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Redazione

Redazione

I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce, nell’ambito dei servizi di contrasto al fenomeno del bagarinaggio (anche ‘digitale’), hanno riscontrato numerose irregolarità su alcuni ticket di accesso per assistere alle partite dell’U.S. Lecce giocate in casa.

Nel dettaglio, durante l’esecuzione dei servizi di controllo, in occasione della partita “Lecce Inter”, i militari hanno constatato l’impossibilità di alcuni spettatori di accedere allo stadio in quanto, al momento della vidimazione del biglietto, il lettore ottico non consentiva l’ingresso.

Le immediate indagini avviate dai finanzieri, con la collaborazione dell’U.S. Lecce e della società VIVATICKET, che fornisce il software di biglietteria elettronica per i principali e più importanti eventi sportivi, hanno consentito di disvelare anomalie sui ticket cartacei ed in particolare sui codici QR impressi su questi ultimi.

Il prosieguo delle attività investigative ha permesso di ipotizzare un sistema di “truffa” e di “contraffazione” dei tagliandi di accesso, realizzato da un cittadino leccese, in danno di ignari acquirenti che, spesso, si sono imbattuti nel “sold out” al botteghino.

In sintesi, il presunto responsabile, attraverso nomi di fantasia e la creazione di un account di posta elettronica, riusciva a stabilire contatti sulla piattaforma “market place di facebook” con i potenziali acquirenti per la compravendita di biglietti clonati relativi alle più importanti partite del “Lecce”. Il pagamento avveniva rigorosamente tramite sistemi atti a dissimulare la tracciabilità diretta del denaro, ovvero attraverso l’emissione di buoni regalo “non nominativi” emessi sulla piattaforma AMAZON. Al termine della transazione l’account facebook del venditore veniva di volta in volta disattivato.

Le meticolose analisi investigative, eseguite anche attraverso l’apporto qualificato del personale informatico specializzato del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce, ha quindi consentito di identificare e segnalare il presunto responsabile dell’illecita attività alla locale Procura della Repubblica, per le ipotesi delittuose di “truffa e contraffazione”.

Dalle indagini sinora condotte, è stato possibile tracciare almeno 23 episodi, posti in essere nella stagione calcistica 2022-2023 (con particolare riguardo ai più importanti eventi disputati in casa contro Inter, Milan e Juventus), in danno di altrettanti tifosi che si erano assicurati i “ticket”, ricorrendo al citato “canale” di vendita non ufficiale.

“L’Europa ti cambia la vita”: è stata presentata oggi la programmazione regionale dei fondi UE Fesr e Fse+ 2021-2027.

Il programma mira a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio in termini economici, sociali ed ambientali, attraverso l’ampliamento della base produttiva, l’innovazione tecnologica, ambientale e sociale, una maggior attrattività ed apertura internazionale, la riduzione dell’impatto antropico sull’ambiente, l’incremento delle conoscenze dei lavoratori ed un generalizzato miglioramento dei servizi pubblici (risorse idriche, rifiuti, trasporti, istruzione e assistenza socio-sanitaria).

A disposizione ci sono 5,777 miliardi di euro circa, di cui 4,426 per il Fesr e 1,150 per il Fse, tra quote pubbliche e comunitarie.

5 gli obiettivi di policy (OP): 1) competitività e innovazione, 2) economia verde e mobilità urbana e sostenibile, 3) trasporti, 4) occupazione, istruzione, formazione, occupazione giovanile, welfare e salute, 5) sviluppo territoriale e urbano.

Le linee programmatiche sono state oggi condivise dalla Regione con i rappresentanti istituzionali e con il partenariato sociale ed economico e del mondo delle università. Per la Commissione Europea, erano presenti Chiara Zingaretti e Francesco De Rose, della DG Regio UE e Michele Sartorello, della DG Empl UE.

4 i panel oggi, coordinati da Antonio Stornaiolo, sul futuro del territorio alla luce delle opportunità offerte dalle risorse europee con cui la Puglia creerà strumenti ad hoc per sostenere persone, imprese ed enti: imprese e innovazione, inclusione e pari opportunità,    accessibilità e transizione ecologica, lavoro, conoscenza e saperi.

L’iniziativa, che si è tenuta nel foyer del Teatro Petruzzelli di Bari e che sarà riproposta nelle altre province, è stata curata dalla struttura speciale Attuazione del Por, guidata da Pasquale Orlando in collaborazione con la struttura speciale Comunicazione Istituzionale, guidata da Rocco De Franchi.

Di seguito, le dichiarazioni;

Michele Emiliano, presidente della Giunta Regionale:

“Stiamo facendo il nostro dovere nei confronti delle giovani generazioni, nei confronti del grande problema della parità tra uomo e donna, nel superamento della differenza di sviluppo tra nord e sud in Italia, anche tra il nord e sud d’Europa. Queste sono giornate di verifica di quello che abbiamo messo in campo con i fondi europei. Tutto funziona adeguatamente, i risultati ci confortano, ci incoraggiano ma occorre che contemporaneamente la repubblica italiana ci segua, bisogna che lo Stato e il Governo si rendano conto che le politiche europee sono fondate strutturalmente sulle regioni e non sull’accentramento che si sta realizzando o che si si sta tentando di realizzare da parte del Governo tutto in capo alla presidenza del Consiglio dei Ministri, tutto in capo al ministro Fitto di tutte le linee di finanziamento dal Pnrr all’Fsc, ai fondi europei regionali. Per questo siamo preoccupati, perché un lavoro che la Puglia e l’Unione europea hanno fatto con risultati straordinari, rischia di saltare per aria se non ci si rende conto che questa complessità non può essere risolta con l’accentramento, ma anzi con la sussidiarietà, stabilendo chi fa cosa, come, quando, con quale logica e soprattutto collaborando, come dice la Costituzione, con lealtà”.

