.
Un invito recepito anche dall'Arcidiocesi di Foggia – Bovino che ha chiesto alle parrocchie di celebrare una Messa con questa intenzione. In Cattedrale, questa mattina, 10 marzo 2023, l’Arcivescovo Metropolita, mons. Vincenzo Pelvi, ha presieduto l’Eucarestia alla presenza dei ragazzi di varie scuole della città tra cui l’Istituto di Cultura e di Lingue “Marcelline”, la scuola “San Giuseppe” e il “Piccolo Seminario”. Mons. Pelvi ha invitato i presenti a “non guardare da un’altra parte, perché in questo mondo ci stiamo abituando alla cultura dell’indifferenza.gI giovani sono il segno eloquente della prossimità, che si fa mano tesa, abbraccio, conforto e dono specialmente in questo momento storico precario e difficoltoso.
Ogni gesto di gentilezza e vicinanza diventa importante, ogni goccia è indispensabile. Il Cristianesimo è il contrario della matematica: più si divide e più si ha. In particolare, la prima cosa che un giovane ascolta è il cuore, che risveglia pensieri e parole perché diventino desideri e azioni di pace.
L’invito conclusivo è di non lasciarsi afferrare dallo sconforto, ma scegliere quella fraternità che costruisce il bene del mondo con la cultura della cura.
Con i giovani si è sempre pronti per una nuova alba di pace”.
Alla guida dell’Associazione in qualità di presidente del PRIS c'è l'Avv. Patrizia Lusi, in rappresentanza del Paesaggio agrario di olivastri storici del Feudo di Belvedere in Puglia.: “Un nuovo interlocutore in campo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dell’agricoltura tradizionale salvaguardando il patrimonio agricolo paesaggistico ed alimentare quale volano di sviluppo locale sostenibile”
Comprendono mari e monti lungo tutto lo Stivale i 25 paesaggi iscritti al Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali del MASAF che si uniscono in matrimonio con la costituzione della loro Associazione: un’iniziativa che nasce dal basso e coinvolge territori eterogenei da nord a sud accomunati dalla presenza di un’attività agricola di tipo tradizionale che da decenni lega cultura e natura
Omaggio ai custodi dell’agricoltura tradizionale ed eroica dei nostri territori più belli: nasce oggi ad Arezzo l’Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico, PRIS nel suo acronimo. Dalle Colline Vitate del Soave (VR) agli Oliveti terrazzati di Vallecorsa (FR), dal paesaggio della Bonifica Leopoldina in Valdichiana (AR) ai limoneti di Amalfi (SA), dalle Colline di Conegliano Valdobbiadene paesaggio del Prosecco Superiore (TV) al Paesaggio Agrario della Piana degli Oliveti Monumentali di Puglia (BR), dalle Terre di Gresta (TN) al Paesaggio policolturale del Mandrolisai i vigneti di Atzara e Sorgono (NU), dal Paesaggio della bonifica romana e dei campi allagati della piana di Rieti (RI) fino ai muretti a secco che contraddistinguono le coltivazioni tradizionali sull’Isola di Pantelleria (TP), passando per la Fascia olivata tra Assisi e Spoleto (PG) e il paesaggio policolturale di Trequanda (SI): 25 dei 27 paesaggi rurali storici iscritti al Registro Nazionale si costituiscono ufficialmente in Associazione.
L’iniziativa arriva a seguito del primo Congresso dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico tenutosi a Firenze nell’autunno del 2021 e della firma del Protocollo di Intesa firmato a Roma, presso il MiPAAF, a luglio 2022 tra tutti gli enti rappresentanti dei singoli territori. Alla guida dell’Associazione in qualità di presidente Patrizia Lusi in rappresentanza del Paesaggio agrario di olivastri storici del Feudo di Belvedere, in Puglia. Nel direttivo, insieme alla Lusi, dieci membri del Coordinamento Nazionale individuati ad assicurare un’equa rappresentatività geografica e di “genere”. Il funzionamento del nuovo ente del terzo settore sarà garantito da una Segreteria dedicata afferente alla Cattedra UNESCO “Paesaggi del patrimonio agricolo” diretta dal Prof. Mauro Agnoletti in qualità di Chairholder.
