Redazione
Dal prossimo giovedì 16 marzo prenderà il via il ciclo di incontri “Nuovi Futuri”, progetto sviluppato da ARCI Viceversa in partenariato con il Comune di Foggia ed ARCI Comitato Provinciale Foggia.
Gli incontri verteranno sulla tematica dell’antimafia sociale contrapposta al fenomeno mafioso che da anni attanaglia la città di Manfredonia ed il resto della Capitanata.
Prendendo iniziativa dai risultati emersi dalla compilazione del questionario anonimo disponibile a questo link (https://forms.gle/RdXTeGe8dZF3SVhb6), i relatori invitati raccoglieranno le informazioni affinché vengano gettate le basi di una prima ricerca sociologica sul tema, contribuendo in questo modo a concretizzare un’esaustiva definizione dei fenomeni di mafia ed antimafia.
Ampio sarà il parterre di ospiti che relazioneranno durante i tre appuntamenti in programma presso le Ex Fabbriche San Francesco. Ad introdurre ogni singolo incontro sarà la Presidente di ARCI Viceversa Rosa Gentile. Al suo fianco interverranno autorevoli rappresentanti del terzo settore, professionisti e rappresentanti dell’amministrazione locale come il Sindaco Gianni Rotice, la Presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia Giovanna Titta ed i consiglieri comunali.
A concludere il ciclo di incontri sarà il sociologo Leonardo Palmisano, da anni impegnato in prima persona nella diffusione di buone pratiche di antimafia sociale.
L’intera cittadinanza è invitata.
Domani, 10 marzo, alle ore 9.30, al Petruzzellì la presentazione pubblica alle parti sociali della programmazione europea per la Puglia, mentre oggi si è svolta la riunione del comitato di sorveglianza dei fondi UE 21-27. Sono intervenuti tra gli altri per la Regione Puglia il vicepresidente Piemontese, la consigliera delegata Di Bari e l’assessore Leo.
La sintesi.
“La Regione Puglia, tutta la Puglia farà la sua parte riconoscendosi nelle parole enunciate dalla Commissaria europea per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, e dal Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, circa il fatto che la riduzione delle disparità territoriali è fondamentale per una crescita equilibrata che vada a beneficio di tutti e la necessità di conseguire gli obiettivi del pilastro europeo dei diritti sociali per il 2030 in materia di occupazione, apprendimento degli adulti e riduzione della povertà”.
Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, aprendo, stamattina, i lavori del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo FESR - FSE+ 2021-2027 della Regione Puglia, un programma con una dotazione finanziaria complessiva che arriva a 5 miliardi 577 milioni 271 mila 656 euro, di cui 4 miliardi 426 milioni 728 mila e 737 euro per il Fondo europeo di sviluppo regionale e 1 miliardo 150 milioni 542 mila e 919 euro per il Fondo sociale europeo Plus, come si denomina, nel ciclo 2021-2027 che parte oggi, il principale strumento finanziario con cui l’UE sostiene l’occupazione e promuove la coesione economica e sociale negli Stati membri.
Nel salutare ciascuno dei 57 componenti del Comitato di Sorveglianza, a partire dai rappresentanti della Direzione Generale Politica regionale e della DG Occupazione della Commissione europea, Piemontese ha voluto sottolineare con particolare energia “quanto sia corale l’impegno che stiamo assumendo e quanto sia necessario non stancarsi mai di confrontarsi alla pari, affrontando anche il confronto critico, con il partenariato economico e sociale che rappresenta il corpo vivo della società pugliese”.
Il vicepresidente ha voluto ricordare che la nuova programmazione dei fondi europei comincia il 9 marzo e “proprio un 9 marzo di tre anni fa, il governo italiano disponeva il primo lockdown nel tentativo di arginare i contagi del COVID-19 che andavano diffondendosi”.