Raffaele Piemontese, vicepresidente e assessore alla Programmazione:

Questa è un’occasione storica, per la Puglia e per l’Italia, perché siamo in una fase in cui abbiamo tantissime risorse a disposizione per fare in modo che la vita reale dei pugliesi possa cambiare in meglio.

L’occasione è storica perché il programma regionale che dispone dei fondi europei del ciclo 2021-2027 si svolgerà mentre devono realizzarsi anche gli investimenti del PNRR: la combinazione di fondi europei e PNRR significa disporre di un ammontare complessivo che arriva poco sotto i 15 miliardi di euro.

Gli obiettivi fondamentali che ci muovono sono la creazione di lavoro buono e stabile e lo sviluppo rispettoso dei limiti del pianeta.

Abbiamo gestito la 2014-2020 ottimamente, come ha riconosciuto la Commissione europea e come hanno rilevato soggetti “terzi” come la Banca d’Italia o organismi internazionali che misurano il credito delle istituzioni e l’efficacia delle loro politiche.

Siamo riusciti a rimanere la Puglia che l’Italia e il mondo hanno imparato a conoscere anche attraversando la più grave crisi economica e sociale dopo la seconda guerra mondiale: quella determinata dalla pandemia, come ho ricordato ieri aprendo il Comitato di Sorveglianza del POR 2021-2027, osservando che proprio un 9 marzo di tre anni fa, il Governo disponeva il lockdown dell’Italia, una misura senza precedenti per la quale non avevamo neanche una parola adeguata nel nostro vocabolario corrente.

Questa programmazione che parte oggi l’abbiamo elaborata con il vantaggio di aver pensato fin dal 2015 di andare dove, adesso, hanno scelto di andare l’Unione europea e l’Italia.

Quando parlavamo di decarbonizzazione e di idrogeno era il 2016 e c’era chi faceva spallucce e ironia, oggi ne parla tutta l’Unione europea. Quando parlavamo a Washington di voli suborbitali era il 2018 e c’era chi ci scriveva i testi per le scenette comiche, qualche giorno fa l’Italia ha siglato accordi negli USA che riguardano lo sviluppo commerciale dello spazio.

La Puglia è stata tra le prime regioni italiane a implementare il Reddito di Dignità, nel 2016, come misura "universalistica” di integrazione del reddito, finanziandola con il Fondo Sociale Europeo, tre anni prima che l’Italia varasse il Reddito di Cittadinanza, cinque anni prima che la Commissione europea raccomandasse a tutti gli Stati di innovare le misure che combinano sostegno al reddito e l’accompagnamento al lavoro.

Insomma siamo pronti, in maniera corale, coinvolgendo comunità locali, sindaci, sindacati, imprese, università escuole, a centrare e realizzare il cambiamento che serve alla Puglia, al Sud e all’Italia.

Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico:

“Ci saranno novità importanti. Innanzitutto in tutti i grandi investimenti che ci saranno, avremo l’obbligo del coinvolgimento delle PMI, quindi una sinergia tra le grandi imprese e la spina dorsale del nostro tessuto imprenditoriale. L’altra grande novità è l’investimento sulla sostenibilità in maniera forte e decisa. Non solo con una grande dotazione economica e finanziaria, e quindi il tema della transizione energetica p al centro della nostra agenda che si costruisce attraverso una politica industriale. Sempre grande attenzione alla ricerca e all’innovazione, agli strumenti di ingegneria finanziaria che consentiranno di strutturare le garanzie per i più piccoli. Grande accelerazione sul tema del digitale per far sì che nessuno resti indietro, e dunque il supporto al digital divide, al rapporto tra chi conosce la tecnologia e chi meno. Attenzione al tema della rigenerazione urbana legata ai profili turistici. Abbiamo già avviato i primi fondi legati alle startup. Chiudo nella speranza che venga sbloccato il fondo di sviluppo e coesione. Per noi oggi è assolutamente prioritario per completare il tema dell’attivazione dello sviluppo delle grandi imprese. È fondamentale sul tema della trasformazione agricola, che non vogliamo più delegare ad altri territori, e che si deve inserire in un tema di politica industriale territoriale.