In termini di mission, l’Associazione PRIS darà voce a quell’agricoltura espressione delle nostre radici culturali intrinsecamente legate al territorio e all’opera dell’uomo in una prospettiva di tradizione che può guidare la transizione glocale sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. Un nuovo organismo che si porrà, pertanto, come interlocutore istituzionale a livello regionale e nazionale auspicando nonché rivendicando il mantenimento, la tutela e la promozione del patrimonio agricolo di tipo tradizionale partendo dal riconoscimento dell’opera dei custodi così come protagonisti dei territori: gli agricoltori.
I 25 paesaggi storici rappresentano altrettanti esempi di agricoltura sostenibile a testimoniare l’interrelazione armonica tra uomo e natura basata sulla reciprocità capace di farsi motore di sviluppo dell’economia locale. Numerosi i prossimi appuntamenti che vedranno protagonista la neo-costituita Associazione tra cui un evento pubblico di livello nazionale da organizzarsi ad Amalfi (SA) entro l’anno.
Le Fiamme Gialle del capoluogo pugliese, coordinate dal I Gruppo Bari, hanno intensificato nei primi mesi del corrente anno l’azione ispettiva nei confronti degli operatori economici operanti nella Città Metropolitana di Bari, al fine di individuare e reprimere i fenomeni illeciti connessi all’impiego di manodopera irregolare e/o in nero.
In particolare, il Nucleo Operativo Metropolitano Bari, le Compagnie di Altamura, Molfetta, Monopoli e le Tenenze di Bitonto, Gioia del Colle, Mola di Bari e Putignano, hanno orientato i propri sforzi operativi in tutti i settori economici, dalle attività commerciali (gestite da soggetti italiani e stranieri), ai liberi professionisti e, nel fine settimana e nelle fasce orarie serali e/o notturne, ai locali della “movida”.
I Finanzieri hanno effettuato i controlli all’esito di specifici approfondimenti, eseguiti sulla base delle risultanze emerse nel corso del quotidiano controllo economico del territorio e da specifiche analisi di rischio.
I controlli hanno interessato complessivamente n. 85 operatori economici, con la contestazione di violazioni per 48 lavoratori “in nero” e 10 lavoratori irregolari nei confronti di 22 datori di lavoro.
Nel corso delle operazioni di servizio, 295 sono stati i dipendenti complessivamente identificati, la cui posizione, per la maggior parte dei casi, è ancora in corso di approfondimento.
I 22 imprenditori verbalizzati dovranno provvedere alla liquidazione delle contribuzioni previdenziali ed assicurative evase e alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro irregolari.
Le attività di servizio sopra segnalate costituiscono un’ulteriore testimonianza della costante azione di vigilanza posta in essere dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari a tutela dei lavoratori, volta al contrasto del “lavoro nero” che risulta essere una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.
Dal 10 al 16 luglio l’iniziativa aperta a gruppi organizzati provenienti da tutta Italia. Iscrizioni aperte.
Un campo di formazione e lavoro per far respirare ai più giovani “Il fresco profumo della libertà”, per far conoscere progetti di inclusione sociale e lavorativa per persone fragili, per avvicinare ragazzi e ragazze ai temi della valorizzazione e promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Dal 10 al 16 luglio 2023 Terra Aut sarà scandita dal ritmo dei passi e dell’impegno dei giovani che parteciperanno al campo della legalità “Il fresco profumo della libertà – trasformare l’orrore in bellezza” organizzato dalla cooperativa sociale Altereco nell’ambito di “E!State Liberi! - Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati”, il progetto promosso da Libera finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei/delle partecipanti sui temi dell'antimafia sociale. Le iscrizioni per partecipare all’iniziativa sono aperte e possono iscriversi gruppi organizzati, ovviamente anche dalla Puglia.