“La programmazione dei fondi europei di sviluppo e investimento 2021-2027 deve procedere insieme alla realizzazione del PNRR con cui è l’Italia intera a cercare di cogliere la storica occasione di modernizzarsi e entrare nella nuova epoca che si è aperta a livello mondiale dopo lo choc della pandemia”, ha precisato Piemontese, aggiungendo che “dobbiamo immaginare i fondi europei e i fondi PNRR come la doppia elica a spirale del DNA che deve rigenerarci”.
“Abbiamo la doppia responsabilità di non sciupare la congiunzione storica tra strategia europea, strategia nazionale e strategie regionali”, ha osservato il vicepresidente della Regione Puglia sottolineando l’auspicio “che sappiamo fare vivere e materializzare uno dei pilastri della politica di coesione e, cioè, il fatto che siano politiche regionali e politiche ‘place-based’: non distribuiscono solo soldi, incitano un intero contesto a mobilitarsi mettendo a frutto le specifiche caratteristiche sociali, culturali e istituzionali, coinvolgendo le comunità locali, mettendo a frutto le conoscenze che si affinano nelle università, nelle scuole, nei centri di ricerca, nelle attività creative, nelle imprese che investono in ricerca e sviluppo, chiamando alla collaborazione tutti gli attori di un territorio e promuovendo la cooperazione tra istituzioni”.
“È crescita vera e duratura, se è crescita complessiva – ha concluso Piemontese – e perciò apriamo oggi un cantiere di cooperazione che, per essere efficace, non può rischiare di fare saliti indietro pensando a centralizzare quello che è nato per essere elaborato, realizzato e valutato laddove l’Unione Europea ha deciso di investire per superare debolezze e creare sviluppo”.
“Quello di oggi è un momento importante per la Puglia - dichiara la consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari - molto atteso dagli operatori e dai cittadini. Ripartiamo con la nuova programmazione e questo significa nuovi bandi, nuove risorse, nuove opportunità, per ripartire dopo di pandemia che ha visto purtroppo mortificate la nostra economia e le nostre attività. L’auspicio è che questa possibilità che oggi ci viene data possa essere colta appieno dalle amministrazioni che si dovranno impegnare ulteriormente non soltanto nella spesa dei fondi PNR ma anche dei fondi della nuova programmazione europea”.
“La Regione Puglia si conferma una delle regioni che è riuscita, nel tempo, a strutturare un dialogo forte tra il sistema di impresa, il mondo delle rappresentanze sindacali, il terzo settore e le istituzioni locali. - ha detto l’assessore alle Politiche per il Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo - Un modello di condivisione che ci ha consentito, nel corso delle diverse programmazioni comunitarie, non solo di avere un’ottima capacità di spesa ma soprattutto di farlo nel modo giusto.
Oggi, più che in altre fasi storiche, è necessario potenziare la capacità di gestire in modo concreto i fondi, ponendosi obiettivi importanti e misurabili non solo sulla capacità di spesa ma sui risultati raggiunti. Alla base di questi obiettivi ci deve necessariamente essere l’uomo, con i suoi bisogni e le sue necessità. Questa è la priorità assoluta. Dobbiamo cogliere l’opportunità della nuova programmazione e sulla base di quelli che sono stati i risultati della vecchia, captare le necessità, le rimodulazioni che rispondano a una società che negli ultimi anni ha vissuto importanti cambiamenti economici e sociali. Dobbiamo lavorare per accrescere i tassi di occupazione, per assicurare un lavoro di qualità che sia in grado di rispondere a un mercato sempre più esigente e al tempo stesso di tutelare i lavoratori anche fornendo loro nuove competenze. È necessario combattere le discriminazioni di qualsiasi tipo, migliorare l’inclusione lavorativa dei disabili, delle donne, facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Questo percorso, già avviato, sono certo troverà in questa nuova fase la sua realizzazione”.