Rosa Barone, assessorae al Welfare:

L’idea è quella di andare nel solco della continuità perché sono tante le misure che abbiamo messo in atto in quest'ultimo settennato,  quindi ci teniamo che vengano non solo confermate, ma anche rafforzate e innovate rispetto a quelli che sono i nuovi bisogni, le nuove esigenze e le nuove fragilità. Il mondo è cambiato, c'è stato il Covid e anche le  fragilità si sono modificate rispetto al passato e quindi di conseguenza dobbiamo necessariamente adeguare le misure. Le misure presenti come i voucher per permettere ai bambini di frequentare gli asili, o alle persone con disabilità o agli anziani di frequentare i centri, verranno riconfermate e saranno potenziate. Ad esempio per contrastare la povertà educativa daremo la possibilità ai bambini di frequentare servizi socioeducativi permettendo loro di andare al museo o a teatro o di svolgere attività sportive. Tutto questo perché ovviamente è cambiato il mondo, non si può rimanere con le stesse misure del 2014. Lo stesso dicasi per il ReD che verrà ovviamente riproposto, però in una maniera diversa perché anche in questo caso le famiglie prese in carico potranno poi avere la possibilità di utilizzare attività sportive, educative, di poter frequentare luoghi culturali. E poi abbiamo fatto progetti ovviamente anche con gli enti locali. Riproporremo gli hub di Innovazione Sociale nelle città capoluogo di provincia, soprattutto quelle che non hanno partecipato al bando scorso. In questo modo  potremo permettere negli spazi pubblici non utilizzati la presenza di centri di aggregazione sociale. Poi abbiamo ovviamente azioni di welfare abitativo, grazie anche alla collaborazione con l’assessora Maraschio, per lavorare in modo da dare vita ai condomini solidali, soprattutto con una maggiore attenzione verso le persone più anziane. È chiaro poi che agiremo sulle aziende e sul no profit. Stiamo insomma cercando di lavorare a più livelli, con una visione assolutamente olistica.

Anna Grazia Maraschio, assessore all’Ambiente:

“Tutta la nuova programmazione è strutturata sul principio di sviluppo sostenibile. Sostenibilità che per noi è un concetto prioritario. Iniziando dalla sostenibilità sociale: circa 80 milioni di euro saranno destinati alle politiche abitative per la riqualificazione del patrimonio già esistente con interventi che possano migliorare la qualità della vita delle persone. Questi 80 milioni potrebbero essere anche orientati sull’housing sociale, perché c’è una povertà emergente, che a volte non viene vista, di coloro che pur non essendo classificati come poveri hanno difficoltà ad acquistare una casa o anche solo a pagare un affitto. Il paradigma fondamentale è che nessuno deve rimanere indietro. E poi c’è la sostenibilità ambientale: punteremo su interventi finalizzati a risanare danni già prodotti sul territorio, partendo da dati importanti che vedono la Puglia prima regione in Italia ad aver completato la bonifica dei siti attenzionati dalla Commissione europea. E poi c’è il tema centrale della valorizzazione della biodiversità, che va tutelata altrimenti sacrifichiamo la vita. Risorse importanti andranno sul PAF, oltre 40 milioni di euro per attività di tutela degli habitat e la loro valorizzazione anche ai fini turistici, così da promuovere sempre più un turismo sostenibile nella nostra regione”

Grazia Di Bari, consigliera delegata alla Cultura:

“Siamo contenti perché finalmente si inizia con la nuova programmazione, quindi significa nuovi bandi. Questo è un momento importante, che aspettavano sia i pugliesi che la Regione Puglia, però c'è una nota dolente perché per turismo e cultura non abbiamo un'azione ad hoc e questo significherà dover trovare in maniera trasversale le risorse da tutte le altre azioni per poter migliorare la vita dei pugliesi. Non dobbiamo dimenticare infatti che l’obiettivo della nuova programmazione europea, è proprio questo, quello di migliorare la vita dei cittadini e quindi non si può non far riferimento a quello che è il welfare culturale che la Regione Puglia in realtà ha già anticipato nella scorsa programmazione che in questa in questa nuova programmazione dovrà ancora di più sostenere e sviluppare”.

Sebastiano Leo, assessore al Lavoro e Formazione:

 “Mi sembra quasi superfluo ribadire la straordinaria capacità di impegno e di spesa delle risorse comunitarie da parte della Regione Puglia, che si conferma ai primi posti a livello nazionale di questa classifica.

Spendiamo bene grazie ad un sistema ormai collaudato in Regione Puglia che segna una perfetta sinergia tra la parte politica, più impegnata nella parte strategica, e la tecnostruttura regionale. Dalla pianificazione alla strategia, dagli impegni e dalla spesa, fino al controllo, stiamo parlando di un meccanismo oramai perfettamente funzionante.

Ma il tema vero, come suggerito anche dagli ultimi orientamenti europei, non è solo quanto si spende ma come si spende. Non basta più la valutazione quantitativa, su cui la Puglia eccelle, ma è necessaria un’analisi qualitativa della spesa, degli output e dei risultati prodotti. È questo il passaggio in più, per alzare l’asticella  e che coinvolge istituzioni locali, imprese, associazioni di categoria e sindacati. Non voglio parlare di numeri ma solo di persone che, grazie ai nostri interventi, hanno visto cambiare e migliorare la propria condizione. Molto abbiamo fatto e ancora di più faremo con la nuova programmazione, misurando i nostri risultati sulla base della qualità dei nostri interventi. Politiche Attive per il Lavoro rivolto alle donne, ai soggetti fragili, ai giovani ma anche a chi si ritrova espulso dal mercato del lavoro in età avanzata.