I partecipanti, quindi, vivranno una settimana di lavoro e di formazione sui terreni gestiti da Altereco e sottratti ad uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana, che oggi sono diventati avamposto di legalità, economia sostenibile, lavoro regolare, sviluppo. Il gruppo sarà impegnato nel lavoro attraverso attività, ma anche di cura ed abbellimento del bene; sarà dedicato un approfondimento su agromafie e caporalato; i volontari incontreranno familiari delle vittime di mafia, con focus dedicato sull’importanza della memoria e delle storie dimenticate o sconosciute; ci sarà un approfondimento sulle mafie del territorio dal passato ad oggi, con riferimento alle operazioni che hanno portato alle confische dei beni oggi riutilizzati. «Sarà anche un campo di conoscenza delle azioni di rinascita e dei semi di speranza che negli ultimi otto anni stanno germogliando sulle nostre terre con economie alternative sostenibili ed esempi di filiere pulite» spiegano da Altereco. «Partecipare al campo è regalarsi un’esperienza significativa di
impegno sul campo per lasciare la propria traccia, conoscere, acquisire maggiore consapevolezza delle opportunità di lavoro e riscatto sociale che il riutilizzo sociale di un bene liberato dalle mafie può generare».
L’obiettivo del campo “E!State Liberi!, dunque, è anche quello di far comprendere ai partecipanti l’importanza della legge 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie, le attività, i progetti avviati, gli inserimenti lavorativi di persone in fragilità sociali resi possibili grazie all’agricoltura sociale che in questi anni ha coinvolto ex-detenuti, migranti sottratti dalla piaga del caporalato e dello sfruttamento, persone provenienti dalla giustizia riparativa. Percorsi di inclusione e rinascita avviati anche grazie ai protocolli di intesa con l'Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia, il Tribunale di Foggia, la Caritas diocesana.
Le attività di accoglienza sono state programmate in stretta collaborazione con le istituzioni locali durante gli incontri avvenuti in Prefettura nei giorni scorsi, a cui avevano partecipato il direttore sanitario della Asl Brindisi, Vito Campanile, e il direttore del 118, Massimo Leone.
“Stringersi la mano è un modo per dare il benvenuto anche a chi non parla la stessa lingua”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che, giunto sulla banchina per verificare operazioni di accoglienza, ha avuto modo di salutare uno per uno i migranti.
“Voglio ringraziare il Prefetto La Iacona per la sua regia straordinaria in questa, come anche in altre occasioni. Verrebbe da dire che non è difficile fare tutto per bene, anche se ci vuole tanta professionalità, tanto addestramento. Le operazioni più semplici in questi casi possono diventare complesse. Qui a Brindisi i vari livelli della Repubblica, lo Stato, la Regione, le Aziende Sanitarie, la Protezione civile, le Forze dell’Ordine, il Comune, si sono tra di loro coordinati con grande naturalezza secondo un principio di collaborazione leale, che ha sempre funzionato e che contraddistingue la Puglia. La mia gratitudine e il mio benvenuto a queste persone – ha aggiunto Emiliano - che vengono da posti terribili, dove si muore di fame, di ingiustizia, di guerra, di violenza. Nessuno lascia il proprio paese se non c’è una situazione di disperazione”.
“Ho un’esperienza ultradecennale in materia di investigazioni criminali di flussi migratori, da quando ero nelle Procure di Bari di Brindisi. Se non avessimo avuto i visti, i passaporti e i biglietti d’aereo e sui traghetti, non avremmo mai potuto cominciare le indagini. Tracciare l’arrivo delle persone è fondamentale per capire chi è buono e chi è cattivo. Se invece si costringono tutti, i buoni e i cattivi, ad utilizzare gli scafisti, è evidente che questi scafisti fanno affari ed è impossibile fermarli con le pene stabilite dal governo, che oltretutto saranno difficili da applicare, e in un certo modo anche ingiuste, perché talvolta gli scafisti sono disperati come quelli che vengono trasportati. E chi prende i soldi sono soggetti nell’ombra che non si sporcano le mani.
Quindi – ha concluso Emiliano - occorre utilizzare la tecnica che abbiamo sempre utilizzato: rendere possibile il viaggio, sia pure nelle difficoltà. Altrimenti il viaggio diventa un traffico illecito, come la droga o come le armi, e dunque oggetto di sfruttamento da parte della criminalità organizzata”.
Sul molo di S. Apollinare, questa mattina, ha seguito tutte le operazioni anche il Commissario straordinario della Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni. "Al di là delle riflessioni e strumentalizzazioni, legate al tema dei migranti - ha detto Gorgoni - è un'umanità in viaggio che ha bisogno di accoglienza e in qualche caso di assistenza sanitaria. Circa quindici persone, tra cui qualche bambino e una donna incinta al settimo mese, sono state visitate oggi dagli operatori sanitari del posto medico avanzato".