Per Rocco De Franchi, responsabile della Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia: "la comunicazione del nuovo PR sarà multicanale e orientata alle persone. Oltre ai media tradizionali punteremo molto sul digitale e sugli eventi in presenza. Sarà una lunghissima e continua iniziativa partecipata di tutta la comunità pugliese, non solo degli addetti ai lavori. Mostreremo a tutti come l’Europa, attraverso la Regione Puglia, può cambiarci in meglio la vita".
Il 6 marzo c.a. una delegazione della Fondazione Nuova Specie ETS ha incontrato a Roma il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Un incontro ricco e positivo.
La delegazione, rappresentata da Raffaele Cimetti, presidente della Fondazione e sociologo, Fabio Rossi, esperto in comunicazione e relazioni istituzionali, Melissa Bonfanti, storica dell’arte, e Barbara Loiacono, filosofa, aveva già chiesto al precedente Ministro della Cultura un interessamento rispetto alla valenza culturale della Fondazione Nuova Specie, senza tuttavia ricevere risposta. Avendo fatto nuovamente richiesta al nuovo Ministro, la Fondazione ha ottenuto l’appuntamento anche grazie alla intermediazione della Presidenza del Consiglio.
Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha accolto la delegazione della Fondazione nel suo ufficio, mostrando interesse, curiosità, e disponibilità. La delegazione, infatti, ha donato al ministro una copia del catalogo “Il Mosaichaos delle meraviglie”, che illustra una delle opere di “Weltanschart” presenti al Villaggio Quadrimensionale, a Troia (FG), sede della Fondazione Nuova Specie. Il neologismo “Weltanschart”, ideato da Mariano Loiacono, è una sincrasi tra la parola Weltanschauung - che significa Welt-Mondo e Anschauung-visione - e la parola Art, che in tutte le lingue neolatine significa “arte”, e caratterizza opere che, oltre al valore estetico, mirano a trasmettere una visione dinamica dell’esistenza, una teoria-rappresentazione di senso dell’universo.
Dopo l’incontro col ministro, la delegazione della Fondazione ha incontrato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, facendogli dono della pubblicazione del Mosaichaos e invitandolo a visitarlo di persona, date le sue numerose competenze in ambito artistico. Il sottosegretario ha manifestato interesse a fare visita dal vivo a questa particolare ed innovativa opera d’arte di Weltanschart. Il Mosaichaos, infatti, realizzato da oltre trecento persone nell’ambito di un vero e proprio laboratorio antropologico, manifesta caratteristiche di innovazione nella realizzazione mosaicale, sia dal punto di vista tecnico che da punto di vista teorico, rappresentando un vero e proprio capolavoro unico nel suo genere, di recente anche riconosciuto e apprezzato dalla Commissione Italiana per l’Unesco.
Uno degli ambiti in cui opera la Fondazione Nuova Specie, infatti, è quello artistico, con la sperimentazione avanzata della Weltanschart, un nuovo modo di intendere l’arte partendo da un nuovo punto di vista sulla esistenza.
La Fondazione Nuova Specie già dagli anni Sessanta, grazie alla ricerca sul campo di Mariano Loiacono, fondatore della Fondazione ed esistenziologo globale, ha elaborato un nuovo punto di vista: il “quadricettore”, cioè un “recettore del globale” composto da quattro livelli di conoscenza.
A seguito del mutamento antropologico avvenuto dopo la seconda guerra mondiale, il punto di vista alla base dei tanti “villaggio-mondo” si è frantumato per far posto ad un “mondo villaggio” globalizzato caotico e frammentato. Il disagio di oggi, diffuso a tutte le fasce di età, appartenenze, culture, stili di vita, è un chiaro segno del fatto che manca un punto di vista che dia un nuovo senso all’esistenza e all’universo in cui siamo inclusi, e che metta insieme le parti opposte- frantumate per formare un intero nel rapporto con se stessi, nei rapporti forti, nel rapporto con i gruppi.