Politiche formative non più generaliste ma calibrate sulle esigenze delle imprese, orientate ai nuovi settori come la Digitalizzazione, la Transizione Ecologica e il Turismo di Qualità, per superare l’odioso disallineamento tra i fabbisogni aziendali sempre crescenti e la carenza di personale in possesso delle dovute competenze. È questa la sfida del futuro.

Gianfranco Lopane, assessore al Turismo:

“Ci sono tante cose che ancora possiamo migliorare. Con la nuova programmazione, con i nuovi bandi sulle infrastrutture punteremo molto sulla qualificazione dell’offerta, sui sistemi di digitalizzazione delle imprese e sulla formazione, che è una delle nuove sfide del turismo in Puglia. La possibilità di avere nuove figure professionali sempre più qualificate e sempre più rivolte all’eccellenza. E questo lo faremo anche grazie ai nuovi strumenti che saranno disponibili con la nuova programmazione”.

Anna Maurodinoia, assessore ai Trasporti:

“La Regione Puglia intende proseguire con la strategia già messa in campo con la vecchia programmazione 2014-2020. I punti salienti di questa nuova programmazione sono i collegamenti della rete ferroviaria e stradale regionale con la rete TEN-T, il potenziamento del sistema ferroviario e del trasporto su gomma e stiamo guardando con attenzione i collegamenti ultimo miglio con la realizzazione di parcheggi intermodali per favorire il trasporto collettivo a scapito dell’auto privata. Stiamo pensando di sostituire interamente la flotta bus e treni per renderla sostenibile e ad amissione zero. Numerose sono le iniziative già in atto per installare sistemi di sicurezza sulla rete ferroviaria, perché per velocizzare il trasporto ferroviario si deve investire sull’infrastruttura. Guarda principalmente alla sostenibilità del trasporto il bando Smart Go City, che permetterà ai Comuni di sostituire i bus urbani e suburbani più vecchi con mezzi ad alimentazione esclusivamente elettrica. E per agevolare l’utenza stiamo intervenendo sulla piattaforma per consentire di viaggiare acquistando un biglietto unico”.

Puglia, “terra di Cammini” in cui si incrociano la vocazione storica del territorio e la progettazione turistica contemporanea in materia di turismo sostenibile. L’inesauribile bellezza dei numerosi “Cammini di Puglia” continua il suo viaggio virtuale con il trailer dei video documentari della Regione Puglia e di Pugliapromozione che saranno on line da oggi.

Presentato in anteprima alla Bit di Milano, con la partecipazione dell’autore Lorenzo Scaraggi, esperto reporter di viaggio e camminatore che condivide attraverso i social le emozioni di chi esplora a piedi, questo progetto dedicato ai Cammini fa parte delle azioni intraprese per promuovere la Puglia tutto l’anno.

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Dopo il video sulla Via Francigena nel Sud, prodotto in occasione dell’evento Road to Rome, quello sulla Rotta dei Due Mari finanziato sul Fondo Cultura, saranno presentati quattro nuovi video documentari, di 10 minuti ciascuno, dedicati a: Cammino del Salento, Cammino di Don Tonino Bello, Cammino dei Due Mari, Via Peuceta e Via Ellenica del Cammino Materano. Ogni sentiero contiene gemme, della natura e create dal lavoro millenario dell’uomo, da scoprire e questo trailer è un assaggio di scenari pugliesi mozzafiato.

“Una Puglia straordinaria, terra di autenticità paesaggistiche, storiche e artistiche che meravigliano di più se esplorate a passo lento o in bicicletta – dice Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia - . Oltre 2.200 chilometri di cammini e itinerari culturali censiti dall’Atlante regionale: scenari mozzafiato che promuoviamo ora col racconto di Lorenzo Scaraggi e che valorizziamo attraverso azioni improntate alla sostenibilità.

“La rete dei ‘Cammini di Puglia’ ha un ruolo chiave per incentivare un turismo lento e sostenibile, grazie a spostamenti più brevi, un minore utilizzo dei mezzi e un’esplorazione più capillare dei territori e degli attrattori culturali – prosegue l’assessore Lopane - . Un modello di turismo outdoor in stretta relazione con sport e spiritualità e in continua crescita negli ultimi anni: basta pensare che un italiano su due è interessato a provare esperienze di questo tipo e che il numero di ‘credenziali’ per viandanti sui cammini regionali si sono quasi triplicate dal 2017 al 2021.  Numeri che supportano la scelta di alcuni mesi fa di destinare 3,2millioni di euro allo sviluppo della segnaletica e di altri servizi sulla nostra rete dei cammini. Presto presenteremo l’Atlante aggiornato, insieme a quello del cicloturismo, alla fiera ‘Fa’ la cosa giusta’, che si terrà a Milano dal 24 al 26 marzo. Iniziative a cui stiamo lavorando come Regione Puglia accanto ai comuni pugliesi - in ultimo il protocollo di collaborazione con ANCI per il coordinamento delle attività - e che vanno nella direzione della piena fruibilità del prodotto turistico. Tutto ciò ci permette di perseguire gli obiettivi strategici di diversificazione dell’offerta e di ampliamento della stagione turistica, quindi di essere competitivi con altre realtà grazie alla qualificazione dei percorsi”.