Il direttore del 118, Massimo Leone, ha sottolineato che "lo sbarco dei migranti è stato preparato con un aggiornamento costante a cura del personale sanitario di bordo. Abbiamo trattato quindici persone: una donna incinta al settimo mese che è stata sottoposta a ecografia per accertare le buone condizioni di salute del bambino; alcuni migranti erano affetti da scabbia, cinque presentavano ustioni: per uno è stato necessario il trasferimento al Centro Ustioni dell'ospedale Perrino per una consulenza, ma è già stato dimesso".
Il posto medico avanzato del 118, utilizzato per le maxi-emergenze, è stato allestito nelle prime ore della mattina di oggi, 10 marzo, con 14 posti letto, di cui la metà di terapia subintensiva, e attrezzato come ospedale da campo con un'équipe di quattro medici, sei infermieri e dieci soccorritori. Sulla banchina erano presenti anche due ambulanze.
Olio Capitale 2023 di Trieste apre oggi i battenti e la Puglia con le sue Città dell’Olio di Puglia è già protagonista indiscussa di una manifestazione fieristica altamente specializzata e dedicata agli Oli EVO tipici e di qualità, in programma sino a domenica 12 marzo.
il Sindaco di San Severo, Avv. Francesco Miglio, e l’Assessore all’Agricoltura, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“Alla XV edizione della Fiera Internazionale “Olio Capitale”, a Trieste, da oggi 10 al 12 marzo 2023, la nostra Città è presente -per il secondo anno consecutivo- unitamente alle altre città dell’olio: Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Castellana-Grotte, Corato, Mattinata, Minervino Murge, Sannicandro di Bari.
San Severo, infatti, è presente nel padiglione Puglia, uno spazio espositivo di oltre 300 mq, allestito con il sostegno della nostra Regione.
Ci fa piacere elencare le importanti aziende locali che saranno ospiti dello spazio istituzionale “Città di San Severo”:
“TENUTA VALENTINO”, “OLIO DUE D”, “OLIVETO SPIAVENTO”, “MIO PADRE E’ UN ALBERO”, “PODERE SERRAGLIO”, “CINZIA OLEARIA”, “L’ALBERO DELLA VITA”, “TERRE SANSEVERESI”, “ORO DEL TAVOLIERE”, “FRANTOIO DAUNO”, “OLEIFICIO SCIROPPO”, “DONNALISA SRL” e “L’EXTRAVERGINE MONTAGANO”, invece le aziende “TERRE SANSEVERESI”, “L’EXTRAVERGINE MONTAGANO”, “TENUTA VALENTINO” e “OP TERRE D’ULIVI”.
Le indicate imprese potranno, così, esporre direttamente con un loro stand i loro pregevoli prodotti, rappresentando più che degnamente il nostro importante comparto olivicolo.
Si tratta di un ineludibile appuntamento, al quale non potevamo mancare, perché ci consente di mettere al centro la nostra storia, dando il giusto rilievo alla grande e fondamentale vocazione agricola che ci contraddistingue da secoli.
Il nostro olio non teme confronti con la produzione di altre lodevoli realtà locali, anche per l’importante lavoro svolto dalle aziende di San Severo, un impegno che ha indiscutibilmente elevato la qualità del prodotto e che ha rassicurato l’intero settore agricole sulle prospettive di sviluppo.
Sarà presente all’evento fieristico, in rappresentanza di questa Civica Amministrazione, anche il Consigliere Comunale Michele de Lilla, che segue, da circa quattro anni, le attività ed i progetti della Associazione Nazionale Città dell’Olio. E’ anche grazie al suo impegno che oggi siamo protagonisti della Fiera Internazionale “Olio Capitale”, di questa prestigiosa vetrina per gli oli EVO di San Severo, di un evento che può rappresentare un grande trampolino per la promozione dell’Olio di Peranzana.
Siamo certi che da Trieste, grande porto della Mitteleuropa, i nostri prodotti sapranno conquistare l’Europa e-perché no?- il mondo”.