Partendo da questo nuovo punto di vista “globale”, che tende a fare una conoscenza ontologica- strutturale e dinamica dell’esistenza e dell’universo, la Fondazione Nuova Specie propone, rileggendoli, numerosi corsi di formazione su diversi ambiti esistenziali: la coppia, il rapporto genitori-figli, l’economia, l’adolescenza, il sapere mitopoietico, il sapere religioso, il sapere scientifico e quello filosofico, ecc., presentandosi come un vero e proprio ente culturale di teoria- prassi avanzata. La teoria, infatti, è strettamente collegata a sperimentazioni prassiche per modificare i modelli alla base di tutti gli ambiti esistenziali. La Fondazione Nuova Specie è stata anche riconosciuta come ente di formazione da parte del Ministero della Pubblica Istruzione all’interno della piattaforma SOFIA.
La visita al Ministero della Cultura è stata quindi una importante occasione per far conoscere la Fondazione Nuova Specie nei suoi tanti aspetti culturali, e ha generato nei delegati stimolanti prospettive, come quella di organizzare nei prossimi mesi una giornata di approfondimento sul tema della “Weltanschart”, richiedendo il patrocinio del Ministero della Cultura ed invitando il sottosegretario Vittorio Sgarbi e diversi rappresentanti istituzionali in ambito accademico e artistico.
nota dal Ministero dell'Interno.
"La prefettura di Crotone dal giorno del naufragio ha assicurato assistenza ai superstiti e alle famiglie delle vittime.
La Prefettura inoltre ha assicurato il supporto necessario alle amministrazioni locali ai fini della inumazione delle salme o del loro trasferimento presso altre località del Paese o all’estero, dopo la necessaria e complessa attività svolta dal comune di Cutro per la redazione dei certificati di morte e dei passaporti mortuari.
Per le spese relative alle onoranze funebri e di immediata assistenza, è stata assicurata copertura con fondi del Ministero dell’Interno.
Ha assicurato, inoltre, d’intesa con la regione Calabria, ospitalità presso strutture alberghiere a circa una ottantina di parenti delle vittime. I superstiti sono stati ospitati in una prima fase nel CARA di Crotone e successivamente nelle stesse strutture alberghiere in cui erano ospitati i loro parenti.
Al fine di agevolare i contatti con i superstiti e le famiglie delle vittime, sono stati inviati a Crotone rappresentanti del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione che sono stati affiancati da quelli dell’UNHCR e dell’UCOI, i quali hanno tenuto colloqui individuali con tutti i parenti delle vittime anche al fine di poter il più rapidamente possibile soddisfare le richieste degli stessi riguardanti il trasferimento delle salme.
Nella serata di ieri, grazie all’attività di mediazione svolta dai predetti funzionari, i parenti delle vittime hanno rimosso il blocco stradale e permesso l’uscita di alcuni carri funebri diretti a Bologna.
Delle 72 vittime:
- il 6 marzo 2023, una salma di nazionalità afghana è stata inumata nel cimitero di Crotone;
- il 7 marzo 2023, una salma di nazionalità tunisina è stata rimpatriata in Tunisia, una salma di nazionalità afghana è stata rimpatriata in Germania e 4 salme sono state rimpatriate in Pakistan;
- l’8 marzo 2023, sette salme sono state trasferite presso il cimitero musulmano di Bologna.
Nella giornata di domani è in programma il trasferimento di 8 salme alla volta della Germania ed è in fase di preparazione il trasferimento di 16 ulteriori salme verso l’Afghanistan. Quest’ultimo trasferimento, organizzato da un’agenzia di onoranze funebri tedesca, prevede il passaggio delle salme attraverso la Turchia e, da lì, in Afghanistan d’intesa con i familiari delle vittime ivi presenti.
Completati questi trasferimenti, resterebbero da trasferire ancora 34 salme per le quali sono in corso interlocuzioni tra i funzionari di questo Ministero inviati sul posto ed i familiari delle vittime.