“L’obiettivo è far continuare a far conoscere al grande pubblico i cammini riconosciuti nell’Atlante Regionale dei Cammini. Al contempo, serve a fornire ai soggetti gestori uno strumento utile di promozione in Italia e all’estero – dichiara Luca Scandale - . Insomma, i video documentari non saranno una semplice presentazione tecnica dei percorsi, ma un approfondimento sui territori, il patrimonio culturale e ambientale, le comunità e i volontari che si impegnano ogni giorno per rendere la nostra terra ospitale”.

Di certo il patrimonio custodito dai Cammini può essere raccontato in modo eccellente dalle immagini qui allegate, che riguardano cinque di essi solo come esempio. La foto gallery completa è disponibile qui di seguito, in allegato intanto uno scatto per ogni percorso e le immagini brandizzate.

Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti degli indagati (che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza), si rende noto che i finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito di un’indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al c.d. “Bonus Facciate” - agevolazione fiscale correlata agli interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici, che consentiva il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 90% dell’importo dei lavori realizzati - hanno dato esecuzione a una serie di perquisizioni e sequestri, delegati dall’Autorità Giudiziaria di Treviso, su 49 milioni di euro di crediti d’imposta e oltre 2 milioni di euro fra somme di denaro e altri beni nella disponibilità di venti indagati.

Nell’ambito dello stesso fascicolo processuale, nel mese di gennaio del 2022 il Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Treviso aveva già sequestrato agli indagati crediti fiscali per 31,5 milioni di euro e disponibilità liquide per 2,5 milioni di euro. Nel complesso, quindi, le indagini hanno permesso finora di assicurare al patrimonio pubblico circa 85 milioni di euro in crediti fiscali, disponibilità finanziarie e altri beni illecitamente detenuti.

I reati per cui si procede riguardano ipotesi di truffa e indebite percezioni a danno dello Stato nonché riciclaggio, reimpiego in attività economiche e autoriciclaggio dei proventi illeciti da parte di venti indagati, perlopiù giovani originari di paesi dell’Est-Europa, residenti tra le province di Bolzano, Venezia, Catania, Treviso, Rovigo, Padova, Bari e Pesaro Urbino che, per realizzare il meccanismo di frode, nel 2021 avevano strumentalmente attivato partite Iva per ditte edili, attestando falsamente di aver compiuto i lavori che davano diritto a generare questa particolare tipologia di crediti.

Fra gli indagati figura poi il titolare di uno studio di consulenza fiscale di San Biagio di Callalta, che ha curato la costituzione delle aziende intestate agli stranieri e che, dai riscontri investigativi, emerge quale ideatore dell’intero disegno criminoso.

I crediti d’imposta, ottenuti fraudolentemente e all’insaputa dei proprietari degli immobili – che hanno negato di aver intrattenuto qualsiasi rapporto con gli indagati – sono stati in parte monetizzati mediante cessione a istituti di credito, in parte ceduti a ditte individuali create ad hoc ovvero a società terze.

Le indagini proseguono, anche per ricostruire compiutamente tutti i passaggi di denaro successivi alla monetizzazione dei crediti fittizi e, a tale scopo, sono già stati attivati i canali di cooperazione internazionale per tracciare e sequestrare i proventi dei reati commessi, inviati all’estero per eludere od ostacolare gli accertamenti.

L’intervento testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza di Treviso nell’attività di contrasto alle condotte che pregiudicano il corretto impiego delle ingenti risorse pubbliche, stanziate per sostenere la ripresa a seguito della crisi economica collegata all’insorgere dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

I sequestri eseguiti, inoltre, sono un segno tangibile della capacità della Magistratura e delle Fiamme Gialle di assicurare concreta e immediata efficacia all’attività repressiva, scongiurando ulteriori circolazioni di crediti fittizi e, conseguentemente, più gravi danni per le casse dello Stato e il corretto funzionamento dei mercati.

La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Treviso (art. 5, comma 1, D.Lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 188/2021).

Prosegue in Puglia l'azione vaccinale per la quarta dose agli aventi diritto. Tutte le informazioni sono disponibili attraverso il portale www.lapugliativaccina.it.

La somministrazione può avvenire almeno quattro mesi dopo la prima dose di richiamo ("terza dose") o, in caso di infezione successiva al richiamo, la data del primo test positivo. È possibile ricevere il secondo richiamo anche presentandosi senza prenotazione in una delle sedi vaccinali pugliesi, nelle giornate e negli orari indicati in calendario su: http://rpu.gl/SediVaccinaliPuglia

Si può ricevere il vaccino anche nelle farmacie, dai medici di medicina generale e anche nei centri specialistici di cura per le persone con fragilità.

Nel frattempo la Regione Puglia, per provincia, comunica lo stato attuale dei vaccini effettuati al  10 marzo 2023.

ASL FOGGIA
In provincia di Foggia, dall’avvio della campagna vaccinale anti COVID, sono state somministrate 1.429.466 dosi di cui 521.171 prime dosi, 501.514 seconde dosi, 362.149 terze dosi, 44.632 quarte dosi alle persone estremamente vulnerabili.
Sono 316.186 le dosi somministrate da Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta, 12.710 presso le farmacie convenzionate. Le restanti, presso i Punti Vaccinali del territorio.