Nell'occasione, la Regione Puglia ha presentato il primo portale regionale dedicato alle produzioni olivicole pugliese, Pentassuglia: “PugliaEVOWorld sarà un hub virtuale per sostenere le imprese e le nostre produzioni di qualità”.
“Siamo certi avere prodotti oleari di eccellenza e non abbiamo paura di competere - ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, a margine della prima giornata della 15esima edizione del Salone degli oli extravergine tipici e di qualità -. Oggi a Trieste affermiamo il valore e la qualità delle nostre produzioni e lo facciamo con la forza dell’unione e dell’aggregazione dei territori e delle imprese, grazie al coordinamento regionale Città dell’Olio e alle nostre organizzazioni di categorie olivicole”.
Sono in totale 14 le Città dell’Olio pugliesi e le loro imprese espositrici presenti con il sostegno della Regione Puglia in uno spazio fieristico dedicato di circa 300 mq, decisamente raddoppiato rispetto al precedente anno. Si tratta delle Città di Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Corato, Mattinata, Minervino Murge, Sannicandro di Bari, San Severo, Biccari, Giovinazzo, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Trinitapoli.
“Il settore olivicolo pugliese con le sue produzioni olearie di qualità - ha tenuto a ribadire Pentassuglia - meritano tutto il supporto in termini di promozione e valorizzazione perché possano ampliare ed espandere i propri mercati di riferimento. I cambiamenti climatici, il rincaro dei costi energetici, tra gli effetti nefasti del conflitto russo ucraino e una fitopatia, la Xylella, con la quale stiamo da anni facendo I conti, hanno messo a dura prova la tenuta delle imprese olivicole pugliesi che, nonostante tutto, hanno registrato un aumento dell’export di del 40% in quest'ultimo anno. È un dato più che significativo che ci spinge, come Regione, con il nostro Assessorato all’Agricoltura, a dedicare sempre più e meglio risorse e azioni strategiche che migliorino il posizionamento delle nostre imprese e che contribuiscano ad accrescere riconoscibilità e valore di un prodotto, l’olio evo di Puglia, che è garanzia di salute, di alimentazione corretta e, come amiamo sottolineare, segreto di una lunga vita felice”.
“A tal proposito il progetto Puglia Good World, dedicato alla valorizzazione e alla promozione digitale ci ha consentito, nell’ambito del nostro percorso di valorizzazione e promozione digitale delle produzioni agroalimentari, di lanciare prima PugliaWineWorld, dedicato al vino, e quest’oggi, in occasione di questa bellissima manifestazione, presentiamo PugliaEVOWorld. Si tratta del primo hub virtuale con il quale tutte le aziende olivicole pugliesi, indipendentemente dalla loro dimensione e struttura, avranno l’opportunità di farsi conoscere e accedere soprattutto ai mercati fuori confini nazionali”.
PugliaEVOWorld, come approfondito nel corso del talk pomeridiano organizzato in fiera, si presenta con una sezione istituzionale dedicata alla filiera olivicola, con informazioni tecniche sulle peculiarità dei prodotti e le sulle cultivar, più numerosi itinerari e ricette, che guideranno gli utenti alla scoperta dell’olio EVO di Puglia. Il database delle aziende di settore raccoglierà, invece, le schede individuali delle imprese olivicole, catalogate rispetto alle diverse tipologie di prodotti e di produzioni, ogni scheda conterrà le principali caratteristiche, il link al proprio sito istituzionale e al proprio eventuale sito di e-commerce
L’area fieristica dedicata alla Puglia, inoltre, si è animata, già in questa prima giornata, con numerose attività, incontri, ma anche laboratori di degustazione (in totale dieci nel corso della fiera), curati da Paolo Leoci dell’Accademia dei Tipici”, che hanno consentito di far conoscere proprietà organolettiche delle principali varietà di oli Evo di Puglia, messi a confronti con altri di regioni diverse d’Italia, nello stretto connubio con i prodotti tipici della tradizione enogastronomica pugliese. Questa mattina, in particolare, il laboratorio è stato dedicato all’olio extra vergine pugliese da cultivar coratina, in abbinamento alla stracciatella e ai pomodori varietà Regina da Serbo di Torre Canne (Br).