In merito a tutta la vicenda vanno considerate le difficoltà oggettive del trasferimento delle salme in Afghanistan".
La deputata pugliese componente della commissione bilancio è prima firmataria di un emendamento al decreto legge.
«Ferme le ipotesi di dolo è in ogni caso escluso con riguardo ai cessionari, il sequestro preventivo a chi ha acquistato la cessione dei crediti con espressa, deroga esplicita all’articolo 321, del codice penale, prevedendo l’esclusiva responsabilità in capo al soggetto originariamente beneficiario del credito d’imposta, senza coinvolgimento del terzo, di modo che i cessionari in buona fede, estranei a ogni reato, non possano essere destinatari di provvedimenti di sequestro preventivo». E’ il contenuto dell’emendamento presentato da Fratelli d’Italia, a prima firma dell’On. Mariangela Matera componente della IV commissione finanza della Camera, al decreto legge sul Superbonus.
L’emendamento punta a salvaguardare, fermo restando il caso di dolo, coloro i quali cedano i crediti in buona fede ad un terzo soggetto. «Sono diversi gli emendamenti della maggioranza stessa – spiega l’On. Mariangela Matera – tutti correttivi al dl Superbonus che naturalmente puntano a migliorare tutte le norme che si sono succedute nel corso delle legislature precedenti. Lo avevamo detto e lo stiamo facendo – conclude la deputata pugliese – il Governo non ha interesse a mettere in difficoltà i cittadini ma abbiamo la necessità di riordinare e dare certezze agli addetti ai lavori ed ai cittadini».
Al via il secondo appuntamento organizzato dall’associazione culturale multidisciplinare “Il Quadrato Magico” sul tema “Donna e Donne in Pompei antica”. L’incontro, che si terrà l’11 marzo 2023, alle ore 17:00, presso il salone della Chiesa San Francesco di Ischitella (FG), vedrà la relazione del direttore archeologo pompeianista Francesco Paolo Maulucci.
Una serata in cui si vuole approfondire e celebrare il ruolo importante delle donne nella vita sociale, culturale ed economica della città di Pompei. La relazione del prof. Maulucci, dove proprio a Pompei ha condotto gli scavi, sarà un’occasione per offrire un punto di vista privilegiato sulla vita quotidiana della città, sulla base delle evidenze archeologiche e dei reperti rinvenuti durante gli scavi.
Prosegue senza interruzioni l'attività salvavite dell'Aeronautica italiana che, mettendo a disposizione militari e mezzi, quotidianamente svolge voli d'urgenza santaria.
Un Falcon 50 del 31° Stormo ha effettuato nella notte, il trasporto di una donna in pericolo di vita da Lamezia Terme a Bari, mentre un elicottero del 15° Stormo ha effettuato il trasferimento di un uomo da una nave da crociera a Trapani in prima mattinata
Durante le prime ore del mattino, un velivolo Falcon 50 del 31° Stormo di Ciampino (RM) e un elicottero HH139B dell’82° Centro Search and Rescue (SAR) dell’Aeronautica Militare si sono alzati in volo per due trasporti sanitari urgenti.
Il primo volo salva-vita si è concluso durante la notte, a favore di una giovane donna (33 anni) che, a causa di gravi condizioni di salute determinate da ustioni, è stata trasferita da Lamezia Terme (CZ) a Bari. Il Falcon 50, decollato dall’aeroporto militare di Ciampino nella serata di ieri, mercoledì 8 marzo , ha raggiunto l’aeroporto di Lamezia Terme dove ha imbarcato la donna e l’equipe medica. Successivamente il velivolo militare è decollato nuovamente alla volta dell’aeroporto di Bari Palese (BA) dove, poco dopo la mezzanotte, la paziente e i sanitari sono stati immediatamente trasportati con l'ambulanza verso il Policlinico di Bari.