ASL BARI
Il computo complessivo della campagna vaccinale anti-Covid della ASL Bari nell’ultima settimana è salito a quota 3 milioni e 189.681 somministrazioni. In dettaglio, si tratta di 1 milione e 124.081 prime dosi, 1 milione e 88.853 seconde, 840.167 terze, 131.116 quarte e 5.464 quinte dosi.
Sono attualmente 819.840 i residenti baresi dai 12 anni in su che hanno ricevuto tre dosi di vaccino, mentre nella fascia dai 60 anni in poi hanno scelto di fare anche la quarta dose in 108.404, pari al 35% del target previsto. In questa fetta di popolazione, spiccano in particolare i 36.462 ultraottantenni (49,8%) che hanno deciso di proteggersi con il “second booster”.

ASL BAT
Non ci sono dati aggiornati disponibili.

ASL LECCE
Dall’inizio della campagna vaccinale antiCovid sono 1.851.763 le dosi di vaccino somministrate a cittadini residenti in provincia di Lecce, di cui 650.872 prime dosi, 659.982 seconde dosi (incluse monodose), 486.700 terze dosi e 54.209 quarte dosi.

ASL BRINDISI
Nella Asl Brindisi, secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione, finora sono state somministrate 965.671 dosi di vaccino, di cui 342.523 prime dosi, 332.431 seconde dosi, 261.530 terze dosi e 29.187 quarte dosi; mediamente sono state somministrate 1.333,80 dosi per giornata di vaccinazione

ASL TARANTO
La campagna vaccinale anti-covid in Asl Taranto ha registrato, negli ultimi sette giorni, un totale di 33 dosi somministrate, così suddivise: 1 terza dose, 23 quarte dosi e 9 “quinte” dosi.

nota del Gruppo consiliare "A MONTE" - Monte Sant'Angelo sulla "Questione- Progetto SEASIF".

"Nei giorni scorsi, dopo la richiesta del Gruppo A Monte, si è tenuta la seduta di Consiglio Comunale monotematico dedicato alla “Questione Seasif”.

Siamo stati chiari nella nostra disamina e nelle nostre proposte. Partendo dal presupposto che non siamo favorevoli o contrari preventivamente all’arrivo di nuovi imprenditori sul nostro territorio, abbiamo tenuto a dire con molta determinazione che, prima di pronunciarsi, dobbiamo leggere tutti gli atti e che, quindi, bisogna che l’imprenditore faccia conoscere tutto, oltre alla relazione di annuncio del progetto.

Abbiamo sottolineato che, se è vero che questo territorio ha bisogno di lavoro da offrire ai tanti disoccupati, è anche vero che la gente deve conoscere se i nuovi insediamenti industriali sono compatibili con la vocazione turistica della nostra terra, ma soprattutto se l’ambiente e la salute saranno rispettati e non aggrediti. Abbiamo chiesto se i diversi attori istituzionali e tecnici hanno detto la loro.

Abbiamo chiesto se l’Ufficio Ambiente ha detto la sua. Abbiamo proposto di affidare un incarico di studio all’Università di Foggia e al Politecnico di Bari, istituzioni qualificate a dire su quali possano essere gli impatti di questo nuovo insediamento industriale. Inoltre, abbiamo invitato il Sindaco ad aprire subito una discussione e un confronto, utili e concreti, con Manfredonia, perchè più di Monte città, saranno i cittadini di Macchia e i cittadini di Manfredonia ad avere come vicini i nuovi insediamenti produttivi e a fare con loro i conti.

Ecco perchè abbiamo sottolineato che, quanto prima, si tenga un Consiglio Comunale congiunto tra Monte e Manfredonia.

E questa nostra ennesima proposta nasce dal fatto che, a Manfredonia, a chiedere chiarezza sono tutti i Rappresentanti politici, senza distinzione di appartenenza, ma ci preoccupa anche la posizione di Sua Eccellenza il Vescovo, Padre Franco Moscone, Pastore equilibrato e attento alle problematiche del nostro territorio: la Politica deve risposte chiare a tutti!

E allora, è giusto ragionare insieme e insieme prendere una decisione e comunicare ai cittadini che le scelte saranno fatte solo a tutela della salute, dell’ambiente, del benessere, del lavoro; abbiamo chiesto di avviare un processo partecipativo, dove tutti gli attori da coinvolgere – la Politica, i Tecnici, gli Imprenditori, i Cittadini, le Associazioni ambientaliste ecc. – possano dare il loro contributo, lo stesso processo che si usa per costituire un’APPEA (Area Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzata).

Al termine del nostro intervento, l’Amministrazione Comunale ha condiviso tutto quanto da noi detto e proposto, tanto che a breve sicuramente sarà costituito un Gruppo di lavoro perchè si affrontino insieme le questioni e insieme si trovino le soluzioni.

Una cosa è certa: quando si parla di fatti così importanti e delicati – possibilità di lavoro, rispetto della salute e dell’ambiente – il Gruppo A Monte è chiaro: non ci sono appartenenze politiche".

Il Comune di Biccari ha ottenuto dalla Regione Puglia il finanziamento per il progetto denominato IO RESTO A BICCARI tramite l’Avviso “Punti Cardinali - Punti di orientamento per la formazione e il lavoro”.

Obiettivo principale del progetto è incentivare la crescita sociale e professionale dei cittadini e porre le basi per “restare a Biccari”.

Il progetto si sviluppa su tre interventi:

  • Orientation Lab: Laboratori multidisciplinari di orientamento attraverso tecniche di scrittura, arte visiva, verbale, digitale, per orientare nelle scelte formative e professionali.
  • Job Days: Eventi finalizzati a informare e orientare i partecipanti sulle opportunità lavorative nei settori economici del territorio, sulle metodologie di reclutamento digitali da parte delle imprese, sulle strutture pubbliche e private per l’impiego; fondamentale la partecipazione di esperti del mondo del lavoro e degli stakeholders.
  • Orientation Desk: Sportello di accoglienza e orientamento a cui possono rivolgersi gli interessati per informazioni al fine di intraprendere un processo di scelta efficace e in linea con le proprie attitudini, competenze e capacità professionali.

La Puglia raggiunge i target prefissati sul recupero delle liste d’attesa e supera la percentuale stimata in fase di programmazione per il 2022 nelle prestazioni ospedaliere e nella specialistica ambulatoriale.

I dati sono stati analizzati oggi, 9 marzo 2023, nell’incontro tecnico con il Ministero della Salute, il Mef e l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, convocato per il monitoraggio del IV trimestre anno 2022 previsto dalla legge n. 234 Piano di recupero per le liste d’attesa.

La Regione Puglia ha ottenuto una valutazione positiva unanime da parte dei Ministeri e dell’Agenas.

Infatti, il Ministero della Salute ha riconosciuto la capacità della Regione Puglia di raggiungere i target prefissati, con una percentuale di erogazione in linea con quanto riportato nel Piano Regionale di Recupero Liste di Attesa di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 1088/2022. Non solo: ha superato la percentuale stimata in fase di programmazione per quanto attiene le aree delle prestazioni ospedaliere e specialistica ambulatoriale, attraverso il coinvolgimento delle strutture pubbliche e private accreditate.

Nel IV trimestre per quanto attiene i ricoveri ospedalieri si è provveduto a recuperare un numero pari a 9.992 prestazioni di ricovero, il 41% delle prestazioni indicate nel nuovo piano operativo di recupero. Una cifra che sommata ai precedenti trimestri si traduce nel 100% di prestazioni recuperate in lista al 01.01.2022, pari a 24.463.

Un risultato non solo quantitativo, ma qualitativo poiché le prestazioni recuperate sono collegate a DRG chirurgici con classe di complessità e priorità elevata come interventi maggiori, chirurgia oncologica, interventi cardiaci e trapianti).

Analogo discorso vale per la specialistica ambulatoriale (prime visite e visite di controllo, chirurgia). Il numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale recuperate nel corso del IV trimestre è pari a n. 89.251, ovvero il 34% del totale, che sommata ai precedenti trimestri si traduce nel 70% da recuperare nel corso del 2022, che era stato quantificato in 261.909 prestazioni.

Infine per quanto attiene la terza area inserita nelle schede oggetto di valutazione, oltre alle prestazioni ospedaliere e la specialistica ambulatoriale, ossia gli screening oncologici, è stata data valutazione più che positiva circa il recupero delle prestazioni in questione. È stato enfatizzato dal Ministero della Salute e da Agenas, nel corso dell’incontro, l’importante percorso organizzativo e di rilancio messo in atto dalla Regione Puglia e dai tecnici, di concerto con i professionisti delle Aziende Sanitarie impegnate nelle attività di prevenzione oncologica.

Nello specifico si ricorda che nonostante il piano di  recupero  sugli  screening  ha avuto inizio nel mese di Aprile, nel corso del III e IV  trimestre è stata comunque raggiunta un ottima percentuale (90% per gli inviti e 80% per le prestazioni).

L’incontro non poteva che concludersi con un’ottima valutazione per la Regione Puglia in quanto dai dati comunicati al Ministero è emerso un effettivo recupero delle prestazioni in lista d’attesa ed un corretto allineamento tra il programmato e l’erogato.  

Grande soddisfazione da parte dell’Assessore Rocco Palese e del Direttore di Dipartimento Vito Montanaro rispetto alla valutazione resa dai Ministeri affiancanti. “Ai tecnici regionali - ha dichiarato Montanaro - va la gratitudine per il lavoro svolto, l’impegno della Regione Puglia è quello di migliorare ulteriormente l’offerta sanitaria pugliese al fine di garantire nel migliore dei modi la corretta erogazione delle prestazioni ai cittadini”.

“Nei giorni scorsi - ha concluso Palese - la Giunta regionale ha approvato un nuovo piano di recupero delle liste d’attesa, a dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione della Regione Puglia su un tema così rilevante”.

L’Ente parco nazionale del Gargano sta procedendo ad affidare il servizio di progettazione per la messa in sicurezza dei Trabucchi storici ubicati nel comune di Peschici.

L’azione rientra nell’ambito del Protocollo di intesa sottoscritto con la Regione Puglia e finalizzato alla promozione ed attuazione di iniziative di recupero e valorizzazione dei Trabucchi storici del Gargano presenti nei comuni di Peschici, Vieste e Rodi Garganico.