Il volo sanitario è stato disposto, su richiesta della Prefettura di Vibo Valentia, dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare che ha, tra i propri compiti, anche il coordinamento di questo genere di attività a favore della popolazione civile su tutto il territorio nazionale.
Il secondo intervento, effettuato da un elicottero HH-139B dell’ 82° Centro SAR del 15° Stormo di Cervia, si è svolto intorno alle ore 6.00 del mattino, per recuperare un uomo di 70 anni, di nazionalità spagnola, colto da un malore mentre si trovava a bordo di una nave da crociera, a circa 60 miglia nautiche delle coste di Trapani.
L’elicottero si è immediatamente alzato in volo dall’aeroporto militare di Trapani e, raggiunta la nave alle 6:15 circa - anche grazie al sistema Automatic Identification System che consente di individuare le imbarcazioni tramite trasponder marittimo - l’equipaggio ha recuperato in pochi minuti l’uomo tramite l’uso di una barella verricellabile di soccorso - strumento indispensabile laddove, come in questo caso, non sia possibile atterrare.
Insieme al paziente, è stata imbarcata anche un’infermiera della nave da crociera che fin dall’inizio aveva assistito l’uomo.
Una volta terminato in sicurezza l’imbarco, l’elicottero si è diretto presso il Presidio Ospedaliero “S.Antonio Abate” di Trapani, dove è atterrato alle ore 7.20 circa; l’uomo è stato immediatamente affidato alle cure dei sanitari della struttura.
La richiesta di intervento, pervenuta in questo caso dal M.R.S.C. - Maritime Rescue Sub Center di Palermo della Guardia Costiera, è stata disposta dal Rescue Coordination Centre del Comando Operazioni Aerospaziali dell’A.M., con sede a Poggio Renatico (FE), il centro di comando e controllo dell’Aeronautica Militare dal quale vengono gestite tutte le attività operative di questo genere.
Concluso il soccorso, l’equipaggio militare ha fatto rientro alla base di Trapani Birgi, dove ha ripreso il servizio di prontezza di ricerca e soccorso.
Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono a disposizione della collettività 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, con mezzi ed equipaggi in grado di operare anche in condizioni meteorologiche complesse, per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, ma anche di organi, equipe mediche o ambulanze.
Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare, della 46ª Brigata Aerea di Pisa e dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia.
“Nella chirurgia robotica pugliese, i robot dei privati lavorano molto di più di quelli assegnati alle strutture pubbliche. Come si giustifica questa differenza? È un mistero, se solo si consideri che l’acquisto costosissimo di questa utile tecnologia può avvenire solo dopo aver assodato la possibilità di effettuare il numero ottimale d’interventi e quindi disporre di tutto il necessario, compreso il personale. Nelle prossime settimane faremo analizzare all’AREES Puglia i dati, per cogliere le ragioni ed eventualmente proporre i correttivi gestionali”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“I robot attualmente in esercizio in Puglia, sono 11: 2 al Miulli di Acquaviva; 2 al Policlinico di Bari, 1 alla Mater Dei di Bari; 1 agli Ospedali riuniti di Foggia; 1 alla Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo; 1 al Panico di Tricase; 1 al Bonomo di Andria; 1 al Vito Fazzi di Lecce; 1 al SS Annunziata di Taranto.
Limitandoci alla lettura dei dati relativi al 2022 e comparando i dati dei 6 robot pubblici con i 2 del Miulli, viene fuori il seguente scenario.
Miulli. Con 2 robot il totale degli interventi è stato di 505, di cui 144 prostatectomie senza complicanze, 79 prostatectomie con complicanze, 115 altri interventi di urologia e 167 altri interventi.
- Policlinico di Bari. I dati del 2022 non sono disponibili. Nel 2021 e con 2 robot il totale degli interventi è 316, di cui 125 prostatectomie senza complicanze, 4 prostatectomie con complicanze, 135 altri interventi di urologia e 52 altri interventi.
- Foggia. Con 1 robot il totale degli interventi è stato di 243, di cui 145 prostatectomie senza complicanze, 7 prostatectomie con complicanze, 84 altri interventi di urologia e 7 altri interventi.
- Lecce. Con 1 robot il totale degli interventi è stato di 196, di cui 53 prostatectomie senza complicanze, 4 prostatectomie con complicanze, 46 altri interventi di urologia e 93 altri interventi.
- Andria. Con 1 robot il totale degli interventi è stato di 182, di cui 47 prostatectomie senza complicanze, 48 prostatectomie con complicanze, 39 altri interventi di urologia e 48 altri interventi.
- Taranto. Con 1 robot il totale degli interventi è stato di 28, di cui 6 prostatectomie senza complicanze, 17 prostatectomie con complicanze e 5 altri interventi.
Si precisa che i robot di Lecce e Taranto sono entrati in esercizio nel 2022.
Lo scenario descritto, che rispetto alle altre annualità non registra grandi scostamenti, se non al ribasso nel periodo Covid, certifica una quota d’inefficienza del sistema e la necessità di porre rimedio aumentando la produttività al livello ottimale, che per tutti i 6 robot della sanità pubblica dovrebbe significare un numero molto più significativo di interventi e non il misero 0,44 al giorno, ampiamente insufficiente a giustificare l’acquisto del robot, sia con riferimento ai costi ma soprattutto con riferimento all’ampia domanda di salute su cui la robotica è in grado di rispondere con maggiore precisione e minori giorni di degenza.
Certo, il fatto che non era stato mai effettuato un monitoraggio, realizzato solo dopo numerose richieste della Commissione, unito all’avvenuto acquisto dei robot senza nessuna valutazione preliminare - HTA, confessa un sistema privo di opportuna programmazione e controllo e quindi fonte di sicura inefficienza. E questo lo dicono i numeri, se si ha la pazienza di raccoglierli e leggerli”.
nota del consigliere regionale di Forza Italia Napoleone Cera.
“Toni trionfalistici per nascondere la verità ai cittadini: sull’ospedale di San Giovanni Rotondo, “Casa sollievo della sofferenza”, dobbiamo registrare il grande bluff di cui tutti si accorgeranno nei prossimi tempi. Innanzitutto, il direttore generale ad interim della struttura sostiene che il percorso sia ormai “tracciato”: peccato, però, che sia l’assessore regionale Palese sia il capo dipartimento Sanità Montanaro, entrambi contattati dal sottoscritto, non siano per nulla a conoscenza del “piano industriale” presentato dalla direzione. E questa è la prima balla. Andiamo alla seconda, che rischia di essere un macigno sulla qualità del servizio sanitario offerto su tutto il territorio del Gargano. Si parla, infatti, di una “graduale” riduzione dei posti letto: giova ricordare che la struttura sia accreditata per 867 posti letto. Il che, stando ai dati diffusi, significa che l’ospedale perderà 247 posti letto e che questi ultimi andranno redistribuiti sul territorio con conseguenze imprevedibili: il Gargano potrebbe essere sguarnito e i cittadini costretti a fare centinaia di chilometri per raggiungere una struttura ospedaliera. E ancora (come se non bastasse): sui pensionamenti e assunzioni successive per coprire i buchi nell’organico non c’è alcuna certezza. Si parla di “sostituzioni” senza dire, però, quante unità saranno assunte. Ora, bisogna decidersi: non si può operare da ospedale privato o pubblico a seconda delle esigenze. “Casa sollievo” è una struttura privata accreditata che, perciò, non può scegliere in libertà e solitudine di tagliare posti letto o assumere meno personale. In questo scenario con più ombre che luci, emerge con ancora più forza l’importanza dell’audizione che ho richiesto e che si terrà lunedì in Commissione Sanità della Regione: vogliamo chiarezza sulle prospettive del nosocomio a tutela dei lavoratori e del servizio sanitario offerto alla comunità”.