Grazie a questo protocollo di intesa sono stati già realizzati e conclusi importanti interventi strutturali sui trabucchi di Rodi Garganico e di Vieste. E’ bene precisare che, a differenza dei trabucchi di Vieste, tutti di proprietà comunale, quelli di Peschici oggetto di recupero sono tutti di proprietà privata. 

Per questo motivo è stato necessario sottoscrivere un’intesa formale tra il Comune di Peschici e l’associazione dei Trabucchisti, quest’ultima costituita da tutti i concessionari, al fine di regolamentare la fruibilità dei 7 Trabucchi presenti nel Comune di Peschici e alle relative aree in concessione demaniale, per consentire, oltre alla utilizzabilità da parte degli aventi titolo anche le operazioni di rilievo tecnico in loco, propedeutiche alla redazione della progettazione.

“Ringraziamo la Regione Puglia e il Presidente del Parco per l’attenzione che ha riservato ai Trabucchi e il finanziamento stanziato per il recupero di questi importati e antichissimi simboli della nostra cultura e della nostra identità che oggi sono candidati a patrimonio immateriale Unesco. L’iter per il recupero dei Trabucchi di Peschici, ha richiesto, rispetto a quelli di Vieste, più tempo per il fatto che a Vieste i trabucchi sono di proprietà del Comune mentre da noi sono tutti di proprietà di privati. I fondi destinati a Peschici non saranno in alcun modo dirottati su trabucchi di altri comuni e mi sento di spegnere queste polemiche infondate”, ha dichiarato il Sindaco di Peschici Francesco Tavaglione.

A Peschici sono 7 i trabucchi che saranno oggetto di interventi di recupero e adeguamento funzionale: Trabucco denominato “Punta San Nicola (Levante)”, Trabucco denominato “Punta San Nicola”, Trabucco denominato “Punta Forcichella”, Trabucco denominato “Punta Usmai”, Trabucco denominato “Punta Ponticella”, Trabucco denominato “Punta Monte Pucci”, Trabucco denominato “Punta Manaccora”.

 

Trabucco Furcichella   trabucchista sig. Giuseppe Marino oltre90anni mar2023

Il trabucchista più anziano ancora in attività, sig. Giuseppe Marino, ultranovantenne - ph. Parco del Gargano

“Dal mio insediamento nel 2019 ci siamo fortemente impegnati a recuperare e rilanciare una progettualità che risale a un protocollo con la Regione Puglia del 2016 e rimasto bloccato per lungo tempo. Le ragioni dell’impegno sono tutte orientate non solo alla necessità di realizzare interventi strutturali che preservino la conservazione dei trabucchi garganici ma anche e soprattutto per valorizzare un patrimonio culturale capace di caratterizzare l’identità di una buona quota del territorio locale e in particolar modo del tratto costiero tra Vieste, Peschici e Rodi. Dagli stakeholders del mondo dei trabucchi ci aspettiamo una operatività di sistema territoriale senza conflitti o antagonismi per affermare l’importanza e la più ampia fruizione di questo rilevantissimo patrimonio; non a caso, oggi, la Regione Puglia propone e promuove la candidatura dei trabucchi al riconoscimento Unesco che ci auguriamo possa andare a buon fine e nel più breve tempo possibile. Per quanto detto, vorrei rassicurare le parti interessate sottolineando l’infondatezza della notizia sulle esigue o addirittura esaurite risorse economiche per i trabucchi di Peschici. Tengo a precisare e a ribadire che l’Ente Parco lavora e orienta la sua progettualità nell’interesse dell’intero territorio”, ha dichiarato il Presidente Pasquale Pazienza.

Ricordiamo che la Regione Puglia ha finanziato l’iniziativa per l’importo di € 870.000,00, di cui € 700.000,00 a carico della Sezione Demanio e Patrimonio ed € 170.000,00 a carico della Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali. L’Ente parco nazionale del Gargano ha cofinanziato l’iniziativa per l’importo di € 75.000,00 del proprio bilancio.

Li ha progettati, seguiti, attesi il sindaco di Castelluccio Valmaggiore Rocco Grilli i lavori di rifacimento della Sala Consiliare del “suo” Comune, prima di lasciare sgomenta la sua comunità scomparendo prematuramente lo scorso giugno, durante il mandato da primo cittadino.

Sarà sabato 11 marzo la data scelta per l’inaugurazione della Sala, che prevederà la cerimonia di intitolazione dell’assise castelluccese proprio a lui, l’amato sindaco Grilli.

A partire dalle 16,30, alla presenza della famiglia, del sindaco facente funzioni Michele Giannetta, dei consiglieri comunali, dipendenti dell’ente e autorità si svolgerà l’omaggio alla memoria del compianto sindaco di Castelluccio Valmaggiore, per il quale è attesa una straordinaria partecipazione di amministratori dei Comuni limitrofi, associazioni, ex sindaci e assessori, che hanno condiviso con lui l’avventura politica e umana e che vogliono condividerne il personale ricordo.

Rocco Grilli era stato rieletto nel 2019 con enorme consenso, dopo l’elezione a sindaco nel 2004 e la riconferma nel 2009. Amministratore equilibrato e preparato, stimatissimo per la mitezza, l’educazione e la gentilezza che lo hanno sempre contraddistinto, riconosciutagli da più parti, a livello istituzionale e non solo.

La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming su You Tube e condivisa sui canali social del Comune.

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